Affondo diretto del tecnico contro il presidente: “La società ha perso tanti soldi per risultati, per il Covid e per gli investimenti sbagliati sui giocatori. La situazione è questa, non ne eravamo a conoscenza, nessuno ce l’aveva detto”
TORINO – Ha masticato a lungo amaro per il mercato bloccato (non) avviato dal Torino; poi, oggi, è andato all’attacco a modo suo. Ivan Juric non le manda a dire e l’affondo che mette nel mirino Urbano Cairo fa traballare i muri della società granata. “Il Torino ha scelto la strada dell’austerity – ha detto il tecnico croato -. E’ legittimo, l’unico problema è che io e il mio staff non eravamo a conoscenza di questa decisione di tagliare tutto e tutti, e così sono rimasto sorpreso da questo modo di fare. Qual è l’ostacolo più insidioso del momento? E’ difficile rispondere perché ci sono talmente tante problematiche che non so da dove iniziare. Di certo, cercare di fare meglio degli ultimi due anni diventa una sfida allucinante“. E’ un attacco in piena regola, quello dell’allenatore che evidentemente non si aspettava il solito tran tran sul mercato del suo presidente; una situazione che invece ormai non sorprende più il popolo granata, sfibrato da tanti anni di gestione Cairo.
“Fare meglio degli ultimi due anni è una sfida allucinante” – Eccole, dunque, le parole di Juric nel dettaglio: “La mia società ha preso la strada dell’austerity: tagliare costi in ogni modo, a prescindere dalla forza della squadra che è arrivata negli ultimi due anni a salvarsi all’ultima partita. E’ legittimo perché ha perso molti soldi negli ultimi anni, l’unico problema è che io e il mio staff non eravamo a conoscenza di questa austerity, di tagliare tutto e tutti, e così sono rimasto sorpreso nel modo di fare. Poi è legittimo perché la società ha perso tanti soldi per risultati, per il Covid e per gli investimenti sbagliati sui giocatori. La situazione è questa, non ne eravamo a conoscenza, nessuno ce l’aveva detto però è molto stimolante. E’ la sfida più stimolante che ho mai avuto perché si tratta di farcela perdendo elementi importanti, facendo tornare giocatori dal prestito, facendo rendere giocatori che hanno fatto male negli ultimi anni, e prendendo rinforzi soltanto in prestito. Così è una sfida allucinante, cercare di fare meglio degli ultimi due anni: la situazione è questa, la accetto ma non ne ero a conoscenza“. Ma non è finita qui visto che poi c’è il capitolo su Belotti “che sarà il nostro capitano: resterà al 100 per cento – garantisce Juric -. Il Gallo è impressionante: non sarebbe andato via neanche se ci fosse stato un accordo con altre società. Lui ha dato la sua parola e sarà il nostro capitano“. Ecco perché tutto il resto passa in secondo piano (compreso l’infortunio di Bremer), anche l’affondo su Pobega arrivato ieri mattina in prestito secco: “E’ un centrocampista totale che ci può dare una grossa mano sia da interno che più avanti. Ma arriva in prestito secco senza diritto: ci serviva un giocatore del genere e così accetti compromessi anche se non è una cosa bella lavorare per un’altra società“.