sito ufficiale 1522: https://www.1522.eu/
“Questo é essere noi”
«Questo è essere noi»: la voce narrante di Accorsi nel video dell’Inter per il derby
Protagonisti anche Shiva e Tananai nel video con cui Inter Media House ha voluto raccontare le emozioni nerazzurri verso la stracittadina con il Milan in Champions League.
Anche Inter Media House si prepara al derby di Champions League di stasera. Il club nerazzurro ha infatti voluto augurare il buongiorno ai propri tifosi e agli appassionati di calcio con un video particolare e diverso dal solito.
La inconfondibile voce di Stefano Accorsi (protagonista di un monologo passato alla storia nel film Radiofreccia in cui parlava anche di Inter) infatti accompagna in un racconto delle emozioni nerazzurri, verso quello che probabilmente è il momento più importante della stagione, descrivendo anche i valori della propria comunità di tifosi.
In quasi due minuti di video, l’Inter racconta cosa significa “essere noi”, avvicinandosi all’immensa platea della Champions League partendo però dalla propria storia e dalle proprie emozioni. Oggi d’altronde inizia una doppia sfida storica, ma Inter Media House ha voluto sottolineare soprattutto la bellezza di questo sport che risiede nel senso di adesione ai valori dei club che unisce i suoi tifosi, qualcosa che vale per chiunque e a qualsiasi età. Per questo la media house del club nerazzurro parla ormai da tempo ad un pubblico vastissimo anche attraverso voci famose e volti di cantanti come Shiva e Tananai, presenti nel video insieme a tifosi ma anche calciatori interisti e pure il vicepresidente nerazzurro Javier Zanetti.
Si accende “Vivo Azzurro TV”: la nuova piattaforma OTT della FIGC
articolo: Cosa è Vivo Azzurro TV: i contenuti della nuova piattaforma FIGC (calcioefinanza.it)
«È una giornata storica per la Federcalcio e per milioni di appassionati», ha commentato il presidente federale Gabriele Gravina.
A Roma, nella splendida cornice della Lanterna di Fuksas, è stata presentata quest’oggi la ‘Vivo Azzurro TV’, la nuovissima piattaforma OTT della FIGC, che proporrà gratuitamente contenuti originali, inediti e in esclusiva delle Nazionali italiane di calcio. Lo farà assieme a un’ampia serie di approfondimenti dedicati al mondo giovanile, ai progetti sociali, all’attività paralimpica, alle iniziative istituzionali, al ruolo degli arbitri alla formazione tecnica e all’educazione sportiva.
Nell’evento condotto da Pierluigi Pardo e Barbara Cirillo e sotto gli occhi del presidente federale Gabriele Gravina, dei Ct delle Nazionali maschile e femminile Luciano Spalletti e Andrea Soncin, nonché del campione del mondo di Spagna ’82 Marco Tardelli, sono stati presentati i contenuti disponibili sulla piattaforma.
«Per la FIGC e milioni di appassionati in tutto il mondo questa è una giornata storica – dichiara il presidente della FIGC Gabriele Gravina – perché con la creazione di ‘Vivo Azzurro TV’ si potrà veramente vedere e vivere il calcio in una maniera inedita, esaltando la sua straordinaria multidimensionalità e la sua facilità nel comunicare, di raccontare storie e quindi di coinvolgere tifosi e curiosi in maniera trasversale. Gli Azzurri e il calcio paralimpico nello stesso palinsesto, i progetti valoriali per i giovani e il calcio femminile gli uni accanto all’altro, è questo il significato concreto della nostra mission che ora è visibile in un’unica piattaforma digitale. Con il percorso intrapreso grazie al nuovo piano di sviluppo della Federazione, coltiviamo l’ambizione di rappresentare un modello di riferimento, non solo per il nostro mondo, ma anche per lo sport in generale».
Da subito in prima fila per raccontare la preparazione degli Azzurri a EURO 2024, ‘Vivo Azzurro TV’ è un progetto supportato dal programma di finanziamento UEFA HatTrick V (Investment Projects) e si pone un chiaro duplice obiettivo: da un lato rafforzare ulteriormente il legame tra gli Italiani e le Nazionali di calcio, raccontando in maniera sempre più diretta la passione degli uomini e delle donne in maglia Azzurra; dall’altro promuovere i valori del calcio attraverso le tante iniziative, spesso poco note, che contribuiscono all’inclusione sociale, che valorizzano le diversità promuovendo le potenzialità di ciascuno, che favoriscono la completa maturazione dei giovani.
Sulla piattaforma sarà possibile entrare nei ritiri degli Azzurri e delle Azzurre attraverso immagini esclusive, vivere la preparazione alle sfide internazionali o ripercorrere la storia dei trionfi azzurri, affidata al racconto dei protagonisti. Sono già presenti le interviste realizzate con Fabio Cannavaro (Mondiale 2006), Roberto Mancini (Europeo 2020) e Marco Tardelli (Mondiale 1982), mentre nelle prossime settimane saranno disponibili quelle con gli ex Ct Marcello Lippi, Antonio Conte e Dino Zoff.
Ad arricchire la piattaforma ci sono poi una serie di eventi live: a cominciare dalle gare delle Nazionali Giovanili, di Futsal e Beach Soccer, maschili e femminili, oltre ad una serie di speciali sui sogni e sulle ambizioni di giovani calciatrici e calciatori delle Nazionali, realizzati dal team di video maker di ‘Vivo Azzurro TV’. Tra i contenuti, inoltre, diversi servizi sulle attività promosse dalla FIGC, dal Settore Giovanile e Scolastico, dalla Divisione Calcio Paralimpico e Sperimentale, e sintesi degli eventi istituzionali, a cominciare dalla cerimonia annuale della Hall of Fame del Calcio Italiano.
Grazie all’utilizzo della tecnologia OTT 2.0, la piattaforma consente la distribuzione simultanea di contenuti digitali su computer, dispositivi mobili e Smart TV, nonché sui principali sistemi operativi (Android, iOS, Android TV/Google TV, Apple TV, Amazon Fire TV, Samsung Tizen, LG WebOS, Roku, Vewd e Set Top Box).
La soluzione garantisce inoltre la funzionalità di mirroring – sia su infrastruttura Chromecast sia Air Play – per una fruizione versatile e senza interruzioni. Prevista la possibilità di accedere ai contenuti in italiano e in inglese (doppiato e sottotitolato), con l’obiettivo di espandere progressivamente il supporto per altre lingue. L’interattività̀, la fruizione ‘multidevice’, la funzione multilingua e la presenza, nel tempo, di migliaia di contenuti concorrono a creare una relazione a 360° tra la FIGC e il suo pubblico attraverso una applicazione totalmente gratuita. L’App di VivoAzzurroTV sarà disponibile a breve sui principali marketplace digitali (iOS, Android). La sua versione Web è invece raggiungibile al sito www.vivoazzurrotv.it.
Il canale OTT della Federazione Italiana Giuoco Calcio ‘Vivo Azzurro Tv’ completa un percorso avviato negli ultimi quattro anni attraverso la costituzione di una vera e propria media company, che ha pensato, prodotto e distribuito una serie di contenuti sui diversi canali, web, social, tv, con un taglio diverso per ogni piattaforma. Dai contenuti video realizzati per i profili social delle Nazionali, che vantano oggi oltre 16 milioni di follower, la FIGC dal 2022 ha iniziato a produrre in proprio le gare delle Nazionali Giovanili, Futsal e Beach Soccer, live sul sito figc.it e sul canale YouTube della FIGC: 27 gare nel 2022, 44 nel 2023, con un’audience di circa 1.500.000 di telespettatori live
E, parallelamente, sono stati avviati alcuni format di intrattenimento come ‘Vivo Azzurro Live’ e ‘Casa Azzurri Live’, trasmissioni in diretta sui profili social che accompagnano il prepartita e le gare della Nazionale, con la presenza di numerosi ospiti del mondo del calcio e dello spettacolo a bordo campo e nello studio all’interno di ‘Casa Azzurri’. Ai quali dallo scorso anno si è aggiunto ‘Azzurri Live’, il programma in diretta dal Centro Tecnico federale, con due calciatori che di volta in volta interagiscono con gli utenti. Senza dimenticare, inoltre, il progetto ‘Open Var’: la trasmissione, realizzata da FIGC, AIA e DAZN, e in collaborazione con Lega Serie A, che dalla scorsa stagione racconta il modo in cui gli arbitri prendono le decisioni sui principali episodi della giornata, attraverso gli audio dei direttori di gara e le immagini analizzate al Var. Anche queste trasmissioni, gli speciali, i live e gli approfondimenti realizzati in passato andranno ad arricchire la libreria dei contenuti disponibili su ‘Vivo Azzurro TV’.
Servono 3 San Siro per la febbre Inter: festa con Ligabue e non solo
articolo di Gianni Pampinella : https://www.fcinter1908.it/ultimora/servono-tre-san-siro-febbre-inter-ligabue/
Milano, 14 maggio 2024
In vista dell’ultima gara che si disputerà a San Siro contro la Lazio, l’Inter si appresta a vivere l’ennesimo bagno di folla
In vista dell’ultima gara che si disputerà a San Siro contro la Lazio, l’Inter si appresta a vivere l’ennesimo bagno di folla dopo quelli registrati la notte dello scudetto. Come sottolinea la Gazzetta dello Sport, i palchi per l’occasione saranno due. Il secondo ospiterà infatti due cantanti di generazioni diverse ma dal comune sangue nerazzurro.
“Prima Ligabue canterà l’iconica “Urlando contro il cielo”, poi sarà il turno di Tananai. Per non farsi mancare nulla, si chiuderà con un dj set di Dj Carlo. Mentre lo speaker ufficiale nerazzurro Mirko Mengozzi sarà la voce che lancerà i cori e l’interazione con i giocatori, a condurre la serata saranno Eleonora Incardona, volto di Dazn e madrina del Giro d’Italia, e Daniele Battaglia, voce di Radio 105“.
“Il programma, che dovrebbe terminare per le 22.30, insomma vale decisamente il biglietto. Peccato che i biglietti siano esauriti da tempo e che con le richieste pervenute si sarebbero potuti riempire tre San Siro. Impossibile fare un calcolo preciso di chi ha provato invano ad accaparrarsi il prezioso tagliando, ma sull’app “Avvisami” con cui mettersi in lista d’attesa le adesioni la settimana scorsa erano già più di 150mila. Una febbre tale da rendere impossibile la fase di vendita libera perché ogni settore è stato riempito in un amen”.
“Per la gioia dei bagarini. Basti pensare che online ieri un terzo anello veniva venduto a 320 euro. Per rendere l’idea, sulle stesse piattaforme costava molto meno un secondo anello per il derby dello scudetto. Ma in fondo c’è poco da stupirsi per una tifoseria che ha una media spettatori appena inferiore a 73mila e che non garantisce il sold out ogni domenica solo a causa degli invenduti nel settore ospiti“.
“In 700 Lunedì al Castello Sforzesco invece ci sarà il ricevimento per dipendenti e sponsor. Tra i 700 invitati anche Max Pezzali, Matilde Gioli e gli Autogol che presenteranno la serata, rappresentati delle istituzioni e personalità varie. Cocktail dinner, foto, autografi e l’esibizione di Rose Villan, Madame e Tananai, con l’inno scudetto “Ho fatto un sogno”.
Amianto, morto ex dipendente Rai con mesotelioma: pm Roma indaga per lesioni colpose
articolo Redazione Adnkronos: Morto ex dipendente Rai affetto da mesotelioma, Procura indaga per lesioni colpose (adnkronos.com)
14 maggio 2024
Mariusz Marian Sodkiewicz, 62 anni, aveva presentato denuncia lo scorso marzo
I pm di Roma indagano per lesioni personali colpose in relazione al caso di Mariusz Marian Sodkiewicz, ex dipendente Rai di 62 anni morto ieri a causa di un mesotelioma pleurico, forma tumorale dovuta all’esposizione all’amianto durante il suo lungo servizio nella sede romana dell’emittente pubblica. I magistrati capitolini hanno disposto la sospensione delle esequie per effettuare l’autopsia sul corpo di Sodkiewicz. Risale a marzo la denuncia che l’uomo aveva presentato a piazzale Clodio.
Solo pochi giorni fa, in un’intervista a ‘Che tempo che fa‘, era stato invece il giornalista Franco Di Mare a denunciare di essere affetto a sua volta da mesotelioma, la rara forma di tumore legata proprio “alla presenza di amianto nell’aria che si prende tramite la respirazione di parcelle di amianto, senza rendersene conto“. Sulla vicende è intervenuto l’ad Rai Roberto Sergio, impegnandosi a inviare al giornalista tutta la documentazione richiesta all’azienda negli anni precedenti.
La denuncia di Paolo Maldini: “Sono stato censurato”
articolo MT Redazione: https://www.milanotoday.it/sport/paolo-maldini-censurato-serie-a.html
14 maggio 2024
L’ex capitano del Milan ha fatto sapere che interverrà con il proprio legale per essere stato censurato in un’intervista rilasciata a Radio Serie A
Paolo Maldini è stato censurato. Lo ha fatto sapere lo stesso ex capitano del Milan tramite il suo legale. L’avvocato Danilo Buongiorno ha dichiarato in una nota: “A fronte della nota censura alla propria intervista presso Radio Serie A dello scorso 9 maggio, (Maldini, ndr) comunica di avere già incaricato” il difensore “per la propria tutela da tali gravi comportamenti ingiustamente subiti“.
“L’avvocato Danilo Buongiorno, a nome e per conto del Sig. Paolo Maldini, diffida chiunque dalla reiterazione di tali comportamenti e si riserva, se del caso, ogni azione a tutela del proprio cliente; ed a difesa del diritto fondamentale di libertà di espressione“, prosegue la nota.
A intervenire sulla questione era stato anche Alessandro Alciato, il giornalista che aveva relizzato l’intervista, che nei giorni scorsi aveva parlato di “pressioni per non mandarla in onda” aggiungendo, rivolto a Maldini “la tua libertà di pensiero fa sempre la differenza“. Lo stesso Alciato dopo l’intervista ha interrotto la collaborazione con Radio Serie A. Il video, inoltre, sarebbe stato rimosso per un giorno dal canale YouTube della Serie A per poi riapparire.
L’Inter riceverà l’Ambrogino d’oro
articolo: https://www.milanotoday.it/sport/ambrogino-oro-inter.html
Milano, 13 maggio 2024
Il club verrà insignito dell’onorificenza meneghina venerdì 17
Anche se era nell’aria e, ormai, erano pochi i dubbi, la notizia è ufficiale: l’Inter riceverà l’Ambrogino d’oro dal Comune di Milano per aver ottenuto il suo 20esimo titolo di Campione d’Italia. La cerimonia di conferimento si terrà venerdì 17 maggio alle ore 11 a Palazzo Marino.
Nelle scorse settimane era stato proprio il sindaco di Milano, Beppe Sala, a dare un primo annuncio: “Inviteremo l’Inter a Palazzo Marino. È giusto che vengano invitati e pensiamo di dar loro l’Ambrogino d’oro per la seconda stella, come l’abbiamo data all’ Armani basket per la terza stella”. Sala aveva dato l’anticipazione dopo la vittoria da parte del club nerazzurro dello scudetto.
“Per evitare polemiche visto il mio ‘interismo‘ – ha continuato il sindaco – dico subito che è quello che avremmo fatto anche per il Milan quando ha vinto lo scudetto solo che era l’ultima giornata di campionato e i giocatori avevano prenotato aerei quindi non eravamo riusciti a farlo. Un trattamento standard, la mia passione è irrilevante, è chiaro che mi fa piacere“.
Rogo nell’azienda di prodotti chimici a Calto
Lunedì, 13.05.2024
I vigili del fuoco hanno lavorato fino a tarda sera per sedare le fiamme
Grosso incendio, fortunatamente preso per tempo a Calto nel tardo pomeriggio di domenica 12 maggio. Un’azienda di prodotti chimici ed abrasivi ha preso fuoco nella zona artigianale di via dell’Industria Est.
Fortunatamente nessuna persona è rimasta coinvolta. Impegnate a spegnere le fiamme, le squadre dei vigili del fuoco di Castelmassa e Rovigo con due autopompe due autobotti, l’autoscala e 14 operatori.
Le cause dell’incendio sono al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco. Le operazioni di completo spegnimento e bonifica sono terminate intorno alle 23:30.
La ‘Coppa di Campione d’Italia’ è arrivata a Milano
MILANO, 10 maggio 2024
Nel negozio Tim di Cordusio, sara consegnata dopo Inter-Lazio
La ‘Coppa di Campione d’Italia‘, vinta quest’anno dall’Inter che si è aggiudicata il campionato di ‘Serie A TIM’ è esposta a Milano nel negozio Tim di Piazza Cordusio fino alla consegna al Club vincitore.
Il trofeo, informa l’ufficio stampa Tim, sarà a disposizione di tifosi, cittadini e turisti che, oltre a poterlo vedere in anteprima, avranno la possibilità di scattare selfie insieme alla Coppa.
Inoltre, potranno acquistare una pellicola per personalizzare il telefono con la foto appena effettuata.
La tradizionale consegna sul campo della Coppa al Club Campione d’Italia avverrà in occasione di Inter-Lazio, 37esima e penultima giornata del Campionato, alla presenza di Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim e Lorenzo Casini, presidente della Lega Serie A.
La ‘Coppa di Campione d’Italia‘ fu disegnata nel 1960 dallo scultore e medaglista Ettore Calvelli e dal 2005 viene consegnata direttamente sul campo alla squadra vincitrice dello scudetto.
Uil porta 172 bare in piazza Scala contro morti sul lavoro
Bombardieri: ‘È guerra civile. Serve legge omicidio sul lavoro’
Oggi davanti al Teatro alla Scala e al Comune di Milano sono state posizionate 172 bare per ricordare i morti sul lavoro che la Lombardia ha registrato nel 2023 e i 41 del primo trimestre dell’anno, e per sollecitare la politica e il governo a mettere in campo tutti i provvedimenti necessari a rafforzare la prevenzione.
Al flash mob in piazza, davanti al Teatro alla Scala, hanno partecipato tra gli altri il segretario generale della Uil Lombardia Enrico Vizza, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il presidente dell’Ital Uil Nazionale Giuliano Zignani e il segretario generale Uil PierPaolo Bombardieri.
La manifestazione ha avuto come slogan ‘Zero morti sul lavoro’ e ‘No ai lavoratori fantasma‘ ed è stata indetta dal sindacato per “richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle tragedie delle morti sul lavoro” di coloro che “alla fine della giornata, non hanno più fatto ritorno alle proprie case e ai propri cari“, come ha sottolineato anche il segretario generale PierPaolo Bombardieri.
“In questo Paese c’è una guerra civile che lascia 1.041 morti ogni anno e 500mila incidenti. È un tema che riguarda tutti e che va affrontato prima di qualsiasi altra cosa. Se non c’è la condivisione del rispetto della vita umana, ogni altra discussione viene meno”, ha detto segretario generale della Uil.
“Va introdotto il reato di omicidio sul lavoro. Quando i dispositivi di sicurezza vengono modificati per aumentare il profitto non si tratta di incidenti, sono purtroppo omicidi. A ciò si aggiunge la necessità di intervenire sui subappalti, sulle gare al massimo ribasso. Nelle ultime tragedie che abbiamo registrato c’è sempre qualche azienda che lavora in subappalto“.
Giro: caduta per Krieger, ricoverato in ospedale a Napoli
NAPOLI, 12 maggio 2024
Per lui un politrauma, le sue condizioni sono stabili
Alexander Krieger, ciclista tedesco della Tudor Pro Cycling Team, di 32 anni, è rimasto ferito in una caduta durante la tappa del Giro d’Italia, all’altezza di via Petrarca, a poca distanza dall’arrivo a Napoli.
E’ stato trasportato in un primo momento all’ospedale Fatebenefratelli dove gli è stato diagnosticato un politrauma con fratture al bacino, costali e all’arto superiore.
Successivamente è stato trasferito con l’ambulanza del 118 al Trauma center dell’ospedale Cardarelli. Al momento le sue condizioni sono stabili.
Messico, terremoto di magnitudo 6.4 scuote il confine con il Guatemala
domenica, 12 maggio 2024
Un forte terremoto ha scosso questa mattina, 12 maggio, il confine tra Messico e Guatemala. Secondo l’Istituto Geologico degli Stati Uniti il terremoto ha avuto una magnitudo di 6.4 ed è avvenuto a una profondità di 47 miglia (circa 75 chilometri).
Il sisma si è verificato poco prima delle 6 del mattino ora locale (le 14 in Italia) vicino alla città di confine messicana di Suchiate, situata nello stato di Chiapas, dove il fiume con lo stesso nome divide i due Paesi. Al momento non si hanno notizie di gravi danni.
Crollo nel Centro commerciale Campania, cede controsoffitto
Napoli, 12 maggio 2024
Paura ma nessun danno a Marcianise: il cedimento è avvenuto in orario di chiusura
Tanta paura ma per fortuna nessuna persona coinvolta nel crollo avvenuto nella tarda serata di ieri, quando la struttura era vuota perchè chiusa, nel Centro Commerciale Campania di Marcianise, in provincia di Caserta, dove ha ceduto una porzione della controsoffittura nei pressi della piazza centrale del centro. Per questo motivo non ci sono state conseguenze alle persone ma solo danni materiali, con la caduta al suolo di materiale edile e impianti vari.
È stato il personale della security presente ad avvertire rumori sospetti provenienti dal controsoffitto; i vigilanti hanno subito provveduto a transennare l’area, per poi chiamare i vigili del fuoco. Sul posto è arrivata una squadra del distaccamento di Marcianise, che ha lavorato tutta la notte per rimuovere le macerie pericolanti e mettere in sicurezza l’area.
Secondo quanto rende noto la direzione del Centro Campania, a provocare il cedimento della struttura nella zona di Piazza Campania è stato un tendino che si è staccato in un angolo provocando in pochi minuti la caduta di pannelli dalla controsoffittatura.
Idrogeno solforato: cos’è e quando è pericoloso il gas che ha ucciso 5 operai a Casteldaccia
L’ambulanza bloccata dalla movida dei Navigli con la gente che balla: il video girato dai residenti
Verso le 22 di venerdì sera, con Ripa di Porta Ticinese in piena movida anche per il concerto degli Articolo 31 che hanno presentato il nuovo album suonando a bordo di un barcone sui Navigli, una signora di 52 anni è caduta tra la folla facendosi male a una gamba. Niente di grave, però l’ambulanza chiamata per accompagnare la donna all’ospedale San Paolo si è trovata bloccata sulla Ripa. Il mezzo del 118 con la donna a bordo, come testimoniano diversi residenti, ha fatto molta fatica a partire: l’ambulanza infatti, già stretta tra la folla che ballava, si è poi trovata del tutto bloccata allo sbocco con viale Gorizia perché un’auto in sosta vietata sbarrava l’uscita. Solo l’intervento di alcuni passanti, che hanno trovato l’auto con le portiere aperte e l’hanno spinta fino al centro della carreggiata di viale Gorizia, ha consentito all’ambulanza di uscire da Ripa di Porta Ticinese.
Doppia scossa di terremoto in Calabria
DELIANUOVA, 10 maggio 2024
A Delianuova, nel Reggino. Nessun danno o ferito
Una doppia scossa di terremoto si è verificata nel territorio di Delianuova, in provincia di Reggio Calabria.
La prima ha avuto una magnitudo di 3.5, ad una profondità di 22 chilometri, e la seconda, pochi minuti dopo, di 2.0, a 16 chilometri.
Le verifiche effettuate dai carabinieri hanno consentito di accertare che le due scosse non hanno provocato feriti, né danni.
In Sardegna la seconda spiaggia più bella al mondo
articolo: https://www.adnkronos.com/cronaca/spiagge-italia-mondo-sardegna-belle_nPfH8hjTUYdR9aycvflF9
martedì, 07 maggio 2024
Cala Mariolu secondo il sondaggio internazionale The World’s 50 best beaches
Cala Mariolu in Sardegna è la seconda spiaggia più bella al mondo. A decretare il primato The World’s 50 best beaches, che ha realizzato un sondaggio tra i professionisti del viaggio e beach ambassador. La classifica, infatti, è stata stilata dai giudici esperti che hanno testato le spiagge di tutto il mondo, trascorrendo intere giornate in riva al mare valutandone ogni singolo aspetto.
La classifica delle spiagge più belle – Sul primo gradino del podio delle 50 migliori spiagge al mondo si trova la spiaggia di Trunk Bay sull’isola di St. John nelle Isole Vergini Americane. Caraibica è anche la terza spiaggia della top 50 e si tratta di Meads Bay sull’isola di Anguilla. E, sempre nel Mar dei Caraibi, sono molte altre delle spiagge di questa importante classifica, dal Messico (Playa Balandra al 16° posto e Playa Xpu-Ha sulla Riviera Maya al 38° posto) all’arcipelago di Turks and Caicos (Grace Bay al 17° posto) a Colombier Beach a St. Barth alla famosa Seven Mile Beach alle Cayman (26° posto), ma ce ne sono anche nell’Oceano Indiano, come Anse Georgette sull’isola di Praslin e Anse Source d’Argent di La Digue alle Seychelles (rispettivamente 8° e 22° posto) e Le Morne a Mauritius (12° posto). Diverse anche le spiagge classificate tra le più belle al mondo che si trovano in Australia come Turquoise Bay (al 6° posto), Anchor Bay (20° posto) e Wharton Beach (33° posto).
Ci sono poi le spiagge premiate del Mar Mediterraneo. In Grecia tra le più belle ci sono quella di Voutumi sull’isola di Antipaxos nelle Isole Ionie (che occupa il 5° posto), e quella di Fteri a Cefalonia (29° posto). Alle Baleari c’è la spiaggia di Calo des Moro, sull’isola di Minorca (11° posto). Nel resto d’Europa ci sono spiagge che hanno meritato una menzione come Puinn Sand Beach alle Isole Lofoten, nel Nord della Norvegia (18° posto), Praia da Marinha in Portogallo (al 25° posto), la Diamond Beach in Islanda (41° posto), Kynance Cove in Cornovaglia (48° posto).
Cala Mariolu, ecco perché si chiama così – Cala Mariolu, in Ogliastra, è dunque la seconda spiaggia più bella del mondo. E’ nota anche come is pùligi de nie (le pulci di neve) per i sassolini tondi, bianchi e rosa, misti alla sabbia, che la compongono. Cala Mariolu, nel territorio di Baunei, deve il nome alla foca monaca che, si dice, ‘rubasse’ il pescato dalle reti dei pescatori provenienti da Ponza, perciò era detta il mariolo (ladro).
Il suo panorama colpisce per le tonalità infinite di blu, verde smeraldo e azzurro e per i sassolini che sembrano fiocchi di neve. La falesia che la circonda raggiunge i 500 metri di altezza e cade a picco sull’acqua sia a nord che a sud, rendendo Cala Mariolu accessibile da terra solo attraverso un impegnativo trekking (per esperti) in mezzo a fitta macchia mediterranea. Punta Is Puligi in passato fungeva da punto di carico del carbone per i furisteris, i carbonai che popolarono Baunei.
L’insenatura di Cala Mariolu trova spazio ai piedi di un’imponente falesia che, in alcuni punti, raggiunge circa i 500 metri di altezza. La costa rocciosa, che cade a picco sul mare, è ricoperta dalla macchia mediterranea tipica della zona che dal mare si estende verso Ovest. Il modo più semplice per raggiungere Cala Mariolu è quello di utilizzare un’imbarcazione privata oppure uno dei natanti che ogni giorno salpano dai porticcioli di Arbatax, S. Maria Navarrese e Cala Gonone. Si può raggiungere la spiaggia anche via terra percorrendo un sentiero trekking adatto esclusivamente agli escursionisti più esperti. La spiaggia di Cala Mariolu è attrezzata esclusivamente durante la stagione estiva. I bagnanti possono usufruire di un chiosco dove è anche possibile noleggiare sia gli ombrelloni sia l’attrezzatura da snorkeling.
Le altre italiane in classifica – Cala Mariolu non è l’unica spiaggia italiana nella World’s 50 Best: Cala Goloritzé al 19° posto, vicinissima a Cala Mariolu e la Spiaggia dei Conigli che conquista il 50° posto. Cala Goloritzé è una spiaggia formata da tanti sassolini bianchi che la rendono assolutamente unica. Questa caletta, che è stata nominata monumento nazionale, è circondata da imponenti falesie calcaree ed è dominata da una grandiosa guglia di forma piramidale che si eleva fino a un’altezza di 147 metri sul livello del mare. La guglia è un vero e proprio monumento naturale che prende il nome di ‘aguglia a tramontana’. L’altra spiaggia italiana, la terza della classifica, è appunto sull’isola di Lampedusa la famosa Spiaggia dei Conigli, da sempre presente in tutte le classifiche mondiali ma di solito ai primi posti. Si tratta di una piccola isola che sorge al centro di un’ampia baia, la cui superficie è di circa 4.4 ha, mentre l’altezza massima di 26 m.
L’isolotto è il regno del gabbiano reale, che conta una popolazione di circa 100 coppie, ed è qui che nidifica; inoltre vive esclusivamente sullo scoglio (oltre che nelle zone africane dalle quali proviene) una particolare specie di lucertola, la psammodromus algirus. Controversa è l’origine dell’attuale nome della baia. In una carta dell’ammiraglio Smith (1824) si legge per la prima volta ‘Rabit Island’.
Nelle cartografie successive tale toponimo venne impropriamente tradotto dall’inglese (rabbit = coniglio), mentre appare più verosimile la sua derivazione dal termine arabo ‘Rabit‘, che può essere tradotto in legame (o che lega, che collega) suggerendo un plausibile riferimento all’istmo che si forma di rado tra l’isolotto e la costa. La denominazione italiana potrebbe, dunque, essere considerata un vero e proprio qui pro quo linguistico. Secondo altri, invece l’origine del nome è dovuta al fatto che, molti anni addietro, una colonia di conigli raggiunse l’isolotto proprio nel momento in cui esso era collegato alla terraferma. Quando il ponte di sabbia sparì e le acque del mare riemersero, i conigli rimasero intrappolati, si riprodussero, divenendo così numerosi tanto da far battezzare il luogo ‘Isola dei Conigli’. Il tutto rimane quindi ‘legato’ a questo strano e affascinante fenomeno che vede l’isolotto ricongiungersi alla terraferma, le cui motivazioni scientifiche sono forse ancora poco chiare.
Felix Garreta in coma indotto per trauma cranico: il calciatore vittima di un incidente domestico
articolo di Elisabetta D’Onofrio: https://sport.virgilio.it/felix-garreta-coma-indotto-trauma-cranico-incidente-domestico-861989
Il Real Betis e l’Amorebieta seguono da vicino l’evolversi della situazione che riguarda lo stato di salute del 20enne difensore in gravi condizioni a seguito di una caduta
Ha colpito la sensibilità dei suoi compagni, dell’allenatore e di ogni altro calciatore che abbia avuto modo di incrociarlo quel che è accaduto a Felix Garreta, 20 anni appena, vittima di un tremendo incidente domestico. Il giovanissimo giocatore, in prestito dal Betis, è in coma farmacologico dopo essere rimasto vittima di un incidente domestico la settimana scorsa, mentre trascorreva alcuni giorni nella sua città di origine, Palau-solità i Plegamans nelle vicinanze di Barcellona.
- Felix Garreta vittima di incidente domestico: che sappiamo
- Le condizioni di salute: il coma indotto
- Il Betis e il comunicato
- La carriera di Felix Garreta
Felix Garreta vittima di incidente domestico: che sappiamo – Garreta è approdato all’Amorebieta, club di Segunda Division, dopo aver dimostrato delle indubbie qualità fisiche e tecniche. Nei giorni scorsi Garreta è stato costretto al ricovero in un ospedale di Barcellona, in seguito a un trauma cranico emerso a causa di una caduta riportata da quel che viene riportato dal sito di Marca, che ha reso indispensabile il suo ricovero nel reparto di terapia intensiva dove si trova in coma indotto.
Entrambe le società, ovvero Amorebieta e Real Betis, hanno voluto gestire la questione con estrema discrezione nel pieno rispetto della famiglia e dello stesso Garreta, il quale ha accusato un leggerissimo peggioramento negli ultimi giorni a seguito dell’incidente domestico che gli ha procurato questo grave trauma.
Le condizioni di salute: il coma indotto – Il club basco, infatti, ha avuto la conferma dell’aggravarsi delle condizioni questo giovedì, dopo essere migliorato qualche giorno fa, mentre gli allievi di Jandro Castro si allenavano a Urritxe ed è stata immediatamente presa la decisione di sospendere gli allenamenti.
Il difensore, che ha accusato questo lieve peggioramento delle condizioni cliniche, è stato indotto in coma su valutazione e decisione dell’equipe medica che lo sta seguendo, dal suo arrivo in ospedale a seguito proprio di questa drammatica caduta.
Il Betis e il comunicato – Garreta ha offerto una prestazione spettacolare durante l’intera stagione, essendo senza dubbio uno dei giocatori più eccezionali della squadra azzurra, giocando 33 partite e segnando quattro gol ed entrando nel cuore dei tifosi che gli stanno mostrando affetto al pari delle società.
Il club basco, a tale proposito, ha deciso di pubblicare questo comunicato, in merito allo stato di salute del difensore a distanza di una settimana circa dall’accaduto:
“La Società Sportiva Amorebieta riferisce che il calciatore Félix Martí Garreta ha recentemente subito un trauma cranico a seguito di una caduta in ambiente domestico. Il giocatore in prestito dal Real Betis Balompié è ricoverato in ospedale, con prognosi riservata e in attesa di progressione. La SDA resta in costante contatto con la famiglia del calciatore e con il suo club d’origine”.
La carriera di Felix Garreta – Felix è approdato al Real Betis nella stagione 2020/21, è toccato però a Manuel Pellegrini concedere a Garreta l’opportunità di esordire e giocare in Liga, conferendogli fiducia e un attestato di stima.
L’estate scorsa, durante la sessione di calciomercato, è avvenuto il trasferimento con la formula del prestito all’Amorebieta, e in breve tempo è diventato uno dei punti di riferimento per la difesa della squadra basca che, ora, attende e spera nel suo ritorno.
Nube dalla piscina, cento ragazzi intossicati
BOLOGNA, 09 maggio 2024
A Guastalla nel Reggiano, coinvolti studenti di alcune scuole vicine, nessuno in pericolo di vita
Una nube chimica, giallastra secondo le testimonianze, si è sprigionata questa mattina intorno alle 8 dalle piscine di Guastalla (Reggio Emilia), un impianto privato, adiacente a moltissime scuole della cittadina – 2mila studenti in tutto – causando tosse e lacrimazione.
Ci sono stati 104 intossicati, per lo più ragazzi tra 14 e 19 anni, più una docente e alcuni operatori di una mensa.
È il bilancio fornito all’ANSA dalla Ausl di Reggio Emilia che spiega che gli intossicati sono stati trattati per “esalazioni di cloro“.
“Dai primi accertamenti condotti dai vigili del fuoco“, spiega l’Arpae, “a causare l’incidente potrebbe essere stata una miscelazione errata durante le operazioni di travaso del fornitore di acido solforico all’interno delle cisternette di raccolta nel locale di deposito del centro“. Si ha “formazione di cloro gassoso quando l’acido solforico si mescola inavvertitamente con una soluzione di ipoclorito, disinfettante delle acque di piscina“.
I sintomi accusati, per lo più lievi, sono stati bruciore agli occhi e lacrimazione, mal di gola, tosse, difficoltà respiratoria, solo per alcuni più pronunciata. Sul posto già intorno alle 8 è stato allestito un Posto medico avanzato, un punto di primo intervento, con medici e infermieri, dal quale sono passati tutti i ragazzi e coloro che non si sentivano bene. Principalmente si è trattato degli studenti dei due istituti superiori accanto alle piscine, Russel e Carrara. Trattati sul posto, da qui sono stati inviati in 65 al pronto soccorso di Guastalla (di questi solo quattro in codice arancione), altri 13 al ps di Montecchio e 11 a quello di Reggio Emilia. Non risultano ricoverati, ma al momento diversi in osservazione nei Ps. Per 15 ragazzi i genitori hanno preferito portarli a casa. La Ausl era intervenuta anche con un’automedica da Novellara, due auto infermieristiche da Guastalla e Poviglio.
La nube – secondo le prime informazioni – si sarebbe originata da un incidente durante i lavori di manutenzione ai depuratori degli impianti. Per chiarire i contorni di quanto accaduto, agli impianti dello Sports Center Swimming Pools di Guastalla si è svolto un sopralluogo del pubblico ministero di Reggio Emilia, Dario Chiari.
La situazione, come ha spiegato all’ANSA la sindaca Camilla Verona, è rientrata nella tarda mattinata. I soccorsi sono intervenuti “immediatamente” anche perché gli impianti della piscina sono vicinissimi, nel raggio di un centinaio di metri, a vigili del fuoco, carabinieri, Asl e pronto soccorso. “Una condizione molto favorevole alla tempestività dell’intervento“. Gli impianti sono però anche adiacenti a un palazzetto dello sport, chiuso, e a moltissime scuole. A essere evacuati sono stati gli istituti superiori Russel e Carrara, anzi molti studenti non sono nemmeno entrati in classe visto che la nube si è sprigionata intorno alle 8 a ridosso della campanella di ingresso.
Sul posto si è dispiegata in pochi minuti una grossa macchina di soccorsi. Sono intervenuti sul posto polizia locale, vigili del fuoco, carabinieri di Guastalla, la stessa sindaca, Arpae e anche il titolare della Piccinini Chimica Srl di Reggio Emilia, fornitore di prodotti chimici che, a quanto appreso, stava operando il carico della sostanza.
A Guastalla è intervenuto anche il nucleo Nbcr della direzione regionale Emilia-Romagna dei vigili del fuoco, specializzato in interventi che possono presentare anche un rischio biologico e chimico. L’intervento dei pompieri, dal comando di Reggio Emilia, è iniziato alle 7.50 di questa mattina per la nube tossica sviluppatasi dai locali tecnici della Piscina di via Sacco e Vanzetti. La sostanza si è rapidamente propagata verso l’adiacente istituto scolastico Russel che è stato evacuato insieme ad alcuni locali commerciali in zona. Circa un centinaio di ragazzi hanno accusato dei malori di entità varia e sono stati condotti in ospedale per accertamenti. La prima squadra dei pompieri di Guastalla ha messo in sicurezza il locale tecnico dove si stavano svolgendo le operazioni di travaso di prodotti chimici normalmente impiegati per il trattamento delle acque dell’impianto natatorio. Poi è arrivato il nucleo specializzato Nbcr che, sulla scorta dei rilievi strumentali, ha delimitato un’area intorno al luogo procedendo alla messa in sicurezza completa dell’area.
Torna il Chievo Verona: la Clivense di Pellissier acquista lo storico marchio
articolo: https://www.calcioefinanza.it/2024/05/10/marchio-chievo-clivense-pellissier/
Venerdì, 10 maggio 2024
L’ex attaccante è riuscito ad aggiudicarsi l’asta nonostante il tentativo in extremis di Cristian Zaffani, considerato molto vicino a Luca Campedelli.
Quest’oggi, Sergio Pellissier ed Enzo Zanini, dirigenti della Clivense, hanno formalizzato l’acquisto del marchio Chievo Verona. Come è stato ufficializzato dal sito ufficiale della stessa società veneta, militante in Serie D.
L’asta si è svolta nello studio di via Scalzi di Renzo Panozzo, curatore fallimentare, insieme a Luca Toninelli, per assegnare i marchi del club fallito quasi due anni fa. Non sono mancati i momenti di tensione, quando poco prima di mezzogiorno è stata presentata un’offerta in competizione con quella di Pellissier e Zanini.
Secondo quanto riporta L’Arena, questa è stata sottoscritta dal presidente del Vigasio, società veneta fresca vincitrice del girone A di Eccellenza, Cristian Zaffani e della sua delegazione, considerata molto vicina all’ex patron e presidente del Chievo Luca Campedelli. Ma non c’è stato nulla da fare. Il marchio Chievo è andato a Pellissier e alla sua Clivense per un esborso totale di 330.000 euro.
Serie A, 16 club ottengono la Licenza UEFA: via libera anche per due di B
articolo: https://www.calcioefinanza.it/2024/05/10/serie-a-licenza-uefa-club/
Venerdì, 10 maggio 2024
La Commissione di primo grado, esaminata la documentazione pervenuta, ha rilasciato tale documento in vista della prossima stagione.
La FIGC ha pubblicato l’elenco delle società che hanno ottenuto la Licenza UEFA dalla Commissione di primo grado. Un procedimento che ogni società è obbligata a iniziare, ma a cui possono in seguito decidere di rinunciare.
Quest’ultima è stata la strada scelta da quattro club di Serie A, che quindi vede 16 società ottenere la Licenza UEFA, insieme a due di B e a sei del calcio femminile. Ecco l’elenco completo, che esplicita anche lo stadio che le squadre utilizzeranno in caso di qualificazione a una delle tre competizioni europee:
- Atalanta (Stadio di Bergamo/Gewiss Stadium di Bergamo)
- Bologna (Stadio Renato Dall’Ara di Bologna)
- Cagliari (Stadio Friuli/Bluenergy Stadium di Udine)
- Fiorentina (Stadio Artemio Franchi di Firenze)
- Inter (Stadio Giuseppe Meazza di Milano)
- Juventus (Juventus Stadium/Allianz Stadium di Torino)
- Lazio (Stadio Olimpico di Roma)
- Milan (Stadio Giuseppe Meazza di Milano)
- Monza (Stadio Brianteo/U-Power Stadium di Monza)
- Napoli (Stadio Diego Armando Maradona di Napoli)
- Roma (Stadio Olimpico di Roma)
- Salernitana (Stadio Arechi di Salerno)
- Sassuolo (Stadio Città del Tricolore/ Mapei Stadium di Reggio Emilia)
- Torino (Stadio Olimpico Grande Torino di Torino)
- Udinese (Stadio Friuli/Bluenergy Stadium di Udine)
- Verona (Stadio Marcantonio Bentegodi di Verona)
Quindi, le società di Serie A che hanno rinunciato durante l’iter alla Licenza UEFA sono: Empoli, Frosinone, Genoa, Lecce. All’elenco delle 16 società di Serie A, si aggiungono Cremonese e Parma, mentre per il calcio femminile ecco Fiorentina, Inter, Juventus, Milan, Roma e Sassuolo.
Pellisier e il Chievo Verona si riuniscono: l’ex bomber compra il marchio
articolo: Pellisier e il Chievo Verona si riuniscono: l’ex bomber compra il marchio (msn.com)
In vista dell’apertura delle buste prevista per le 15 di venerdì 10 maggio, sono arrivate due proposte, la prima dell’ex bomber valdostano, l’altra da Cristian Zaffani, presidente del Vigasio, formazione di proprietà dell’ex numero uno clivense Luca Campedelli. La sfida ha però visto il successo di Pellisier che racconterà nelle prossime ore il percorso che l’ha condotto a riconciliarsi con la squadra che lo ha condotto sino ai preliminari di Champions League.
Il Chievo Verona sembra aver finalmente trovato pace. Il marchio, fallito due anni fa, tornerà a vivere grazie a Sergio Pellisier che ha vinto l’asta per l’acquisto dello storico club veneto. I curatori fallimentari hanno considerato congrua l’offerta di 100.000 euro avanzata dall’attuale presidente della Clivense e che riporterà la squadra gialloblu nel calcio che conta.
Youtuber insegue il ladro armato, lo stende e lo fa arrestare
articolo Giovanni Petrillo: Luca Mastrangelo, lo youtuber che insegue il ladro armato, lo stende e lo fa arrestare (milanotoday.it)
Protagonista Luca Mastrangelo, youtuber famoso per la sua fede interista
Quando ha sentito urlare “Al ladro, al ladro“, non ci ha pensato su due volte. Nessuna paura, ma tanto sangue freddo. Col suo monopattino si è messo all’inseguimento di un malvivente, permettendo alla forze dell’ordine di assicurarlo alla giustizia. È l’avventura a lieto fine che ha visto protagonista Luca Mastrangelo, lo Youtuber forlivese nerazzurro più famoso d’Italia. L’episodio si è consumato mercoledì pomeriggio a Milano, dove il 44enne originario di Civitella di Romagna vive per motivi lavorativi.
“Mi stavo recando in ufficio in monopattino, quando in via Plinio ho sentito urlare due donne, che stavano rincorrendo uno straniero – spiega Mastrangelo a ForlyToday -. Gridavano “Al ladro, al ladro‘”. La situazione ha attirato l’attenzione del civitellese: “Era una situazione surreale. Li in zona c’è anche un bar ed un cliente ha persino lanciato una sedia per cercare di fermarlo, ma senza fortuna“. A quel punto lo youtuber si è messo all’inseguimento del delinquente con il suo due ruote: “Correva davvero forte e l’ho raggiunto dopo circa 300 metri. Ha svoltato per via Eustachi, dove sono riuscito a dargli una sorta di spallata, che gli ha fatto perdere l’equilibrio, facendolo cadere per terra“.
Ma il ladro non si è dato per vinto: “Con sé aveva anche una bottiglia, non so se la volesse usare come un’arma per difendersi. C’è stata una colluttazione, poi sono riuscito a buttarlo per terra e immobilizzarlo. Era stremato per la corsa. Nel frattempo si è formato un capannello di persone, che hanno allertato le forze dell’ordine. È arrivata quindi la polizia, che ha provveduto a caricarlo a bordo della volante“. La refurtiva è stata recuperata.
Calmate le acque, è stato ricostruito il furto: “La vittima era a bordo di un autobus e aveva un telefonino in mano – racconta Mastrangelo -. Alla fermata è stata derubata, con il ladro che è riuscito a scippare la malcapitata e scappare via appena si sono aperte le porte“. All’uomo è stato trovato anche un coltello in tasca: “Durante la colluttazione avevo notato che cercava di infilarsi la mano in una tasca, ma senza riuscirci. Poi ho capito perché“.
Quello di Mastrangelo è stato senza alcun dubbio un grande esempio di senso civico e coraggio. “E che rifarei – sottolinea -. Mi sono trovati in situazioni simili tre volte, dando sempre il mio contributo. In quel momento hai molta adrenalina, ma c’è anche paura, perché non si sa mai cosa possa succedere“.
Milano, lancia pietre e si scaglia contro agenti in stazione: poliziotto spara e lo ferisce
articolo: Sparatoria in stazione a Milano, 36enne aggredisce agenti e viene bloccato (adnkronos.com)
Milano, 10 maggio 2024
L’uomo, un cittadino egiziano di 36 anni, è stato bloccato con un colpo di pistola che lo ha ferito alla spalla
Lancia pietre e si scaglia contro gli agenti in Stazione Centrale a Milano e per fermarlo un poliziotto gli spara, colpendolo alla spalla. L’uomo, un cittadino egiziano di 36 anni, è stato soccorso e portato immediatamente all’ospedale Niguarda dove i sanitari hanno accertato che il proiettile non ha intaccato organi vitali.
Questa mattina alle ore 2.20 circa, gli agenti della Polizia Ferroviaria sono intervenuti in piazza Luigi di Savoia a Milano perché un cittadino egiziano di 36 anni, appena uscito dagli uffici Polfer di Milano Centrale dove era stato denunciato per rapina e resistenza a pubblico ufficiale, si era fermato dando in escandescenza e danneggiando arredi urbani. I poliziotti hanno tentato di bloccarlo mentre agitava una sorta di fionda rudimentale fatta da pietre chiuse all’interno di una stoffa e brandiva un pezzo di marmo recuperato da una lastra che poco prima aveva divelto. Il cittadino egiziano, sotto effetto di sostanze stupefacenti, si è scagliato con violenza contro gli operatori che, per tutelare la propria e l’altrui incolumità, hanno utilizzato il taser in dotazione nel tentativo di interrompere l’azione e, subito dopo, atteso che continuava ad avanzare, uno degli agenti ha esploso un colpo di pistola di ordinanza colpendolo l’uomo alla spalla sinistra.
Il precedente intervento che aveva portato alla denuncia del 36enne egiziano per rapina e resistenza era stato effettuato all’esterno della Stazione da una pattuglia dell’Esercito Italiano che aveva richiesto l’intervento della Polfer. L’egiziano aveva rapinato un cittadino marocchino che, portato in ospedale in codice verde a seguito dell’aggressione subita, si era poi allontanato dal pronto soccorso, facendo perdere le proprie tracce. Il cittadino egiziano, negativo nella banca dati delle forze di Polizia, era già stato foto segnalato lo scorso 24 aprile 2024 a Belluno poiché richiedente protezione internazionale con pratica approvata. In precedenza aveva fatto istanza ad Ascoli, dove la pratica era stata rigettata per irreperibilità.
Dal secondo anello alla seconda stella: Dimarco rende omaggio al suo viaggio nell’Inter
L’esterno mancino dell’Inter celebra la sua storia in nerazzurro con un filmato dove ripercorre le tappe che l’hanno portato a vincere lo scudetto con la squadra per cui ha sempre tifato dalla curva. Nel video, condiviso sui social, Dimarco svela anche un momento privato che ha segnato la sua vita e quella della compagna Giulia Mazzoccato: «Il momento più difficile l’abbiamo vissuto quando eravamo a Sion, quando abbiamo perso il nostro primo figlio che sarebbe dovuto nascere prima di Nicholas e Chloe». «La dottoressa ci aveva avvisato che il cuore del nostro bambino non batteva più e lì è stata la prima volta che l’ho visto piangere» ha ricordato la compagna. Guarda il video su Corriere: https://video.corriere.it/milano/dal-…
Terremoto di magnitudo 3.4 in Svizzera al confine con l’Italia
AOSTA, 10 maggio 2024
Scossa avvertita in Valle d’Aosta
Una scossa di terremoto avvenuta in Svizzera è stata avvertita in tarda serata in Valle d’Aosta.
Il sisma è stato registrato alle ore 23.25: secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, ha avuto una magnitudo 3.4 e una profondità di un chilometro.
L’epicentro si trova nell’area del ghiacciaio del Gietro, nel canton Vallese, a una decina di chilometri in linea d’aria dal confine con l’Italia
Maldini: «No ad altri club italiani. Inter? Il segreto è la dirigenza»
articolo: https://www.calcioefinanza.it/2024/05/09/maldini-intervista-serie-a-milan-inter/
Dall’Inter al passato, passando per il suo futuro. L’ex dirigente del Milan ha rilasciato una lunga intervista a Radio Serie A con RDS.
L’ex direttore tecnico ed ex-bandiera del Milan Paolo Maldini è tornato a parlare a un anno di distanza dall’addio al club rossonero e si è raccontato a tutto tondo in un’intervista concessa ad Alessandro Alciato, ai microfoni di Radio Serie A.
Maldini ha esordito parlando del calcio, che è «sempre stato presente. Il Milan è sempre stata la squadra della mia città, l’ambiente dove sono cresciuto e per me è qualcosa che va al di là del tifo e del lavoro. È sempre stato così e sarà sempre così. Il rapporto che c’è va al di là delle ere in cui sono passato in questa grande società e sarà così anche per i miei figli».
Sul ruolo di calciatore prima e dirigente poi, Maldini spiega che «io mi considero semplicemente Paolo. Cerco di fare la mia traiettoria di vita. Ringrazio la famiglia che ho avuto, ho incontrato le persone giuste. Anche la mia ultima esperienza da dirigente mi ha fatto apprezzare le cose che non conoscevo. Nel calcio uno pensa di saper tutto, ma quando passi dall’altra parte hai una prospettiva completamente diversa. Cose che ho dichiarato da calciatore, poi passando dirigente le avrei volute cancellare».
«Io custode del milanismo? Non lo so, lo possono dire gli altri. Di sicuro il calcio e il Milan mi hanno insegnato tanto come valori e come principi e quando lavori per questo club ne devi tenere conto perché va al di là del risultato. quando si parla di una storia ultra centenaria, va conosciuta e studiata. Venti anni fatti con me? Sono contento, ma la mia storia parte negli anni ‘50 con mio papà e oggi sta andando avanti ancora perché Daniel è ancora sotto contratto», ha aggiunto.
Sul suo passato da “tifoso” prima del Milan, Maldini racconta che «a me piaceva il calcio, sapevo del passato di mio papà e avevo capito cosa aveva fatto, ma la prima competizione che ho visto da amante del calcio era il Mondiale del ’78 che praticamente era la Juventus più Antognoni. Quindi ho seguito la Juventus come se fosse la Nazionale, ma poi ho fatto il provino per il Milan e lì è iniziata la mia storia».
L’ex dirigente del Milan parla anche del rapporto con Silvio Berlusconi: «Ha portato un’idea moderna e visionaria non solo del calcio ma del mondo. Il primo discorso nella sala pranzo a Milanello ci disse che voleva che la nostra squadra giocasse il più bel calcio del mondo, lo stesso in casa e in trasferta, e che presto saremmo diventati campioni del mondo. Dall’anno dopo, perché il primo è entrato in corsa, è cambiato tutto. Ha preso preparatori, costruito strutture per competere con i top al mondo. C’è sempre tanta diffidenza per l’imprenditore che entra nel calcio. Sacchi poteva creare e ha creato qualche dubbio, ma poi abbiamo capito i grandi vantaggi».
«A me piaceva molto la sua idea di cercare di giocar bene, cercare di vincere e rispettare l’avversario. Lui diceva che se non vince il Milan, mi fa piacere che vinca l’Inter. Naturalmente c’è rivalità, ma l’idea di essere onesto e arrivare al risultato attraverso il sacrificio e complimentarsi con un avversario se è più bravo di te è un insegnamento. Non si è mai logorato quel rapporto, facevamo tante battute, sono diventato amico di Pier Silvio e lui mi ha sempre trattato come secondo padre. Quando è stato ricoverato in ospedale mi ha chiamato perché voleva fare degli scambi Milan-Monza ed è stato divertente. Il calcio lo ha accompagnato fino all’ultimo momento e questo si sente e si trasmette a tutti, ambiente, città, luoghi e persone», ha proseguito.
Sulla sua esperienza da dirigente, Maldini spiega poi che «mi hanno chiamato e quando l’opportunità è arrivata, un pochino prima di quando me l’aspettassi. Quando è arrivata con Leonardo è stato perché ho lavorato con una persona che aveva gli stessi ideali. Perché ho scelto questo ruolo? Perché era il Milan. Il lavoro in sé è tutt’altro rispetto a quello che ti aspetti e ci ho messo una decina di mesi. O Milan o Nazionale o niente? La regola vale per l’Italia perché vedermi all’interno di un club diverso dal Milan non ce la faccio».
E sull’estero aggiunge: «Non ho mai detto no al PSG, c’era stata questa possibilità e disponibilità, ho incontrato due volte Nasser Al Khelaifi, ma poi non si è mai andati avanti ed è stato bene così. I miei primi 10 mesi sono stati un disastro, tornavo a casa e non ero contento. Leonardo rideva e mi diceva che non capivo quanto stavo diventando importante. San Siro? Non vado allo stadio a vedere il Milan. Per me è logico. Seguo tutto, seguo il Milan e il Monza, ma mi sembra logico non andare allo stadio».
In chiusura, una battuta sul segreto dell’Inter e sulla conquista dello Scudetto: «L’Inter ha una struttura dell’area sportiva. C’è un’idea ben precisa con contratti lunghi. Si da sempre poca importanza alla gestione del gruppo, non è un caso che il Napoli sia andato così male dopo l’addio di Spalletti e Giuntoli. I calciatori li considerano tutti come macchine, ma hanno bisogno di qualcuno che parli con loro e gli dica come stanno le cose».
Debiti, bilanci e stipendi: le scadenze per i controlli della Covisoc sui conti dei club
articolo: https://www.calcioefinanza.it/2024/05/09/date-controlli-covisoc-bilanci-club-stipendi/
Giovedì, 9 Mag 2024
Mentre il ministro dello sport Abodi tira dritto sulla riforma, la Covisoc è già in moto per iniziare il controllo sulle società verso l’iscrizione per i prossimi campionati.
Il governo è pronto a rivoluzionare il controllo economico sui club professionistici. Il ministro dello sport Andrea Abodi infatti sta portando avanti un progetto di riforma che porterebbe all’addio alla attuale Covisoc, che verrebbe sostituita con una Agenzia governativa di vigilanza economica e finanziaria sulle società sportive professionistiche. Una opzione che ha portato alla dura reazione da parte dell’intero mondo del calcio (così come del basket), tanto che oggi lo stesso Abodi ospiterà le varie componenti federali per discutere della riforma.
Intanto, però, il meccanismo di controllo da parte della Covisoc sulla situazione economica dei club verso la stagione 2024/25 è già cominciato. Le società infatti hanno già dovuto presentare alcuni documenti entro il 30 aprile scorso, iniziando il processo che porterà al via libera per l’ottenimento della Licenza Nazionale che consente di iscriversi ai campionati. I controlli poi non si limiteranno all’ottenimeno della Licenza Nazionale, ma proseguiranno anche durante il resto della stagione.
Date controlli Covisoc, le scadenze già passate – Entro il 30 aprile i club di Serie A, Serie B e Serie C avevano l’obbligo di depositare:
- contratti calciatori acquisiti tra 1 gennaio 2023 e 28 febbraio 2024 con pagamento debiti
- contratti calciatori acquisiti fino al 31 dicembre 2022 con pagamento dei debiti scaduti
Date controlli Covisoc, le prossime scadenze – Entro il 31 maggio i club hanno l’obbligo di depositare tra gli altri:
- la situazione patrimoniale intermedia al 31 marzo (se non viene depositata la sanzione è di 1 punto in penalizzazione nella classifica 2024/25)
Entro il 4 giugno i club hanno l’obbligo tra gli altri di:
- dimostrare di aver effettuato il pagamento dei debiti verso FIGC, Leghe e società per il mercato al 30 aprile 2024;
- dimostrare di aver effettuato il pagamento dei compensi fino ad aprile 2024 per tesserati, dipendenti, dirigenza sportiva e collaboratori settore sportivo;
- dimostrare di aver effettuato il pagamento dei Irpef fino a marzo 2024 e Inps fino aprile 2024;
- dimostrare di aver effettuato il pagamento dei Ires, Irpa e Iva per anni 2017, 2018, 2019, 2020, 2021 e 2022;
- dimostrare di aver effettuato il pagamento dei Iva primi tre trimestri 2023;
- depositare il bilancio al 3o giugno o al 31 dicembre 2023 o semestrale al 31 dicembre 2023;
- dimostrare il superamento della situazione patrimoniale 2447 c.c. e 2482 c.c. eventualmente risultante dalla situazione intermedia al 31 marzo 2024;
- depositare la relazione della società revisione e in caso di giudizio negativo una nuova relazione senza richiami dopo essere intervenuti.
Inoltre, entro il 4 giugno i club in particolare dovranno anche presentare la domanda di ammissione presso Lega Serie A con richiesta di concessione licenza nazionale e impegno a non partecipare a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute da FIFA, UEFA e FIGC.
Nel caso di inosservanza del termine del 4 giugno per uno solo degli obblighi di cui sopra, la conseguenza è la mancata concessione della Licenza Nazionale 2024/25 e quindi lo stop all’iscrizione della squadra al campionato.
In seguito all’ottenimento della Licenza Nazionale, i club entro il termine dell’1 luglio hanno tra gli altri gli obblighi di:
- dimostrare il pagamento dell’Iva per il quarto trimestre 2023;
- dimostrare il pagamento dei compensi fino maggio 2024
- dimostrare il pagamento di Irpef fino aprile 2024 e Inps fino a maggio 2024.
Nel caso di inosservanza del termine dell’1 luglio, la penalizzazione è di due punti in classifica per la stagione 2024/25.
I controlli tuttavia non si fermeranno qui, ma proseguiranno lungo il corso di tutta la stagione in particolare per quanto riguarda il rispetto delle tempistiche legate ai pagamenti degli stipendi per tesserati e dipendenti.
La Fifpro non ci sta e minaccia la Fifa: “Stop al Mondiale per club o pronti a fare causa”
Milano, 09 maggio 2024
Il sindacato internazionale dei calciatori ha scritto una lettera alla Federazione internazionale di calcio: “Offensivo che continui ad aggiungere partite”
La Federazione internazionale dei calciatori professionisti (Fitpro) non ci sta. E si scaglia contro la Fifa. Il motivo? Si gioca troppo. I calciatori e le leghe nazionali, in una lettera, si dicono pronte ad azioni legali se non farà marcia indietro sull’aggiunta di nuove competizioni al già affollato calendario del calcio internazionale: “I giocatori vengono spinti oltre i loro limiti, con rischi significativi di infortuni e impatti sul loro benessere e sui diritti fondamentali“.
NEL MIRINO – L’organizzazione del calcio mondiale è criticata per aver assunto “decisioni unilaterali che vanno a vantaggio delle proprie competizioni e dei propri interessi commerciali” tra cui il Mondiale per club allargato a 32 squadre che debutterà il prossimo anno. La lettera afferma che è “intrinsecamente offensivo” che la Fifa continui ad aggiungere partite costringendo giocatori e leghe ad adattarsi.
Malore improvviso alla partita di volley: Alessia Intiso morta a 23 anni, allenava l’Under 12. Aveva mal di testa, squadra sconvolta
Cava Manara (Pavia), 09 maggio 2024
Alessia Intiso è morta a 23 anni, dopo l’accertamento della sua morte cerebrale
Alessia Intiso non ce l’ha fatta: addio all’allenatrice di volley colpita da malore al palazzetto di Mezzana Corti. Dolore a Cava Manara (Pavia): la 23enne era stata male sabato mentre era in panchina per un torneo Under 12 di pallavolo. Alessia Intiso è morta a 23 anni, dopo l’accertamento della sua morte cerebrale. Che la situazione fosse grave si era capito fin da subito. Alessia stava prendendo parte come vice coach alla partita tra la sua squadra, la Futura Volley e il Volley Rins Mede al palazzetto dello sport di Mezzana Corti, nel Pavese.
Il malore fatale durante la partita di pallavolo – La giovane, originaria di Cava Manara, aveva detto durante la partita di aver bisogno del bagno a causa di un forte mal di testa, poi il suo mancato ritorno aveva fatto scattare l’allarme. Si è trattato di emorragia cerebrale, un lutto che lascia attoniti e che si può scorgere meglio leggendo i messaggi dedicati alla 23enne sui social.
La sua socità Futura Volley ha voluto ricordarla con un commovente messaggio sui social: “Figlia, sorella, amica, compagna, allenatrice per noi eri tutto questo e vederti volare via in quella che noi chiamiamo Casa ha provocato un dispiacere enorme in tutti i nostri cuori.
Per le nostre ragazze sei stata punto di riferimento in questa stagione, confidente sempre presente e sempre attenta alle loro esigenze. Ci stringiamo in questo dolore alla famiglia, in particolare modo a Isa che in noi potrà trovare sempre una mano tesa pronta a sostenerla. Ciao Ale, sarai sempre nei nostri cuori”.
Anche la società avversaria si unisce al dolore e ritira la squadra dal campionato: «La società R.I.N.S. Mede testimone del triste evento occorso, si unisce al dolore della società Futura Volley Mezzana Corti per la triste e prematura scomparsa dell’ atleta e tecnico Alessia Intiso. In segno di vicinanza e di unione per questo sport si è deciso quindi di ritirare dalle fasi finali del campionato U12 la propria squadra. Ci stringiamo alla famiglia ed alla società in questo momento di sconforto».
Incendio in un capannone di trattamento rifiuti, bruciati tutti i contenitori
articolo: Incendio in un capannone di trattamento rifiuti, bruciati tutti i contenitori (msn.com)
San Donà (Venezia), 08 maggio 2024
Alle 11.10, di mercoledì 8 maggio, i vigili del fuoco sono intervenuti in località Grassaga a San Donà per l’incendio all’interno di un capannone di trattamento rifiuti, che si occupa della bonifica di contenitori plastici, metallici e compositi. Nessuna persona è rimasta ferita. Le fiamme hanno riguardato il materiale in trattamento con i prodotti della combustione che hanno invaso la totalità della struttura. I vigili del fuoco arrivati da San Donà, Motta di Livenza e Mestre con tre autopompe, tre autobotti e 19 operatori coadiuvati dal funzionario di guardia, hanno spento le fiamme dei contenitori, che hanno provocato una notevole produzione di fumi. Le cause dell’incendio sono al vaglio dei tecnici dei vigili del fuoco. La struttura è stata interdetta fino al ripristino degli impianti e delle condizioni di salubrità. Le operazioni di spegnimento sono terminate alle 15 circa con il rientro delle ultime squadre.
Gli ultras della Juve in sciopero: “Dura repressione contro di noi, tiferemo solo in trasferta”
articolo: Gli ultras della Juve in sciopero: “Dura repressione contro di noi, tiferemo solo in trasferta” (msn.com)
Torino, 08 maggio 2024
Per gli ultras della Juventus il campionato è già finito. Con un comunicato, i gruppi principali della curva sud dell’Allianz Stadium hanno annunciato che non tiferanno più durante le partite casalinghe, ma solo in trasferta, come era già accaduto nel recente passato. Motivo: la repressione secondo loro sempre più dura, la sentenza di secondo grado nel processo Last Banner che ha visto la condanna di alcuni loro leader per associazione a delinquere e estorsione consumata e per sei misure cautelari della Digos torinese per altrettanti ultras accusati di aver rapinato un tifoso del Siviglia.
“Per noi il campionato in casa finisce qui – scrivono i Viking, Tradizione, Nab, Antichi Valori, Primo Novembre e Nord Est -. Abbiamo messo tutto il nostro impegno, passione, tempo per far tornare la Curva Sud il 12/o uomo in campo“. “Le ultime sentenze e quanto si è detto e scritto con situazioni quasi chirurgiche e studiate a tavolino al fine di colpirci nuovamente, hanno superato il limite degli abusi e soprusi nei nostri confronti – continuano -. Amaramente apprendiamo che nonostante le nostre difese e le inequivocabili prove a discolpa presentate, queste non siano state prese in considerazione“.
“Non ci meritate – dicono – ma noi che siamo brutti e cattivi manterremo quanto promesso sostenendo la squadra lontano da Torino, sicuri che la bolgia e tifo incessante avuto in questi mesi che ha riportato lo Stadium sempre pieno al botteghino e caloroso con gente in festa e pieno di colore e ardore, sarà cosi anche con il nostro silenzio“.
“Abbiamo sostenuto la squadra incessantemente sia quando lottavamo per i primi posti, sia quando ha iniziato un continuo e costante calo di prestazioni e orgoglio sul campo – aggiungono gli ultras -. Abbiamo sostenuto tutti nonostante sappiamo bene gli usi e abusi di alcuni del nostri giocatori, che fuori dal campo alle volte tendono a comportarsi poco da atleti professionisti“.
Poi gli ultras accusano i giornalisti di non aver cercato la verità, in riferimento alle inchieste giudiziarie. Infine puntano il dito contro il pubblico juventino non legato al tifo organizzato. “Lasciamo questa ultima parte di campionato, importantissima per raggiungere gli ultimi obbiettivi che ci sono rimasti a voi pubblico che se non cantiamo ci fischiate, a voi che se la squadra non segna dopo 20 minuti fischiate, a voi che se non vinciamo e dobbiamo spingere la squadra alla vittoria ‘Fino alla fine’ è un fino alla fine solo per noi, perché voi avete paura del traffico e uscite prima“, concludono gli ultras.