articolo di Clemente Pistilli: https://roma.repubblica.it/cronaca/2022/07/11/news/la_capitale_in_fiamme_salgono_i_valori_della_diossina_i_dati_dellarpa_sono_oltre_i_limiti-357416650/?ref=RHTP-VS-I270681067-P22-S1-F

È la situazione più grave riscontrata a Roma dall’inizio dei roghi
Mentre sabato scorso bruciava il parco di Centocelle e si levava nel cielo l’enorme nube nera vista persino dai Castelli Romani, nell’aria i valori delle diossine, composti tossici e cancerogeni, superavano di oltre 35 volte i valori limite fissati dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Ben 10,6 ng/m3 a fronte del valore di riferimento fissato in 0,3. E non è tutto. Le centraline installate dall’Arpa Lazio nella propria sede, che si trova proprio in quella zona, e nell’aeroporto militare “Francesco Baracca“, hanno rilevato infatti anche valori di benzopirene pari a 2,6 ng/m3, superiori alla media annua stabilita in 1 ng/m3, e la centralina di Cinecittà ha registrato il valore più alto a Roma anche per quanto riguarda le concentrazioni di polveri sottili, con il PM10 tra 26 e 29.
Per quanto riguarda le diossine il valore individuato durante l’incendio a Centocelle è il più alto mai riscontrato da quando, a giugno, sono iniziati i grandi incendi nella capitale. Con il rogo di Malagrotta, infatti, nella zona il limite massimo registrato è stato di 0,4, di poco superiore al limite, e nella zona di Fiumicino di 0,9, di sole tre volte superiore. Livelli come quelli di sabato scorso sono stati riscontrati dall’Arpa Lazio soltanto cinque anni fa, quando il 5 maggio 2017 bruciò l’azienda di recupero rifiuti “Eco X” a Pomezia. continua a leggere