Slitta al 31 luglio il pagamento di tributi e contributi per i club


articolo di Redazione: https://www.calcioefinanza.it/2022/04/08/tributi-contributi-club-professionistici/

E’ stato approvato in Commissione l’emendamento presentato dall’On. Rossi e dall’On. Lotti durante l’esame del Dl Energia, a sostegno della proroga della sospensione fino al 31 luglio di alcuni tributi e contributi per le associazioni e società sportive dilettantistiche e professionistiche.

Ad annunciarlo, con soddisfazione, la sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali: «Accolgo con favore l’approvazione in Commissione dell’emendamento presentato dall’On. Rossi e dall’On. Lotti durante l’esame del DL Energia, a sostegno della proroga della sospensione fino al 31 luglio di alcuni tributi e contributi per le associazioni e società sportive dilettantistiche e professionistiche», si legge in una nota.

«Abbiamo lavorato insieme e condiviso infine un testo che da una parte lo rende economicamente sostenibile ma, dall’altra, rappresenta un ulteriore concreto aiuto per un mondo fortemente piegato dalla pandemia», prosegue il comunicato.

«Provvedimento che va in linea con il lavoro del tavolo istituzionale che sta adoperandosi per trovare soluzioni immediate e tangibili utilizzando norme in vigore senza pesare troppo nei bilanci dello Stato», conclude Valentina Vezzali.

Debutto storico, una gara della Liga sarà trasmessa su TikTok


articolo di Redazione: https://www.calcioefinanza.it/2022/04/08/liga-partita-tiktok-diretta/

(Foto: GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images)

La Liga si prepara a dare il là a una piccola rivoluzione in ambito media: l’emittente GOL trasmetterà per la prima volta una partita su TikTok. L’incontro di venerdì 15 aprile tra Real Sociedad e Real Betis andrà in onda in Spagna in formato verticale e in chiaro attraverso il profilo ufficiale dell’emittente televisiva su TikTok (@goltelevision).

Questa iniziativa è stata possibile grazie a un accordo tra MEDIAPRO, LaLiga e TikTok, che proietta l’impegno per l’innovazione e l’adattamento dei contenuti ai nuovi formati di consumo digitale. MEDIAPRO produrrà la prima partita di calcio in Spagna in formato verticale e LaLiga Santander diventa il primo grande campionato europeo a offrire una partita in questo formato attraverso la piattaforma video.

MEDIAPRO schiererà alla Reale Arena di San Sebastián un dispositivo speciale che avrà una Mobile Unit 4K e più di 30 professionisti al lavoro per una produzione esclusiva del match in formato verticale, un’esperienza nativa per TikTok che includerà l’adattamento di tutte le grafiche e una personalizzazione della trasmissione progettata per dispositivi mobili e nuovi segmenti di pubblico.

La trasmissione su TikTok per il territorio spagnolo inizierà alle 20:30 con il riscaldamento di entrambe le squadre e l’anteprima del match, che offrirà tutti i dettagli di una sfida tra due storiche squadre della Liga che stanno lottando per entrare in Europa. I fan avranno l’opportunità di interagire con Nacho Hernáez e Carla Gabián o partecipare alla trasmissione in live chat, oltre a godersi una delle migliori partite della Liga Santander, vivendo un’esperienza diversa grazie all’interattività e alle funzionalità offerte da TikTok. continua a leggere

Soldi dalla UEFA per le Nazionali: Juve terza in Europa


articolo di Marco Sacchi: https://www.calcioefinanza.it/2022/04/08/ricavi-club-dalle-nazionali-uefa/

I rapporti tra club e Nazionali sull’utilizzo dei calciatori nelle varie finestre stagionali dedicate a qualificazioni e tornei vari sono sempre stati al centro delle discussioni tra tifosi e addetti ai lavori. Le polemiche si accendono in particolar modo nelle fasi più delicate della stagione, quando tra stanchezza e infortuni le società sperano di poter riavere indietro i giocatori più integri possibili.

Un tema discusso ciclicamente in Italia, e in modo particolare quest’anno a seguito dell’esclusione della Nazionale dai Mondiali in Qatar. Tra il mancato rinvio di un turno di Serie A per consentire a Mancini di preparare i playoff e il ritorno anticipato di alcuni calciatori nelle rispettive squadre, sono stati diversi i punti di contrasto.

Va tuttavia ricordato che le società calcistiche ottengono degli indennizzi dalla UEFA per consentire ai propri giocatori di rispondere alle chiamate delle rispettive Nazionali. Si tratta di cifre esigue in rapporto al giro d’affari di un top club, ma comunque un aspetto interessante da indagare. Quanto incassano, dunque, le società dalla UEFA per “prestare” i propri calciatori alle Nazionali?

Ricavi club dalle Nazionali – La classifica per Paesi : Da un documento pubblicato dalla UEFA si evince che tra il 2018 e il 2020 le società aderenti al “Club Participation Benefits programme” hanno incassato un totale di 200 milioni e 450mila euro. Il report specifica le cifre incassate nel complesso dai club di ogni Federazione e singolarmente. Partendo da una divisione per Paesi, l’Inghilterra è quella che ha ricavato più di tutti: poco più di 47 milioni di euro.

Al secondo posto i club della Germania, mentre sul terzo gradino del podio si trova proprio l’Italia. Di seguito la top 5 dei ricavi delle società per Paesi (insieme i club appartenenti a questi Paesi portano a casa quasi il 63% delle risorse totali):

  • 1 – Inghilterra – 47.010.899,79 euro
  • 2 – Germania – 27.787.100,02 euro
  • 3 – Italia – 27.520.218,27 euro
  • 4 – Spagna – 14.626.276,61 euro
  • 5 – Francia – 9.133.144,01 euro

Ricavi club dalle Nazionali – La top 10 europea : Spostando l’attenzione sulle singole società, i ricavi maggiori spettano al Chelsea, che porta a casa oltre 5 milioni di euro per i giocatori “prestati alle Nazionali”. In top 10 considerando tutte le società troviamo anche due italiane: la Juventus – che si posiziona sul podio – e l’Atalanta, che si trova invece in settima posizione. Questa la g.00raduatoria:

  • 01 – Chelsea – 5.099.795,04 euro
  • 02 – Manchester City – 4.547.254,96 euro
  • 03 – Juventus – 3.836.596,10 euro
  • 04 – Bayern Monaco – 3.746.812,32 euro
  • 05 – Dortmund – 3.265.240,14 euro
  • 06 – Manchester United – 3.103.590,21 euro
  • 07 – Atalanta – 2.933.614,03 euro
  • 08 – Barcellona – 2.850.056,77 euro
  • 09 – Gladbach – 2.849.576,57 euro
  • 10 – Liverpool – 2.741.484,71 euro

Ricavi club dalle Nazionali – La graduatoria delle società in Italia : Infine, un focus sui club italiani, che vanno dalla Serie A fino addirittura alle categorie della LND. Come detto le società del nostro Paese incassano nel complesso oltre 27,5 milioni di euro. La Juventus è la società che ricava di più – oltre 3,8 milioni – seguita dall’Atalanta e dal Napoli. Cifre simili anche per l’Inter, mentre più distante chiude la top 5 il Sassuolo. Ecco la classifica considerando chi ha incassato più di mezzo milione di euro:

  • 01 – Juventus – 3.836.596,10 euro
  • 02 – Atalanta – 2.933.614,03 euro
  • 03 – Napoli – 2.732.981,93 euro
  • 04 – Inter – 2.671.090,97 euro
  • 05 – Sassuolo – 1.763.769,20 euro
  • 06 – Roma – 1.627.891,04 euro
  • 07 – Milan – 1.617.020,71 euro
  • 08 – Torino – 1.468.919,76 euro
  • 09 – Sampdoria – 1.310.576,82 euro
  • 10 – Lazio – 1.069.998,44 euro
  • 11 – Bologna – 930.441,64 euro
  • 12 – Parma – 644.516,32 euro
  • 13 – Genoa – 644.458,84 euro
  • 14 – Hellas Verona – 560.718,87 euro
  • 15 – Brescia – 560.224,67 euro
  • 16 – Fiorentina – 551.926,21 euro

Bodo-Roma con aggressione, Uefa apre inchiesta


articolo Redazione ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/sport/calcio/2022/04/08/luefa-apre-uninchiesta-sul-dopopartita-bodo-roma_5ca2a526-ef52-472e-bad2-9b0dd3e0df0f.html

‘Da Knutsen pugno a Nuno Santos’. Norvegesi: ‘ha attaccato lui’

Il day after di Bodo-Roma è un mix di preoccupazione e rabbia.

Il primo è un sentimento nato dall’infortunio al ginocchio destro di Gianluca Mancini e svanito successivamente agli esami che hanno escluso lesioni, mentre il secondo nasce con la sconfitta per 2-1 e culmina nell’acceso post partita che ha visto arrivare al confronto il preparatore dei portieri giallorosso, Nuno Santos, e il tecnico dei norvegesi, Kjetil Knutsen.

Le versioni dell’accaduto delle due società, però, non combaciano e per questo Bodo-Roma è continuata anche fuori dal campo: ora indaga un ispettore dell’Uefa. continua a leggere

Salmonella, fermata la fabbrica Kinder Ferrero in Belgio. Le scuse dell’azienda


articolo di Redazione Online: https://www.corriere.it/economia/consumi/22_aprile_08/salmonellosi-fermata-fabbrica-kinder-belgio-fd0bea80-b73b-11ec-857a-5568ac9f145b.shtml?fbclid=IwAR1p6YVbh15D0pVle3T75XgxSXajtAlpIbqGWt3S_H5ZNfCU8sQXjjTwsxQ

Le autorità del Belgio hanno deciso di fermare la fabbrica Ferrero dove vengono prodotti cioccolatini Kinder ad Arlon dopo che sono emersi diversi casi di sospetta contaminazione da salmonella (qui la spiegazione di che cosa sia la salmonellosi, quali siano i sintomi e come si curi).

L’autorità per la sicurezza alimentare belga (Afsca) ha ordinato lo stop alla produzione accusando Ferrero di aver fornito «informazioni incomplete». «Dopo aver condotto le nostre indagini, e a seguito delle scoperte effettuate nelle scorse ore riguardo l’incompletezza delle informazioni fornite da Ferrero, l’Agenzia ritira oggi l’autorizzazione a produrre alla fabbrica di Arlon», si legge in una nota dell’Afsca. La stessa agenzia ha anche ordinato il richiamo di tutti i prodotti Kinder usciti dalla fabbrica.

Ferrero si è scusata dopo aver riconosciuto «carenze interne»: il gruppo — si legge in una nota — «si rammarica profondamente» e presenta «le sue sincere scuse a tutti i nostri consumatori e partner commerciali», assicurando di voler adottare «tutte le misure necessarie per preservare la piena fiducia dei nostri consumatori».

Nei giorni scorsi Ferrero aveva deciso di ritirare in via precauzionale diversi lotti di cioccolatini Kinder in diversi Stati — tra cui Francia, Belgio, Regno Unito, Irlanda, Svezia, Olanda, Serbia, Montenegro e Stati Uniti, oltre all’Italia — dopo il verificarsi di alcuni casi di salmonellosi.

I prodotti sospetti arrivavano dalla fabbrica di Arlon. continua a leggere

Roma, rissa in Conference: l’allenatore del Bodo ha dato un pugno Nuno Santos


articolo di Matteo Pinci: https://www.repubblica.it/sport/calcio/coppe/2022/04/08/news/roma_rissa_in_conference_lallenatore_del_bodo_ha_aggredito_nuno_santos-344598632/?ref=RHTP-BH-I342728349-P2-S6-T1

La denuncia di Pellegrini. Tutto è nato da una discussione negli spogliatoi, poi il gesto inspiegabile del tecnico. Necessario l’intervento della polizia per interrogare calciatori e magazzinieri. La difesa di Knutsen: “Un loro collaboratore mi ha insultato come un pazzo”

Non solo la beffa di una sconfitta. Ma anche il giallo di una rissa – non soltanto sfiorata – dopo la partita, con accuse reciproche, veleni, addirittura l’intervento della polizia. È la coda al veleno di Bodo-Roma, andata dei quarti di finale di Conference League.

L’allenatore del Bodo ha dato un pugno a Nuno Santos – “Un’aggressione” ai danni di Nuno Santos, il preparatore dei portieri della Roma, da parte di Kjetil Knutsen, l’allenatore del Bodo/Glimt. Così l’ha definita Lorenzo Pellegrini, il capitano dei giallorossi. Ma che tipo di aggressione? “Un pugno in faccia“, così lo raccontano testimoni presenti sul posto. Per questo, sono dovute intervenire le forze dell’ordine norvegesi che hanno interrogato tutti: calciatori, magazzinieri, personale in servizio. Tutto è accaduto alla fine del match: i due staff erano intenti a discutere nella zona degli spogliatoi, quando – inspiegabilmente – Knutsen è passato dalle parole ai fatti. Un colpo al volto del preparatore dei portieri, che ha costretto tutti i presenti a intervenire, per evitare che la situazione precipitasse ulteriormente. La Roma ha fatto presente quanto avvenuto alla polizia. Anche col delegato Uefa presente: quasi scontato che sulla questione interverrà anche l’ente europeo, aprendo un’indagine. La questione è diventata di dominio pubblico soltanto quando davanti alle telecamere l’ha riassunta Pellegrini: “Ho avuto modo di assistere a un atto davvero sgradevole. Il loro allenatore ha aggredito il nostro preparatore dei portieri, Nuno Santos, in maniera forte. Noi siamo venuti qui con tutto il rispetto, per loro e per la competizione. Fatti così sono un insulto per tutti, per la Roma, per noi e per la competizione. È una vergogna”. continua a leggere

Alberto Cavasin e il campionato vinto nella Prima categoria sarda….


Alberto Cavasin e il campionato vinto nella Prima categoria sarda: «Ho 13 stranieri e faccio anche il cameriere»

articolo di Dimitri Canello: https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/sport/22_aprile_06/alberto-cavasin-campionato-vinto-prima-categoria-sarda-ho-13-stranieri-faccio-anche-cameriere-234d7508-b5c3-11ec-a5bb-947bbaae054b.shtml

L’ex tecnico di Sampdoria, Brescia e Lecce è ripartito a 66 anni dal Bari Sardo: «Un posto splendido. Ero vegetariano e sono tornato carnivoro…Il prossimo anno? Resto»

Alberto Cavasin, 66 anni, ha allenato in serie A Lecce, Sampdoria, Brescia e Treviso

Un nuovo inizio a 66 anni, fra le piante, i fiori e i profumi dell’Ogliastra, dove la natura si fonde con il mare e dove è nata e cresciuta una bellissima storia. Quella del trevigiano Alberto Cavasin, 66 anni e una vita a spasso per i campi di mezza Italia (in seria A con Lecce, Treviso, Brescia, Messina e Sampdoria) e una Panchina d’Oro ai tempi di Lecce. Che ha accettato la sfida di ripartire dal basso che più in basso quasi non si può. Ossia dalla Prima categoria sarda e dal Bari Sardo dell’imprenditore Roberto Ibba. Missione compiuta, a sei giornate dalla fine, con il salto in Promozione che adesso è cosa fatta

Cavasin dal Congo alla Prima categoria. Ci racconta com’è andata? – «Ero stato davvero a un passo dal diventare ct del Congo. Mi ero preparato nonostante fosse un po’ un salto nel buio. Al punto che mi ero vaccinato contro la febbre gialla, perché quel vaccino è obbligatorio quando decidi di trasferirti lì. Avrei dovuto partire per Parigi, in occasione di un viaggio del presidente del Congo, che avrebbe dovuto incontrare Macron. A quel punto, avrebbe visto anche me per chiudere. Ma non se n’è fatto nulla proprio all’ultima curva perché hanno scelto un altro allenatore».

E quindi ecco il Bari Sardo. Quasi una pazzia per uno come lei. Perché ha accettato? – «Col presidente Ibba si è creato un rapporto straordinario sin da subito. È stato arbitro, calciatore, manager. E voleva fortemente portare il Bari Sardo più in alto. Anche qui qualche dubbio l’ho avuto, ma il posto era meraviglioso, mio figlio ha insistito perché andassi e ci sono andato».

Vedendo il risultato finale, ha fatto bene… – «È stato un anno meraviglioso, si è creato un legame fantastico con la squadra, io mi sono sentito rinascere, perché ho provato sensazioni che mi hanno ricordato Lecce, il Salento, una terra meravigliosa. Ho lavorato tanto, ma sono stato anche bene dal punto di vista ambientale. Ho apprezzato quello che offriva l’Ogliastra, il cibo, i profumi, le piante, i fiori» continua a leggere

App antivirus distribuivano malware, colpite Italia e Gb


articolo Redazione ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/software_app/2022/04/07/app-antivirus-distribuivano-malware-colpite-italia-e-gb_0b43b9b4-2a11-4398-9dff-a56b4ee54be3.html

Scaricate 11mila volte, sospetti su aggressori lingua russa

Si spacciano per app anti virus, invece diffondono malware bancari che rubano credenziali e informazioni bancarie.

E’ la scoperta dei ricercatori della società di sicurezza Check Point Research che ha trovato sei applicazioni su Google Play Store: ha contato oltre 1.000 indirizzi IP unici di dispositivi infetti, soprattutto in Italia.

Le applicazioni dannose sono state scaricate più di 11.000 volte. La società ha comunicato i risultati a Google, che ha rimosso le app dannose.

Check Point Research sospetta che gli aggressori siano di lingua russa e avverte gli utenti Android di stare molto attenti anche nel download di soluzioni anti-virus, le quali dovrebbero proteggerli dai virus stessi. Il 62% delle vittime sono state trovate in Italia; il 36% nel Regno Unito, il 2% in altri Paesi. Gli hacker hanno implementato una funzione di geo-localizzazione che ignora gli utenti in Cina, India, Romania, Russia, Ucraina o Bielorussia.

Le app incriminate sono Atom clean booster, Super cleaner, Alpha antivirus, Powerful cleaner, e due con l’identico nome Center security. Il malware conosciuto come Sharkbot, ruba credenziali e informazioni bancarie. Sharkbot – spiegano i ricercatori – attira le vittime con notifiche push, inducendo gli utenti a inserire credenziali con la compilazione di moduli. Quando l’utente inserisce le proprie credenziali in queste finestre, i dati compromessi vengono inviati a un server maligno.

“Penso che sia importante per tutti gli utenti di Android sapere e pensare due volte prima di scaricare qualsiasi soluzione antivirus dal Play Store. Potrebbe essere Sharkbot”, spiega Alexander Chailytko, di Check Point Software che raccomanda di installare solo applicazioni affidabili e verificati, e di segnalare a Google app apparentemente sospette.

agg. Tel Aviv, altri spari: due morti e almeno otto feriti, attacco terrorista in tre punti diversi


aggiornamento: Attentato a Tel Aviv, due morti. Omicida ucciso

articolo Redazione ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/mediooriente/2022/04/07/israele-attentato-a-tel-aviv-almeno-due-morti_e7fb6d78-f9a6-4627-bef0-a21201ee240a.html

Ferite altre 15 perdone. Indagini, è palestinese, ha agito da solo

L’autore dell’attentato della scorsa notte a Tel Aviv è stato localizzato ed ucciso.

Lo ha riferito la radio militare israeliana secondo cui si trovava nel centro di Jaffa (Tel Aviv), nelle vicinanze di una moschea.

Si tratta di un palestinese, ha precisato la radio. Ha aperto il fuoco sugli inseguitori ed è stato colpito a sua volta, secondo una versione preliminare dell’accaduto.

La caccia all’uomo si è protratta per nove ore durante le quali agli abitanti del centro di Tel Aviv è stato chiesto di restare nelle proprie abitazioni mentre in alcune zone ispezioni erano condotte di casa in casa. In quel lasso di tempo l’autore dell’attentato ha percorso un tragitto di diversi chilometri, fra Tel Aviv e Jaffa. Per questa ragione, secondo la radio militare, viene indagata la possibilità che abbia avuto un fiancheggiatore. Il bilancio dell’attentato terroristico – il quarto nelle ultime settimane in importanti città israeliane – è di due israeliani uccisi ed altri quindici feriti, alcuni dei quali versano in condizioni gravi. Oggi intanto la polizia israeliana ha dislocato 3.000 agenti a Gerusalemme per affrontare possibili tensioni durante le preghiere nella Spianata delle Moschee per il primo venerdì del Ramadan. continua a leggere

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Tel Aviv, altri spari: due morti e almeno otto feriti, attacco terrorista in tre punti diversi

articolo: https://www.corriere.it/esteri/22_aprile_07/tel-aviv-altri-spari-almeno-sei-feriti-attacco-terrorista-tre-punti-diversi-89c9b824-b6a3-11ec-b39d-8a197cc9b19a.shtml?fbclid=IwAR01IlGcmiSmFTAKWN9rzkgmeSq0sSwrjOnOjiWQ2zyV-F09ft0Ae7EW8ak

Un solo killer in azione. Nella città israeliana è il quarto episodio in meno di un mese: l’ondata aveva già causato 11 morti in totale

Il centro di Tel Aviv è stato bersaglio di un nuovo attacco terroristico nel tardo pomeriggio. Un terrorista solitario (e non due come inizialmente si era creduto) ha compiuto l’attacco in tre posti diversi nei pressi di via Dizengoff nel centro della città israeliana. Lo ha detto il portavoce della polizia, Eli Levi, aggiungendo che l’evento è ancora in corso e per questo ha invitato la popolazione a mettersi al riparo e a non disturbare le forze di soccorso. La polizia – ha proseguito – sta ancora setacciando la zona. Il premier Naftali Bennett è in questo momento al ministero della difesa a Tel Aviv e sta seguendo gli sviluppi. Secondo la polizia due persone sono rimaste uccise nell’attacco odierno e almeno altre otto risultano ferite; tre di loro sono in gravi condizioni.

Scene di giubilo si sono viste a Gaza quando la popolazione ha appreso dell’attentato, alla vigilia del primo venerdì del Ramadan. Fonti locali riferiscono che dai minareti delle moschee sono stati letti versetti del Corano e che ci sono stati numerosi spari in aria.

Il movimento islamico palestinese di Hamas ha lodato l’attacco sferrato nel centro di Tel Aviv. «Le operazioni di resistenza sono una risposta naturale ai crimini di Israele contro il popolo palestinese», ha detto alla televisione al-Jazeera un alto funzionario di Hamas, Mushir al-Masri. Il gruppo terroristico non ha però rivendicato la responsabilità dell’attacco.

Tel Aviv è stata investita da un’ondata d attacchi che seguono sempre lo stesso copione: i killer a bordo di motociclette sparano all’impazzata sulla folla. Quello odierno è il quarto episodio in meno di un mese. Il bilancio è in totale di 13 vittime. In almeno una di queste circostanze gli attentatori erano entrati in Israele dalla Cisgiordania.

Israele, terroristi aprono il fuoco nel centro di Tel Aviv BlitzTv

UEFA: «Nuovo FPF? Club italiani i più indietro in Europa»


articolo di Redazione: https://www.calcioefinanza.it/2022/04/07/uefa-nuovo-fpf-club-italiani-piu-indietro-europa/?fbclid=IwAR3eLfxwME65BMwuqlWyLIhOnlfZ8ucq0Hmlr9LTEZ0KKSLservWYnHaoz8

“I club italiani avranno da lavorare di più rispetto alle squadre degli altri paesi per rientrare nei paletti delle nuove regole economico-finanziarie dell’UEFA. E lo dovranno fare da subito”. Lo ha detto Andrea Traverso, Director Financial Sustainability and Research dell’UEFA, intervenuto in conferenza stampa per spiegare le novità legate al nuovo regolamento UEFA Licenze per Club e Sostenibilità Finanziaria che andrà a sostituire il Fair Play Finanziario.

Rispetto al passato le regole, che sono state approvate con consenso di tutti gli stakeholder, sono sicuramente più stringenti e complesse. Oltre alla regola del pareggio bilancio che è stata corretta e che non si focalizza solo sul conto economico ma pone un accento sullo stato patrimoniale e sul livello di indebitamento dei club, si aggiunge anche la denominata “squad cost rule” sui costi di gestione della squadra. Le due regole combinate insieme sono particolarmente impegnative nel senso che i club dovranno senza ombra di dubbio correggere e adeguare la propria strategia in modo tale da rispettare queste norme nel periodo di 3 anni”.

“La pandemia ha dato un colpo durissimo al calcio e in particolare a chi aveva difficoltà prima. Il mercato italiano avrà più da lavorare rispetto alle squadre di altri paesi e dovranno farlo da subito: bisogna adattare le strategie immediatamente. I contratti coi calciatori bloccano i costi per un periodo di 2/5 anni, è un bene che quando entreranno in trattazioni con calciatori lo faranno in questa ottica. “Quante squadre violerebbero oggi le norme? Prima della pandemia, a livello europeo la media legata al rapporto costi-ricavi era sotto il tetto del 70%, intorno a 67%. Significa che la maggioranza del club erano perfettamente all’interno, ma questo avveniva prima della pandemia, se guardiamo i dati legati alla stagione 2020/21 la situazione è senza dubbio peggiorata”.

“Prima l’elemento centrale era la regola centrale era quella legata al break-even, chi la violava violava tutto il regolamento. Il nuovo elemento centrale riguarda invece i costi delle squadre: ci sono vari modi per aggirare le norme, ma facendolo si violerebbero anche  la legge dei singoli paesi. Crediamo che il deterrente sia molto più alto rispetto al passato, anche sul tema fair value. D’altronde la nostra capacità investigativa è limitata, non siamo la polizia ma crediamo che stia diventando più difficile aggirare le norme. Anche sul fair value abbiamo provato a correggere alcune cose, abbiamo anche preso in considerazione alcune esperienze al TAS in diversi ricorsi per migliorare le norme. La differenza è che prima prendevamo in considerazione solo le transazioni con parti correlate, quindi dovevamo verificare prima che fossero effettivamente parti correlate e poi analizzare il fair value: con le nuove regole andremo a valutare tutte le transazioni al fair value, indipendentemente che sia o meno da parte correlate, ci semplifica il lavoro”. 

“Fondamentalmente l’approccio cambia più di tanto. Prima c’era la break-even rule, ora c’è la regola sui ‘football earnings’, che è più flessibile visto che passiamo da una perdita accettabile di 30 milioni nel triennio a 60 milioni, con la differenza fondamentale che ora chiediamo a tutti i club di coprire la perdita con equity. Un club ricco che spende oltre i limiti nei primi anni di implementazione graduale riceverà solo sanzioni finanziarie, ma poi entreranno in vigore anche quelle sportive: si va dal divieto di utilizzare un singolo giocatore nelle coppe alla limitazioni nelle liste, fino alle penalizzazioni in punti e all’esclusione”.

Non è ancora stata approvata, invece, la sanzione legata alla possibile retrocessione tra le varie competizioni, ne stiamo ancora discutendo. I top club potranno fare quello che vogliono? Non sono d’accordo, i deterrenti ci sono e da un certo punto in poi riceveranno sanzioni talmente forti che credo desisteranno dal cercare di superare i limiti. L’obiettivo vogliamo sia la sostenibilità del sistema, non l’equilibrio competitivo e per questo abbiamo cambiato anche nome: il nome Fair Play Finanziario poteva dare l’impressione che l’obiettivo fosse l’equilibrio competitivo, ma con sole regole finanziarie è impossibile da raggiungere, servono altre misure. Nei prossimi anni ragioneremo anche sull’equilibrio competitivo, ma è un tema davvero complesso”, ha concluso Traverso.