Messico rally, massacrati a raffiche di mitra 10 piloti, altri 9 feriti


articolo: Messico rally, massacrati a raffiche di mitra 10 piloti, altri 9 feriti. Che cosa sappiamo Video (ilmessaggero.it)

Messico rally, massacrati a raffiche di mitra 10 piloti, altri 9 feriti

Strage durante una gara amatoriale al confine con gli Stati Uniti

Massacro in Messico: dieci persone ammazzate e nove ferite in Messico, in un agguato armato contro i piloti di un rally amatoriale chiamato ‘Cachanillazo‘, nella cittadina messicana di Ensenada, al confine con gli Stati Uniti. Il bilancio è stato reso noto dalle autorità locali. Secondo le prime ricostruzioni fornite, degli uomini armati scesi da un pickup hanno fatto fuoco con mitra su un gruppo di piloti che era fermo sul lato della strada. Le forze dell’ordine non hanno per ora capito il movente di un raid che come violenza riporta alle battaglie con i cartelli dei narcotrafficanti e a quelle fra gli stessi cartelli. Il commando arrivato a bordo di un pick nero ha sparato per uccidere terrorizzando la città di Ensenada, affacciata sul Pacifico, a sud di Tijuana, Baia California al confine con San Diego.

Irruzione in Vaticano, colpi di pistola per bloccare una vettura. Arrestato quarantenne


articolo: Irruzione in Vaticano, colpi di pistola per bloccare una vettura. Arrestato quarantenne – la Repubblica

Nel tentativo di fermare l’autovettura, l’ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo

Ha forzato in auto i varchi di controllo con una rincorsa, non si è fermato neppure dopo che un gendarme ha sparato al parafango, ha percorso a velocità sostenuta un intrico di piazze e cortili dentro il Vaticano. La sua corsa è terminata nel cortile di San Damaso, laddove ogni mattina papa Francesco si reca per le udienze al Palazzo apostolico. Un uomo di quartant’anni, con problemi psichici, ha seminato lo scompiglio questa sera nel cuore dello Stato pontificio, tanto che la prima misura dei servizi di sicurezza è stata bloccare ogni accesso alla residenza del Papa, Casa Santa Marta, dall’altro lato del piccolo Stato vaticano. Immediatamente arrestato, trascorrerà la notte in una cella della gendarmeria.

Lo sparo sul parafango – La sala stampa della Santa Sede ha reso noto in serata che “poco dopo le 20:00 un automobile ha raggiunto l’ingresso di Sant’Anna al Vaticano. Noncurante delle indicazioni fornitegli dal Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, che gli impedivano l’accesso nello Stato senza le relative autorizzazioni, è uscito temporaneamente dall’Ingresso e, dopo aver fatto manovra, è rientrato a forte velocità, forzando i due varchi di controllo, della Guardia Svizzera e del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano“.

Nel tentativo di fermare l’autovettura, l’ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo. Pur avendo colpito il mezzo sul parafango anteriore sinistro, l’auto ha proseguito la propria corsa“.

Il dedalo di cortili – “Essendo stato rapidamente diramato via radio il codice di allarme, il corpo di guardia ha chiuso il Portone della Zecca, che permette l’accesso alla parte posteriore della Basilica di San Pietro, ai giardini vaticani e a Piazza Santa Marta“, dove risiede papa Francesco.

L’autovettura nel frattempo ha raggiunto il Cortile di San Damaso, dove si affaccia il Palazzo apostolico, “e il conducente è sceso autonomamente ed è stato bloccato e posto in stato di arresto dal Corpo della Gendarmeria“. Per raggiungere il Cortile San Damaso da porta Sant’Anna l’uomo ha dovuto raggiungere il grande Cortile del Belvedere, alla fine di un rettilineo, e poi infilare una salita stretta e incunearsi in un dedalo di cortili (cortile del Pappagalli, cortile Borgia, cortile della Sentinella), mostrando una notevole abilità o una certa dimestichezza con i luoghi.

“Grave stato di alterazione psicofisica” – “L’uomo, di circa 40 anni“, riferisce la sala stampa, “è stato sottoposto immediatamente a una visita dei medici della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, che riscontravano un grave stato di alterazione psicofisica. Attualmente la persona si trova in una cella detentiva presso i nuovi locali della Caserma della Gendarmeria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria“.

Gru crolla sulla metropolitana: un morto e 8 feriti, treno travolto dal gigante di ferro


articolo: Gru crolla sulla metropolitana: un morto e 8 feriti, treno travolto dal gigante di ferro (leggo.it)

TaiwanGru crolla sulla metropolitana

Il governo di Taiwan ha aperto un’indagine per capire cosa sia accaduto

Tragedia a Taiwan. Il braccio di una gru è crollato e si schiantato contro la carrozza di un  treno  della  metropolitana nel distretto di Nantun di Taichung. Un incidente inspiegabile sul quale le autorità locali stanno ancora indagando per capire cosa abbia causa la caduta. Ma, nel frattempo, il bilancio è drammatico. 

Gru crolla su un treno della metropolitana – Secondo le prime ricostruzione dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, ci sarebbe solo un’unica vittima. Si tratta di una donna di 52 anni che è stata trovata senza vita nelle fasi iniziali dei soccorsi. La corsa disperata in ospedale non è – purtroppo – servita: la donna è stata dichiarata morta dopo poco.

I feriti, invece, sarebbero otto: cinque uomini, tra cui un turista canadese, e 3 donne. Tutti hanno riportato ferite da lacerazione alla testa e agli arti. E, rientrato l’allarme, adesso si indaga per capire l’esatta dinamica di un incidente, tutt’ora, inspiegabile.

La dinamica – Secondo una prima ricostruzione, il braccio della gru è crollato vicino all’incrocio di Wenxin Road. e Wenxin S., colpendo una carrozza della metro, sulla linea verde. Il governo, una volta venuto a conoscenza dell’incidente, ha ordinato la sospensione di tutti i lavori del cantiere incriminato, aprendo un’indagine

Texas, sparatoria in un centro commerciale: almeno 9 vittime, il killer ucciso dalla polizia


articolo: https://www.corriere.it/esteri/23_maggio_07/texas-sparatoria-un-centro-commerciale-2e11eabe-ec59-11ed-95b2-9a62a3f390fd.shtml

La sparatoria ad Allen, un piccolo sobborgo di Dallas, alle 15:30 del pomeriggio. Diversi feriti, tra i quali anche bambini. Un testimone: «Sembrava addestrato. Sapeva quello che stava facendo»

Una sparatoria è avvenuta in un centro commerciale in Texas, ad Allen, un piccolo sobborgo di Dallas, tra le 15:30 – 16 del pomeriggio (23.30-24 in Italia). Il bilancio della tragedia al Premium Outlets di Allen è di almeno otto vittime — più il killer — e sette feriti di età compresa tra 5 anni e 61 anni, che sono stati portati in ospedale. Ma il numero delle persone decedute è ancora provvisorio.

Il killer, che secondo i testimoni aveva un abbigliamento militare, ha aperto il fuoco sulla folla prima di essere ucciso a sua volta da un agente. Si teme che tra le vittime ci siano dei bambini. L’ennesimo episodio di follia delle armi negli Stati Uniti è iniziato alle 15:30, durante quello che sembrava un tipico pomeriggio di shopping all’Allen Premium Outlets, uno dei principali mall dello Stato.

Migliaia di persone si aggiravano tra gli oltre cento negozi del centro commerciale ignari dell’incubo che avrebbero vissuto di lì a pochi minuti. Testimoni hanno raccontato di aver sentito all’improvviso un forte rumore di spari, tra i 14 e i 60 colpi, e poi è scoppiato il caos. continua a leggere

Sparatoria in Texas, 9 morti in centro commercialeQuotidianoNazionale



Belgrado, tredicenne spara in classe con i fucili del padre: 9 morti, 7 feriti. Aveva una lista delle vittime


articolo: Belgrado, tredicenne spara in classe con i fucili del padre: 9 morti, 7 feriti. Aveva una lista delle vittime- Corriere.it

Una strage pianificata da mesi a Vracar, quartiere bene della capitale serba. In carcere sono finiti i genitori dell’assassino: tenevano le armi sotto chiave, ma lui le ha trovate

Forse una «F», un’insufficienza, presa la settimana prima in storia. Più probabilmente un sentimento nero covato per mesi e diventato un piano, con tanto di lista dei compagni di scuola da «liquidare». Non è ancora stata esplicitata — né da lui, né dagli inquirenti — la ragione per cui il tredicenne Kosta Kecmanovic, mercoledì mattina, sia entrato nella sua scuola a Belgrado con due fucili e quattro molotov intenzionato a una strage. Ha ucciso otto alunni e un guardiano ; sei altri ragazzini e un’insegnante hanno gravi ferite e sono in ospedale; in manette, non essendo lui perseguibile perché sotto i 14 anni, sono finiti il padre, un celebre medico, e la madre avvocata.

Vracar, quartiere elegante dalle case art nouveau e dagli isolati di ambasciate e musei, piomba nel terrore subito dopo il suono della campanella: la vicepreside Ivanka Jovanovic chiama la polizia già alle 8:40, urlando che «un ragazzino è entrato a scuola armato». Poco dopo un’altra telefonata alla polizia, stavolta dell’assassino: confessa di aver sparato a «varie persone dentro la scuola». Dal retro scappano decine di bambini . Uno sente gli spari — «sembravano fuochi d’artificio, ma al mattino?» — e va a recuperare la sorellina rischiando la vita. Ambulanze, volanti, auto civetta si fiondano alla scuola elementare Vladislav Ribnikar, intitolata a un giornalista ucciso — da uno sparo — nella Prima guerra mondiale. Il tredicenne si fa arrestare nel cortile. Ne esce in manette: in testa gli hanno infilato un cappuccio da boia.

Morti sul colpo sette ragazzine e un compagno, che Kosta Kecmanovic sembra aver scelto da una lista (di persone da cui si sentiva escluso? Era l’«alunno nuovo», frequentava la Vladislav Ribnikar da pochi mesi ma con profitto, da tempo vedeva una psicologa). Morto anche il popolare guardiano della scuola, in servizio da molti anni, intervenuto per salvare i più piccoli. La professoressa di storia è in ospedale con ferite gravi all’addome. Altri quattro ragazzini e due ragazze sono all’ospedale di Tiršov, due in pericolo di vita. Il tredicenne ha sparato al petto o alla testa: una mira presa con cura e allenata al poligono e a caccia, dove il padre lo aveva spesso portato con sé.

Al padre Vladimir, 48 anni, ora agli arresti, apparteneva una delle sue armi, regolarmente registrata. In casa stavano in una cassaforte, di cui però il ragazzo sapeva la combinazione. Arrestata anche la moglie. continua a leggere

Usa, gli hacker stranieri attaccano le scuole: 401 falsi allarmi di bombe e sparatorie


articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2023/04/22/news/usa_scuole_attacchi_hacker_falsi_allarmi_bomba-397159066/?ref=RHVS-BG-I270681069-P7-S8-T1

Non bastavano le stragi reali. Ora le minacce, inventate, arrivano anche da chiamate generate da computer. E hanno un forte impatto psicologico su studenti, insegnati e genitori

NEW YORK – Gli hacker stranieri hanno individuato un nuovo obiettivo: adesso puntano alla scuola, a milioni di studenti americani, per costringerli a vivere nel terrore. E quando sei spaventato, non puoi studiare. Dall’inizio dell’anno scolastico i pirati informatici hanno preso di mira le scuole, puntando sul loro lato debole: la paura dei “mass shooting, delle sparatorie nei campus. Da settembre ci sono stati 401 falsi allarmi generati in gran parte da computer e da hacker che operano fuori dagli Stati Uniti. Pirati informatici che hanno lanciato false richieste di aiuto, parlando di sparatorie e di allarmi bomba che hanno spinto polizia, Fbi e squadre speciali a mettere centinaia di scuole in lockdown, a caccia di killer o attentatori inesistenti. Quelli reali non bastavano.

Le Swatting calls – Le sparatorie avvengono ogni giorno negli Stati Uniti, nel 2023 sono state 168, con 473 vittime tra bambini e ragazzini con meno di 17 anni, e dall’inizio dell’anno scolastico ci sono stati centinaia di episodi che hanno coinvolto più di duemila studenti, ma il tema di questa storia sono i falsi allarmi, che si aggiungono alla paura reale. Vengono chiamati “Swatting calls”, cioè richieste di intervento delle Swat, le squadre di agenti di pronto intervento, e si stanno diffondendo in tutti gli Stati Uniti. Anche se non ci sono feriti, l’impatto psicologico sugli studenti è enorme. “Swatting” è l’atto di fare una richiesta d’aiuto al numero delle emergenze, il 911, che è spesso collegato agli Swat Teams. L’Fbi ha ammesso che il fenomeno è reale e diffuso. “Prendiamo questo problema molto seriamente – ha spiegato l’agenzia federale ad Axios queste minacce mettono persone innocenti a rischio e provocano grande paura nella comunità”.

Educator’s School Safety Network, una non profit che monitora il fenomeno nelle scuole, ha registrato 401 false segnalazioni in questo anno scolastico, telefonate pirata che si sono aggiunte a trenta segnalazioni reali di “mass shooting”, 45 che indicavano il ritrovamento di armi, 23 riguardanti violenze all’esterno, 13 legate alla presenza di persone sospette, 9 di oggetti sospetti. Mentre tutti gli Stati hanno avuto almeno un reale episodio di violenza nelle scuole, quasi nessuno Stato è immune dal fenomeno delle false telefonate. Secondo la National Association of School Resource Officers, che raccoglie dati sulle “Swatting calls“, in 42 Stati, oltre alla capitale Washington, c’è stato almeno un episodio da settembre. continua a leggere

Starship, il lancio e l’esplosione della nave spaziale di SpaceX di Elon Musk


Ecco il momento in cui viene fatta esplodere Starship, nave della SpaceX destinata ai futuri viaggi verso Marte. Starship è stata fatta esplodere in volo per motivi di sicurezza. Il lancio a Boca Chica, in Texas.

Starship non si è separata dal lanciatore e non tutti i motori del razzo Super Heavy si sono accesi correttamente, ma secondo l’azienda di Elon Musk il test è stato comunque un successo. «Il successo deriva da ciò che apprendiamo e il test di oggi – scrive la SpaceX in un tweet – ci aiuterà a migliorare l’affidabilità di Starship».

Ecco il lancio e l’esplosione di Starship, la nave spaziale di Space XVista Agenzia Televisiva Nazionale
SpaceX : pronto il test ORBITALE per STARSHIP e SUPERHEAVYlink4universe

Usa: sbaglia l’indirizzo dell’amico, 20 enne uccisa a fucilate


articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/nordamerica/2023/04/18/usa-sbaglia-lindirizzo-dellamico-20enne-uccisa-a-fucilate_89160160-1e24-4db2-98be-612aee9dc975.html

Nello stato di New York. Ieri la notizia di una ragazzo afroamericano ferito per aver confuso la porta a cui suonare in Missouri

Shock in Usa dove, dopo l’episodio dell’adolescente afroamericano Ralph Yarl, ferito con un colpo di arma da fuoco per aver suonato alla porta sbagliata, una ragazza è stata uccisa perché con la sua macchina è entrata per errore in un altro vialetto mentre andava a trovare un amico.

Si tratta di due casi, il primo avvenuto a Kansas City, in Missouri, e il secondo in una zona rurale dello stato di New York, che tornano a riaccendere due dibattiti mai sopiti in America: quello sulle armi da fuoco facili ma anche, nel caso del Missuouri, quello sul razzismo.

Il procuratore della contea di Clay Zachary Thompson ha affermato che nel caso di Ralph “c’è stata una componente razziale e il ragazzo, dimesso dall’ospeale dopo diversi giorni, ha ricevuto una telefonata dal presidente Joe Biden.

La ventenne Kaylin Gillis era in macchina con altre tre persone e – secondo la ricostruzione della polizia – è entrata per sbaglio nel vialetto di Kevin Monahan, nella città di Hebron. Dopo essersi accorta dell’errore stava tornando indietro ma Monahan, 65 anni, avrebbe aperto il fuoco contro il veicolo, colpendola. “Questo è un caso molto triste di alcuni giovani che stavano cercando la casa di un amico e sono finiti a casa di quest’uomo che ha deciso di uscire con un’arma da fuoco e di sparare“, ha detto lo sceriffo di Washington Country Jeffrey Murphy in conferenza stampa. “Non c’era chiaramente alcuna minaccia da parte di nessuno nel veicolo“, ha detto lo sceriffo Murphy. “Non c’era motivo per il signor Monahan di sentirsi minacciato“. L’uomo “non ha collaborato alle indagini e si è rifiutato di uscire dalla sua abitazione per parlare con la polizia“, ha dichiarato l’ufficio dello sceriffo in un comunicato stampa.

Combo USA, a sx Ralph Yarl, a dx Kaylin Gillis.

Usa, afroamericano suona alla casa sbagliata, gli sparano

articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2023/04/17/afroamericano-suona-alla-casa-sbagliata-gli-sparano_e78ab6d7-6c11-469d-8cfe-80fd8ea54c55.html

Confonde la casa dove doveva prendere i fratelli, il 16enne colpito alla testa e al braccio

Doveva essere una serata normale: andare a prendere i fratellini e poi tornare a casa.

Ma Ralph Yarl, 16enne afroamericano, ha sbagliato a suonare il campanello e, in risposta, ha ricevuto due colpi di arma da fuoco, uno a un braccio e uno in testa.

L’incidente è avvenuto lo scorso 13 aprile e il ragazzo, dopo giorni in ospedale, è stato dimesso ed è a casa: “continua a migliorare, sta facendo progressi“, ha detto il padre Paul Yarl. Due capi d’accusa, fra cui aggressione armata, sono stati presentati nei confronti dell’ottantacinquenne, bianco, che ha sparato al sedicenne. L’uomo non è sotto la custodia della polizia.

Il caso di Kansas City, in Missouri, alimenta il dibattito sulle armi da fuoco facili ma solleva anche, ancora una volta, quello sul razzismo. Decine di persone sono scese in piazza in segno di solidarietà e di vicinanza per la famiglia del teenager colpito. “Riconosciamo la frustrazione che un caso come questo può causare. Riconosco la componente razziale di questo caso e riconosco e capisco i timori della comunità“, ha detto il capo della polizia di Kansas City, Stacey Graves, evitando però di sbilanciarsi in conclusioni affrettate su una sparatoria motivata dal razzismo. “Al momento le informazioni che abbiamo non lo indicano ma le indagini sono in corso“, ha spiegato.

Sono arrabbiato, non sarebbe mai dovuto succedere“, ha aggiunto il sindaco Quinton Lucas. La maggior parte dei dettagli sull’accaduto sono stati diffusi dai legali della famiglia Yarl, fra i quali c’è Ben Crump, lo stesso avvocato che ha curato il caso di George Floyd. “Non ci sono scuse per rilasciare un sospettato armato e pericoloso che ha colpito un teenager disarmato e indifeso che suonava al suo campanello“, hanno spiegato i legali. “E’ andato alla casa sbagliata, a un isolato di distanza da dove erano i suoi fratelli“, ha detto la zia del ragazzo, Faith Spoonmore, osservando come l’indirizzo giusto e quello sbagliato erano molti simili, Northeast 115th Street e Northeast 115th Terrace. Sentiti gli spari è stata una vicina dell’ottantenne bianco a chiamare la polizia. La donna è rimasta con Ralph in attesa dell’arrivo dei soccorsi. “Mi ha detto che era nella squadra di corsa del liceo e che suonava il clarinetto in un gruppo. E’ un ragazzo forte – ha raccontato la donna. Un ragazzo molto coraggioso“.

Joe Biden ha avuto una conversazione telefonica con Ralph Yarl augurandogli una rapida guarigione.

La Germania chiude tutte le sue centrali nucleari, sabato (e ora Scholz «frena» sul clima: ecco perché)


articolo: https://www.corriere.it/esteri/23_aprile_13/germania-chiude-centrali-nucleari-4dfca7ec-da07-11ed-8793-d596ac419662.shtml

Questo fine settimana chiuderanno le ultime tre centrali nucleari ancora attive, e la Germania dirà addio all’energia atomica: a deciderlo era stata l’allora cancelliera Merkel, nel 2011. E il suo successore «frena» sulla difesa dell’ambiente – per ipotecare le prossime elezioni

Questo fine settimana chiuderanno le ultime tre centrali nucleari tedesche ancora attive e la Germania dirà addio all’energia atomica, come deciso dall’allora cancelliera Angela Merkel nel 2011 dopo il disastro nucleare di Fukushima, in Giappone.

Il governo di Olaf Scholz ha respinto mercoledì 12 aprile le richieste di un ulteriore rinvio della chiusura dei reattori Emsland, Neckarwestheim e Isar II, già rimandata a causa della crisi energetica conseguente all’invasione russa dell’Ucraina (inizialmente era prevista per il 31 dicembre 2022). I politici dell’opposizione e persino alcuni membri dei Fdp, il partito liberale che fa parte dell’alleanza di governo, volevano prorogare ancora l’uso delle centrali atomiche. «L’abbandono del nucleare entro il 15 aprile, cioè questo sabato, è un fatto compiuto», ha dichiarato Christiane Hoffmann, portavoce di Scholz. continua a leggere

Marsiglia, esplosione nella notte: crolla un palazzo di quattro piani. Il sindaco: «Prepariamoci ad avere vittime»


articolo: https://www.corriere.it/esteri/23_aprile_09/marsiglia-crolla-edificio-notte-357eefd4-d66c-11ed-abda-87da1fb8b4f0.shtml

Marsiglia, crolla un palazzo di quattro pianiAfp

«Attualmente 33 persone coinvolte, sei feriti». La ricerca dei dispersi resa difficile dalle fiamme. La causa potrebbe essere una fuga di gas. Evacuati i palazzi adiacenti

Un edificio di quattro piani è crollato nella notte tra sabato a domenica, intorno a mezzanotte e quaranta, nel centro di Marsiglia, al numero 17 di rue de Tivoli, nel quinto arrondissement, provocando il crollo parziale degli edifici al numero 15 e 19. I servizi di emergenza sono sul posto e ci sono almeno cinque feriti, secondo le prime informazioni, che sarebbero alcuni residenti dei palazzi vicini.

I testimoni parlano di una forte esplosione che ha fatto venire giù l’intero palazzo. «C’è stata un’enorme esplosione», ha detto all’Afp Gilles, che vive in una strada perpendicolare a quella dell’edificio crollato. «Ci sono forti sospetti che un’esplosione abbia causato il crollo», ha confermato il prefetto regionale Christophe Mirmand, aggiungendo che il gas potrebbe essere «una possibile opzione». continua a leggere

Sparatoria Nashville, ragazza 28enne con due fucili d’assalto e una pistola fa strage in una scuola cristiana. Almeno sei morti


articolo: Sparatoria Nashville, ragazza 28enne con due fucili d’assalto e una pistola fa strage in una scuola cristiana. Almeno sei morti (ilmattino.it)

Sparatoria in una scuola a Nashville, almeno quattro morti tra cui il killer

Tra le vittime tre adulti e tre bambini. Jill Biden: «Sono senza parole: i nostri bambini meritano molto meglio»

L’ennesima strage in una scuola americana e ancora bambini tra le vittime della follia delle armi: Audrey Elizabeth Hale, 28 anni, ex studentessa, è entrata nella Covenant School di Nashville, in Tennessee, imbracciando due fucili e una pistola e ha aperto il fuoco lasciando a terra, senza vita, sei persone di cui almeno tre piccoli alunni delle elementari. Un’altra strage, la 129/ma sparatoria di massa negli Stati Uniti solo dall’inizio dell’anno, ovvero oltre una al giorno da gennaio. Il tempestivo intervento della polizia ha evitato il peggio: dalla chiamata al 911 all’uccisione della killer all’interno della scuola privata sono trascorsi solo 14 minuti. La donna è stata fermata al secondo piano dell’edificio, quando si trovava ancora nell’atrio e non aveva quindi avuto tempo di entrare in nessuna classe, anche se si era già lasciata dietro una scia di sangue innocente. I cinque agenti arrivati per primi l’hanno affrontata e l’hanno uccisa sul posto. continua a leggere

Riforma pensioni Francia, violente proteste a Parigi: 123 poliziotti feriti, almeno 80 fermi


articolo: Riforma pensioni Francia, violente proteste a Parigi: 123 poliziotti feriti, almeno 80 fermi (ilmessaggero.it)

Secondo la prefettura, circa «un migliaio» di «elementi radicali», vestiti di nero e con il volto coperto, sono presenti nel corteo

Maxi-corteo segnato da violenze a Parigi nella nona giornata di mobilitazione nazionale contro la riforma delle pensioni di Emmanuel Macron. Il contestato innalzamento a 64 anni dell’età previdenziale è ormai legge ma le strade della capitale e di altre città di Francia continuano ad essere gremite di manifestanti. Il sindacato CGT ha annunciato 3,5 milioni di persone in piazza in tutto il Paese, di cui 800.000 solo a Parigi. Per il ministero dell’Interno, sono stati poco più di un milione al livello nazionale e 119.000 nella capitale. A Parigi, centinaia di elementi radicali identificati come Black Bloc hanno spaccato vetrine ed elementi dell’arredo urbano, per poi scagliarsi contro supermercati, banche e fast-food fino a sera.

Almeno 80 fermi, 123 poliziotti feritiSono almeno 80 gli arresti compiuti finora a Parigi dalle forze dell’ordine durante i disordini e gli scontri a margine della manifestazione di protesta contro la riforma delle pensioni. Le forze dell’ordine hanno separato i partecipanti alla manifestazione sindacale dagli elementi più violenti presenti in testa al corteo. Secondo la prefettura, circa «un migliaio» di «elementi radicali», vestiti di nero e con il volto coperto, sono presenti nel corteo. I poliziotti e gendarmi feriti sono 123.

La manifestazione – In stragrande maggioranza pacifica, la manifestazione parigina era cominciata sotto alla colonne de Juillet, la celebre colonna eretta nel 1835 in Place de la Bastille, con le bandiere multicolore dei sindacati e gli altoparlanti che trasmettevano a tutto volume “La foule” di Edith Piaf, tra i brani simbolo del repertorio francese. Come una risposta in musica alle dichiarazioni attribuite a Macron, secondo cui la «folla» che manifesta contro la riforma non ha «legittimità dinanzi al popolo che si esprime sovrano attraverso gli eletti» in Parlamento. continua a leggere

Parigi, per le strade è battaglia: proseguono le cariche della poliziaLocal Team
Parigi, cariche della polizia: tentativi di dispersione dei manifestanti in piazza contro MacronLocal Team



Usa, sparatoria in campus del Michigan: 3 morti e 5 feriti


articolo Redazione ANSA: Usa, sparatoria in campus del Michigan: 3 morti e 5 feriti – Nord America – ANSA

Il sospetto killer si è suicidato, afferma la polizia

L’uomo ritenuto responsabile della sparatoria avvenuta ieri sera nell’Università statale del Michigan (Msu), che ha provocato almeno tre morti e cinque feriti, si è suicidato: lo rende noto in un tweet la Polizia di Stato del Michigan (Msp).

Il sospetto ha aperto il fuoco nella Berkeley Hall, nel campus di East Leaning, alle 20:30 ora locale (le 2:30 in Italia).

Un’ora dopo la stessa persona ha sparato nei pressi di una palestra a un chilometro dalla residenza dove è avvenuta la prima sparatoria.

Il campus della State University del Michigan, ad est della capitale statale Lansing, ospita 50.000 studenti. Le attività della State University del Michigan “sono sospese per 48 ore“, ha detto la polizia chiedendo agli studenti di non presentarsi all’ateneo.  

Usa, tempesta di ghiaccio: quasi mille voli cancellati in 24 ore


articolo: Usa, tempesta di ghiaccio: quasi mille voli cancellati in 24 ore (mediaset.it)

Gli Usa sono stati colpiti da una violenta tempesta di ghiaccio al sud che ha provocato la cancellazione di quasi mille voli nazionali nelle ultime 24 ore.

Lo riporta il sito di monitoraggio del trasporto aereo FlightAware. Il maltempo ha colpito soprattutto l’area dell’aeroporto di Dallas-Fort Worth, anche se è stato più il sud-ovest degli Stati Uniti che ha visto la maggior parte dei voli cancellati (419)

Tyre Nichols pestato a morte da 5 agenti: il video choc scuote Memphis. Proteste in tutti gli Stati Uniti – Afroamericano ucciso, scoppiano proteste in molte città Usa


Tyre Nichols pestato a morte da 5 agenti: il video choc scuote Memphis. Proteste in tutti gli Stati Uniti

articolo di Viviana Mazza: Tyre Nichols pestato a morte da 5 agenti: il video choc scuote Memphis. Proteste in tutti gli Stati Uniti- Corriere.it

Diffuso ieri dalla polizia il video dell’arresto di Tyre Nichols, 29 anni: è stato picchiato a morte dalla polizia che lo ha fermato per eccesso di velocità. Le sue ultime parole: «Mamma, mamma, mamma»

Video of deadly police beating of Tyre Nichols releasedCGTN

Pestato a morte da cinque poliziottiTyre Nichols, 29 anni, ripeteva: «Che cosa ho fatto?». «Mamma, mamma, mamma» sono state le sue ultime parole, riprese in video dalle bodycam degli agenti e da una telecamera di sorveglianza a 90 metri da casa sua a Memphis, in Tennessee. Una vicenda che ha turbato e indignato le stesse autorità della polizia, che hanno pubblicato il filmato ieri notte su YouTube. Nichols, afroamericano, un figlio di 4 anni, è stato fermato al volante della sua auto sabato 7 gennaio alle 8:30, da cinque agenti, anche loro neri. Tadarrius Bean, Demetrius Haley, Emmitt Martin III, Desmond Mills Jr e Justin Smith sono stati licenziati e poi incriminati con accuse che includono omicidio di secondo grado, aggressione aggravata, rapimento aggravato.

Il rapporto degli agenti parla di fermo per eccesso di velocità; ma Cerelyn Davis, la prima donna nera a capo della polizia di Memphis, ha detto che non ci sono prove di alcuna infrazione da parte di Nichols e ha paragonato il suo pestaggio a quello di Rodney King, che scatenò le rivolte del 1992 a Los Angeles. I genitori e le autorità, inclusi il presidente Biden e il ministro della Giustizia Merrick Garland che ha aperto un’inchiesta separata, hanno lanciato molteplici appelli che le proteste siano pacifiche. I cinque poliziotti fanno parte di un’unità chiamata Scorpion (Street Crimes Operation to Restore Peace in Our Neighborhoods), creata nel 2021 per riportare «la pace nei nostri quartieri» dopo un aumento dei crimini e della violenza a Memphis.

Il noto avvocato dei diritti civili Ben Crump, che rappresenta i genitori di Nichols, ne chiede lo scioglimento: «Altri cittadini neri innocenti fermati, picchiati e minacciati in cerca di droga e di armi da quell’unità ne avevano denunciato gli abusi alla polizia ma non sono stati ascoltati». Già quando i cinque agenti fermano Nichols «c’è un livello di aggressione inspiegabile», nota la dirigente della polizia. Lui cerca di scappare a piedi e il fatto stesso che lo faccia scatena la rabbia degli agenti. Usano spray al peperoncino e taser all’inizio, poi dopo averlo catturato lo picchiano per tre minuti di seguito.

Cruciali, più delle riprese delle bodycam, sono state quelle di una telecamera su un palo della luce nel quartiere: mentre sentiamo gli agenti mentire, ad un certo punto, come se parlassero alle loro bodycam affermando che il sospetto aveva cercato di strappare ad uno di loro la pistola , la telecamera dall’alto mostra la brutalità immotivata delle loro azioni. Usano un bastone di metallo estraibile, lo prendono a pugni ripetutamente, «uno lo prende a calci come fosse una palla da football», ha notato il padre Rodney Wells. «La cosa più significativa — per lui — è il fatto che ci sono forse dieci agenti e nessuno cerca di fermare il pestaggio di mio figlio, nemmeno dopo: fumano sigarette, come fosse tutto tranquillo. Lo appoggiano all’auto, lui si accascia e un agente grida: “Siediti, figlio di puttana”, ma è ammanettato. Lo devono tirare su, più di una volta. Ma nessuno gli presta soccorso». continua a leggere

USA, scontri dopo i video di Tyre Nichols ucciso dalla poliziaTeleAmbiente

Afroamericano ucciso, scoppiano proteste in molte città Usa

articolo di Redazione Online: Afroamericano ucciso, scoppiano proteste in molte città Usa- Corriere.it

La diffusione del video che mostra la brutale aggressione a Tyre Nichols, 29 anni, da parte di cinque poliziotti neri ha innescato violenze in tutto il Paese

Proteste sono scoppiate in numerose città degli Stati Uniti a seguito della diffusione dei video sull’ uccisione di Tyre Nichols da parte di cinque agenti della polizia a Memphis. Nella città del Tennessee — riferiscono i media locali — i manifestanti hanno bloccato il ponte dell’Interstate 55 che attraversa il fiume Mississippi e porta verso l’Arkansas. continua a leggere

Due sparatorie in California, 10 morti. Individuato il killer


articolo Redazione ANSA: Due sparatorie in California, 10 morti. Individuato il killer – Nord America – ANSA

Entrambi gli attentati sono avvenuti in occasione dei festeggiamenti per il Capodanno cinese

L’uomo che ha ucciso dieci persone in un locale a Monterey Park potrebbe essersi suicidato all’interno del camioncino bianco che la polizia ha circondato.

Le squadre speciali della polizia sono scese dalle loro volanti e hanno circondato il furgone.

All’interno ci sarebbe il corpo di un uomo riverso sul volante. È probabile che si tratti del killer ma la polizia non ha dato nessuna conferma ufficiale.

Sono dieci le vittime della sparatoria avvenuta  a Monterey. Altre dieci persone sono rimaste ferite. Ancora nessuna informazione sul movente. “Il killer è un uomo asiatico e ha usato un fucile d’assalto ad alta potenza” ha detto lo sceriffo della contea di Los Angeles, Robert Luna. “Seguiamo ogni pista, non sappiamo se si tratti di un crimine d’odio o menoIl killer è stato descritto dalla polizia come un uomo di origine asiatica, tra i 30 e i 50 anni.

La sparatoria è avvenuta a West Garvey Avenue intorno alle 22:22 di sabato 21 gennaio (le 7:22 in Italia). Seung Won Choi, proprietario di un ristorante di fronte a dove è avvenuta la sparatoria, ha detto al Los Angeles Times che tre persone si sono precipitate nel suo ristorante e gli hanno detto di chiudere a chiave la porta perché c’era un uomo con una pistola semiautomatica nella zona, che aveva con sé anche diversi caricatori di munizioni. Wong Wei, che vive nelle vicinanze, ha a sua volta detto allo stesso giornale che una sua amica era andata in discoteca e ha visto un uomo armato e tre corpi: due donne e una persona che ha detto essere il direttore del club.

La polizia della contea di Los Angeles ha confermato che il killer di Monterey Park è lo stesso che venti minuti dopo ha fatto irruzione in un altro locale dove, fortunatamente, è stato bloccato e disarmato dai clienti.

Canton, con un’auto di lusso si scaglia contro la folla e poi lancia banconote in aria: 5 morti


articolo di Gianluca Modolo: Canton, con un’auto di lusso si scaglia contro la folla e poi lancia banconote in aria: 5 morti – la Repubblica

Alla guida un giovane di 22 anni. Dopo aver colpito ha gettato soldi. Non sono chiare le motivazioni del gesto. Si sospetta che il colpevole possa appartenere a una famiglia potente: censura sui post sui social

HONG KONG 12 gennaio 2023

Dopo essere piombato sulla folla è uscito dalla macchina lanciando banconote in aria. Non sono ancora chiare le cause del gesto compiuto ieri sera a Canton, nel sud della Cina, da un ragazzo 22enne che con la sua automobile si è lanciato sui pedoni, uccidendo 5 persone e ferendone 13

L’incidente è avvenuto durante l’ora di punta, attorno alle 17.30, in un incrocio vicino alla Zhengjia Plaza molto trafficato della megalopoli da 19 milioni di abitanti. L’uomo è stato subito arrestato dalla polizia. Si indaga sulle cause, al momento sconosciute. Così come sono sconosciute, ancora, le identità delle vittime. 

Ha deliberatamente guidato contro le persone che stavano aspettando di attraversare al semaforo. Poi ha fatto un’inversione a U e ha colpito di nuovo“, ha raccontato un testimone oculare al quotidiano locale Hongxin News. “Non guidava troppo velocemente, ma alcune persone non sono riuscite a scappare in tempo”. continua a leggere

Traduzione twitter – Un incidente scioccante che ha coinvolto un SUV che ha investito pedoni a #Guangzhou oggi ha provocato la morte di 5 persone e il ferimento di 13. Il sospetto, un maschio di 22 anni del Guangdong, è stato ora arrestato. I video che circolano sui social cinesi mostrano l’incidente e le conseguenze (a discrezione dello spettatore).

Lisa Marie Presley in coma farmacologico per arresto cardiaco


Lisa Marie Presley at the Golden Globes on 10 JanuaryFoto da https://news.sky.com

articolo di Redazione Online: Lisa Marie Presley in coma farmacologico per arresto cardiaco- Corriere.it

La figlia di Elvis, 54 anni, è stata trasportata d’urgenza in ospedale. Martedì sera era presente alla cerimonia dei Golden Globes a Beverly Hills

Lisa Marie Presley, cantautrice e unica figlia di Elvis Presley, è in condizioni critiche in un ospedale di Los Angeles. È stata portata d’urgenza in un ospedale della California a causa di un arresto cardiaco dopo il malore l’ha colpita la mattina di giovedì nella sua abitazione di Calabasas, cittadina della contea di Los Angeles. Lo ha riferito il tabloid e sito di gossip americano TMZ. Il polso della figlia di Elvis avrebbe ripreso a battere e la donna si sarebbe ripresa grazie alla pronta rianimazione degli operatori sanitari, ma saranno necessari ulteriori accertamenti sulle sue condizioni di salute. Le sarebbe stata somministrata epinefrina per rianimarla. continua a leggere

Arriva l’euro in Croazia e aumentano i prezzi. L’ultimatum: “Riabbassarli entro venerdì”


articolo: Arriva l’euro in Croazia e aumentano i prezzi. L’ultimatum: “Riabbassarli entro venerdì” (today.it)

Il premier chiede il ritorno delle tariffe precedenti all’ingresso nell’Eurozona. Varsavia contro la moneta unica: “Questo caos ci serva come monito”

L’ingresso della Croazia nell’euro è stato accolto con gioia dai vertici della Bce e dell’Ue. Ma le associazioni dei consumatori e i cittadini hanno notato forti aumenti di prezzo a partire dal primo gennaio, cioè da quando il Paese è passato alla moneta unica. A sole 48 dal cambio di valuta il ministro dell’Economia, Davor Filipovic, si è visto costretto a chiedere un urgente faccia a faccia con le principali catene di supermercati. Le ripetute denunce di rincari ingiustificati, che si sono sommati all’aumento generale del costo della vita, hanno costretto il governo di Zagabria a dettare un ultimatum.

Alcuni si stanno comportando in modo fraudolento“, ha tuonato lunedì il premier Andrej Plenkovic, il quale poi ha avvertito che le catene della grande distribuzione “hanno tempo fino a venerdì per ristabilire i prezzi” corrispondenti al reale tasso di cambio fissato a 7,53 kune croate per un euro. Seppure non sia ancora chiaro cosa intenda fare l’esecutivo croato qualora le tariffe dovessero restare più alte rispetto a quanto atteso dai consumatori, sembra chiaro che la politica nazionale non voglia assistere senza reagire alle presunte speculazioni.

Gli aumenti di prezzo ingiustificati, oltre a causare un danno economico ai cittadini croati, gettano ombre sul passaggio dalla valuta nazionale alla moneta unica che il governo vuole far passare alla storia come un successo. “Tutto è andato nel migliore dei modi e senza problemi, dalla fornitura di banconote e monete alle operazioni di pagamento e al funzionamento degli sportelli automatici“, ha affermato Plenkovic. Il passaggio all’euro, a detta del premier, rappresenta “un enorme passo avanti verso la piena integrazione nell’Unione europea” dell’ultimo Paese che ha aderito all’Ue solo il primo luglio del 2013. Ma i progressi europeisti di Zagabria, dopo le notizie sugli aumenti delle tariffe, stanno venendo usati come arma di propaganda anti-Ue dalla forze più ostili a Bruxelles. 

Quel caos dei prezzi in Croazia dovrebbe servire come monito per noi“, ha detto il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki. Il leader del Paese che si prepara ad andare al voto in autunno ha escluso a più riprese l’ingresso della Polonia nell’Eurozona. Il Paese, che al momento non ha i requisiti per aderire alla moneta unica, a detta di Morawiecki dovrebbe tenersi stretta la sua valuta, lo zloty, per evitare ulteriori aumenti del costo della vita.

Cosa cambia in concreto per l’Italia con la Croazia in area Schengen ed euro

articolo: Cosa cambia in concreto per l’Italia con la Croazia in area Schengen ed euro (today.it)

Dopo 10 anni dall’adesione all’Ue Zagabria entra nei club della moneta unica e della libertà di movimento

Fine dei controlli nei valichi di frontiera tra Croazia e Slovenia – foto Ansa EPA/ANTONIO BAT

Il 2023 è un anno storico per la Croazia. Il più giovane membro dell’Unione europea è entrato nell’euro e nell’area Schengen di libero movimento, dopo 10 anni dall’ingresso nel blocco, attuando un sorpasso a Paesi che hanno aderito all’Ue molto prima, come Romania e Bulgaria. La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha salutato “due immensi risultati”, parlando a Capodanno insieme al premier croato Andrej Plenković e alla Presidente slovena Nataša Pirc Musar presso un posto di frontiera nella città di Bregana. “Non c’è luogo in Europa in cui sia più vero che oggi è una stagione di nuovi inizi e nuovi capitoli che qui al confine tra Croazia e Slovenia“, ha detto la von der Leyen.

Zagabria diventa quindi il 20esimo membro del club dei Paesi con la moneta unica e il 27esimo di quelli in cui si può viaggiare e muoversi liberamente e senza controlli. Al valico di frontiera di Bregana, la polizia ha tolto i cartelli a mezzanotte del 31 dicembre e una barriera è stata sollevata per l’ultima volta, prima che venisse installato un cartello con la scritta “freepassage“, a simboleggiare la fine dei controlli. La caduta di queste barriere alla circolazione è “l’affermazione finale della nostra identità europea, per la quale generazioni di croati hanno combattuto e lottato“, ha dichiarato il ministro dell’Interno Davor Božinović, pure presente alla celebrazione dell’evento. Von der Leyen ha sostenuto che coloro che vivono vicino alla Slovenia e all’Ungheria vedranno “risultati tangibili” potendo attraversare liberamente la frontiera per lavorare e fare acquisti. “Le comunità si avvicineranno sempre di più“, ha garantito.

Per quanto riguarda la moneta il tasso di conversione della kuna croata è stato fissato a 7,53450 per 1 euro. Entrambe le valute potranno essere utilizzate per i pagamenti nelle due prime settimane di gennaio, poi a partire dal 15 gennaio, le banconote e le monete in euro diventeranno le uniche ad avere corso legale. I prezzi di beni e servizi saranno indicati sia in euro che in kune fino al 31 dicembre prossimo. “I nostri cittadini e l’economia saranno più protetti dalle crisi“, ha detto il premier croato Plenković. E le conseguenze di questa adesione saranno anche per gli italiani. Innanzitutto perché sarà molto più semplice andare in vacanza nella nazione, e spariranno le file per i controlli sia negli aeroporti che per chi decide di fare il viaggio in auto o in nave, e poi perché si potrà tranquillamente usare l’euro, senza dover fare cambi.

Per il Paese l’ingresso nell’area Schengen significherà anche probabilmente una maggiore pressione migratoria visto che l’ingresso nella nazione, che adesso è una porta verso il resto dell’Unione, diventerà molto più ambito. Il problema si concentrerà soprattutto sul confine con la Serbia, Stato che con diverse nazioni del mondo ha accordi di liberalizzazione dei visti che ne fanno un meta per mettere un piede in Europa e provare poi a entrare irregolarmente nell’Ue. L’attuale lista dei Paesi con cui Belgrado ha questo tipo di accordi comprende Armenia, Azerbaigian, Bahrein, Bielorussia, Bolivia, Cina, Cuba, Indonesia, Giamaica, Kirghizistan, Kuwait, Kazakistan, Mongolia, Oman, Qatar, Russia, Suriname e Turchia. Ma essendo la Serbia un Paese candidato all’adesione, Bruxelles sta facendo pressioni affinché questa lista si riduca.

A partire dal primo gennaio 2023 il privilegio è stato tolto ai cittadini dell’India e della Guinea-Bissau e i precedenza era stato tolto a quelli di Tunisia e Burundi. I dati mostrano che gli arrivi dalla Turchia alla Serbia, da soli, sono aumentati da 1.653 a 6.186 dall’entrata in vigore dell’accordo e quello di indiani era aumentato da 557 a 4.469.

Brasile nel caos, oltre 400 arresti e 50 feriti nell’assalto ai palazzi del potere


articolo: https://www.agi.it/estero/news/2023-01-08/sostenitori-bolsonaro-assedio-parlamento-brasile-19538713/

Il mondo condanna l’assedio dei sostenitori di Bolsonaro. L’appello del Papa: rinunciare alle logiche di parte. Oggi riunione di emergenza dei 27 governatori del Paese, tre Stati inviano la polizia militare in aiuto alla forza nazionale.  Rimosso il governatore di Brasilia mentre l’ex presidente respinge le accuse

AGI – 09 gennaio 2023

Il Brasile nel caos. Il giorno dopo l’assalto ai palazzi del potere da parte delle migliaia di sostenitori dell’ex presidente Jair Bolsonaroin cui sono state ferite 50 persone (6 in condizioni gravi), le autorità hanno rimosso il governatore di Brasilia e hanno arrestato oltre 400 persone. Le immagini, dalla capitale sono impressionanti, troppo simili a quelle di due anni fa dell’assalto al Campidoglio negli Stati Uniti.

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha convocato per oggi una riunione di emergenza dei 27 governatori, organizzata dal Ministro della Giustizia, Flavio Dino. Lula dovrebbe incontrare oggi anche i presidenti del Congresso e del Tribunale federale.

Almeno tre Stati  –  Bahia, Piauí e Pernambucohanno  – hanno annunciato l’invio della polizia militare che si unirà alla Forza Nazionale nel Distretto Federale di Brasilia. 

Intanto dopo ore di violenza e scontri la situazione sembra essere tornata “sotto controllo” come dichiara il segretario esecutivo del Ministero della Giustizia brasiliano, Ricardo Cappelli, appena nominato dal presidente Inacio Lula da Silva a capo dell’intervento federale.

Ma il Paese verdeoro ha vissuto, ieri,  il suo “Capitol Hill’: 400 gli arresti della polizia ed è polemica sui ritardi legati all’intervento delle forze dell’ordine. Rimosso il governatore di Brasilia.  Mano ferma di Lula: “Troveremo tutti questi vandali e saranno tutti puniti”. E dalla Florida arriva la condanna anche di Bolsonaro: “Saccheggi illegali”.

Assalto ai tre poteri  – La folla è riuscita a irrompere nel Parlamento sfondando i cordoni di sicurezza e devastando gli arredi. I rivoltosi hanno assaltato anche il palazzo presidenziale Planalto e la sede del Tribunale Supremo Federale che si trovano a due passi, appunto nella Praca dos Tres Poderes.

Numerosi video girati dagli stessi manifestanti, pubblicati sui sociali e ripresi dai media, hanno mostrato persone in un’aula del Senato vandalizzata. All’esterno una marea umana con la maglietta della nazionale di calcio o una bandiera nazionale sulle spalle. Con un raid la polizia ha ripreso, poche ore dopo, il controllo della situazione, eseguendo circa 400 arresti, ma sono state ore di follia. 

Il rientro di Lula e la visita ai luoghi dell’assalto – Il presidente Lula, che al momento dell’attacco si trovava nella città di Araraquara, devastata da un’alluvione, ha tenuto una conferenza stampa in diretta televisiva annunciando di aver decretato un “intervento federale” che pone tutte le forze di sicurezza presenti a Brasilia sotto il controllo di una persona nominata dallo stesso Lula, Ricardo Garcia Capelli, il quale riporta direttamente al presidente e può impiegare “qualsiasi corpo, civile o militare“, per il mantenimento dell’ordine. continua a leggere

Usa: sparatoria vicino ristorante in Florida, 10 feriti


articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2023/01/06/news/usa_sparatoria_vicino_ristorante_in_florida_10_feriti-382299538/

Non è ancora chiaro il numero delle persone rimaste coinvolte

06 gennaio 2023

Alcune persone sono rimaste ferite giovedì notte in una sparatoria dopo un alterco fuori da un ristorante nel sud della Florida. Lo ha riferito la polizia.

Non è stato immediatamente chiaro quante persone siano state ferite da colpi di arma da fuoco, ma il Miami Herald ha citato una fonte delle forze dell’ordine che ha riferito che ben 10 persone sono rimaste ferite nella sparatoria fuori da un ristorante a Miami Gardens.

Prevista oggi in Missouri la prima esecuzione dell’anno negli Usa


3 gennaio 2023 – articolo di Riccardo Noury: https://lepersoneeladignita.corriere.it/2023/01/03/prevista-oggi-in-missouri-la-prima-esecuzione-dellanno-negli-usa/

Pena di morte 

Se non ci saranno sospensioni e rinvii dell’ultimo minuto, nelle prossime ore negli Usa verrà eseguita la prima condanna a morte dell’anno.

Già immagino i titoli: “La prima esecuzione di una transgender”, “Prima transgender messa a morte negli Usa”. “Cambiò sesso nel braccio della morte: eseguita la condanna”.

Il genere di Amber McLaughlin non ha fatto la differenza in questa ennesima storia di pena capitale. A farla arrivare a un passo dalla camera della morte del Missouri sono state altre vicende.

La prima è che alla giuria che si pronunciò, nel 2006, per la pena di morte vennero tenute nascoste le prove riguardo alla sindrome alcoolica fetale, alle lesioni cerebrali, alle violenze e alla depressione dell’infanzia e ai tentativi di suicidio da adulta.

La seconda è che, nonostante quelle omissioni, la giuria non si pronunciò unanimemente a favore della condanna a morte. Anzi: respinse tre dei quattro argomenti pro-pena di morte che la procura aveva sottoposto ai giurati.

Nella maggior parte degli stati degli Usa è richiesto che tutti i giurati si esprimano a favore della condanna alla pena capitale. In Missouri no. Quando la giuria è divisa, decide il giudice. E il giudice decise per porre fine alla vita di Amber McLaughlin.

Usa: donna accusa, da minorenne molestata da cantante Aerosmith


articolo Redazione ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/musica/2022/12/31/usa-donna-accusa-da-minorenne-molestata-da-cantante-aerosmith_10fdf70d-03d0-451e-abe1-3341156788d5.html

Steven Tyler – EPA/NINA PROMMER

Lo riporta Rolling Stone citando un’azione legale

(ANSA) – New York, 30 dicembre 2022

Una donna accusa il cantante degli Aerosmith, Steven Tyler, di molestie sessuali che sarebbero avvenute negli anni ’70 quando lei era minorenne.

Lo riporta Rolling Stone sottolineando che la donna, Julia Holcomb, ha presentato un’azione legale contro Tyler.

Secondo la denuncia, il cantante avrebbe convinto la madre di Holcomb a concedergli la custodia di Julia che allora aveva 16 anni e questo gli avrebbe consentito di avere una relazione con la ragazza durata tre anni. Nell’azione legale Tyler non viene citato per nome, ma la donna in passato aveva parlato della sua esperienza. (ANSA).

Nel 2022 record di giornalisti uccisi per il loro lavoro: 66, il 30% in più


articolo di Alessandra Muglia: https://www.corriere.it/esteri/22_dicembre_30/nel-2022-record-giornalisti-uccisi-il-loro-lavoro-66-30percento-piu-7af4f960-8832-11ed-8dd9-3f83702fb8ed.shtml?refresh_ce

A trainare questa drammatica crescita non è soltanto la guerra in Ucraina ma soprattutto il caos in Messico. Tra le vittime reporter affermati come l’americano Pierre Zakrzewski e Brent Renaud colpiti alle porte di Kiev. Otto sono donne

Sapevano da tempo che non avrebbero brindato al 2023 insieme in casa Baulina. Ma non immaginavano che non ci sarebbe più stato alcun Capodanno da festeggiare insieme, la madre e la sorella di Oksana. L’ex redattrice di moda diventata il flagello del Cremlino, era stata costretta in primavera a lasciare Mosca dopo che la Fondazione anticorruzione di Navalny per cui lavorava era finita nella lista degli estremisti. Ma la sua nuova vita da inviata di guerra contro disinformazione e fake news è durata poco, stroncata a 42 anni, mentre riprendeva la distruzione causata dalle bombe russe in un centro commerciale fuori Kiev il 23 marzo.

Dieci giorni prima a lasciarci la pelle da quelle parti era stato il «veterano» Brent Renaud: l’acclamato videomaker americano, autore di memorabili reportage per il New York Times, stava girando un documentario per il Time: è stato ucciso dal fuoco russo mentre cercava di testimoniare l’orrore dei corridoi umanitari violati a Irpin, alle porte di Kiev. Colpito al collo, è morto all’istante. Magra consolazione per suo fratello Craig, inseparabile compagno di lavoro negli angoli più bui del mondo. Soltanto due giorni dopo a cadere sarà Pierre Zakrzewski, l’«eroe buono» di Fox News, colpito insieme alla sua fixer Oleksandra Kuvshynova, la loro auto crivellata di colpi da soldati di Mosca alla periferia di Kiev.

Giornalisti affermati la cui fine drammatica ha fatto molto rumore sui media, e reporter più giovani, che se ne sono andati quasi nel silenzio collettivo: di alcuni di loro non c’è nemmeno una foto nel rrapporto dell’International Press Institute (Ipi) pubblicato ieri. La ricerca certifica un anno nero per la sicurezza dei giornalisti, con 66 reporter ammazzati nel mondo, tra cui 8 donne. Un terzo in più rispetto al 2021. E la maggior parte delle vittime, 39, è stata oggetto di attacchi mirati.

A trainare questo drammatico aumento non è soltanto il fronte di guerra all’interno dell’Europa, ma soprattutto la violenza senza fine che insanguina il Paese dei narcos: 14 reporter sono stati trucidati in Messico nel 2022, l’anno più mortale dal 2017, contro gli 8 uccisi in Ucraina (quelli documentati, ma potrebbero essere di più) e altrettanti ad Haiti. Il Messico si conferma dunque il Paese più pericoloso al mondo per i media, con i giornalisti che sfidano la morte per denunciare corruzione e criminalità. Qui il 2022 si è aperto con tre esecuzioni in due settimane: a Veracruz viene centrato José Luis Gamboa Arenas, direttore della pagina Facebook Inforegio Network; e a Tijuana, Margarito Martínez e poi María Guadalupe Lourdes Maldonado, freddata a colpi di pistola mentre è a bordo della sua auto. Ad alimentare gli attacchi contro la stampa è la quasi certezza dell’impunità ma anche l’incapacità dello stato di garantire protezione, come dimostra anche la vicenda di Lourdes Maldonado. La donna già nel 2019 aveva chiesto il sostegno del presidente Andrés Manuel López Obrador, segnalando come mandante di possibili violenze contro di lei Jaime Bonilla Valdez, membro del partito presidenziale Morena. Bonilla è il proprietario del giornale con cui Lourdes Maldonado era in causa dal 2013 per licenziamento ingiustificato e debiti salariali. Il 19 gennaio la giornalista vince la causa. Quattro giorni dopo viene uccisa. continua a leggere

Tempesta artica negli USA – Bufalo sepolta dalla neve …….


LIVE: BUFFALO BLIZZARD – US winter storm death toll rises – Lake Effect – Bomb Cyclone – live 28-12-2022
26-12-2022 – Tempesta artica negli Usa, a Buffalo negozi saccheggiati e persone intrappolate in casaCorriere della Sera
25-12-2022 – Blizzard of 2022 impacts – Buffalo – Hamburg – Blasdell – drone and ground – WXChasing
25 12-2022 – Tempesta polare sugli Usa, Buffalo sepolta dalla neve – Corriere della Sera
24-12-2022 – Buffalo, NY Blizzard Day 2Live Storms Media

Parigi, sparatoria vicino al centro culturale curdo: tre morti e tre feriti di cui uno grave, fermato un uomo di 69 anni


articolo di Paola Caruso: https://www.corriere.it/esteri/22_dicembre_23/parigi-spari-citta-diverse-persone-ferite-fermato-uomo-334aa246-82b4-11ed-a908-044c2789a441.shtml

Arrestato un pensionato delle ferrovie con precedenti per aggressioni xenofobe: è un estremista di estrema destra. Era uscito di prigione 11 giorni fa. Scontri tra i curdi e la polizia

Colpi di arma da fuoco sono stati esplosi venerdì 23 dicembre verso mezzogiorno nel centro di Parigi, in rue d’Enghien,  provocando la morte di tre persone, tre «militanti curdi»: due uomini e una donna, come spiega la procura parigina. I feriti sono tre, di cui uno in condizioni critiche. La sparatoria, avvenuta nel decimo arrondissement, ha avuto luogo vicino al centro culturale curdo Ahmet-Kaya, al numero 16 di rue d’Enghien. «Ci sono tre morti, una persona in stato di emergenza assoluta, due in relativa», ha detto la procuratrice Laure Beccuau durante un punto stampa, spiegando che anche l’aggressore è rimasto ferito e si trova in ospedale.

Per l’aggressione è stato fermato un uomo di 69 anni. Si tratta di un francese con precedenti penali per aggressioni xenofobe, pensionato delle ferrovie transalpine (Sncf), dove aveva lavorato come macchinista. L’arma utilizzata è stata recuperata dagli agenti. «È un estremista di estrema destra», ha detto la sindaca di Parigi Anne Hidalgo. «I curdi ovunque risiedano devono poter vivere in pace e in sicurezza», ha scritto Hidalgo in un tweet.

Il francese di 69 anni era già stato indagato lo scorso anno per tentato omicidio a sfondo razziale dopo aver attaccato un campo migranti di Parigi armato di una sciabola ed era uscito dal carcere il 12 dicembre, 11 giorni fa. Inoltre, era già stato arrestato nel febbraio 2016 per tentato omicidio volontario di una persona vulnerabile e a ottobre del 2019 per possesso di armi.

Lingua originale: francese. Traduzione di Google
La comunità curda e, attraverso di essa, tutti i parigini, è stata presa di mira da questi omicidi commessi da un attivista di estrema destra. I curdi ovunque risiedano devono poter vivere in pace e sicurezza. Più che mai, Parigi è al loro fianco in questi tempi bui.

Berlino, l’esplosione dell’acquario AquaDom con 1.500 pesci tropicali: 2 feriti


articolo di Redazione Cronache: https://www.corriere.it/cronache/22_dicembre_16/berlino-esplode-enorme-acquario-1500-pesci-tropicali-2-feriti-cb984c5c-7d13-11ed-93d0-fd9373385b22.shtml

L’esplosione nell’hotel Radisson di Berlino: la vasca dell’acquario, alta 16 metri, era un’attrazione turistica. Ancora ignote le cause. Sul posto sono intervenuti almeno 100 vigili del fuoco

L’enorme acquario di un hotel di Berlino non lontano da Alexanderplatz è esploso poco prima delle 6 di questa mattina, provocando il ferimento di due persone, secondo il quotidiano tedesco Bild.

La grande vasca, alta 16 metri, conteneva 1.500 pesci tropicali ed è una grande attrazione turistica della capitale tedesca dato anche l’ascensore che la attraversa all’interno.

«L’acqua fluisce per strada», ha twittato la polizia intervenuta sul posto assieme a un centinaio di vigili del fuoco. continua a leggere

Paura sulla giostra a Londra, si stacca il cavo…….


Paura sulla giostra a Londra, si stacca il cavo e i passeggeri vengono sbattuti su una trave

articolo: Paura sulla giostra a Londra, si stacca il cavo e i passeggeri vengono sbattuti su una trave – La Stampa

Grande paura a Londra, quando uno dei cavi che reggono la ejection seat del Winter Wonderland di Hyde Park si è strappato lasciando i due passeggeri intrappolati. La capsula si è prima schiantata contro la trave di supporto e poi è rimasta appesa fino all’arrivo dei soccorsi. Gli agenti della sicurezza hanno fatto evacuare l’area e secondo alcuni testimoni, i due malcapitati sarebbero stati trasferiti in ospedale.

La fionda si rompe all’Hyde Park Winter Wonderland lasciando i passeggeri sospesi a mezz’aria

Germania, attacco a colpi di coltello in una scuola: uccisa una ragazzina e ferita un’altra gravemente


articolo di Tonia Mastrobuoni: https://www.repubblica.it/esteri/2022/12/05/news/germania_attacco_a_colpi_di_coltello_in_una_scuola_ferite_due_ragazzine-377568168/?ref=RHLF-BG-I0-P11-S1-T1

È stato poi fermato un uomo che era scappato in un’abitazione vicina

Berlino, 05 dicembre 2022

In un paesino della Germania un uomo ha aggredito brutalmente con un coltello due adolescenti di 13 e 14 anni che stavano andando a scuola. Le due ragazze sono finite in ospedale in condizioni disperate e una delle due è poi morta. L’uomo è stato arrestato, il movente è ancora un mistero. L’attacco è avvenuto a Illerkirchberg, a sud di Ulm, nel BadenWuerttenberg.

Dopo l’attacco, l’uomo si era rifugiato in una casa che si trova nei paraggi. Grazie alle segnalazioni dei testimoni oculari che avevano assistito all’assalto e che hanno lanciato l’allarme, la polizia ha fatto irruzione nell’abitazione e ha fermato tre uomini. “Partiamo dal presupposto“, sostiene un portavoce della polizia, “che l’aggressore si trovi tra di essi“. continua a leggere

Londra, forte esplosione nel nord


articolo: https://www.lapresse.it/esteri/2022/11/28/londra-forte-esplosione-nel-nord/

“Il rumore sembra essere stato causato da tuoni e fulmini”, ha scritto la polizia di Hackney

28 Novembre 2022

Una forte esplosione seguita da enormi nuvole di fumo è stata avvertita nel Nord di Londra, come riportano i media britannici. Secondo alcune testimonianze nella zona di Hackney Wick è stato avvistato un grosso lampo di luce, seguito da un enorme boato. La polizia di Hackney ritiene che, con ogni probabilità, l’esplosione è stata causata da “tuoni e fulmini” che si stanno abbattendo sulla zona. “Questa sera abbiamo ricevuto diverse chiamate per forti boati nell’area di Stoke Newington. Non ci sono stati segnalati incidenti di rilievo. Il rumore sembra essere stato causato da tuoni e fulmini”, ha scritto la polizia di Hackney su Twitter.