Non ce l’ha fatta il calciatore dilettante colpito da arresto cardiocircolatorio oggi pomeriggio durante la partita amatoriale tra il Casalpoglio e il Quingentole.
Dimitri Roveri, 27 anni, capitano della squadra del Quingentole, è morto poche ore dopo il suo ricovero all’ospedale San Raffaele di Milano.
Roveri si è accasciato con la palla lontana e non ha più ripreso conoscenza. Inutili i soccorsi ricevuti, anche dalla sorella (presidente del club) che aveva usato il defibrillatore. Abitava a Quingentole ed era fidanzato: la settimana scorsa aveva annunciato che a settembre sarebbe diventato padre. Lavorava come giardiniere e addetto alle pulizie in una casa di riposo del mantovano. (ANSA).
Gilles Villeneuve in una immagine di archivio senza data. ANSA/UFFICIO STAMPA +++EDITORIAL USE ONLY – NO SALES+++
Coraggio da vendere, altruismo ed un misto di rabbia e orgoglio da far esplodere in pista, in una parola Gilles Villeneuve.
”L’ultimo grande pilota”, come amava definirlo un ‘certo’ Alain Prost, capace di vendersi casa per catapultarsi nel mondo della Formula 1 diventandone un mito e di volare via da quel sabato maledetto di Zolder per atterrare nella leggenda del mondo dei motori.
Passando da quel Circus che lo aveva subito battezzato con il soprannome di ‘Aviatore’ per il suo spericolato modo di guidare tanto da fare innamorare appassionati e tifosi della Ferrari, quelli dell’epoca e quelli che hanno imparato a conoscerlo dopo. Fan che a quarant’anni dalla sconvolgente scomparsa (l’anniversario e’ domenica) si tengono ben strette nella memoria le gesta di un autentico acrobata del volante sempre sul filo dell’azzardo come nel duello di Digione all’ultimo sorpasso con Rene’ Arnoux o nel giro su tre ruote a Zandvoort. continua a leggere
tg2 notizia della morte di gilles villeneuve 8 maggio 1982
Gilles Joseph Henri Villeneuve (Saint-Jean-sur-Richelieu, 18 gennaio 1950 – Lovanio, 8 maggio 1982) è stato un pilota automobilistico canadese.
Soprannominato l’Aviatore, iniziò la propria carriera sportiva partecipando a gare tra motoslitte nella nativa provincia del Québec. Successivamente passò alla guida delle monoposto, e nel 1976, vinse sia il campionato di Formula Atlantic canadese che quello statunitense. Un anno più tardi la McLaren fece esordire Villeneuve in Formula 1 al Gran Premio di Gran Bretagna 1977; nel corso della medesima annata la Scuderia Ferrari lo ingaggiò per le ultime due gare stagionali in sostituzione di Niki Lauda. Legatosi alla scuderia di Maranello per il resto della carriera fece registrare sei vittorie nei Gran Premi e una vittoria nella Race of Champions del 1979 a Brands Hatch (gara non valida per il titolo), oltre ad un secondo posto nella classifica del Mondiale 1979 alle spalle del compagno di squadra Jody Scheckter come miglior risultato.
Morì a seguito di un incidente causato da un contatto con la March di Jochen Mass durante le qualifiche per il Gran Premio del Belgio 1982 sul circuito di Zolder, a bordo della Ferrari 126 C2.
Villeneuve era molto popolare per il suo stile di guida combattivo e spettacolare, e da allora è diventato un simbolo di questo sport. Le sue vittorie e svariate altre prestazioni vengono considerate capolavori assoluti nella storia della Formula 1, anche perché spesso sono state ottenute al volante di monoposto non all’altezza di quelle della concorrenza. In virtù di ciò, viene annoverato tra i più grandi piloti di sempre, pur non avendo mai vinto un titolo mondiale continua a leggere
Formula 1 – Gp Francia 1979- Storica sfida Villeneuve Arnoux
Esplode la follia al termine della semifinale provinciale Allivi
Pugni e calci in campo, maxi rissa al termine di partita tra under 17
Violenza giovanile ancora protagonista. Questa volta sui campi di calcio. Ancora una volta i social fanno da cassa di risonanza, con le immagini della maxi rissa alla fine di una partita a Scordia, semifinale provinciale di ritorno tra Gymnica Scordia-Libertas Catania Nuova, squadre del campionato Allievi Under 17.
Il match si era concluso con la vittoria per 4-1 dei padroni di casa. Poi esplode la follia in campo con pugni, calci e invasione di campo. “Quello che è successo ieri è la cosa più brutta che si possa vedere in un incontro di calcio giovanile – scrive nel suo profilo facebook la società Gymnica Scordia – peccato perché in campo durante la partita e fino alla fine del fischio finale le 2 squadre si erano comportate bene, poi è successo di tutto, speriamo che non si vedano più scene del genere, Scordia calcio è sempre stata una piazza sportiva e cordiale con tutti”.
La firma dopo “una settimana di intense trattative”. L’imprenditore russo Roman Abramovich aveva deciso di mettere in vendita la squadra di calcio inglese in seguito all’invasione dell’Ucraina
Todd Boehly è sul punto di completare la sua acquisizione del Chelsea CREDIT : AFP
07 maggio 2022
L’affare è concluso. Un consorzio guidato da Todd Boehly, comproprietario dei LA Dodgers, e sostenuto da Clearlake Capital ha firmato un contratto per l’acquisizione del Chelsea per 4 miliardi di sterline. Lo riporta il Telegraph. La firma, spiega la testata britannica, è avvenuta dopo “una settimana di intense trattative“. L’imprenditore russo Roman Abramovich aveva deciso di mettere in vendita la squadra di calcio inglese in seguito all’invasione dell’Ucraina, che ha messo in difficoltà gli affari all’estero di numerosi oligarchi. L’operazione potrà essere perfezionata solo dopo i via libera del governo britannico e della Premier League.
Allentate cessioni crediti. Giorgetti: ‘Nuova politica redditi’
Le novità del decreto aiuti– ansa
Sono ritocchi ma significativi quelli che una nuova riunione del Consiglio dei ministri ha apportato al decreto aiuti varato lunedì scorso.
Non cambia la distribuzione dei 14 miliardi stanziati per sostenere famiglie e aziende alle prese con i contraccolpi della guerra in Ucraina, ma cambiano alcune misure chiave come il bonus da 200 euro per lavoratori, pensionati e disoccupati che ora si allarga anche a chi percepisce il reddito di cittadinanza, ai lavoratori stagionali, agli autonomi e ai collaboratori domestici, esclusi nella prima stesura.
Arriva poi il buono per i trasporti pubblici, da 60 euro, e vengono in parte riattivate le cessioni multiple di crediti, in modo che le banche possano smaltirli, anche se sempre con dei forti limiti per evitare le frodi. Tra aiuti per il caro materiali e interventi sul settore trasporti il ministero delle Infrastrutture calcola un intervento che sfiora i 10 miliardi. Ci sono poi i fondi per le imprese danneggiate dalla guerra che salgono a 150 milioni complessivi, perché ai 130 del ministero dello Sviluppo economico si aggiunge un fondo da 20 milioni per le imprese agricole istituito presso il ministero delle Politiche agricole. L’ “indennità una tantum” da 200 euro, misura pensata per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie, arriverà con la busta paga di luglio. continua a leggere
Il cantante è ricoverato al Cardarelli con una costola rotta
Massimo Ranieri – ANSA/ETTORE FERRARI
Paura al teatro Diana di Napoli dove Massimo Ranieri, a pochi minuti dall’inizio del suo concerto, è caduto scendendo dalla scaletta al centro del palco e ha battuto la schiena.
Il cantante, rimasto a terra a lungo, è stato soccorso dagli operatori del 118 e portato al Cardarelli dove è ricoverato.
“Tanto spavento ma per fortuna non ha battuto la testa ed è sempre stato cosciente. Una costola rotta e un buono stato generale ma rimane sotto osservazione“, riferiscono all’ANSA dal suo staff.
Lecce, Monza e Cremonese si giocano i primi due posti che valgono la promozione, il Pisa spera ancora ma servono diverse combinazioni
Ore 22:38 – Dopo 26 anni grigiorossi conquistano la serie A diretta – Dopo 26 lunghissimi anni dall’ultima volta, la Cremonese torna in serie A. Il traguardo sembrava sfumato dopo le tre sconfitte nelle ultime cinque partite, invece nel fimale la promozione diretta è divenuta reale. Merito di Fabio Pecchia che ha lanciato una squadra piena di giovani. Il dt Ariedo Braida fa quindi un brutto scherzo al compagno di lavoro di una vita, Adriano Galliani, che dovrà sudarsi la promozione con il Monza attraverso i playoff.
Ore 22:30 – Cremonese in A – Il Como accorcia su rigore al 95’, ma non cambia l’esito finale: la Cremonese torna in serie A.
Ore 22:29 – Finita a Perugia – È finita a Perugia! Il Monza fallisce la promozione diretta in serie A, ma a Como non è ancora finita.
Ore 22:27 – Lecce in A – È finita a Lecce: basta un gol di Majer per battere il Pordenone e decretare la promozione in serie A.
Ore 22:25 – Ultimi assalti – Ultimi assalti sul campo di Perugia, intanto i 1300 tifosi della Cremonese a Como hanno iniziato a festeggiare.
Casa Milan (Photo by MARCO BERTORELLO/AFP via Getty Images)
Ci sarebbe anche il fondo americano Ares Capital – già accostato all’Inter ai tempi della possibile operazione con BC Partners –, nel possibile riassetto azionario del Milan. Lo riporta Il Sole 24 Ore, spiegando che le discussioni tra Elliott e Investcorp sarebbero ora focalizzate sulla struttura finanziaria dell’operazione.
Sulla valutazione complessiva di 1,2 miliardi, l’equity complessivo sarebbe di 800 milioni di euro circa. All’interno di questa cifra ci sarebbero però anche circa 400 milioni di “preferred equity”, strumento ibrido che verrebbe concesso proprio da un gruppo finanziario come Ares Capital. I restanti 400 milioni verrebbero invece forniti dai sottoscrittori storici di Investcorp.
Questa mossa sarebbe parte della strategia di Investcorp. Il fondo con sede in Bahrein andrebbe a sostituire successivamente la posizione di Ares Capital con capitali dei suoi sottoscrittori. In ogni caso, le discussioni tra Elliott e Investcorp restano focalizzate sulle differenti componenti della proposta di acquisto.
Il Tribunale Federale Nazionale presieduto da Carlo Sica ha rigettato il ricorso presentato dai presidenti di Napoli e Bari, Aurelio e Luigi De Laurentiis, avente ad oggetto l’impugnazione della delibera pubblicata sul C.U. n.88/A del 1° ottobre 2021 relativamente alla modifica dell’art. 16 bis NOIF sulle multiproprietà.
“Il Tribunale Federale Nazionale ha pronunciato – si legge nella sentenza FIGC -, decidendo nell’udienza fissata il giorno 4 maggio 2022, sul ricorso proposto dal Cav. Aurelio De Laurentiis (in proprio e n.q. di legale rapp.te p.t., Presidente del C.d.A. di SSC Napoli Spa, nonché n.q. di legale rapp.te p.t., Presidente del CdA di Filmauro Srl), dal sig. Luigi De Laurentiis (in proprio e n.q. di legale rapp.te p.t., Amministratore Unico, della SSC Bari Spa) avente ad oggetto l’impugnazione della delibera pubblicata sul C.U. n. 88/A del 1° ottobre 2021 relativamente alla modifica dell’art. 16 bis NOIF nonché di ogni atto presupposto o conseguente, contro Federazione Italiana Giuoco Calcio, Lega Nazionale Calcio Professionisti Serie A, Lega Nazionale Calcio Professionisti Serie B, Lega Italiana Calcio Professionistico, il seguente dispositivo: il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, rigetta il ricorso”.
Non sono ammesse partecipazioni, gestioni o situazioni di controllo, in via diretta o indiretta, in più società del settore professionistico da parte del medesimo soggetto, del suo coniuge o del suo parente e affine entro il quarto grado.
Qualora a seguito del passaggio di una società dal settore dilettantistico al settore professionistico si incorra nella situazione vietata dal comma 1, i soggetti interessati devono porvi fine entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza.
L’inosservanza del termine di cui al comma 2 comporta la decadenza della affiliazione della società proveniente dal settore dilettantistico. Il provvedimento di decadenza è adottato entro 3 giorni dalla scadenza del termine di cui al comma 2 dal Consiglio Federale su proposta del Presidente Federale, sentita la Commissione di cui all’art. 20 Bis delle NOIF.
La norma transitoria, tuttavia, spiega:
Fatti salvi i provvedimenti già adottati dal Consiglio Federale in base alla previgente formulazione dell’art. 16 Bis, i soggetti, che alla data di entrata in vigore della presente disposizione si trovano nella condizione di cui al comma 1, dovranno porvi fine entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza della Stagione Sportiva 2024/2025. Qualora antecedentemente alla stagione sportiva 2024/2025 si verifichino, nell’ambito della medesima categoria, per due o più società professionistiche, le condizioni vietate dal comma 1, i soggetti interessati dovranno porvi fine entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza.
L’inosservanza del termine sub a) comporta la decadenza della affiliazione della società, o delle società, la cui partecipazione societaria è stata acquisita per ultima.
Il provvedimento di decadenza è adottato entro 3 giorni dalla scadenza del termine di cui sub a) dal Consiglio Federale su proposta del Presidente Federale, sentita la Commissione di cui all’art. 20 Bis delle NOIF.
Cercando su google “Inter 5 maggio” viene sempre evidenziato il 5 maggio del 2002, sotto alcuni titoli di alcune testate. MA PRIMA (per la precisione) NESSUNO PARLA DEL 05 MAGGIO 2010 MA COSA è SUCCESSO nel 05/05/2010? :
INTER vs ROMA | 2009/10 COPPA ITALIA FINAL – Inter
Sempre x la precisione Oggi 6 maggio:
06 Maggio 1998 – L’Inter Solleva la Coppa UEFA nel cielo di Parigi
06 Maggio 1998: Al Parco dei Principi è finale tutta italiana tra Inter e Lazio.
Inter, Inzaghi e il 5 maggio: da avversario a possibile uomo della storia
Gli scudetti «bruciati» nel 1973 e nel 1990: chi insegue spera nel «non c’è due senza tre». Al Bentegodi una fetta di tricolore passa anche per la scaramanzia
La locuzione storica «Fatal Verona» provoca notti agitate nei ricordi, per due scudetti bruciati malamente nel 1973 (titolo alla Juventus) e 1990 (Napoli).
Nel 1973, all’ultima giornata il 20 maggio, il Milan si presentò al Bentegodi primo in classifica e con un punto di vantaggio su Lazio e Juventus, impegnate rispettivamente a Napoli e a Roma con i giallorossi. La squadra allenata da Nereo Rocco (in quell’occasione squalificato: sarà sostituito da un giovane Giovanni Trapattoni) aveva appena vinto la Coppa delle Coppe a Salonicco e non aveva ottenuto nessun rinvio di questo confronto. La contemporaneità era una seria questione. Il Milan partì all’attacco, ma al 17’ arriva la rete di Sirena su assist di uno scatenato Zigoni, poi un’autorete del difensore rossonero Sabadini, un gran gol di sinistro di Luppi: dopo mezz’ora il Milan è già sotto 3-0. Poi accorcia Rosato infilando Pizzaballa (che oggi assicura: «Quel Milan non giocò»). A fine primo tempo è 3-1. Finisce 5-3 mentre la Lazio crolla e la Juventus vince. Scudetto addio, 15° titolo ai bianconeri.continua a leggere
E’ successo ai giocatori dell’Arcellasco nel campionato Under 18
(ANSA) – Milano, 04 maggio 2022
Si è conclusa con una sconfitta a tavolino, un’ammenda (80 euro) e un punto di penalizzazione in classifica inflitti dal giudice sportivo all’Arcellasco, la cui squadra Under 18 – che partecipa al campionato regionale – aveva anzitempo abbandonato il campo nella partita casalingo contro il Bresso, dopo un insulto razzista a un proprio calciatore.
I giocatori della frazione di Erba (Como) avevano deciso di non proseguire per via di un insulto a sfondo razziale da parte di un calciatore del Bresso nei confronti di uno di loro.
Il giocatore del Bresso era stato espulso (alla squadra è stata poi inflitta una squalifica di 11 giornate), ma i ragazzi dell’Arcellasco, appoggiati nella decisione dalla propria dirigenza, avevano detto stop stop sul 2-1 per il Bresso. L’Arcellasco, sui propri social, scrive: “Basiti da questa sentenza del giudice sportivo. Alla luce del comunicato, siamo ancora più fieri e orgogliosi della scelta dei nostri ragazzi. Sapevamo che saremmo andati incontro a una sconfitta per 3-0, queste sono le regole (discutibili, ma queste sono). E lo accettiamo. Si parla di inclusione, lotta al razzismo, rispetto e poi La scelta legittima e coraggiosa di un gruppo di ragazzi viene anche punita con multa e un punto di penalizzazione. È forse giunto il momento di smetterla di predicare in un modo e agire in un altro“. “Pur ritenendo la scelta della società Arcellasco di non continuare la partita, frutto di un episodio deprecabile ed estremamente negativo, tuttavia ai fini della presente decisione non si può prescindere dalla disposizione su indicata“, ovvero l’obbligo, come da regolamento, di proseguire la partita, è scritto nelle motivazioni del giudice. (ANSA).
Alle 23 una terza scossa di magnitudo 2.7. Un’ora prima una seconda forte scossa di magnitudo 3.4, alle 17.50 la terra si era mossa con una magnitudo 3.7. Nardella: “Non si segnalano danni a cose o persone”. In tanti scappano in strada
Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 2.4 è stata avvertita dalla popolazione alle 7.05 di stamani 4 maggio
Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 2.4 è stata avvertita dalla popolazione alle 7.05 di stamani 4 maggio dopo una notte di tregua. Epicentro sempre zona Impruneta. La sera prima, alle 23, scossa di magnitudo 2.7: l’epicentro è stato localizzato a 3 chilometri da Impruneta a una profondita di 9 chilometri. Una seconda scossa era stata avvertita a Firenze e provincia alle ore 22.14, di magnitudo 3.4 della scala Richter e a una profondità di 9 chilometri. L’epicentro ancora nella zona del comune di Impruneta, in località Cerbaia, al confine con il comune di San Casciano Val di Pesa.
La scossa è stata avvertita nel Fiorentino e anche a Prato. Nelle zone più limitrofe all’epicentro è stato avvertito da alcuni un boato. Poi si sono susseguite altre sei scosse più lievi, fino a un massimo di 1.7, fino alle 22:31.
La Protezione civile sta monitorando la situazione. “Al momento non si registrano danni a cose o persone. Le sale della Protezione Civile Metropolitana e Comunale rimarranno allertate per la notte“, fa sapere suoi social il sindaco Dario Nardella. Verifiche dei vigili del fuoco sono state svolte stasera a una piccola chiesa e a tre abitazioni confinanti a breve distanza dall’epicentro della scossa con magnitudo 3.7 del pomeriggio, in località Cofferi di Mercatale Val di Pesa. La chiesa presenta una lieve crepa per cui stamattina 4 maggio ci sarà un nuovo sopralluogo ed è stata isolata, così come sono state invitate a lasciare le loro abitazioni tre famiglie, otto persone in tutto, che hanno trovato sistemazioni provvisorie in attesa dei nuovo controlli. È una zona di aperta campagna a poche centinaia di metri dall’epicentro della prima grande scossa della giornata. continua a leggere
Tra i protagonisti della stagione dello sperimentalismo e della militanza del cinema italiano degli anni Settanta.
L‘attore Lino Capolicchio posa per i fotografi durante il photocall per la presentazione del film “Il signor diavolo” di Pupi Avati, Roma, 22 luglio 2019. ANSA/CLAUDIO PERI
Lino Capolicchio (Merano, 21 agosto1943 – Roma, 3 maggio2022) è stato un attore, sceneggiatore e regista italiano.
E’ morto ieri sera a Roma l’attore, sceneggiatore e regista Lino Capolicchio.
Aveva 78 anni.
Nato a Merano e cresciuto a Torino si era trasferito poi a Roma, dove ha frequentato l’Accademia nazionale d’Arte drammatica ‘Silvio D’Amico’. È stato uno dei protagonisti della stagione dello sperimentalismo e della militanza del cinema italiano degli anni Settanta. Gli esordi professionali si compiono presso il Piccolo Teatro di Milano nella compagnia di Giorgio Strehler. Tra i suoi film più importanti ‘Metti, una sera a cena’ di Giuseppe Patroni Griffi, ‘Il giovane normale’ di Dino Risi e il film premio Oscar di Vittorio De Sica ‘Il giardino dei Finzi Contini’, con il quale vince il David di Donatello. Con Pupi Avati lavora poi come protagonista in ‘La casa delle finestre che ridono’.
Il giocatore, sabato sera, in bagno non si è più rialzato. Andrea Sciarrini lascia una moglie e due figlie di 10 e 4 anni. In passato aveva avuto problemi alla circolazione e si era fermato 2 anni
Il mondo del basket marchigiano è sotto choc per la scomparsa improvvisa di Andrea Sciarrini, protagonista della scena locale a tutti i livelli: giocatore, allenatore e organizzatore di eventi. Una morte decisamente prematura avvenuta ad appena 40 anni compiuti da poco più di un mese, che ha richiesto l’autopsia per chiarirne le cause. Conosciuto e stimato nel mondo del basket regionale e non solo come atleta (aveva giocato nelle giovanili della Vuelle prima di militare a lungo nei campionati minori locali) ma anche come referente della Free Italian Streetball e promotore del torneo estivo di basket che si disputa Senigallia, città dove aveva giocato anche per indossando i colori della Goldengas.
Il malore – In passato Sciarrini era stato fermo per un paio d’anni dopo un problema di circolazione periferica ma proprio per questo motivo era un soggetto sottoposto a controlli medici frequenti. Il dramma si è consumato sabato sera dopo la partita fra Marotta e Urbania, valevole per il campionato di Promozione, che lo aveva visto tra i protagonisti e in piena forma.Rientrato a casa a Marotta, verso le 21:30 ha detto alla moglie Ilaria e alle figlie di 10 e 4 anni di avere bisogno di andare in bagno e proprio lì è stato colto da un malore. La donna ha sentito il corpo del marito cadere a terra, l’ha raggiunto e gli ha praticato le prime operazioni di rianimazione in attesa dell’arrivo del 118 che è giunto sul posto in pochi minuti ma non è riuscito a far ripartire il battito del cuore di Sciarrini. Non è rimasto altro da fare se non constatare il decesso dell’uomo e disporne il trasporto all’obitorio dove è stata eseguita nelle scorse ore l’autopsia su richiesta dei familiari. I funerali sono previsti per domani pomeriggio alle 15 nella parrocchia di San Giovanni a Marotta. La Fip Marche ha disposto un minuto di silenzio su tutti i campi per onorarne la memoria sia nelle gare disputate nel weekend appena trascorso che in quelle del prossimo fine settimana.
L’Ingv calcola la magnitudo provvisoria a 3.7. Avvertita anche a Siena
La scossa di terremoto avvertita a Firenze alle 17.50 è di magnitudo 3.7 ed ha avuto come epicentro il territorio di Impruneta, a 4 km a sud ovest dal paese e a una profondità di 10 km.ANSA/INGV +++EDITORIAL USE ONLY – NO SALES+++
Una forte scossa di terremoto è stata avvertita a Firenze alle 17.50.
Di magnitudo 3.7 secondo l’Ingv ha avuto come epicentro il territorio di Impruneta, a 4 km a sud ovest dal paese e a una profondità di 10 km.
La scossa era stata preceduta da altre minori, sempre con epicentro a Impruneta di magnitudo 1.8 alle ore 17.41 e 1.1 alle ore 17.48.
Verifiche di eventuali danni da parte della protezione civile sono in corso a Firenze e nella provincia. Le verifiche riguardano gli edifici e anche il patrimonio culturale ma al momento non si segnalano danni.
“E’ stata registrata une leggera scossa di #terremoto nella zona di #Firenze ML 3.9. Epicentro Impruneta. Al momento non sono arrivate segnalazioni relative a danni a cose o persone. Per qualunque informazione contattare la @ProtCivileRT“. Così il sindaco di Firenze Dario Nardella su twitter.
“Sono in contatto con la sala operativa regionale per la verifica di eventuali danni alle strutture ed edifici“. Lo ha scritto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, su Telegram dopo la scossa di terremoto di 3.7 a Impruneta, vicino a Firenze e avvertita distintamente nel capoluogo toscano.
Sospesi i lavori del Consiglio regionale della Toscana, riunito in aula, a causa della forte scossa di terremoto avvertita a Firenze. Telefonate stanno raggiungendo i centralini delle autorità pubbliche da parte di cittadini che chiedono informazioni.
Non risulterebbero danni a monumenti e musei a Firenze dopo la scossa di 3.7 con epicentro a Impruneta, vicino al capoluogo toscano. Da quanto appreso le Gallerie degli Uffizi, la Galleria dell’Accademia e il Bargello non sono stati evacuati dopo la scossa. Da una prima verifica non ci sarebbero danni alla cupola del Duomo e domani saranno svolti controlli più approfonditi.
Un’altra scossa di 1.5 di magnitudo è stata registrata da Ingv dopo quella precedente di 3.7 delle 17.50 con epicentro nel comune di Impruneta (Firenze). Risulta alla distanza di un km dall’altra e a una minore profondità, 6 km anziché 10 km.
Una nube di fumo di colore arancione si è alzata nel pomeriggio di venerdì dallo stabilimento della Cogne acciai speciali, ad Aosta.
L’episodio ha destato l’attenzione di diversi cittadini, che hanno ripreso la scena con gli smartphone e poi diffuso le immagini sui social.
L’azienda siderurgica riferisce che “l’anomalia di emissioni riscontrata é legata ad una errata manovra di produzione che comunque non ha provocato alcun danno a persone o impianti in quanto gestita secondo le procedure interne“.
Le nuove regole sull’obbligo di indossare le mascherine: l’ordinanza del ministro della Salute Speranza indica i luoghi dove bisogna indossarle. Le raccomandazioni contenute nella circolare del ministro Brunetta
In alcuni luoghi sono obbligatorie le mascherine chirurgiche, in altri le FFP2. In alcuni luoghi le mascherine sono soltanto raccomandate. Ecco dove bisogna indossarle e di quale tipo devono essere.
aeromobili adibiti a servizi commerciali di trasporto di persone
navi e traghetti adibiti a servizi di trasporto interregionale
treni Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità
autobus che collegano più di due regioni
autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente
mezzi del trasporto pubblico locale o regionale: autobus, tram e metropolitane
scuolabus
Cinema, teatri, sale da concerto con FFP2: Secondo l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza in vigore fino al 15 giugno è obbligatorio indossare la mascherina FFP2:
Stadi liberi, palazzetti con FFP2: Negli stadi non c’è alcun obbligo mentre va indossata la FFP2 «per gli eventi e le competizioni sportive che si svolgono al chiuso» fino al 15 giugno.
Ospedali, Rsa, strutture sanitarie: È obbligatorio indossare la mascherina chirurgica per utenti e ai visitatori di:
strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali
strutture di ospitalità e lungodegenza
residenze sanitarie assistite (RSA), hospice, strutture riabilitative, strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.
per il personale che si trovi a contatto con il pubblico (c.d. sportello) e che sia sprovvisto di altre idonee barriere protettive
per il personale che svolga la prestazione in stanze in comune con uno o più lavoratori, anche se si è solo in due, salvo che vi siano spazi tali da escludere affollamenti
nel corso di riunioni in presenza
nel corso delle file per l’accesso alla mensa o altri luoghi comuni (ad esempio bar interni, code per l’ingresso in ufficio)
per coloro che condividano la stanza con personale cosidetto “fragile”
in presenza di una qualsiasi sintomatologia che riguardi le vie respiratorie
negli ascensori
in ogni caso in cui, anche occasionalmente, si verifichi la compresenza di più soggetti nel medesimo ambiente
Negozi, supermercati, aziende private: Per i negozi, i supermercati e le aziende private valgono i protocolli in vigore che prevedono l’utilizzo della mascherina chirurgica ma non esiste alcun obbligo di legge.
Il Collegio di garanzia del Coni ha respinto il ricorso dei veneti che chiedevano il 3-0 a tavolino per la partita non disputata il 6 gennaio. Il calendario si riallinea
Il 5 maggio, con la sfida tra Salernitana e Venezia, il campionato tornerà finalmente a riallinearsi dopo mesi di rinvii per Covid e partite in sospeso. Il Collegio di garanzia dello sport presso il Coni ha infatti respinto il ricorso del Venezia contro la Federcalcio e la Salernitana, confermando la sentenza di primo e secondo grado che aveva deciso che il match si dovesse giocare. Il club veneto chiedeva invece il 3-0 a tavolino.
LA SFIDA – La gara si sarebbe dovuta disputare il 6 gennaio, ma la Salernitana non aveva potuto scendere in campo a causa dei tanti casi di coronavirus: la squadra granata, bloccata peraltro dalla Asl, si è ritrovata con appena sette giocatori a disposizioni (tra cui tre portieri). Il Venezia era comunque arrivato a Salerno, limitandosi ad un allenamento all’Arechi. Ci si ritrova così, quattro mesi dopo, a disputare un incontro in cui ci si giocano tre preziosissimi punti salvezza.
Il club sardo, in piena lotta retrocessione, affida la squadra ad Agostini, ex giocatore e poi tecnico delle giovanili
Walter Mazzarri
Dopo un weekend di riflessioni tra il presidente Tommaso Giulini e il direttore sportivo Stefano Capozucca, il Cagliari ha deciso di esonerare Walter Mazzarri. Fatale dunque la sconfitta di sabato per 2-1, in casa contro l’Hellas (la settima negli ultimi otto turni). Mazzarri era a sua volta subentrato in settembre, alla quarta giornata, a Leonardo Semplici.
Dopo un girone d’andata chiuso molto al di sotto delle aspettative, Mazzarri sembrava aver trovato a inizio 2022 una quadra con i rossoblù tanto da far illudere in una tranquilla salvezza, ma nell’ultimo periodo una nuova crisi di risultati è costata carissimo all’allenatore ex, tra le altre, di Napoli, Inter e Torino. La decisione arriva a tre giornate dalla fine del campionato, nel pieno di una corsa salvezza in cui il Cagliari si ritrova invischiato: una vittoria nelle ultime cinque gare ha messo il Cagliari in una situazione pericolosissima: Salernitana e Genoa inseguono a tre punti di distanza in un finale tutto da scrivere.
Una lunga giornata quella andata in scena ad Asseminello prima del comunicato ufficiale da parte della società isolana dell’esonero di Mazzarri. “Il Cagliari Calcio – si legge – comunica di aver sollevato Walter Mazzarri dal suo incarico di allenatore della prima squadra“.
TOCCA AD AGOSTINI – Il club sardo affiderà la squadra ad Alessandro Agostini, ex difensore e poi allenatore nelle giovanili del club.
Ad Alessandro Agostini, attuale allenatore della Primavera, toccherà il compito di tentare una nuova impresa salvezza con la prima squadra nelle prossime tre delicatissime sfide per la permanenza in Serie A dei rossoblù. A partire dalla gara di domenica a Salerno.
ALLENAMENTO ANNULLATO – L’allenamento odierno della squadra è stato annullato ma alcuni giocatori si sono comunque presentati nel centro sportivo per fare un po’ di scarico tra campo e palestra, mentre altri per recuperare degli effetti personali dopo il ritiro pre-Verona. La ripresa effettiva è prevista invece per domani pomeriggio, 3 maggio. Solo toccata e fuga intorno alle 17.30, infine, per Walter Mazzarri ad Asseminello. Il tecnico toscano non ha incrociato i giocatori ed è rimasto circa venti minuti a colloquio con il direttore sportivo Capozucca e parte della dirigenza isolana, prima di lasciare definitivamente la sua avventura sulla panchina rossoblù.
Oggi e domani accessi limitati pronto soccorso e punti prelievo
Un attacco hacker ha colpito dalle tre del primo maggio i presidi ospedalieri e territoriali dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, ovvero dell’azienda ospedaliera.
Da Regione Lombardia spiegano che data l’entità dell’attacco non si sa quando saranno ripristinati i sistemi.
Di conseguenza oggi e domani i pronto soccorso e i punti prelievo dei presidi ospedalieri dell’Asst Fatebenefratelli Sacco (Fatebenefratelli, Sacco, Buzzi e Melloni) saranno in grado di accettare gli accessi dei pazienti in maniera limitata e solo attraverso modulistica cartacea e potranno esserci disagi per le prestazioni ambulatoriali. “Le visite ambulatoriali prenotate e le attività di pre ricovero sono comunque garantite” assicurano dalla Regione. L’attacco hacker sui server dei siti Fatebenefratelli e Sacco ha avuto conseguenze su tutte le sedi aziendali (Buzzi, Melloni e 33 sedi territoriali) e su tutti i sistemi aziendali attaccando anche i servizi di base “nonostante l’accrescimento delle misure di sicurezza poste in essere negli ultimi mesi“. E’ iniziato il lavoro di ripristino che però “non ha al momento tempi definibili“. Sul posto si trovano anche i tecnici dei servizi di sicurezza informatica regionali e la polizia postale. Di certo, spiega la nota dell’Asst, “sarà presentata denuncia formale“. L’azienda di Emergenza Urgenza è stata informata dei problemi e ha “già provveduto a dirottare tutte le emergenze su altri presidi ospedalieri milanesi“. (ANSA).
L’allenatore del Bologna era ricoverato per la terapia ed ora è in ‘buone condizioni generali’
Sinisa Mihajlovic ANSA /ELISABETTA BARACCHI
L’allenatore del Bologna Sinisa Mihajlovic è stato dimesso dall’Ospedale Sant’Orsola.
L’uomo era ricoverato da fine marzo per una terapia volta a scongiurare la ricomparsa della malattia contro la quale aveva lottato negli anni scorsi.
Ne dà notizia il Bologna, che aggiunge che Mihajlovic è “in buone condizioni generali“.
L’allenatore del Bologna, nelle ultime settimane ha guidato la squadra dall’ospedale dove si è fatto allestire uno spazio di lavoro, in strettissimo contatto con i suoi collaboratori.
La fidanzata di Venuti “denuncia” un hater e la Fiorentina prende posizione
La Fiorentina esprime vicinanza a Lorenzo Venuti dopo che la sua fidanzata Augusta Iezzi ha denunciato su instagram di aver ricevuto gravi insulti. Questo il comunicato comparso sul sito ufficiale viola:
La Presidenza, tutta la Dirigenza, lo Staff Tecnico e tutti i compagni di Squadra della Fiorentina, esprimono la propria vicinanza ed il proprio sostegno a Lorenzo Venuti ed alla sua fidanzata per gli inqualificabili insulti ricevuti attraverso i social. La Società ribadisce che la correttezza ed il rispetto devono essere alla base di tutto, non ritiene tollerabili questo tipo di messaggi e sarà accanto al calciatore ed alla sua compagna perseguendo ogni iniziativa possibile affinchè gli autori di gesti così ignobili possano essere prontamente individuati e puniti.
Il club sardo, in piena lotta retrocessione, affida la squadra ad Agostini, ex giocatore e poi tecnico delle giovanili
Walter Mazzarri non sarà più l’allenatore del Cagliari. La decisione, arrivata in questi minuti, non è ufficiale ma dovrebbe diventarlo a breve. Il club sardo affiderà la squadra ad Alessandro Agostini, ex difensore e poi allenatore nelle giovanili del club.
La decisione arriva a tre giornate dalla fine del campionato, nel pieno di una corsa salvezza in cui il Cagliari si ritrova invischiato: una vittoria nelle ultime cinque gare ha messo il Cagliari in una situazione pericolosissima: Salernitana e Genoa inseguono a tre punti di distanza in un finale tutto da scrivere. Mazzarri aveva sostituito Semplici lo scorso 15 settembre sulla panchina cagliaritana.
Non si placano le polemiche, alimentate dal botta e riposta tra Mourinho e la Lazio, dopo la vittoria della squadra di Sarri sullo Spezia grazie al goal di Acerbi, viziato da una posizione di fuorigioco non rilevata dal direttore di gara e dall’addetto al VAR.
Un errore che, secondo quanto riporta l’ANSA, costerà a Luca Pairetto e Luigi Nasca, direttore di gara e addetto al VAR della gara, la sospensione fino al termine della stagione per quello che è ritenuto un errore concatenato: l’arbitro non ha aspettato la verifica al video dell’allineamento del difensore laziale, l’uomo addetto al VAR non lo ha fermato e tutto, al 90′, si è svolto molto rapidamente tra il gol del 4-3 del laziale, l’esultanza dei compagni e la ripresa del gioco.
«Dalla visione televisiva Acerbi sembra leggermente più avanti quindi in fuorigioco, da quello che posso dire io con i mezzi che ho il gol era da controllare prima di darlo – ha dichiarato Paolo Casarin, ex arbitro ed ex designatore, intervenuto a Radio anch’io Sport -. Tutto era in mano alla benedetta tecnologia nelle mani di un VAR chiamato Nasca, il quale aveva tutti gli elementi per valutare quello che hanno visto tutti. Questo è fuorigioco, si tratta di 40 centimetri e c’è bisogno della tecnologia. La partita è finita subito dopo, ma in questi casi la si può sospendere in attesa della verifica».
Concerto del Primo maggioA lavoro per la pace – Prima Parte
Anche quest’anno per il 1 Maggio, RAI3 insieme a CGIL, CISL e UIL celebreranno la Festa dei Lavoratori, tornando in diretta a Piazza San Giovanni, dopo due anni difficili di pandemia, come grande momento di aggregazione e forte segnale di speranza. Saranno tanti gli artisti ad avvicendarsi sul palco, volti noti e meno noti ma anche scrittori, intellettuali, attori in un racconto fatto di parole e musica sui temi che riguardano la nostra vita sociale: il lavoro, la sicurezza, i diritti, i giovani.
Uno studio di due docenti della Statale di Milano misura gli effetti economici, diretti e indiretti, degli incidenti sul lavoro
Roma – Oggi anche al Quirinale si celebra laFesta dei Lavoratori.Sergio Mattarellalo ha ricordato incontrando a Udine i genitori e i compagni di scuola di Lorenzo Parelli, il diciottenne morto a gennaio durante uno stage in fabbrica. Proprio la sicurezza del lavoro sarà il cuore della cerimonia al Colle: “È un diritto, una necessità – ha detto il Capo dello Stato – assicurarla un dovere inderogabile. Il lavoro è un diritto costituzionale e il suo valore non può essere associato al rischio, alla dimensione della morte“. E poi la necessità di colmare il gigantesco vuoto che ogni singola vittima spalanca nella società, nelle famiglie, nei territori. Uno spazio che nessun numero può misurare, a differenza degli effetti dell’emergenza sull’economia.
Il conteggio di questo peso (che oltre alle morti comprende anche gli infortuni e le malattie professionali) lo hanno tentato, per conto della Commissione parlamentare d’Inchiesta sulle condizioni del lavoro in Italia, due docenti della Statale di Milano, Alessandro Boscati ordinario di Diritto del lavoro e Renato Ruffini, ordinario di Organizzazione aziendale, insieme al magistrato e capo dell’Ispettorato nazionale del Lavoro,Bruno Giordano. Ebbene, pur premettendo la grande difficoltà di rintracciare strumenti di valutazione scientifici, lo studio arriva ad indicare per il nostro Paese una forchetta tra il 3 e il 6,3% del Pil. “I dati ufficiali – si legge nella ricerca – rappresentano una significativa sottostima, non solo per la fisiologica reticenza a denunciare gli eventi, ma anche per i filtri di classificazione che lasciano fuori, ad esempio, il lavoro nero, il lavoro minorile e quello occasionale“. continua a leggere
FIRENZE – «Festeggiare? Oggi non si può festeggiare. I lavoratori dovrebbero scendere in piazza e urlare. Non è accettabile che una madre, un padre o un figlio escano al mattino senza sapere se rivedranno i propri cari la sera». C’è un silenzio pesante in casa di Emma Marrazzo. Alessio, il nipotino, è ancora a scuola, i suoi giocattoli lo aspettano sparsi sul divano. La mamma del piccolo sorride da una foto, sopra il tavolo della cucina. È uscita per andare in fabbrica una mattina di maggio, un anno fa, e non è più tornata. Luana D’Orazio. «In questa casa prima c’era allegria, c’era vita. Ora mi aggrappo ad Alessio, al suo buonumore di bambino. Appena ha imparato a tenere in mano la penna, il primo nome che ha scritto è stato quello della mamma». Luana aveva 22 anni quando è morta schiacciata dai rulli di un orditoio nell’azienda tessile in cui lavorava, a Montemurlo (Prato). «Martedì sarà un anno. Erano quasi le due – ricorda la madre – avevo messo a bollire l’acqua per prepararle la pasta, come ogni giorno. Poi sono apparsi i carabinieri. Mia figlia era già all’obitorio». continua a leggere
È accaduto durante Vicenza Lecce in Serie B. Le loro condizioni sembrano tranquillizzanti
Il portiere del Vicenza Nikita Contini e un giovane raccattapelli sono stati colpiti da due bombe carta e sono stati portati in ospedale in ambulanza Gli ordigni sono stati lanciati dalla curva dei tifosi del Lecce.
Il ragazzino è stato portato fuori dal campo a braccia e poi medicato dai sanitari, prima di essere accompagnato all’ospedale San Bortolo.
Le sue condizioni e quelle del portiere biancorosso sembrano tranquillizzanti, anche se saranno sottoposti ad ulteriori controlli.
Il petardo, al quale ne e’ seguito subito un altro, è stata lanciato dai supporter pugliesi per festeggiare il gol dell’1-0 segnato da Strefezza, che poteva valere la promozione in A. Il portiere Contini, che teneva la mano all’altezza del collo, è stato subito accompagnato in barella negli spogliatoi. Partita interrotta per quasi 10 minuti e poi ripresa, con l’arbitro che ha concesso 14 minuti di recupero.
Mino Raiola è morto: a dare la notizia la famiglia. Era stato operato lo scorso gennaio. Era uno dei procuratori di calciatori più potenti, ricchi e controversi del mondo: tra i suoi assistiti Ibrahimovic, Donnarumma, Pogba, Haaland, Balotelli, Verratti
Mino Raiola, all’anagrafe Carmine Raiola (Nocera Inferiore, 4 novembre 1967 – Milano, 30 aprile 2022), è stato un procuratore sportivo italiano.
Mino Raiola è morto. L’annuncio è stato dato dalla famiglia del procuratore— uno dei più potenti e famosi del calcio mondiale. Nato il 4 novembre 1967 a Nocera Inferiore, era malato da tempo e lo scorso gennaio era stato operato all’ospedale San Raffaele di Milano. In quei giorni il suo entourage parlò di controlli medici programmati e smentì la voce di un «intervento d’urgenza».
«Con infinito dolore annunciamo la scomparsa di Mino, il più straordinario procuratore di sempre», si legge nel tweet della famiglia. «Mino ha lottato fino all’ultimo istante con tutte le sue forze proprio come faceva per difendere i calciatori. E ancora una volta ci ha resi orgogliosi di lui, senza nemmeno rendersene conto. Mino è stato parte delle vite di tanti calciatori e ha scritto un capitolo indelebile della storia del calcio moderno. Ci mancherà per sempre e il suo progetto di rendere il mondo del calcio un posto migliore per i calciatori sarà portato avanti con la stessa passione. Ringraziamo di cuore coloro che gli sono stati vicini e chiediamo a tutti di rispettare la privacy di familiari e amici in questo momento di grande dolore». continua a leggere