Inizio con qualche difficoltà per la tv via streaming, alcuni utenti hanno lamentato problemi di fluidità della trasmissione e veri e propri stop
Intoppo per Dazn poco prima di Inter-Genoa, gara iniziata alle 18.30 a San Siro e che ha visto il ritorno dei tifosi allo stadio. Un intoppo nel momento di picco, proprio pochi secondi prima del fischio di avvio dell’arbitro Marini tra i nerazzurri di Simone Inzaghi e ilGenoa di Davide Ballardini. Tutto risolto, almeno secondo la tv via streaming, nel giro di pochissimi minuti. Così i tifosi hanno potuto assistere al debutto magico – con la maglia interista – di Calhanoglu, autore dell’assist (su corner) a Skriniar e del gol del raddoppio con un tiro da fuori. Nessun problema, invece, per l’altra gara in contemporanea a quella del Meazza. Si sta parlando della partita al Bentegodi tra il Verona e il Sassuolo. Da quest’anno e per i prossimi tre anni il colosso inglese – oltre ad altre offerte – avrà in esclusiva sette partite di A e le altre tre in coesclusiva.
Non sono però mancate le proteste via social. C’è chi ha vistobloccarsi la trasmissione chi apparire rotelline infinite e infine chi ha visto sfumare blocchi di partita praticamente assenti dallo schermo. C’è chi lamenta anche la mancanza di una diretta-gol con la possibilità di vedere anche Verona-Sassuolo in contemporanea, senza dover cambiare canale. C’è chi poi sostiene che non sia solo un problema di ampiezza di banda: «Ma se io che ho la fibra e navigo alla grande ho questi problemi con la partita, mi immagino chi ha l’ADSL. Non siete in grado di gestire le partite di serie A!». C’è chi poi ha tentato i rimedi più vari: prima l’uso del pc, poi del telefonino, infine del decoder Tim che sembrava invece funzionare. Insomma molti chiedono una ulteriore messa a punto per le prossime partite di campionato.
Il regime che consente ai residenti di viaggiare dagli scali sardi di Cagliari Elmas, Olbia e Alghero, verso Roma e Milano a tariffe calmierate rischia di scomparire
Tutti nelle mani della nuova compagnia aerea. E mentre i lavoratori, da Alitalia a Air Italy, sperano nel nuovo corso, i collegamenti per la Sardegna, dovranno fare i conti con l’incognita della continuità territoriale per i residenti che, almeno per il momento, rischia di sparire. Ossia il regime che consente ai residenti di viaggiare dagli scali sardi di Cagliari Elmas, Olbia e Alghero, verso Roma e Milano a tariffe calmierate. Prezzi ridotti che la compagnia aerea può garantire in virtù della compensazione economica pubblica legata alla convenzione stipulata con la Regione.
Nodo tariffe per residenti – Proprio qui però si presenta il problema. La nuova compagnia Ita non può ereditare le rotte da Alitalia e quindi, neppure la convenzione con la Regione. “Qui sorge il caso – dice Arnaldo Boeddu, segretario generale della Filt Sardegna – perché non potendo Ita ereditare la convenzione di Alitalia è necessario attivare una procedura, di cui ora non si sa nulla, per garantire i collegamenti a prezzi calmierati”.
Una soluzione provvisoria – Per il sindacalista l’unica strada da seguire è quella di una “manifestazione di interesse per un’assegnazione provvisoria”, il tutto in attesa che si faccia il nuovo bando. “Dal 15 ottobre si deve intervenire con un procedimento di emergenza per garantire i prezzi dei biglietti calmierati ai residenti – argomenta – poi si deve lavorare per il resto. Anche perché i tempi di un bando internazionale prevedono una pubblicazione di sei mesi e poi altri sei mesi. Non è ammissibile lasciare i passeggeri senza continuità territoriale per un anno”.
Nodo personale – Non manca poi la preoccupazione per il futuro dei lavoratori. Perché, “sulla newco ITA continuano a persistere le forti perplessità rispetto ad un piano industriale con un numero di aeromobili troppo esiguo per poter soddisfare non solo le esigenze dei passeggeri ma grantire i livelli occupazionali espressi dalla ex compagnia di bandiera”.
Vertenza Air Italy – Nella partita dei trasporti aerei c’è poi la questione relativa alla compagnia aerea sardo qatariota Air Italy in liquidazione dal febbraio del 2020. Il 31 dicembre di quest’anno scadrà la cassa integrazione per i quasi 1.400 dipendenti distribuiti tra gli hub di Olbia e Malpensa. “E’ necessario che si trovi una soluzione – argomenta – che passi anche per l’intervento delle due Regioni coinvolte che sono la Sardegna e la Lombardia. Oltre che del Governo”.
Caso nazionale – Non è comunque tutto. Per Christian Solinas, presidente della Regione non c’è solo “Ita -Alitalia” ma anche “Air Italy”. Per il Governatore si tratta di una “grande vertenza nazionale della quale il Governo deve farsi carico anche in una trattativa con Bruxelles, per garantire alla Sardegna una nuova continuità territoriale e un sistema di collegamenti aerei all’altezza delle esigenze dell’Isola”. Per questo motivo il governatore rimarca che è necessario che un intervento del Governo anche per “l’immediata apertura di una trattativa che porti ad individuare una nuova via industriale” e in grado di garantire “il futuro ai lavoratori e la salvaguardia della preziose professionalità acquisite in decenni di attività”.
Ammortizzatori sociali e ricollocamento – Ad auspicare che il Governo “attivi immediatamente, nelle fasi di apertura di Ita, anche le procedure di reintegro per i lavoratori di Air Italy, per i quali gli ammortizzatori sociali scadono il 31 dicembre” è l’assessore regionale al Lavoro Alessandra Zedda: “Ritengo che i lavoratori delle compagnie aeree Alitalia e Air Italy debbano avere tutti la possibilità di rientrare nel piano di rilancio della compagnia nazionale Ita. La Regione Sardegna è pronta a fare la sua parte immediatamente. Attendiamo dunque la convocazione del tavolo per la vertenza Air Italy”.
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È stata una delle Signorine Buonasera e uno dei volti più amati della tv italiana.
Nicoletta Orsomando, all’anagrafe Nicolina Orsomando (Casapulla, 11 gennaio 1929 – Roma, 21 agosto 2021), è stata un’ annunciatrice televisiva italiana, attiva per la Rai dal 1953 al 1993.
È morta a 92 anni la storica annunciatrice Rai Nicoletta Orsomando. Si è spenta in ospedale a Roma dopo una breve malattia. Lo rende noto la famiglia.
Nata l’11 gennaio del 1929 a Casapulla in provincia di Caserta, e trasferitasi con la famiglia a Roma nel 1937, Nicoletta Orsomandoarrivò alle selezioni per la nascente televisione italiana nel 1953, dopo un tentativo andato a vuoto di tentare la strada della radio, spinta dalla famiglia e dai conoscenti che le riconoscevano una bella voce e qualche esperienza a teatro.TV
All’inizio si dedica alla conduzione: La tv dei ragazzi, Cineselezione, L’amico degli animali firmato da Angelo Lombardi. Nel 1957 conduce il Festival di Sanremo accanto a Marisa Allasio, Fiorella Mari e Nunzio Filogamo. Passa quindi alle trasmissioni politiche, partecipa a Sette giorni al Parlamento e nel 1968 insieme a Jader Jacobelli inaugura il notiziario parlamentare Oggi al Parlamento.
Negli anni diviene famosa come “Signorina buonasera“, l’annunciatrice Rai per antonomasia, grazie ai suoi modi educati e rassicuranti e alla sua dizione perfetta. La sua carriera da annunciatrice è durata quarant’anni, si è conclusa il 20 novembre 1993, data del suo ritiro ufficiale.
È tornata in tv per partecipare nel 1999 a Su e giù, il programma di intrattenimento condotto da Gaia De Laurentiis su Raidue e, il 21 gennaio 2008, a Viva Radio2 Minuti, lo show di Fiorelloin onda dopo il Tg1 delle 20. Lo stesso anno partecipa, sempre su Raiuno, a Tutti pazzi per la tele presentato da Antonella Clerici e, nei primi mesi del 2011, al fianco di Lorella Cuccarini a Domenica In. A giugno di quell’anno, Nicoletta Orsomandopartecipa a Hotel Patria, il programma di Mario Calabresi in onda su Rai 3, durante il quale legge lettere scritte da persone comuni e personaggi famosi.
“Era una vestale del teleschermo” ha commentato Pippo Baudo, commosso. “Lei è stata la prima annunciatrice, era una donna molto dolce, molto semplice, una vera amica dello schermo. Le annunciatrici erano delle dive domestiche, avevano una camera fissa sui loro primi piani, senza cameraman. Arrivavano, si truccavano da sole e facevano gli annunci. Erano delle vere e proprie vestali del teleschermo“. I funerali di Nicoletta Orsomando si terranno nella chiesa di Santa Maria in Trastevere lunedì prossimo alle 10 e 15.
MILANO – FC Internazionale Milano comunica che, con decorrenza dalla data odierna, Gabriele Oriali è stato sollevato dall’incarico di First Team Technical Manager. La società ringrazia il Dirigente per il lavoro svolto e augura il meglio per il prosieguo della sua attività professionale.
Un uomo di 78 anni è morto dopo aver inalato fumi causati da un incendio scoppiato nel suo appartamento in via Perugino a Milano. E’ stato l’anziano, intorno alle 3, ad avvertire i vigili del fuoco che sono intervenuti per domare le fiamme.
L’uomo è stato portato in ospedale dal personale del 118 ma è morto poco dopo il suo arrivo. (ANSA).
«Vigile del fuoco e maratoneta, ha lottato per mesi il nostro Maurizio Femina, 46 anni. Ieri sera ha perso la battaglia più dura contro il Covid. Alla sua famiglia e ai vigili del fuoco del comando di Napoli il cordoglio del capo Dipartimento Lega e del capo del Corpo Parisi». Lo scrivono su Twitter i Vigili del fuoco.
Vigile del fuoco e maratoneta, ha lottato per mesi il nostro Maurizio Femina, anni 46. Ieri sera ha perso la battaglia più dura, contro il #COVID19. Alla sua famiglia e ai #vigilidelfuoco del comando di Napoli, il cordoglio del capo Dipartimento Lega e del capo del Corpo Parisi pic.twitter.com/WjSBfFiptw
La festa per il ritorno del tifo allo stadio “Stirpe” di Frosinoneper la prima partita di campionato di serie B Frosinone-Parma, nella serata di venerdì dopo un anno e mezzo di astinenza, rovinata da una bruttissima notizia: untifoso di 46 anni è morto dopo aver accusato un malore mentre stava entrando insieme al figlio adolescente nella sezione distinti.
L’uomo ha accusato un malore ed è stato soccorso dalla Croce Rossa ma quando è arrivato in ospedale il suo cuore aveva già cessato d battere. La curva nord del Frosinone, in segno di solidarietà, ha ritirato gli striscioni e smesso di intonare i cori.
Per la cronaca il match Frosinone-Parma è finito 2-2 (primo tempo 1-1) al Benito Stirpe nell’anticipo della prima giornata del campionato di Serie B. Match che oltre all’attesissimo debutto ufficiale di Gigi Buffon al ritorno in gialloblù, segna anche il via alla Serie B 2021-2022, A segno per i ciociari Zerbin al 31′ e Charpentier (89′), per gli ospiti in gol Tutino (41′) e Man (52′).
È solo l’ultimo caso di sanitari no vax che contribuiscono alla diffusione del virus. Nell’Asl Centro 3.700 gli operatori non in regola
Un’infermiera non vaccinata contagia cinque pazienti del reparto di chirurgia dell’ospedale San Jacopo di Pistoia. È solo l’ultimo caso di sanitari no vax che contribuiscono alla diffusione dell’epidemia tra le persone più fragili, i ricoverati negli ospedali. E mentre l’Asl Toscana Centro annuncia di aver avviato accertamenti sul caso, il dipartimento di Prevenzione continua a lavorare per censire tutti i casi di sanitari non vaccinati. Un lavoro che dovrebbe concludersi, per poi arrivare alle relative sospensioni, entro la fine di agosto: «Stiamo lavorando col massimo sforzo perriuscire a farcela entro il 31», dice il direttore Renzo Berti.
Erano 9.400 le persone nell’Asl Centro non in regola con la legge sull’obbligo vaccinale secondo i riscontri compiuti dalla Regione nelle settimane scorse. Quell’elenco è stato tuttavia sfrondato visto che circa 2.000 persone sono risultate già prenotate per la somministrazione della prima dose e altre 1.750 sono state riconosciute non dover ottemperare all’obbligo in quanto non strettamente sanitari (come ad esempio i giardinieri o i cuochi che lavorano negli ospedali). Ne sono rimaste quindi circa 5.650. L’Asl Centro ha così fatto partire 4.400 Pec e 1.250 raccomandate agli interessati. Per il momento sono arrivate 2.400 risposte alle Pec, con circa 1.900-2.000 persone che si sono messe in regola (si erano già vaccinate, hanno prenotato o hanno presentato un certificato medico valido che giustifichi la necessità di non vaccinarsi a causa di una patologia). Sono invece 400 le risposte arrivate alle raccomandate, ancora però da valutare. Ad oggi restano quindi, nella sola Asl Centro, circa 3.700 sanitari che non sono in regola o la cui posizione deve essere ancora verificata.continua a leggere
Le fiamme si sarebbero propagate da un primo mezzo, in sosta nel piazzale, che ha bruciato altri due parcheggiati vicini. L’allarme alle 4.30. Dal Comune prestito di 40 milioni
Un incendio scoppiato questa notte nel deposito Atac in via della Stazione di Grottarossa, zona Tomba di Nerone, ha coinvolto tre autobus. Alle 4.30 la sala operativa dei vigili del fuoco ha inviato nella rimessa il funzionario di servizio, due squadre con una autobotte, il carro schiuma ed il carro auto-protettori. Da una prima ricostruzione, sembrerebbe che le fiamme siano partite da un bus parcheggiato nel piazzale e abbiano coinvolto due mezzi che si trovavano accanto. Sono in corso accertamenti per stabilire le cause.
Atac: «Completo danneggiamento di tre vetture» – La conferma arriva dalle parole di Atac: «Questa notte, per ragioni da accertare, un incendio ha causato il completo danneggiamento di tre vetture all’interno della rimessa di Grottarossa. Le fiamme si sono sviluppate da una vettura ferma allo stallo e in attesa di prendere servizio. L’incendio è stato domato grazie alla tempestività del personale Atac e al successivo intervento dei vigili del fuoco. L’azienda svolgerà i necessari approfondimenti per risalire alle cause».
Campidoglio: ad Atac 40 milioni per bus e Covid – Ed è proprio della mattinata la notizia cheRoma Capitale ha destinato 40 milioni di euro all’azienda di trasporto pubblico Atacper sopperire ai mancati incassi causati dall’emergenza Covid e per l’acquisto di nuovi bus ibridi. Lo ha stabilito il Campidoglio con una delibera della Giunta capitolina, che prevede un’anticipazione di liquidità per l’anno 2021 da restituire nel corso del 2022 e comunque entro un anno dall’erogazione dell’anticipazione.
“Su internet nessuno sa che sei un cane”, recitava la celebre vignettapubblicata dal New Yorker nel lontano 1993. Quasi trent’anni dopo, sappiamo invece che non solo, in Rete, tutti possono scoprire chi siamo, ma anche cosa compriamo, come ci informiamo, dove andiamo in vacanza, quali vestiti preferiamo, pure dove andiamo al ristorante e perfino quali sono le nostre speranze o timori (per i quali di solito chiediamo a Google).
In poche parole, su Internet la privacy è molto limitata. Ed è per questa ragione che si stanno diffondendo sempre di più i software che impediscono il tracciamento tramite cookie della nostra attività online, chemantengono private le nostre conversazionio altro ancora. Strumenti che fungono quindi da (parziale) scudo verso chiunque voglia monitorare le nostre attività in Rete, solitamente a scopi pubblicitari, ma anche per sorveglianza, furto di dati e altro ancora. Uno degli strumenti che protegge più ampiamente le nostre attività online da sguardi indiscreti, fornendo anche ulteriore sicurezza, è la Vpn: la sigla sta per Virtual private Network e in italiano si può tradurre con Rete privata Virtuale.
A cosa serve una Vpn e come funziona – Quando siamo online, il dispositivo che stiamo utilizzando invia costantemente dati, ricevendone in cambio altri (per esempio, il contenuto di un sito): tutti questi dati possono essere monitorati dal nostroInternet service provider e da eventuali terze parti in grado di intercettarci durante la navigazione. Se però utilizziamo una Vpn, tutti i dati vengono cifrati, resi quindi incomprensibili a chiunque ne entri in possesso con la sola eccezione di chi possiede la chiave necessaria per decifrarli.
Il secondo beneficio è che se usiamo una Vpn il punto di origine visibile della nostra connessione non sarà più l’area geografica del nostro provider, ma uno dei server impiegati dalla società che fornisce la Vpn che stiamo utilizzando. Prima di lasciare il nostro computer (o smartphone), i dati vengono quindi cifrati e poi inviati a uno dei server utilizzati dal software Vpn. L’indirizzo Ip di questo server (la serie univoca di numeri che solitamente identifica ogni dispositivo), ovunque sia collocato nel mondo, diventerà quindi il nostro indirizzo Ip, rendendo di fatto non più rintracciabile quale sia la nostra vera posizione.
Questo è unaspetto fondamentale: le società che offrono questo tipo di servizi possiedono migliaia di server sparsi in ogni angolo del pianeta. Quando ci connettiamo a Internet usando una Rete privata Virtuale (che possiamo scegliere e cambiare a piacimento), i nostri dati cifrati vengono inviati a uno tra migliaia di server, che li decripta e li invia alla destinazione da noi cercata.
Un’analogia con il mondo reale (per quanto estremamente semplificata) può essere utile per capire: basta immaginare di compilare una cartolinae poi di spedirla con le poste tradizionali; solitamente, il postino e magari anche i vicini sono in grado di scoprire cosa c’è scritto sulla cartolina, chi l’ha spedita e da dove. Utilizzando una Vpn, ciò che c’è scritto sulla cartolina risulta incomprensibile a chiunque finché non raggiunge il luogo in cui si trova il server della Vpn; qui la cartolina viene decifrata, affidata a un corriereassoldato dalla stessa Vpn e portata a destinazione, indicando come luogo di provenienza quello dell’area geografica del server Vpn.
Un esempio di funzionamento di una Vpn
Perché usare una Vpn – Grazie alle Reti private Virtuali, quindi, si può nascondere ogni attività online. Ma perché farlo? Proteggere la privacy, oltre a essere un diritto, può avere parecchi vantaggi concreti. Uno che si impedisce la cosiddetta discriminazione dei prezzi, quella pratica per cui vediamo prezzi diversi, magari di un biglietto aereo, a seconda di quale sia il nostro presunto potere d’acquisto, desunto principalmente (ma non solo) sulla base della nostra posizione.
Un’altra ragione pratica è quello di poter accedere anche a siti bloccati: usare i social network anche all’interno di una rete aziendale che li blocca, connettersi a piattaforme vietate in Italia(come un sito di torrent), oppure vedere Netflix anche se ci si trova in Paesi in cui non è disponibile. Infine, è importante usare una Vpn ogni volta che ci si connette a una rete wifi pubblica, notoriamente poco sicure.
Non solo: le Vpn diventano strumenti cruciali per aggirare la censura dei regimi autoritari, che impediscono l’accesso a innumerevoli piattaforme (l’esempio classico è quello della Cina, dove sono bloccati Facebook, Google, Twitter, Whatsapp e altri). Sempre nei Paesi non democratici, la Vpn è anche molto utile per rendere più difficile rintracciare i dissidenti che organizzano proteste e altro attraverso la Rete. Proprio per questa ragione, usare le Vpn è vietato in Cina, Iran, Russia, Turchia, Emirati Arabi e altri ancora. Nei Paesi democratici, invece, usare una Vpn è assolutamente legale.
Come si installa una Vpn? Prima di tutto, dipende da quale sistema operativo si utilizza, su quale dispositivo la si sta installando e quale Vpn si sceglie. In linea di massima, i passi da compiere sono sempre gli stessi. Dopo essersi registrati sul sito della Vpn e averla scaricata, dobbiamo installarla come faremmo con qualunque altro software. Terminato questo processo, dobbiamo aprire il programma e inserire le nostre credenziali. Ci troveremo di fronte a una schermata che segnalerà che siamo ancora disconnessi dalla Vpn.
Quali Vpn scegliere e quanto costano – Esistono Vpn gratuite, ma è sconsigliato utilizzarle perché la protezione che offrono è molto parziale. È inoltre importante scegliere una Vpn che permetta diproteggere più dispositivi, perché oggi nessuno usa Internet solo sul computer, ma anche (se non soprattutto) su smartphone e tablet. Detto questo, quali sono le migliori Vpn?
La più nota è probabilmente NordVpn, che permette di connettere fino a 6 dispositivi e offre una selezione di oltre 5mila server nel mondo. Non è gratuita: i prezzi vanno da 10 euro per l’abbonamento mensile, ma scendono a 4 al mese se ci si abbona per un annoe a 2,6 euro se si sceglie la formula della durata di due anni. NordVpn è compatibile con Windows, Mac, Linux, Android, iOS e così via.
Altra Vpn molto apprezzata è ExpressVpn, particolarmente facile da usare e molto efficace per aggirare i blocchi territoriali. Protegge però solo 5 dispositivi e offre circa 3mila server. I prezzi non sono bassi: 11 euro per la tariffa mensile, 8,6 euro al mese per quella semestrale e 5,8 per quella annuale (con 3 mesi gratuiti inclusi). Surfshark è invece una Vpn nota per la la velocità e l’offerta di connessioni illimitate: i prezzi vanno dai 10,9 euro dell’abbonamento mensile ai 2 euro/mese di quello biennale.
Infine, Private Internet Access, che oltre a offrire 10 connessioni simultanee può fare affidamento su ben 11mila server: i suoi client sono ampiamente configurabili, il che è un vantaggio per gli utenti più navigati, ma potrebbe scoraggiare quelli meno esperti. Il costo va dagli 11,69 euro dell’abbonamento mensile fino a meno di 2 euro al mese per quello lungo ben 3 anni.
La Casa giapponese annuncia la decisione di anticipare la separazione “di comune accordo” con lo spagnolo, sospeso dal Gp d’Austria dopo il tentativo di danneggiare la moto nel precedente Gp di Stiria. Il pilota (dal 2022 in sella all’Aprilia): “Grato per il supporto avuto in questi quattro anni e mezzo di gare e orgoglioso dei risultati raggiunti insieme”
Maverick Vinales
ROMA – Yamaha e Maverick Vinales hanno deciso di “comune accordo di anticipare la loro separazione“, ponendo fine con effetto immediato alla loro precedente intesa di concludere il contratto al termine della stagione 2021 di MotoGp. Lo rende noto la Casa motoristica giapponese in un comunicato. I rapporti si erano deteriorati dopo il Gran Premio di Stiria: Vinales era stato sospeso dal successivo Gp d’Austria con l’accusa di aver commesso azioni “che potrebbero aver potenzialmente causato un danno significativo al motore della sua Yzr-M1“, con il rischio di provocare “gravi rischi” per sé e “forse anche per tutti gli altri protagonisti impegnati nella gara“.
Jarvis: “Decisione condivisa da entrambe le parti” – Nei giorni scorsi era arrivata l’ufficialità del passaggio in Aprilia del pilota spagnolo a partire dal 2022, con un contratto annuale e un’opzione per un’ulteriore anno. “Ad Assen Yamaha e Vinales avevano già annunciato la decisione comune di interrompere il loro programma originale 2021-2022 e di concluderlo alla fine del 2021 – ricorda l’amministratore delegato di Yamaha motor racing, Lin Jarvis, spiegando i motivi del cambio di rotta – Purtroppo al Gp della Stiria la gara non è andata bene o non è finita bene. Di conseguenza, dopo una profonda riflessione da entrambe le parti, è stata raggiunta la decisione condivisa che sarebbe stato meglio per entrambe le parti anticipare la fine della partnership. La separazione anticipata consentirà al pilota di essere libero di seguire la sua direzione futura prescelta e consentirà inoltre alla squadra di concentrare i propri sforzi sulle restanti gare della stagione 2021 con un pilota sostitutivo, ancora da determinare“. Esprimendo “sincera gratitudine” a Vinales, Lin Jarvis ricorda “il lavoro svolto da entrambe le parti nei quattro anni e mezzo trascorsi insieme, che ci hanno portato otto vittorie in gara, 24 podi e due terzi posti nella classifica generale dei piloti 2017 e 2019. Auguriamo a Maverick tutto il meglio per i suoi sforzi futuri“.
Vinales: “Grato a Yamaha, orgoglioso dei risultati ottenuti” – Sulla stessa linea, nel comunicato, le dichiarazioni del 26enne driver di Figueres. pilota spagnolo. “In seguito alla nostra decisione comune ad Assen di separarci un anno prima, è stato anche deciso di impegnarsi a completare la stagione in corso con il massimo sforzo da entrambe le parti. Al Gp della Stiria però la gara non è andata come speravamo e purtroppo non è andata a buon fine – le parole di Vinales – Dopo un’attenta valutazione entrambe le parti hanno concordato che sarebbe stato meglio porre fine alla partnership con effetto immediato. Sono profondamente grato a Yamaha per la grande opportunità. Sono anche grato per il supporto che mi hanno dato durante questi quattro anni e mezzo di gare e guarderò con orgoglio ai risultati che abbiamo raggiunto insieme. Avrò sempre grande rispetto perYamaha e auguro loro il meglio“.
Tutta Italia resta in zona bianca, la Sicilia si salva dal giallo. L’incidenza settimanale per 100mila abitanti il leggera crescita, passa da 73 a 74
Scende ancora e si attesta ad 1,1 l’Rt che la scorsa settimana era ad 1,27. L’ulteriore ribasso conferma una tendenza in atto già da alcune settimane (il 6 agosto era ad 1,56) e porta l’indice di trasmissione del virus vicino all’1. E’ il risultato del monitoraggio della Cabina di regia. Nessuna Regione cambia colore. La Sicilia che era la più a rischio quindi evita il giallo per pochissimo, perché l’occupazione dei letti di terapia intensiva è di poco sotto il 10%. L’incidenza è sopra la soglia dei 50 casi per 100mila abitanti ed in leggero aumento (è passata da 73 a 74) segno che si potrebbe essere vicini al picco di questa ondata.
Sono 18 le Regioni classificate a rischio moderato mentre per tre il rischio è basso. Gli esperti invitano a proseguire con la vaccinazione e invitano le amministrazioni locali a non ridurre l’attività di tracciamento. C’è infatti una “elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici“, che vanno tenuti sotto controllo.
“L’attuale impatto della malattia sui servizi ospedalieri è limitato – scrivono gli esperti – tuttavia i tassi di occupazione e il numero di ricoverati in area medica e terapia intensiva sono in aumento. La trasmissibilità stimata sui soli casi ospedalizzati è sopra la soglia epidemica“.
Le note legali dei portali di alcuni enti e agenzie sottolineano l’assenza di garanzie sui contenuti pubblicati. E ribadiscono che l’uso del sito da parte dell’utente «è a suo esclusivo rischio e pericolo»
«L’utente riconosce e accetta che l’uso di questo sito è a suo esclusivo rischio e pericolo». Non ci aspetteremmo di trovare un’avvertenza di questo tipo su un portale web della pubblica amministrazione. Spesso ricchi di informazioni, studi e banche dati liberamente consultabili, questi siti forniscono un importante servizio al cittadino. Eppure, a volte le loro note legali mettono in guardia il lettore, sottolineando l’assenza di garanzie sui contenutipubblicati o che si declina ogni responsabilità per eventuali danni subitie legati all’utilizzo del sito. Disclaimer che si trovano anche suiportali dei ministeri, come abbiamo raccontato in un precedente articolo: a volte il testo è lo stesso su diversi siti, cambia solo il nome dell’ente; altre, invece, si usa una formulazione più breve ma che esprime chiaramente le limitazioni di responsabilità.
Nessuna garanzia – Chi atterra sul sito della Ragioneria dello Stato (Rgs) non ha scelta: se vuole consultarlo, deve accettare che «tutti i suoi contenuti, ivi compresi i servizi eventualmente offerti, sono forniti “così come sono“ e “con tutti gli errori“». La Rgs è un organo di supporto per Parlamento e Governo, il cui obiettivo è la corretta programmazione e la rigorosa gestione delle risorse pubbliche. Il portale ospita documenti e rapporti sui conti dello Stato ma anche i link alla banca dati di OpenBDAP, una finestra sul mondo della finanza pubblica: da qui possiamo, tra le altre cose, conoscere la spesa degli enti territoriali e consultare lo stato di avanzamento delle opere pubbliche e dei progetti cofinanziati con le risorse comunitarie. Ma dobbiamo fare molta attenzione perché l’utente «riconosce e accetta che l’uso di questo sito è a suo esclusivo rischio e pericolo», si legge alla sezione Termini e condizionidel sito. Un testo identico al disclaimerpresente sul portale della Rgs, che poi precisa: «La Ragioneria Generale dello Stato, pertanto, non rilascia alcun tipo di garanzia, esplicita o implicita, riguardo tali contenuti, ivi compresi, senza alcuna limitazione, la liceità, il diritto di proprietà, la convenienza o l’adeguatezza a particolari scopi o usi». In altre parole, le note legali non chiariscono quali siano gli errori, i rischi e i pericoli che potremmo trovare navigando nel mare di informazioni e dati finanziari che i due portali pubblicano e ospitano.
Al contempo, la Ragioneria generale dello Stato non dà alcuna garanzia che il sito «sia compatibile con le apparecchiature dell’utente o che sia privo di errori o virus, bachi o “cavalli di Troia”», aggiungendo di non essere responsabile «per i danni subiti dall’utente a causa di tali elementi di carattere distruttivo»: come a dire, è un rischio che bisogna assumersi se vogliamo usare questi siti web, e se dopo ci ritroviamo con il pc infettato e danneggiato la colpa sarà solo nostra.
Le note legali del portale inoltre chiariscono che l’ente, i suoi collaboratori o fornitori non hanno responsabilità per danni causati da eventuali loro negligenze o comunque «derivanti da questo sito, nonché per i mancati guadagni, per le perdite, per i danni incidentali o consequenziali o per qualsiasi altro danno parziale o totale, diretto o indiretto». Un’esclusione di responsabilità che si estende anche all’uso di altri siti web collegati a quello del portale della Rgs da un link e a «disfunzioni nell’utilizzazione dei materiali o dei servizi di questo sito causate dal computer o dalle apparecchiature dell’utente».
La pagina Termini e condizioni del sito OpenBDAP
Queste formulazioni non sono un caso isolato ma spesso vengono impiegate, identiche, su altri siti. Anche la Corte dei Contiriprende, parola per parola, il testo del portale della Ragioneria nella sua sezione Termini e condizioni, eliminando solo la frase «l’utente accetta che il sito e tutti i suoi contenuti, ivi compresi i servizi eventualmente offerti, sono forniti “così come sono” e “con tutti gli errori“». Ma come la Rgs, non rilascia alcun tipo di garanzia sui contenuti che pubblica sul sito né può assicurare l’utente che il portale web sia compatibile con le sue apparecchiature o che sia «privo di errori o virus, bachi o “cavalli di Troia“». Quindi, ancora, una dichiarazione di esclusione di responsabilità che non specifica il tipo di problemi o di difficoltà in cui potrebbe imbattersi l’utente navigando tra le varie pagine in cerca di informazioni su delibere, sentenze e relazioni al Parlamento della magistratura contabile: di quali errori si sta parlando? Una formula generica che potrebbe minare la fiducia del lettore nei documenti che legge e scarica dal sito.
Qualche dettaglio in più, che non rincuore l’utente ma può aiutare a chiarire i suoi dubbi, si trova in un’altra pagina del portale, quella delle Note legali, dove si puntualizza che «il testo degli atti della Corte dei conti nell’esercizio delle proprie funzioni può subire modificazioni o correzioni per errori materiali». Per questo, «l’unico testo facente fede è quello depositato presso le segreterie degli uffici» della magistratura contabile. E ancora, si legge che i «dati statistici risultanti dalle banche dati non hanno valore ufficiale potendosi verificare degli scostamenti temporali, anche significativi, nell’aggiornamento dei dati stessi. Solo i dati statistici ufficiali forniti dagli uffici della Corte potranno essere utilizzati come fonte». Un’informazione che però non giustifica la decisione dell’ente di non rilasciare alcun tipo di garanzia su documenti e testi presenti nel sito, «ivi compresi, senza alcuna limitazione, la liceità, il diritto di proprietà, la convenienza o l’adeguatezza a particolari scopi o usi».
La pagina Termini e condizioni del sito della Corte dei Conti
Non solo grandi enti, ma anche alcune agenzie hanno scelto di usare queste espressioni per richiamare l’attenzione dell’utente sul rischio e pericolo che corre esplorando i loro siti. È il caso dell’Agenzia per la coesione territoriale, che deve promuovere lo sviluppo economico e fornire un supporto all’attuazione della programmazione comunitaria e nazionale, lavorando con le amministrazioni centrali, regionali e con gli enti locali. Il suo portale è ricco di informazioni, grafici e mappe interattive dedicate al monitoraggio della politica di coesione, sia attraverso una pagina web sul sito (attualmente la sezione è in corso di aggiornamento a seguito dell’emergenza Covid-19) sia attraverso un link al portale esterno di Opencoesione. Inoltre ospita anche una banca dati che permette di conoscere e analizzare, a livello regionale, i flussi finanziari delle amministrazioni pubbliche e di tutti gli enti che fanno parte della categoria del settore pubblico allargato. Eppure, anche su questa mole di dati, elegantemente presentati e facilmente visualizzabili dal pubblico, pende il disclaimer dell’Agenzia: «L’utente accetta che il sito e tutti i suoi contenuti, ivi compresi i servizi eventualmente offerti, sono forniti “così come sono” e “con tutti gli errori”». L’ente non rilascia alcuna garanzia sui contenuti pubblicati, non assicura che il portale sia «privo di errori o virus, bachi o “cavalli di Troia”» e quindi non si ritiene responsabile per danni subiti dall’utente «a causa di tali elementi di carattere distruttivo» o per qualsiasi danno legato all’uso del sito o di altri portali ad esso collegati da un link.
Agenzia per la Coesione territoriale
Frasi sicuramente preoccupanti, poco chiare, che non ci aspetteremmo di trovare su siti istituzionali che pubblicano documenti, report e dati fondamentali per conoscere i numeri del nostro Paese. E che sono copiate e incollate nella sezione delle Note legalio dei Termini e condizionidi tanti portali diversi, anche di quelli che si occupano di materie sanitarie.
L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ne è un esempio. Il disclaimer sul suo sito è uguale ai precedenti. E quindi l’utente non deve aspettarsi contenuti garantiti dall’ente, né che l’Aifa si assuma le responsabilità per eventuali danni subiti. Eppure è un portale fondamentale per avere informazioni sull’uso e sul consumo dei farmaci, è che è diventato ancora più importante durante la pandemia. Con mappe e tabelle, il sito fornisce dei report sull’andamento delle somministrazioni di vaccini; inoltre, raccoglie notizie e aggiornamenti sulle sperimentazioni in corso, sui medicinali utilizzati al di fuori delle sperimentazioni cliniche, raccomandazioni sull’utilizzo dei farmaci nella popolazione esposta al virus, oltre a una serie di Faq sui vaccini anti Covid-19. Uno strumento informativo utilissimo per il cittadino, che però utilizzandolo deve accettare tutta una serie di condizioni per nulla rassicuranti. Sempre che riesca a trovare e leggere le note legali, a cui si può accedere dal sito cliccando un link posizionato in fondo alla pagina.
Le note legali del portale dell’Aifa
Nessuna responsabilità – Le note legali di altri siti web sono più brevi e si concentrano sulla questione della responsabilità per danni legati all’uso del portale. Al di là di alcune variazioni nella forma, nella sostanza tutte comunicano lo stesso messaggio: l’ente non potrà essere ritenuto in alcun modo responsabile deidanni di qualsiasi natura causati direttamente o indirettamente dall’accesso al sito, dall’incapacità o impossibilità di accedervi, dall’affidamento alle notizie in esso contenute o dal loro impiego». Lo troviamo ad esempio sul portale dell’Agenzia delle Entrate e su quello dell’Agenzia delle accise, dogane e dei monopoli, ma anche sul sito dell’Istat: avvertenza che riguarda anche materiali e servizi offerti da siti a essi collegati.
La sezione Limitazioni della responsabilità del portale dell’Agenzia delle entrate
Ancora, simili dichiarazioni di esclusione di responsabilità sono usate dall’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) e dal Consiglio nazionale delle ricerche. Questi enti però ribadiscono l’impegno a garantire la migliore esperienza per l’utente che decida di navigare sui loro portali. Il primo, infatti, «si preoccupa di ridurre al minimo le disfunzioni imputabili a problemi tecnici»; il secondo, invece, chiarisce di prestare massima cura nell’aggiornamento delle informazioni pubblicate, ma avverte: «In relazione alla grande varietà di fonti utilizzate, interne ed esterne, e al grande numero di pagine disponibili, è bene tener presente che con il passare del tempo le informazioni potrebbero perdere la loro validità e attendibilità». Per questo consiglia l’utente «di prenderevisione della data di ultimo aggiornamento pubblicata nella pagina consultata».
Anche se è apprezzabile lo sforzo di assicurare la qualità dei contenuti pubblicati, l’utente rischia di farsi carico della responsabilità di eventuali danni dovuti all’accesso al sito, all’uso degli strumenti interattivi o delle notizie in esso contenute.
La sezione Limitazioni della responsabilità del portale dell’Agenzia delle entrate
Va dritto al punto anche l’Istituto superiore di sanità, che non potrà essere ritenuto responsabile per danni subiti dall’utente. Ma nelle note legali aggiunge anche un’altra condizione all’utilizzo del sito: «L’Istituto si impegna per garantire la completezza e l’accuratezza delle informazioni, tuttavia non si assume la responsabilità per il materiale contenuto nel sito». In altre parole, uno degli enti che ha fatto un importante lavoro di informazione durante la crisi sanitaria del Covid-19, pubblicando articoli su virus, varianti, test, tamponi e mascherine, non si assume la responsabilità di ciò che è presente sul portale, come i rapporti indirizzati al personale sanitario per affrontare diversi aspetti della pandemia, e i collegamenti alle pagine che ospitano i dati epidemiologici e di mortalità legati al Covid. Tra l’altro, il portale dell’Iss specifica anche che «l’esistenza di un collegamento ipertestuale verso un sito esterno non comporta approvazione o accettazione di responsabilità da parte dell’Istituto circa il contenuto o l’utilizzazione di detto sito».
Le note legali del sito dell’Istituto superiore di sanità
Nelle sue note, invece, Unioncamere mette in evidenza il problema dei rischi informatici e avverte l’utente che l’ente non potrà essere ritenuto responsabile di eventuali danni, tra cui leinfezioni da virus, «che le apparecchiature dei visitatori dovessero patire a causa dell’accesso e/o dell’interconnessione con questo sito o delloscaricamento (download) del suo contenuto». Un disclaimer che certo costringe l’utente a riflettere bene prima di trasferire sul proprio pc un documento presente sul sito dell’ente pubblico che unisce e rappresenta il sistema camerale italiano.
Navigando sui vari siti, non siamo sempre riusciti a trovare i termini e le condizioni di utilizzo. Il portale dell’Inps, ad esempio, nella sua sezione relativa alle note legali dedica spazio solo alle questioni relative alla privacy, agli atti di notifica e alle dichiarazioni di accessibilità. Mentre sul portale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, ci sono solo le pagine dedicate al copyright, alla privacy e all’accessibilità.
Un discorso a parte va fatto perBanca d’Italia. Il portale è un enorme bacino di rapporti, informazioni e dati di tipo finanziario, liberamente consultabili da privati e imprese. Inoltre, l’ente pubblica sul sito gli atti normativi e i provvedimenti a contenuto generale da esso emanati, utilizzando anche delle cautele tecniche per questo tipo di documenti. Come precisa un disclaimer, la firma digitale viene apposta sui formati Pdf per «garantirne provenienza e integrità». Inoltre l’ente cura l’aggiornamento del sito e «si prefigge di assicurare la continuità del servizio e di ridurre al minimo le eventuali disfunzioni imputabili a problemi tecnici». Ma poi si legge che l’ente non risponde di eventuali danni causati «dall’utilizzazione dei contenuti (dati, informazioni, software ecc.)presenti su questo sito». Una formula vaga per indicare che, in ogni caso, dobbiamo fare attenzione a rischi e problemi non meglio specificati e quindi difficili da immaginare. Una dichiarazione di esclusione di responsabilità che riguarda anche i contenuti di siti esterni collegati al portale.
Il disclaimer presente sul sito della Banca d’Italia
Gli esempi positivi – Non mancano però i virtuosi. Sono quei siti che mettono in evidenza che tutti i documenti pubblicati sono conformi e corrispondenti agli atti originali, e che non escludono ogni tipo di responsabilità per tali contenuti. Un esempio è l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID), che ha l’obiettivo di promuovere l’innovazione digitale nella Penisola: l’ente sottolinea la qualità e attendibilità del materiale presente sul portale e si limita a escludere la sua responsabilità per i danni causati dall’accesso al sito, dall’incapacità o impossibilità di accedervi. Lo stesso vale per il sito dell’Anpal, l’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, che utilizza la stessa formula dell’AgID. Mentre il portale dell’Inail non solo chiarisce quali sono le strutture responsabili dei contenuti pubblicati sul sito, ma fornisce i riferimenti del responsabile del procedimento di pubblicazione, che dovrà occuparsi della gestione coordinata sia dei contenuti e delle informazioni online sia dei processi redazionali dell’amministrazione. Il suo compito sarà quello di «raccogliere le segnalazioni inerenti la presenza di un contenuto obsoleto ovvero la non corrispondenza delle informazioni presenti sul sito e quelle contenute nei provvedimenti originali».
La necessità di cambiare le note legali di molti portali web non riguarda quindi solo i siti dei ministeri, ma anche quelli di diversi enti pubblici e istituzioni, che rappresentano una fonte autorevole di informazione per il cittadino e per le imprese. Nell’era dell’open data e della digitalizzazione, non solo documenti e banche dati devono essere facilmente consultabili, ma bisogna assicurare al cittadino che la sua navigazione sul portale sarà la più sicura e gradevole possibile, priva di rischi e pericoli.
I nomi, le date di compleanno e inumeri di previdenza sociale di milioni di clienti T-Mobile negli Stati Unitisono stati rubati dagli hacker: a confermarlo è stato lo stesso operatore telefonico, che starebbe ancora indagando sull’attacco.
T-Mobile, secondo quanto riferito dal Washington Post, avrebbe confermato che gli autori dell’attacco informatico avrebbero avuto accesso alle informazioni personali di circa 7,8 milioni di clienti attuali e complessivamente di40 milioni di persone, anche non più clienti o clienti potenziali: “È importante sottolineare che nessun numero di telefono, numero di conto, Pin, password o informazioni finanziarie è stato compromesso in nessuno di questi file di clienti o potenziali clienti“, ha comunque fatto sapere T-Mobilein una dichiarazione pubblicata online.
Lunedì scorso, T-Mobile aveva annunciato l’attacco: “Prendiamo molto sul serio la protezione dei nostri clienti e continueremo a lavorare 24 ore su 24 su questa indagine per assicurarci di prenderci cura dei nostri clienti alla luce di questo attacco“, ha spiegato la società.
Non è la prima voltache T-Mobile è vittima di un attacco del genere: nel 2019, la società aveva ammesso che i criminali informatici avevano avuto accesso ai dati di alcuni account wireless prepagati; allora erano stati rubati nomi, numeri di telefono e indirizzi di fatturazione e anche allora la società aveva fatto sapere che “nessun dato finanziario è stato compromesso“.
Intervento questa mattina delle forze dell’ordine. Oltre 3mila identificati
Raduni consistenti di reduci del rave di Valentano (Viterbo) sono segnalati in Toscana alle Cascatelle di acqua calda delle terme di Saturnia e sul fiume Fiora, località nei comuni di Manciano e Pitigliano (Grosseto). Secondo quanto si apprende, i partecipanti al rave vengono notati mentre fanno il bagno e prendono il sole.
Risultano numerosi benché in quantità minima rispetto alle 10.000 persone del picco avuto dal rave a Ferragosto. Altri hanno raggiunto Albinia e hanno preso posto in spiaggia sul tombolo di Giannella. Anche le autorità sanitarie, secondo quanto si apprende, vigilano sulla situazione.
“È in corso un coordinamento tra la Asl di Viterbo e i sindaci dei comuni per pianificare un’azione di contact tracing e di tamponi per le popolazioni dei comuni interessati dal rave“. Cosìl’assessore regionale alla Sanità Alessio D’Amato. “Proseguirà inoltre il tour dei camper-vax nella zona – aggiunge – ed è stato attivato il servizio veterinario per verificare se ci sono animali feriti o morti nella zona del rave“.
Zona che nel frattempo è stata del tutto sgomberata, come annunciato dal sindaco di Valentano Stefano Bigiotti: “L’area è stata liberata. Non c’è più nessuno all’interno“.
“Non posso che esprimere soddisfazione – sottolinea -. Il ministro Lamorgese, che ieri pomeriggio mi ha contattato personalmente, ha mantenuto l’impegno preso di liberare l’area entro oggi. Le operazioni si sono svolte nel massimo rispetto delle persone. Ora sono già al lavoro per rimuovere al più presto i rifiuti lasciati nel terreno“.
Nelle prime ore del mattino l’intervento delle forze dell’ordine nell’area del rave. Già nella notte c’è stato un notevole afflusso in uscita di mezzi provenienti dal rave del lago. Nei varchi di uscita viterbesi presidiati, i partecipanti all’evento sono stati identificati. Non si sono registrate finora particolari criticità per quanto riguarda l’ordine e la sicurezza pubblica, fa sapere la questura di Viterbo.continua a leggere
La Questura invita i tifosi ad arrivare con anticipo allo stadio per la partita di sabato che inaugura la serie A
Ricomincia il campionato di serie A e si torna allo stadio. In sicurezza, almeno questa è la sfida. Sabato 21 agosto alle 18,30 a San Siro si gioca Inter-Genoa e per questo la Questura di Milano invita i tifosi a prepararsi a una serata di calcio che dovrà però rispettare alcune regole, e per questo è meglio arrivare in anticipo al Meazza, che sarà aperto al pubblico sin dalle ore 15,30 proprio per consentire i controlli di sicurezza e sanitari necessari e per evitare assembramenti nella fase di accesso all’interno dello stadio.
Quindi: mascherina obbligatoria, misurazione della temperatura prima dell’accesso ai tornelli di ingresso e, per i tifosi maggiori di 12 anni, l’esibizione obbligatoria del Green Pass assieme al biglietto, acquistabile unicamente online, nominativo e non cedibile, oltre a un documento di identità valido. San Siro potrà ospitare, come da regole, fino a un massimo del 50 per cento degli spettatori ammessi dalla normale capienza, ovvero circa 35mila tifosi.
I bar all’interno della struttura e il San Siro Store saranno regolarmente aperti al pubblico e, durante la partita, non verrà effettuato il servizio di vendita di cibo e bevande direttamente sugli spalti. Il questore di Milano Giuseppe Petronzi ha previsto un dispositivo di prevenzione, vigilanza e controllo per evitare l’introduzione di materiale non autorizzato e per garantire, nel pieno rispetto delle norme anti- Covid, un agevole e sicuro afflusso e deflusso dei tifosi.
Prima partita di campionato anche a Bergamo per Atalanta-Bologna il 28 agosto, ma la società ha già diffuso le regole da seguire: in questo caso il Gewiss Stadium ospiterà un massimo di 8mila tifosi, di cui 816 nel settore ospiti, con prelazioni per gli abbonati 2019-2020, compresi i possessori dei voucher di rimborso delle partite non godute in quella stagione causa Covid-19, vendita dei biglietti fino a 4 per acquirente esclusivamente online sul canale atalanta.vivaticket.it e obbligo di Green Pass (esclusi gli Under 12 ed eventuali altre categorie esentate secondo le norme governative) e mascherina. Il club bergamasco è stato il primo, in occasione del test con l’Alessandria l’11 agosto scorso, ad adottare lo schema a scacchiera con la capienza ridotta alla metà. In vendita anche i tagliandi per la Curva Sud in attesa dell’inizio dei lavori di demolizione e ricostruzione del settore, non prima di gennaio 2021. I biglietti in vendita, come detto 8 mila, sono al netto degli impegni contrattuali con partner e sponsor: lo stadio attualmente può ospitare in linea teorica circa 21.300 spettatori.
L’uomo che da ore minacciava di far saltare il suo furgone con dell’esplosivo nell’area del Campidoglio Usa si è arreso. Lo riporta il New York Times citando fonti della polizia.
La polizia di Capitol Hill ha evacuato l’area intorno alla Biblioteca del Congresso dopo la segnalazione di un presunto ordigno esplosivo in un pickup. L’edificio è vicino al Campidoglio e alla Corte suprema. Le forze dell’ordine hanno evacuato anche il Cannon House Office Building. Questa settimana il Congresso è in ferie.
A causa dell’allarme bomba in un’area vicino alla Biblioteca del Congresso americano, a Capitol Hill, è stata evacuata per prudenza anche la sede della Corte Suprema, al momento chiusa al pubblico per la pandemia.
Situazione di stallo nell’area di Capitol Hill, vicino alle sedi della Biblioteca del Congresso e della Corte Suprema, dove in mattinata è scattato l’allarme dopo che un uomo ha minacciato di far esplodere il suo furgone, mostrando anche quello che appare come un detonatore. Da ore vanno avanti i negoziati nella speranza – ha spiegato la polizia – che si arrivi a una soluzione pacifica della situazione. In campo anche gli agenti dell’Fbi. L’uomo avrebbe anche postato delle immagini in diretta su Facebook mostrando un contenitore che a suo dire avrebbe al suo interno un congegno esplosivo. In mezzora di immagini, spiega la polizia, avrebbe parlato di «rivoluzione». Ora si tenta di identificarlo. La Casa Bianca viene aggiornata costantemente sulla situazione.
E’ stato cancellato il Gran premio motociclistico della Malesia, che si sarebbe dovuto svolgere sul circuito di Sepang dal 22 al 24 ottobre. Sarà sostituito da un’altra gara (il nome non è ancora stato deciso), che si terrà nelle stesse date sul Misano world circuit Marco Simoncelli.
Il circuito romagnolo, dove il 19 settembre si terrà il Gran premio Octo di San Marino e della Riviera di Rimini, ospiterà così due Gp in questa stagione. La cancellazione del Gp in Malesia è legata alle restrizioni anti-Covid per l’ingresso nel Paese. (ANSA).
Nessuna ordinanza sarebbe prevista. Sicilia resterebbe bianca
Nessuna regione domani dovrebbe passare in giallo. Secondo quanto si apprende, infatti, sembra probabile che domani non ci sarà alcuna ordinanza per il passaggio di fascia delle regioni.
Quella maggiormente in bilico per un passaggio di colore dal bianco al giallo sembrava la Sicilia, che oggi però ha fatto registrare una stabilità nei valori (10% intensive e 17% area medica). La regione era rimasta per 4 giorni ferma al 9% per le rianimazioni. Stabile anche la Sardegna rispettivamente al 9% e al 10%: qui registrato un ribasso del 2% nelle intensive, passate dall’11% al 9%.
Secondo l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia l’epicentro è a 58 km da Lamezia Terme (Catanzaro). Non si segnalano danni a persone o cose
Solo tanta paura. Il terremoto, di magnitudo compresa tra 4.3 e 4.8 gradi della scala Richter, registratosi alle 7.30 di questa mattina davanti alla costa ovest della Calabria centro meridionale ha creato allarme ma, fortunatamente, non si registrano vittime o danni alle strutture. Secondo quanto ha accertato l’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il sisma ha avuto l’epicentro in mare, a circa 200 chilometri di profondità e a 58 chilometri da Lamezia Terme. I Vigili del Fuoco e la Protezione civile regionale stanno monitorando la situazione e vengono soprattutto controllati vecchi edifici e strutture già pericolanti. Il sisma è stato avvertito a centinaia di chilometri lungo tutta la fascia costiera tirrenica della provincia di Cosenza, ma anche a sud, verso Reggio Calabria e in molte aree interne della Regione.
Altre scosse – Il terremoto non è una novità per la Calabria. Una scossa di magnitudo 3.9 era stata infatti registrata lo scorso 24 luglio con epicentro a Cetraro, in provincia di Cosenza. Nella stessa zona la terra aveva tremato anche in precedenza: nel settembre dello scorso anno , una scossa del 2.9 segnalato nel tratto di mare antistante, a una profondità di 264 chilometri e una distanza di una ventina di chilometri dai centri abitati di Cetraro e di Acquappesa.
Il 36enne centrocampista spagnolo si era ritirato a giugno dopo il mancato rinnovo con la Fiorentina, ora si lega al club che prende il nome dal film dei fratelli Coen: «Mi sono subito riconosciuto nel suo progetto sociale: mi ricorda quando giocavo da bambino alla periferia di Madrid»
Borja Valero
Dall’addio al calcio al ritorno in campo, in Promozione. Tutto nel giro di pochi mesi. Borja Valero — che in Italia ha giocato nella Fiorentina (dal 2013 al 2017 e poi nella stagione scorsa) e nell’Inter (dal 2017 al 2020) — è pronto a vivere l’ennesima sfida della sua carriera e all’età di 36 anni ha deciso di ripartire sì da Firenze, ma dal Centro Storico Lebowski, club del capoluogo toscano che milita in Promozione. In realtà, era una notizia che già circolava da qualche settimana, ma non c’erano mai state conferme. Fino all’annuncio di Borja Valero in un’intervista rilasciata al quotidiano La Nazione: «Ho accettato questa sfida perchémi riconosco nei valori portati avanti da questi ragazzi. Ero convinto di giocare un’altra stagione nella Fiorentina, non certo per soldi o per chissà cosa. Avrei potuto dare una mano».
Nel nome dei fratelli Coen – Il «sì» di Borja Valero è arrivato intorno al tavolino di una famosa pasticceria di Firenze sud. Lo spagnolo indosserà la maglia grigionera di una squadra che ha un forte legame con il territorio e molto nota a Firenze perché ha un nome ispirato al celebre film dei fratelli Coen («Il Grande Lebowski») e una tifoseria caldissima, gemellata con il Colonia. L’approdo di una come Borja Valero, molto legato a Firenze (233 presenze e 17 reti in viola), è stato in qualche modo inevitabile. «Voglio ringraziare anche la Settignanese per avermi cercato. Poi è arrivata questa possibilità — ha spiegato lo spagnolo —. Ho visto entusiasmo, organizzazione e soprattutto mi sono riconosciuto nei valori del Lebowski, a partire da quello che hanno fatto in San Frediano per ridare vita al giardino dei Nidiaci e per dare la possibilità a tutti i bambini e alle bambine del quartiere di giocare, divertirsi e imparare a vivere senza ansie uno sport bellissimo che però sta perdendo la sua umanità».
L’impegno sociale – Borja Valero ha aggiunto: «Sono cresciuto in un quartiere periferico di Madrid. Non c’era niente, era difficile anche trovare un campetto per giocare. Certe cose non si dimenticano. Il calcio è anche questo: incontro, aggregazione, possibilità di stare insieme. Di crescere. Io ho dato la mia disponibilità a giocare. Quando faccio qualcosa voglio farla bene e seriamente. Unica condizione: avranno la priorità i miei impegni con Dazn, quando dovrò commentare le partite. Per il resto mi metterò a disposizione del tecnico e magari, se capita, darò qualche consiglio. Ma non è per giocare che ho fatto questa scelta. È per dare una mano e visibilità al lavoro di ragazzi che ci mettono il cuore, e anche, a modo loro, un pizzico di follia. Cosa prometto ai tifosi? Che farò di tutto per aiutarli a costruire qualcosa di bello. Darò il massimo. Se lo meritano». Parola di Borja Valero.
Una forte esplosione si è verificata in un appartamento in provincia di Caserta: locale saturo di gas, forte boato e tanta paura
San Cipriano d’Aversa (Caserta), 18 agosto 2021
VIOLENTA ESPLOSIONE IN UN’ABITAZIONE IN PROVINCIA DI CASERTA – Attimi di paura, nelle scorse ore, in provincia di Caserta. Questa mattina, infatti, a San Cipriano d’Aversa, in via Pietro Colletta, si è verificata un’esplosione all’interno di un’abitazione. L’esplosione, come riporta Casertanews.it, è dovuta ad una fuoriuscita di gas che ha saturato il locale cucina: tanta paura a causa del forte boato, ingenti danni a causa dell’onda d’urto ma tragedia fortunatamente solo sfiorata.
LA DINAMICA DEI FATTI – La proprietaria dell’immobile stava preparando delle pietanze ai fornelli, quando si è allontanata per qualche minuto dalla cucina. L’ebollizione del contenuto della pentola ha spento la fiamma, ma il gas è continuato a fuoriuscire: in poco tempo l’ambiente si è saturato e l’accensione automatica del frigo ha fatto da innesto, generando l’esplosione. Lo scoppio è stato violento e ha provocato danni.
L’ALLARME LANCIATO DAI VICINI – L’esplosione, infatti, ha interessato la copertura del cucinino ed il mobilio presente. I vicini hanno avvertito la deflagrazione e hanno immediatamente allertato i soccorsi: sul posto sono giunti in poco tempo i Vigili del Fuoco del distaccamento di Aversa, che hanno provveduto alle operazioni di messa in sicurezza e di bonifica del locale. Oltre ai danni, fortunatamente non si segnalano feriti.
ESPLOSIONE AL PIANO TERRA DI UN EDIFICO IN PROVINCIA DI AVELLINO: TANTA PAURA, NESSUN FERITO – Un’altra esplosione si è verificata ieri a Montefredane, in provincia di Avellino. Per cause ancora da accertare, come riporta Ottopagine.it, c’è stata una deflagrazione dovuta ad una fuga di gas da una bombola di GPL al piano terra di un edificio di case popolari. Tanta paura, ma per fortuna nessun ferito. Lo scoppio ha provocato danni alla parte esterna del palazzo. Sul posto i soccorritori, che hanno messo in sicurezza l’area.
La vicecampionessa olimpica del giavellotto ha deciso di raccogliere fondi per il piccolo Miloszek donando la medaglia a cinque cerchi conquistata in Giappone: “Non mi ci è voluto molto per decidere”. Nel 2018 le fu diagnosticato un cancro alle ossa.
Maria Andrejczyk – medaglia d’argento alle Olimpiadi di Tokyo2020
Maria Andrejczykmedaglia d’oro di solidarietà. La stella polacca del giavellotto, argento alle Olimpiadi di Tokyo2020 alle spalle della cinese Liu Shiving, si è resa protagonista di un gesto meraviglioso per finanziare l’intervento al cuore di un bambino di 8 mesi. Andrejczyk ha, infatti, deciso di mettere all’asta la medaglia a cinque cerchi per aiutare il piccolo Miloszek, costretto a volare negli Stati Uniti per una delicatissima operazione.
Una scelta di cuore – La 25enne giavellottista polacca sa cosa vuol dire per lei quella medaglia d’argento, tutti i sacrifici fatti negli ultimi cinque anni per salire sul podio di Tokyo tra infortuni, cadute e risalite, ma conosce benissimo anche la sofferenza della malattia (nel 2018 le fu diagnosticato un cancro alle ossa) e non ci ha pensato due volte quando le hanno chiesto di partecipare alla raccolta fondi per sostenere il piccolo connazionale che neanche conosceva. “Non mici è voluto molto per decidere – ha scritto sui suoi canali social -, è stata la prima raccolta fondi a cui ho partecipato e sapevo che era quella giusta. Per lui metto all’asta la mia medaglia olimpica. Abbiamo anche il supporto di un altro ragazzo Kubus, che purtroppo non ce l’ha fatta: i genitori hanno deciso di inviare dei fondi raccolti per lui a Mi?osz“.
Superati i 100mila euro – Immediato il calore dei suoi tifosi e non solo, perché grazie a questo splendido gesto sono stati già raccolti 500mila zloty, ovvero 110mila euro circa. Cifra che si aggiunge a quella complessiva delle donazioni che attualmente hanno toccato quota 300mila euro. Somma destinata a salire. E per Maria Andrejczyk dall’argento a Tokyo2020 all’oro nella vita è un attimo.
La campagna vaccinalenel nostro Paese procede a passo spedito, e ormai sono state somministrate circa 74 milioni di dosi di vaccino. Quasi 35 milioni di italiani, ovverooltre il 57% della popolazione, hanno completato il ciclo vaccinale. Siamo quindi sostanzialmente in linea con gli altri grandi paesi europei.
I vaccini hanno dimostrato un’ottima efficacia, nel mondo reale, nel controllo della malattia grave, riducendo il rischio di ospedalizzazione e decessi, rispettando quindi i dati più che confortanti derivati dagli studi sperimentali. Mentre si sta completando la campagna vaccinale di massa,ci si interroga però sulle prossime mossee, in particolare, sulla necessità di somministrare una terza dose di richiamo a tutta o parte della popolazione.
Bene programmare gli eventuali richiami, da effettuare in maniera graduale, sulla base delle necessità e delle evidenze scientifiche. Intanto bisogna immunizzare più persone possibile per fare ritorno alla normalità e non intasare le strutture sanitarie
Le tre domande – Per sciogliere questo nodo è ora essenziale rispondere ad alcuni quesiti di tipo scientifico: 1) quanto dura l’immunità conferita dai vaccini; 2) quale ruolo giocano le varianti nel ridurre l’efficacia e la durata della protezione; 3) se sarà possibile raggiungere la cosiddettaimmunità di gregge o di comunità.
Quanto dura la protezione data dal vaccino? – Al primo quesito non sappiamo ancora del tutto rispondere, visto che il follow-up delle persone vaccinate è ancora troppo breve. Sembra però che, anche se gli anticorpi neutralizzanti tendono a scendere nel corso del tempo, le risposte cellulari e la memoria dell’incontro con l’antigene virale persistano più a lungo di quanto si pensasse. Naturalmente, esiste una variabilità individuale e, soprattutto,persone immunodepresse potrebbero trovarsi per prime in difficoltà di fronte a un attacco virale.
Le varianti ci rendono più vulnerabili? – Il quesito relativo alle varianti è ancor più complesso. La variante beta (sudafricana) sembra essere la più resistente ai vaccini, ma per fortuna la sua circolazione da noi è estremamente limitata. Per quanto attiene alla variante delta (indiana),i vaccini conservano un’elevata efficacia nel proteggerci dalle forme gravi di malattia, ma non sempre sono in grado di evitare l’infezione. Ciò vuol dire che, in un certo numero di casi, il virus può continuare a circolare tra le persone vaccinate, pur non causando i danni gravi a cui ci aveva abituato in precedenza. Naturalmente, quanto esposto relativamente ai primi due quesiti ha delle ripercussioni sul terzo.
Serve una terza dose? – Considerato che è probabile che il virus continuerà a circolare, dobbiamo vaccinare il più possibile senza pensare al raggiungimento di un obiettivo ambizioso come quello dell’immunità di gregge, ma piuttosto per favorire un ritorno alla normalità, proteggendo la popolazione dalle conseguenze peggiori della malattia ed evitando la congestione delle strutture sanitarie. Quando poi avremo vaccinato gran parte della popolazione, continuando per un po’ a mantenere dei comportamenti prudenti, dovremmo vedere anche degli effetti sulla riduzione della circolazione del virus.Sulla terza dose, per ora, conviene astenersi dal solito dibattito fra pro e contro, iniziando a programmare gli eventuali richiami, da effettuare in maniera graduale, sulla base delle necessità e delle evidenze scientifiche.
Sisma all’alba, con epicentro a Zocca. Non ci sono segnalazioni di danni
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.3 è stata registrata alle 5:49 tra le province di Modena e Bologna. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma ha avuto ipocentro a 26 km di profondità ed epicentro a 4 km da Zocca (Modena) e a 6 da Castel d’Aiano (Bologna). Al momento non si segnalano danni a persone o cose.
L’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ha rilasciato oggi 18 agosto 2021, alla società ITA (Italia Trasporto Aereo) il Certificato di Operatore Aereo (COA) e la Licenza di esercizio di trasporto aereo. Lo si legge in una nota dell’Enac.
“ITA può decollare. L’augurio è che la nuova compagnia di riferimento nazionale contribuisca alla ripartenza del settore, contribuendo, in modo deciso a superare le difficoltà derivanti dalla crisi pandemica“, commenta il presidente dell’Ente, Pierluigi Di Palma. “Il rilascio del Coa attesta che la compagnia aerea è in possesso della capacità professionale e dell’organizzazione aziendale necessarie ad assicurare l’esercizio dei propri aeromobili in condizioni di sicurezza. La licenza costituisce il provvedimento finale relativo alle verifiche giuridico-amministrative ed economico-finanziarie, oltre che tecnico-operative“, aggiunge il direttore generale Alessio Quaranta, aggiungendo che “con il possesso del Coa e della licenza di operatore aereo la società può avviare la vendita di biglietti”.
Oltre 25 persone sono dovute ricorrere alle cure dei sanitari dell’ospedale Rizzoli ad Ischia per attacchi di dissenteria. Si tratta degli ospiti di un hotel di Forio che hanno cominciato a sentirsi male nel pomeriggio di ieri mostrando i sintomi di una possibile intossicazione alimentare e condizioni di salute tali da richiedere il ricovero; attualmente il loro stato di salute è buono.
La necessità di assistere il gran numero di pazienti ricoverati quasi contemporaneamente ha richiesto l’attivazione di un protocollo speciale operativo nell’ospedale isolano. Numerosi altri ospiti dell’albergo in cui alloggiano le persone ricoverate hanno accusato lo stesso malessere ma al momento le loro condizioni permettono di evitare il ricorso alle cure mediche in ospedale. (ANSA).
«In una partita di Champions League contro una squadra danese, il Midtjylland, gli ho disobbedito in un’indicazione tattica. Mancavano dieci minuti alla fine del primo tempo e mi ha chiesto di giocare a destra, mentre io giocavo molto bene a sinistra. E ho detto di no. Immagina, dopo aver risposto che, nel bel mezzo della partita, oggi, con le telecamere, era chiaro che si arrabbiasse. Lì sapevo già che all’intervallo mi avrebbe fatto fuori, ed è stato così. Ma nello spogliatoio ha oltrepassato il limite, cercando di aggredirmi fisicamente». L’ex capitano dell’Atalanta Alejandro ‘Papù Gomez torna da attaccare il tecnico Gian Piero Gasperini.
«Lì ho detto basta – aggiunge il giocatore del Siviglia a ‘La Nacion’-. Si può obiettare, ok, ma quando c’è un’aggressione fisica è intollerabile. Allora ho chiesto un incontro con il presidente e gli ho detto che non avevo problemi a continuare, accettando di aver sbagliato: da capitano non mi ero comportato bene, ero stato di cattivo esempio disobbedendo l’allenatore. Ho detto al presidente però che avevo bisogno delle scuse di Gasperini e gli ho anche detto che il presidente non poteva accettare che l’allenatore avesse provato ad attaccare un giocatore. Il giorno dopo ci fu un’intera riunione della squadra. Sono andato avanti e ho chiesto scusa all’allenatore e ai miei compagni di squadra per quello che era successo e non ho ricevuto scuse dal tecnico».
«Quindi, Come doveva essere inteso? Quello che avevo fatto era sbagliato e quello che aveva fatto era giusto? È lì che è iniziato tutto. Dopo qualche giorno ho detto al presidente che non volevo continuare a lavorare con Gasperini all’Atalanta. Il presidente mi ha detto che non mi avrebbe lasciato andare. È iniziato il tira e molla e alla fine ci ho rimesso io, finendo per allenarmi da solo con le riserve», conclude Gomez.
La versione del Papu: “All’Atalanta Gasperini ha cercato di aggredirmi”
Il giocatore argentino racconta la lite che ha portato all’addio del giocatore dopo sei anni
La versione del Papu: “È ora che i tifosi conoscano la verità“. Cosa è successo, cosa ha fatto finire una storia di sei anni che sembrava indistruttibile? L’ex capitano, oggi al Siviglia, a ‘La Nación‘, racconta la lite, e parla di “un’aggressione“. Confessando che sì, è stato davero un duro scontro con il suo allenatore a portarlo alla clamorosa decisione di rompere a gennaio e andare via da bergamo: “Negli spogliatoi ha oltrepassato i limiti e ha cercato di aggredirmi“. continua a leggere
La Formula 1 non correrà nel weekend del 10 ottobre il Gran Premio di Suzuka, a causa delle difficoltà generate dalla pandemia
Fine dei Giochi. Le Olimpiadi sono riuscite ad arrivare alla fine, ma le monoposto non troveranno spazio. La Formula 1 non correrà in Giappone nel weekend del 10 ottobre per il Gran Premio di Suzuka, a causa delle difficoltà generate dalla pandemia di Covid-19. “Dopo lunghe discussioni con gli organizzatori e le autorità giapponesi, è stata presa la decisione da parte del governo del Giappone di cancellare la gara in questa stagione a causa delle complessità causate dalla pandemia nel paese“, si legge nel comunicato ufficiale della Formula 1.
ULTIM’ORA: il Gran Premio del Giappone 2021 è stato cancellato
BREAKING: The 2021 Japanese Grand Prix has been cancelled
Traduzione del post qui sotto: Anche se quest’anno non corriamo in Giappone… Non vediamo l’ora di mettere in scena uno spettacolo per i fan giapponesi nel 2022!
While we’re not racing in Japan this year…
We can’t wait to put on a show for the Japanese fans in 2022!