Milano e non solo: scatta la mascherina obbligatoria all’aperto in centro.


Milano e non solo: scatta la mascherina obbligatoria all’aperto in centro. Domande e risposte su controlli, multe e luoghi

articolo: https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/11/26/news/mascherina_obbligatoria_centro_milano_27_novembre_multe_controlli_lombardia-327942041/

Entra in vigore l’ordinanza del sindaco Sala dalle 10 alle 22 sull’asse San Babila- Castello. Ma anche nelle altre vie dello shopping vale la regola: se non c’è distanziamento, bisogna indossare la mascherina

Dalla dieci di domani mattina, sabato 27 novembre, nel centro di Milano ritorna l’obbligo della mascherina all’aperto: quali sono le strade e le piazze in cui deve essere indossata?
L’ordinanza firmata dal sindaco Beppe Sala fa riferimento all’attuale stato di emergenza nazionale prolungato fino al 31 dicembre. È valida per l’area di piazza Duomo e dintorni che, “per la sua importanza turistica, sociale, culturale e religiosa, in occasione delle festività natalizie registrerà un intenso afflusso di pubblico” con difficoltà a garantire il distanziamento.

Ecco l’elenco delle vie in cui sarà obbligatorio indossare la mascherina all’aperto

  • Piazza Castello
  • Largo Cairoli
  • Via Dante
  • Piazza Cordusio
  • Via Orefici
  • Via e piazza Mercanti
  • Piazza Duomo
  • Galleria Vittorio Emanuele II
  • Corso Vittorio Emanuele II
  • Piazza San Babila

Fino a quando sarà in vigore l’obbligo e per quante ore al giorno dura? – L’ordinanza parte alla mezzanotte tra venerdì 26 novembre e sabato 27 novembre e dura sino alla mezzanotte di venerdì 31 dicembre. L’obbligo varrà tutti i giorni, nella fascia oraria compresa tra le 10 e le 22: 12 ore di shopping in mascherina.

Che cosa rischia chi non indossa la mascherina? – Le pattuglie della polizia locale, che saranno presenti nei punti strategici e in Galleria, soprattutto “i primi giorni inviteranno e informeranno i cittadini del nuovo obbligo”. Chi non rispetta l’ordinanza, però, rischia una sanzione di almeno 400 euro che, se pagata entro cinque giorni, può essere ridotta del 30%, scendendo a 280 euro. La multa può arrivare fino a 3.000 euro: è la cifra massima che, spiegano dal Comune, considerando tutte le possibili penalità potrebbe arrivare a pagare un cittadino che dovesse fare ricorso e perdere.

Che cosa accade nelle altre vie dello shopping come corso Buenos Aires, via Torino o corso Vercelli? Qui posso andare a fare acquisti e passeggiare senza dover indossare la mascherina? – Per il momento il Comune non ha previsto ordinanze ad hoc al di fuori dell’asse San Babila-Castello. In questi casi, come in tutte le altre aree della città, vale la normativa nazionale in vigore dallo scorso 28 giugno: in zona bianca e all’aperto è obbligatorio avere sempre con sé la mascherina e soprattutto è obbligatorio indossarla in tutte quelle situazioni in cui non può essere garantito il distanziamento interpersonale o ci siano assembramenti. Se lungo corso Buenos Aires, quindi, ci sarà folla, anche se la strada è esclusa dall’ordinanza bisognerà proteggere naso e bocca. E lo stesso vale per i mercati all’aperto, una fiera o in coda davanti a un ufficio pubblico o a un negozio.

E nei centri commerciali, invece, quali sono le regole? – Nei centri commerciali tradizionali, per capirci quelli completamente al chiuso, è sempre obbligatorio indossare la mascherina. Anche nei centri o parchi commerciali e negli outlet che hanno aree in comune all’esterno, però, l’uso è reso obbligatorio dai gestori. In Lombardia non sono previste misure extra rispetto a quelle nazionali. Oltre alle mascherine, le linee guida prevedono: il distanziamento, la sanificazione degli ambienti, in quasi tutti i centri commerciali la misurazione della temperatura e la presenza della vigilanza privata che, in caso di necessità, può regolare gli accessi e intervenire in caso di assembramenti.

Oltre a Milano quali sono le altre città che hanno firmato ordinanze simili per cercare di evitare il rischio di contagi durante le feste? – Su 12 città capoluogo lombarde, la metà dei sindaci ha già firmato ordinanze per reintrodurre la mascherina all’aperto. A Bergamo, il provvedimento di Giorgio Gori parte sabato 27 novembre e varrà tutti i giorni, dalle 10 alle 22, in una serie di strade e piazze sia di Bergamo Alta sia di Bergamo Bassa, dalla Corsarola a piazza Matteotti. Il 31 dicembre l’obbligo si estende fino alle 2 del giorno dopo. A Varese, l’obbligo è in vigore ogni week end (dalle 15 di ogni venerdì alla 24 di ogni domenica) fino al 9 gennaio e dalla mezzanotte del 7 alle mezzanotte dell’8 dicembre, in centro città e nelle vie dello shopping, nei Giardini Estensi e in luoghi turistici come il Sacro Monte e la Schiranna (sul lago). A Monza, le nuove regole si estendono fino al 6 gennaio (fino a quando ci saranno i mercatini, la pista di pattinaggio e la ruota), 24 ore su 24, sempre nel cuore commerciale della città. A Brescia, per ora si parte questo sabato e questa domenica, dalle 7 alle 22, in alcune vie del centro storico: ulteriori disposizione verranno condivise con la prefettura. Anche a Como, mascherina sul volto in determinate aree coinvolte dalla kermesse natalizia “Como città dei balocchi“, dalle 14 alle 22. Il calendario: sabato e domenica, poi dal 4 al 12 dicembre, sabato 18 e domenica 19, il 24-25 e 26, il 31, l’1, il 2, il 5, il 6, l’8 e il 9 gennaio.


Quali sono gli altri Comune che stanno valutando iniziative? – Alcuni sindaci di capoluogo intendono firmare ordinanze per le mascherine all’aperto dopo le riunioni con i Comitati per l’ordine e la sicurezza coordinati dai prefetti. Cremona andrà in questa direzione e il sindaco Gianluca Galimberti definirà a breve i dettagli del provvedimento. A Lecco, il vertice ci sarà mercoledì e il sindaco Mauro Gattinoni proporrà di partire dal prossimo week end, dal tardo pomeriggio. Anche Mattia Palazzi valuterà un’ordinanza per l’area dei mercatini di Natale di Mantova all’inizio della settimana. Per ora nessuna ordinanza a Pavia, Lodi e Sondrio: ulteriori decisioni saranno prese in base all’evoluzione dei contagi.

Covid: Bryan Adams positivo dopo controllo a Malpensa


articolo: https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2021/11/25/covid-bryan-adams-positivo-dopo-controllo-a-malpensa_9323672f-60fa-4343-bf5f-fc0f1aad0ef1.html

(ANSA) – Milano, 25novembre 2021

E’ atterrato a Malpensa alle 13 con un volo proveniente da New York ed è risultato positivo al covid: è la seconda volta che Bryan Adams contrae il virus in un mese, come ha spiegato lui stesso sul suo profilo instagram.

Eccomi, sono appena arrivato a Milano e sono stato trovato positivo al Covid per la seconda volta in un mese. Quindi vado in ospedale. Grazie per tutto il vostro supporto“, ha scritto la rockstar canadese di 62 anni. Bryan Adams è arrivato a Milano per il lancio del calendario Pirelli 2022, The Cal ‘On The Road” realizzato interamente con scatti del musicista canadese che ha fotografato numerose altre rockstar da Los Angeles a Capri. Al suo arrivo a Malpensa, aveva un po’ di febbre e per questo gli è stato fatto un tampone che è risultato positivo. (ANSA).

Calcio: perquisizione Gdf in sede Juventus. Indagati Agnelli, Nedved e Paratici


articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2021/11/26/calcio-perquisizione-gdf-in-sede-juventus-_3f4d2a2e-b2ff-48f2-b245-85b81a42415f.html

Le Fiamme Gialle stanno recuperando documenti relativi alla compravendita di diritti alle prestazioni sportive e alla formazione dei bilanci per gli anni 2019-21

Torino 26 novembre 2021

Perquisizioni della guardia di finanza sono in corso in locali di pertinenza della Juventus a Torino e Milano.

Ci sono sei indagati nell’inchiesta della procura di Torino che ha fatto scattare le perquisizioni della guardia di finanza nelle sedi della Juventus di Torino e Milano.

Le Fiamme Gialle stanno recuperando documenti relativi alla compravendita di diritti alle prestazioni sportive e alla formazione dei bilanci per gli anni 2019-21

Secondo quanto si apprende sono il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l’ex responsabile dell’area sportiva Fabio Paratici. Tra gli indagati, sempre secondo quanto si apprende, ci sono anche l’attuale Chief Corporate & Financial Officer Stefano Cerrato, l’ex Chief Corporate & Financial Officer, Stefano Bertola e l’ex dirigente finanziario Marco Re. Il reato ipotizzato sarebbe quello del falso in bilancio. L’indagine, denominata “Prisma“, ha avuto avvio nel maggio 2021 ed è affidata ad un pool di magistrati del Gruppo dell’Economia, composto dai sostituti procuratori Ciro Santoriello, Mario Bendoni e dal procuratore aggiunto Marco Gianoglio. Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti i bilanci societari approvati dal 2019 al 2021, con riferimento sia alle compravendite di diritti alle prestazioni sportive dei giocatori, sia alla regolare formazione dei bilanci. “Allo stato, le attività sono volte all’accertamento di ipotesi di reato di false comunicazioni delle società quotate ed emissione di fatture per operazioni inesistenti, nei confronti del vertice societario e dei direttori delle aree business, financial e gestione sportiva“, spiega la procura di Torino in una nota. “Al vaglio vi sono diverse operazioni di trasferimento di giocatori professionisti e le prestazioni rese da alcuni agenti coinvolti nelle relative intermediazioni – si legge ancora -. È altresì ipotizzato a carico della società il profilo di responsabilità amministrativa da reato, previsto qualora una persona giuridica abbia tratto vantaggio dalla commissione di taluni specifici illeciti“. Le perquisizioni sono state effettuate a Borsa chiusa, a tutela del mercato finanziario, dal momento che la Juventus è una società quotata. Delle attività in corso è stata data comunicazione alla Consob e alla Procura Federale istituita presso la Federazione Italiana Giuoco Calcio (Figc).