Partita di calcio tra bambini, sugli spalti scoppia la lite tra una mamma e una nonna per un fallo di gioco: arrivano i carabinieri


articolo: https://milano.repubblica.it/cronaca/2023/05/22/news/pianengo_cremona_lite_mamma_nonna_partita_calcio_bambini-401249773/

All’oratorio di Pianengo, nel Cremonese, giocavano due squadre di bambini di 10 anni: dagli insulti le due donne, una 39enne e una 71enne, sono passate alle mani

Una partita di calcio tra bambini, baby giocatori felici in campo e famiglie sugli spalti. Fino a quando non scoppia una lite: prima parole grosse, urla, insulti, e poi le mani. Ma le protagoniste, questa volta, sono due donne: la mamma 39enne di uno dei bambini in campo e la nonna 71enne di un altro bambino. Gli altri spettatori hanno dovuto dividerle, e alla fine è stata anche chiamata l’ambulanza per la più anziana delle due donne, colta da malore.

La partita in questione era quella tra le squadre della Ripaltese e della Soresinese, bambini classe 2013, che si è giocata ieri sera nel campo sportivo dell’oratorio di Pianengo. All’origine della lite – racconta la Provincia di Cremona – un episodio in campo, forse un fallo che uno dei due bambini avrebbe commesso sull’altro. Da lì la scena si è trasferita a bordo campo, dove le due donne hanno iniziato a litigare, ognuna difendendo il suo bambino.

Le due donne sono arrivate alle mani, tanto che i presenti hanno dovuto fisicamente dividerle, mentre qualcuno chiamava i carabinieri. E quando sembrava tornata la calma, la 71enne ha avuto un calo di pressione ed è stato necessario chiamare l’ambulanza, che l’ha trasportata all’ospedale Maggiore per accertamenti. L’altra donna, invece, ha rifiutato i soccorsi.

Follia nel finale di AZ-West Ham: gli ultras olandesi attaccano le famiglie dei giocatori


articolo: Follia nel finale di AZ-West Ham: gli ultras olandesi attaccano le famiglie dei giocatori (numero-diez.com)

Follia in Olanda, tifosi olandesi cercano di aggredire le famiglie dei giocatori avversari – ©Getty

Nel mondo del calcio non si è nuovi ad alcuni episodi poco piacevoli, che accadono al di fuori del campo. È successo nuovamente ieri, nel post partita di AZ Alkmaar-West Ham, terminata 0-1 in favore degli Hammers, che conquistano la finale di Conference League contro la Fiorentina. Alcuni ultras olandesi, riusciti ad evadere dal proprio settore, hanno assaltato le famiglie e gli amici di alcuni giocatori del West Ham, tra cui Declan Rice, Lucas Paquetà, e Said Benrahma.

Rapidi gli steward e la polizia ad intervenire, memori di quanto successo all’andata. Ci fu un incidente simile al London Stadium, dove alcuni tifosi del West Ham hanno aggredito quelli dell’AZ, tra cui la famiglia del tecnico Pascal Jansen. Dei brutti episodi che, si spera, non ricapitino più, per lasciare spazio al campo, che è quello che conta veramente. Ora ci saranno dei provvedimenti, per cercare di evitare che questi spiacevoli eventi riaccadano.

Dimarco, striscione minaccioso sotto casa del difensore interista: «La lingua te la facciamo ingoiare»


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Lo striscione sotto casa di Dimarco. Nel riquadro, il campione dell’Inter a San Siro dopo il derby

Dopo la vittoria nel derby di Champions, il calciatore si è lasciato andare ad alcuni sfottò contro la Curva Sud. Lui posta su Instagram: «Volevo chiedere scusa a tutti i tifosi del Milan»

Uno striscione di minacce e le scuse del giocatore. Il derby di Champions tra Inter e Milan il suo verdetto lo ha emesso tre giorni fa ma non è ancora finito. «Dimarco pensa a giocare… o la lingua te la facciamo ingoiare». Questa la scritta che è stata fatta trovare sotto casa di Federico Dimarco, difensore dell’Inter che, dopo la vittoria nel derby di Champions che ha mandato la squadra di Inzaghi in finale, si è lasciato andare – con il mano il microfono dell’impianto audio di San Siro – ad alcuni cori contro i tifosi del MilanNon solo il classico «chi non salta rossonero è», ma anche uno sfottò in rima destinato alla Curva sud. 

Preoccupante la replica con le minacce contenute nello striscione. Nella notte lo stesso Dimarco ha preso posizione su Instagram, cercando di chiudere la vicenda con le scuse per il suo comportamento post-derby. «Martedì sera dopo la partita mi sono lasciato andare a un momento di leggerezza. Volevo chiedere scusa a tutti i tifosi del Milan che si sono sentiti offesi», ha scritto il giocatore.

Zaniolo, espulso per un fallaccio, perde la testa: calci e pugni contro il tunnel degli spogliatoi


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È durato solo sei minuti il derby di Istanbul tra Istanbulspor e Galatasaray per Nicolò Zaniolo. L’ex calciatore della Roma è entrato al 24′ della ripresa ma è stato espulso al 30′ per una brutta entrata sul difensore avversario Yesil, sanzionata col cartellino rosso dall’arbitro Numanoglu con l’aiuto del Var. Zaniolo si è infuriato e ha sfogato tutta la sua rabbia scalciando e prendendo a pugni il tunnel che porta agli spogliatoi. La partita è stata comunuqe vinta 2-0 dal Galatasaray grazie a una doppietta di Mauro Icardi.

Invasione dei tifosi dell’Espanyol, giocatori del Barcellona costretti a fuggire


articolo: VIDEO – Invasione dei tifosi dell’Espanyol, giocatori del Barcellona costretti a fuggire – TUTTOmercatoWEB.com

Momenti di paura per i giocatori del Barcellona: mentre stavano festeggiando la conquista del titolo in mezzo al campo, dopo aver vinto 4-2 in casa dell’Espanyol, i tifosi di casa hanno invaso il campo costringendo i calciatori blaugrana alla fuga negli spogliatoi.

Ancora caos in Olanda: fumogeni e invasione, Groningen-Ajax prima sospesa e poi annullata


articolo: Ancora caos in Olanda: fumogeni e invasione, Groningen-Ajax prima sospesa e poi annullata VIDEO | Estero | Calciomercato.com

E’ durata pochissimo la partita di Eredivisie tra il Groningen, già retrocesso, e l’Ajax. Dopo appena cinque minuti e cinquanta secondi di gioco, sul terreno sono piombati diversi fumogeni che hanno costretto l’arbitro Manschot a sospendere l’incontro. Inoltre, un tifoso incappucciato che ha mostrato uno striscione con su scritto “Kankerbestuur, rot op”, cioè “Consigli sul cancro, vaffa***lo”.

RIPRESA E RINUNCIA L’ordine è stato poi ristabilito, ma soltanto in apparenza visto che, tre minuti dopo la ripartenza, altri lanci hanno costretto il direttore di gara ad interrompere per la seconda volta l’incontro, stavolta in maniera definitiva. Il Groningen dovrebbe vedersi assegnata la sconfitta a tavolino, non che cambi qualcosa nell’ottica della lotta salvezza. 

CAOS IN OLANDA  Non si tratta affatto del primo episodio del genere, dopo il ferimento di Klaassen nello scontro con il Feyenoord e il recente arresto di 154 tifosi dell’AZ Alkmaar per cori antisemiti da parte della polizia. Il tifo nei Paesi Bassi sta letteralmente sfuggendo di mano. 

INVASIONE DI CAMPO E SCONTRI TRA TIFOSI DI NAPOLI E UDINESE:….


INVASIONE DI CAMPO E SCONTRI TRA TIFOSI DI NAPOLI E UDINESE: COSA È SUCCESSO ALLA DACIA ARENA

articolo: Invasione di campo e scontri tra tifosi di Napoli e Udinese: cosa è successo alla Dacia Arena – Eurosport

SERIE A – Il Napoli vince lo Scudetto e, dopo il triplice fischio dell’arbitro, è stata festa in campo per tutti i giocatori e Spalletti. Festa però rovinata dall’invasione di campo dei tifosi azzurri e, soprattutto, dagli scontri che ne sono scaturiti con i tifosi dell’Udinese che hanno invaso anch’essi il rettangolo di gioco. I giocatori sono subito rientrati negli spogliatoi.

Il Napoli ce l’ha fatta! L’1-1 della Dacia Arena contro l’Udinese basta e avanza per conquistare il 3° Scudetto della propria storia, a cinque giornate dal termine, ma dopo il triplice fischio dell’arbitro Rosario Abisso c’è stato un po’ di caos sul rettangolo di gioco. Come ampiamente prevedibile, infatti, molti tifosi del Napoli sono scesi in campo con un’invasione stile anni ’90. Sono stati portati in trionfo Spalletti e i suoi giocatori (ecco le nostre pagelle), anche se c’è stata qualche lite tra tifosi per portare a casa qualche cimelio. Qualche gadget dalla Dacia Arena tra maglie, pantaloncini e calzettoni dei giocatori.

Fin qui nulla di gravissimo, ma dopo qualche minuto sono riusciti ad entrare sul rettangolo di gioco anche alcuni tifosi dell’Udinese. I supporter friulani hanno sfondato le protezioni accendendo diversi scontri con i tifosi del Napoli. Momenti di tensione, con i giocatori del Napoli stessi a scappare dentro gli spogliatoi dello stadio. Per fortuna è arrivato subito l’intervento delle Forze dell’ordine che hanno disperso i presenti, sistemando la situazione.

Cassano d’Adda, tensione alla partita: “Mister aggredisce calciatore 14enne”. La famiglia: lo denunciamo


articolo: Cassano d’Adda, tensione alla partita: “Mister aggredisce calciatore 14enne”. La famiglia: lo denunciamo (ilgiorno.it)

Un gol poi annullato ha scaldato gli animi negli ultimi minuti. L’allenatore del Sovico, già espulso, ha poi chiesto scusa al giocatore della Ghezzi

Cassano d’Adda (Milano)

Brutta pagina sportiva quella consumata nella giornata di ieri sul campo della Pierino Ghezzi all’oratorio Don Bosco durante l’incontro di calcio tra “Pierino Ghezzi“ e Accademia Sovico Calcio del campionato giovanissimi B.

Tutto accade a pochi minuti dalla fine, quando l’allenatore della squadra ospite Accademia Sovico Calcioespulso dal terreno di gioco, rientra nel recinto di gara per aggredire violentementesecondo il racconto di testimoni, un giocatore classe 2009 della Pierino Ghezzi.

Le testimonianze raccontano che dal terreno di gioco era partita qualche parola di troppo da parte del giovane calciatore della Pierino Ghezzi rivolta al mister, 51 anni, espulso della squadra avversaria, che per tutta risposta è rientrato prepotentemente sul terreno di gioco avventandosi sul ragazzo e prendendolo a pugni. Ne è scaturita una rissa furibonda in cui non è mancato qualche pugno di troppo anche tra chi si adoperava per allontanare il mister e condurlo nello spogliatoio per calmarsi. Nessuna grave conseguenza fisica, fortunatamente, per il ragazzo dopo il pestaggio subito.

L’aggressione era nata dopo che un calcio di rigore, nessuna protesta in merito, era stato concesso alla P.Ghezzi sul risultato di tre a tre. Battuto il penality, il pallone finisce sul palo e di rimando, lo stesso giocatore che aveva calciato il rigore mette la palla in rete. Quindi un gol da non convalidare come da regolamento. Il giovane arbitro tentenna qualche secondo prima di prendere la decisione di annullare la rete mentre i giocatori della Ghezzi, pensando fosse un gol valido, hanno subito esultato anche perché si trattava, eventualmente, del quarto gol che avrebbe consentito di passare in vantaggio.

A quel punto è nato un battibecco tra l’allenatore, che sottolineava la non validità del gol, e il ragazzo che ha risposto male. L’aggressione ha lasciato tutti sgomenti, la famiglia del giocatore aggredito annuncia denuncia nei confronti del mister aggressore, l’uomo dopo essersi calmato ha compreso di aver commesso un’azione inqualificabile e ha quindi chiesto scusa alla società Ghezzi e la famiglia del ragazzo.

La società è parte lesa – dichiara l’addetto stampa della Ghezzi Gianluca Pirovanoattendiamo le decisioni del giudice sportivo che prenderà dopo aver letto il referto dell’arbitro”.

Scontri prima di Spezia-Lazio: assalti degli ultrà con mazze e bastoni


articolo & video: Scontri prima di Spezia-Lazio: assalti degli ultrà con mazze e bastoni- Corriere TV

Scontri prima di Spezia-Lazio: assalti degli ultrà con mazze e bastoni

La polizia ha arrestato alcune persone, un tifoso è rimasto ferito

CorriereTv

Violenti scontri nel prepartita di Spezia-Lazio: le due tifoserie sono venute a contatto nelle vie del centro città, nella zona di piazza Ginocchio, con mazze e oggetti contundenti di vario genere. La polizia in assetto antisommossa è riuscita poi a dividere i tifosi. Alcune persone sono state arrestate; un tifoso spezzino sarebbe rimasto ferito alla testa. Danni alle auto e al dehor di un ristorante di via Napoli. Le immagini diffuse sui social dai residenti che hanno ripreso quanto stava accadendo da balconi e finestre

Follia alla partita under 19: tifoso tenta di accoltellare un calciatore e scoppia rissa in campo


articolo: Lecco, tifoso tenta di accoltellare un calciatore e scoppia rissa in campo (today.it)

La violenza è iniziata sugli spalti e poi è arrivata sul terreno da gioco. L’arbitro ha sospeso la gara e sono arrivati anche i provvedimenti disciplinari

Sportività nessuna, violenza molta. La partita che si è giocata lo scorso 5 aprile al centro sportivo comunale Al Bione (Lecco) tra Aurora San Francesco e Lissone è sfociata in un’aggressione con un tifoso che ha tentato di accoltellare un giocatore seduto sulla panchina del Lissone.

La gara era valida per il campionato regionale Juniores Under 19. Secondo quanto ricostruito un tifoso ha inveito contro dirigenti e staff del Lissone, poi ha tentato di colpire un giocatore con un coltello. 

L’arbitro Mattia Ferraioli ha sospeso la gara al decimo minuto della ripresa, ma anche in campo si è scatenato il caos con un giocatore lecchese che ha aggredito due avversari: uno preso a calci e pugni e l’altro afferrato per il collo. Lo stesso arbitro ha denunciato di essere stato avvicinato da “una persona attribuibile alla società Aurora San Francesco che lo importunava” per la decisione di sospendere definitivamente la gara.

Per il calciatore violento sono state decise cinque giornate di squalifica, mentre la società dovrà versare 500 euro di multa, scontare cinque punti in classifica durante la prossima stagione tra i Provinciali e disputare cinque gare a porte chiuse. 

Nervi tesi in casa Bayern Monaco: Sané e Mané sarebbero venuti alle mani!


articolo: Nervi tesi in casa Bayern Monaco: Sané e Mané sarebbero venuti alle mani! (numero-diez.com)

Il 3-0 subito ieri sera contro il Manchester City, nell’andata dei quarti di finale di Champions League, potrebbe aver lasciato strascichi significativi nel post partita del Bayern Monaco.

Secondo la Bild, infatti, Sadio Mané e Leroy Sané, già protagonisti di un primo diverbio in campo a causa di una giocata dell’ex attaccante del Liverpool, sarebbero venuti alle mani negli spogliatoi al termine del match. Secondo le prime ricostruzioni dei giornali locali, il senegalese avrebbe colpito al volto l’esterno offensivo tedesco e solo l’intervento dei compagni pare abbia momentaneamente calmato gli animi.

Gomitata a Robertson, bufera sul guardalinee di Liverpool-Arsenal


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2023/04/10/news/premier_guardalinee_gomitata_robertson_liverpool_arsenal-395630924/?ref=RHVB-BG-I314755747-P1-S2-T1

Constantine Hatzidakis sospeso per aver colpito al mento il giocatore dei Reds, indagine della FA

Sta facendo discutere e non poco in Inghilterra quanto successo durante Liverpool-Arsenal, big match della 30esima giornata di Premier League giocato a Pasqua e terminato 2-2. L’episodio incriminato si è verificato alla fine del primo tempo: il difensore del Liverpool Andy Robertson si è avvicinato con rabbia al guardalinee Constantine Hatzidakis ed è parso spingerlo lievemente, con Hatzidakis che ha alzato il gomito colpendo Robertson al mento. Robertson e alcuni compagni di squadra si sono avvicinati all’arbitro Paul Tierney, che ha ammonito il 29enne giocatore dei Reds. Il PGMOL, l’organismo degli arbitri professioni inglesi, ha sospeso Hatzidakis che non sarà impegnato in nessuna competizione durante l’indagine aperta dalla Football Association. continua a leggere

Buu razzisti e insulti a Lukaku dai tifosi della Juve: «Scimmia del c…»


articolo: https://video.corriere.it/sport/rimessa-fondo-disastro-papera-portiere-dell-albinoleffe-comica/23b2e050-d25a-11ed-89c0-c0954998de15

L’attaccante dell’Inter dopo il gol del pareggio ha esultato portandosi la mano davanti alla bocca per zittire i tifosi

Buu razzisti e insulti a Lukaku da parte dei tifosi della Juventus durante la sfida di Coppa Italia contro l’Inter. «Scimmia del c…» si sente in un video postato sui social e girato tra i tifosi bianconeri.

Per replicare agli ululati razzisti e agli insulti, Lukaku dopo aver segnato la rete dell’1-1 ha esultato portandosi la mano davanti alla bocca per zittire i tifosi . Un gesto che gli è costato il secondo cartellino giallo (e quindi l’espulsione) e ha fatto scoppiare una rissa in campo

Insulti e cori razzisti contro Lukaku: “Scimmia del c…”. La vergogna di Juve-Inter

articolo: https://www.corrieredellosport.it/news/calcio/coppa-italia/2023/04/05-105997952/insulti_e_cori_razzisti_contro_lukaku_scimmia_del_c_la_vergogna_di_juve-inter

Alcuni video diffusi online mostrano le frasi rivolte all’attaccante nerazzurro nel corso della semifinale di Coppa Italia

La semifinale d’andata di Coppa Italia tra Juventus e Inter si è chiusa con una rissa, che ha visto coinvolti i giocatori di entrambe le squadre e che si è chiusa con diverse espulsioni. Gli animi erano incandescenti: sul terreno di gioco e sugli spalti, dove si sono registrati dei cori vergognosi nei confronti dell’attaccante dell’Inter Romelu Lukaku.

Buu razzisti e insulto schock – In un filmato che sta girando in rete, si sentono alcuni tifosi bianconeri fare il verso della scimmia e urlare frasi razziste nei confronti del centravanti belga: “Scimmia del ca**o“, e insulti di ogni tipo. In un altro video, diffuso sui social, si sentono altri insulti di matrice razzista nel momento dell’esecuzione del calcio di rigore decisivo.

Italia-Inghilterra, tensione prima dell’ingresso al Maradona


Le forze dell’ordine sono dovute intervenire per ristabilire la calma. Un tifoso inglese è rimasto lievemente ferito

articolo: https://www.ilnapolista.it/2023/03/italia-inghilterra-tensione-prima-dellingresso-al-maradona/

Secondo quanto riportato sui social, con un video, ci sarebbero stati piccoli scontri prima dell’ingresso al Maradona di Napoli, tra la polizia e un gruppo di tifosi inglesi.

I  supporter dell’Inghilterra avrebbero spinto particolarmente prima dell’ingresso allo stadio in occasione della sfida valida per le qualificazioni agli Europei 2024. Un po’ di tensione che ha portato le forze dell’ordine a dover ristabilire la calma, tutto si è concluso senza particolari conseguenze.

Italia-Inghilterra, tensione: incidenti tra polizia e inglesiLocal Team

Rompe il naso all’arbitro a fine partita, giocatore 17enne squalificato per cinque anni: “Violenza grave per motivi futili”


articolo: Rompe il naso all’arbitro a fine partita, giocatore 17enne squalificato per cinque anni: “Violenza grave per motivi futili” – la Repubblica

Domenica scorsa il calciatore della ColicoDerviese ha prima insultato il direttore di gara 19enne, poi dopo l’espulsione gli ha tirato tre pugni in faccia. Il ragazzo ha scritto una lettera aperta di scuse

Cinque anni di squalifica: vuol dire poter tornare sui campi di calcio dal 16 marzo 2028. Perché, nonostante le scuse arrivate nei giorni successivi, il gesto di un giocatore 17enne degli Allievi regionali della ColicoDerviese (Lecco) non poteva non essere sanzionato dalla giustizia sportiva: a fine partita il ragazzo ha aggredito l’arbitro colpendolo con tre pugni al volto dopo che, per alcuni insulti ricevuti, il direttore di gara, anche lui un ragazzo di 19 anni, lo aveva squalificato. “Non è neppure il caso di commentare la gravità della violenza posta in essere e la futilità della motivazione che l’ha scatenata“, scrive il giudice sportivo nel provvedimento appena emesso.

I fatti domenica scorsa, al termine della gara giocata a Rovetta contro la Vertovese, così come sono stati ricostruiti dal giudice e come riporta l’Eco di Bergamo: “Dinanzi alla porta dello spogliatoio il calciatore della società ColicoDerviese offendeva l’arbitro ed anche a lui il direttore di gara comunicava un provvedimento disciplinare. Alla notifica di tale decisione il calciatore avvicinava l’arbitro e lo colpiva con tre pugni al volto (alla tempia, all’occhio sinistro ed al setto nasale) provocandogli forte dolore, mal di testa lancinante e copiosa perdita di sangue dal naso. Il direttore di gara veniva soccorso dai dirigenti ospiti che provvedevano alle prime cure e a chiamare ambulanza e forze dell’ordine, coadiuvati dallo staff della società Colico. Sentito dai carabinieri e soccorso dai sanitari dell’ambulanza nel frattempo intervenuta, veniva trasportato al pronto soccorso dell’Ospedale A Locatellii di Piario (BG), dove a seguito di esami gli veniva diagnosticata la sospetta infrazione del versante sx delle ossa nasali. Veniva poi dimesso con prognosi di gg.15“. continua a leggere

Picchia l’arbitro dopo un cartellino rosso, calciatore del Pagnacco squalificato fino al 2026


articolo: Picchia l’arbitro dopo un cartellino rosso, calciatore del Pagnacco squalificato fino al 2026 (ilgazzettino.it)

Il numero 11 del Pagnacco Terry Frank Osadolor dovrà restare lontano dai campi da gioco per tre anni e tre mesi. Questa la squalifica arrivata al calciatore di 31 anni di Prima Categoria dopo che lo scorso 11 marzo aveva aggredito l’arbitro 21enne di Pordenone durante la partita Pagnacco-Deportivo Junior.

Al fallo di Osalador, il fischietto pordenonese aveva alzato un cartellino rosso, che però non è piaciuto al trentunenne in campo, il quale ha reagito colpendo il direttore di gara Luca Giovannelli Pagoni con un pugno dritto in faccia. Partita sospesa, l’arbitro è finito in ospedale a Udine per accertamenti, con uno zigomo gonfio e in stato di choc. A distanza di cinque giorni dal fatto, che ha scosso tutto il mondo del calcio dilettantistico del Friuli Venezia Giulia, è giunta la sentenza per il calciatore. Una sentenza che, considerata l’età di Osalador, vuol dire una fine carriera col pallone. 

Guerriglia nel centro di Napoli per i tifosi dell’Eintracht: incendiata auto della polizia


Caos ultras Francoforte a NapoliCalcioNapoli24

Guerriglia nel centro di Napoli per i tifosi dell’Eintracht: incendiata auto della polizia

articolo: Guerriglia nel centro di Napoli per i tifosi dell’Eintracht: incendiata auto della polizia – HuffPost Italia (huffingtonpost.it)

Intervento delle forze dell’ordine per evitare i contatti con la tifoseria partenopea: sassaiola, lacrimogeni e cassonetti rovesciati

Guerriglia in pieno centro a Napoli, dove si sono verificati scontri tra i tifosi dell’Eintracht Francoforte e decine di persone con il volto coperto da caschi. Via Calata Trinità Maggiore, nel cuore della città, è stata teatro del lancio di oggetti con bidoni della spazzatura rovesciati. Una vettura della Polizia è stata incendiata in via Calata Trinità Maggiore mentre un’altra, sempre della Polizia, è stata danneggiata: infranti i vetri. Terrore tra i passanti e i commercianti della strada.

I tifosi tedeschi da stamattina in corteo avevano raggiunto piazza del Gesù dal lungomare, dovevano salire sui bus che li avrebbero riportati nell’albergo dove alloggiavano. A quel punto sono i disordini. La Polizia, in assetto antisommossa, era impegnata a dividere le fazioni e a disperdere gli ultras.

Ferma condanna è stata espressa dalla Conferenza dei Capigruppo del Consiglio comunale di Napoli “per gli episodi che in queste ore stanno vedendo protagonisti gli ultrà tedeschi, giunti in città a seguito della squadra di calcio dell’Eintracht, avversaria del Napoli nella partita di Champions“. “Comportamenti che nulla hanno a che vedere con la bellezza e i valori dello sport e del calcio, che dovrebbero unire le persone al di là di ogni differenza” dicono i capigruppo, secondo cui è necessario “che gli organi competenti garantiscano la sicurezza dei cittadini e l’ordine pubblico, dato l’altissimo rischio di incidenti per la presenza nelle strade di centinaia di tifosi senza biglietto”.

Il Parlamentare dell’Alleanza Verdi Sinistra Borrelli chiede a Piantedosi di riferire in aula. “Quello che sta succedendo nelle ultime ore, con una città sotto assedio da parte di alcune centinaia di tifosi tedeschi, è inconcepibile e inaccettabile. Napoletani costretti a fuggire, a rimanere chiusi in casa, impossibilitati a muoversi liberamente” ha detto Borrelli. “Scontri per strada, tafferugli, traffico in tilt. Il tutto era stato ampiamente preannunciato dai circa 250 tifosi dell’Eintracht Francoforte eppure nessun atto sembra essere stato messo in campo per evitare questa vergogna. Per questa ragione ho chiesto di riferire in aula al ministro dell’Interno Piantedosi. Come è stato possibile farsi cogliere così impreparati? Per quale ragione è stato concesso ai tifosi tedeschi di bloccare la città di Napoli svolgendo cortei non autorizzati?” chiede il parlamentare. 

Napoli, tensioni tra tifosi dell’Eintracht e polizia in centro città upday

Colicoderviese, calciatore 17enne insulta l’arbitro dopo la partita: espulso, gli rompe il naso con un pugno


articolo di Barbara Gerosa:

Il giocatore  appartiene alla Colicoderviese (Lecco). L’episodio, al termine della trasferta  contro la Vertovese, in provincia di Bergamo

L’aggressione al termine della partita, quando le squadre stavano tornando negli spogliatoi. Un giocatore di 17 anni della Colicoderviese (Lecco) si è avvicinato all’arbitro nello spogliatoio, contestando la direzione di gara. Parole forti, lo avrebbe insultato. L’arbitro allora lo ha espulso. Quando si è visto sventolare il cartellino rosso ha reagito aggredendo l’arbitro: pugni e sberle fino a rompergli il naso. Il direttore di gara, anche lui giovanissimo, 19 anni solamente, è stato medicato al Pronto Soccorso dell’ospedale Antonio Locatelli di Piario. La prognosi è di 15 giorni per una frattura incompleta del setto nasale. E’ accaduto domenica mattina alla fine della partita del campionato degli allievi regionale Under 17 tra Vertovese-Colicoderviesegiocata allo stadio comunale di Rovetta, nella Bergamasca. 

Un match particolarmente caldo, terminato con un pareggio (1-1) e tre espulsioni. «Il Gruppo Sportivo Vertovese, insieme alla società US Rovetta, si dissocia e condanna il grave episodio. Esprimiamo la nostra vicinanza al direttore di gara augurandogli una pronta guarigione. Cogliamo l’occasione per rimarcare l’importanza di mantenere un comportamento corretto e rispettoso nei confronti della classe arbitrale e degli avversari», il messaggio affidato ai social della squadra di casa. 

Decisa anche la presa di posizione della ColicoDerviese«Non possiamo che condannare il comportamento del nostro giocatore- spiega il presidente Ernesto Maglia-. Abbiamo parlato con il ragazzo e con la famiglia. Lui per primo si dice rammaricato per quanto accaduto. Ha perso le staffe e non doveva succedere. Scriveremo una lettera alla federazione degli arbitri, per scusarci e accetteremo qualsiasi decisione sarà presa dal giudice sportivo. Come società stiamo portando avanti un progetto di crescita soprattutto umana dei nostri tesserati, che solo poche settimane fa si sono distinti per un gesto di fair play durante un rigore a favore assegnato in modo immeritato. Purtroppo non posso che constatare che ultimamente la tensione in campo e sugli spalti sta aumentando, trasformandosi in un problema sociale». 

Una settimana fa a Mandello del Lario il sindaco Riccardo Fasoli aveva chiuso il campo sportivo ai genitori dopo l’ennesimo episodio di violenza verbale durante una partita. Poi la riapertura, ma «sotto osservazione» e con il coinvolgimento delle forze dell’ordine in eventuali attività di sorveglianza.

Insulti razzisti e bestemmie dal pubblico, a Mandello chiuse le tribune del campo di calcio: “Cosa insegniamo ai nostri ragazzi?


articolo: https://milano.repubblica.it/cronaca/2023/03/06/news/razzismo_calcio_sindaco_mandello_lario_chiude_tribune_campo_sportivo-390738577/

Dopo numerosi episodi anche durante gli incontri delle giovanili il sindaco del comune lecchese ha firmato un’ordinanza: partite a porte chiuse fino a quando non ci sarà rispetto

Porte chiuse durante le partite di calcio, niente pubblico d’ora in poi al campo sportivo di Mandello del Lario (Lecco). Lo ha deciso il sindaco Riccardo Fasoli con un’ordinanza, come contromisura contro gli atti di violenza e razzismo avvenuti negli ultimi tempi.

In occasione di partite delle categorie giovanili, il pubblico e in particolare i genitori dei giocatori, si sono lasciati andare a ripetuti insulti razzisti, nei giorni scorsi è stato fatto esplodere anche un grosso petardo. Da qui la decisione del primo cittadino del centro affacciato sul ramo lecchese del Lago di Como.
Mi chiedo cosa stia accadendo e mi vergogno – ha detto il sindaco Fasoli – E’ stato necessario anche chiamare i carabinieri. Il calcio attira tanta gente, ma per rispetto dei giovani, dei direttori di gara e della popolazione, sono stato costretto a intervenire. Così non si può continuare“. continua a leggere

Violenta rissa tra genitori sulle gradinate di un partita under 14


articolo: Violenta rissa tra genitori sulle gradinate di un partita under 14 (napolitoday.it)

Il match, sostanzialmente corretto in campo, era tra il Barano e lo Sporting Village di Qualiano

Violenta rissa, ieri pomeriggio a Ischia, tra alcune persone che assistevano ad una partita di calcio tra i loro figli. Il Barano e lo Sporting Village di Qualiano si affrontavano, al campo don Luigi Di Iorio, in un incontro valido per il campionato provinciale Under 14. La partita andava avanti senza problemi, ma le cose sono degenerate sulle gradinate.

La madre di un calciatore baranese ha ripreso quella di un giocatore ospite che inveiva contro i giovani calciatori di casa. La discussione si è accesa e dalle parole si è passati ai fatti: le due donne si sono affrontate, ed è intervenuto il marito di una delle due. È scoppiata una rissa con quattro o cinque genitori della squadra di Qualiano si sono scagliati contro il padre di un ragazzo isolano e lo hanno malmenato, sembra utilizzando anche delle cinture.

La partita è stata sospesa, con i ragazzi che attoniti assistevano in campo alle violenze sugli spalti. Dopo alcuni minuti è arrivata una volante della polizia che è intervenuta fermando le violenze, identificando alcuni partecipanti e acquisendo dei video girati con gli smartphone da alcuni presenti.

Sono sei le persone identificate che verranno proposte per il Daspo al prefetto di Napoli, ma è possibile se ne aggiungano presto delle altre.

Nonno schiaffeggia calciatore 14enne della squadra avversaria…


articolo di Riccardo Caponetti: Nonno schiaffeggia calciatore 14enne della squadra avversaria, genitori tentano di aggredirlo: rissa sfiorata al torneo di Roma – la Repubblica

Nonno schiaffeggia calciatore 14enne della squadra avversaria, genitori tentano di aggredirlo: rissa sfiorata al torneo di Roma

La partita tra Romulea e Trastevere, valida per il campionato di calcio under 15 Elite, è stata sospesa al 17esimo minuto del primo tempo dopo il gesto violento di uno spettatore. L’uomo è stato portato via prima che scoppiasse il panico

La partita tra Romulea e Trastevere, valida per il campionato di calcio under 15 Elite, ieri è stata sospesa al 17esimo minuto del primo tempo perché uno spettatore, presumibilmente il nonno di un giocatore di casa, ha dato uno schiaffo a un ragazzo avversario.

Il gesto di violenza, preceduto da uno scontro dialettico tra i due separati dalla rete del campo dopo un fallo, ha mandato su tutte le furie i genitori del giovane calciatore in tribuna, che si sono riversati sull’anziano signore, prontamente portato via dal Campo Roma: la lucida collaborazione delle altre famiglie presenti sugli spalti ha consentito di sedare gli animi, evitando di trasformare un grave gesto in una rissa di ampie dimensioni.

Immediata la reazione dell’arbitro: partita sospesa – Vista la situazione, dopo aver espulso il calciatore del Trastevere e aver calmato gli animi dei ragazzi, l’arbitro, il sig. Forciniti di Roma 1, ha deciso comunque di sospendere la partita, anche perché il Trastevere aveva fatto sapere che non avrebbe ricominciato a giocare dopo l’accaduto. Sul posto, sono intervenuti gli agenti della Polizia, che hanno ricostruito l’episodio e acquisito le informazioni necessarie per identificare l’uomo.

La Romulea condanna il gesto – La Romulea ha subito condannato in maniera netta il gesto, prendendo le distanze con un comunicato ufficiale: “Relativamente a quanto riportato, la Società vuole esprimere la propria più ferma condanna degli atteggiamenti tenutesi fuori dal campo quali contrari ai valori ed ai principi dello sport che sia la Romulea ed il Trastevere perseguono preminentemente con continuità centenaria. Preme altresì sottolineare che durante la disputa tutti i giocatori in campo e gli staff di entrambe le squadre, ovvero nessun tesserato ha tenuto atteggiamenti violenti o aggressivi e che la situazione si è normalizzata immediatamente dopo il fatto isolato.

Tutto ciò premesso la Romulea intende dissociarsi da quanto accaduto nella maniera più assoluta, rinnovando senza riserve la condanna del gesto dello spettatore in quanto deprecabile ma che non può e non deve essere attribuito in alcun modo alla Società che certamente non è responsabile né direttamente né soggettivamente“. continua a leggere

Psg, Le Parisien: “Hakimi indagato per violenza sessuale”


articolo: https://sport.sky.it/calcio/ligue-1/2023/02/27/hakimi-accusa-stupro

Secondo il sito del quotidiano ‘Le Parisien’, una donna di 23 anni si è recata lo scorso fine settimana alla stazione di polizia, dove ha dichiarato di essere stata violentata dal giocatore marocchino nella sua casa di Boulogne-Billancourt. A quanto riferito, la giovane aveva rifiutato di sporgere denuncia ma l’ufficio del procuratore di Nanterre, un centro della banlieu parigina, ha aperto l’inchiesta

Achraf Hakimi è accusato di violenza sessuale, secondo quanto riporta ‘Le Parisien‘. La presunta vittima, una donna di 23 anni, ha raccontato la violenza alla polizia, sebbene secondo la stampa francese non abbia voluto sporgere denuncia. La procura di Créteil ha preso in carico il caso prima di trasmetterlo a quella di Nanterre, poiché i fatti si sono svolti a Boulogne-Billancourt. I due si sarebbero conosciuti il 16 gennaio conversando su Instagram, poi lo scorso sabato la giovane si sarebbe recata a casa del 24enne calciatore marocchino a bordo di un Uber che lui stesso le aveva prenotato. A casa di Hakimi le cose sarebbero degenerate, con il calciatore che avrebbe intrapreso con la donna degli atti sessuali nonostante le proteste di quest’ultima. La 23enne sarebbe poi riuscita a liberarsi e a fuggire, facendosi venire a prendere da un amico. Hakimi, che ha saltato le ultime due gare di Ligue 1 con Lille e Marsiglia per un infortunio, si sarebbe trovato solo a casa visto che moglie e figli erano in vacanza a Dubai.

“Serete i prossimi”: testa di maiale davanti alla sede. Protesta choc contro la Samp


articolo di Antonio Prisco: “Serete i prossimi”: testa di maiale davanti alla sede. Protesta choc contro la Samp – ilGiornale.it

Sul pacco ancora minacce anonime contro l’ex presidente Massimo Ferrero e l’avvocato Romei: “Le prossime teste saranno le vostre”

Massimo Ferrero – foto da ilGiornale.it

Aria sempre più tesa in casa Sampdoria. Stamattina davanti all’ingresso della Torre B di Corte Lambruschini, dove ha sede la società ligure è stata fatta trovare una testa di maiale mozzata all’interno di una scatola di cartone. Sopra un inquietante messaggio indirizzato all’ex presidente Massimo Ferrero e all’avvocato Antonio Romei, membro dell’attuale Cda: “Le prossime teste saranno le vostre“.

Un segnale indicativo di quanto si sia alzata la tensione intorno alla società blucerchiata, a forte rischio default (se non interverranno al più presto iniezioni di liquidità) e con la squadra a un passo dalla retrocessione. Immediato l’intervento delle forze dell’ordine: carabinieri e poliziotti della Digos hanno avviato delle indagini. Per risalire ai responsabili verranno visionate le numerose telecamere della zona intorno a corso Buenos Aires.

Quello di oggi è solo l’ultimo triste capitolo di una vicenda che va avanti da settimane. Lo scorso 30 gennaio una lettera di minacce accompagnata da un proiettile a salve era stata recapitata presso la sede della società a Corte Lambruschini. Oltre al bossolo, un messaggio con scritto: “Questa volta è a salve, il prossimo sarà vero“. Una decina di giorni nuovi una nuova missiva, questa volta di scuse, da parte di un anonimo.

“Chiedo scusa a tutti, ai signori Garrone e Ferrero per l’offesa e la stupida e scellerata intimidazione, all’UC Sampdoria e ai suoi tifosi” scrisse l’anonimo che si firmò “un tifoso esasperato e sinceramente pentito” – Ho sbagliato e me ne pento dolorosamente, pensavo di fare una goliardata e invece ho fatto una grandissima ca….ta, venendo meno ai modi civili e allo stile Samp e dei suoi meravigliosi tifosi, inasprendo inutilmente gli animi in un momento dove invece serve serenità e unità, vada come vada”.

La situazione societaria – Sul fronte societario, si continua a lavorare per riuscire ad ottenere attraverso un prestito ad hoc quei 30-35 milioni necessari per finire le stagione, rispettando tutte le scadenze da qui al termine del campionato. Qualora l’attuale proprietà non dovesse far fronte agli impegni, alla prima scadenza perderebbe il controllo societario. A quel punto non solo Massimo Zanetti, patron della Segafredo e della Virtus Bologna, e Raffaele Mincione (WRM Group) ma anche altri soggetti anche appartenenti ad ambienti genovesi potrebbero dare vita ad una sorta di consorzio per salvare la Samp. Intanto Luca Baraldi, braccio destro di Zanetti, sta studiando i numeri della Sampdoria per definire i dettagli dell’operazione, valutando ogni strada, a partire dal bond convertibile. Di sicuro occorre far presto perché le scadenze incombono e il clima in città sta diventando sempre più rovente.

Melendugno, colpi di arma da fuoco contro auto dell’allenatore della Virtus Francavilla


articolo di REDAZIONE ONLINE: Melendugno, colpi di arma da fuoco contro auto dell’allenatore della Virtus Francavilla – La Gazzetta del Mezzogiorno

Melendugno (Lecce), 23 febbraio 2023

Alcuni colpi di arma da fuoco sono stati esplosi la scorsa notte a Melendugno (Lecce) contro l’auto del 47enne Antonio Calabro, allenatore della squadra di calcio Virtus Francavilla. L’auto, un’Audi A6, era parcheggiata sotto casa di Calabro. I colpi hanno raggiunto l’auto sul lunotto posteriore che è andato in frantumi. Indagano i carabinieri.

Una persona a bordo di un monopattino elettrico che imbraccia un fucile, spara contro un’auto parcheggiata e poi va via, è quanto hanno ripreso le telecamere di videosorveglianza della zona in cui era parcheggiata l’auto dell’allenatore della Virtus Francavilla, Antonio Calabro, contro la quale la notte scorsa sono stati esplosi alcuni colpi di arma da fuoco. L’auto, un’Audi A6, era parcheggiata sotto casa dell’allenatore a Melendugno (Lecce) e ora è stata posta sotto sequestro. I carabinieri che indagano sull’accaduto non escludono alcuna pista anche se tendono a escludere quella legata all’attività del tecnico.

Scontri tra ultras del Napoli nel settore ospiti a Francoforte: cosa è successo


articolo di Edoardo Ciotola: Scontri tra ultras del Napoli nel settore ospiti a Francoforte: cosa è successo (tuttonotizie.eu)

Ancora una partita del Napoli, ancora una vittoria nel segno di Osimhen e Kvaratskhelia. Il primo ha sbloccato la partita su un passaggio delizioso di Lozano (definito il migliore in campo), il secondo ha fornito l’assist di tacco per il raddoppio di Di Lorenzo. Da segnalare, tuttavia, anche un rigore sbagliato da parte del georgiano, che inevitabilmente ha abbassato il suo voto. Ad ogni modo, il Napoli conferma l’ottimo momento anche in Europa e al Maradona, il 15 marzo, basterà un pareggio (o perfino una sconfitta con un gol di scarto) per assicurarsi il pass per i quarti di finale.

A rendere meno piacevole l’ennesima notte di gloria per il Napoli è quanto successo fuori dal campo. Nella serata di lunedì, alcuni tifosi napoletani sono stati aggrediti dagli ultras dell’Eintracht. Si parla di nove feriti lievi italiani e diversi tedeschi arrestati dalla polizia. Fuori dallo stadio sono stati incollati vari adesivi offensivi verso la tifoseria napoletana. All’interno del settore ospiti c’è stata una breve rissa ‘interna‘ tra supporter degli azzurri. In rete sono finiti vari video che immortalano quel momento oggettivamente inusuale. Cosa è successo?

La rissa ‘interna’ – Chi ha seguito la partita in televisione si è accorto che gli ultras napoletani non hanno cantato per tutti e 90 i minuti di gioco, né esposto pezze ultras. Le due cose sono strettamente collegate: la polizia tedesca, per ragioni di sicurezza, ha impedito ai tifosi di far entrare allo stadio striscioni e drappi con i nomi dei gruppi. Alcuni componenti della Curva A non sarebbero entrati per questo motivo e chi era nel settore ospiti, per protesta e solidarietà, non ha cantato. In un video diventato virale sui social, si vede chiaramente che nella parte bassa del settore ospiti, alcune decine di tifosi del Napoli sono coinvolti in una rissa piuttosto violenta, che tuttavia è durata pochi secondi.

Le versioni più accreditate sono due: si tratterebbe di una rissa tra tifosi napoletani residenti in Italia e altri che vivono in Germania, che non avrebbero voluto cedere il loro posto nella parte bassa della gradinata agli ultras. C’è anche chi sostiene che alcuni tifosi giunti in Germania senza biglietto avrebbero forzato i controlli per vedere la partita allo stadio, riuscendo nel loro intento. Probabilmente ciò ha portato la polizia tedesca a reagire e punire indistintamente i tifosi napoletani, aumentando la rabbia tra chi il biglietto lo aveva e assisteva all’ingresso ‘illegale’ di altre persone.

Caos in campo, lancio di sedie dagli spalti e offese sessiste contro l’arbitro donna: maxi squalifica per l’allenatore


Alice Gagliardi di San Benedetto è stata pesantemente insultata: i tifosi hanno lanciato due seggiolini contro la terna arbitrale

articolo di Stefano Torreggiani: Caos in campo, lancio di sedie dagli spalti e offese sessiste contro l’arbitro donna: maxi squalifica per l’allenatore (corriereadriatico.it)

Ancona, 15 febbraio 2023 

Accade tutto al “Savini” di Notaresco, in Abruzzo, nel corso del match San Nicolò NotarescoCynthialbalonga valido per la 23^ giornata del girone F, arbitrato dalla signora Alice Gagliardi di San Benedetto del Tronto, coadiuvata dagli assistenti Raschiatore di San Benedetto del Tronto e Amorello di Pesaro. Vincono gli ospiti 3-0, i soliti episodi che fanno discutere, proteste e lamentele. Il tutto pochi giorni dopo un altro episodio, quello di Osimo, che ha fatto discutere ed anche parecchio. Un paio di giorni bollenti, leggete quello che è successo con il tecnico che proprio questo pomeriggio ha rassegnato le dimissioni. 

Insulti sessisti contro un’arbitro donna, mister squalificato – A fine gara tante scintille con De Patre  che si è avvicinato con fare minaccioso, prima ad un calciatore della squadra laziale  e poi si è rivolto in maniera perentoria ad Alice Gagliardi brandendole contro una sedia e rivolgendole frasi offensive «implicanti discriminazione per motivi di sesso», mentre il tecnico abruzzese veniva trattenuto da altri dirigenti del suo sodalizio.

Un comportamento che gli è costato uno stop di un mese e mezzo. Fino al 31 marzo. E non solo: inflitti anche 2.500 euro di multa e una gara a porte chiuse al Notaresco, perchè i suoi tifosi hanno «rivolto reiterate espressioni triviali, offensive ed implicanti discriminazione per motivi di sesso all’indirizzo dell’arbitro. Inoltre i medesimi lanciavano due seggiolini all’indirizzo di un calciatore avversario e della terna arbitrale». Insomma, una brutta pagina di sport, macchiata da errori tecnici in campo e, ancor più gravi, atteggiamenti inqualificabili fuori.

Questo è il girone dove sono impegnate le  squadre marchigiane con la Vigor seconda dietro alla capolista Pineto e il Tolentino tristemente ultimo con De Patre che ha subito una lunga squalifica che ha una importante parentesi anche in serie A con  la maglia del Cagliari e che nel proseguo della carriera con un’esperienza anche all’Ancona sia come giocatore prima che come allenatore poi. L’importanza della posta in palio, la brutta posizione in classifica e il nerovismo gli hanno tirato un brutto scherzo.

E così è arrivata la pesante squalifica  «per avere, al termine della gara, avvicinato con fare minaccioso un calciatore avversario. In seguito si rivolgeva al Direttore di gara brandendo una sedia e rivolgendole espressioni offensive e implicanti discriminazione per motivi di sesso; veniva trattenuto da altri dirigenti del sodalizio».

Sospende la partita per rissa: arbitra viene chiusa dentro lo stadio


articolo: Sospende la partita per rissa: arbitra viene chiusa dentro lo stadio (leggo.it)

E’ rimasta chiusa dentro lo stadio dopo aver sospeso una partita di calcio della categoria Juniores a causa di una rissa in campo tra i giocatori. O forse, è stata “abbandonata” dentro l’impianto. E’ accaduto ad un arbitro donna in provincia di Brescia.

Le due società sono state multate – Secondo quanto riportato dall’edizione locale del Corriere della Sera, l’arbitro donna ha deciso di sospendere per rissa la partita tra Darfo e Carpenedolo e «quando usciva dagli spogliatoi si rendeva conto di essere stata abbandonata e chiusa dentro l’impianto», recita il comunicato della Lega nazionale dilettanti. Le due società sono state multate. Quella di casa anche per «l’inidonea assistenza all’arbitro».

Ultras devastano lo stadio: bagni divelti, polizia in assetto antisommossa evita lo scontro fra tifosi


articolo: Ultras devastano lo stadio: bagni divelti, polizia in assetto antisommossa evita lo scontro fra tifosi (leggo.it)

Scontri allo stadio di Spinea nel veneziano con gli ultras del Treviso

Una serata ad alta tensione a Spinea (Venezia), ieri sera, 8 febbraio, per scontri tra tifosi. In campo allo Stadio Allende, infatti, la squadra di casa affrontava il  Treviso (partita terminata 2 a 2 nel campionato di Eccellenza del Veneto). Dalla Marca, però, erano arrivati 40 tifosi ospiti che avrebbero cercato di arrivare allo scontro con un’altra cinquantina di supporter non solo dello Spinea, ma anche di altre squadre di Mestre. Ad attenderli le forze dell’ordine in assetto anti sommossa che hanno evitato che le due frange venissero troppo allo scontro.

Più volte, però, gli uomini della Digos hanno dovuto intervenire per evitare che finissero per venire a contatto. Una volta allo stadio i tifosi del Treviso avrebbero devastato i bagni riservato agli ospiti dell’Allende. La questura sta identificando i responsabili e sta valutando se procedere con i Daspo.

Palosco, giocatore espulso, il papà sferra un pugno all’arbitro. «Casi sempre più frequenti», «Corsi di educazione dei genitori»


articolo di Fabio Paravisi: https://bergamo.corriere.it/notizie/cronaca/23_febbraio_07/palosco-giocatore-espulso-papa-sferra-pugno-all-arbitro-casi-sempre-piu-frequenti-2e02de60-a6af-11ed-b9c4-8c4ac5be6a91.shtml

L’incontro di calcio Under 17 Oratorio Palosco-Aurora Seriate, il direttore di gara è andato al pronto soccorso. Le società condannano il gesto.

l grande Pierino Pulici, che gestisce una scuola calcio a Trezzo, disse che «la squadra ideale è composta da orfani», per raccontare la difficoltà di gestire i genitori più che i giocatori. Sarà stato d’accordo con lui l’arbitro della partita Under 17 Oratorio Palosco-Aurora Seriate, che domenica è finito al pronto soccorso per il pugno ricevuto dal padre di un giocatore espulso.

Come ha raccontato per primo L’Eco di Bergamo , è successo alla fine della gara, terminata 1-3 per l’Aurora. Gli sconfitti hanno avuto da ridire su alcune decisioni dell’arbitro, di poco più grande. Ne è nata una discussione, due giocatori hanno usato parole forti, cartellino rosso per entrambi. L’espulsione ha fatto infuriare il padre di uno dei due giocatori del Palosco, che è sceso in campo e ha sferrato un pugno all’arbitro, poi scappato nello spogliatoio perché l’altro lo stava inseguendo. Il ferito è quindi andato a farsi medicare al pronto soccorso di Seriate, da dov’è uscito con una prognosi di tre giorni. L’aggressore è stato denunciato ai carabinieri.

«E sì che noi avevamo giocato in dieci proprio per un’espulsione — commenta il direttore generale dell’Aurora, Andrea Orio —. Così non si può andare avanti, si perde lo scopo di tutta la cosa, che è quello di far divertire i ragazzi». «Stiamo intervenendo affinché certe situazioni non si verifichino più — aggiunge Fabio Gibellini, direttore sportivo del Palosco —, anche se vanno oltre ogni nostra responsabilità, essendo il gesto sconsiderato di un singolo che condanniamo e da cui prendiamo le distanze». «Il genitore non è di Palosco ma questo non toglie nulla alla gravità del fatto, mai accaduto prima — dice il sindaco Mario Mazza —. I genitori vogliono che i figli siano tutti dei Cristiano Ronaldo, e sfogano così le loro frustrazioni».

L’aggressione arriva due settimane dopo la maxirissa tra giocatori e genitori scoppiata al termine di Oratorio Alzanese e Tritium. «Siamo al paradosso che i nostri dirigenti devono partecipare a corsi di educazione dei genitori — dice il fiduciario provinciale del Coni Michele Cadei —. È un problema che riguarda tutti gli sport, troppi padri si arrabbiano per qualsiasi decisione che riguardi i figli. Una volta, in questi casi, le prendevi dall’allenatore e poi dai genitori». «Sono fatti sempre più frequenti, e spesso, come in questo caso, coinvolgono colleghi giovanissimi — dicono dall’Associazione italiana arbitri —. Abbiamo proposto di inasprire le pene e abbiamo invitato le vittime di aggressione a Coverciano con gli arbitri di Serie A».

Stangata per Casemiro dopo il gesto folle


articolo: Stangata per Casemiro dopo il gesto folle (msn.com)

Il centrocampista del Manchester United è stato punito con tre giornate di stop

Il centrocampista del Manchester United Casemiro ha pagato caro il comportamento tenuto durante la partita di Premier League di sabato scorso contro il Crystal Palace. L’ex Real, che durante una rissa in campo aveva messo le mani intorno al collo di Will Hughes, è stato punito con tre giornate di squalifica.

Il brasiliano era stato immediatamente espulso dall’arbitro dopo una lunga revisione al Var, e al momento dell’uscita si era portato il dito alla tempia come per dire al direttore di gara “sei matto“. Il Manchester United ha deciso di non fare ricorso per il verdeoro, che è alla sua prima espulsione diretta in carriera.

La rissa in campo, Casimiro aveva messo le mani intorno al collo di Will Hughes