Mentre i contagi crescono, i “Freiheitstrychler” e la destra sovranista Udc di Blocher volevano cancellare le norme anti-Covid. Ma i cittadini hanno dato il via libera con oltre il 60% dei voti
Gli svizzeri dicono si al Green Pass con una larga maggioranza: il 63% degli elvetici ha votato a favore nel referendum di domenica sulla legge che prevede l’introduzione del certificato anti-Covid.
La legge approvata quest’anno stanzia aiuti finanziari per le persone colpite dalla crisi sanitaria e introduce l’obbligo di essere vaccinati, di avere un test negativo o di essere guariti per entrare in bar e ristoranti e partecipare ad alcuni eventi.
Il governo finora si era guardato dall’inasprire le misure nonostante i casi si avvicinassero a livelli record, ma venerdì e sabato ha imposto nuove restrizioni di viaggio per arginare la diffusione della nuova variante del coronavirus Omicron.
Il referendu è stato voluto dal movimento No Vax che nelle ultime settimane ha fatto una dura campagna per evitare che venissero introdotte nuove misure. Nel fronte dei contrari al Green Pass spiccano i Freiheitstrychler, un gruppo di barbuti suonatori di campane, il cui aspetto rimanda ai suprematisti bianchi statunitensi. Questi montanari che indossano una maglietta bianca con le stelle alpine, rappresentano al meglio gli svizzeri contrari alle misure anti-Covid varate dal Consiglio Federale, il governo elvetico, per fronteggiare la pandemia. Misure su cui, oggi, si deciderà con un referendum, lanciato contro quella che è stata definita la “dittatura sanitaria” di Berna. continua a leggere