Ufficiale il prolungamento di contratto del difensore nerazzurro fino al 30 giugno 2024
28/05/2021
MILANO – FC Internazionale Milano comunica di aver raggiunto un accordo per il prolungamento di contratto del giocatore Alessandro Bastoni: il difensore classe 1999 sarà nerazzurro fino al 30 giugno 2024.
SCUDETTO E RINNOVO: BASTONI NERAZZURRO FINO AL 2024
Il difensore classe 1999, ha prolungato il suo contratto con l’Inter per altre tre stagioni
28/05/2021
MILANO – Pochi giorni dopo aver alzato al cielo il suo primo trofeo con la maglia nerazzurra, Alessandro Bastoni è pronto a scrivere nuovi importanti capitoli: da oggi, infatti, è ufficiale il prolungamento del suo contratto con il Club fino al 30 giugno 2024.
Acquistato dall’Inter nell’estate del 2017, Bastoni ha fatto il suo esordio in nerazzurro il 28 settembre 2019, un debutto da titolare nel successo contro la Sampdoria, dimostrando da subito tutte le sue qualità.
“È stato emozionante, aspettavo questo giorno da tanto”
Da quella partita ha collezionato 33 presenze nella stagione 2019/20 diventando uno dei perni della difesa nerazzurra, segnando anche 2 gol, nelle trasferte contro Lecce e Parma, il secondo festeggiato anche ai microfoni di Inter TV:
“Ho sempre detto che sono interista, per me essere qui è un sogno. Voglio il bene dell’Inter e della squadra. Spero di restare qui a lungo”.
Forza fisica, tecnica, visione di gioco, precisione e sicurezza negli interventi le qualità che gli hanno permesso di riconfermarsi nella stagione dello Scudetto numero 19 della storia del Club, conquistato da protagonista e titolare nella difesa meno battuta della Serie A. 33 le presenze in campionato (41 quelle totali) e 3 assist serviti, compreso il lancio incredibile di oltre 60 metri per il gol di Barella nel 2-0 contro la Juventus.
La stagione della conquista dello Scudetto è anche quella del suo esordio in Nazionale: l’11 novembre 2020, a 21 anni, il debutto da titolare nella partita amichevole vinta 4-0 contro l’Estonia e qualche giorno dopo nella prima gara ufficiale, la vittoria contro la Polonia, dove ha confermato tutte le sue qualità anche in azzurro.
Cgil, Cisl e Uil davanti a piazza Montecitorio per protestare contro le morti sul lavoro e per richiedere una strategia nazionale su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I sindacati chiedono un incontro ai gruppi parlamentari e l’avvio di un serio confronto con il Governo. Al presidio parteciperanno i Segretari Generali, Maurizio Landini, Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri e prenderanno la parola alcuni delegati in rappresentanza dei lavoratori coinvolti nelle aziende colpite gravemente dalla crisi.
Sindacati, nuovo scontro con il governo. Landini: “Non siamo disposti a subire i licenziamenti”
La manifestazione a Montecitorio delle organizzazioni dei lavoratori. Sbarra: “Faremo pressione su forze politiche, governo rilanci investimenti”
Maurizio Landini – segratario generale CGIL
Milano,28 Maggio 2021
Resta alta la tensione tra sindacati e governo. Sul blocco dei licenziamenti “la partita non è chiusa, al governo abbiamo chiesto che si possa riaprire un confronto“, ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, dalla manifestazione in piazza Montecitorio delle organizzazioni dei lavorati. “Anche a Confindustria diciamo che per noi il primo luglio non può essere il giorno in cui partono i licenziamenti. Se dovessero non cambiare la norma, diciamo che non siamo disposti ad accettare passivamente, a subire i licenziamenti“, ha aggiunto. Inoltre “nei prossimi giorni incontreremo tutti i gruppi parlamentari, perché oggi è il momento che ognuno si assuma le proprie responsabilità. Le chiacchiere sono finite”.
Il sindacato proseguirà la mobilitazione per la proroga del blocco dei licenziamenti e farà pressione sulle forze politiche affinchè si arrivi alla modifica del decreto Sostegni bis, ha detto invece il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. “Il governo si è riservato di costruire delle risposte, noi abbiamo anticipato la necessità di tornare su questo tema e annunciato di aver chiesto incontri ai segretari di tutti i partiti e a tutti gruppi parlamentari“, ha spiegato.
“La nostra iniziativa – ha proseguito il leader Cisl – continua nei luoghi di lavoro e nei territori per realizzare un obiettivo che consideriamo alla nostra portata: rifinanziare la cassa Covid e prolungare l’uscita dal blocco almeno fino ad ottobre. Non possiamo accettare ulteriori perdite di posti di lavoro che andrebbero ad aggiungersi al milione di disoccupati già registrato nell’ultimo anno“. “Chiediamo – ha concluso – una modifica al decreto Sostegni bis chidiamo al governo di tornare sui propri passi: eserciteremo una forte pressione sui gruppi parlamentare per cambiare la norma“. “Spieghiamo al presidente Fico la ragioni delle protesta, indicheremo le nostre priorità, la necessità di dare spinta alla ripartenza degli investimenti. Il governo deve misurarsi con la sfida del rilancio degli investimenti non dei licenziamenti“, ha detto ancora Sbarra.
Erano stati assolti 7 imputati accusati di stupro di gruppo nel 2008. L’avvocato della ragazza: ‘Soddisfatta, è stato riconosciuto come sia stata calpestata la sua dignità’
La Corte europea dei diritti umani ha condannato l’Italia per aver violato i diritti di una “presunta vittima di stupro“ con una sentenza che contiene “dei passaggi che non hanno rispettato la sua vita privata e intima“, “dei commenti ingiustificati” e un “linguaggio e argomenti che veicolano i pregiudizi sul ruolo delle donne che esistono nella società italiana“. E’ quanto si legge nella documentazione diffusa oggi dalla Corte che ha sede a Strasburgo.
Il caso riguarda una sentenza della Corte d’appello di Firenze del 2015che assolse 7 imputati accusati di uno stupro di gruppo avvenuto nella Fortezza da Basso nel 2008.
A ricorrere alla Corte di Strasburgo è stata la presunta vittima della violenza. Nel suo ricorso non ha chiesto alla Corte di Strasburgo di esprimersi sull’assoluzione degli imputati, ma sul contenuto della sentenza, che secondo lei ha violato la sua vita privata e l’ha discriminata. Oggi la Corte di Strasburgo le ha dato ragione accordandole un risarcimento per danni morali di 12 mila euro.
“Sono soddisfatta che la Corte europea dei diritti umani abbia riconosciuto che la dignità della ricorrente è stata calpestata dall’autorità giudiziaria“. Così all’ANSA l’avvocato Titti Carrano, che ha rappresentato la ‘presunta’ vittima dello stupro di gruppo della Fortezza da Basso. “La sentenza della Corte d’appello di Firenze – ha poi aggiunto – ha riproposto stereotipi di genere, minimizzando cosi la violenza, e ha rivittimizzato la ricorrente, usando anche un linguaggio colpevolizzante. Purtroppo, questo non è l’unico caso in cui la non credibilità della donna si basa sulla vivisezione della sua vita personale, sessuale. Questo succede spesso nei tribunali civili e penali italiani“. “Per questo mi auguro che il governo italiano accetti questa sentenza della Cedu e non ricorra in Grande Camera ma intervenga affinché ci sia una formazione obbligatoria dei professionisti della giustizia per evitare che si riproducano stereotipi sessisti nelle sentenze“, ha detto ancora Carrano.
Manifestazione di protesta a Firenze alla Fortezza da Basso contro la sentenza sul caso di stupro di una ragazza. Firenze, 29 luglio 2015. ANSA/MAURIZIO DEGL’INNOCENTI
Le parole sono di Antonio Carucci responsabile commerciale della Wte. Sotto sequestro sono finiti gli impianti a Calcinato, Calvisano e Quinzano della società bresciana i cui vertici sono indagati
27 Maggio 2021
Brescia, Dall’inchiesta Sui Fanghi Tossici
Sapevano che stavano lavorando contro le regole, ma non si sono fermati se non quando la loro azienda è stata perquisita due estati fa. E la consapevolezza di quanto stavano facendo emerge da alcune intercettazioni inquietanti. Come quella del 31 maggio 2019. “Io ogni tanto ci penso, cioè, chissà il bambino che mangia la pannocchia di mais cresciuto sui fanghi“, dice Antonio Carucci. È il geologo di origine milanese addetto alle vendite della Wte srl, azienda bresciana, presieduta da Giuseppe Giustacchini, da anni nel mirino di ambientalisti e residenti e ora al centro di un’inchiesta della Procura bresciana che contesta la vendita di 150.000 tonnellate di fanghi contaminati da metalli pesanti, idrocarburi ed altre sostanze inquinanti spacciati per fertilizzanti e smaltiti su circa 3.000 ettari di terreni agricoli nelle regioni Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna.
Parlando con una collega che gli dice che quello che stanno facendo “è per il bene dell’azienda”, Carucci risponde: “Siamo talmente aziendalisti da non avere più pudore“. Sotto sequestro sono finiti gli impianti a Calcinato, Calvisano e Quinzano della Wte i cui vertici sono indagati. Quindici complessivamente i coinvolti. Sei di loro hanno evitato l’arresto in carcere e altri due i domiciliari come avrebbe voluto la Procura bresciana che si è invece vista rigettare la richiesta da parte del gip che non ha ravvisato la necessità di applicare misure cautelari perché da agosto 2019 l’attività di traffico illecito di rifiuti della azienda bresciana di sarebbe fermata, o quantomeno rallentata, dopo una prima perquisizione dei carabinieri forestali.
“Dalle tabelle emergono dati impressionanti” scrive il gip nella sua ordinanza che ha portato al sequestro degli impianti. “Nei campioni dei gessi in uscita dall’azienda e in spargimento le sostanze inquinanti (fluoruri, solfati, cloruri, nichel, rame, selenio, arsenico, idrocarburi, zinco, fenolo, metilfenolo e altri) erano decine, se non addirittura centinaia di volte superiori ai parametri di legge“.
Tra gli indagati, con l’accusa di traffico di consulenze illecite, figura anche Luigi Mille, direttore generale dell’Aipo, autorità interregionale per il fiume Po, che, si legge nell’ordinanza, sfruttando relazioni esistenti con il sindaco del Comune di Calvisano e relazioni esistenti o comunque asserite con altri pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio e in particolare il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, l’assessore regionale all’Agricoltura Fabio Rolfi, Fabio Carella, direttore generale di Arpa Lombardia e Guido Guidesi, assessore regionale lombardo allo Sviluppo Economico, (nessuno di loro è indagato) “indebitamente – scrive il gip – si faceva dare e promettere da Giuseppe Giustacchini denaro, vantaggi patrimoniali ed altre utilità quali il prezzo della propria mediazione illecita verso i suddetti pubblici ufficiali, finalizzata a favorire le attività imprenditoriali condotte da Giustacchini quale titolare della Wte srl“.
“Confidiamo che chi ha commesso questa azione criminale contro l’ambiente, l’ecosistema e la salute dei cittadini paghi in modo ‘esemplare’: ed applicare quel sano principio ‘Chi inquina paga‘”, spiega il coordinamento provinciale dei Verdi di Brescia che aggiunge: “laddove si dovessero riscontrare profili penali che hanno rischiato di compromettere la salute dei cittadini, la Federazione dei Verdi-Europa Verde Brescia è pronta a costituirsi parte civile in un eventuale procedimento giudiziario”.
Venezia-Cittadella 1-1: un gol di Bocalon manda la squadra di Zanetti in Serie A
La squadra di Zanetti promossa nonostante l’inferiorità numerica dal 35′. Vantaggio ospite con Proia al 26′ del primo tempo, pari di Bocalon al 93′. Zanetti: “Dedicata ai tifosi”
È il Venezia la terza squadra promossa nel massimo campionato. L’ultimo atteso verdetto della Serie B è arrivato al termine della finale play-off, che ha visto nella gara di ritorno la formazione lagunare festeggiare l’approdo alla serie A grazie al pareggio interno per 1-1, allo stadio Penzo, con il Cittadella (match disputato a porte chiuse)sconfitto per 1-0 a domicilioall’andata nel derby veneto con la rete di Di Mariano. La squadra guidata da Zanetti, che torna nella massima serie a distanza di 19 anni, va dunque a fare compagnia ad Empoli e Salernitana così da comporre la definitiva griglia dei club partecipanti alla Serie A 2021-2022. Gli arancioneroverdi soffrono in inferiorità numerica per più di un’ora (espulso al 36′ Mazzocchi), ma i granata, in vantaggio con Proia a metà prima frazione, non riescono ad approfittarne, e Maleh a tempo ormai scaduto trova le forze per strappare e servire Bocalon, che chiude la gara.
Seconda finale playoff amara per il Cittadella – Spinto e sostenuto da circa 200 tifosi all’esterno dell’impianto, il Venezia subisce gol al 26′ (a segno Proia su assist di Iori) e dieci minuti dopo resta in dieci uomini per l’ingenuità di Mazzocchi, ammonito due volte nel giro di un minuto da Orsato (a metà ripresa espulso per proteste dalla panchina Aramu). Nella seconda frazione di gioco la squadra di casa si trincera nella propria metà campo e prende le misure agli uomini di Venturato, che dal 60′ in poi faticano ad affacciarsi con pericolosità dalle parti di Maenpaa. L’assedio finale non basta ad un Cittadella che vede sfumare la Serie A in finale playoff per la seconda volta dopo la rimonta del 2019 dell’Hellas Verona. Anzi, nel finale c’è anche la rete della sicurezza: la firma è di Bocalon in contropiede e fa esplodere la festa. In campo e anche in città.
Zanetti: “Promozione dedicata ai tifosi” – “Non abbiamo fatto la nostra miglior partita, il Cittadella è stato aggressivo e noi abbiamo sentito la tensione. Dedico la promozione ai tifosi e a tutte le persone che ci seguono”. Queste le dichiarazioni a caldo del tecnico del Venezia, Paolo Zanetti, che ai microfoni di Rai Sport analizza una gara che si è complicata dopo l’espulsione di Mazzocchi nel primo tempo: “All’andata abbiamo conquistato la promozione. Oggi gli avversari hanno giocato un’ottima partita ma siamo stati bravi a rispondere colpo su colpo, per come si era messa la sfida“.
Gioia Bocalon: “Pochi possono capire cosa provo” – Al settimo cielo anche Riccardo Bocalon, autore del gol dell’1-1. “Sono nato a dieci minuti da qui, mia moglie è veneziana e in pochi possono capire questa cosa e il valore di questa promozione – sottolinea l’attaccante ai microfoni di Dazn -. Il gol? Ho cercato di colpire la palla nell’unico modo possibile. Ho lavorato tantissimo per tentare di conquistare un posto, così è stato e non è una frase fatta. Festeggiamenti? Decidono i tifosi“.
Venezia alla 24esima partecipazione in serie A – Il Venezia si prepara dunque alla 24esima partecipazione al massimo campionato della sua storia. Prosegue a gonfie vele il progetto del presidente statunitense Duncan Niederauer che ha vinto la scommessa con Paolo Zanetti. Una rivincita importante per il tecnico di Valdagno, reduce dall’esonero con l’Ascoli nella scorsa stagione e capace di rimettersi in gioco con una stagione trionfale: il quinto posto maturato nella stagione regolare, l’impresa in semifinale playoff contro il Lecce e la promozione al primo tentativo sulla panchina lagunare. Ora la Serie A, con il punto interrogativo legato proprio al futuro del tecnico, adocchiato anche da Udinese e Sampdoria. Uno dei punti fermi sarà Francesco Forte, un uomo da doppia cifra (15 reti) che a 28 anni inizia a sentire stretta la Serie B: dal ritorno dal Belgio, ha realizzato 32 reti in due stagioni tra Juve Stabia e Venezia. I lagunari ripartiranno da lui, a prescindere da Zanetti, per tentare un’altra impresa, stavolta in massima serie.
ESPULSI: Mazzocchi al 36′ pt (doppia ammonizione). Al 25′ st espulso Aramu dalla panchina per proteste. AMMONITI: Perticone, Ghiringhelli, Mazzocchi, Iori, Modolo, Forte, Bocalon. ANGOLI: 8-1 per il Cittadella. RECUPERO: pt 1′; st 4′.
Così la Serie A 2021-2022: Atalanta, Bologna, Cagliari, Empoli, Fiorentina, Genoa, Inter, Juventus, Lazio, Milan, Napoli, Roma, Salernitana, Sampdoria, Sassuolo, Spezia, Torino, Udinese, Venezia, Verona.
Draghi ha confermato la disponibilità del certificato da metà giugno. Ecco cosa sappiamo finora
Il Green o Covid pass è un po’ come Mark Caltagirone: tutti ne parlano, nessuno lo ha visto. Per ora. Perché, a differenza del chiacchieratissimoe inesistente promesso sposo di Pamela Prati, il documento cartaceo e digitale per viaggiare e accedere a luoghi ed eventi sta per materializzarsi. Da metà giugno, secondo quanto dichiarato dal presidente del Consiglio Mario Draghi mercoledì.
Una precisazione, prima di tutto. Al momento in Italia ci sono tre documenti cartacei separati che possono essere presentati, laddove è richiesto o accettato: il documento che attesta l’inoculazione di almeno la prima dose del vaccino, il risultato negativo di un tampone (vincolante fin dalla prima ondata per entrare in svariati Paesi) e il referto della fine dell’infezione dal virus Sars-Cov-2.
Cos’è il Green o Covid pass e come funziona?È un’attestazione di almeno una delle condizioni appena citate (vaccino, tampone, guarigione) pensata per essere leggibile, e considerata valida anche a distanza, da enti e autorità nazionali diversi. In marzo Draghi aveva annunciatoche una versione italiana sarebbe stata pronta prima di quella europea. Mercoledì la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen ha detto che a livello informatico l’Europa sarà in realtà già pronta il 1° giugno e che a metà giugno i Paesi membri potranno salire a bordo.
L’Italia, con la controllata del ministero dell’Economia Sogei e il ministero della Salute, sta lavorando alla sua piattaforma dalla quale transiteranno i dati: il pass è infatti la parte visibile e tangibile di un sistema sottostante molto più complesso che deve ricevere i dati su vaccini, tamponi e referti di avvenuta guarigione da tutte le fonti coinvolte e validarli.
La piattaforma è condizione necessaria e imprescindibile per la gestione centralizzata del pass, con cui in Italia si potrà entrare nelle Rsa o partecipare ai ricevimenti dei matrimoni, e l’interoperabilità con il progetto europeo, pensato per facilitare gli spostamenti tra un Paese all’altro dell’Ue durante i mesi estivi. Nei nostri confini il Certificato Eu Covid-19 — così è stato ribattezzato — sarà vincolato anche alla conversione in legge deldecreto del 22 aprilee a una norma ad hoc, che dovranno sedare lepreoccupazioni espresse dal Garante per la privacysul trattamento dei dati (come e quali dati: tipo di vaccino? Data di vaccino o tampone? Durata della malattia?).
Come si potrà richiedere ed esibire? Se tutto procede come previsto e secondo quanto sappiamo finora, il certificato sarà disponibile in formato cartaceo o digitale, come Qr code. Martedì il ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale Vittorio Colao — che sta supervisionando il tutto tramite il Dipartimento per la trasformazione digitale — ha chiarito che la versione digitale si potrà scaricare anche sulle applicazioni IO e Immuni (o salvare nel Wallet di Apple). L’alternativa alle app sarà un sito. Nel caso diIO— scaricata da 11 milioni di italiani — l’idea è che il cittadino debba fare poco e niente: visto che si è autenticato con Spid o con Carta d’identità elettronica, troverà il certificato nell’app dopo aver fatto vaccino, tampone o visita. Potrebbe addirittura non doverla aprire e limitarsi a salvare il Qr code sul dispositivo, come una normale immagine nella propria galleria, dopo aver ricevuto una notifica. Diverso il discorso perImmuni, 10 milioni e mezzo di download, e per il sito, che non sanno chi è la persona dall’altra parte dello schermo: a quanto risulta, l’utente potrà inserire uno dei codici che gli o le verranno inviati o consegnati (Otp, one time password, o Cun: dipende dal flusso, che può essere diverso nelle singole regioni) quando fa il vaccino-tampone-visita e il numero di tessera sanitaria. Immuni e il sito generano a questo punto il codice Qr che si può salvare su smartphone o e/o stampare, nel rispetto della privacy, assicurano fonti al lavoro sul progetto. Il Qr code andrà poi letto dalle forze dell’ordine, o chi per esse, con un’altra app. Sia IO sia Immuni andranno aggiornate a ridosso del debutto del certificato.
Rispettiamo il ripensamento di un allenatore e, prima, di un giocatore che per lunghi anni ha legato il suo nome alla famiglia della Lazio e ai tanti successi biancocelesti.
c’è la nota della società Lazio aspetto la comunicazione della Società Inter
Simone Inzaghi sarà il successore di Antonio Conte sulla panchina dell’Inter nella prossima stagione. Decisivo il rilancio dei dirigenti nerazzurri nella giornata di ieri. Oggi l’annuncio dell’ex allenatore della Lazio: firmerà un contratto biennale a 4 milioni di euro a stagione
28 maggio 2021
10:39 –Cosa succede oggi– E’ atteso in giornata l’annuncio di Simone Inzaghi come nuovo allenatore dell’Inter al posto di Antonio Conte. L’ex allenatore della Lazio dovrebbe firmare un contratto di 2 anni a circa 4 milioni a stagione
10:39 – Cosa è successo nelle ultime 24 ore – Simone Inzaghi è passato dal rinnovo con la Lazio alla panchina dell’Inter in poco più di una notte. Due giorni fala cena col presidente biancoceleste Claudio Lotito sembrava aver sancito la prosecuzione del rapporto e invece, la mattina dopo, il colpo di scena
.10:39 – Il saluto di Inzaghi alla Lazio – “Con grande emozione voglio informarvi che il 30 giugno si concluderà la mia meravigliosa avventura con la Lazio“, le parole con le quali l’allenatore ha salutato i tifosi biancocelesti, ufficializzando la fine del suo rapporto. “Ringrazio la società – prosegue – il presidente, i giocatori e i tifosi che mi hanno accompagnato in questi splendidi 22 anni da giocatore e da allenatore. Abbiamo lottato e vinto insieme. Questi colori sono e resteranno per sempre nel mio cuore: il bianco e il celeste saranno per sempre parte della mia anima“.
10:38 – La nota della Lazio – Poco prima del saluto di Inzaghi era arrivata la nota della Lazio. Il fatto che Inzaghi non venga nemmeno nominato è singolare: “Rispettiamo il ripensamento di un allenatore e, prima, di un giocatore che per lunghi anni ha legato il suo nome alla famiglia della Lazio e ai tanti successi biancocelesti
10:38 – Lotito: “Deluso da Inzaghi. Io avevo già firmato il rinnovo”– Il presidente della Lazio ha commentato la decisione di Inzaghi a calciomercato.com: “Ha cambiato idea dalla sera alla mattina. Il contratto era pronto, io lo avevo già firmato. Inzaghi doveva solo raggiungere il segretario Calveri per sottoscriverlo a sua volta e invece non si è mai presentato. Sono rimasto deluso sul piano personale”. I due si sono sentiti e Lotito ha spiegato il contenuto del colloquio: “Mi ha detto che ci ha dormito sopra e che ha maturato questa convinzione. Siamo stati sette ore insieme, abbiamo trovato l’accordo. Ci siamo anche dati la mano. Mi ha raccontato che non aveva più stimoli, che non sarebbe stato in grado di dare la carica giusta ai giocatori. Quando una persona ti dice così, come fai a pensare di tenerlo? Certo, se me lo avesse detto la sera precedente non avrei fatto preparare l’accordo da firmare…“.
10:38 – Lazio, parte la ricerca dell’allenatore – Da oggi la Lazio si metterà alla ricerca del sostituto di Inzaghi. I primi nomi fatti da Gianluca Di Marzio, ieri a 23, l’approfondimento di Sky Sport 24, sono Mazzarri (ide del ds Tare) e Sinisa Mihajlovic, da sempre legato all’ambiente laziale.QUI PER L’APPROFONDIMENTO
10:37 – Allenatori svincolati, chi è libero in questo momento – Mai come quest’anno è stato il mercatod egli allenatori. Mezza Serie A ha già cambiato panchina, altri stano per farlo in queste ore. Ma chi sono gli allenatori sul mercato? Ecco 43 nomi, italiani e stranieri, a caccia di una panchina.
Simone Inzaghi
in attesa del comunicato della Società ci gustiamo:
I M INTER (YES I M), IL VIDEO UFFICIALE DELLA CANZONE DELLO SCUDETTO
Ha già scalato le classifiche e conquistato i tifosi: da oggi le note della canzone celebrativa del diciannovesimo tricolore sono accompagnate dalle immagini del video ufficiale
25/05/2021
MILANO – La colonna sonora di un momento speciale ha il privilegio di rimanere per sempre legata a degli attimi di gioia pura: I M INTER (YES I IM) è la canzone celebrativa del diciannovesimo tricolore, parole e note che hanno accompagnato la festa nerazzurra.
Il brano disponibile su Spotify, Apple Music, iTunes, YouTube, Tik Tok, Amazon Music e su tutte le altre piattaforme musicali, da oggi è accompagnato anche dal video ufficiale. Le immagini più emozionanti legate allo Scudetto nerazzurro, i festeggiamenti e le parole del testo per cantare tutti insieme, ancora più forte: I M Inter, Yes I M… siamo noi e siamo i Campioni d’Italia!