Sicurezza in rete: come difendersi dagli attacchi


Il Sole 24 ORE

Non solo servizi e opportunità in rete. Essere pervasi dalla tecnologia, infatti, comporta anche dei rischi. I Paesi si sfidano sul fronte delle informazioni, così come le imprese. Ma anche chi delinque ha guadagnato un’arma in più: i nostri dati, infatti, possono essere strumento per far soldi o per avere potere. Come muoversi dunque, in un mondo pieno di servizi, opportunità, ma anche pericoli? Come si stanno organizzando aziende e amministrazione pubblica e quanto sono preparati manager e cittadini? Se ne parla in diretta sul sito e sui social del Sole 24 Ore, mercoledì 17 novembre alle 12,30 con la professoressa Greta Nasi, docente di Public Management e Digital trasformation all’Università Bocconi di Milano ma anche Direttore della Laurea Magistrale di Università Bocconi e Politecnico di Milano in Cyber Risk Stategy and Governance.

Calcio, Tim vuole rivedere il contratto con Dazn: pochi abbonati, ricavi da condividere


articolo: https://www.corriere.it/economia/consumi/21_novembre_16/calcio-tim-vuole-rivedere-contratto-dazn-pochi-abbonati-ricavi-condividere-9fb81f5e-4704-11ec-8bc9-3ede90e62115.shtml

Una base abbonati per il pacchetto serie A non cresciuta come ci si attendeva. Stime non ufficiali parlano di una forchetta tra i 550 mila e i 700 mila utenti al pacchetto calcio di Tim quando gli obiettivi erano di almeno due volte superiori. Il fenomeno della pirateria ancora diffuso: si calcola che almeno il 20% degli accessi al calcio in streaming avvenga attraverso profili piratati col fenomeno nuovo della vendita su Telegram delle password per la fruizione su un secondo device. E poi la svolta digitale nei consumi di contenuti sportivi appena cominciata: la platea complessiva in Italia sul segmento premium non ha mai superato, negli anni, i 4,5 milioni di utenti anche se l’audience media su Dazn è stata di circa 6 milioni considerati i device connessi. La fruizione tramite la rete fissa è un salto culturale anche per alcuni problemi infrastrutturali che toccano l’ultimo miglio con la fibra e di It nei datacenter.

Da qui la necessità di rivedere gli accordi con cui Tim e Dazn hanno acquisito i diritti della Serie A da qui al 2024. Il gruppo telefonico aveva messo sul piatto circa 340 milioni all’anno per i prossimi tre: un conto da 1 miliardo. Al netto degli investimenti per trainare l’offerta commerciale e quelli infrastrutturali, quantificabili quest’anno in almeno 70 milioni. Il Comitato controllo e rischi di Tim ha vagliato, tra altre cose, il dossier. A queste condizioni l’investimento in 3 anni supererebbe i 2 miliardi. Un esborso eccessivo considerata la base abbonati. Si apre all’ipotesi di un meccanismo di condivisione di ricavi tra la piattaforma in streaming e il gruppo tlc. Non ha giovato alle strategie commerciali l’impossibilità per Tim di spingere su un’offerta “bundle” — calcio più connettività — per i rilievi sulla concorrenza. Al tempo stesso la base abbonata al calcio di Sky, concorrente sul satellite, si è ridotta in quest’ultimo anno, ma di poco: da 2,58 a 2,48 milioni (dato di fine settembre).