articolo di Redazione Sport: https://www.corriere.it/sport/calcio/serie-a/22_luglio_26/atalanta-palomino-positivo-antidoping-sospeso-3f52abd4-0d01-11ed-aed2-a42341ad3613.shtml
Il difensore della squadra di Gasperini avrebbe fallito un controllo a sorpresa: è stato trovato positivo al Clostebol Metabolita e sospeso su istanza della Procura di Nado Italia

Ancora lui, ancora il famigerato Clostebol. Principio attivo di una banalissima pomata da banco contro foruncoli e ferite della pelle (il Trofodermin), questo farmaco inserito nella lista dei prodotti dopanti ha inguaiato José Luis Palomino, centrale argentino dell’Atalanta, trovato positivo in un controllo antidoping a sorpresa da Nado Italia e sospeso dal Tribunale Nazionale Antidoping. Palomino, 32 anni, arrivato a Bergamo nel 2017 dal campionato bulgaro e convocato per la prima volta nella nazionale argentina nel 2021, potrà ovviamente chiedere le controanalisi e, in caso di positività anche del campione B, sarà giudicato dal Tribunale Antidoping. Steroide anabolizzante molto utilizzato negli anni Settanta nell’est europeo, il Clostebol ormai è presente solo in unguenti e pomate a base steroidea per curare le ferite della pelle.
La positività scatta facilmente: basta spalmarne un velo e il principio attivo passa in circolo. Decine i casi noti, dalla paralimpica Martina Caironi, al giocatore di basket Riccardo Moraschini alla giocatrice azzurra di beach volley Viktoria Orsi Toth. Molto variabili le sanzioni: dai tre mesi per i minori (evidentemente inconsapevoli) ai 18 mesi per l’olimpionica norvegese del fondo Therese Johaug. Nel giudicare, i tribunali antidoping tengono conto dello status dell’atleta (un professionista paga più caro, perché tenuto a rispettare le regole più scrupolosamente) e spesso sanzionano i medici che eventualmente hanno prescritto il farmaco, come nel caso della Caironi. Palomino potrebbe cavarsela con un anno.