Ionuț Andrei Radu (Bucarest, 28 maggio 1997) è un calciatore rumeno, portiere dell’Inter e della nazionale

articolo Corriere TV: https://video.corriere.it/sport/bologna-inter-l-errore-radu-che-regala-vittoria-rossoblu/8c44a444-c669-11ec-9e9f-dc9d68fb1bc9
Il passaggio sbagliato del secondo portiere nerazzurro
Un errore clamoroso a pochi minuti dal termine della sfida tra Bologna e Inter: in palio non ci sono solo i tre punti del match, ma anche il primato in classifica, i due punti di vantaggio sul Milan e un’ipoteca sul campionato.
Il vice di Handanovic, Ionut Radu, all’82mo liscia il pallone in un rinvio su retropassaggio e regala a Sansone il gol vittoria con un incredibile errore che potrebbe costare al’Inter il campionato e la seconda stella. I nerazzurri perdono in casa del Bologna per 2-1 (vantaggio di Perisic, pareggio di Aranutivic e gol finale di Sansone) e restano a -2 punti dal Milan.



Radu scoppia a piangere in campo, i compagni lo salvano dalle telecamere: “Andate via!”
articolo di Paolo Fiorenza: https://www.fanpage.it/sport/calcio/radu-scoppia-a-piangere-in-campo-i-compagni-lo-salvano-dalle-telecamere-andate-via/
L’errore di Radu contro il Bologna è un duro colpo per le speranze di Scudetto dell’Inter, ma anche una mazzata per il 24enne rumeno, che dopo il fischio finale scoppia a piangere. Nel momento più difficile, i suoi compagni dimostrano cosa significa essere una squadra: lo proteggono dalle telecamere e lo scortano verso il tunnel.
Il momento della ribalta, lungamente sognato dal 24enne Ionut Radu dopo due anni di panchina all’Inter alle spalle del titolarissimo Handanovic, si è trasformato nel peggior incubo per il portiere rumeno, autore di una tragica papera che ha consegnato su un piatto d’argento al Bologna la vittoria per 2-1 nel recupero del match rinviato il giorno dell’Epifania. Un errore tanto marchiano – un liscio totale su un retropassaggio innocuo direttamente da rimessa laterale di Perisic, col pallone poi facilmente insaccato da Sansone sulla linea di porta – quanto potenzialmente mortifero per le speranze di Scudetto dei nerazzurri: la squadra di Inzaghi resta seconda a due punti dal Milan, ma in realtà le lunghezze sono tre, visto che in caso di arrivo a pari punti il titolo andrebbe ai rossoneri che hanno gli scontri diretti a favore.
Il destino segue percorsi strani, può succedere che una diagnosi di “contrattura dell’obliquo esterno dell’addome” – quella che nel pomeriggio ha fermato Samir Handanovic – si trasformi in uno dei momenti chiave del campionato 2021/22, perché se è vero che la controprova non esiste è davvero difficile pensare che l’esperto portiere sloveno, il meno battuto della Serie A, avrebbe commesso la topica che ha trasformato Radu prima in una statua di marmo e poi in un ragazzo su cui era caduto il mondo addosso. “Radu ha sbagliato come posso sbagliare io o possono sbagliare gli altri giocatori“, abbozza la difesa d’ufficio Inzaghi nel dopo partita, ma la mazzata sulla squadra è durissima, quella sulla testa del ragazzo devastante.
Piange Radu al fischio finale, non riesce davvero a trattenere le lacrime, i metri che lo separano dal tunnel che porta agli spogliatoi del Dall’Ara sono altrettante stazioni di una via crucis trasmessa in mondovisione. Piange perchè capisce che ha deluso l’allenatore, i compagni e i tifosi, piange perché sa che il 27 aprile 2022 è un giorno che segnerà un prima e un dopo nella sua carriera. Ma se è vero che nella sconfitta si vedono gli uomini, l’Inter dimostra di avere uno spogliatoio di alto livello: Radu piange e le telecamere lo cercano per raccoglierne le emozioni, allora Correa accelera il passo per affiancarlo, Dumfries si piazza davanti alla telecamera per oscurarne la visuale e invita con un gesto ad andare via. Accorre anche Cordaz, terzo portiere che sa bene cosa ha nell’animo il giovane rumeno: anche lui lo copre alla vista, lo avvolge in un abbraccio di umana pietà. Essere squadra, nella buona e nella cattiva sorte, è questo. Essere uomini è questo. “Il neo è non aver fatto il secondo gol, avevamo l’inerzia della partita“, spiega Inzaghi. Sarà una lunga notte, per tutti.
COMMENTO: Che dire a caldo ci sono rimasto male, molto male. Ma è durato poco, come tutti i sport di squadra, nello specifico il calcio si vince e si perde in “11” la partita non la vince, come non la perde mai il singolo giocatore. A fine partita l’Inter ha dimostrato di essere una Vera squadra.
Questa settimana c’è stato l’errore altrettanto grave fatto da Buffon 46 anni un portiere con provata esperienza trentennale, invece Radu ha 24 anni è giovane può solo imparare da questo errore. Se sono vere le voci che Handanovic sarà assente anche domenica per Udinese-Inter sono convinto che Radu sarà in grado di dimostrare il suo valore.
I giochi non sono finiti mancano 4 partite, 12 punti disponibili, come Pioli sperava in un episoio favorevole altrettanto adesso può succedere a noi, l’importante essere li fino alla fine puoi tireremo i le dovute conclusioni.
A inizio campionato ci davano una squadra allo sfascio ma alla faccia dei gufi siamo qui con un trofeo già vinto ” Supercoppa Italiana” in finale in Coppa Italia , ci stiamo giocando lo Scudetto e matematicamente qualificati per la Champions, che dire si poteva fare di piu? SI ma è stato un anno tutt’altro che fallimentare.