Juventus, il cda approva l’aumento di capitale da 400 milioni


articolo: https://www.ilsole24ore.com/art/juventus-cda-approva-l-aumento-capitale-400-milioni-AEdGKhe

Assemblea degli azionisti convocata il 29 ottobre per far fronte agli effetti della pandemia. Il sostegno di Exor

Dopo il Cda del 30 giugno «che ha definito le linee guida di un rafforzamento patrimoniale e la successiva sottoscrizione con primarie istituzioni finanziarie del contratto di pre-underwriting avvenuta in data 30 luglio», il Consiglio di amministrazione della Juventus ha approvato la proposta di aumento di capitale sociale a pagamento fino a massimi 400 milioni. Lo si legge in una nota del club bianconero. L’assemblea per il via libera all’operazione è convocata il 29 ottobre. I soci dovranno anche approvare il progetto di bilancio dell’esercizio 2020-2021.

I punti chiave

L’aumento di capitale della Juventus di 400 milioni di euro verrà realizzato entro la fine di quest’anno. La previsione è stata ufficializzata dal club presieduto da Andrea Agnelli. Tutto è subordinato «al verificarsi di condizioni di mercato favorevoli, all’approvazione dell’aumento di capitale da parte dei competenti organi sociali» e al rilascio delle necessarie autorizzazioni delle autorità competenti.

Quattro banche garantiscono l’operazione – La società di calcio ha comunicato di aver sottoscritto oggi con quattro istituti bancari «un accordo di c.d. pre-underwriting ai sensi del quale si sono impegnati – a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni analoghe – a stipulare un accordo di garanzia (c.d. underwriting agreement) per la sottoscrizione e la liberazione delle azioni di nuova emissione che non dovessero essere sottoscritte al termine dell’asta dei diritti inoptati». Le banche sono Goldman Sachs International, Jp Morgan Ag, Mediobanca e UniCredit Corporate & Investment Banking. I quattro «agiranno in qualità di joint global coordinators e joint bookrunners».

Exor impegnata fino a 255 milioniCome già comunicato il 30 giugno 2021, la società precisa che il socio di maggioranza, Exor Nv, che attualmente detiene il 63,8% del capitale sociale di Juventus, si è impegnato a sottoscrivere la porzione di aumento di capitale di propria pertinenza, dunque fino a circa 255 milioni. La Juventus ha già fatto di recente un aumento di capitale, per 300 milioni, a fine 2019, correlato ai costi per l’acquisto e l’ingaggio di Cristiano Ronaldo, che ha appena cominciato la quarta stagione in bianconero.

Debiti finanziari netti a 357,8 milioni – I conti della Juventus erano già in rosso, sono stati appesantiti dall’acquisto di CR7, poi è arrivata la mazzata del Covid nelle ultime due stagioni sportive. La Juventus ha chiuso con una perdita netta di -113,7 milioni di euro il primo semestre dell’esercizio in corso, dal primo luglio al 31 dicembre 2020. La perdita è più che raddoppiata rispetto ai -50,3 milioni dello stesso periodo dell’esercizio precedente (+126%). I debiti finanziari netti a fine 2020 sono pari a 357,8 milioni, circa 31 milion in più rispetto al valore di fine 2019. Il patrimonio netto è diminuito a 125,5 milioni, rispetto ai 276 milioni di fine 2019 e ai 239 milioni del 30 giugno 2020. I dati del semestre 2020 sono relativi al bilancio consolidato, fatto per la prima volta dalla società di calcio.

Bilancio in rosso verso 200 milioni – Secondo indiscrezioni il bilancio al 30 giugno 2021 potrebbe avere una perdita netta di 200 milioni. Il bilancio sarà approvato dal cda in settembre. Lo stesso cda approverà il progetto di aumento di capitale, da sottoporre al voto dell’assemblea dei soci nell’ultima decade di ottobre.

ARGOMENTI

Per approfondire

Sicilia in giallo dal 30 agosto. Sardegna a forte rischio ma per ora resta bianca


articolo: https://www.ilsole24ore.com/art/sicilia-passa-giallo-30-agosto-sardegna-e-calabria-rischio-ma-ora-restano-bianche-AEJXgWe

Il monitoraggio di venerdì 24 agosto (26 agosto) certificherà in Sicilia il superamento di entrambi i parametri relativi ai ricoveri con il 12,1% in terapia intensiva (la soglia è il 10%) e il 19,4% negli altri reparti (il limite è il 15%)

I punti chiave

La Sicilia da lunedì 30 agosto passa in zona gialla. E questa volta non ci dovrebbero essere chance per “salvarsi” in extremis come la settimana scorsa. Il monitoraggio settimanale dell’Iss sulla base del quale la cabina di regia venerdì 27 agosto deciderà sui cambi di colore delle regioni prenderà infatti in considerazione i dati sui ricoveri registrati martedì 24 agosto (oggi, ndr). E nella giornata odierna la Sicilia (ben oltre la soglia di 50 contagi settimanali ogni 100mila abitanti: siamo a 197) supera entrambi i parametri relativi alle ospedalizzazioni. Siamo al 12,1% di pazienti Covid (102 persone, rispetto alle 88 di lunedì) ricoverati in terapia intensiva (la soglia è 10 per cento). E al 19,4% nei reparti ordinari (740 persone) rispetto a una soglia limite del 15 per cento.

Ancora in fascia bianca Sardegna e Calabria – A un passo dal giallo anche la Sardegna, che non solo ha superato il parametro delle rianimazioni occupate (11,2%) ma è salita 14% di ospedalizzazioni negli altri reparti. E per un soffio resta bianca. Rischia anche la Calabria: è al 15,2% di ricoveri in area medica non critica ma è al 6% per quanto riguarda le terapie intensive.

Le differenze tra zona bianca e gialla – Va chiarito peraltro che il passaggio in zona gialla rappresenterebbe un colpo per il turismo soprattutto in termini di immagine, perché non implicherebbe nuove chiusure. In fascia gialla infatti non ci sono molte restrizioni in più rispetto alla fascia bianca. Le principali sono l’obbligo di mascherina sempre all’aperto, il limite di quattro persone al tavolo nei ristoranti, salvo che siano tutte conviventi (anche se c’è chi sostiene che in realtà questa restrizione non sia più in vigore). E una minore capienza per spettacoli all’aperto e impianti sportivi. In zona bianca infatti non c’è un limite numerico per concerti, cinema, spettacoli teatrali o stadi. Basta che la capienza non sia superiore al 50% di quella massima autorizzata all’aperto e al 25% al chiuso. In zona gialla invece c’è limite fisso. Massimo 2.500 all’aperto e 1.000 al chiuso. Significa che in zona bianca in uno stadio da 60mila persone ne possono entrare 30mila. In zona gialla solo 2.500.

Green pass obbligatorio – In entrambe le zone però non ci sono limiti orari agli spostamenti. Le attività sono tutte aperte (a parte le discoteche). Ma serve il green pass per partecipare a feste di nozze, entrare nelle residenze per anziani e accedere alle sale d’attesa dei pronto soccorso e nei reparti ospedalieri. Ma anche per eventi sportivi, fiere, congressi, musei, parchi tematici e di divertimento, centri termali, sale bingo e casinò, teatri, cinema, concerti, concorsi pubblici. Oltre che per sedersi ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti. E per entrare in piscine, palestre e centri benessere, limitatamente alle attività al chiuso.

Il nodo dei posti letto considerati in rianimazione – In base al decreto del 23 luglio 2021(articolo 2, comma 2) le regioni sono tenute a comunicare alla cabina di regia i dati dei posti letto disponibili in terapia alla cabina di regia. Il Ministero della Salute ad inizio agosto ha completato la ricognizione. Da quanto accertato dal Sole 24 Ore i posti in Terapia intensiva comunicati dalla Regione Sicilia sono 840. Una cifra aggiornabile solo con cadenza mensile «sulla base di posti letto aggiuntivi», a patto però che questi «non incidano su quelli già esistenti e destinati ad altre attività. In altre parole, ai nuovi letti dovrebbero corrispondere medici e infermieri in più, non sottratti ad altri reparti o ai posti letto già allestiti

Vaccini, J&J: con richiamo aumento rapido e robusto degli anticorpi – Bloccate dal Giappone 1,6 milioni di dosi di vaccino Moderna


articolo: https://www.ilsole24ore.com/art/coronavirus-ultime-notizie-AEBKQre#U1629968264729

Johnson & Johnson, in previsione della potenziale necessità di richiami, ha condotto uno studio di Fase 1/2a e uno studio di Fase 2 su individui che avevano in precedenza ricevuto il suo vaccino. I dati ad interim di questi studi dimostrano che una dose di richiamo del vaccino di Johnson & Johnson contro il Covid-19 ha generato un aumento rapido e robusto degli anticorpi, nove volte superiore rispetto a 28 giorni dopo la vaccinazione primaria a dose singola. Aumenti significativi nelle risposte degli anticorpi sono stati osservati nei partecipanti di età compresa tra 18 e 55 anni, e in quelli di età pari o superiore a 65 anni che hanno ricevuto una dose di richiamo ridotta. I riassunti dello studio sono stati presentati a medRxiv il 24 agosto. È quanto si legge in una nota dell’azienda farmaceuti.

Bloccate dal Giappone 1,6 milioni di dosi di vaccino Moderna: “Fiale contaminate”

articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2021/08/26/news/bloccate_dal_giappone_1_6_milioni_di_dosi_di_vaccino_moderna_contaminate_-315327430/?ref=RHTP-VS-I270681069-P17-S4-T1

Lo stock fermato è stato prodotto in Spagna. La sospensione dell’uso del vaccino inizia oggi. Richiesta un’indagine urgente

Tokyo, 26 agosto 2021

Dopo le segnalazioni di contaminazione in diversi lotti di vaccino Moderna il Giappone ha bloccato l’uso di 1,63 milioni di dosi. Lo hanno reso noto il produttore di farmaci Takeda e il ministero della Salute. Takeda, responsabile delle vendite e della distribuzione di Moderna in Giappone, ha affermato di aver “ricevuto segnalazioni da diversi centri di vaccinazione secondo cui sono state trovate sostanze estranee all’interno di fiale non aperte di lotti specifici”. La partita sotto indagine è stata prodotta in Spagna.

“Inoltre – ha poi spiegato il distrubutore giapponese – previa consultazione con il ministero della salute, abbiamo deciso di sospendere l’uso del vaccino dal lotto dal 26 agosto”. L’azienda ha dichiarato di aver informato Moderna e di aver “richiesto un’indagine urgente”. L’azienda farmaceutica per ora non ha ancora risposto alla richiesta di commento sulla vicenda. Takeda non ha fornito dettagli sulla natura della contaminazione, ma ha affermato di non aver ricevuto finora alcuna segnalazione di problemi di salute derivanti dalle dosi interessate.

Il ministero della Salute giapponese ha affermato che lavorerà con Takeda per garantire dosi alternative per evitare l’interruzione del programma di vaccini del paese, che è aumentato dopo un avvio a rilento. Circa il 43% della popolazione giapponese attualmente ha completato il ciclo vaccinale, ma il Paese sta combattendo un’ondata record di casi di virus a causa della variante Delta. Circa 15.500 persone sono morte di Covid-19 nel paese durante la pandemia e gran parte del Giappone è soggetta a restrizioni legate al virus.

Modella sbranata da un leopardo durante un servizio fotografico, Jessica Leidolph è gravissima


articolo: https://www.leggo.it/esteri/news/modella_jessica_leeidolph_sbranata_leopardo_ultime_notizie-6158302.html

Una modella è stata attaccata da un leopardo martedì scorso durante un servizio fotografico nel recinto dell’animale, nell’est della Germania: Jessica Leidolph, che ha 36 anni, riporta la Bbc, è stata ricoverata in ospedale in gravi condizioni con ferite alla testa.

L’attacco è avvenuto a Nebra, nella Sassonia-Anhalt, in un centro privato per animali in pensione già impiegati in produzioni cinematografiche, spot pubblicitari ed altre attività commerciali. Il proprietario del centro non ha voluto rilasciare commenti. Nel recinto in questione c’erano due leopardi, Troy e Paris.

Non è chiaro chi ha organizzato il servizio fotografico. In passato Troy e Paris sono sati impiegati per uno spot pubblicitario di tv al plasma. Il gruppo Peta per la difesa dei diritti degli animali ha chiesto che i felini siano tenuti in centri di soccorso riconosciuti dallo Stato, dove non possono essere sfruttati a fini commerciali.

Spagna, palazzina di tre piani crollata nella località turistica: il corpo di un minore trovato tra le macerie


articolo: https://www.leggo.it/esteri/news/spagna_palazzo_crollato_peniscola_ultime_notizie-6158259.html

26 agosto 2021

I soccorritori al lavoro sul luogo in cui ieri è crollata una palazzina di tre piani a Peñiscola, località turistica situata sulla costa orientale della Spagna, hanno trovato tra le macerie il corpo senza vita di un minore. Lo ha confermato il servizio delle emergenze della Comunità Valenciana, la regione in cui è avvenuto il crollo.

Attualmente, sono in corso le ricerche di un’altra persona, considerata dispersa da ieri sera. Il crollo della palazzina è avvenuto ieri attorno alle 19.30. Le cause di quanto avvenuto non sono ancora note. Attorno alla mezzanotte, i soccorritori hanno estratto vivo un giovane rimasto intrappolato tra le macerie.

Il premier spagnolo, Pedro Sánchez, ha pubblicato un tweet in cui afferma che sta seguendo le operazioni di soccorso e ringrazia i servizi d’emergenza intervenuti sul luogo. «Esprimo la mia solidarietà alle persone coinvolte», ha scritto il premier.

Spagna, palazzina di tre piani crollata

Tim vittima fuga dati, indagine in corso


articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/hitech/2021/08/25/tim-vittima-fuga-dati-indagine-in-corso_e9f2f05a-8296-4f9b-a7e7-bab57f87010a.html

Azienda, rafforzato misure ma già al sicuro dati per i pagamenti

Milano,25 agosto 2021

Una ‘fuga di dati’ ha coinvolto Tim che ha inviato una comunicazione ad alcuni clienti circa attività sospette e anomale sui propri sistemi di gestione. I problemi sarebbero relativi all’area di accesso personale MyTim.

Sono in corso le indagini per capire la tipologia di informazioni sottratte ma i dati sui pagamenti, tra carte di credito e conti digitali, sono al sicuro.

L’operatore ha, come da regolamento europeo Gdpr, notificato immediatamente l’accaduto alle autorità competenti, che hanno avviato l’iter di monitoraggio.

L’azienda fa sapere di aver “già attivato e rafforzato tutte le misure necessarie per interrompere questa attività ed evitare che si ripeta, informando le autorità competenti ed i clienti interessati” e che “i dati coinvolti non contengono informazioni che possano abilitare funzioni di pagamento“.

“Per tua tutela e per garantire la sicurezza delle tue informazioni, stiamo provvedendo a disabilitare in via precauzionale le credenziali MyTim, utilizzate anche per l’accesso ad alcuni servizi Tim correlati (Tim Party, Tim Personal), rendendo obbligatorio il cambio password al primo accesso all’area privata” ha spiegato il gruppo. Le attività oggetto di indagini sono state rilevate durante le normali fasi di controllo sicurezza, che hanno permesso a Tim di agire nell’immediato, disattivando nomi utente e password dei clienti coinvolti. Nonostante si sottolinei che solo chi si è visto disattivare le credenziali per l’area personale è stato coinvolto, Tim consiglia a tutti gli utenti di cambiare le chiavi private per il servizio. “Al riguardo, riteniamo opportuno raccomandarti di non utilizzare più la vecchia password, né una simile, nonché di modificare la password utilizzata per l’accesso a qualsiasi altro servizio online, qualora coincidente o simile a quella precedentemente utilizzata su MyTim“. (ANSA).

L’AgCom su Dazn: “Possibili interventi urgenti a tutela degli abbonati alle partite via web”


articolo: https://www.repubblica.it/economia/2021/08/25/news/l_agcom_su_dazn_possibili_interventi_urgenti_a_tutela_della_qualita_delle_partite_via_web_-315287127/

Il presidente e i commissari dell’Autorità di garanzia incalzano la pay-tv: “Gli sportivi devono ricevere assistenza e informazioni nel caso incontrino difficoltà nella visione”. La rete Internet nazionale ha tenuto


ROMA,25 agosto 2021

L’AgCom – arbitro delle questioni televisive e delle comunicazioni – si riserva di prendere “provvedimenti anche urgenti” a tutela dei singoli consumatori se continueranno i disservizi nella trasmissione della partite di calcio via web sulla piattaforma Dazn. 

Gli sportivi, inoltre, hanno diritto a ricevere il massimo delle informazioni possibili (anche attraverso dei call center sempre attivi) nel caso incontrino difficoltà nella visione. L’AgCom, che si è riunita questa mattina sotto la guida del presidente Giacomo Lasorella, presenti i quattro commissari, spezza una lancia anche in favore delle società di Internet.

Tutte le società che ci vendono gli abbonamenti per navigare hanno diritto a operare ad armi pari. Ognuna di esse, dunque, deve essere in condizione di proporre “lo streaming delle partite della Serie A alle medesime condizioni di qualità e velocità”.

Dazn, quindi, dovrà fornire una piena collaborazione a qualsiasi società, anche se di piccole dimensioni. Collaborazione e dialogo sono indispensabili perché le reti di cavi delle società devono dialogare a pieno con un’infrastruttura di cui Dazn si è dotata. Si chiama Dazn Edge ed è una rete di super-computer e server indispensabile alla corretta distribuzione del traffico Internet.

L’AgCom, in ogni caso, tira un sospiro di sollievo perché la Rete ha retto durante la trasmissione delle gare. Nessun utente ha avuto problemi a inviare una email, a guardare Netflix, ad ascoltare un podcast solo perché in quel momento si giocavano Inter-Genoa o Napoli-Venezia. La tenuta della Rete – secondo AgCom – è anche merito dell’atto d’indirizzo che l’Autorità ha prodotto a giugno. L’atto ha indotto Dazn e le società di Internet a fare importanti investimenti in hardware e software, a tutela dell’Internet nazionale.

Applicando l’atto di indirizzo di giugno, Dazn – che è una società di passaporto inglese – ha inoltre accettato “l’indirizzo e la vigilanza dell’Autorità“. Dato che l’AgCom considera politicamente importante.

L’AgCom infine guarda con favore allo sbarco del grande calcio sul web perché può rappresentare – a suo parere –un volano per la digitalizzazione del Paese“.

In mattinata, da Rimini, Luigi Gubitosi pronostica un fine settimana senza sussulti per la seconda giornata di Campionato. Secondo l’amministratore delegato di Tim, società alleata di Dazn, la rete ha funzionato magnificamente e funzionerà ancora meglio.

Ambiente, l’allarme per i ghiacciai dell’Adamello:….


Ambiente, l’allarme per i ghiacciai dell’Adamello: “Ogni anno sparisce acqua pari a 5.600 piscine olimpioniche”

articolo: https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/08/25/news/adamello_ghiacciaio_scioglimento_legambiente_lombardia-315257434/

Il monitoraggio della Carovana dei ghiacciai di Legambiente sulla massa più estesa d’Italia: dal 2016 a oggi lo spessore si è ridotto di 12 metri

Ogni anno sul ghiacciaio dell’Adamello, il più esteso d’Italia, spariscono 14 milioni di metri cubi di acqua, pari a 5.600 piscine olimpioniche. La sua estensione areale infatti si sta riducendo progressivamente, passando dai circa 19 km quadrati del 1957 ai circa 17.7 del 2015. È questo il risultato del monitoraggio effettuato dalla Carovana dei ghiacciai di Legambiente sui ghiacciai dell’Adamello in Lombardia.

Seppure lo spessore del ghiacciaio sia notevole (sono stati infatti misurati 270 metri a Pian della Neve nel 2016), negli ultimi anni si sta registrando anche una progressiva riduzione pari a 10-12 metri dal 2016 ad oggi.
Le masse glaciali dell’Adamello, il più grande ghiacciaio d’Italia, colpiscono in quando a dimensioni e bellezza e lasciano grande sconcerto al pensiero che nei prossimi decenni, se continueremo con il trend attuale di immissioni di gas climaterianti, non potranno più essere ammirate dai numerosi turisti che raggiungono il passo del Presena – ha sottolineato in una nota Vanda Bonardo, responsabile Alpi Legambiente -. Sicuramente un motivo in più perché si costruisca una maggiore consapevolezza nei cittadini e nei governanti“.

La Corte europea respinge il ricorso contro l’obbligo vaccinale presentato da 672 vigili del fuoco francesi


articolo: https://www.lastampa.it/esteri/2021/08/25/news/la-corte-europea-respinge-il-ricorso-contro-l-obbligo-vaccinale-presentato-da-672-vigili-del-fuoco-1.40632260#:~:text=La%20Corte%20europea%20respinge%20il%20ricorso%20contro%20l%E2%80%99obbligo%20vaccinale%20presentato%20da%20672%20vigili%20del%20fuoco%20francesi

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha respinto la richiesta di ricorso contro l’obbligo vaccinale presentata da 672 vigili del fuoco, professionisti e volontari, francesi. La legge del 5 agosto sulla gestione della crisi sanitaria impone infatti loro l’obbligo di vaccinarsi.

I vigili del fuoco avevano chiesto, facendo affidamento sugli articoli che parlano di diritto alla vita e diritto al rispetto della vita privata e famigliare, di sospendere l’obbligo di vaccinazione e le disposizioni che vietano l’esercizio della loro attività per chi non adempie all’obbligo vaccinale.

Riecco Oriali dopo l’addio: “Sono dispiaciuto, certo, ma l’Inter sarà sempre casa mia”


articolo: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Inter/25-08-2021/inter-l-addio-lele-oriali-ricordi-addio-casa-420708807859.shtml

Gabriele Oriali, detto Lele (Como, 25 novembre 1952), è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista o difensore, team manager della nazionale italiana, con la quale è stato campione del mondo nel 1982.

L’ex dirigente nerazzurro torna a parlare: “Rispetto le decisioni del club che ha tutto il diritto di scegliersi i suoi collaboratori”

Qualche giorno fa l’ufficialità di una notizia che ha scosso l’universo interista, ennesimo addio “pesante” del team che ha vinto l’ultimo campionato di serie A. Non si tratta di un altro Lukaku o Hakimi ma dell’ormai ex dirigente Gabriele Oriali, per il quale da tempo si vociferava un addio imminente. Poche righe con cui la società ha salutato uno degli uomini simbolo nerazzurro: “L’Inter ringrazia il Dirigente per il lavoro svolto e augura il meglio per il prosieguo della sua attività professionale”. Dopo una lunghissima storia iniziata da giocatore, 2 scudetti vinti sul campo e 5 da dirigente al fianco di Mancini, Mourinho e Conte, Lele Oriali volta pagina e cerca di guardare al futuro, lasciando un piccolo spazio ai ricordi e alle emozioni.

L’INTERVISTA – L’ex dirigente si è confessato in esclusiva a “Sport Mediaset” e ha parlato del periodo turbolento che sta vivendo, del cambiamento e della “sua” Inter: “Sono dispiaciuto, ma ciò che è accaduto mi ha fatto capire che c’è tanta gente che mi ha voluto e mi vuole bene”. Ha poi ringraziato i tifosi per lo striscione esposto allo stadio ed i cori in suo onore: “Un pensiero a coloro che in questi anni mi hanno sostenuto anche con attestati di stima, che per me valgono più di una grande vittoria. E poi, sia chiaro per tutti: l’Inter è e sarà sempre casa mia”. Non manca un pensiero anche a Javier Zanetti per le parole che ha speso nei suoi confronti, dopo il duro lavoro insieme che ha portato alla gioia più grande per i tifosi nerazzurri: la conquista dello scudetto atteso da ben undici anni. Alla domanda se la rottura con il club sia una conseguenza della partenza di Antonio Conte, al quale era molto legato Oriani risponde: “È un quesito che non mi pongo. Mi limito a rispettare la decisione presa dalla società. Che ha tutto il diritto di scegliersi i suoi collaboratori”.

L’EUROPEO E LA NUOVA INTER  – Sorride poi, pensando all’impresa compiuta quest’estate con la Nazionale, alle lacrime, alle emozioni e a quella coppa alzata al cielo di Londra dal capitano Chiellini dopo 53 anni dall’ultima volta. “Dico solo che questo è stato per me un anno indimenticabile culminato con la vittoria agli Europei grazie ad un gruppo coeso e vincente, con un forte senso di appartenenza, che ha reso orgoglioso il nostro Paese. Merito di questo successo va in gran parte a Roberto Mancini e a tutto il suo staff”. Nei prossimi giorni incontrerà la Federazione per capire quale sarà il futuro in ambito azzurro, ma è sereno: “Penso che ci siano tutti i presupposti per andare avanti insieme fino al Mondiale del 2022”.Per quanto riguarda l’Inter è come sempre fiducioso, sa che la sua ex squadra riparte con lo scudetto sul petto e per questo la colloca tra le favorite, nonostante le grandi perdite subite quest’estate, una tra tutte la partenza di “Big Rom” .

Attacco con l’acido nella metro di Tokyo, 2 feriti


articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2021/08/25/attacco-con-lacido-nella-metro-di-tokyo-2-feriti_a3e014e4-d84b-4bf9-844c-d2ec9f553a72.html

Uomo ustionato al volto su scala mobile. Ricercato l’aggressore

Due persone hanno subito ustioni nella metropolitana di Tokyo, dove un uomo, ora attivamente ricercato, ha lanciato acido solforico su alcuni passanti. Un uomo di 22 anni è stato colpito al volto dall’acido su una scala mobile della stazione di Shirokane-Takanawa, mentre una donna di 34 è rimasta leggermente ustionata alle gambe.

Lo riferisce un portavoce della polizia giapponese citato dall’emittente pubblica Nhk. Ieri a Tokyo si sono aperte le Paralimpiadi. Il 5 agosto, quando erano in corso le Olimpiadi, una persona aveva ferito con un coltello una decina di persone su un treno alla periferia della capitale giapponese.

Corruzione nel calcio, Dipartimento Giustizia Usa: Fifa risarcita con 201 milioni di dollari


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2021/08/24/news/dipartimento_usa_fifa_indennizzo-315206699/?ref=RHBT-VS-I0-P1-S4-T1

La somma arriva da conti bancari posti sotto sequestro riconducibili a dirigenti incriminati e sarà destinato al nuovo World Football Remission Fund

Duecentouno milioni di dollari, circa 171 milioni di euro: è il risarcimento deciso dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti a favore della Fondazione Fifa. L’entità della somma, determibata dalle perdite sofferte da Fifa, Concacaf e Conmebol a causa delle pratiche corruttive portate avanti per decenni da svariati dirigenti. Si tratta di soldi che arrivano dai conti bancari posti sotto sequestro e riconducibili ai dirigenti incriminati. La Fifa fa sapere che questo indennizzo sarà destinato al nuovo World Football Remission Fund.

Infantino: “Grazie agli Usa è stato possibile cambiare la Fifa” – “Sono lieto di vedere che il denaro che è stato sottratto illegalmente al calcio sta tornando al suo posto per essere utilizzato per i suoi scopi originali – ha commentato il presidente della Fifa, Gianni Infantino – Voglio ringraziare sinceramente le autorità statunitensi per i loro sforzi in questo senso: è grazie al loro intervento nel 2015 che siamo stati in grado di cambiare radicalmente la Fifa da un’organizzazione tossica a un organo di governo sportivo globale che gode di stima e fiducia. Per fortuna, abbiamo ormai superato quello sfortunato periodo ed è bello vedere che finanziamenti significativi vengono messi a disposizione della Fondazione Fifa in modo da poter avere un impatto positivo attraverso i programmi per i giovani e la comunità“.

La Premier fa muro: i club non concederanno i giocatori alle nazionali in zona rossa


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2021/08/24/news/premier_i_club_non_concederanno_i_giocatori_alle_nazioni_in_zona_rossa-315198848/?ref=RHTP-VS-I270681069-P17-S1-T1

Le 20 società inglesi hanno deciso che, durante la sosta per le qualificazioni mondiali, non lasceranno  partire i calciatori che appartengono alle nazionali delle zone ad alto rischio Covid. Tra queste ci sono diversi Paesi sudamericani e africani oltre a Turchia e Georgia


LONDRA
 – I club della Premier League hanno deciso all’unanimità che non concederanno i propri calciatori alle nazionali che saranno impegnate, in occasione delle qualificazioni mondiali, nei Paesi in lista rossa in quanto, al loro rientro, dovrebbero sottoporsi a un regime di quarantena di 10 giorni. Il problema riguarderebbe 60 giocatori di 26 nazioni. Nella lista rossa del governo britannico, infatti, rientrano numerosi Paesi sudamericani e africani oltre a Turchia e Georgia in Europa.

“Sarebbe irragionevole lasciarli partire – “Abbiamo sempre sostenuto il desiderio dei nostri calciatori di rappresentare il proprio Paese ma sarebbe irragionevole lasciarli partire in queste nuove circostanze”, ha spiegato l’amministratore delegato della Premier League, Richard Masters.

Una situazione destinata a influire e non poco sulle qualificazioni per i Mondiali del Qatar. Basta pensare al Liverpool: Salah ad esempio non potrà giocare con l’Egitto contro Gabon e Angola in uno dei gironi africani. E niente Seleçao per Firmino e Alisson (oltre a Richarlison, che gioca nell’Everton): e il Brasile ha in agenda gare contro Cile, Argentina e Perù.

Roma colpita da un forte temporale: strade allagate e traffico in tilt


articolo: https://video.corriere.it/cronaca/roma-colpita-un-nubifragio-video-zona-tiburtina-allagata/677ee250-04f9-11ec-9d77-15c71dae99d1?fbclid=IwAR1Okcf1OSz9Mh-kgQdLDLUJLqKvM8S0WR9Ho2Et2vX48aVrqMaYtMJiUfw

Lo straripamento del fiume tra via Fiorentini e la tangenziale est ha causato code e il sottopasso della Stazione Tiburtina è stato chiuso

Roma colpita da un forte temporale nel pomeriggio di martedì con conseguenti strade allagate e traffico il tilt. Il maltempo si è scagliato duramente contro la Capitale, creando non pochi disagi in alcuni quartieri e alla viabilità. In alcune vie il passaggio è reso difficoltoso dai fiumi d’acqua, lo straripamento del fiume tra via Fiorentini e la tangenziale est ha causato code sul tratto urbano della A24 e il sottopasso della Stazione Tiburtina è stato chiuso. In un video, condiviso su Facebook, si vede come, fuori da un locale nella zona Tiburtina, la strada sia completamente allagata.

Morto Charlie Watts, il batterista dei Rolling Stones


articolo: https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2021/08/24/news/morto_charlie_watts_batterista_dei_rolling_stones-315188692/?ref=RHTP-BH-I314465804-P1-S1-F

Il musicista inglese aveva 80 anni, era in convalescenza dopo aver subito un intervento chirurgico

Morto il batterista dei Rolling Stones, Charlie Watts. Aveva 80 anni. “Per una volta, il mio tempismo è stato leggermente sbagliato” aveva detto con una punta di ironia dopo l’intervento del quale non era stata specificata la natura. Watts aveva fatto sapere di aver bisogno di riposo e di non poter prendere parte alle prove della band che inizieranno tra un paio di settimane. continua a leggere

Crolla una palazzina alla periferia di Torino, si cercano due persone tra le macerie


articolo: https://torino.repubblica.it/cronaca/2021/08/24/news/crolla_una_palazzina_alla_periferia_di_torino_si_cercando_due_persone_tra_le_macerie-315126895/

Il boato, sentito a grande distanza, questa mattina prima delle 9. L’edificio di due piani si è afflosciato

Torino, 24 agosto 2021

E’ crollata una palazzina in strada del Bramafame a Torino, poco distante da strada dell’Aeroporto, nei pressi della tangenziale per Caselle. Si cercano tra le macerie due persone che abitavano nell’edificio. Ci sono squadre Usar (Urban search and rescue) e cinofili al lavoro. Il nucleo Nbcr controlla possibili fughe di gas.

Il crollo è avvenuto prima delle 9 di questa mattina, il boato si è sentito fino a Madonna di Campagna, dove in tanti dicono di aver sentito un forte boato, tipo terremoto, forse un’esplosione, causata appunto da una fuga di gas. È accaduto al civico 42, una struttura di due piani, che si è afflosciata. Sul posto gli agenti delle volanti della polizia e i vigili del fuoco per verificare quante sono le persone coinvolte. Non sono chiare le cause del crollo. 

Le news calcistiche fanno gola alla finanza: Calciomercato.com venduto al proprietario di Goal.com


articolo: https://www.repubblica.it/economia/2021/08/23/news/calciomercato_com_venduto_private_equity_goal-315030628/

La notizia riportata dal Financial Times. L’acquisizione da parte di Footballco, in mano al private equity TPG Capital

MILANO – Cambio di casacca per Calciomercato.com. Il sito italiano dedicato alle notizie su trattative, acquisti e cessioni dei club è stato acquisito da Footballco, in mano alla società di private equity TPG Capital attraverso la sussidiaria Integrated Media Company, che lo scorso anno ha già rilevato la maggioranza del sito di news Goal.com da Dazn per 125 milioni di dollari.

La notizia è riportata dal Financial Times e arriva mentre il calciomercato estivo si prepara ad archiviare una delle sessioni estive più deludenti di sempre, complice il crollo delle entrate legate al Covid che ha ristretto le disponibilità finanziarie delle squadre. Il quotidiano londinese non menziona le cifre dell’affare ma parla di un’operazione milionaria “a doppia cifra” che dovrebbe portare i circa 12 milioni di visitatori mensili di Calciomercato.com a Goal.com, che punta anche a raggiungere l’obiettivo di 100 milioni di ricavi quest’anno.

Secondo Juan Delgado, amministratore delegato di Footballco, l’acquisizione di Calciomercato.com renderà Footballco la principale piattaforma calcistica in Italia consentendo anche di espandere la propria presenza in Europa, nel “più grande mercato pubblicitario digitale dedicato al calcio“.

Cresce così l’appetito verso i grandi portali di informazione sportiva. Lo scorso anno il sito americano in abbonamento The Athletic – ricorda l’Ft – è stato valutato 500 milioni di dollari dopo avere esteso la propria copertura alla Premier League ed altre competizioni europee.

Favola senza lieto fine: il Chievo scompare. Storia della squadra che fece parlare di miracolo – Agg.


articolo: https://video.repubblica.it/sport/favola-senza-lieto-fine-il-chievo-scompare-storia-della-squadra-che-fece-parlare-di-miracolo/394366/395076?ref=RHTP-BS-I278612739-P11-S3-T1

22 agpsto 2021

Il Chievo Verona scompare dalla geografia del calcio italiano. Dopo l’esclusione dalla serie B per i troppi debiti, non è arrivata nessuna manifestazione di interesse per l’iscrizione in serie D. Un epilogo triste per la squadra che aveva fatto innamorare mezza Italia agli inizi del Millennio, partita dalla Seconda Categoria e arrivata quinta all’esordio in serie A nel 2002. Era il gruppo allenato da Luigi Delneri, pieno di talenti come Eugenio Corini, Eriberto, Simone Perrotta e Bernardo Corradi. Il capitolo più bello viene scritto nel 2006: dopo lo scandalo Calciopoli, la classifica della serie A viene riscritta e il Chievo è quarto. Arriva quindi a giocarsi i preliminari di Champions, poi persi con i bulgari del Levski Sofia. “È uno dei giorni più tristi della mia vita” ha commentato la bandiera del club Sergio Pellissier.

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Chievo, la Figc dice sì all’affiliazione: Pellissier rifonda il club. “Non ho voglia di mollare”

articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/2021/08/23/news/chievo_pellissier_rifonda_il_club_non_ho_voglia_di_mollare_-315079945/?ref=drla-1

Dopo il fallimento, l’ex attaccante fa rinascere la società e assume il ruolo di presidente: “Non poteva finire così e non posso arrendermi. Avevamo poco tempo per provare a entrare subito, adesso conta solo ripartire, non importa in quale categoria”


Roma, 23 agosto 2021 

Dopo il fallimento, rinasce il Chievo che si chiamerà ufficialmente FC Chievo 1929. A fondarlo l’ex attaccante gialloblù Sergio Pellissier ed è anche già arrivata l’affiliazione da parte della Figc. Ora si dovrà capire da dover ripartirà il club, in quale categoria. Pellissier è già al lavoro per costruire la squadra: “Non mollo niente – le parole dell’ex calciatore -. Non è finita qui. Io ci provo, per il Chievo non posso arrendermi davanti alle prime difficoltà“. continua a leggere

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Luca Campedelli: “Il calcio vive di debiti ma paga solo il Chievo”

articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/2021/08/23/news/luca_campedelli_il_calcio_vive_di_debiti_ma_paga_solo_il_chievo_-315096111/?ref=RHBT-VS-I0-P1-S1-T1

Intervista al proprietario del club non iscritto ai campionati: “Spero che il Consiglio di Stato ci consenta l’iscrizione in B. Con Pellissier non parlo più, leggo che vuole rilevare il club: io sono qui”

23 agosto 2021

È proprietario di una squadra senza calciatori e senza campionatoLuca Campedelli, un tempo il presidente più giovane della Serie A, a 52 anni si guarda i palmi delle mani. «Ecco cosa mi resta. È una storia kafkiana, senza senso, che porta dolore».

Cos’è successo al Chievo Verona? – «La Figc ha deciso che non potevamo iscriverci né in Serie B, dove eravamo, né nei dilettanti. La ragione: alcuni arretrati nei versamenti Iva. Abbiamo chiesto per tempo di pagare a rate. L’ufficio riscossione delle Entrate ha riconosciuto il nostro diritto a frazionare i versamenti, ma a causa delle norme legate al Covid non ha potuto predisporre le necessarie pratiche. La prima rata l’abbiamo pagata il 28 giugno, 800mila euro dei 18 milioni che devo allo Stato. Ma non è bastato».

Che carte le restano da giocare? – «Il Tar ha dato ragione alla Figc. Giovedì ci presenteremo al Consiglio di Stato, che ha accettato di anticipare l’udienza. Chiediamo l’iscrizione alla Serie B in soprannumero. Abbiamo fatto tutto secondo le regole. Il calcio vive sui debiti e i pagherò. Però alla fine paghiamo solo noi».

Il Chievo ha debiti per 44,2 milioni a fronte di crediti per 14,4 oltre al patrimonio dei calciatori. Il bilancio al 30 giugno 2020 lo avete chiuso con 32mila euro di attivo.
«In Europa siamo fra i club messi meglio. Il Barcellona ha un miliardo di debiti. L’Inter ha vinto il campionato pagando in ritardo gli stipendi. Io i giocatori li ho pagati fino a maggio, poi a giugno è scoppiata la bufera».

Hanno cancellato i contratti? – «La Figc ha consentito ai calciatori di liberarsi gratis e lo hanno fatto tutti, Primavera compresa. La gratitudine non è di questo mondo. I procuratori si sono arricchiti. I club rivali anche. Nel calcio devi dare senza pretendere niente. Siamo stati i primi ad allenare i ragazzini disabili, a portarli in ritiro. Ma nel pallone il bene non torna».

Ha ricevuto solidarietà? – «Fra i presidenti mi ha chiamato solo Enrico Preziosi. Poi qualche ex giocatore. E Delneri, l’allenatore della promozione in Serie A nel 2001 e della vittoria a San Siro contro l’Inter, nel giorno dell’addio a Peppino Prisco. La gioia in un giorno di dolore».

Con Pellissier, capitano e bandiera del club, vi sentite? «Non più. Nella vita è complicato trovare le persone ma è un attimo perderle. Leggo che ha intenzione di rilevare il club, a capo di una cordata. Sono pronto a parlarne, per i tifosi e per i 50 dipendenti, l’anima del club. Sto pensando come pagare loro gli stipendi. Se tradisci chi lavora per te è finita davvero». continua a leggere

Tennis, la furia di Medvedev: si schianta contro la telecamera e poi la prende a calci


articolo: https://video.repubblica.it/sport/tennis-la-furia-di-medvedev-si-schianta-contro-la-telecamera-e-poi-la-prende-a-calci/394409/395118?ref=RHTP-BS-I308886389-P5-S2-T1

Daniil Medvedev ha rischiato di farsi male durante la partita contro Andrey Rublev, valida per un posto in finale al Master 1000 di Cincinnati. Il tennista russo, numero 2 della classifica mondiale, nel tentativo di recuperare un colpo dell’avversario, si è schiantato contro una telecamera posta alle sue spalle, facendola cadere a terra. Il giudice di sedia ha momentaneamente sospeso il match per verificare le condizioni di Medvedev e per dare il tempo all’operatore di sistemare la macchina da presa. Medvedev ha però polemizzato con l’arbitro per la poca distanza tra il campo e l’area in cui è posizionata la telecamera e ha dato un calcio all’obiettivo. Per la cronaca, la partita è stata vinta da Rublev col punteggio di 2-6, 6-3, 6-3.

Il caso Dazn e perché se le partite in streaming non si vedono è colpa (anche) delle Cdn


articolo: https://www.repubblica.it/tecnologia/2021/08/23/news/il_caso_dazn_e_perche_se_le_partite_in_streaming_non_si_vedono_e_colpa_anche_delle_cdn-315030754/?ref=RHTP-BG-I294524205-P9-S1-T1

Dietro le quinte di Internet, una serie di aziende fornisce servizi infrastrutturali per ritrasmettere i dati. Ma non sempre ci riescono

La partita sgranata, il pallone quasi indistinguibile dal campo, l’azione bloccata a metà o addirittura in ritardo di qualche minuto: quando Internet fa cilecca e i disservizi si sommano, il risultato è che non si riesce più a vedere niente o quasi, che si tratti di partite o altro. 

Dazn ha sofferto numerosi disservizi nella trasmissione delle partite del primo weekend di campionato, tanto che i presidenti delle squadre di serie A hanno scritto una lettera formale al broadcaster per chiedere conto dell’accaduto e adesso le responsabilità si rimpallano. Ma il malessere è (anche) infrastrutturale. Nel senso che i problemi sono soprattutto nelle Cdn, cioè Content Delivery Network (in italiano, Reti di Distribuzione dei Contenuti), un pugno di società hi-tech sconosciute al grande pubblico che gestiscono dietro le quinte un business digitale molto particolare, dall’importanza capitale per chi come Dazn deve fornire servizi in streaming live attraverso Internet.

Che cosa sono le Cdn – Quello delle Cdn è un business cruciale e delicato, perché gli intoppi, e soprattutto gli intasamenti, fanno la differenza tra riuscire a vedere la partita oppure no. Tanto che, a suo tempo, si era parlato di una rivoluzione degli orari della serie A per consentire di aprire più finestre orarie con le dirette modulate per alleggerire il carico di Dazn, eliminando o riducendo al minimo il rischio di blackout. Ma è tutto inutile se a cedere è la Cdn. Nomi come Akamai, Cloudflare, Netlify e Fastly sono quasi sempre sconosciuti ai più, ma è attraverso di loro che passa Internet ed è quasi sempre loro responsabilità se interi pezzi della Rete diventano irraggiungibili, se per esempio vengono colpite da un attacco hacker o si sconfigurano per un bug, come è successo con siti come Steam, Airbnb, Cnn, Reddit e il New York Times.

Internet senza le Cdn (a sinistra) e con le Cdn (a destra) 

A che cosa serve una Cdn – Cosa succede, dunque? La spiegazione in realtà è semplice, ma non si capisce facilmente perché abbiamo in testa il modello sbagliato: l’Internet cui siamo abituati a pensare è molto più semplice di quella reale, che invece è parecchio complicata. Di solito ci immaginiamo che una trasmissione di dati, per esempio l’invio di una foto su Whatsapp, avvenga come una trasmissione fra 3 punti: il telefono di chi spedisce, il server del gestore del servizio (in questo caso WhatsApp, cioè Facebook), poi il telefono di chi riceve il messaggio con l’immagine. Però non è così.

Tanto per cominciare, nel mezzo ci sono i fornitori di connettività: nell’esempio, una o due compagnie telefoniche, che hanno due reti proprietarie molto complesse, con centri di aggregazioni, dorsali, centrali e che sono a loro volta connesse a Internet attraverso dei punti di scambio o Internet Exchange; in Italia uno dei più grandi è il Mix, il Milan Internet Exchange. 

La Rete che conosciamo inizia là: negli Exchange ci sono numerosi server di terze parti che si collegano a monte della Internet vera e propria per fornire servizi come il cloud computing. I servizi di cloud sono sostanzialmente servizi di archiviazione ed elaborazione in tempo reale dei dati degli utenti, che avvengono sui server anziché sugli apparecchi degli utilizzatori finali. E poi ci sono le Cdn.

La distanza è importante – Anche se i collegamenti Internet sono rapidissimi e siamo abituati a pensare che un bit possa fare il giro del mondo in qualche frazione di secondo, in realtà la distanza fisica tra l’emittente e il ricevente del messaggio conta eccome. 

Conta talmente tanto che negli anni Novanta sono nate le Cdn, le società specializzate nel creare repliche locali dei dati contenuti nei server centrali, per distribuirli meglio e per evitare che si creino disservizi per eccesso di richieste sul server centrale.

Il rischio Denial of Service – Sovraccaricare i server centrali perché molti si collegano contemporaneamente è causato dal successo improvviso di un servizio o di un sito, ma spesso anche da hacker e malintenzionati, che mandano in tilt i server caricandoli con milioni di richieste di connessione in contemporanea. Quando questo succede il server non risponde più: è il cosiddetto Denial of Service (in italiano, Negazione del Servizio), cioè l’equivalente di quando un computer si blocca per il sovraccarico di lavoro.

Distribuire copie dei dati da scaricare in tanti magazzini locali, cioè i server delle Cdn, che poi si occupano di consegnarle agli utenti di una determinata area geografica, è anche un ottimo modo per ridurre la latenza, perché i dati possono essere spostati a seconda del bisogno ottimizzando così il tempo del loro download. Amazon, Microsoft, Apple, Facebook e Google spostano i dati tra i loro datacenter e su quelli dei loro fornitori di servizi cercando di prevedere in quale area geografica si trovino per avvicinarli, riducendo così i tempi di accesso. 

Inoltre, le grandi aziende fornitrici di sistemi operativi come Microsoft, Apple e Google caricano sulle Cdn le versioni di aggiornamento dei loro sistemi operativi per evitare che, al momento del rilascio, i server centrali vadano in tilt.

Le Cdn e il video – Gli usi delle Cdn sono moltissimi, e infatti ne esistono di molti tipi diversi. Anche i grandi fornitori di servizi di telefonia mobile hanno realizzato le loro Cdn, che sono di solito riservate ai clienti della propria rete e a servizi a pagamento per conto terzi.

Tuttavia, oggi si è aggiunta una funzione in più: le Cdn sono diventate un bene necessario anche per la distribuzione del video. Da Netflix (che si appoggia a servizi diversi e al suo servizio proprietario) ad Amazon Prime (che sfrutta principalmente gli Amazon Web Services, il più grande fornitore al mondo di cloud computing e servizi di Cdn), fino a YouTube o Apple Tv Plus, che utilizza principalmente Akamai, lo streaming in diretta oppure on-demand non sarebbe possibile senza le Cdn.

Ritardi, bassa definizione, segnale debole: la Lega calcio scrive a Dazn


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2021/08/23/news/ritardi_definizione_segnale_debole_la_lega_calcio_scrive_a_dazn-315001789/?ref=RHTP-BH-I314465804-P2-S7-T1

I presidenti di Serie A chiedono conto al broadcaster dei disservizi nella trasmissione delle partite del fine settimana

La Lega di Serie A chiede conto a Dazn dei disservizi nella trasmissione delle partite del fine settimana. Dopo un’intera giornata di agitazione nelle tante chat dei presidenti e dirigenti dei club del campionato, i vertici dell’associazione hanno deciso di scrivere una lettera al broadcaster. Lo faranno oggi. Il concetto: si evitino altri incidenti, soprattutto in vista del weekend del 12 settembre quando si giocheranno Milan-Lazio e soprattutto Juventus-Napoli. Sarà un test importante per le Cdn globali, le Content delivery network, ossia i punti di snodo da cui chi si connette riceve il segnale, che sabato hanno subito un sovraccarico costato per molti utenti fino a tre minuti di blackout.

L’Agcom ha esortato tutti, Dazn e le telco, a fare investimenti per adeguare la rete con nuove Cdn. E in effetti i problemi di sabato non sono dipesi dalle reti: sia Fastweb che Vodafone non hanno registrato sovraccarichi. Segno che il problema fosse solo nelle Cdn di Dazn, che nega invece con forza di avere effettuato un downgrade del segnale per arrivare a tutti. ieri, lavorando sullo smistamento dei flussi di dati, Dazn ha trasmesso Udinese-Juventus sia Bologna Salernitana, partita trasmessa anche dal satellite di Sky con 18 inevitabili secondi di anticipo sul segnale Dazn, e Roma-Fiorentina.

La partita dei diritti tv non si è ancora esaurita. È in corso un braccio di ferro sui diritti d’archivio tra Dazn e quattro società: Sassuolo, Roma, Samp e Genoa, le maggiori antagoniste di Dazn sull’assegnazione del bando. Una tensione che, per il Genoa, è sfociata nel silenzio stampa prima, durante e dopo la partita con l’Inter, trasmessa proprio da Dazn. La Samp ha meditato interventi, ma i giornalisti della tv oggi saranno regolarmente accreditati. Schermaglie, non le ultime, nonostante la norma anti-boicottaggio voluta dalla Lega che prevede generiche sanzioni dal secondo silenzio stampa. I dialoghi tra i club e la tv proseguono e si cerca una mediazione. La tv ha invece chiuso accordi generosi, da tempo, con chi aveva sostenuto da subito l’offerta Tim-Dazn.  

Calcio, lite tra le società tlc e Dazn: non collaborate. Garante sui disservizi: adesso vogliamo più informazioni

articolo: https://www.repubblica.it/economia/2021/08/23/news/calcio_lite_tra_le_societa_di_internet_e_dazn_siate_trasparenti_il_garante_sui_disservizi_aspettiamo_la_seconda_giorna-315030713/?ref=RHTP-BH-I314465804-P2-S7-T1

L’AgCom chiede alla pay-tv una relazione sui malfunzionamenti della prima giornata di Campionato. La Rete nazionale ha tenuto, senza problemi per strutture pubbliche o imprese. Ma sale la rabbia dei consumatori: “Ora rimborsi agli sportivi”. Anche nel prossimo week-end segnale “degradato” per smartphone e tablet


ROMA 23 agosto 2021

In queste ore, l’arbitro della televisione e di Internet (l’AgCom) valuta i disservizi nella visione delle partite di calcio sulla pay-tv Dazn. I social network traboccano di lamentele degli sportivi abbonati, e la stessa Lega Calcio ha chiesto chiarimenti. Ma l’AgCom, che pure è attenta alla questione, non apre alcuna istruttoria o processo formale alla pay-tv. Almeno non ancora.

Monta perà la rabbia dei consumatori, che reclamano rimborsi in favore degli sportivi, delusi soprattutto dalla qualità del segnale. Alta tensione tra alcune società di Internet (Vodafone e soprattutto Fastweb) che accusano Dazn di essere poco trasparente e collaborativa, sul piano tecnico.

Traffico inferiore alle attese – L’AgCom ha accertato che il traffico web generato dalle partite è stato inferiore alle attese, tra sabato e domenica. Tanti italiani sono in vacanza, magari all’estero, e non hanno visto le gare. Tanti sportivi hanno scelto la visione collettiva nei bar, pub, ristoranti e negli hotel abbonati a Sky.

Il traffico meno impetuoso delle previsioni ha fatto sì che la Rete nazionale ha retto l’urto, senza creare disagi a strutture pubbliche, imprese private oppure alle famiglie che – durante le partite – hanno preferito andare su Netflix, Amazon Prime o Disney+, solo per fare qualche esempio. La tenuta della Rete ha molto tranquillizzato AgCom.

A proposito del calcio, l’orientamento di AgCom è aspettare la seconda giornata di Campionato, che si giocherà tra il 28 e il 29 agosto, per capire se la qualità della messa in onda migliorerà. Nello stesso tempo, l’AgCom chiede a Dazn una relazione dettagliata su che cosa non ha funzionato tra sabato e domenica scorsi, durante la prima giornata.

In particolare l’AgCom vuole capire che cosa sia successo sabato quando tanti sportivi hanno perso la visione di Inter-Genoa; se i disservizi (come le interruzioni, gli sfarfallamenti e i ritardi) abbiano investito una quota significativa di clienti; se la app di Dazn – scaricabile su cellulari, tablet e smart tv – abbia fornito le performance sperate; se la rete di server che Dazn ha creato per distribuire al meglio il traffico (si chiama Dazn Edge) abbia svolto il compito senza imprevisti.

In una riunione in AgCom, Dazn ha ammesso che sabato uno dei due mega server di distribuzione del traffico di Internet ha ceduto per alcuni minuti. Le decine di migliaia di abbonati che vedevano Inter-Genoa proprio grazie a quel server hanno subìto un’interruzione nella visione. Poi sono stati agganciati al secondo server e avrebbero ripreso a vedere senza problemi.

Protesta via social – Sempre Dazn sostiene che gli sportivi vittime di disservizi sarebbero una minoranza. Su questo punto, durante la riunione in AgCom, le società che vendono abbonamenti a Internet si sono mostrate scettiche e critiche. Tutte queste società – alla vigilia del Campionato – hanno incaricato agenzie specializzate di monitorare i social network per capire quale sarebbe stato l’umore degli italiani. E sicuramente le lamentele degli sportivi hanno superato il livello di guardia.

Dazn ha anche assicurato che la sua nuova rete di server (Dazn Edge, una struttura paracadute che dovrebbe distribuire il traffico Internet in modo corretto) ha funzionato bene.

Su questo punto, si sono fatte sentire Vodafone e soprattutto Fastweb, che lamentano il funzionamento non adeguato di questa struttura paracadute (Dazn Edge). Le due società hanno anche chiesto che Dazn collabori molto di più con loro condividento tutte le informazioni tecniche necessarie a garantire un buon servizio agli utenti finali.

C’è poi il nodo della qualità del segnale, dunque delle immagini. Dazn è orientata a confermare una qualità limitata – “degradata” secondo i critici – per smartphone e tablet anche per la seconda giornata della Serie A, quando tante persone saranno ancora in ferie, dunque seguiranno le sfide da supporto mobile.

“Prezzi alti, servizio scadente” – In questo quadro, si fa sentire Federconsumatori, tra le principali associazioni a tutela degli utenti: “Ancora una volta – scrive – i cittadini si trovano di fronte a un servizio che, nonostante il sostanzioso incremento dei costi di abbonamento, si sta dimostrando inadeguato“.

Inoltre la piattaforma non ha pubblicato alcun messaggio di scuse sul proprio sito web né ha accennato a possibili ristori, dimostrando così un totale disinteresse nei confronti delle esigenze dei clienti e della qualità del servizio erogato“.

La scarsa attenzione della società verso gli utenti – aggiunge Federconsumatori – non è una novità: nelle scorse settimane abbiamo inviato una segnalazione all’AgCom per la vera e propria latitanza del sedicente servizio clienti, che in realtà non è altro che un robot in grado di fornire solo risposte basilari senza che poi i clienti vengano mai ricontattati per la reale risoluzione del proprio problema“.

L’associazione Codacons si spinge a chiedere che Dazn passi la mano: “Delle due l’una: o la pay-tv riesce a ripristinare standard di servizio adeguati, indennizzando gli utenti coinvolti, oppure deve rinunciare all’idea di trasmettere le partite – stante la palese inadeguatezza delle sue performance – e cedere ad altri i suoi diritti“.

Interrogazione di Leu – Dai palazzi della politica si fa vivo il deputato Luca Pastorino, di Leu.”I disservizi di Dazn della prima giornata di calcio sono molto gravi. Per questo motivo, presenterò un’interrogazione alla Camera per chiedere un intervento del governo“.

Milioni di persone devono fare i conti con la necessità di munirsi di un apposito decoder per vedere le partite del Campionato di Serie A. Come se non bastasse, chi non è dotato della fibra per la connessione, rischia di assistere a gare che vanno a intermittenza, quando va bene, visto che in alcuni casi ci sono stati blocchi prolungati. Le segnalazioni degli utenti non necessitano di ulteriori commenti“.

Peraltro – aggiunge Pastorino – questa stagione è iniziata, giustamente, con la limitazione della capienza degli stadi a causa della pandemia di Covid. Inevitabilmente l’offerta televisiva per il calcio diventa ancora più importante. Gli abbonati devono poter usufruire di un servizio all’altezza dei costi e dell’importanza del campionato. La politica non può derubricare la vicenda come una questione secondaria. Per questo motivo è necessaria una risposta del governo“.

Ligue 1, sospesa Nizza-Marsiglia: cosa sta succedendo


articolo: https://www.calciotoday.it/2021/08/22/ligue-1-sospesa-nizza-marsiglia-cosa-sta-succedendo/

Caos durante Nizza-Marsiglia in Ligue 1. L’invasione di campo dei tifosi costringe l’arbitro a interrompere la partita

Tensione altissima durante Nizza-Marsiglia, sfida della terza giornata di Ligue 1. Al 75′, sul punteggio di 1-0 per i padroni di casa, l’arbitro sospende l’incontro.

La confusione all’Allianz Arena è totale. Il gol di Dolberg a inizio ripresa ha scaldato gli animi. La situazione precipita a un quarto d’ora dalla fine. Dagli spalti, iniziano ad arrivare oggetti lanciati verso il terreno di gioco.

Payet, uno dei principali calciatori del Marsiglia di Sampaoli, è furioso. Questo suo atteggiamento sembra essere il fattore che accende i tifosi e fa precipitare la situazione.

A quel punto scatta un’invasione di campo, che fa arrabbiare ancora di più il tecnico argentino dell’OM. Il lancio di una bottiglia provoca la reazione accesa, i tifosi del Nizza penetrano sul terreno di gioco e inseguono i calciatori dell’OM. La partita viene interrotta.

Il presidente del Nizza Jean-Pierre Rivère scende sul terreno di gioco con l’obiettivo di instaurare un dialogo con i tifosi e provare a riportare la calma. Ma dopo venti minuti, le squadre non emergono dagli spogliatoi.

Traduzione: Grave incidente a Nizza-Marsiglia. Payet colpito da una bottiglia, lo rilancia tra la folla, i tifosi caricano in campo per affrontare i giocatori. I giocatori dell’OM sono chiaramente furiosi

Nizza-Marsiglia, è maxi rissa! Tifosi di casa invadono il campo: un ferito e partita sospesa

articolo: https://www.gazzetta.it/Calcio/Ligue-1/22-08-2021/nizza-marsiglia-maxi-rissa-tifosi-casa-invadono-campo-ferito-420650917135.shtml

Nizza-Marsiglia, è maxi rissa

Payet bersagliato da vari oggetti lanciati dalla curva reagisce ributtando una bottiglietta. E scoppia il putiferio

E’ partito tutto da un calcio d’angolo, in favore del Marsiglia. Con il risultato sull’1-0, ma con la solita tensione del derby regionale a Nizza. E su Payet sono piovuti vari oggetti tra cui qualche bottiglietta. Il fantasista della squadra di Sampaoli ha reagito rilanciandone una alla curva. Ed è scoppiato il putiferio, con i tifosi dell’Ultras Populaire che hanno invaso il campo, aggredendo i giocatori. E poi è stato un po’ tutti contro tutti, anche tra alcuni dirigenti e membri dello staff di entrambe le squadre.

PARTITA SOSPESA – Allo stesso tempo c’è stato un movimento di folla che ha provocato il ferimento di una persona, finita sotto i pannelli pubblicitari, e portata fuori dallo stadio in barella. La partita è stata sospesa. Da capire nei prossimi minuti se l’arbitro, che ha fatto rientrare tutti in spogliatoio, vorrà riprendere nei prossimi minuti.

Coppa Italia Lega Pro: operatore tv senza green pass, Entella-Fiorenzuola non trasmessa


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/2021/08/22/news/lega_pro_operatore_tv_senza_green_pass_entella-fiorenziola_non_trasmessa-314921122/

Negato l’accesso al Comunale di Chiavari al dipendente della Necto Sports Italy che avrebbe dovuto mandare in onda le immagini del match. Ghirelli: “Aperta un’inchiesta, chi lavora con noi firma un patto”

Entella-Fiorenzuola, gara di coppa Italia di Lega Pro disputata ieri sera al Comunale di Chiavari, non è stata trasmessa in tv a causa di un disservizio. Non per un guasto tecnico, ma per l’assenza di green pass da parte dell’operatore di Necto Sports Italy incaricato alle riprese delle immagini del match. All’operatore, non avendo neanche un tampone negativo, è stato negato l’accesso all’impianto sportivo.

Aperta un’inchiesta – Duro il commento del presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: “Ho aperto una inchiesta per trarne le relative risultanze. Non avere il green pass né il tampone è gravissimo, prima di tutto per la salute e per il messaggio che si dà, noi siamo i primi a dover essere in regola. La vicenda è grave anche dal punto di vista del servizio televisivo, gli utenti vanno rispettati e salvaguardati – prosegue Ghirelli -. Ho dato mandato al responsabile del legale della Lega Pro di fare tutti gli atti necessari. Per noi si tratta di un grave colpo alla reputazione, chi lavora con noi firma un patto, siamo la Lega delle regole e le regole vanno rispettate“.

Positivo ad alcol test, patente sospesa a Nainggolan


articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2021/08/22/positivo-ad-alcol-test-patente-sospesa-a-nainggolan_9eeb6cdd-620c-470c-a765-5ee5a7c41d17.html

Giocatore fermato alle 4 di mattina ad Anversa

Radja Nainggolan

Ritiro della patente per Radja Nainggolan in Belgio. La polizia di Anversa ha infatti confermato, quanto riferito dal portale Hln.be, la notizia secondo cui il calciatore, ex Roma e Cagliari e ora all’Anversa, è stato fermato alle 4 di questa mattina mentre percorreva ad alta velocità una via cittadina, la Nationalstraat.

Sottoposto ad alcol test, Nainggolan è risultato positivoappena al di sopradel limite legale consentito. Per questo è stato multato e la patente gli è stata ritirata per 15 giorni

Inter-Genoa a San Siro, sugli spalti le distanze resistono solo nei primi anelli


articolo: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/21_agosto_22/inter-genoa-san-siro-spalti-distanze-resistono-solo-primi-anelli-451fd23c-0314-11ec-a781-2e5fd3899a69.shtml

La disposizione a scacchiera dei tifosi poco rispettata in curva. Il caldo nemico delle mascherine

A che punto ci eravamo lasciati? L’ultima volta per il popolo interista era stata il 23 maggio, quando la squadra sul campo festeggiava lo scudetto di Conte e una marea nerazzurra si era riversata sotto una delle torri dello stadio prima di distribuirsi nelle vie della città. Dopo una stagione a porte chiuse, di gare davanti alla tv per i tifosi e di partite nel silenzio spettrale per i giocatori, le tribune di San Siro son tornate a popolarsi. Certo con la capienza limitata al 50 per cento come da dpcm e la disposizione dei tifosi a scacchiera, secondo le richieste della Lega e della Figc. Ma tanto basta per ricominciare. L’ultima volta per l’Inter fu il 12 febbraio del 2020 in occasione della sfida contro il Napoli, dopo di allora i test limitati a 1.000 spettatori.

Una voglia infinita di calcio ha accompagnato i 27.402 tifosi che ieri, dopo lunghissime, ma tutto sommato ordinate code, hanno applaudito l’esordio di Dzeko e Calhanoglu. Ma dopo tanta attesa, che liberazione sedersi in tribuna. Pazienza per lo speaker che a più riprese ha ricordato il divieto di assembramento: se ci si aspettava come effetto ottico di vedere i tifosi disposti a scacchiera, ecco non è andata precisamente così. Più distanziati nei primi anelli di San Siro, certamente più ravvicinati in curva fra torsi nudi e facce abbronzate. Anche l’ebbrezza del risultato non ha certo aiutato il distanziamento. Già ai primi gol l’euforia ha fatto dimenticare norme e precauzioni rinnegate in abbracci, festeggiamenti da incontri ravvicinati del tipo calcistico e i soliti slogan rilanciati a squarciagola. «Chi non salta rossonero è», è l’urlo subito rimbombato fra gli applausi dalla pancia dello stadio, quando Skriniar ha portato in vantaggio la squadra siglando il primo centro della stagione.

«Sotto la curva», hanno poi chiesto gli ultras e Simone Inzaghi, al termine della gara, non si è esentato dal guidare i nerazzurri sotto la Nord. Senza mascherina ma con tre punti in tasca. A proposito di mascherine, anche sugli spalti, con il caldo e sotto il sole non sempre sono sembrate indossate a dovere e soprattutto sono scomparse risalendo le scale.

Fuori dallo stadio, invece, sono riapparsi numerosi i baracchini delle sciarpe e i furgoncini dei panini con la salamella. Pochi tifosi però si sono attardati in compere, provati dall’afa e alla ricerca del triage dove presentare green pass e documento di identità. Un fiume di persone che ha accolto senza eccessivi borbottii i controlli degli steward e i ritardi nell’accesso all’impianto. L’importante, ieri, era esserci e poterlo raccontare.

Como, incendio alla stazione: treni bloccati e turisti deviati su altri scali


articolo: https://milano.corriere.it/notizie/lombardia/21_agosto_22/como-incendio-stazione-treni-bloccati-turisti-deviati-altri-scali-ec1b39b0-0331-11ec-a781-2e5fd3899a69.shtml

Principi d’incendio e guasto elettrico alla stazione di Como San Giovanni all’alba di domenica. Traffico ferroviario interrotto. Pesanti i disagi in un periodo in cui sono numerosi i turisti di passaggio. Attivati autobus sostitutivi

La stazione di Como San Giovanni è chiusa dall’alba di domenica per un principio d’incendio e un guasto elettrico. La circolazione ferroviaria è interrotta e tutti i convogli e i viaggiatori vengono deviati su altri scali. Pesanti i disagi in un periodo in cui sono numerosi i turisti in transito. I tempi di ripristino non sono ancora noti. I vigili del fuoco del comando di Como sono intervenuti pico dopo le 5 del mattino con le squadre della sede centrale per un principio di incendio che ha coinvolto i trasformatori di servizio e il quadro elettrico che regola la circolazione e la segnaletica dei convogli. La causa del problema non è ancora nota. I pompieri hanno spento le fiamme e controllato il fumo per rimettere in sicurezza l’area. Non ci sono persone ustionate né intossicate. Il traffico ferroviario è bloccato e tutti i treni sono dirottati su altri scali. I viaggiatori vengono trasferiti con bus sostitutivi nelle stazioni di Chiasso o Carimate o spostati sui convogli di Trenord a Como Lago.

Covid, quarantena non più a carico dell’Inps: chi paga, l’azienda o il dipendente? Ecco quanto costa


articolo: https://www.corriere.it/economia/lavoro/21_agosto_22/covid-quarantena-non-piu-carico-dell-inps-chi-paga-l-azienda-o-dipendente-ecco-quanto-costa-14ae515c-0335-11ec-a781-2e5fd3899a69.shtml?fbclid=IwAR0NP2Erqijy_ugrH9tZvRSHRygHaoQSUM9O1g1aFvWxvh8y-beZMa9NNC0

Lunedì 23 agosto per molti lavoratori sarà il giorno del rientro al lavoro: che cosa succederà se nel frattempo scopriranno di essere stati a contatto con una persona positiva al Covid? Scatterà la quarantena obbligatoria: dieci giorni per chi non è vaccinato, sette per chi lo è. Ma rispetto a quando il lavoratore è partito per le ferie c’è una novità: l’assenza per quarantena non sarà più a carico dell’Inps, come ha precisato l’Istituto il 6 agosto. Chi paga? Unimpresa parla di «pasticcio normativo», perché di fatto sarà scaricata sui datori di lavoro e rischia di essere «un altro salasso» a carico delle aziende. «Ancora una volta – commenta il consigliere nazionale di Unimpresa, Giovanni Assi – nel gioco dello scaricabarile tra Inps e ministero del Lavoro, chi ci rimetterà saranno le imprese e i lavoratori».

Quarantena, 600 euro in meno in busta paga – Le imprese dalla nota sembra siano intenzionate a coprire i costi del mancato lavoro del dipendente in quarantena (si pensi a tutte le categorie che svolgono un lavoro fisico che non si può svolgere da remoto). Unimpresa ha quantificato il costo per i dipendenti, se le aziende lo faranno: «Se le aziende non copriranno le prestazioni Inps, per i lavoratori ci sara’ un danno in busta paga tra i 600 e i 700 euro, in media, per dieci giorni di assenza». Le imprese, secondo l’Unione Nazionale, oltre ad avere il costo economico della quarantena, dovranno anche gestire il problema dell’assenza, con il calo degli organici.

Quarantena, sindacati preoccupati – Di questo «vuoto normativo» che rischia di creare frizioni tra lavoratori e aziende sono preoccupati anche i sindacati, che hanno scritto al governo. In una lettera in possesso dell’Agi – firmata da Cgil, Cisl, Uil (Rossana Dettori, Angelo Colombini, Ivana Veronese) e inviata ai ministri Andrea Orlando e Daniele Franco che ha come oggetto «Tutela delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti del settore privato in quarantena», i sindacati chiedono un intervento normativo urgente . «Dobbiamo insieme convincere il governo e i partiti della maggioranza a cambiare la posizione, trovando la copertura finanziaria che il ministro delle Finanze non vuole dirottare su questa urgente necessità», scrive Colombini segretario confederale Cisl, responsabile sicurezza lavoro. «Non si può scaricare sui lavoratori il tema della quarantena», afferma Ivana Veronese, segretaria Confederale Uil. «Non abbiamo ancora avuto risposta dal governo. È un tema aperto e un tema importante: va dato un ulteriore finanziamento, non si posso scoprire i lavoratori in questo modo e in questo momento».

Unimpresa: «Una soluzione prima di fine mese» – Il mondo delle imprese chiede, pertanto, che il ministro del Lavoro Orlando intervenga il prima possibile per dirimere questa situazione e che lo faccia al più presto, possibilmente già prima della scadenza del periodo di paga in corso, al fine di evitare spiacevoli incomprensioni su chi e se debba pagare lo stipendio in quelle giornate di assenza obbligate oltre che mandare in tilt ancora una volta i professionisti che si troveranno ad elaborare le buste paga con l’ennesimo dilemma».

Milano, secondo giorno di apertura della camera ardente per Gino Strada


Secondo giorno di apertura della camera ardente per Gino Strada, il medico di guerra morto in Francia lo scorso 13 agosto. La camera ardente sarà aperta dalle 10 alle 22, allestita nella sede di Emergency a Milano. Le visite riprenderanno poi domani dalle 10 alle 14 quando verranno chiuse le porte della Ong

Morte Gino Strada, si apre la camera ardente. Raccolte 50mila firme per intitolargli una via: “Ma ricordiamo con lui anche la prima moglie Teresa Sarti”

Da oggi a lunedì l’omaggio al medico di guerra nella sede milanese di Emerency. Sui social la proposta di intitolargli anche l’ospedale Maggiore di Crema

articolo 21 agosto 2021: https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/08/21/news/gino_strada_morto_camera_ardente_milano_emergency_teresa_sarti-314795429/

Il popolo di Emergency  dalle due del pomeriggio si è dato appuntamento in

via sata Croce a Milano

per salutare l’ultimo volta Gino Strada. Alle 19 erano oltre tremila le persone entrate nella camera ardente, che sarà aperta nuovamente domenica dalle ore 10 alle ore 22, mentre lunedì, con stesso orario di apertura, chiuderà alle ore 14,

L’urna con le ceneri è arrivata dalla Normandia, dove il fondatore del’Ong è morto il 13 agosto, mentre era in vacanza. Un lungo applauso è scattato alle 16, quando è arrivata l’auto con a bordo la moglie, Simonetta Gola, che l’ha accompagnato in questo ultimo viaggio dalla Francia. L’urna è stata esposta in una grande sala, con una parete dipinta di turchese sulla quale campeggia la scritta “i diritti devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti. Altrimenti sono privilegi”.

Fuori dalla sede milanese di Emergency la coda di sostenitori, volontari, ma anche medici e infermieri dell’organizzazione era molto lunga. C’erano cittadini anonimi e personalità, semplici simpatizzanti dell’Ong e celebri amici del “dottore”, dall’imprenditore Massimo Moratti in lacrime, al leader della Cgil Maurizio Landini, da don Ciotti a Mario Capanna.

C’è chi è venuto da Milano, chi è tornato apposta dalle vacanze, ma ci sono state delegazioni anche dal sud Italia, da Genova un folto gruppo di operatori, come da Piacenza. Arrivati volontari e sanitari che hanno operato nei centri chirurgici aperti da Strada in tutti i punti più caldi dello scacchiere internazionale.

La prima autorità che ha voluto omaggiare la memoria del chirurgo milanese sostando nella camera ardente è il sindaco di Milano Beppe Sala: “Sono qui per ricordare un amico, una grande figura, una persona che ha lavorato per la pace nel mondo. L’ho sempre ammirato perché era un uomo che prima di parlare, faceva. Anzi, faceva, e a volte non parlava nemmeno. Questo mi sembra un bell’esempio“.

Il sindaco ha confermato che ancora non è stata scelta la strada o la piazza da intitolare al fondatore di Emergency. Una petizione in questo senso su Change org ha raccolto oltre 50mila adesioni.Devo consultarmi con la famiglia e con Emergency“, ha detto Sala. A Gino Strada, ha precisato, “credo che sia importante dedicargli qualcosa che rimanga, ma anche un momento di ricordo, come credo avrebbe voluto lui. Un momento anche allegro, anche vivo“. continua a leggere

Uragani e alluvioni, in Usa 10 vittime e migliaia di evacuati. Morti e dispersi anche in Messico


articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2021/08/22/news/uragani_e_alluvioni_in_usa_10_vittime_e_migliaia_di_evacuati_morti_e_dispersi_anche_in_messico-314881716/?ref=RHTP-BH-I314465804-P2-S1-T1

In Tennessee per l’alluvione che sta devastando ampie aree nel sud degli Stati Uniti. Tra le vittime ci sono due gemelli di pochi mesi portati via dalle braccia del padre dalla furia delle inondazioni nella contea di Humphreys

La costa nordest degli Stati Uniti è in stato di emergenza per il passaggio dell’uragano ‘Henri’, che porta pioggia e venti che arrivano a 100 chilometri orari. Il sindaco di New York, Bill de Blasio, ha invitato i newyorkesi a non uscire per qualche ora. Il concerto evento a Central Park, a cui dovevano partecipare star come Bruce Springsteen e Patti Smith, è stato per il momento sospeso e potrebbe riprendere entro un paio d’ore. Migliaia di persone sono state evacuate in Connecticut. Allarme anche nel New England, nel Rhode Island e in alcune zone del New Jersey. continua a leggere

L’uragano Henri rovina la festa di New York: evacuato il maxi concerto di Central Park

Inter-Genoa e Verona-Sassuolo non si vedono: diluvio di critiche sui social per Dazn


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/2021/08/21/news/problemi_dazn_streaming_serie_a-314846149/?ref=RHTP-BS-I314833226-P5-S4-T1

L’azienda spiega che la app ha funzionato correttamente: solo all’inizio della partita sarebbe stato evidenziato uno spike (picco) di tre minuti sulla rete ma poi il servizio di trasmissione è ripreso

Non inizia bene la stagione per Dazn, che lo scorso marzo si è aggiudicata i diritti tv di tutta la Serie A (sette partite in esclusiva e tre in co-esclusiva con Sky).

Subito problemi tecnici per la trasmissione delle due sfide che hanno aperto il campionato: Inter-Genoa e Verona-Sassuolo delle 18.30. L’azienda ha spiegato che la app ha funzionato correttamente: solo  all’inizio della partita sarebbe stato evidenziato uno spike (picco) di tre minuti su una delle cdn globali, ma poi il servizio di trasmissione è ripreso correttamente.

Tanti comunque i tifosi che non sono riusciti a vedere le partite, prigionieri di immagini bloccate e delle ormai famigerate “rotelle” che continuano a girare all’infinito. Inevitabile il diluvio di critiche soprattutto sui social, dove come sempre si sono mischiate rabbia e ironia.

C’è chi si lamenta per i soldi spesi per un servizio di qualità non adeguata (eufemismo) e chi sceglie la via del sarcasmo. La battuta più bella? “Ho capito come vedere il campionato di serie A: mi compro un bar o un ristorante“. Con riferimento all’accordo triennale che Dazn ha appena chiuso con Sky, che trasmetterà le partite sul satellite negli esercizi pubblici.

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