Milano e non solo: scatta la mascherina obbligatoria all’aperto in centro. Domande e risposte su controlli, multe e luoghi
Entra in vigore l’ordinanza del sindaco Sala dalle 10 alle 22 sull’asse San Babila- Castello. Ma anche nelle altre vie dello shopping vale la regola: se non c’è distanziamento, bisogna indossare la mascherina
Dalla dieci di domani mattina, sabato 27 novembre, nel centro di Milano ritorna l’obbligo della mascherina all’aperto: quali sono le strade e le piazze in cui deve essere indossata?
L’ordinanza firmata dal sindaco Beppe Sala fa riferimento all’attuale stato di emergenza nazionale prolungato fino al 31 dicembre. È valida per l’area di piazza Duomo e dintorni che, “per la sua importanza turistica, sociale, culturale e religiosa, in occasione delle festività natalizie registrerà un intenso afflusso di pubblico” con difficoltà a garantire il distanziamento.
Ecco l’elenco delle vie in cui sarà obbligatorio indossare la mascherina all’aperto
- Piazza Castello
- Largo Cairoli
- Via Dante
- Piazza Cordusio
- Via Orefici
- Via e piazza Mercanti
- Piazza Duomo
- Galleria Vittorio Emanuele II
- Corso Vittorio Emanuele II
- Piazza San Babila
Fino a quando sarà in vigore l’obbligo e per quante ore al giorno dura? – L’ordinanza parte alla mezzanotte tra venerdì 26 novembre e sabato 27 novembre e dura sino alla mezzanotte di venerdì 31 dicembre. L’obbligo varrà tutti i giorni, nella fascia oraria compresa tra le 10 e le 22: 12 ore di shopping in mascherina.
Che cosa rischia chi non indossa la mascherina? – Le pattuglie della polizia locale, che saranno presenti nei punti strategici e in Galleria, soprattutto “i primi giorni inviteranno e informeranno i cittadini del nuovo obbligo”. Chi non rispetta l’ordinanza, però, rischia una sanzione di almeno 400 euro che, se pagata entro cinque giorni, può essere ridotta del 30%, scendendo a 280 euro. La multa può arrivare fino a 3.000 euro: è la cifra massima che, spiegano dal Comune, considerando tutte le possibili penalità potrebbe arrivare a pagare un cittadino che dovesse fare ricorso e perdere.
Che cosa accade nelle altre vie dello shopping come corso Buenos Aires, via Torino o corso Vercelli? Qui posso andare a fare acquisti e passeggiare senza dover indossare la mascherina? – Per il momento il Comune non ha previsto ordinanze ad hoc al di fuori dell’asse San Babila-Castello. In questi casi, come in tutte le altre aree della città, vale la normativa nazionale in vigore dallo scorso 28 giugno: in zona bianca e all’aperto è obbligatorio avere sempre con sé la mascherina e soprattutto è obbligatorio indossarla in tutte quelle situazioni in cui non può essere garantito il distanziamento interpersonale o ci siano assembramenti. Se lungo corso Buenos Aires, quindi, ci sarà folla, anche se la strada è esclusa dall’ordinanza bisognerà proteggere naso e bocca. E lo stesso vale per i mercati all’aperto, una fiera o in coda davanti a un ufficio pubblico o a un negozio.
E nei centri commerciali, invece, quali sono le regole? – Nei centri commerciali tradizionali, per capirci quelli completamente al chiuso, è sempre obbligatorio indossare la mascherina. Anche nei centri o parchi commerciali e negli outlet che hanno aree in comune all’esterno, però, l’uso è reso obbligatorio dai gestori. In Lombardia non sono previste misure extra rispetto a quelle nazionali. Oltre alle mascherine, le linee guida prevedono: il distanziamento, la sanificazione degli ambienti, in quasi tutti i centri commerciali la misurazione della temperatura e la presenza della vigilanza privata che, in caso di necessità, può regolare gli accessi e intervenire in caso di assembramenti.
Oltre a Milano quali sono le altre città che hanno firmato ordinanze simili per cercare di evitare il rischio di contagi durante le feste? – Su 12 città capoluogo lombarde, la metà dei sindaci ha già firmato ordinanze per reintrodurre la mascherina all’aperto. A Bergamo, il provvedimento di Giorgio Gori parte sabato 27 novembre e varrà tutti i giorni, dalle 10 alle 22, in una serie di strade e piazze sia di Bergamo Alta sia di Bergamo Bassa, dalla Corsarola a piazza Matteotti. Il 31 dicembre l’obbligo si estende fino alle 2 del giorno dopo. A Varese, l’obbligo è in vigore ogni week end (dalle 15 di ogni venerdì alla 24 di ogni domenica) fino al 9 gennaio e dalla mezzanotte del 7 alle mezzanotte dell’8 dicembre, in centro città e nelle vie dello shopping, nei Giardini Estensi e in luoghi turistici come il Sacro Monte e la Schiranna (sul lago). A Monza, le nuove regole si estendono fino al 6 gennaio (fino a quando ci saranno i mercatini, la pista di pattinaggio e la ruota), 24 ore su 24, sempre nel cuore commerciale della città. A Brescia, per ora si parte questo sabato e questa domenica, dalle 7 alle 22, in alcune vie del centro storico: ulteriori disposizione verranno condivise con la prefettura. Anche a Como, mascherina sul volto in determinate aree coinvolte dalla kermesse natalizia “Como città dei balocchi“, dalle 14 alle 22. Il calendario: sabato e domenica, poi dal 4 al 12 dicembre, sabato 18 e domenica 19, il 24-25 e 26, il 31, l’1, il 2, il 5, il 6, l’8 e il 9 gennaio.
Quali sono gli altri Comune che stanno valutando iniziative? – Alcuni sindaci di capoluogo intendono firmare ordinanze per le mascherine all’aperto dopo le riunioni con i Comitati per l’ordine e la sicurezza coordinati dai prefetti. Cremona andrà in questa direzione e il sindaco Gianluca Galimberti definirà a breve i dettagli del provvedimento. A Lecco, il vertice ci sarà mercoledì e il sindaco Mauro Gattinoni proporrà di partire dal prossimo week end, dal tardo pomeriggio. Anche Mattia Palazzi valuterà un’ordinanza per l’area dei mercatini di Natale di Mantova all’inizio della settimana. Per ora nessuna ordinanza a Pavia, Lodi e Sondrio: ulteriori decisioni saranno prese in base all’evoluzione dei contagi.