Morti sul lavoro nel 2015 dal 1° gennaio al 31 dicembre
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it
SONO 678 I MORTI PER INFORTUNI SUI LUOGHI DI LAVORO DALL’INIZIO DELL’ANNO CONTRO I 661 DELL’INTERO 2014 +2,6%ERANO 637 NELL’INTERO 2008 +6,1%
I MORTI SUL LAVORO NON SONO AUMENTATI SOLO QUEST’ANNO, MA NON SONO MAI CALATI DAL 2008. Se l’INAIL vede aumentare i morti QUEST’ANNO per la prima volto dopo 10 anni il motivo è che quest’anno è emerso parte del lavoro nero e che molte Partite Iva che l’inail non conteggiava tra i propri morti per infortuni, hanno visto trasformare il loro lavoro con contratti Jobs act, che sono assicurati a questo Istituto. Anche la Legge Fornero ha inciso sul fenomeno, sono aumentati i morti sul lavoro che hanno più di 60 anni. Sono oltre il 30% di tutti i morti. Con le morti sulle strade e in itinere si superano i 1380 morti complessivi (stima minima). Nell’intero 2014 sui luoghi di lavoro sono stati 661 Occorre tener presente che nelle statistiche delle morti sul lavoro lo Stato considera morti sul lavoro anche i lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere e che tantissime categorie come per esempio le Partite Iva Individuali, Vigili del Fuoco, Poliziotti, Carabinieri, lavoratori in nero, pensionati in agricoltura e tanti altri non rientrano tra i morti per infortuni monitorati dall’INAIL. Valutando i dati INAIL relativi ai primi 10 mesi del 2015 risulta che le morti denunciate per infortuni in occasione di lavoro sono state 729 (compreso l’itinere 988), sui LUOGHI DI LAVORO, senza itinere, senza mezzo di trasporto e senza mezzo in itinere, sono state 509, noi ne abbiamo monitorate 589. Come negli anni precedenti solo una parte di queste morti assicurate all’INAIL verranno riconosciute come infortunio su lavoro, diversi contenziosi sono per le morti in itinere e non solo. Nelle statistiche dell’Osservatorio Indipendente di Bologna Il 30,7% dei morti sui luoghi di lavoro ha un’età superiore a 60 anni. Il 33,8% sono in agricoltura, di questi 138 sono stati schiacciati dal trattore, oltre il 20% sul totale di tutte le morti per infortuni. Praticamente un morto su 5 di tutte le morti sui luoghi di lavoro sono state provocate dal trattore (è così tutti gli anni). L’edilizia 23%. Oltre il 50% di tutte le morti per infortuni sono in queste due categorie. Gli stranieri sono l’11,% sul totale. La nazionalità con più vittime tra gli stranieri sono i romeni.
Come potete vedere da questa tabella ci sono regioni che hanno un andamento positivo, altre molto negativo. SONO ESCLUSI DA QUESTE TABELLE I MORTI PER INFORTUNI SULLE AUTOSTRADE, IN MARE E ALL’ESTERO (LAVORATORI D’IMPRESE ITALIANE). NOI SEPARIAMO QUESTE MORTI PER INFORTUNI DAI LAVORATORI MORTI IN IITINERE E SULLE STRADE PER NON FARE CONFUSIONE, LE CASISTICHE RICHIEDONO INTERVENTI DIVERSI E MIRATI. IN TOTALE SI SUPERANO I 1300 MORTI COMPLESSIVI. NOI MONITORIAMO TUTTI I MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO, ANCHE QUELLI CHE L’INAIL NON MONITORA PER MON ESSERE ASSICURATI A QUESTO ISTITUTO
Dal 1° gennaio al 5 dicembre 2015 –
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 652 lavoratori, con le morti sulle strade e in itinere si superano i 1300 morti complessivi.
Amianto alla Scala, per la morte degli operai indagati quattro ex sindaci di Milano
06 novembre 2015 – Fonte: http://milano.repubblica.it/cronaca/2015/11/06/news/amianto_alla_scala_per_la_morte_degli_operai_indagati_4_ex_sindaci_tognoli_pillitteri_borghini_formentini-126770089/
Invito a comparire della Procura per Tognoli, Pillitteri, Borghini, Formentini. Sotto inchiesta anche l’ex sovrintendente Fontana. Tra i decessi che si sospettano essere dovuti al materiale killer anche quello del soprano Edith Martelli. Il Teatro alla Scala Quattro ex sindaci di Milano sono indagati con altre sette persone per omicidio colposo e lesioni colpose per sette casi di morte e altri di malattia dovuta all’amianto al Teatro alla Scala. La procura ha notificato inviti a comparire a Carlo Tognoli, Paolo Pilliteri, Giampiero Borghini e Marco Formentini. Sotto inchiesta anche Carlo Fontana, sovrintendente dal 1990 al 2005, Silvano Cova e Angelo Sala, direttori degli allestimenti tra il 1991 e il 1992.
Gli indagati non avrebbero rimosso l’amianto dal celebre lampadario della salone principale e dagli altri locali del Piermarini. Sarebbe stato inoltre disatteso l’obbligo di censimento di tutte le parti di amianto previsto dalla normativa del 1992. Tutto l’amianto presente del teatro è stato definitivamente rimosso con i lavori di ristrutturazione eseguiti dall’archistar Mario Botta tra il 2002 e il 2004. Allo stato attuale non c’è più nessun rischio né per il personale né per il pubblico.
La Vicenda è quella dei lavoratori, attrezzisti, macchinisti, tecnici manutentori, che tra gli anni Settanta e Ottanta hanno lavorato nel Teatro alla Scala, si sono ammalati e hanno respirato morte. Tra i casi, quello dell’uomo del sipario, tirato su e giù per 27 anni, morto per un mesotelioma pleurico. O anche quello del vigile del fuoco, rimasto trent’anni dietro le quinte e i teli intrisi di veleni. Tra le morti che, stando all’ipotesi accusatoria, sarebbero state causate dalla presenza di amianto all’interno del teatro, ci sarebbero anche quella del soprano Edith Martelli e di un falegname.
Morti sul lavoro nel 2015
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
Dal 1° gennaio al 18 novembre 2015
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 634 lavoratori, con le morti sulle strade e in itinere si superano i 1280 morti complessivi (stima minima).
martedì 17 novembre 2015
Ennesima tragedia all’ILVA di Taranto
Morti sul lavoro nel 2015
Dal 1° gennaio al 1° novembre 2015
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 590 lavoratori, con le morti sulle strade e in itinere si superano i 1200 morti complessivi (stima minima)
sabato 31 ottobre 2015
Altri tre edili morti oggi. Due in provincia di Caserta e il terzo in provincia di Siracusa
venerdì 30 ottobre 2015
Morti sul lavoro nel 2015
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
Dal 1° gennaio al 17 ottobre
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 558 lavoratori.
Con le morti sulle strade e in itinere si superano i 1150 morti complessivi (stima minima). Occorre tener presente che nelle statistiche delle morti sul lavoro lo Stato considera morti sul lavoro anche i lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere e che tantissime categorie come per esempio le Partite Iva Individuali, Vigili del Fuoco, Poliziotti, Carabinieri, lavoratori in nero, pensionati in agricoltura e tanti altri non rientrano tra i morti per infortuni monitorati dall’INAIL. Nel 2015 le denunce per infortuni sul lavoro tra gli assicurati di questo Istituto dall’inizio dell’anno al 31 agosto sono state complessivamente 752 (cliccare su Facebook Ufficio Stampa INAIL). Queste morti comprendono anche i morti sulle strade e in itinere. Di queste 752 vittime 343 sono morte senza mezzo di trasporto (su luoghi di lavoro).
Occorre ricordare ai visitatori che nel grafico sono segnalati solo i morti sui LUOGHI DI LAVORO. Se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere considerati dallo Stato come tali si superano già i 1150 morti complessivi
Fondo per i figli delle vittime di incidenti mortali sul lavoro, la proposta di legge del consigliere regionale Marciano
dalla Campania un grande esempio di civiltà Un fondo regionale per il sostegno socio-educativo, scolastico e formativo dei figli delle vittime di incidenti mortali sul lavoro: è quanto prevede la proposta di legge illustrata stamattina dal consigliere regionale del Partito Democratico e Questore alle Finanze dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale della Campania, Antonio Marciano, alla VI Commissione consiliare permanente – Politiche Sociali, Istruzione e Cultura, Ricerca Scientifica. La proposta di legge è in favore di figli di genitori deceduti a seguito d’incidente sul lavoro, residenti in Campania al momento dell’evento, e dà diritto al rimborso di “tutte le spese per l’iscrizione e la frequenza a servizi socio-educativi per la prima infanzia, scuole d’ogni ordine e grado, pubbliche, pareggiate, parificate e private legalmente riconosciute, ivi comprese università e corsi di formazione professionale”, si legge nel testo.
Fonte: UNIONESARDA.IT
Morti sul lavoro nel 2015
Anche nelle province sui luoghi di lavoro registriamo scostamenti molto rilevanti rispetto al 2014. come nelle altre tabelle inseriamo le province che registrano i maggiori scostamenti, sia in positivo che in negativo.
Come potete vedere si registra un aumento delle morti sui luoghi di lavoro tra i lavoratori più anziani
Anche nel 2016 è ricominciata la strage di agrcioltori schiacciati dal trattore. Sono già due su sei in questi primi giorni del 2016. Se hai un nonno, un padre, un figlio, un amico, un conoscente che utilizza questo mezzo AVVERTILO che questo mezzo è pericolosissimo, che uccide al più piccolo Errore, ma anche in condizioni del terreno particolari, se poi il terreno ècollinare il pericolo è veramente altissimo. UN MORTO SU 5 SUI LUOGHI DI LAVORO TUTTI GLI ANNI E’ VITTIMA DEL TRATTORE.FACCIAMO CESSARE QUESTA STRAGE. PASSA PAROLA E POSTALO SULLA TUA PAGINA DI fACEBOOOKI, CONTRIBUISCI A SALVAREQUESTE VITTIME, SPESSO INCONSAPEVOLI DEI PERICOLI CHE CORRONO
Indagine: un morto sul lavoro su cinque causato da trattore
Un decesso su 5 di tutte le morti sui luoghi di lavoro è stato causato da un trattore.
E’ quanto emerge da un’indagine dell’Osservatorio Indipendente di Bologna resa nota in occasione della seconda giornata di lavori della 16esima edizione di Ambiente Lavoro, salone dedicato alla promozione della sicurezza e del benessere nei luoghi di lavoro“.
“Dall’inizio del 2015 – fa notare – le vittime sui luoghi di lavoro in Italia sono state 553”.
Se a queste si aggiungono quelle avvenute sulle strade e in itinere, il numero sale a 1.100. Il 32,5% delle morti sui luoghi di lavoro è avvenuto in agricoltura.
Di questi, 116 sono stati schiacciati dal trattore, oltre il 20% sul totale di tutte le morti per infortuni”.
Morti sul lavoro nel 2015
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
Dal 1° gennaio al 18 novembre 2015
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 634 lavoratori, con le morti sulle strade e in itinere si superano i 1280 morti complessivi (stima minima).
martedì 17 novembre 2015
Ennesima tragedia all’ILVA di Taranto
Morti sul lavoro 2015
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO NEL 2015
1 gennaio/29 settembre: Sono 513 i morti sui luoghi di lavoro e oltre 1050 se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere.
martedì 22 settembre 2015: Mamma mia queste tragedie dell’inciviltà non hanno mai fine. registriamo la morte sui luoghi di lavoro di altri sei lavoratori
Strage continua, già 104 gli agricoltori schiacciati dal trattore dall’inizio dell’anno.
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
1 gennaio/10 settembre: infortuni sul lavoro di cui 466 morti sui luoghi di lavoro e oltre 940 sulle strade e in itinere
Sono 61 i morti anche in agosto mentre lavorano.
28 agosto 2015 – Anche tra ieri e oggi ci sono stati 5 morti sui luoghi di lavoro. Nelle province di varese, Modena, Viterbo, Savona e sull’A3 nei pressi di Cosenza. Nel varesotto è un giovane di 20 anni a morire in un cementificio cadendo dalla rampa di un ascensore, lascia un bambino di un anno. E’ un marocchino di 44 anni a morire sullA3, mentre come ogni giorno c’è un agricoltore che muore schiacciato dal trattore, questa volta in provincia di Viterbo, Nella provincia di Modena è morto un 74enne cadendo da una scala mentre potava un albero. Sono 61 i morti dall’inizio di agosto
mercoledì 9 settembre 2015
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
Nove morti sui luoghi di lavoro in questi ultimi giorni
9 settembre 2015 – In questi due giorni sono morti 9 lavoratori in diverse regioni italiane. Ma è la Siclia con 5 morti a pagare un grande contributo di sangue. Tragedia collettiva questa mattina alle 11 nel polo petrolchimico di Priolo Gargallo (ENI) in provincia di Siracusa: Sono morti Michele Assente e Salvatore Pizzollo due operai dell’indotto poco più che trentenni. Stavano effettuando lavori di manutenzione quando sembra siano caduti in un pozzetto. Il magistrato ha già disposto il sequestro dell’area. Purtroppo proprio in questi giorni mi aspettavo delle morti collettive, le statistche mi dicevano questo, Queste morti multiple si verificano in un lasso di tempo abbastanza prevedibile se si analizzano i dati raccolti. Il problema è riuscire a individuare almeno la categoria, ma per ora è ancora impossibile, almeno per quanto riguarda la mia preparazione informatica che è molto scarsa. Poco tempo fa ci eravamo anche raccomandati per l’indotto nelle grandi aziende, che non verificano a sufficienza la preparazione e la professionalità dell’azienda a cui appaltano il lavoro. Anche il Sindacato non tiene conto a sufficienza di questa lacuna. A morire nelle grandi aziende sono soprattutto artigiani dell’indotto. L’ho scritto e riscritto e speriamo che prima o poi faccia breccia. Le altre morti sui luoghi di lavoro a Palermo, Campobasso, Messina e Perugia. Sull’ A 4 due morti.
09 settembre 2015
Fonte: http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sicilia/priolo-incidente-al-polo-petrolchimico-cadono-in-pozzetto-morti-due-operai_2132557-201502a.shtml
Incidente al polo petrolchimico Cadono in pozzetto: morti due operai
Due operai trentenni di un’azienda metalmeccanica dell’indotto sono morti nel polo petrolchimico di Priolo Gargallo, nel Siracusano. I due, di Melilli, stavano effettuando lavori di manutenzione quando sembra siano caduti in un pozzetto. In attesa dei rilievi per accertare le cause dell’incidente il magistrato ha disposto il sequestro dell’area.
09 settembre 2015
Malore tra le viti, muore bracciante
Arcangelo De Marco, 42 anni. era in coma da oltre un mese dopo essere crollato tra i campi. De Marco si era sentito male nella campagne del Metapontino, in provincia di Matera il 5 agosto scorso. ………..
Sono 61 i morti anche in agosto mentre lavorano.
28 agosto 2015 – Anche tra ieri e oggi ci sono stati 5 morti sui luoghi di lavoro. Nelle province di Varese, Modena, Viterbo, Savona e sull’A3 nei pressi di Cosenza. Nel varesotto è un giovane di 20 anni a morire in un cementificio cadendo dalla rampa di un ascensore, lascia un bambino di un anno. E’ un marocchino di 44 anni a morire sullA3, mentre come ogni giorno c’è un agricoltore che muore schiacciato dal trattore, questa volta in provincia di Viterbo, Nella provincia di Modena è morto un 74enne cadendo da una scala mentre potava un albero. Sono 61 i morti dall’inizio di agosto
Morti SUL LAVORO nel 2015
23 agosto 2015
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 422 lavoratori, con le morti sulle strade e in itinere si superano gli 830 morti complessivi (stima minima). Altro che cali delle morti per infortuni sul lavoro, si sono solo trasferiti in categorie non tutelate direttamente dall’INAIL e dallo Stato Italiano.
http://omaggioaimortiusullavoro.blogspot.it/
“FIORI RECISI” Questo blog è dedicato ai familiari dei morti sul lavoro conosciuti in questi anni. Sono vasi di fiori dedicati e firmati col nome della vittima. Ci sono anche pagine dei loro cari che parlano del loro “fiore reciso”. Consiglio a tutti d’andarlo a vedere. Quello che scrivono i familiari delle vittime è commovente e le opere.
Morti sul lavoro nel 2015
24 luglio 2015
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 366 lavoratori, con le morti sulle strade e in itinere si superano i 720 morti complessivi (stima minima) . Erano 355 lo stesso giorno del 2014.
Morti per infortuni sui luoghi di lavoro nelle regioni italiane per ordine decrescente delle morti.
Lombardia 44. Toscana 40. Veneto 34. Campania 26. Sicilia 23 Lazio (22). Piemonte19. Puglia 19 . Emilia-Romagna 18. Marche 12. Trentino-Alto Adige 12. Liguria 10. Abruzzo 13. Umbria 9. Friuli-Venezia Giulia 7. Sardegna 7. Molise 7Calabria 5. Basilicata 4. Valle D’Aosta 0
24 luglio 2014 – Fonte Ansa – http://www.ansa.it/puglia/notizie/2015/07/24/esplosione-in-fabbrica-nel-barese4-morti-e-6-feriti-_68794c67-81e6-43b5-af53-575a6d3476c5.html
Esplode fabbrica di fuochi d’artificio a Modugno: 6 morti e 10 feriti
E’ di sei morti e una decina di feriti, cinque dei quali in gravi condizioni, il bilancio dell’esplosione avvenuta nella fabbrica di fuochi pirotecnici Bruscella, a Modugno
15 luglio 2015 – Morti sul lavoro nel 2015
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 329 lavoratori, con le morti sulle strade e in itinere si superano i 650 morti complessivi (stima minima) .
Morti sul lavoro nel 2015
14 giugno 2015
Fonte : http://cadutisullavoro.blogspot.it/
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 271 lavoratori, con le morti sulle strade e in itinere si superano i 550 morti complessivi (stima minima) . Occorre tenere presente che nelle statistiche delle morti sul lavoro lo Stato considera morti sul lavoro anche i lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere e che tantissime categorie e lavoratori in nero non rientrano nelle statistiche ufficiali. Sta a noi che svolgiamo un lavoro volontario fare conoscere questo aspetto ai cittadini italiani. TENIAMO SEMPRE PRESENTE QUESTO ASPETTO QUANDO PARLIAMO DI QUESTE TRAGEDIE CHE SI TENDONO SEMPRE A SOTTOVALUTARE.
MORTI SUI LUOGHI LAVORO NELLE REGIONI E PROVINCE ITALIANE, I MORTI SULLE AUTOSTRADE E ALL’ESTERO NON SONO SEGNALATI A CARICO DELLE REGIONI.
Continua senza interruzioni la strage di agricoltori schiacciati dal trattore
Chieti 13 Giugno 2015 E’ morto schiacciato dal trattore Giovanni Bellisario, di 70 anni, di Rocca San Giovanni
Taranto venerdì 12 giugno 2015: E’ MORTO DOPO 4 GIORNI D’AGONIA L’OPERAIO DELL’ilva DI TARANTO INVESTITO DA UNA COLATA DI GHISA
12 giugno 2015: Ancora tre morti sui luoghi di lavoro. Un imbianchino è morto nel comasco mentre tinteggiava una parete esterna di una casa. in provincia di Brindisi un edile è caduto da un’impalcatura. un altro agricoltore è morto schiacciato dal trattore in provincia di Vicenza. sono già 27 dal giorno dell’inaugurazione dell’EXPO e 57 dall’inzio dell’anno.
9 maggio 2015
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 211 lavoratori, con le morti sulle strade e in itinere si superano i 410 morti complessivi. Solo in aprile ne sono morti sui luoghi di lavoro 76. Occorre tenere presente che nelle statistiche delle morti sul lavoro per lo Stato sono considerati morti sul lavoro anche i lavoratori che muoiono sulle strade e in itinere e che tantissime categorie e lavoratori in nero non rientrano nelle statistiche cosiddette ufficiali. TENIAMO SEMPRE PRESENTE QUESTO ASPETTO QUANDO PARLIAMO DI QUESTE TRAGEDIE CHE SI TENDONO SEMPRE A SOTTOVALUTARE.
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LA STRAGE DI AGRICOLTORI SCHIACCIATI DAL TRATTORE E’ INARRESTABILE E CHI CI GOVERNA NON S’INTERESSI A QUESTE TRAGEDIE. Già morti 40 agricoltori schiacciati dal trattore nel 2015,. Più altri due agricoltori con altri mezzi agricoli, Come nel 2014 abbiamo mandato a febbraio una mail a Renzi, Poletti e Martina avvertendoli dell’imminente strage, chiedendo loro di fare una campagna informativa sulla pericolosità del mezzo, senza naturalmente ottenere nessuna risposta. Foto con il lutto al braccio per il 1° maggio.
1 MAGGIO 2015
MORTI SUL LAVORO 2015
Fonte: Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
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11 aprile 2015
Dall’inizio dell’anno sono morti sui luoghi di lavoro 157 lavoratori e lavoratrici, con le morti sulle strade e in itinere si superano i 300 morti complessivi.
11 aprile – Pessano con Bernago – Cantiere TEEM (Tangenziale Est Esterna di Milano)
Tragedia nei cantieri della Teem: muore giovane operaio
Un volo di dieci metri cadendo dal ponteggio che stava smontando. Una caduta fatale: il ragazzo avrebbe sbattuto la testa e sarebbe morto sul colpo.
La tragedia ha colpito a Milano, sabato intorno alle 13, un giovanissimo operaio clarense, Klodian Elezi di soli 21 anni, origini albanesi ma residente con tutta la famiglia da tanti anni nella cittadina bresciana.
Klodian era un dipendente della Iron Master di Bergamo, e stava lavorando all’imbocco di una galleria nei pressi del futuro casello di Pessano con Bornago lungo i cantieri della Teem, la futura tangenziale esterna milanese. Dalle prime ricostruzioni il giovane non avrebbe avuto l’imbracatura di sicurezza.
Una parte dell’area è ora stata posta sotto sequestro dai Carabinieri di Vimercate, che insieme ai tecnici dell’Asl avrebbero rilevato delle irregolarità nel cantiere.“
Marzo 2015
Fonte: Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
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Sono morti dall’inizio dell’anno sui luoghi di lavoro 90 lavoratori e lavoratrici, con le morti sulle strade e in itinere si superano i 180 morti.
giovedì 12 marzo 2015 – CINQUE LAVORATORI MORTI SUI LUOGHI DI LAVORO IN DUE GIORNI, due stranieri sono morti in edilizia in Toscana
Entro marzo ci sarà la prima manifestazione nazionale di DIOPPPS a Bologna , torniamo a far diventare protagonisti i lavoratori
PARTECIPA ANCHE TU. BASTA DELEGHE TORNA PROTAGONISTA MANIFESTO DIOPPPS
Disoccupati-Impiegati-Operai-pensionati-partite Iva-Precari-studenti
Fonte: Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro http://cadutisullavoro.blogspot.it/
MORTI SUL LAVORO 2015
MORTI SUL LAVORO IN ITALIA NEL 2015
26 Febbraio sono 65 i morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno
Fonte: Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro
Morti sul lavoro nel 2015
MORTI SUL LAVORO IN ITALIA NEL 2015
14 Febbraio sono 50 i morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno
Eternit – Scandalosa sentenza Eternit
Migliaia di morti per le polveri d’amianto, ma la CASSAZIONE ha annullato per prescrizione la sentenza del giugno 2013 dove la CORTE D’APPELLO di Torno aveva condannato a 18 anni l’unico imputato il miliardario svizzero SCHMIDHEINY.
2200 morti, 700 malati a causa del contatto con l’amianto. Tutti dipendenti della multinazionale a Casale Monferrato, Cavagnolo, Ruberia e Bagnoli
2012 la sentenza di primo grado: 16 anni a Stephan Schmidheiny (ex presidente del consiglio di amministrazione, Louis De Cartier de Marchienne (Direttore dell’azienda degli anni ’60.
2013 aumenta la pena da 16 a 18 anni ma nel frattempo il secondo imputato Lous De Cartier è morto lasciando come unico imputato Sthephan Schmidheiny
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it
19 novembre 2014 – Morti per infortuni sul lavoro
Sono 586 dall’inizio dell’anno. Sui luoghi di lavoro sono già stati superati i morti dell’intero 2013 (570). Se si aggiungono i morti sulle strade e in itinere si superano i 1180 morti sul lavoro complessivi. Siamo già a +9.6 % sui luoghi di lavoro rispetto allo stesso giorno del 2013. Se si aggiungono i “diversamente assicurati” che non appaiono mai nelle statistiche delle morti sul lavoro di categorie con assicurazioni proprie, diverse dall’INAIL, pensiamo si arriva a questo numero impressionante di vittime, ma per molte ragioni è impossibile avere un numero certo di vittime sulle strade, soprattutto di lavoratori con Partita IVA individuale che sono classificati come “morti per incidenti stradali”, mentre stavano lavorando o erano in itinere. Questa categoria con diversi milioni di lavoratori è trattata in modo vergognoso, non solo se hanno un infortunio grave, ma anche quando si ammalano. Le morti sui luoghi di lavoro che segnaliamo sono tutte documentate.
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it
05 novembre 2014 – Morti per infortuni sul lavoro
Sono 558 dall’inizio dell’anno i morti sui luoghi di lavoro (oltre 1100 con i morti sulle strade e in itinere) +11,8 % sui luoghi di lavoro rispetto allo stesso giorno del 2013 e rispetto allo stesso giorno del 2008 anno d’apertura dell’Osservatorio + 0,4% questo nonostante la perdita di milioni di posti di lavoro. Se si aggiungono i “diversamente assicurati” che non appaiono mai nelle statistiche delle morti sul lavoro di categorie con assicurazioni proprie, diverse dall’INAIL, pensiamo si superino i 1100 morti ma per molte ragioni è impossibile avere un numero certo di vittime sulle strade, soprattutto di lavoratori con Partita IVA individuale che sono classificati come “morti per incidenti stradali”, mentre invece stavano lavorando o erano in itinere. Ma le morti sui luoghi di lavoro che segnaliamo sono tutte documentate.
Morti all’ex Montedison………………
Condanne a dieci dei dodici manager ……………………………….
per un maggiore approfondimento vistare sito: http://gazzettadimantova.gelocal.it/mantova/cronaca/2014/10/13/news/processo-montedison-domani-la-sentenza-1.10108698#gallery-slider=1-10116807
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it
10 ottobre 2014 – Morti per infortuni sul lavoro
Sono 518 dall’inizio dell’anno i morti sui luoghi di lavoro (oltre 1000 con i morti sulle strade e in itinere) +11 % rispetto allo stesso giorno del 2013. Se si aggiungono i “diversamente assicurati” che non appaiono mai nelle statistiche delle morti sul lavoro di categorie con assicurazioni proprie, diverse dall’INAIL, pensiamo si altre centinaia di morti ma per molte ragioni è impossibile avere un numero certo di vittime sulle strade, soprattutto di lavoratori con Partita IVA individuale che sono classificati come “morti per incidenti stradali”, mentre invece stavano lavorando o erano in itinere. Ma le morti sui luoghi di lavoro che segnaliamo sono tutte documentate.
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it
8 ottobre 2014 – Morti per infortuni sul lavoro
Sono dall’inizio dell’anno 513 i morti sui luoghi di lavoro (oltre 1000 con i morti sulle strade e in itinere) +11 % rispetto allo stesso giorno del 2013. Se si aggiungono i “diversamente assicurati” che non appaiono mai nelle statistiche delle morti sul lavoro di categorie con assicurazioni proprie, diverse dall’INAIL, pensiamo si altre centinaia di morti ma per molte ragioni è impossibile avere un numero certo di vittime sulle strade, soprattutto di lavoratori con Partita IVA individuale che sono classificati come “morti per incidenti stradali”, mentre invece stavano lavorando o erano in itinere. Ma le morti sui luoghi di lavoro che segnaliamo sono tutte documentate
mercoledì 1 ottobre 2014Intervista a Carlo Soricelli sulle morti sul lavoro dalla Iena Operaia
Venerdì 3 ottobre 2014 – Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno
Sono dall’inizio dell’anno 505 i morti sui luoghi di lavoro (oltre 1000 con i morti sulle strade e in itinere) +7,1 % rispetto allo stesso giorno del 2013. Se si aggiungono i “diversamente assicurati” che non appaiono mai nelle statistiche delle morti sul lavoro di categorie con assicurazioni proprie, diverse dall’INAIL, pensiamo si altre centinaia di morti ma per molte ragioni è impossibile avere un numero certo di vittime sulle strade, soprattutto di lavoratori con Partita IVA individuale che sono classificati come “morti per incidenti stradali”, mentre invece stavano lavorando o erano in itinere. Ma le morti sui luoghi di lavoro che segnaliamo sono tutte documentate.
Fonte : Carlo Soricelli – http://cadutisullavoro.blogspot.it/
e le morti continuano e scandaloso che non se parla
MANTOVA 2 ottobre 2014 . E’ morto Calogero Vinciguerra operaio di 62 anni cadendo da una scala mentre dipingeva un cassone di un autoarticolato, cadendo con la schiena ha subito un infortunio mortale. L’operaio era salito su un piccolo ponteggio, intento a verniciare il cassone di un autoarticolato. Sono in corso gli accertamenti dei funzionari della medicina del lavoro dell’Asl, che trasmetteranno una relazione in Procura con la… ricostruzione dell’infortunio.
Grosseto 2 ottobre 2014 E’ morto schiacciato dal trattore anche un nobile proprietario di una vasta tenuta a Capalbio. Si tratta del barone Giovanni Sant Just de Teulada, La tragedia questo pomeriggio La vittima di 61 anni, originario di Roma ma residente a Capalbio nella propria azienda agricola aveva finito di lavorare i campi e stava tornando a casa quando la ruota del trattore è finita in un dislivello del terreno ribaltandosi. Il mezzo non essendo cabinato, lo ha schiacciato sotto il trattore. Il barone Sant Just de Teulada è la 134esima vittima morta così atrocemente e la cento14esima da quando il 28 febbraio 2014 abbiamo mandato una mail a Renzi , Poletti e Martina chiedendo loro di fare una campagna d’informazione contro la pericolosità del mezzo.
Muore un operaio, quest’anno oltre 600 vittime
Fonte: corriere della sera
Stazione ferroviaria di Portici-San Giorgio, durante i lavori di messa in sicurezza della stazione, è morto l’operaio Raffaele Di Francesco, 58 anni, per il crollo di un solaio che ha investito l’operaio, ferendo 2 colleghi.
AL 30 LUGLIO 2014 (Dati INAIL) i morti sul lavoro nel 2014 erano 578. Oramai si sta raggiungendo i 600 morti.
L’Osservatorio Indipendente di Bologna morti sul lavoro chiude per “INDIFFERENZA”
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it
27 settembre 2014 – Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno
Sono 485 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno +7,1 % rispetto allo stesso giorno del 2013.
Ravenna – 25 settembre 2014
Schiacciati da una trave di cemento: due morti sul lavoro
Fonte:http://www.today.it/citta/schiacciati-trave-due-operai-morti-ravenna.html
Una tragedia scuote ancora una volta il mondo del lavoro: due persone sono morte travolte da un crollo di una trave di cemento, a Cotignola in provincia di Ravenna, nella sede della Madel Spa
Rovigo – 22 Settembre 2014
UN’ALTRA MORTE COLLETTIVA PERDONO LA VITA LAVORATORI IN PROVINCIA DI ROVIGO
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it
Parma (provincia) – martedì 9 settembre 2014
Il silenzio assassino della politica: Un altro agricoltore è morto schiacciato dal trattore
Vicenza – sabato 6 settembre 2014
Tragica fine di un operaio di 56 anni colpito da una cisterna che gli è caduto sulla testa
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
06 settembre 2014 – Morti sul lavoro dall’inizio dell’anno
Sono 432 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno +7,8 % rispetto allo stesso giorno del 2013. Se si aggiungono i “diversamente assicurati” che non appaiono mai nelle statistiche delle morti sul lavoro, tra questi i morti sulle strade, in itinere e di categorie con assicurazioni proprie, diverse dall’INAIL, pensiamo si superano complessivamente i 900 morti (stima minima), ma per molte ragioni è impossibile avere un numero certo di vittime sulle strade, soprattutto di lavoratori con Partita IVA individuale che muoiono sulle strade e che sono classificati come “morti per incidenti stradali”, mentre invece stavano lavorando o erano in itinere. Ma le morti sui luoghi di lavoro che segnaliamo sono tutte documentate.
Massa Carrara – Svizzera – sabato 6 settembre 2014
Anche oggi, altri due morti sui luoghi di lavoro
Taranto – Voghera – giovedì 4 settembre 2014
Anche oggi sono morti due lavoratori : all’ILVA di Taranto e a Voghera
mercoledì 3 settembre 2014
Due morti sul Lavoro in Puglia
Palermo – martedì 2 settembre 2014 –
Muore agricolo di 50 anni cadendo da un covone di fieno
Novara – lunedì 1 settembre 2014
E’ morto Daniele Indovino schiacciato da una pressa a soli 27 anni in un’officina meccanica in provincia di Novara.
Fonte: http://cadutisullavoro.blogspot.it/
Sono 409 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno +7,5 % rispetto allo stesso giorno del 2013. Se si aggiungono i “diversamente assicurati” che non appaiono mai nelle statistiche delle morti sul lavoro, tra questi i morti sulle strade, in itinere e di categorie con assicurazioni proprie, diverse dall’INAIL, pensiamo si superano complessivamente i 750 morti (stima minima), ma per molte ragioni è impossibile avere un numero certo di vittime sulle strade, soprattutto di lavoratori con Partita IVA individuale che muoiono sulle strade e che sono classificati come “morti per incidenti stradali”, mentre invece stavano lavorando o erano in itinere. Ma le morti sui luoghi di lavoro che segnaliamo sono tutte documentate.
Categorie con più morti sul lavoro: Agricoltura 42% sul totale, con il 68% di queste morti causate dal trattore . Edilizia 23,6%. Industria 9,2. Autotrasporto 6,2%. Il 29% di tutti i morti sui luoghi di lavoro ha oltre 60 anni. l’11,25% sono stranieri. Il 50% di tutte le morti sui luoghi di lavoro sono concentrate in 5 regioni: Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e Lazio.
luglio 2012 a futura memoria se un evento come questo si tornerà a verificare.
LA MORTE ACCOMPAGNA TUTTI I GIORNI OPERAI E IMPIEGATI QUANDO ENTRANO NELLE VECCHIE FABBRICHE CHE NON RISPETTANO LE NORMATIVE ANTISISMICHE DEL 2005
Dopo il terremoto in Emilia risulta evidente che milioni di lavoratori rischiano di rimanere uccisi sotto capannoni obsoleti costruiti prima delle normative antisismiche del 2005. Fabbriche che possono venire giù come castelli di sabbia in caso di nuovi terremoti. Si sta facendo qualcosa per mettere in sicurezza questi luoghi di lavoro? E lo Stato che misure sta mettendo in campo per farli rendere conformi? Io credo che tutto stia finendo nel dimenticatoio. Se forti scosse capiteranno durante il giorno e non di notte come nel terremoto in Emilia, ci sarà una strage di lavoratori che sotto i tetti di quelle fabbriche ci lavorano
…………… Muore dopo 9 giorni ………..
Fonte : Corriere della sera 07/08/2014
Le sue condizioni si sono aggravate domenica e, per lui, dopo 9 giorni di strenua lotta, non c’è stato niente da fare. Enrico Ruscelli, 63 anni, autotrasportatore, caduto da un silo a Castelvetro sabato 26 luglio è morto nel reparto di rianimazione dell’Ospedale di Cremona: i traumi alla testa e al torace, che aveva subito precipitando da oltre cinque metri di altezza, non gli hanno lasciato scampo.
Tre operai travolti e uccisi da un treno mentre
lavoravano sulla linea ferroviaria, dramma a Gela
Giovedì 17 Luglio 2014 – Fonte: Leggo
GELA (CALTANISSETTA) – Dramma sul lavoro in Sicilia dove tre persone sono morte in un incidente ferroviario.
Tre operai sono stati travolti e uccisi da un treno regionale mentre lavoravano ai binari della ferrovia Gela-Licata vicino Butera (Cl). Non è chiara la dinamica dei fatti. Sul posto ci sono i carabinieri di Gela. Gli operai di Rfi travolti e uccisi da un treno mentre lavoravano sui binari della ferrovia Gela-Licata vicino Butera (Cl) sono stati presi in pieno dal treno delle 17.50 Gela-Licata-Caltanissetta. Si occupavano di manutenzione dei binari in un tratto della ferrovia che è poco utilizzata. Sul treno c’erano due passeggeri che non sono feriti. Il macchinista è stato identificato dai carabinieri che lo sentiranno.
Finisce nei rulli trasportatori, Operaio muore dissanguato
Cremona: Ieri grave infortunio sul lavoro, alla acciaieria Isp di Spinadesco (Cremona). L’operaio è Marco Rezzani, 44 anni, residente a Cava Manara (Pavia), promosso caporeparto da pochi mesi. Il nastro trasportatore di un macchinario a rulli ha tranciato, all’altezza dell’ascella, il braccio sinistro. A un tratto il cavo con il quale l’operaio teneva a tracolla la radio di servizio si è impigliato nei rulli e lo ha trascinato verso il nastro. E’ stato trovato dai suoi compagni dopo una quindicina di minuti, ma oramai era troppo tardi e per l’operaio non c’era più niente da fare: aveva già perso molto sangue.Amianto ISOCHIMICA, strage dimenticata….
Amianto ISOCHIMICA, strage dimenticata così furono mandati a morire gli operai.
Quindici operai morti, almeno 150 malati e un intero quartiere a rischio avvelenamento. È il tragico bilancio portato alla luce dall’inchiesta sull’Isochimica, l’azienda di Avellino dove negli anni ’80 i lavoratori erano assunti per rimuovere a mani nude la fibra killer dai treni. Perché oltre allo scandalo Eternit in Italia ci sono ancora centinaia di siti da bonificare e migliaia di persone che rischiano di essere contaminate.
Nei giorni scorsi la Procura di Avellino, con un provvedimento firmato dal procuratore capo Rosario Cantelmo e dai sostituti Elia Taddeo e Roberto Patscot, ha sequestrato con procedura d’urgenza le rovine dell’ex stabilimento perché – come riporta un decreto di sequestro lungo 126 pagine e notificato a 24 indagati – l’amianto abbandonato nell’area rappresenta ormai un gravissimo pericolo per la salute e l’incolumità pubblica. Le fibre possono in ogni momento liberarsi nell’aria, e raggiungere gli insediamenti abitativi che si affacciano sulla via di ingresso dell’opificio, e la scuola elementare a meno di cento metri in linea d’aria. Mentre a poco più di 200 metri c’è la stazione ferroviaria.
Tutti in pericolo, a cominciare dagli ex operai, che hanno lavorato, si legge in una consulenza medica dei professori Gualtiero Ricciardi e Umberto Moscato dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, “nell’assenza pressoché totale dei dispositivi di protezione individuale (quando presenti) e collettivi”. Con carenze clamorose nei sistemi di aspirazione, di abbattimento delle polveri, nelle strutture di decontaminazione. Terribili le conclusioni per i quasi 200 lavoratori che si sono avvicendati nello stabilimento: “E’ possibile affermare che per tutti i soggetti esposti sussiste pericolo di vita”. Il rischio è quello di contrarre mesoteliomi pleurici o peritonali, o un cancro al polmone. “Non è possibile escludere – si afferma nella relazione – l’insorgenza di neoplasie correlabili ad esposizione ad amianto anche in altri organi od apparati diversi”.
La bonifica trascinata in venti anni di ritardi ed inerzie si è rivelata poco più di una farsa. Non si è riusciti nemmeno a stabilire il numero preciso dei cubi di calcestruzzo e amianto stoccati sul piazzate. Trecento, secondo una relazione del 2002. Ben 347, secondo un documento dell’Arpac di due anni dopo. Che diventano 489 in un censimento del 2007, poi 509 in una tabella riassuntiva e 525 nelle conclusioni. Addirittura 681 secondo il dato di un medico messo a verbale di una riunione al Comune di Avellino nel giugno 2010. La spiegazione è tra le righe del decreto di sequestro: una fitta vegetazione, sviluppatasi con l’incuria della fabbrica, avrebbe nascosto per anni alcune centinaia di cubi. Così come è stata dimenticata l’esatta ubicazione di uno dei quattro punti di interramento dell’amianto. Gli operai non la ricordano con precisione, forse occultata da un fabbricato costruito successivamente.
Tra i 24 indagati ci sono il titolare di Isochimica, il management dell’azienda, funzionari comunali, Asl e Arpac che hanno sottovalutato la situazione. E i componenti di una vecchia giunta comunale del 2005, capeggiata dal sindaco Giuseppe Galasso, di cui faceva parte anche il deputato Sel Giancarlo Giordano. Sono accusati di aver deliberato la sospensione della procedura di bonifica ‘in danno’, affidandola alla curatela fallimentare di Isochimica senza ottenere da loro una reale assicurazione su modi, tempi, procedure e, soprattutto, garanzie finanziarie dell’intervento. La Procura è convinta che quella delibera sia stata approvata per liberare l’amministrazione comunale dai problemi finanziari connessi all’obbligo di bonificare e mettere in sicurezza l’area, che ricadeva sull’ente pubblico in caso di inerzia dei privati. La questione è stata di fatto “scaricata” su una curatela fallimentare che, a sua volta, era anch’essa priva di mezzi e fondi per bonificare, anche perché il suo scopo era diverso: recuperare risorse per soddisfare i creditori. Così l’amianto è rimasto lì. All’aria aperta, nei cubi lasciati a marcire.
Muore durante lavori in ‘nero’, proprietario simula incidente
Un operaio edile che lavorava in “nero” muore mentre stava effettua una ristrutturazione in un’abitazione e il committente, per evitare guai, ne simula la caduta da una scala in un’altra casa di sua proprietà. É successo sabato 24 maggio a Camposano, vicino a Napoli. A scoprire la messa in scena sono stati i carabinieri che oggi, al termine di indagini durate due giorni, hanno denunciato per frode processuale in concorso e, rispettivamente, per omicidio colposo e favoreggiamento, un uomo di 41 anni del posto (il proprietario dei due immobili) e uno di 43 anni di Cimitile (Benevento) che lo avrebbe aiutato.Smottamento in cantiere a Roma, morto un operaio
Ansa: Martedì 27 maggio 2014
Un operaio è morto dopo essere stato travolto da uno smottamento in un cantiere edile a Roma. Inutili i tentativi dei sanitari di rianimarlo. La vittima, un italiano tra i 30 e i 35 anni che lavorava per una ditta in sub-appalto, era rimasta seppellita dalla terra all’interno di una buca di circa 2 metri e mezzo, assieme ad altri due operai che i vigili del fuoco sono riusciti a mettere in salvo.MORTI SUL LAVORO NEL 2014
16 gennaio Sono 19 i morti sui luoghi di lavoro dall’inizio dell’anno
Situazione delle morti sul lavoro nel 2013.Nel 2013 sono 571 i morti sui luoghi di lavoro, ma oltre 1300 se si aggiungono anche i decessi sulle strade e in itinere (stima minima).
Gli agricoltori rappresentano con ben 210 decessi il 37% delle morti complessive; 138 sono stati schiacciati dal trattore e 66 hanno oltre 65 anni.
L’agricoltura è l’unico settore che risulta non in crisi in questi anni difficili e un notevole contributo all’economia lo forniscono anche questi anziani.
Nonostante la devastante crisi nel settore 137 decessi sono in edilizia, il 22% sul totale dei decessi.
Nella maggior parte dei casi si tratta di morti che assieme ai lavoratori con partita IVA individuale non sono inclusi nei dati statistici ufficiali e nemmeno tra gli infortunati. Inoltre spesso i lavoratori con partita Iva individuale ricorrono a polizze a bassi costi e in caso di grave infortunio o di morte le assicurazioni non garantiscono ai familiari o all’assicurato un giusto indennizzo o una pensione adeguata.
La terza categoria con più vittime è l’Industria, il 7,4% delle morti totali.
Fra qualche giorno sono 6 anni dal terribile incidente, ricordiamolo un’ attimo visto che non è servito ha niente e si continua à morire
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Nella notte fra il 5 e il 6 dicembre 2007 otto operai dello stabilimento di Torino furono investiti da un getto di olio bollente in pressione che prese fuoco. Sette morirono nel giro di un mese, mentre un altro operaio subì ferite non gravi. Critiche all’azienda furono sollevate da più parti, sia perché alcuni degli operai coinvolti nell’incidente stavano lavorando da 12 ore, avendo quindi accumulato 4 ore di straordinario, sia perché secondo le testimonianze di alcuni operai i sistemi di sicurezza non funzionarono (estintori scarichi, idranti inefficienti, mancanza di personale specializzato). L’azienda ha smentito che all’origine dell’incendio vi fosse una violazione delle norme di sicurezza.
Secondo quanto riportato dal quotidiano La Stampa, nell’ambito dell’inchiesta seguita all’incidente, la Guardia di Finanza avrebbe sequestrato all’amministratore delegato Herald Espenhahn un documento dove si afferma che Antonio Boccuzzi l’unico testimone sopravvissuto, «va fermato con azioni legali», in quanto sostiene in televisione accuse pesanti contro l’azienda. Il documento attribuisce la colpa dell’incendio ai sette operai, che si erano distratti. A carico dell’amministratore delegato i pubblici ministeri formularono l’ipotesi di reato di omicidio volontario con dolo eventuale e incendio doloso (dolo eventuale), mentre altri cinque dirigenti furono accusati di omicidio colposo ed incendio colposo (con l’aggravante della previsione dell’evento); fu contestata l’omissione dolosa dei sistemi di prevenzione antincendio ed antinfortunistici. Fu rinviata a giudizio anche l’azienda come persona giuridica.
Il 1º luglio 2008 i familiari delle sette vittime accettarono l’accordo con l’azienda in merito al risarcimento del danno per una somma complessiva pari a 12.970.000 euro. In seguito all’accordo i familiari rinunciarono al diritto di costituirsi parte civile nel processo ai dirigenti.
Il 15 aprile 2011 la seconda corte d’assise di Torino ha confermato i capi d’imputazione a carico di Herald Espenhahn, amministratore delegato della società “THYSSENKRUPP Acciai Speciali Terni s.p.a.”, condannandolo a 16 anni e 6 mesi di reclusione. Altri cinque manager dell’azienda (Pucci Marco, Priegnitz Gerald, Moroni Daniele, Salerno Raffaele e Cafueri Cosimo) sono stati condannati a pene che vanno da 13 anni e 6 mesi a 10 anni e 10 mesi.
Il 28 febbraio 2013 la Corte d’Appello modifica il giudizio di primo grado, non riconoscendo l’omicidio volontario, ma l’omicidio colposo, riducendo anche le pene ai manager dell’azienda: 10 anni a Herald Espenhahn, 7 anni per Gerald Priegnitz e Marco Pucci, 8 anni per Raffaele Salerno e Cosimo Cafueri, 9 per Daniele Moroni.
Domenica 1 Dicembre 2013E’ di almeno 7 morti e 2 ustionati gravi il bilancio provvisorio di un incendio scoppiato oggi, domenica 1 dicembre, in una fabbrica a Prato. Le fiamme si sono sviluppate in un fabbricato dove ha sede una ditta di confezioni di abiti gestita da cittadini cinesi. L’incendio ha causato il crollo di una parte del fabbricato che sarebbe adibito a dormitorio.E’ domenica mattina, attorno alla 7. Non è un’acciaieria dove l’altoforno non si spegne mai e si lavora a turni. Ma i lavoratori della fabbrica si preparano ad una nuova giornata che non è di riposo, nel “pronto moda” dove al piano terreno sono stoccate migliaia di abiti da confezionare e inviare ai negozi. Dieci persone, secondo le testimonianze di chi si è salvato. Una stufetta accesa per scaldarsi – che provoca un corto circuito – oppure un mozzicone di sigaretta spento male. Le indagini dovranno chiarire le cause. E il fuoco divampa. Uno di loro è in pigiama, corrono verso le scale nella speranza di riuscire a raggiungere la porta al piano di sotto. Ma il soppalco cede, li troveranno sotto le macerie.
E’ un ex carabiniere a dare l’allarme. “Stavo passando con la mia auto – racconta Leonardo Tuci dell’Associazione nazionale carabinieri in congedo – quando ho visto una colonna di fumo provenire dal capannone. Mi sono avvicinato e ho visto che c’erano alcuni cinesi che mi venivano incontro piangendo e urlando. Sono corso verso il capannone e ho visto un cinese che con un estintore in mano cercava di spengere l’incendio. Allora ho preso anche io un estintore per aiutarlo. Era stremato, anche per il freddo, e continuavo a sentire le urla dei cinesi”. Due uomini riescono ad uscire e vengono ricoverati all’ospedale Nuovo di Prato per intossicazione da monossido, una donna viene soccorsa e presto dimessa. Il bilancio dei morti invece sale con il passare delle ore. Cinque nella mattinata e i resti di altri due cadaveri nel pomeriggio, spostando i materiali.
Il lavoro dei vigili del fuoco, una trentina di persone, è durissimo. Le raffiche di vento alimentano le fiamme, si cercano i corpi tra le cataste di detriti e tessuti roventi. La procura di Prato si appresta ad aprire un fascicolo per il reato di omicidio colposo plurimo. Nelle prossime ore il sostituto procuratore Lorenzo Gestri, dopo aver acquisito le relazioni e gli atti dell’inchiesta da parte degli operatori di polizia e Vigili del Fuoco, iscrivera’ l’ipotesi di reato e gli eventuali indagati. I pompieri lavoreranno tutta la notte per la messa in sicurezza. Nella speranza di non trovare altri resti. Intorno, nella landa desolata di capannoni nei quali, suddivisi a settori nello stesso fabbricato, hanno sede migliaia di ditte cinesi, in molte si lavora, quasi come nulla fosse. In tanti, cinesi ma anche italiani, si assiepano oltre il nastro messo dalle forze dell’ordine per delimitare l’area in cui i vigili del fuoco stanno lavorando. I primi non parlano, scuotono la testa, dicono di non sapere l’italiano e se ne vanno.Mercoledì 13 Novembre 2013 – Corriere della sera– Incidenti sul lavoro – Tre operai finitiTre infortuni sul lavoro ieri nella bergamasca in poco meno di un’ora.Il primo a Pontida un lavoratore marocchino di 44 anni, è caduto da un’impalcatura, riportato un grave trauma cranico.Il secondo a Sedrina un operaio si è ferito mentre stava lavorando nei pressi di un nastro trasportatore.Il terzo a Filago, un dipendente di 47 anni ha riportato un trauma da schiacciamento, è grave in ospedaleMartedì 12 Novembre 2013 – Corriere della sera– Tre incidenti del lavoro in poche oreIl primo a Peschiera Borromeo alla Bono Energia produttrice di caldaie industriali. I.L. di 54 anni è precipitato da un trabattello, ha riportato lesioni guaribili in poche settimane.Il secondo a San Giuliano Milanese alla I Glicini. D.D. di 19 anni, mentre stava lavorando ad un’altezza di circa 4 mt ha messo un piede in fallo. Il giovane che indossava il casco protettivo, ha riportato fratture agli arti inferiori ma non è in pericolo di vitaIl terzo a Segrate alla Sice Previt. Un giovane di 23 anni addetto alla movimentazione è stato travolto dal crollo di un pannello. Inizialmente si erano temute lesioni gravissime agli arti inferiori ma fortunatamente poi scongiurate.Mercoledì 30 Ottobre 2013 – Corriere della sera
– Frana uno scavo Muore un agricoltore –
S.F. di 43 anni a Caseo di Canevino nell’oltre pò pavese l’agricoltore stava svolgendo lavori di drenaggio del terreno, quando per un cedimento improvviso del terreno lo ha travolto. – Caduta dal camion fatale a un operaio –
un operaio di 58 anni è morto in ospedale in seguito a un incidente sul lavoro accadu…to a Berlingo (Brescia). L’operaio è caduto da un cassone di un camion sul quale stava lavorando, da un’altezza di alcuni metri. – Crollo in un palazzo feriti due operai –
Sfiorata la tragedia, in uno stabile in provincia di Como. In uno stabile in ristrotturazione ha ceduto la soletta tra il primo e il secondo piano. la voragine ha inghiottito 2 dei 5 operai interessati ai lavori. Un operaio è riuscito ad aggrapparsi ad un travetto e rallentare la caduta mentra l’altro operaio e precipitato per circa tre metri riportando varie ferite e contusioni.