Fine legislatura, elezioni il 25 settembre
Fine legislatura, elezioni il 25 settembre: mai accaduto. Le tappe del voto
articolo di Elena G. Polidori: https://www.quotidiano.net/politica/fine-legislatura-elezioni-1.7908148
Dal 1919 in poi non si era mai votato alle politiche in autunno. Liste elettorali da presentare entro il 21 agosto. Draghi resta in carica solo per gli affari correnti
Roma, 22 luglio 2022
Ultimo atto. Si vota il 25 settembre. La prima volta in autunno alle politiche dal 1919. Dopo 17 mesi di governo delle larghe intese, nato per combattere la pandemia e dalla campagna vaccinale, dal Pnrr e dalla guerra in Ucraina è finito ieri con il premier Mario Draghi che ha rassegnato le sue dimissioni nelle mani del Capo dello Stato. Come indicato dalla Costituzione, “le elezioni delle nuove Camere hanno luogo entro 70 giorni dalla fine delle precedenti“: ovvero entro il 29 settembre. E “la prima riunione” delle nuove Camere deve avere luogo non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni, dunque entro la metà del mese di ottobre 2022. È stata fissata per il 13 ottobre.
Mettere la parola fine alla legislatura “è sempre l’ultima scelta da compiere“, ha dichiarato il presidente della Repubblica, consapevole del fatto che stavolta non c’erano davvero più margini per proseguire l’azione di governo. I partiti dovranno chiudere le liste per le candidature entro il 20/21agosto (simboli al Viminale tra il 12 e il 14 agosto). “Sarà #ViminaleBeach”, come già ribattezzato dai parlamentari uscenti e quindi i partiti dovranno scegliere alleanze e candidati, poi dovranno mettere a punto i programmi. Il governo Draghi, in carica per gli affari correnti, invece avrà il compito di mettere in campo alcune risposte necessarie a tamponare la crisi economica e sociale e a rispettare gli impegni con l’Europa, nonché quelli internazionali, a partire dal lavoro diplomatico necessario per fronteggiare le conseguenze della guerra in Ucraina. continua a leggere
Cagliari, Zedda “lascio conti in ordine”
Il più basso indebitamento pro-capite tra i Comuni italiani, addirittura pari allo zero per quanto riguarda la Città metropolitana, 280 milioni di euro in cassa, e investimenti pari circa a 300 milioni. Tira le somme dei suoi due mandati il sindaco uscente di Cagliari, Massimo Zedda, che giovedì ritornerà in Consiglio regionale tra i banchi dell’opposizione. Una poltrona lasciata nel 2011 proprio per candidarsi a sindaco del Capoluogo.
Nel Municipio, seduto nei banchi dei consiglieri assieme ad assessori e staff, con i giornalisti accomodati sulle poltrone della Giunta. Zedda ha citato gli interventi più importanti della sua amministrazione. Su tutti, “uno immateriale che mi hanno trasferito tanti cittadini, cioè il fatto di aver restituito l’orgoglio di essere cagliaritani e di poter confrontarsi con le altre città europee alla pari”. Poi, “i tanti investimenti, le iniziative con risorse date ai servizi sociali, sport, cultura e spettacolo, la riqualificazione dei tanti luoghi in città”. Tra questi, la riqualificazione del lungomare della spiaggia del Poetto. “Un luogo che ho visto deturpato, dopo il ripascimento non ci ho messo più piede per cinque anni – ha spiegato – era una ferita che sentivo aperta in ogni animo dei cagliaritani”. continua a leggere
Legge elettorale: Fiano deposita il ‘Rosatellum bis’. Primo sì di Fi. Attacca M5S
Si profila un’intesa a quattro Pd-Fi-Lega-Ap sulla legge elettorale. Apre Forza Italia e anche la Lega si dice pronta a votarla già la prossima settimana. Grida, invece, all’inciucio l’M5S. Il relatore del provvedimento, Emanuele Fiano (Pd), ha depositato in commissione Affari costituzionali della Camera il nuovo testo base, il cosiddetto Rosatellum 2.0, che prevede il 36% dei deputati eletti in collegi uninominali e il 64% con metodo proporzionale. Il testo è stato depositato anche al Senato dai dem Andrea Marcucci, Roberto Cociancich, Stefano Collina, Franco Mirabelli e Giorgio Pagliari.
Commento: Mi resta difficile capire i M5S sempre contro tutti, mi è difficile ricordare quando i M5S hanno fatto un’intesa con altre Forze Politiche.
M5S sceglie il candidato premier.
‘Troppa affluenza su Rousseau, voto rallentato’
Da sinistra in alto: Luigi Di Maio, Elena Fattori, Domenico Ispirato e Vincenzo Cicchetti. Da sinistra in basso: Gianmarco Novi, Marco Zordan, Nadia Piseddu e Andrea Davide Frallicciardi.
LA ‘CHIAMATA ALLE URNE’ DEGLI ISCRITTI M5S
“Oggi, giovedì 21 settembre, dalle 10 alle 19 è attiva su Rousseau la votazione per scegliere il Candidato Premier del MoVimento 5 Stelle e designando Capo della forza politica che depositerà il programma elettorale sotto il simbolo del MoVimento 5 Stelle per le prossime elezioni”. E’ quanto si legge sul Blog di Grillo, confermando che i candidati sono Vincenzo Cicchetti, Luigi Di Maio, Elena Fattori, Andrea Davide Frallicciardi, Domenico Ispirato, Gianmarco Novi, Nadia Piseddu e Marco Zordan.
Per conoscere i candidati premere QUI: CHI SONO I CANDIDATI
“Ogni iscritto al sito www.movimento5stelle.it entro la data del 1 gennaio 2017, abilitato ad accedere a Rousseau, maggiore d’età e che abbia certificato la sua identità tramite il caricamento di un proprio documento, può esprimere un solo voto a favore di un solo candidato. I risultati della votazione saranno depositati presso due notai alla chiusa della votazione stessa, e saranno resi pubblici sabato 23 settembre dal palco di Italia 5 Stelle”, conclude il post.
30 aprile 2017 – Primarie PD
https://www.primariepd2017.it/
La Commissione Congresso del Partito democratico, dopo aver esaminato i verbali certificati dalle Commissioni regionali delle votazioni avvenute domenica 30 aprile 2017 per l’elezione del segretario nazionale del Pd e per l’elezione della nuova Assemblea Nazionale, comunica all’unanimità i seguenti risultati:
Votanti totali 1.838.938, voti validi 1.817.412
- Renzi: voti 1.257.091, pari al 69,17% dei voti validi.
- Orlando: voti 362.691, pari al 19,96% dei voti validi.
- Emiliano: voti 197.630, pari al 10,87% dei voti validi.
Premere QUI Risultato Primarie PD per regione
L’attribuzione su base regionale dei 1000 componenti eletti all’Assemblea nazionale è la seguente: Renzi 700, Orlando 212, Emiliano 88.
Pubblicato il 09 apr 2017 – In un minuto e mezzo tutte le informazioni per votare alle primarie Pd 2017
Confronto SKY – Renzi – Emiliano – Orlando – Integrale Primarie PD
Primarie PD a Milano: Sala vince le primarie, guiderà il centrosinistra
Il confronto al Teatro Dal Verme tra i candidati Francesca Balzani, Beppe Sala, Pierfrancesco Majorino e Antonio Iannetta.
42% contro il 34% della Balzani, Majorino 23%. 61mila al voto.

MATTEO BAZZI / ANSA
Chi e Giuseppe Sala?
Giuseppe Sala, 58 anni, commissario di Expo, sarà il candidato sindaco del centrosinistra a Milano. Sala ha infatti vinto le primarie della coalizione che si sono tenute ieri e oggi in città. A spoglio non ancora ultimato, gli altri tre candidati (Francesca Balzani, Antonio Iannetta e Pierfrancesco Majorino) non possono più raggiungerlo.
Laureato nel 1983 in economia aziendale all’Università Bocconi, Sala ha iniziato la sua carriera in Pirelli ricoprendo diversi incarichi nelle aree del controllo di gestione, della pianificazione strategica, della valutazione degli investimenti e nelle nuove iniziative di business.
Dirigente d’azienda – Nel 1994 diventa direttore controllo di gestione e pianificazione strategica del settore pneumatici di Pirelli e nel 1998 è nominato amministratore delegato della Pneumatici Pirelli. Nel 2001 è senior vice president operations, responsabile delle strutture industriali e logistiche del settore pneumatici.
Nel 2002 lascia il settore pneumatici per le telecomunicazioni, e assume la carica di chief financial officer di TIM, mentre dal 2003 al 2006 è direttore generale di Telecom Italia Wireline e infine della società nata dalla fusione tra TIM e Telecom Italia.
Nel 2007 e 2008 si dà alla finanza: è senior advisor per Nomura Bank e presidente di Medhelan Management & Finance.
Amministratore pubblico – Nel 2009, su chiamata del sindaco di Milano Letizia Moratti, Sala passa all’amministrazione pubblica, assumendo l’incarico di direttore generale del Comune di Milano, che detiene per un anno e mezzo, fino a giugno 2010. Da febbraio a maggio 2012 ricopre poi la carica di presidente di A2A, l’azienda pubblica lombarda di energia e servizi.
Expo 2015 e società pubbliche – È rappresentante del Comune di Milano nel consiglio di amministrazione di Expo 2015 S.p.A., l’azienda italiana di totale proprietà pubblica incaricata della realizzazione, organizzazione e gestione dell’Esposizione Universale di Milano del 2015, società della quale Sala è stato amministratore delegato da giugno 2010 fino alle sue dimissioni in dicembre 2015.
Il 6 maggio 2013 l’allora Presidente del Consiglio Enrico Letta lo ha nominato commissario unico delegato del governo per l’Expo.
Il 29 ottobre 2015 entra a far parte del CdA di Cassa depositi e prestiti.
Candidato alle primarie del PD per l’elezione a sindaco di Milano –A fine dicembre 2015 annuncia la sua candidatura alle primarie del PD per individuare il candidato sindaco per il comune di Milano, come successore di Giuliano Pisapia, sebbene cinque anni prima avesse dichiarato di non voler ricoprire tale ruolo. A coordinare la sua candidatura l’ex candidato alla presidenza regionale per il centro sinistra, Umberto Ambrosoli.
Il 7 febbraio 2016 Sala vince le primarie con 25.600 voti, superando gli altri candidati: Francesca Balzani (20.516 voti), Pierfrancesco Majorino (13.916 voti) e Antonio Iannetta (443 voti).
Cesano Boscone – Decreto ingiuntivo piscina
Fonte: http://www.mi-lorenteggio.com/
Cesano Boscone, 8 ottobre 2015 – Dopo la nostra esclusiva intervista all’ex Sindaco di Cesano Boscone, Vincenzo D’Avanzo, siamo tornati nell’ufficio del Sindaco Simone Negri per chiedergli: il decreto ingiuntivo si poteva evitare? Ecco cosa risponde. Qui sotto il video.
Cesano Boscone, 6 ottobre 2015 – L’ex Sindaco di Cesano Boscone, Vincenzo D’Avanzo interviene sulla vicenda del decreto ingiuntivo della piscina. Qui sotto il video.
Cesano Boscone (11 settembre 2015) – La mediazione con Monte dei Paschi di Siena è stata raggiunta. Per la piscina comunale di via Cascina nuova, alle spalle del centro sportivo Cereda, il Comune non dovrà più versare l’importo di circa 4 milioni di euro, tra capitale, interessi e spese legali. L’istituto di credito toscano ha infatti accolto la proposta di transazione dell’amministrazione Negri per un importo complessivo di 1.650.000 euro. Qui sotto il video.
25 settembre 2014 – Lo ha comunicato il Sindaco durante il Consiglio Comunale. Qui sotto il video.
24 maggio 2009 – Consegnata oggi pomeriggio alla cittadinanza, tra le polemiche, la piscina scoperta di via Cascina Nuova. Tutto il servizio su http://www.giornalelibero.com.
13 dicembre 2009 – Giornata storica per Cesano Boscone : alle 10.20 si è fermato il primo treno. Qui sotto il video.
17 nov 2009:
Intervista al Sindaco di Cagliari
Massimo Zedda sui tagli ai costi della politica
Video:
http://youtu.be/BsJuOegs1-w
Il video parla da solo, posso dire solo che speriamo……
Banca Italia
La Banca d’Italia è la banca centrale della Repubblica Italiana. Dal 1998 è parte integrante del sistema europeo delle banche centrali (SEBC). Il suo nome viene talvolta informalmente abbreviato in Bankitalia.
La Banca d’Italia è un istituto di diritto pubblico come stabilito dalla legge bancaria del 1936, ribadita anche da una sentenza della Corte Suprema di Cassazione.
Le quote di partecipazione al suo capitale sono per il 94,33% di proprietà di banche e assicurazioni private, per il 5,67% di enti pubblici (INPS e INAIL).
La sede centrale della Banca d’Italia è nel Palazzo Koch a Roma. Ha sedi e succursali in tutta Italia.
Dal 2006 il governatore della Banca d’Italia è Mario Draghi
La distribuzione delle quote è rimasta sostanzialmente invariata dal 1948 ad oggi, e gli unici cambiamenti sono stati dovuti alle acquisizioni e fusioni bancarie avvenute nel frattempo. Al 31 gennaio 2008 l’elenco dei principali partecipanti, indicato sul sito, è il seguente:
Partecipante | Quote | Voti |
---|---|---|
Intesa Sanpaolo S.p.A. | 30,3% | 50 |
UniCredito Italiano S.p.A. | 22,1% | 50 |
Assicurazioni Generali S.p.A. | 6,3% | 42 |
Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A. | 6,2% | 41 |
INPS | 5,0% | 34 |
Banca Carige S.p.A. | 4,0% | 27 |
Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. | 2,8% | 21 |
Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. | 2,5% | 19 |
Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli S.p.A. | 2,1% | 16 |
Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza S.p.A. | 2,0% | 16 |
Status giuridico
La Banca è un istituto di diritto pubblico, secondo quanto previsto dalla legge bancaria del 1936, tuttora in vigore limitatamente ad alcuni articoli. La cassazione lo ha ribadito il 21 luglio 2006, con la sentenza 16751 a sezioni riunite, dove ha affermato che la Banca d’Italia “non è una società per azioni di diritto privato, bensì un istituto di diritto pubblico secondo l’espressa indicazione dell’articolo 20 del R.D. del 12 marzo 1936 n.375”. la proprietà può quindi essere di soggetti privati, la gestione ha un ruolo pubblicistico, come compiti e poteri.
La banca, pertanto, segue regole di funzionamento differenti da quelle di una normale società per azioni, come si evince anche dallo statuto, che assegna ai soci un numero di voti non proporzionale alle azioni possedute (limitando i voti dei soci maggiori).
Come gli enti pubblici, la Banca Centrale persegue fini di pubblica utilità e gode del rapporto di sovraordinazione degli enti statali sui soggetti privati, fra i quali vige invece un rapporto di equiordinazione (secondo il diritto privato). Questo status rende le decisioni dell’istituto vincolanti per le banche, e nel contempo afferma che le attività di vigilanza e la regolazione dell’offerta di moneta avvengono nell’interesse economico generale, che può differire da quello dei soci proprietari.
Lo status giuridico di ente pubblico esclude la possibilità di fallimento della Banca d’Italia e, tramite il suo intervento nei casi di crisi, la possibilità di fallimento delle banche private, garantendo la stabilità dell’intero sistema bancario italiano.
Fino ad oggi, per preservare l’indipendenza dell’istituto dal potere politico, era previsto che le azioni della Banca d’Italia potessero appartenere solo a banche, assicurazioni ed enti pubblici economici (ad esempio l’INPS). Tale situazione è da alcuni considerata un’anomalia foriera di possibili conflitti di interesse, poiché i partecipanti al capitale della Banca comprendono anche le banche sul cui operato la Banca d’Italia è chiamata dalla legge a vigilare. Secondo lo statuto il potere dei partecipanti riguarda l’approvazione del bilancio e la nomina del Consiglio Superiore, al quale vengono solitamente eletti esponenti del mondo dell’economia e dell’industria, e non formali rappresentanti delle banche. Il Consiglio Superiore svolge funzioni amministrative, e partecipa con ruolo consultivo (ma vincolante) al processo di nomina del Governatore, che dirige le attività di vigilanza insieme al resto del Direttorio.
La sede storica di Piazza Verdi – Roma (foto realizzata dal fotografo IPZS: Claudio Milza)
La nuova sede di IPZS – Roma
L’Istituto Poligrafico dello Stato nasce nel 1928 e acquisisce la sezione Zecca cinquant’anni più tardi, nel 1978. Nel 2002 l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato diventa SpA, con azionista unico il Ministero dell’Economia e delle Finanze.
IPZS SpA ha partecipazioni in Editalia (editoria di pregio), Bimospa (modulistica e cartotecnica) e Verrès (produzione di semiprodotti per monetazione e fusioni artistiche).
IPZS è un marchio famoso in tutto il mondo, espressione dell’odierno made in Italy: abilità creativa e manuale sono implementate dalle più sofisticate applicazioni tecnologiche, a garanzia di qualità e sicurezza per Pubblica Amministrazione e Privati. L’Istituto è tra le più significative realtà industriali di Roma e conta nella Capitale una sede centrale (con l’Amministrazione e l’Officina Carte Valori) e vari nuclei produttivi: gli stabilimenti sulla via Salaria, l’edificio storico di via Principe Umberto, uno, più recente, in via Gino Capponi. Senza dimenticare comunque, l’ex Cartiera di Foggia.
Il Gruppo



Dott. Maurizio PRATO | Presidente <!–(Curriculum Vitae) –> Amministratore Delegato (²) |
Dott. Arturo CARMENINI | Consigliere |
Avv. Olga CUCCURULLO | Consigliere |
Dott. Giuseppe MARESCA | Consigliere |
Dott. Antimo PROSPERI | Consigliere |
- (¹) Assemblea 2 agosto 2011
- (²) Consiglio di Amministrazione 5 agosto 2011
Cons. Piergiorgio DELLA VENTURA | Magistrato della Corte dei Conti |
Dal 2002, le banche centrali delle singole nazioni sono responsabili per la produzione di uno o due tagli specifici di banconote e selezionano quindi gli stampatori. Questo schema decentralizzato significa che ogni banca centrale deve scambiare i tagli prodotti in luoghi differenti prima dell’emissione.
- E’ vero che la Banca d’Italia stampa le banconote e le presta al Governo al valore nominale?
Sì. - E’ vero che ogni banconota “costa” circa 3 centesimi (3 euro/cent)?
Sì. E’ il medio costo vivo di fabbricazione di una banconota (spese tipografiche quali carta, inchiostro, tecniche di contraffazione ecc..) - Il suo valore intrinseco quindi è di circa € 0,03?
Sì.
- E‘ vero che viene prestata allo Stato al suo valore nominale?
Sì. Ad esempio, una euro-banconota con il valore di facciata ‘100’ viene prestata a 100 euro nominali. - A quanto corrisponde l’interesse sul prestito?
Attualmente la BCE ha fissato un livello del 2%, il c.d. tasso di sconto (oggi tasso di riferimento) sul denaro (tasso a cui la BC presta alle banche ordinarie), al quale si adeguano tendenzialmente gli altri tassi di interesse. - Chi determina questo valore?
La BCE, in modo del tutto indipendente e non negoziabile.
- A chi va il signoraggio?
Il reddito da signoraggio va a chi emette moneta. - Chi ci guadagna dall’attuale sistema?
– La Banca Centrale Nazionale per quanto riguarda le banconote.
Stampando una banconota, ad esempio da 100 euro nominali, intasca la differenza tra questo valore e il valore intrinseco, che è di € 0,03. Una singola banconota da 100 euro viene a costare allo Stato:€100 + 2,5% (tasso di sconto) = € 102,5Ricordiamo che alla BCE è costata 3 euro/cent, quindi il signoraggio a vantaggio della BCE è di:€102,5 – €0,03 = €102,47
– tutte le banche (Banca Centrale compresa) per quanto riguarda la moneta virtuale (conto corrente). Il meccanismo del guadagno è lo stesso di quello descritto per le banconote, con la differenza che in questo caso il valore intrinseco è nullo.