L’Aston Martin ha comunicato che l’ex pilota tedesco della Ferrari si è contagiato. Salterà la prima gara del mondiale, a sostituirlo sarà il connazionale
Sebastian Vettelè risultato positivo al Covid e sarà costretto a saltare il Gp del Bahrain, prima gara del Mondiale 2022 in programma domenica sul circuito di Sakhir. Al posto del 34enne pilota tedesco quattro volte campione del mondo, l’Aston Martin schiererà fin dalle prove libere di domani il connazionale Nicolas Hulkenberg.
UPDATE: Sebastian Vettel has tested positive for COVID-19 and will therefore not be taking part in the 2022 #BahrainGP.
Interessati i convogli dell’Alta Velocità e i treni regionali nei nodi di Firenze e Roma. Rfi: problemi tecnici agli apparati di comando centralizzato e computerizzato del traffico. Guasto risolto, la circolazione riprende gradualmente
Una mattinata difficile per il trasporto ferroviario. Dalle 5.30 di giovedì mattina si stanno registrando cancellazioni, limitazioni e rallentamenti fino a 120 minuti nella circolazione dei treni. Alcuni convogli notturni (gli Intercity notte Trieste-Roma, Torino-Salerno e Salerno-Torino) hanno accumulato ritardi fino a 300 minuti. L’interruzione ha coinvolto non solo i convogli dell’alta velocità ma anche alcuni treni regionali nei nodi di Firenze e Roma. Ma in generale i disagi hanno riguardato l’intero asse dell’Alta velocità Torino – Salerno. Ritardi fino a due ore sono stati registrati alla Stazione Centrale di Milano. Situazione analoga a Firenze e nelle altre stazioni della liea ad alta velocità.
All’origine dei disagi, come ha spiegato Rfi, alcuni problemi tecnici agli apparati di comando centralizzato e computerizzato del traffico in fase di risoluzione. Il problema, secondo l’azienda, è stato risolto alle 9,30, consentendo un graduale ritorno alle condizioni di normale operatività. I ritardi verranno riassorbiti nel corso della giornata mentre, comunica Rfi, «prosegue la riprogrammazione dell’offerta ferroviaria, con cancellazioni e limitazioni di percorso».
Un’altra interruzione del traffico ferroviario è stata però segnalata da Trenitalia a partire dalle 10 sulla linea Bologna-Venezia, «per un guasto ai sistemi di gestione della circolazione nei pressi di Terme Euganee». In questo caso si attende l’intervento dei tecnici per il ripristino dell’operatività, ma sono ipotizzabili ulteriori rallentamenti lungo la tratta. E ancora, sulla tratta dell’Alta Velocità Roma-Firenze, traffico rallentato dalle 10.25 per un guasto alla linea nei pressi di Chiusi. In questo caso si segnalano ritardi fino a 25 minuti.
Due scosse di terremoto di magnitudo 7.3 e 6.4 sono state registrate al largo della costa di Fukushima: la profondità elevata dovrebbe scongiurare uno tsunami distruttivo anche se è stato emesso un avviso per onde anomale di 1 metro. Controlli alle centrali atomiche: 2 milioni di case senza elettricità
Due forti scosse di terremotosono state registrare in mare al largo del Giappone. La prima alle 23,34 (le 15,34 in Italia) di magnitudo 6.4 a una profondità di 56 chilometri, secondo le prime stime dell’Istituto geologico americano (Usgs), la seconda due minuti dopo a poca distanza di magnitudo 7.3 a una profondità di 63 km.
In azzurro e rosso i punti degli epicentri (da Usgs)
La zona è la stessa di fronte a Fukushima dove avvenne la terribile scossa dell’11 marzo 2011 con il successivo tsunami, ma la profondità dei due scuotimenti odierni dovrebbe escludere lo sviluppo di un maremoto distruttivo. Nelle coste interessate il Servizio meteorologico giapponese ha comunque emesso unavviso tsunami (livello di emergenza 2 su 4 con onde di 1 metro di altezza massima) e di livello 1 su tutta la costa pacifica del Giappone. Secondo le prime notizie sulla costa della prefettura di Miyagi sono giunte onde anomale di circa 20 centimetri di altezza. continua a leggere
Una scossa di terremoto di magnitudo 3,5, con epicentro l’area della Solfatara a Pozzuoli, è stata avvertita in una vasta area del Napoletano intorno alle 15,15.
L’epicentro, dunque, ancora una volta, è nei Campi Flegrei, ma data la relativamente bassa profondità (2.7 chilometri), il sisma è stato nettamente avvertito anche dai napoletani. Qualcuno è anche sceso in strada, soprattutto nell’area di Fuorigrotta e Quarto.
La Stazione di Rilevamento dell’Osservatorio Vesuviano ha registrato chiaramente l’onda sismica, l’ultima di una lunga serie registrata in queste ultime settimane. Nessuna aveva mai oltrepassato i 2 gradi.
Non si registrano danni e feriti, solo qualche spavento per alcuni. continua a leggere
Lecco, jet militare in volo di collaudo precipita sul monte Legnone
Un jet è precipitato intorno alle 11,30 sul monte Legnone, in provincia di Lecco, nella zona dei comuni di Pagnona e Colico. L’aereo si è incendiato e poi si è schiantato al suolo. Un pilota – un uomo di nazionalità inglese – è morto e l’altro è stato trasportato in gravi condizioni in ospedale a Milano, anche se entrambi si erano paracadutati poco prima dell’impatto: le prime informazioni avevano lasciato ben sperare, ma a poco più di tre ore dall’impatto è arrivata la conferma. I due piloti si erano lanciati prima dello schianto ma in una zona molto ravvicinata alle pareti rocciose della montagna, che raggiunge quota 2.609 metri. Il pilota ferito, un italiano, è stato trovato su un balcone naturale di roccia, in una zona particolarmente impervia. Per lui i primi soccorsi parlano di un grave trauma facciale.
L’aereo non appartiene alle forze armate ma all’azienda Leonardo. Si tratta infatti di un Aermacchi M346 prodotto negli stabilimenti della provincia di Varese che stava effettuando un volo di collaudo: anche i due piloti a bordo erano dipendenti di Leonardo. In genere, in queste missioni viene evitato il sorvolo di centri abitati. L’M346 è un velivolo d’addestramento, considerato tra i più moderni al mondo: oltre che dall’Italia è stato adottato da Israele, Singapore, Polonia e Qatar. Secondo alcune fonti, l’aereo distrutto nell’incidente faceva parte di una fornitura per l’Aeronautica italiana, non ancora formalmente consegnata. continua a leggere
In via Domodossola gli agenti della polizia municipale che hanno chiuso il traffico e stanno facendo i rilievi
Torino, 16 marzo 2022
Crolla una rampa di scale nel condominio, un ragazzino di 13 anni resta ferito. Tanta paura questa mattina in via Domodossola a Torino.
Dalle prime ricostruzioni, poco prima delle 9 si è staccata una porzione di scale e nel crollo sarebbe stato colpito il ragazzino: è al Maria Vittoria con ferite lievi.
A causa dell’impossibilità di uscire, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno evacuato quattro famiglie grazie all’autoscala: i condomini sono usciti dalle finestre e sono stati fatti scendere. continua a leggere
Storico edificio in centro, nessuna persona è rimasta coinvolta
(ANSA) – Torino, 15 marzo 2022
Principio di incendi nel seminterrato di Palazzo Madama, storico edificio patrimonio Unesco nel centro di Torino.
I vigili del fuoco sono intervenuti per spegne le fiamme provenienti dal motore di un impianto di ventilazione.
Il palazzo è stato evacuato per precauzione, ma nessuna persona è rimasta coinvolta.
Situazione nella centralissima piazza Castello, Palazzo Madama fa parte del circuito delle residenze sabaude e ospita il Museo Civico d’Arte Antica. (ANSA).
L’ultima trasferta serena a Lille in Champions League, sabato in Fa Cup la musica sarà diversa. Ma Tuchel: «Finché abbiamo le nostre maglie rimarremo competitivi»
Roman Abramovich – Thomas Tuchel
«Finché abbiamo le maglie, finché siamo una squadra saremo competitivi». Lo dice l’allenatore del Chelsea Thomas Tuchel alla vigilia della partita di ritorno degli ottavi di finale di Champions League sul campo del Lille (all’andata 2-0 per i londinesi). «Ci sono delle restrizioni che dobbiamo affrontare – spiega il tecnico dei “Blues” campioni d’Europa – cerchiamo di essere il più professionali possibili nel modo in cui ci è concesso farlo».
Le restrizioni che hanno colpito la squadra per via della proprietà russa, che fa capo all’oligarca Roman Abramovich, però, si faranno sentire. Se per la trasferta francese di Champions League (gara in programma mercoledì 16) non ci sono problemi organizzativiperché fissata prima dell’entrata in vigore delle sanzioni stesse, ce ne sono di più per latrasferta di Fa Cup– quarti di finale – di sabato a Middlesbrough. I Blues non potranno spendere più di 20.000 euro complessivi. Quindi impossibile affrontare la trasferta di400 kmcon un aereo. Dovranno per forza di cose viaggiarein pullman, o in treno. Un viaggio intorno alle 10 ore, andata e ritorno compresi.
Da oggi solo con un rapporto equo tra spese e entrate si potrà partecipare al campionato. Per i critici un attacco a Lotito. Ma si trattano dei correttivi. Al Consiglio anche Lorenzo Casini, ma ancora non può votare
ROMA16 marzo 2022
C’è una questione urgente che agita i club di Serie A, e sarà oggi sul tavolo del consiglio della Federcalcio. Si chiama indice di liquidità: fino a oggi serviva solo a limitare il mercato agli spendaccioni, da oggi invece solo chi rientrerà nelle sue maglie potrà iscriversi al campionato di Serie A.
Per impedirlo, i club hanno eletto Lorenzo Casini presidente, espressione dell’ala più contraria al presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. Che, di contro, ritiene l’indice di liquidità la sua riforma principe: la mossa con cui dare stabilità al movimento ed impedire ai club di contrarre nuovi debiti, che – solo come esempio – pesano sui bilanci di Juve, Inter e Roma per oltre un miliardo di euro.
Un’esposizione aggravata dalla pandemia, certo, ma precedente e di molto al 2020: così il calcio è in una situazione pre fallimentare. E una legge dello stato – la 91 del 1981 – impone alla Figc di garantirne l’equilibrio finanziario.
Ma cos’è l’indice di liquidità? È il rapporto tra attivi e passivi a breve delle società. Ed è temutissimo, perché per sbloccare l’indice ci sono solo due possibilità: la cessione di giocatori o un’iniezione di capitale dell’azionista. Insomma, o si vende, o si versano soldi freschi. A gennaio poteva fare mercato solo chi aveva l’indice di liquidità a 0,6: gli attivi insomma dovevano coprire almeno il 60% delle spese, e l’indice ha bloccatogli affari di molti club.
Con gli stessi parametri, almeno tre squadre oggi farebbero fatica a iscriversi al campionato: la Lazioe il Genoa, fuori per 28 e 32 milioni, e la Samp. Ma molte di più avrebbero problemi: almeno 6 club sono a rischio.continua a leggere
Kamil Jacek Glik (Jastrzębie-Zdrój, 3 febbraio 1988) è un calciatore polacco, difensore del Benevento e della nazionale polacca
Il difensore del Benevento è stato colpito involontariamente da Leris, avversario che aveva tentato una rovesciata: in ospedale per accertamenti.
Brescia-Benevento finisce in parità, per un risultato di 2-2 che non aiuta nessuna delle due in termini di promozione diretta. A far parlare di sé è però soprattutto l’infortunio capitato aKamil Glik, difensore giallorosso, nel finale di gara.
L’ex centrale del Torino, infatti, è stato costretto a lasciare il campo negli ultimi minuti di gara in seguito ad un calcio sul volto ricevuto dal giocatore avversario Leris, che era intento a tentare una rovesciata per provare a trovare il goal del 3-2.
L’uscita in barella di Kamil Glik
Subito soccorso dai sanitari del Benevento, Glik ha abbandonato lo stadio del Brescia in stato cosciente, chiedendo, secondo Sky Sport, di avvisare la famiglia sulle sue condizioni. Al difensore del team campano è stato applicato un collare, con conseguente uscita dal campo in barella.
Classe 1988, Glik fa parte del Benevento dall’estate 2020. Al centro della difesa non è riuscito ad evitare la retrocessione della squadra in Serie B, rimamendo per provare a riportarla nella massima serie. Attualmente la squadra guidata da Fabio Caserta si trova al sesto posto in cadetteria.
Quattro persone in codice verde all’ospedale San Carlo
(ANSA) – Milano, 12 marzo 2022
Un incendio è scoppiato stasera, poco prima delle ore 21, in via Zoagli 7, a Milano.
Secondo le prime informazioni, le fiamme si sono sviluppate in una cantina del palazzo, alto 13 piani, per cause ancora da accertare.
L’intero edificio è stato evacuato a scopo precauzionale, ma i residenti sono già rientrati nei loro appartamenti dopo l’immediato intervento dei vigili del fuoco. Sono quattro le persone che hanno avuto bisogno di cure e che sono trasportate in codice verde all’ospedale San Carlo di Milano. Nessuna è in gravi condizioni. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, anche gli agenti della polizia di Stato e i soccorritori del 118. (ANSA).
La ditta di materie plastiche andata distrutta nel Varesotto
Fiamme su due livelli, nessun ferito
(ANSA) – Morazzone (Varese), 13 marzo 2022
Un vasto incendio è divampato oggi all’interno di un’azienda di lavorazioni plastiche, a Morazzone (Varese).
Le fiamme sono divampate dai locali al piano terra della struttura, sino a raggiungere anche l’abitazione del proprietario, al primo piano.
Sul posto sono intervenuti venti vigili del fuoco con otto automezzi, e un veicolo con i supporti per la protezione delle vie respiratorie. Gli operatori hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’area. A dare l’allarme è stato il titolare della società. (ANSA).
Venerdì il rogo sulle cui cause sono ancora in corso le indagini. Le condizioni del padrone di case erano apparse subito gravissime
Fin da quando i pompieri lo avevano estratto vivo dalla sua casa in fiamme, arrampicandosi con l’autoscala fino alle finestre dell’abbaino in via della Spiga, la sorte di Tomaso Remoldi Bracco era apparsa segnata. Troppo fumo nella sua camera da letto, troppo alte le temperature (fino a 300 gradi) che si erano sviluppate nel rogo, per poter alimentare serie speranze di salvataggio.
L’agonia è durata due giorni ed è finita domenica pomeriggio, in corsia al Centro grandi ustionati del Niguarda, senza che il 51enne gallerista e imprenditore – nipote della magnate della farmaceutica, leader confindustriale e presidentessa di Expo 2015 Diana Bracco – abbia mai ripreso conoscenza. Le ustioni, le complicazioni polmonari e cardiache non gli hanno dato scampo. Ma non c’è ancora certezza su cosa abbia innescato il rogo: i carabinieri della compagnia Duomo, guidati dal capitano Gabriele Lombardo, sono ancora in attesa della relazione degli specialisti del Nucleo investigativo antincendio dei vigili del fuoco.
Aveva 71 anni. Premio Oscar per ‘Il bacio della donna ragno’, ha partecipato al cult corale ‘Il grande freddo’. Ha lavorato con grandi autori come Lawrence Kasdan e Wim Wenders ma anche in tanti blockbuster come Hulk e Avengers
Addio a Willam Hurt, attore dal carattere schivo, scomparso a 71 anni per una malattia. La sua interpretazione sensibile e delicata aveva reso indimenticabile il personaggio di Il bacio della donna ragno, l’omosessuale che condivideva la cella con un prigioniero politico in un carcere sudamericano, che gli era valso un Oscar nel 1986.
Nella sua lunga carriera l’attore, nato a Washington il 20 marzo 1950, aveva ricevuto quattro candidature. Cresciuto in un ambiente benestante, aveva studiato teologia, prima di traferirsi alla scuola Juilliard per studiare recitazione. Si era fatto notare nel primo film, Stati di allucinazione di Ken Russell, in cui interpretava uno scienziato inquieto, per diventare uno degli artisti più interessanti di quel decennio. Tanti titoli con autori diversissimi, un fascino che lo catalogava, riluttante, tra i sex symbol, anche grazie a Brivido caldo, torbido noir girato al fianco diKathleen Turner. continua a leggere
L’ex romanista ha pubblicato su Instagram una foto col piccolo Enzo, di 12 anni, in un letto d’ospedale: dal 2020 combatte contro un tumore cerebrale. Tra i tanti commenti, quello della Roma con un cuore. Immediata la risposta del portiere: “Siete fantastici, grazie”
Per Spalletti era il “miglior terzo portiere del mondo”, per Ranieri il numero uno che gli stava facendo vincere uno scudetto (contro l’Inter proprio di Mourinho), per i romanisti un ragazzo generoso, sorridente, che parò un rigore a Floccari in uno dei derby più belli di sempre. Ora, però, Julio Sergio Bertagnoli è semplicemente un papà che sta giocando al fianco del figlio la partita più dura. Condividendola anche con i suoi follower, italiani e brasiliani, che gli mandano continuamente attestati di stima e valanghe di affetto. Il piccolo Enzo ha 12 anni, è nato a Roma e dal 2020 combatte contro un tumore cerebrale. È stato operato, è stato testimonial di una campagna di sensibilizzazione in Brasile contro i tumori ed è stato anche sostenuto da campioni come Buffon, Totti, Neymar, Bonucci e Cristiano Ronaldo. continua a leggere
In piazza Santa Croce a Firenze la manifestazione per la pace «Cities stand with Ukraine». Zelensky collegato in video: «Questa è una guerra contro i valori europei»
I rintocchi delle campane della basilica di Santa Croce suonano per 17 volte, tante quanti sono i giorni di guerra in Ucraina. Piazza Santa Croce a Firenze è piena per la manifestazione «Cities stand with Ukraine», promossa contro la guerra in Ucraina dal sindaco Dario Nardella come presidente di Eurocities, associazione che raggruppa 200 città europee. Sono circa 20.000 le persone scese in piazza. Quella di Santa Croce è la manifestazione principale in Italia, mentre altre si tengono in contemporanea in altre cento città europee: lo scopo è un’unica grande manifestazione che faccia sentire unita la voce dell’Europa.Alle 15.30 va in onda l’atteso messaggio del presidente dell’Ucraina Volodymir Zelensky: «Siamo molto grati per tutti voi che siete nelle piazze. Questa guerra non è stata iniziata da noi, questa è l’invasione cinica e crudele da parte della Russia, è la guerra contro il popolo ucraino, ma è anche la guerra contro i valori europei.Le forze armate russe hanno circondato le città ucraine e le vogliono distruggere. Bombardano 24 ore su 24, bombardano le cliniche, le chiese, le piazze, che sono come le vostre. Questa guerra non è solo contro gli ucraini ma contro i valori che ci uniscono, contro il nostro modo di vivere» in Occidente. Dite ai vostri politici di chiudere i cieli dell’Ucraina», «dai razzi, dagli aerei russi, dai missili» .
La manifestazione si è aperta con un video messaggio di David Sassoli, ex presidente dell’Unione Europea, scomparso qualche mese fa. Nel suo discorso, pronunciato nel 2019 a Firenze in occasione del Consiglio comunale straordinario su «L’eredità di Giorgio La Pira nell’Europa di oggi», Sassoli sottolineò: «Quando saremo arrivati al termine della costruzione europea, perché siamo ancora dentro un cantiere e dobbiamo mandarlo avanti, dobbiamo scriverci un bel cartello `Lavori in corso´; quando alla fine la costruzione europea sarà terminata e tanti muri saranno crollati e tanto spirito nazionalista svanira’ per far emergere quanto è bello sentirsi italiani, ma senza questo spirito nazionalista che ti fa essere separato e diverso e diviso dagli altri, cosa ci sarà alla fine? Ci sarà che l’Europa saranno le nostre città – aggiunse – e Firenze si troverà avvantaggiata, perché ha avuto una ricchezza di esperienze, di sapere. E saprà da che punto prendere il mondo e aiutarlo a crescere. E a vivere in pace».
Chi c’è – La manifestazione vienemoderata dalla conduttrice televisiva e scrittrice Camila Raznovich e non prevede corteo, ma solo la presenza in piazza. «È una manifestazione anche di solidarietà con il popolo ucraino, una manifestazione che vede le città europee unite per la pace e nella solidarietà», ha detto Nardella che ha ricordato una celebre frase di Giorgio La Pira, il sindaco santo: «Unire le città per unire le nazioni». In piazza non c’è un palco, si parla dal sagrato. Il maxischermo ha trasmesso l’esecuzione dell’orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, che dal cenacolo della basilica suonerà Ave Verum Corpus di Mozart, e i messaggi video della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, dei sindaci europei di Kiev, Vitali Klitschko, di Atene, Kostas Bakogiannis, di Varsavia, Rafał Trzaskowski e di Marsiglia, Benoît Payan. Oltre ovviamente all’atteso collegamento con il presidente ucraino Zelensky. Presenti il segretario del Pd Enrico Letta, del leader di Iv Matteo Renzi, del segretario di Sinistra italiana Nicola Fratoianni, ma anche di Azione, Più Europa, Articolo uno, Verdi, Leu, e numerose associazioni, come l’Arci e l’Anpi. Ci sono anche il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, quello della Cgil, Maurizio Landini, e quello della Uil, Pierpaolo Bombardieri, nonché il governatore Giani e il presidente del Lazio Nicola Zingaretti.
L’Antitrust ha deciso una sanzione di 1 milione a Sky Italia per informazioni ingannevoli sul pacchetto Calcio. Accolta la segnalazione di Tim
Pubblicità ingannevole e violazioni al Codice del consumo. L’Antitrust sanziona Sky per un milione di euro «per la diffusione di informazioni ingannevoli sull’aggiudicazione dei diritti calcistici delle partite del campionato di calcio di Serie A». Secondo l’Autorità presieduta da Roberto Rustichelli «un anno fa la società ha lasciato intendere erroneamente ai propri abbonati di poter continuare a vedere le partite del campionato di Serie A come accaduto nella precedente stagione».
La segnalazione di Tim – Con la sanzione comminata dall’Agcm arriva a conclusione un percorso avviato da una segnalazione di Tim dello scorso 21 maggio. La compagnia telefonica si era rivolta all’Autorità con puntando l’indice contro Sky e la sua campagna partita a inizio maggio e rivolta agli abbonati Sky Calcio. «Al momento, il contesto dei diritti tv della Serie A rimane di grande incertezza ed abbiamo così pensato ad alcune iniziative», scriveva Sky. «In questa situazione di incertezza, abbiamo deciso di azzerare il costo del pacchetto Sky Calcio per tre mesi, dal 1° luglio al 30 settembre».
Il nodo diritti Serie A – La telco ha così segnalato all’Agcm una comunicazione ritenuta ingannevole quando parla di «grande incertezza» visto che da fine marzo – secondo la tesi esposta da Tim e comunque accettata dall’Authority – era diventata chiara a tutti l’assegnazione dei diritti per la Serie A a Dazn. Quindi nessuna incertezza e comunicazione solo portatrice di confusione fra i clienti Sky, disorientandoli rispetto all’eventuale scelta di passare a Dazn o anche a una Tim che nell’operazione ha investito 340 milioni a stagione (sugli 840 messi sul piatto da Dazn) con l’obiettivo di sfruttare la leva del calcio e della Serie A per aumentare il parco clienti.
L’Antitrust punta l’indice contro Sky – «A seguito della conclusione della gara per l’assegnazione dei diritti televisivi in esclusiva di sette partite di Serie A per ciascuna giornata – si legge in una nota dell’Agcm – Sky Italia era al corrente di non poter offrire il pacchetto Sky Calcio nella composizione precedente. Nonostante ciò, la società ha ugualmente fornito ai suoi clienti informazioni che non consentivano di comprendere l’effettivo contenuto dell’offerta relativa al pacchetto Sky Calcio per la stagione 2021/2022, lasciando trapelare la possibilità che l’offerta potesse rimanere invariata rispetto al passato». continua a leggere
Le istituzioni inglesi hanno sanzionato Abramovich bloccando i suoi asset, tra cui il club londinese, che però ha chiesto ai ministri di agevolare la vendita. Secondo il ‘Daily Mail’, senza entrate economiche la società avrebbe un’autonomia di due settimane. Intanto lo United pensa a Tuchel
RomanAbramovich
“Allentare le sanzioni o presto rischieremo il fallimento“. E’ il grido d’allarme che il Chelsea ha rivolto al governo inglese, dopo che i ministri britannici hanno optato per il pugno duro nei confronti di RomanAbramovich, inserito nell’elenco degli oligarchi russi puniti dall’esecutivo di Boris Johnson per i loro legami con Vladimir Putin.
“Autonomia di 17 giorni” – Dopo l’annuncio del proprietario russo di cedere il club (dopo 19 anni e 21 trofei in bacheca), si erano già fatti avanti dei possibili nuovi acquirenti con il miliardario turco Muhsin Bayrak in pole position per rilevare i Blues. Da Londra però è arrivata la doccia fredda per Abramovich: bloccati tutti i suoi asset, tra cui ovviamente anche il Chelsea e di fatto la relativa cessione. Non solo, perché attualmente il club del tecnico Tuchel non potrà beneficiare di alcun tipo di entrata economica, dalla vendita dei biglietti ai trasferimenti dei calciatori, fino anche al normale merchandising. Secondo uno studio del ‘Daily Mai‘, secondo cui “il Chelsea chiederà al governo britannico di allentare le sanzioni perché è emerso che potrebbero fallire in poco più di quindici giorni mentre i ministri considerano l’idea di forzare la vendita da 3 miliardi di sterline del club senza Roman Abramovich“. Per il popolare tabloid britannico infatti “con i giocatori che costano quasi 28 milioni di sterline al mese e i conti più recenti con riserve di 16 milioni di sterline, il club brucerebbe questi soldi in 17 giorni perché ora è vietato raccogliere fondi“. continua a leggere
“È sempre positivo quando finalmente si riesce ad eleggere un presidente. In bocca al lupo, c’è tanto da fare ma penso che lui lo sappia“. Così il numero uno del Coni, Giovanni Malagò, commentando l’elezione del nuovo presidente della Lega di Serie A, Lorenzo Casini.”Il suo primo compito – ha aggiunto Malagò – penso sarà recuperare l’unanimità, perché per certe decisioni è indispensabile la compattezza della Lega“.
Sul posto vigili del fuoco per contenere le fiamme al secondo piano di un palazzo e i carabinieri. L’uomo, nipote dell’imprenditrice farmaceutica Diana Bracco, trasportato al Niguarda per intossicazioni e ustioni. Evacuata la scuola Parini di via Santo Spirito
Un incendio si è sviluppato in via della Spiga, pieno Quadrilatero della Moda di Milano, al secondo piano di uno stabile in un appartamento al numero 36. L’incendio è scoppiato intorno alle 10. Un uomo del 1970, Tomaso Renoldi Bracco, nipote dell’imprenditrice farmaceutica Diana Bracco e membro del consiglio di indirizzo della Fondazione, è stato trasportato in codice rosso per intossicazione all’ospedale Niguarda e avrebbe anche ustioni sul corpo. Evacuata per precauzione la scuola Rossari Castiglioni di via Santo Spirito.
Sul posto i vigili del fuoco che stanno spegnendo l’incendio, i carabinieri del Nucleo Radiomobile e dell’aliquota Duomo e il 118. Ancora da chiarire le cause. continua a leggere
Milano, incendio V. della Spiga: uomo intossicato grave, si tratterebbe di Tomaso Renoldi Bracco
La società, che si sta avvicinando alla sostenibilità totale e al pareggio tra spese e ricavi richiesti, ha l’obiettivo di non essere punita. Anche alla luce del percorso intrapreso negli ultimi due anni e indicato come priorità dal fondo americano della famiglia Singer, proprietario del club
Milano, 10 marzo 2022
È arrivata l’attesa convocazione del Milan a Nyon, sede dell’Uefa, per la discussione sul fair-play finanziario e sul settlement agreement, il patteggiamento del percorso per il completo risanamento dei conti. L’ad Ivan Gazidis e il portfolio manager del fondo Elliott, Giorgio Furlani, consigliere del club, si trovano in Svizzera, dove venerdì proseguirà il confronto col Cfcb, l’organismo finanziario di controllo dell’ente di governo del calcio europeo. All’audizione seguirà il giudizio sul rientro del Milan nei parametri del Ffp.
La società, che si sta gradualmente avvicinando alla sostenibilità totale e al pareggio tra spese e ricavi richiesti dall’Uefa, ha l’obiettivo di evitare sanzioni, anche alla luce del percorso virtuoso intrapreso negli ultimi due anni e indicato come priorità dal fondo americano della famiglia Singer, proprietario del club. Il club venne punito nel 2019 con l’esclusione per una stagione dalle coppe (nello specifico dall’Europa League): dopo la bocciatura del voluntary agreement chiesto nel novembre 2017 dall’allora ad Marco Fassone, scattò infatti il castigo per le irregolarità nei conti del triennio 2014-2017, periodo che intrecciava sia l’ultima fase della proprietà Fininvest sia la prima di Yonghong Li, il misterioso imprenditore cinese al quale Silvio Berlusconi aveva venduto la società nell’aprile 2017. continua leggere
Le audizioni di Inter, Roma e Juventus – Dopo il Milan sono attesi dall’audizione a Nyon col Cbcf dell’Uefa sull’attuale Ffp un trentina di club europei, tra i quali Inter, Roma e Juventus. Nel frattempo il nuovo Ffp dovrebbe essere dunque messo a punto, per entrare in vigore nella prossima stagione. Dall’appuntamento col rinnovato fair-play finanziario il Milan, come ha dichiarato Furlani durante il convegno londinese, non intende farsi cogliere impreparato: “Da quando abbiamo assunto la proprietà, abbiamo stabilizzato la barca. Ciò che abbiamo trovato era una situazione disastrosa: si andava verso la bancarotta come cassa, con scarsi ricavi ed eccesso di costi. Abbiamo dovuto ridurre i costi e ridurre la rosa. Il Milan fino a quel momento aveva vissuto da un certo punto di vista come se fosse ancora negli anni Ottanta”. Il nodo, per Elliott, rimane il nuovo stadio: “Quando abbiamo mostrato l’opzione stadio a New York, ci dicevano di non preoccuparci: erano convinti che Milano non fosse una città come Roma, sfortunatamente non era così”. continua leggere
dai il tuo giudizio : Pollice su mi Piace, Pollice giù non mi Piace
Secondo Marca sarebbero servite alcune persone per allontanare il proprietario del club francese, arrabbiatissimo per il fallo su Donnarumma non fischiato in occasione dell’1-1. Leonardo: “Errore evidente, ma ora niente scuse”
Nasser Al-Khelaifi
Furia Al-Khelaifi al Bernabeu. Secondo quanto scrive il quotidiano Marca nella sua versione online, riprendendo anche notizie raccolte dai cronisti della tv spagnola Movistar, subito dopo il fischio finale di Real Madrid-Psg il proprietario del club francese ha lasciato la tribuna delle autorità – dove si era già mostrato particolarmente insofferente – ed è sceso di corsa negli spogliatoi, furioso per quanto successo in occasione dell’1-1 madrileno (un presunto fallo di Benzema su Donnarumma non fischiato dall’arbitro e per niente presunto secondo i francesi).
l’allenatore Mauricio Pochettino – d.s.Leonardo – il proprietario del club franceseNasser Al-Khelaifi
UNA FURIA – Secondo il racconto di Marca, Nasser Al-Khelaifi, accompagnato dal d.s. Leonardo, ha cercato lo spogliatoio degli arbitri, urlando e picchiando pugni contro le porte. Per sbaglio sarebbe entrato nella stanza occupata da Megia Davila, ex arbitro, attualmente delegato di campo del Real. Per allontanarlo è stato necessario l’intervento di alcune persone (e secondo altre fonti sarebbe stata chiamata addirittura la polizia). L’imbarazzante scena sarebbe stata anche ripresa con il telefonino da un dipendente del Real Madrid e a questo punto Al-Khelaifi sarebbe corso verso di lui gridando “ti ammazzo“, fermato soltanto dalle guardie del corpo. Leonardo, poi, avrebbe chiesto che le immagini fossero cancellate. continua a leggere
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Accusati di aver venduto i diritti ad altri due imputati, all’insaputa della Fifa e ottenendo benefici personali. Chiesti in appello anche 35 mesi per l’ex numero 2 della Fifa, Jerome Valcke. In primo grado erano stati assolti
Milano, 8 marzo 2022
La procura di Losanna ha chiesto 28 mesi di reclusione per il presidente di beIN Media e del Psg, Nasser Al-Khelaifi, e 35 mesi per l’ex numero 2 della Fifa, Jerome Valcke, nell’ambito di un processo d’appello sui diritti TV. A differenza del primo grado, nell’autunno del 2020 il procuratore federale Cristina Castellote non ha chiesto la sospensione parziale. I due erano stati assolti e Jerome Valcke aveva semplicemente dovuto pagare una multa per quanto riguarda una vicenda diversa.
SENTENZA – Valcke, che è stato segretario generale della Fifa dal 2007 al 2015, è stato scagionato nel 2020 dall’accettazione di tangenti e cattiva gestione criminale aggravata, ma i pubblici ministeri svizzeri hanno impugnato la sentenza. Le accuse erano di aver venduto i diritti televisivi per diversi campionati di calcio ad altri due imputati, agendo all’insaputa della Fifa e ottenendo benefici personali, compreso l’uso di una villa di lusso in Sardegna. Valcke fu condannato all’epoca a una pena pecuniaria sospesa per falsificazione di documenti mentre Al-Khelaifi e un terzo imputato, un uomo d’affari greco, furono scagionati dall’incitamento a Valcke a commettere cattiva gestione criminale aggravata. Le accuse di corruzione contro Al-Khelaifi sono state ritirate prima del processo del 2020 dopo un accordo tra lo stesso Al-Khelaifi e la Fifa.
Il prossimo weekend è decisamente in bilico! Nulla di strano, peraltro. Ci stiamo infatti avvicinando a grandi passi all’inizio della Primavera e questo significa che l’atmosfera inizia a “ribollire” e che si faranno via via più intensi gli scambi meridiani (ovvero l’aria polare che scende verso le medie latitudini, raffreddandole, mentre l’aria tropicale sale verso il Polo Nord, riscaldandolo) con variazioni anche repentine sul fronte meteo-climatico. Ne è in qualche modo prova l’incertezza che caratterizza la previsione attuale per il fine settimana, con l’Italia che sarà alle prese con gliultimi colpi freddi che ci faranno battere i denti, ma anche, ed è questa notizia inaspettata, con il probabilissimo transito di una perturbazione in grado di influenzare in maniera importante parte del Paese trasabato 12 e domenica 13 marzo.
Dando uno sguardo al quadro sinottico continentale possiamo vedere come nei prossimi giorni una vasta area di alta pressionesi allungherà di nuovo in maniera anomala tra la Penisola scandinava e i Paesi Balticideterminando, in moto di risposta, unflusso d’aria gelido di estrazione artico continentale che dalla Russia affluirà dapprima verso i Balcani, per poi raggiungere anche l’Italia entro la giornata di venerdì 11. Una situazione già vissuta nel corso dello scorso fine settimana, ma stavolta con conseguenze diverse.
Sarà soprattutto nel corso di sabato 12 che le correnti fredde dilagheranno sul nostro Paese investendo dapprima i settori adriatici, poi anche il Nord e infine il resto delle regioni. Le temperature caleranno drasticamentee finiranno ben al di sotto rispetto allemedie climatiche (circa 8°C in meno rispetto a quanto ci si attenderebbe a metà marzo) tant’è che durante la notte e al primo mattino saranno possibili addirittura estese gelate fin sulle pianure.
Ma per il prossimo weekend è emersa con l’ultimo aggiornamento una notizia inaspettata: l’arrivo di una perturbazione,sospinta da correnti più umide atlantiche e cariche di precipitazioni le quali, trovando un “letto” piuttosto freddo al loro cospetto, potrebbero risultare nevose fino a quote basse. Tra la seconda parte di sabato 12 e le prime ore di domenica 13, dalla Penisola iberica si farà via via più invadente un vortice ciclonico che causerà rovesci, anche a carattere temporalesco, soprattutto su Sardegna e Sicilia, con neve a partire dai 1000 metri di quota. Non escludiamo la possibilità di pioggeanche su Piemonte e Liguria di Ponente, con nevequi fino a 2/300 metri in zone rimaste a secco per tanto tempo negli ultimi 2 mesi.
Insomma, l’Italia si troverà sulla linea di confine tra gli effetti di un reiterato flusso gelido in arrivo dall’Europa orientale che pare non voler mollare la presa e una circolazione depressionaria in arrivo da Ovest: saremo dunque sballottati tra freddo invernale e qualche precipitazione!
Il nuovo passaggio prevede che le reti Rai, Mediaset, La7 e Discovery si vedano solo con dispositivi compatibili con l’alta definizione
L’8 marzo 2022 il digitale terrestre fa un altro passo in avanti. Mentre il «refarming» (lo spostamento delle frequenze) dei canali locali procede a spron battuto, parallelamentetutti i canali nazionali sono passati all’alta definizione, il cosiddetto Hd che il Mise definisce anche «alta qualità». Che cosa cambia sui nostri televisori e che cosa dobbiamo fare? Prima di tutto cerchiamo di capire le novità a livello di tecnologia.
Cosa sta succedendo – A livello tecnico tutti i canali passano dal codec Mpeg-2 all’Mpeg-4, un formato di compressione del segnale più efficiente che consente quindi di vederli «meglio». Permette infatti di raggiungere la risoluzione Full Hd 1080i (1.920×1.080 pixel) e quindi un notevole aumento della qualità anche se non tutte le reti arriveranno a quel livello.
Occorre risintonizzare – Cosa cambia per noi? Dipende. Se vediamo l’Hd nessun problema, altrimenti dobbiamo cambiare Tv o decoder. Per fare una prova basta andare al canale 501per RaiUno Hd o 507 per La7 Hd. Se almeno uno viene mostrato correttamente siamo già pronti al passaggio. Dobbiamo solo risintonizzare il televisore (qui c’è una guida rapida) ma è probabile che l’avrà già fatto automaticamente.
I numeri sul telecomando non cambiano – Le numerazioni dei canali poi rimangono le stesse visto che questi sono stati semplicemente «aggiornati». RaiUno Hd, che prima si trovava al 501 ora è sul tasto 1 del telecomando, RaiDue Hd passa sul 2 e così via coinvolgendo anche le reti Mediaset, La7 e Discovery (ovvero Nove, Real Time, Dmax, Giallo, Motor Trend, Food Network, Garden TV, K2 e Frisbee) che sono state aggiornate proprio l’8 marzo. continua a leggere
Perché non si vede Telelombardia, cosa fare subito e intervento antennista
Quali sono i motivi delle mancate trasmissioni e le relative soluzioni
Perché non si vede Telelombardia da ieri 8 marzo? Molti fan dell’emittente sono rimasti a bocca asciutta delle loro trasmissioni preferite da più di 24 ore ma ci sono, in proposito, delle motivazioni più che valide. Dalla giornata di ieri appunto, è entrata in vigore la codifica Mpeg4 in luogo di quella Mpeg 2 per tutti i canali nazionali, motivo per il quale ci sono stati anche dei vistosi cambiamenti e molte emittenti locali hanno dovuto fare i conti con problemi.
La prima cosa da fare subito sarà di certo risintonizzare il proprio televisore o decoder, ma appurando che questi ultimi supportino proprio la codifica Mpeg 4: una controprova in tal senso, deriverà dal fatto di visualizzare i canali HD Rai e Mediaset dalla posizione 501 in poi. L’operazione però potrebbe non bastare. Andando infatti più nello specifico, sul perché Telelombardia non si vede più, c’è anche da dire che i suoi corrispettivi canali 10-11-12 sono passati su altra frequenza, dunque ora si dovrà fare riferimento al canale frequenza numero 34 (che andrebbe risintonizzato manualmente). Va pure sottolineato che Il canale frequenza non corrisponde al classico canale televisivo numero 34.
Se anche dopo l’operazione appena indicata, le trasmissioni di Telelombardia non dovessero essere garantite,servirà l’intervento di un’antennista. Soprattutto in alcuni condomini capita che sull’impianto di ricezione non sia presente il filtro del canale frequenza che invece andrebbe inserito proprio per garantire la visione dei canali. Nelle abitazioni singole, al contrario, l’anomalia non dovrebbe sussistere.
I proprietari degli apparecchi sui quali non si vede Telelombardia dovranno seguire gli step su elencati per tornare a fruire delle trasmissioni. Nel caso ancora il problema non sia risolto, non resterà altro da fare che contattare la stessa emittente. Quest’ultima ha dato assoluta disponibilità al supporto tecnico per la sua utenza. Quest’ultimo potrà essere ottenuto via messaggio privato alla sua pagina Facebook. Un operatore social dovrebbe rispondere in brevissimo tempo in proposito.
È stata momentaneamente interrotta, intorno al 25′ del primo tempo Liverpool-Inter, valevole per il ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Lo stop è stato motivato dal malore di un tifoso sugli spalti. La gara è ripresa dopo 4 minuti circa.
È stato l’allenatore del Liverpool, Jurgen Klopp, a segnalare al direttore di gara, lo spagnolo Matheu Lahoz, che c’era bisogno di soccorrere lo sfortunato spettatore in tribuna.
L’ennesimo episodio di violenza che ha coinvolto i fischietti uruguaiani nell’ultimo weekend ha spinto i direttori di gara ad annunciare ufficialmente la protesta. “Non ci presenteremo fin quando non si daranno le garanzie per riprendere le attività in tutte le discipline e categorie”. Solidarietà da parte della federazione che ha sospeso momentaneamente tutti i campionati
Il calcio in Uruguay, a tutti i livelli, potrebbe fermarsi. Gli arbitri del paese sudamericano, infatti, hanno annunciato lo sciopero dopo le denunce di un assistente di gara, Martin Soppi, e del fischietto Gustavo Tejera, insultati e minacciati rispettivamente in occasione delle gare del campionato d’Apertura di Primera Division, Nacional-Torque e Penarol-Danubio.
“Stop al calcio in tutte le discipline e categorie” – “Non ci presenteremo ad arbitrare fin quando non si daranno le garanzie per riprendere le attività in tutte le discipline e categorie – scrive in un comunicato l’Audaf, l’associazione degli arbitri uruguaiana -. Non tolleriamo in nessun caso altri fatti simili. AUDAF non ammette e non ammetterà alcun tipo di dichiarazione, minaccia o attacco che coinvolga i nostri associati o la nostra attività“. Una decisione che ha spinto la Federcalcio uruguaiana ad adeguarsi manifestando solidarietà nei confronti dei direttori di gara: “Visto il provvedimento adottato dall’Audaf , si comunica che tutte le discipline e le categorie Auf sono sospese fino a nuovo avviso. L’Auf rifiuta qualsiasi tipo di azione nei confronti degli attori che fanno parte dei tornei del nostro calcio uruguaiano. Lavoriamo per identificare e punire gli autori“. Nei prossimi giorni gli arbitri incontreranno i vertici del calcio per capire come ripartire in sicurezza. continua a leggere
Il catalogo dell’azienda di Cupertino si amplia con nuove versioni di prodotti esistenti e alcune novità assolute
Come tutti gli eventi Apple, anche questo – il primo del 2022 – ha un titolo, “Peek Performance“. E infatti di prestazioni si parla parecchio. Si parte con il Ceo Tim Cook che introduce le novità di Apple TV+, la piattaforma di streaming dell’azienda. Saranno disponibili, ma solo negli Usa, nuovi contenuti, come il baseball il venerdì.
Poi si passa ai due nuovi colori per l’iPhone 13 (verde everde alpino), quindi ecco una delle novità più attese, un iPhone SE riveduto e corretto, a due anni dalla seconda generazione.
È l’ultimo iPhone a conservare il pulsante home con Touch Id dei vecchi modelli fino all’iPhone X. Ma ha un nuovo vetro più resistente, resistenza ad acqua e polvere secondo lo standard IP67 e connettività 5G. Cambia pure il processore, che oggi è quello dell’iPhone 13, il più potente mai montato su uno smartphone Apple. Così, anche se c’è un solo sensore fotografico da 12 MP, immagini e video migliorano grazie alla maggiore capacità di calcolo. Costa 429 dollari; in Italia sarà disponibile dal 18 marzo nei modelli da 64GB, 128GB e 256GB, nei colori mezzanotte, galassia e (PRODUCT)RED, a partire da 529 euro. Non è più in vendita l’iPhone SE del 2020, ma anche così oggi la famiglia di smartphone Apple conta 8 modelli, compreso l’iPhone 11, l’ultimo rimasto con connettività 4G.
iPad Air 5G – Apple ha presentato anche un nuovo iPad Air di quinta generazione con chip M1, connettività 5G e alcuni colori inediti. Il processore è lo stesso Apple Silicon M1 degli iPad Pro attuali, e così il nuovo tablet è più veloce del suo migliore concorrente Android, secondo Apple, ma pure del più potente portatile Windows più venduto nella stessa fascia di prezzo.
La fotocamera frontale è stata aggiornata: ora è un grandangolo da a 12MP con supporto per il Center Stage. Include anche il supporto per la seconda generazione di Apple Pencil. Per il resto, il nuovo iPad Air ha lo stesso design del suo predecessore, si segnala solo qualche colore inedito: oltre a Space Gray, Starlight, Viola, Rosa e Blu.
Il nuovo iPad Air sarà ordinabile a partire da venerdì 11 marzo in 29 nazioni e Paesi, fra cui Italia, e sarà disponibile a partire da venerdì 18 marzo, in due capacità di memoria: 64 e 256 GB. I modelli Wi-Fi partono da €699, quelli Wi-Fi + Cellular da €869. continua a leggere
Martedì 8 marzo Repubblica non sarà in edicola e il sito non verrà aggiornato per 24 ore, fino alle 19 di martedì. La redazione compatta è stata costretta a proclamare lo sciopero dopo la decisione del Gruppo Gedi di vendere lo storico settimanale L’Espresso. Decisione che il gruppo non ha esitato a formalizzare proprio mentre l’Europa è sconvolta per la guerra in Ucraina e mentre i nostri inviati sono incessantemente impegnati a raccontare quanto avviene su quei fronti.
La cessione dell’Espresso, che fino a 48 ore prima era stata negata, è un atto grave che mette a repentaglio il futuro di tutto il gruppo Gedi. Cedere la testata capostipite di Repubblica e patrimonio del giornalismo italiano segnala una grave mancanza di fiducia sullo sviluppo a lungo termine. continua a leggere
Tutto pronto per laFesta della donna, ricorrenza che si celebra ogni anno l’8 marzo. Il termine festa, però, non è proprio quello più adatto, perché questa giornata è infatti dedicata al ricordo e alla riflessione sulleconquiste politiche, sociali, economiche del genere femminile. Meglio quindi definirla giornata internazionale della donna. Vediamo nel dettaglio le origini, il significato e qualche curiosità. continua a leggere
🔴⚙️ LA VERA STORIA DELL’ 8 MARZO: Roberta Turi, segretaria generale della Fiom di Milano, racconta verità e leggenda della Giornata internazionale dei diritti della donna. E del perché è importante che rimanga una giornata di lotta. Soprattutto oggi, visto che con la pandemia da covid-19 le disuguaglianze, anche tra donne e uomini, sono aumentate.
Matteo Trentin, 32 anni, dolorante a terra dopo la caduta a 90 km dall’arrivo: il trentino ha ripreso
Nella seconda tappa successo in volata dell’olandese della Quick Step davanti a Van Aert. In classifica comanda sempre Laporte. Colbrelli non è partito
L’olandese Fabio Jakobsenha vinto la seconda tappa della Parigi-Nizza, Auffargis-Orleans, km 159, battendo in volata Van Aert, Laporte, Mezgec e Pedersen: settimo Luca Mozzato (B&B Hotels). Per Jakobsen (Quick Step-Alpha Vinyl) è la sesta vittoria del 2021, metà del bottino dello squadrone belga. In classifica comanda sempre Laporte con 5” su Van Aert e 11” su Roglic: tutti e tre della Jumbo-Visma. Miglior italiano ancora Luca Mozzato, 27° a 1’13”.
L’olandese Fabio Jakobsen, 25 anni, batte Van Aert: sesta vittoria stagionale
È stata una giornata molto dura per il vento che ha soffiato lateralmente fino a 30 km all’ora e provocato ventagli e cadute: a 90 km dall’arrivo è stato coinvolto anche Matteo Trentin, finito a terra con Eeckoff (si è ritirato) e Gaudu. Non è partito Sonny Colbrelli alle prese con una bronchite: adesso il campione italiano ed europeo dovrà reinventarsi l’avvicinamento alla Milano-Sanremo di sabato 19. Martedì terza tappa, Vierzon-Dun le Palestel, 190 km, per attaccanti, con un Gpm tosto a 22 km dall’arrivo.