Coronavirus in Lombardia, positivi in aumento: “Ma è l’effetto dei tamponi dei No Green Pass”
Più controlli portano a un aumento dei casi, Rt sopra la soglia critica, ma non c’è allarme in regione. La Vecchia: “La terza dose è fondamentale”
L’Rt, il parametro che racconta quanto velocemente corre il contagio, al momento è a 1,2. Sopra quella soglia critica dell’1 che, fino a prima dell’inizio della campagna vaccinale, avrebbe fatto tremare. Ma che adesso descrive una situazione che, seppur da tenere sotto controllo, non è ancora a livelli d’allarme, con un’incidenza della malattia che è di 34 casi ogni 100 mila abitanti, lontana dalla soglia dei 50 fissata dagli esperti come potenzialmente critica. Eccola, la nuova fotografia dell’epidemia di Covid 19 in Lombardia: ieri la cabina di regia nazionale ha pubblicato il suo monitoraggio settimanale. E la situazione della regione, seppur con un aumento di casi – ieri le nuove diagnosi sono state 840 su 114 mila tamponi, lo 0,73 per cento – non desta ancora allarme. Nonostante i casi segnalati all’Istituto superiore di sanità in una settimana (3.435) e i nuovi focolai attivi (379), gli esperti della cabina di regia non ritengono infatti quella lombarda come una situazione a rischio.
Del resto, il quadro oggi è lontanissimo dallo stesso periodo dell’anno scorso: in questi giorni, nel 2020, la Lombardia entrava (di nuovo) in zona rossa. E aveva 112.534 persone positive al virus, di cui 5.840 ricoverate. Oggi che siamo all’88,7 per cento di lombardi vaccinati con doppia dose, la situazione è radicalmente diversa, con 10.556 pazienti positivi, di cui 384 ricoverati: ieri le ospedalizzazioni hanno segnato un aumento dei posti occupati nei reparti Covid – più sei – ma una leggerissima flessione in Intensiva (meno uno). In aumento di sette, invece, il conteggio delle vittime, giunte a quota 34.194. “Ma il numero dei decessi – spiega Carlo La Vecchia, epidemiologo dell’università Statale – è da considerarsi l’ultimo indicatore da valutare. I dati da tenere sotto controllo sono quelli relativi ai contagi. Che sono sì in aumento, ma a causa dell’effetto “Green Pass”, che ha fatto crescere il numero di tamponi giornalieri. Questo ha comportato anche un incremento dei casi noti: in Lombardia la media settimanale è salita del 30 per cento tre settimane fa, del 20 due settimane fa e del 18 negli ultimi sette giorni. Un aumento che però non si riflette nel numero di posti occupati in Intensiva. E che sul fronte dei letti occupati nei reparti Covid ha causato una crescita del 9 per cento due settimane fa, e del 10 nell’ultima settimana“.
La chiave per tenere sotto controllo la situazione rimane quella della vaccinazione: a ieri sera in Lombardia gli over 60 che hanno già prenotato la terza dose erano 442.973 (363 mila le somministrazioni già avvenute). “La terza dose è fondamentale – rimarca La Vecchia – peraltro, considerando i dati che arrivano da Israele, e visto che abbiamo a disposizione moltissime dosi, secondo me si può accelerare. Facendo scendere a quattro-cinque mesi il periodo fra la seconda e la terza somministrazione“.