L’Inter e Digitalbits sono al lavoro per superare i problemi e trovare una soluzione. È quanto riportato dall’ANSA, citando fonti vicine al club nerazzurro, dopo le indiscrezioni (rilanciate dal Sole 24 Ore) sulle difficoltà legate alla partnership tra la società e Digitalbits.
Dallo scorso 1 luglio, infatti, la criptovaluta è diventata sponsor di maglia dell’Inter, sostituendo Socios, dopo aver firmato un accordo nell’estate 2020 da 85 milioni di euro in quattro stagioni: nella scorsa stagione Digitalbits era lo sponsor di manica, mentre nell’annata appena cominciata si è “spostata” sul petto della divisa. Il brand della criptovaluta, tuttavia, da oggi è scomparso dalla sezione “partner” del sito dell’Inter.
Secondo il Sole 24 Ore, infati, Digitalbits non avrebbe ancora versato all’Inter diversi pagamenti, soprattutto da quando è diventata main sponsor. Nello scontro, il club nerazzurro ha così scelto di cancellare dal sito ogni riferimento alla criptovaluta, che potrebbe scomparire anche dai led a bordocampo nelle prossime amichevoli.
Non si registrano, invece, problemi per quanto riguarda la partnership tra Digitalbits e la Roma, con il club giallorosso che non ha registrato ritardi nei pagamenti da parte della criptovaluta.
La criptovaluta di Al Burgio non ha rispettato alcune scadenze in un contratto da oltre 20 milioni all’anno e il club nerazzurro la oscura dal sito, per ora non si segnalano tensioni a Roma
Domani, 29 luglio 2022
DigitalBits, la criptovaluta sviluppata da Zytara Labs, nello sfarzoso scenario di Montecarlo organizza e sponsorizza un Summit sulle prospettive delle monete digitali. Anfitrione del prestigioso forum – a cui presenzierà anche il Principe Alberto di Monaco – è Al Burgio, fondatore della blockchain, che insieme ad altri qualificati speakers, cercherà di ragionare sulle rotte future delle criptovalute, dopo un 2021 all’insegna della crescita portentosa e un 2022 in caduta libera.
Spettatori molto interessati dell’evento saranno anche diverse società sportive, come l’Inter e la Roma, che hanno siglato con DigitalBits importanti accordi di sponsorizzazioni. A quanto risulta al Sole 24 Ore, infatti, da alcuni mesi il crypto-sponsor sarebbe in grave ritardo nel rispettare gli obblighi assunti. DigitalBits non avrebbe ancora corrisposto al club nerazzurro alcuni pagamenti, in particolare da quando è passato dall’essere sponsor di manica a main sponsor. Un indizio delle forti tensioni in corso è la cancellazione dal sito dell’Inter di ogni riferimento alla criptovaluta. Che sabato potrebbe anche sparire dai led a bordocampo nell’amichevole contro il Lione a Cesena.
La sponsorizzazione con l’Inter – In casa nerazzurra si sta ovviamente lavorando per venire a capo del problema e riattivare il dialogo con DigitaBits. Anche perché si tratta di un contratto importante per le casse interiste. L’Inter ha infatti siglato lo scorso anno un accordo della durata di quattro stagioni per 85 milioni di dollari con l’aziende ai Burgio. Nella stagione 2021/22, le divise nerazzurre, dopo la conclusione del rapporto con Pirelli, sono state brandizzate con il marchio Socios.com, ma il logo di DigitalBits è apparso sulle maniche delle casacche. Da questa stagione la criptovaluta sviluppata da Zytara Labs, che a sua volta è diventata global digital banking partner del club, è invece il main sponsor interista in luogo di Socios.com. D’altronde XDB, la criptovaluta di DigitalBits attualmente ha un prezzo di 0,038718 dollari, inferiore del 96,24% rispetto al massimo storico di 1,03.
L’accordo con la Roma – DigitalBits è già da un anno main sponsor della Roma, con un contratto triennale che prevede in totale un corrispettivo totale superiore a 35 milioni. Dalla sponda giallorossa al momento non si segnalano tensioni nei pagamenti e anzi si sta proseguendo nell’attivazione degli accordi in vista dell’avvio del campionato. DigitalBits peraltro ha scelto a dicembre 2021 Francesco Totti e a marzo 2022 David Beckham come propri global ambassador. Anche loro guarderanno con attenzione al meeting di Monaco.
Cambiamenti climatici, a Torino la manifestazione dei ragazzi di Fridays for Future [DIRETTA] – AGTW
Corteo partito da Piazza Vittorio attraversa le vie della città, sono migliaia di giovani di Fridays for Future che in questi giorni si sono dati appuntamento in città.
L’allenatore rosanero in conferenza stampa: “Io volevo portare la squadra in A, ma non ci sono i presupposti”. Con lui lascia anche il d.s. Castagnini
Silvio Baldini e Renzo Castagnini
Non sentirsi più parte del progetto. Il giorno dopo le dimissioni, Silvio Baldini motiva la sua decisione di lasciare la panchina del Palermo. E non è il solo, perché con lui a parlare c’è anche Renzo Castagnini che lo ha accompagnato nella scelta di rimettere l’incarico di direttore sportivo. “Sento di non essere parte del progetto della proprietà e questo non mi permette di lavorare con la giusta tranquillità. Da quando ho iniziato ad oggi, ho visto che non ci sono i presupposti per allenare la squadra – spiega Baldini -. Il mio animo è predisposto ad un solo scopo: quello di portare la squadra in Serie A”. Anche se la nuova proprietà del City Group non glielo aveva chiesto, ma comunque i motivi dalla rottura sua e di Castagnini risiedono in altri aspetti. “L’anno scorso abbiamo vinto i playoff non perché eravamo la squadra più forte, ma il gruppo più forte. I risultati ce li siamo meritati, ho fatto 25 partite da allenatore e 23 risultati, segnando per 24 partite di fila. Questi sono risultati che possono dire che siamo anche una squadra forte, ma è frutto del gruppo e il gruppo oggi non c’è più. Con questi presupposti devo aspettare cinque-sei brutte figure per poi essere cacciato per prendere lo stipendio, oppure lasciare il posto ad altri?”. continua a leggere
Conferenza Baldini e Castagnini, l’addio improvviso al Palermo by Mediagol.it
Il Newcastle ricorre a un prestito per rafforzarsi dentro e fuori dal campo. Il club della Premier . – (Photo by OLI SCARFF/AFP via Getty Images)
Il Newcastle ricorre a un prestito per rafforzarsi dentro e fuori dal campo. Il club della Premier League – da ottobre 2021 controllato da un consorzio guidato dal Public Investment Fund dell’Arabia Saudita – ha siglato un’intesa con HSBC (uno dei maggiori gruppi bancari al mondo) per un prestito che il tabloid The Sun stima in 140 milioni di sterline(circa 170 milioni di euro).
L’accordo è stato ratificato lo scorso 25 luglio, come si evince da documenti depositati su Companies House, il registro delle imprese britannico. L’operazione è stata conclusa dal club impegnando i futuri ricavi da ticketing e da diritti televisivi, una mossa già sperimentata da club quali Everton, West Ham, Fulham e Southampton.
Questa operazione facilita il flusso di cassa a breve termine poiché la società sta cercando di rafforzarsi dentro e fuori dal campo. Le regole del Fair Play Finanziario della Premier League hanno limitato l’importo che la proprietà può versare direttamente per i trasferimenti e per quanto riguarda eventuali accordi di sponsorizzazione con attività legate all’Arabia Saudita, il Newcastle dovrà attendere il prossimo anno.
Qui sarebbe nata dunque l’idea di ricorrere al prestito. I sauditi, che possiedono l’80% del club, hanno speso quasi 150 milioni di sterline in giocatori da quando hanno rilevato il club dall’ex proprietario Mike Ashley lo scorso ottobre e hanno anche riqualificato il centro di allenamento e migliorato alcuni settori del St James’ Park, lo stadio di casa.
Il Newcastle ha ricevuto 119 milioni di sterline per quanto riguarda i diritti tv nella stagione 2020/21, mentre il St James’ Park ha portato incassi per 25 milioni di sterline per le partite della stagione 2018/19, l’ultima che non è stata influenzata dall’emergenza Coronavirus. Da qui il prestito di HSB che dovrebbe aggirarsi intorno ai 140 milioni di sterline.
Le condizioni dell’incendio sul Carso, sul Brestovec, sono in peggioramento: lo ha reso noto la Protezione civile Fvg. “L’avanzare dell’incendio sta raggiungendo nuovamente zone abitate – ha specificato la struttura regionale – pertanto si sta facendo evacuare, oltre all’abitato di San Michele del Carso, anche Devetachi e Marcottini“. I velivoli presenti nell’attivita’ di spegnimento sono attualmente un Canadair e 3 elicotteri regionali di Protezione Civile della Regione Autonoma Fvg. In totale, sono 1?50 i volontari operanti oggi sugli incendi, nel territorio di tutta la regione a supporto dei Vigili del fuoco e del Corpo forestale regionale.
Piogge torrenziali e forte vento, esonda il torrente Re, una quarantina di residenti dei due paesi nei centri di raccolta allestiti a Ceto e Breno. Tre i feriti, non gravicontinua a leggere
Evacuati i comuni di Niardo e Braone
LIVE Nubifragio sulla Valcamonica, alluvione a Niardo, invasa da fango e detriti: diretta video – Local Team
Oltrepò Pavese, i danni della grandine sui vigneti: perso un terzo della vendemmia del Pinot
Coldiretti: «Mai vista tanta distruzione, in alcune zone perdite dal 30 al 60 per cento». La zona più colpita è quella dei Comuni di Santa Maria della Versa, Castana, Cigognola, Pietra de’ Giorgi e Lirio
Le pale che si usano per sgomberare la neve, ora servono per spazzare i fiumi di fango causati dal nubifragio che martedì sera ha colpito l’Oltrepò Pavese e gran parte della Lombardia. In Valle Versa, Valle Scuropasso, Alta Val Tidone, i chicchi di grandine erano grandi come palle da tennis. «Non abbiamo mai visto tanta distruzione. In alcune zone come quella di produzione del Buttafuoco Storico e del Pinot, il 30% della vendemmia è perduta. In altre si arriva al 60%». A fare la conta dei danni sono i viticoltori oltrepadani che oggi si ritrovano con campi inaccessibili per via dell’interruzione delle strade dovuta al fango, e viti devastate dalla tempesta a due settimane dalla raccolta. Le coltivazioni, già messe a dura prova dalla siccità, hanno subito un evento senza precedenti. continua a leggere
Maltempo in Oltrepo pavese, il disastro del fango a Canneto: danni alla cantina Giorgi – La Provincia Pavese
FIUMI DI FANGO E DETRITI: IL NUBIFRAGIO IN OLTREPO PAVESE COLPISCE BRONI E VAL VERSA –Pavia Uno TV
GRANDINATA oggi a TERAMO: un temporale devastante con chicchi di grandine oltre i 5cm 27 Luglio 2022 – MeteoReporter24
TEMPORALI OGGI e GRANDINATE sull’APPENNINO: strade si trasformano in torrenti a Campo Imperatore – MeteoReporter24
GRANDINATA oggi a LUCERA (Foggia), un temporale violentissimo sulla Puglia 27 Luglio 2022 – MeteoReporter24
Sassi dal cielo in Italia!!Una grandissima grandinata ha colpito Ascoli Piceno! – Disasters Monaitor
Da mercoledì 27 luglio è possibile dire addio alle chiamate di telemarketing molesto, quelle telefonate di pubblicità non richieste e spesso che vanno contro le norme sulla privacy, anche sul proprio numero di cellulare. Per farlo è necessario iscriversi al nuovo registro delle opposizioni, disciplinato dal Dpr (decreto del presidente della Repubblica) 26/2022 che attua la legge 5/2018, e che prende il posto di quello attuale (regolato da un decreto risalente al 2010). C’è il rischio però che non sia davvero così, o quantomeno che non si riesca a bloccare proprio tutte le chiamate moleste: la stretta non si applica, ad esempio, ai call center ubicati all’estero. Il registro delle opposizioni è uno strumento progettato dal ministero dello Sviluppo economico per richiedere il blocco delle telefonate e dell’invio di messaggi da parte degli operatori di telemarketing, ma anche di chiamate effettuale con dischi e sistemi di registrazione automatica. È stato introdotto nel 2010 per i telefoni fissi, a titolo completamente gratuito, e dal 13 aprile scorso è stato ampliato anche ai numeri di cellulare. La novità entrerà ufficialmente in vigore a partire dal 27 luglio. Per iscriversi al registro delle opposizioni, sia con il numero fisso che con quello mobile, l’utente ha tre modalità tra cui scegliere, tutte gratuite.
Leggi l’articolo completo sul sito del@corriere
Le immagini pubblicate sui social mostrano persone che fuggono dalla Bantay Bell Tower a Vigan, sulla costra dell’isola, mentre alcune parti della struttura del campanile crollano, e strade danneggiate, come spaccate in due da grandi crepe. Il sisma ha fatto tremare i grattacieli di Manila a più di 300 chilometri di distanza dall’epicentro. Le persone nella capitale si sono riversate nelle strade in preda al panico, avevano da poco iniziato a lavorare. Al momento si registrano danni, ma non vittime. Il terremoto con epicentro nella regione di Abra, nota per le profonde valli e il terreno montuoso, è stato poco profondo ma potente; scosse di questo tipo in genere causano più danni di quelli in profondità .QuotidianoNazionale
Il difensore della squadra di Gasperini avrebbe fallito un controllo a sorpresa: è stato trovato positivo al Clostebol Metabolita e sospeso su istanza della Procura di Nado Italia
José Luis Palomino – corriere.it
Ancora lui, ancora il famigerato Clostebol. Principio attivo di una banalissima pomata da banco contro foruncoli e ferite della pelle (il Trofodermin), questo farmaco inserito nella lista dei prodotti dopanti ha inguaiato José Luis Palomino, centrale argentino dell’Atalanta, trovato positivo in un controllo antidoping a sorpresa da Nado Italia e sospeso dal Tribunale Nazionale Antidoping. Palomino, 32 anni, arrivato a Bergamo nel 2017 dal campionato bulgaro e convocato per la prima volta nella nazionale argentina nel 2021, potrà ovviamente chiedere le controanalisi e, in caso di positività anche del campione B, sarà giudicato dal Tribunale Antidoping. Steroide anabolizzante molto utilizzato negli anni Settanta nell’est europeo, il Clostebol ormai è presente solo in unguenti e pomate a base steroidea per curare le ferite della pelle.
La positività scatta facilmente: basta spalmarne un velo e il principio attivo passa in circolo. Decine i casi noti, dalla paralimpica Martina Caironi, al giocatore di basket Riccardo Moraschini alla giocatrice azzurra di beach volley Viktoria Orsi Toth. Molto variabili le sanzioni: dai tre mesi per i minori (evidentemente inconsapevoli) ai 18 mesi per l’olimpionica norvegese del fondo Therese Johaug. Nel giudicare, i tribunali antidoping tengono conto dello status dell’atleta (un professionista paga più caro, perché tenuto a rispettare le regole più scrupolosamente) e spesso sanzionano i medici che eventualmente hanno prescritto il farmaco, come nel caso della Caironi. Palomino potrebbe cavarsela con un anno.
Il francese non parteciperà alla trasferta di Dallas e nelle prossime ore verrà sottoposto a una visita ortopedica specialistica. Salterà l’avvio di campionato
Quarantacinque minuti in campo contro il Chivas, qualche lampo della sua classe, un gran tiro che poteva diventare gol e la tiratina d’orecchie di Massimiliano Allegri: “Pogba ha avuto una buona occasione all’inizio ma poi ha gigioneggiato troppo e lui, che ormai non è più un giovane, non lo deve fare”. Tanto è durata la tournée americana del Polpo, che salterà non solo la prossima sfida di Dallas contro il Barcellona (in programma nella notte tra oggi e domani) ma anche il primo mese abbondante di campionato, forse anche di più. L’ottimismo delle prime ore ieri ha lasciato il campo a una previsione decisamente meno confortante: il fastidio al ginocchio destro in realtà è causato da una lesione al menisco che molto probabilmente costringerà Pogba ad operarsi e a stare lontano dal campo almeno per i prossimi due mesi. Una brutta tegola per la Juventus, che puntava sul nuovo numero dieci per una partenza lanciata in campionato.
INTERVENTO IN USA – Ieri Pogba non si è allenato, in mattinata è rimasto in albergo mentre la squadra faceva l’ultimo allenamento a Los Angeles prima della partenza in serata per Dallas. Non è salito sul volo per il Texas e la Juventus ha diffuso un comunicato sulle sue condizioni: “Pogba è stato sottoposto ad approfondimenti radiologici che hanno evidenziato una lesione del menisco laterale. Nelle prossime ore sarà sottoposto a una consulenza specialistica”. La strada più probabile è quella dell’intervento: se il consulto che il centrocampista farà negli States nelle prossime ore confermerà le sensazioni dei medici bianconeri, il Polpo sarà subito sottoposto a intervento in una clinica americana, per accelerare i tempi. Le possibilità di scongiurare l’operazione non sono molte, soprattutto perché si tratta di un problema che il giocatore si porta dietro da tempo e che sarebbe meglio risolvere una volta per tutte. continua a leggere
Maltempo: piogge e temporali in arrivo. Allerta gialla su 9 regioni
Nei prossimi giorni il tempo subirà qualche cambiamento sia sul fronte meteo, sia in parte anche su quello climatico: tanti temporali in arrivo specie al nord.
— Dipartimento Protezione Civile (@DPCgov) July 25, 2022
Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse che estende i precedenti. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino nazionale di criticità e di allerta consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).
La Protezione civile ha diramato per Martedì 26 Luglio un allerta meteo gialla per temporali su 9 regioni: Abruzzo, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Piemonte, Trentino, Umbria e Veneto.
Precipitazioni: – sparse, a prevalente carattere di rovescio o temporale, più frequenti nelle ore notturne e del primo mattino ma con recrudescenze ad evoluzione diurna, sui settori settentrionali e orientali del Veneto e sul Friuli Venezia Giulia, con quantitativi cumulati moderati; – da isolate a sparse, a carattere di rovescio o temporale prevalentemente durante le ore centrali del ciclo diurno, sui restanti settori del Veneto e su Lombardia centro-orientale e meridionale, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, rilievi della Liguria, Toscana orientale, Umbria centro-settentrionale, Marche e rilievi dell’Abruzzo, in generale esaurimento prima di sera quando tenderanno invece a svilupparsi sui settori pianeggianti e pedemontani del Piemonte, con quantitativi cumulati da deboli a puntualmente moderati. Visibilità: nessun fenomeno significativo.
Temperature:massime molto elevate sulle pianure di Piemonte e Lombardia occidentale, molto elevate al Centro-Sud, con valori particolarmente alti nelle zone pianeggianti interne di Toscana e Lazio, conche e valli dell’Umbria, zone pianeggianti interne e ioniche di Puglia, Basilicata e Calabria, zone pianeggianti interne della Sicilia e versanti orientali e meridionali della Sardegna.
Venti:tendenti a localmente forti nord-occidentali sui settori occidentali della Sardegna e a forti occidentali su quelli settentrionali dell’isola stessa.
Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.
Bollettino di Criticità del 25 luglio 2022 ore 15:18
Per la giornata di oggi, Lunedì 25 luglio 2022: ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO TEMPORALI / ALLERTA GIALLA: Friuli Venezia Giulia: Bacino montano del Tagliamento e del Torre, Bacino dell’Isonzo e Pianura di Udine e Gorizia, Bacino del Livenza e del Lemene, Bacino di Levante / Carso Lombardia: Bassa pianura centro-orientale, Bassa pianura orientale, Appennino pavese, Valchiavenna, Laghi e Prealpi orientali, Nodo Idraulico di Milano, Pianura centrale, Alta pianura orientale, Bassa pianura occidentale, Bassa pianura centro-occidentale, Media-bassa Valtellina, Alta Valtellina, Laghi e Prealpi Varesine, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche, Valcamonica Piemonte: Pianura settentrionale, Pianura Torinese e Colline, Pianura Cuneese, Toce, Val Sesia, Cervo e Chiusella, Valli Orco, Lanzo e Sangone, Valli Susa, Chisone, Pellice e Po, Valli Varaita, Maira e Stura Trentino Alto Adige: Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento Veneto: Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna, Livenza, Lemene e Tagliamento, Piave pedemontano, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Alto Piave, Adige-Garda e monti Lessini, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA GIALLA: Piemonte: Pianura settentrionale, Toce, Val Sesia, Cervo e Chiusella Trentino Alto Adige: Provincia Autonoma di Bolzano, Provincia Autonoma di Trento
Consultando la mappa è possibile verificare quali fenomeni meteorologici rilevanti ai fini di protezione civile sono previsti nel luogo in cui ci si trova o si è diretti. Nello specifico, si tratta di quei fenomeni che possono avere un impatto sul territorio o sulla popolazione. È possibile cercare sulla mappa un indirizzo specifico, inserendolo nella barra di ricerca oppure, cliccando sulle icone presenti nella parte superiore della mappa, effettuare ulteriori operazioni che consentono di migliorarne la navigazione (aumentare o diminuire lo zoom e la trasparenza dei colori, etc.). Cliccando sul luogo ricercato, è inoltre possibile conoscere il nome della zona di vigilanza, i Comuni che ne fanno parte e ottenere informazioni sui quantitativi di precipitazioni previsti. Si precisa che nel box informativo non sono specificate tutte le caratteristiche delle precipitazioni e tutti gli altri fenomeni meteorologici di rilievo previsti sulla zona di vigilanza. Queste informazioni sono riportate infatti solo sulla mappa generale.
Il bollettino di criticità nazionale/allerta è una sintesi delle valutazioni di criticità emesse dai Centri funzionali Decentrati delle Regioni e Province Autonome. La mappa del bollettino è suddivisa in zone di allerta, cioè ambiti territoriali omogenei rispetto al tipo e all’intensità dei fenomeni meteo che si possono verificare e dei loro effetti sul territorio. Sulla mappa, per ogni zona di allerta, viene rappresentato il livello di criticità/allerta più elevato. A parità di livello, si è scelto di dare priorità alla rappresentazione del rischio idraulico, seguito dal rischio temporali, e infine dal rischio idrogeologico. Per semplificare la lettura del bollettino, nel testo sono riportati i nomi delle zone di allerta per esteso, a eccezione di quelle zone identificate da Regioni e Province Autonome solo con una sigla. La corrispondenza tra i livelli di criticità, previsti dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004, e i livelli di allerta è definita nelle Indicazioni operative per l’omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale del 10 febbraio 2016. Nelle stesse Indicazioni operative si stabilisce di associare il termine “allerta” ai codici colore (giallo, arancione, rosso) corrispondenti ai livelli di criticità (ordinaria, moderata, elevata). La previsione di criticità/allerta per il rischio temporali è stata introdotta con le Indicazioni operative del 10 febbraio 2016. Per questo rischio non è prevista la criticità/allerta rossa perché, in questo caso, tali fenomeni sono associati a condizioni meteo perturbate intense e diffuse che già caratterizzano lo scenario di criticità/allerta rossa per rischio idrogeologico. Anche gli effetti e i danni prodotti sono gli stessi. Alcune Regioni e Province Autonome potrebbero non essersi ancora adeguate alle Indicazioni operative del 10 febbraio 2016. In relazione alle previsioni di criticità/allerta non disponibili, nel box informativo che compare quando si clicca sulla mappa, viene riportata la dicitura “valutazione non trasmessa”.
Per la giornata di domani, Martedì 26 luglio 2022:
ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO TEMPORALI / ALLERTA GIALLA: Abruzzo: Marsica, Bacino Alto del Sangro, Bacino del Pescara, Bacino dell’Aterno, Bacini Tordino Vomano Emilia Romagna: Costa ferrarese, Pianura ferrarese di Po e Po di volano, Montagna emiliana centrale, Pianura piacentino-parmense, Bassa collina piacentino-parmense, Montagna piacentino-parmense, Collina emiliana centrale, Pianura modenese di Secchia e Panaro, Pianura reggiana di Enza e Crostolo, Alta collina piacentino-parmense, Pianura bolognese di Reno e suoi affluenti, Collina bolognese, Montagna bolognese, Costa romagnola, Bassa collina e pianura romagnola, Alta collina romagnola, Pianura reggiana di Po, Montagna romagnola Friuli Venezia Giulia: Bacino montano del Tagliamento e del Torre, Bacino dell’Isonzo e Pianura di Udine e Gorizia, Bacino del Livenza e del Lemene, Bacino di Levante / Carso Lombardia: Bassa pianura centro-orientale, Bassa pianura orientale, Appennino pavese, Valchiavenna, Laghi e Prealpi orientali, Nodo Idraulico di Milano, Pianura centrale, Alta pianura orientale, Bassa pianura occidentale, Bassa pianura centro-occidentale, Media-bassa Valtellina, Alta Valtellina, Laghi e Prealpi Varesine, Lario e Prealpi occidentali, Orobie bergamasche, Valcamonica Marche: Marc-1, Marc-5, Marc-3 Piemonte: Pianura settentrionale, Toce, Val Sesia, Cervo e Chiusella Trentino Alto Adige: Provincia Autonoma di Trento Umbria: Trasimeno – Nestore, Chiascio – Topino, Alto Tevere Veneto: Basso Brenta-Bacchiglione e Fratta Gorzone, Basso Piave, Sile e Bacino scolante in laguna, Livenza, Lemene e Tagliamento, Piave pedemontano, Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone, Alto Piave, Adige-Garda e monti Lessini, Po, Fissero-Tartaro-Canalbianco e Basso Adige ORDINARIA CRITICITA’ PER RISCHIO IDROGEOLOGICO / ALLERTA GIALLA: Piemonte:Pianura settentrionale, Toce, Val Sesia, Cervo e Chiusella Trentino Alto Adige: Provincia Autonoma di Trento
Consultando la mappa è possibile verificare quali fenomeni meteorologici rilevanti ai fini di protezione civile sono previsti nel luogo in cui ci si trova o si è diretti. Nello specifico, si tratta di quei fenomeni che possono avere un impatto sul territorio o sulla popolazione. È possibile cercare sulla mappa un indirizzo specifico, inserendolo nella barra di ricerca oppure, cliccando sulle icone presenti nella parte superiore della mappa, effettuare ulteriori operazioni che consentono di migliorarne la navigazione (aumentare o diminuire lo zoom e la trasparenza dei colori, etc.). Cliccando sul luogo ricercato, è inoltre possibile conoscere il nome della zona di vigilanza, i Comuni che ne fanno parte e ottenere informazioni sui quantitativi di precipitazioni previsti. Si precisa che nel box informativo non sono specificate tutte le caratteristiche delle precipitazioni e tutti gli altri fenomeni meteorologici di rilievo previsti sulla zona di vigilanza. Queste informazioni sono riportate infatti solo sulla mappa generale.
Il bollettino di criticità nazionale/allerta è una sintesi delle valutazioni di criticità emesse dai Centri funzionali Decentrati delle Regioni e Province Autonome. La mappa del bollettino è suddivisa in zone di allerta, cioè ambiti territoriali omogenei rispetto al tipo e all’intensità dei fenomeni meteo che si possono verificare e dei loro effetti sul territorio. Sulla mappa, per ogni zona di allerta, viene rappresentato il livello di criticità/allerta più elevato. A parità di livello, si è scelto di dare priorità alla rappresentazione del rischio idraulico, seguito dal rischio temporali, e infine dal rischio idrogeologico. Per semplificare la lettura del bollettino, nel testo sono riportati i nomi delle zone di allerta per esteso, a eccezione di quelle zone identificate da Regioni e Province Autonome solo con una sigla. La corrispondenza tra i livelli di criticità, previsti dalla Direttiva del Presidente del Consiglio dei Ministri del 27 febbraio 2004, e i livelli di allerta è definita nelle Indicazioni operative per l’omogeneizzazione dei messaggi del Sistema di allertamento nazionale del 10 febbraio 2016. Nelle stesse Indicazioni operative si stabilisce di associare il termine “allerta” ai codici colore (giallo, arancione, rosso) corrispondenti ai livelli di criticità (ordinaria, moderata, elevata). La previsione di criticità/allerta per il rischio temporali è stata introdotta con le Indicazioni operative del 10 febbraio 2016. Per questo rischio non è prevista la criticità/allerta rossa perché, in questo caso, tali fenomeni sono associati a condizioni meteo perturbate intense e diffuse che già caratterizzano lo scenario di criticità/allerta rossa per rischio idrogeologico. Anche gli effetti e i danni prodotti sono gli stessi. Alcune Regioni e Province Autonome potrebbero non essersi ancora adeguate alle Indicazioni operative del 10 febbraio 2016. In relazione alle previsioni di criticità/allerta non disponibili, nel box informativo che compare quando si clicca sulla mappa, viene riportata la dicitura “valutazione non trasmessa”.
La polizia postale e i tecnici informatici dell’Agenzia hanno subito aperto un’inchiesta: si ipotizza sia stato violato il profilo di un utente. Anche il comunicato apparso nel dark web è stato segnalato alla Procura di Roma
La rivendicazione degli hacker
Potrebbero essere stati sottratti circa 78 giga di dati: un attaco hacker è stato sferrato all’Agenzia delle entrate. La polizia postale e i tecnici informatici dell’Agenzia hanno aperto subito un’inchiesta, al termine della quale sarà inviata una informativa all’autorità giudiziaria. Anche il comunicato apparso nel dark web è stato segnalato alla Procura di Roma.
Dai primi accertamenti effettuati sembra che l’attacco hacker sarebbe stato condotto violando il profilo di un utente. Secondo gli esperti informatici e i tecnici della Postale — anche se le verifiche sono ancora in corso — gli hacker di Lockbit hanno pubblicato una serie di screenshot relativi all’attacco ed è analizzando quelli e la tipologia di materiale che sarebbe stato sottratto, che ipotizzano che sia stato «bucato» il profilo di un utente e non l’Agenzia delle Entrate.
La rivendicazione è apparsa stamattina in rete: Lockbit ha annunciato di aver rubato dati e ha chiesto un riscatto. L’ultimatum scade tra cinque giorni. Se entro quel termine non verrà pagato il riscatto — è la minaccia — i documenti sottratti – tra i quali rapporti finanziari e contratti – saranno pubblicati. Al momento l’Agenzia delle entrate comunica di «non sapere nulla e di aver chiesto a Sogei verifiche, visto che Sogei si occupa della sicurezza della rete. Escludiamo che possano essere stati sottratti dati fiscali». In realtà i controlli sono tuttora in corso proprio per accertare che tipo di informazioni siano state «esfiltrate» in seguito all’incursione informatica.
LockBit è un gruppo di hacker che opera a livello mondiale nelle attività di «ransomware». «È la conferma – dice il Ceo di Swascan, piattaforma di cyber security, Pierguido Iezzi – del triste primato guadagnato da LockBit, divenuta nell’ultimo trimestre di gran lunga la cybergang più attiva a livello mondiale nelle attività di ransomware (un programma informatico dannoso, ndr), con oltre 200 attacchi messi a segno tra aprile e giugno». «Il ransomware – prosegue – continua a essere la principale arma dei criminal hacker e, di conseguenza, il principale pericolo per aziende pubbliche e private».
Lunedì allerta gialla in Alto Adige e nel Bellunese, 19 città in bollino rosso. Martedì temporali nel Triveneto, in serata in Lombardia, Emilia e Piemonte. Ma al Centro-Sud ancora molto caldo
Ore contate per l’anticiclone africano almeno al Nord, mentre leregioni meridionali saranno ancora per qualche giorno sotto una bolla d’aria calda sahariana. Lunedì restano 19 le città in bollino rosso per il caldo secondo le indicazioni del ministero della Salute, diventeranno tredici martedì (escono Torino, Milano, Genova, Brescia, Bologna, Verona, Venezia e Trieste ma entrano Viterbo e Catania) e dodici mercoledì. Ma a partire da martedì e almeno fino a venerdì l’anticiclone africano perderà la sua forza, spiega Antonio Sanò, direttore e fondatore di IlMeteo.it, quanto meno sulle regioni settentrionali dove l’atmosfera diventerà più instabile e non mancheranno occasioni per lo sviluppo di forti temporali. Ciò è dovuto all’abbassamento verso Sud di un vortice ciclonico attivo sul Nord Europa. continua a leggere
Si è sentito male poco prima di un’esibizione a Rovereto. Fa parte del gruppo dal 2000, annullato il concerto
Mauro Gazzola, tastierista dei Dik Dik
Il tastierista dei Dik Dik, Mauro Gazzola, è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale per un attacco di cuore. Il malore improvviso ieri sera, poco prima dell’esibizione a Rovereto in piazza Centrale. Erano le 21.30 quando Gazzola si è sentito male: immediatamente soccorso è stato trasferito in ambulanza in ospedale. “Buongiorno a tutti – ha scritto stamattina Gazzola nella propria pagina Facebook -. Volevo ringraziare pubblicamente i miei colleghi, nonché amici e compagni di viaggio Gaetano Rubino, Lallo Sbriziolo e Pietruccio Montalbetti per non essersi esibiti in concerto in quel di Rovereto causa mio malore improvviso“.
L’intervento degli altri componenti della band – Il Dolomiti
Il monegasco finisce contro il muro. Errore suo o problemi con l’acceleratore come denunciato inizialmente? Poi la confessione del ferrarista: sbaglio mio
Un urlo incontenibile di rabbia. Il Gp di Francia sfugge dalle mani diCharles Leclercche con la sua Ferrari stava controllando la gara dopo aver resistito per 16 giri agli attacchi di uno scatenatoMax Verstappen. Successivamente però liberatosi dell’olandese, che si era fermato per il pit stop, Charles stava accelerando per guadagnare quei decimi che gli avrebbero consentito di rimanere in testa una volta che anche lui si fosse fermato ai box.
Poi però arriva la curva dove la gara finisce. Charles perde il retrotreno e finisce contro il muro senza per fortuna farsi nulla essendo riuscito a rallentare prima dell’impatto. Subito dopo l’urlo di rabbia Leclerc nel colloquio con i box si lascia uscire una frase «l’acceleratore è rimasto bloccato». Dai box lo rassicurano che è tutto a posto. Un nuovo guasto per la Rossa? I dati della telemetria non sembrano confermarlo. Sembrerebbe più un errore del pilota.
Si è accasciato sul campo del Vecchio Borgo Sant’Elia, inutili i soccorsi. Il giovane, di Settimo San Pietro, era fermo da un anno per problemi di salute: choc nella sua società, la Ferrini Calcio. Il cordoglio del Cagliari, il 23enne aveva militato nelle giovanili
Dramma a Cagliari, nel campo del Vecchio Borgo Sant’Elia, durante un memorial calcistico. Un giovane centrocampista, Andrea Musiu, 20 anni, è morto proprio nel corso di una partita di calcio, sotto gli occhi attoniti degli altri giocatori. Si è accasciato al suolo, inutili i soccorsi del 118. Musiu, nonostante la giovane età, era un calciatore molto conosciuto e apprezzato. A ricordarlo, sotto choc, è il responsabile del settore calcio della Ferrini, Pietro Caddeo: “Andrea un ragazzo splendido, educativo e oltretutto con un buon talento. Aveva militato nelle giovanili del Cagliari, poi nel Quartu 2000. Negli ultimi due anni era dei nostri, ma da un anno era fermo perché aveva avuto problemi di salute, al cuore. Avremmo dovuto riprendere gli allenamenti a breve. Tutta la Ferrini è affranta e vicina alla sua famiglia”.
Musiu, studente, lascia il padre e la madre. Choccato e in lacrime anche Paolo Gulleri, dirigente della Ferrini: “Non ci sono parole. Ciao Andrea Rip”. Cordoglio anche dal Cagliari Calcio: “Il Cagliari Calcio piange la tragica scomparsa di Andrea Musiu, morto su un campo di calcio ad appena 20 anni. Tutto il club, profondamente scosso dalla notizia, si stringe attorno alla famiglia e agli amici. Riposa in pace”. In azione i carabinieri, per svolgere tutti gli accertamenti del caso e ricostruire esattamente tutta la tragedia.
Il Cagliari Calcio piange la tragica scomparsa di Andrea Musiu, morto su un campo di calcio ad appena 20 anni. Tutto il Club, profondamente scosso dalla notizia, si stringe attorno alla famiglia e agli amici. Riposa in pace.
Vittorio De Scalzi (Genova, 4 novembre 1949 – Roma, 24 luglio 2022) è stato un cantante, polistrumentista e compositore italiano, noto per aver fondato il gruppo musicale rock progressivo New Trolls, attivo dal 1967 al 1997.
La notizia della scomparsa del cantante e chitarrista, 72 anni, è stata diffusa dalla sua pagina Facebook
Vittorio De Scalzi è morto: il cantante, chitarrista e autore – fondatore del gruppo dei New Trolls – aveva 72 anni. La notizia è stata diffusa dalla sua pagina Facebook: «Vittorio De Scalzi ci ha lasciato, ha raggiunto la sua Aldebaran. Grazie a tutti per l’amore che in tutti questi anni gli avete dimostrato. Continuate a cantare a squarciagola “quella carezza della sera”...lui vi ascolterà».
Vittorio De Scalzi Quella carezza della sera (New Trolls)
Vittorio De Scalzi ci ha lasciato , ha raggiunto la sua Aldebaran. Grazie a tutti per l’amore che in tutti questi anni gli avete dimostrato . Continuate a cantare a squarciagola “ quella carezza della sera” … lui vi ascolterà.
Mara Armanda Alberto
Domani alle 18:00 presso la sede del Club Tenco – Premio Tenco , piazza Cesare Battisti a Sanremo avrà luogo il funerale in forma laica. Tutti coloro che vorranno dare l’ultimo saluto potranno farlo fino alle 23:00 #VittorioDeScalzi#NewTrolls
Il racconto (notturno) tra i manutentori dei binari. Tra Pagano e Lotto saranno garantiti bus sostitutivi. Giana: il trasporto pubblico gratis? Solo se lo paga il governo
La trave del 1961 da sostituire – (LaPresse)
Il tunnel del metrò della fermata Amendolaè sorretto da una trave che sta lì dal 1961. È la prima del sistema di trasporto sotterraneo di tutta Milano e si trova in corrispondenza dell’incrocio tra via Monte Rosa e via Domenichino: è costituita da due pezzi, uno alto 1,8 metri e profondo 14,5, e un secondo alto un metro e lungo 8,2. Per 60 anni l’infrastruttura portante non ha avuto bisogno di interventi consistenti. Poi, lo scorso anno, nel corso dei normali sopralluoghi per vedere lo stato dell’arte, Atm ha rinvenuto delle criticità. «Scavando dalla superficie abbiamo notato che c’era un’infiltrazione. Una volta appurato che la situazione non era grave ma richiedeva comunque in intervento, abbiamo ripristinato l’impermeabilizzazione», spiega Massimiliano Riboli, direttore della manutenzione delle infrastrutture di Atm. Un intervento che sarà effettuato ad agosto, chiudendo la stazione di Amendola dal 13 al 21 compresi e sospendendo così la circolazione dei treni della linea M1 — «la rossa» — tra Pagano e Lotto. «Saranno comunque garantiti bus sostitutivi», assicurano da Atm, che spiegano di aver scelto la settimana centrale di agosto «proprio per voler ridurre il disagio per i passeggeri». «Sono lavori normali per infrastrutture vecchie come la M1 (la prima ad aprire a Milano, ndr)», dice il direttore generale Arrigo Giana. continua a leggere
Il fuoco è stato alimentato da un’ingente quantità di materiale tessile che era ammassato in una stanza
Stazione di Montale(Pistoia), 23 luglio 2022
Un pauroso incendio è scoppiato ieri mattina, poco prima delle sette, in una palazzina di due piani in via di Compietra nella frazione di Stazione di Montale. Per fortuna non ci sono stati danni alle persone, ma l’edificio è stato investito dalle fiamme e solo l’intervento dei vigili del fuoco di Pistoia ha consentito di contenere l’incendio e soprattutto di impedire che si propagasse agli immobili circostanti.
La palazzina incendiata si trova infatti nell’abitato di Stazione ed è circondata da altre abitazioni ed ha di fronte due grandi condomini. Le fiamme si sono sviluppate all’interno, in una camera del primo piano e da lì si sono estese agli altri locali del piano e anche a quelli di una parte del piano terra. Le cause che hanno provocato l’inizio dell’incendio sono oggetto di accertamenti. Le operazioni di spegnimento sono state difficoltose a causa della quantità ingente di materiale tessile che era accumulato nella stanza. Il personale dei Vigili del Fuoco è stato impegnato in un accurato smassamento del materiale e in una operazione di spegnimento molto minuto e accurato. Le autorità locali, su indicazioni dei vigili del fuoco intervenuti, stanno valutando le condizioni di fruibilità dello stabile coinvolto dall’incendio. La palazzina ha la facciata annerita dalle fiamme e ancora nella zona è rimasto l’odore acre di bruciato.
Situazione molto difficile oltreconfine, in Slovenia
(ANSA) – Trieste 23 luglio 2022
Se l’enorme incendio sviluppatosi sul Carso triestino sembra finalmente sotto controllo e ancora decine di vigili del fuoco e tre elicotteri stanno operando, gravi problemi si segnalano pochi chilometri più a Est, giusto oltreconfine, in Slovenia, dove si è spostato il fronte del fuoco.
Ieri sono state evacuate centinaia di persone che hanno trascorso la notte fuori casa, molte in un centro di raccolta appositamente allestito.
Preoccupano in particolare le aree vicino a Cerje e Trstelje mentre vengono segnalati nuovi focolai. Sul posto sono già al lavoro 11 elicotteri. Tornando in Italia, è sotto controllo anche l’incendio divampato ieri a Savogna, in Friuli ma problemi si verificano ancora in Val Resia, dove resistono focolai e i collegamenti sono ancora interrotti. Oggi sulla zona opereranno un Canadair e due elicotteri; uno di questi ultimi farà anche alcuni lanci d’acqua a Pulfero (Udine) per spegnere definitivamente il rogo divampato ieri. Nel primo pomeriggio giungerà in Val Resia il vicegovernatore del Fvg con deleghe alla Protezione civile e alla Salute, Riccardo Riccardi, per effettuare un sopralluogo. (ANSA).
La temperatura delle rotaie sulla Linea 2 della Metropolitana di Milano ha superato, nel tratto scoperto, i 60 gradi e i convogli sono stati costretti a rallentare le loro corse per “precauzione“. E’ quanto previsto dai protocolli ferroviari dell’Atm. Il tratto interessato dalle temperature roventi si snoda verso Cologno e Gessate a est della città e verso Assago a ovest. I rallentamenti non hanno finora determinato forti disagi, ma non si esclude che si riflettano a intermittenza sulle altre reti.
Per la prima volta toccate queste temperature – La temperatura delle rotaie della Linea 2 della Metropolitana milanese, nel suo tratto scoperto, è giunta al di sopra dei 57-60 gradi, e, come previsto dai protocolli ferroviari Atm. E’ la prima volta che succede e per questo si è deciso il rallentamento dei convogli a scopo precauzionale. Il tratto interessato si snoda per alcune stazioni sia a est, verso Cologno e Gessate e a ovest verso Assago.
La stratta di Suning, le voci sul cambio della guardia el’insoddisfazione di Conte per la dieta imposta dalla Cina. Ecco i numeri (rerali) dell’ultimo anno di investimenti
Il mercato a costo zero e che ha abolito il verbo “volere” già dalla scorsa estate è stato ormai sdoganato a livello comunicativo da Antonio Conte e Beppe Marotta, le due braccia operative della proprietà Suning sull’Inter. Zero investimenti, non esce nessuno e non entra nessuno (anche se si ascoltano eventuali proposte per i giocatori in esubero) e una situazione economica del club che fa i conti con la crisi da Covid al pari di tutto il reato del movimento. In Italia e non solo. La scorsa estate, per intenderci, è stato il Real Madrid a varare l’austerità totale consegnando a Zidane solo il rientro di qualche prestito e nulla più.
Non c’è da stupirsi, insomma, anche se nel caso di Sinung le voci di una volontà di distacco almeno parziale dall’Inter si stanno moltiplicando e creano fibrillazioni intorno alla squadra nel momento decisivo della stagione, con Conte in corsa per lo scudetto dopo l’addio dolorosissimo, anche dal punto di vista finanziario, alla Champions League. Ma quanto ha speso realmente l’Inter sul mercato negli ultimo sei mesi? E quanto nella stagione precedente, ovvero la prima di Conte sulla panchina nerazzurra? continua a leggere
Lukaku 74,1 ml
Barella 40,5
Hakimi 43
Eriksen 27,5
Radu 10,6
Agoumè 4,5
una serie di operazioni minori
Totale 200,2 milioni
Riscatto di
Sensi 25
Pinamonti 20
Darmian 2,5
Kolarov 1,5
a parametro 0 ma con stipendi pesanti – Alexis Sanchez e Vidal
il rientro di Peresic non riscattato dal Bayern Monaco
Parlare di un’estate senza rinforzi è, dunque, improprio. La frenata , però, c’è stata ed è stata evidente anche nella volontà di allegerirsi di calciatori ritenuti non funzionali anche a costo di perdere qualcosa. E’ il caso di Godin che, insieme a Longo, ha costretto l’Inter svalutazioni con impatto negativo per 3,5milioni di euro. O Nainggolan, prestato in fretta e furia al Cagliari a gennaio 2021, così come in prestito sonostati fatti partire nel corso dei mesi Joao Mario, Dimarco, Lazaro ( acquisto totalmente sbaglaito)il giovane Emmers e Candreva, l’unico legato a un obbligo di riscatto da parte della Sampdoria.
Sul posto squadre dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza l’area dell’ex villaggio turistico. La colonna di fumo nera visibile a chilometri di distanza e dalla spiaggia di Ostia
L’incendio nel cuore della pineta di Castel Fusano vicino al Country Club
Un nuovo incendio minaccia la pineta di Castel Fusano. A bruciare, questa volta, è la proprietà del «Country Club», un ex villaggio turistico oggi trasformato in pub ristorante. Le fiamme sono divampate poco prima delle 17 di oggi e, complice il forte vento, si sono espanse rapidamente, divorando la vegetazione circostante. La colonna di fumo nera che ne è scaturita è ben visibile da chilometri di distanza e dalla spiaggia di Ostia, dove in molti si sono allarmati, dando vita ad un tam tam social. Sul posto sono intervenute tre squadre dei vigili del fuoco che, con l’ausilio di quattro elicotteri, due autobotti e i volontari delle associazioni di protezione civile, hanno iniziato le operazioni di spegnimento, attualmente ancora in corso.
Due Canadairhanno raggiunto il luogo dell’incendio per domare le alte fiamme e contenere l’incendio in un area definita. Al momento, non risultano feriti o intossicati. Aperto negli anni settanta, il “Country Club” – un tempo tenuta di caccia dei principi Chigi e oggi di proprietà dei loroeredi – si trova nel cuore della Riserva naturale statale del litorale romano e per quasi quarant’anni è stato adibito a villaggio turistico. La struttura, che si costituisce di due antichi casali, offriva ai visitatori anche postazioni per i camper, bungalow, tende e case mobili. continua a leggere
Sono diversi i grandi nomi ancora in cerca di un contratto, non solo in serie A. E molti altri hanno dovuto accettare cifre più basse o andare in campionati minori per continuare a giocare
Quando svincolarsi non conviene – Acquistare un giocatore a parametro zero ha i suoi pro e i suoi contro. Se è vero che il costo del cartellino è nullo, spesso per convincerlo a sposare la tua causa c’è bisogno di un’offerta più alta del normale lato ingaggio. O almeno così si pensava. Questa estate 2022 sta mostrando come trovare un contratto di livello non sia più così facile. Che sia per una politica di contenimento dei costi post-pandemia o per una valutazione tecnica dei giocatori sul mercato, sono diversi i giocatori svincolati che non hanno ancora trovato un contratto all’altezza delle aspettative.
Coordinatrice della Protezione civile muore schiacciata da un albero a Prepotto
Elena Lo Duca, 56 anni, coordinatrice della Protezione civile della zona
PREPOTTO, 21 luglio 2022
Continua l’emergenza incendi nella nostra regione, dal Carso al Friuli, e si registra purtroppo una tragedia nel primo pomeriggio di oggi, giovedì 21 luglio. Una volontaria è morta schiacciata da un albero durante le operazioni di spegnimento delle fiamme di un incendio scoppiato a Prepotto. Si tratta di Elena Lo Duca, 56 anni (non 55 come inizialmente comunicato), coordinatrice della Protezione civile della zona.
«Una guerriera» e una volontaria esperta, sempre pronta ad aiutare il territorio. Anche questa volta Elena Lo Duca, la coordinatrice della Protezione civile di Prepotto, morta mentre stava bonificando l’area di un incendio appena domato, aveva deciso di dare il proprio contributo.
E giovedì pomeriggio, 21 luglio, mentre stava ripulendo l’area dai rami bruciati dalle fiamme, è stata colpita da un albero lesionato dall’incendio, in un bosco nella frazione di Cialla di Prepotto. Elena è caduta a terra esanime. Sul posto sono intervenuti tempestivamente gli operatori sanitari del 118 con un’ambulanza. Nonostante i tentativi di salvarle la vita, la volontaria è deceduta sul posto. Troppo gravi le ferite riportate. continua a leggere
Fiamme nei boschi e polveri in città, situazione critica dal Carso al Friuli: Ffp2 raccomandate a Trieste. Riaperta l’A4, si lavora per ripristinare il traffico ferroviario
Lapidi annerite nel cimitero. «Perso tutto il raccolto, le galline si sono salvate»
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Tendenza aggiornata su temperature e precipitazioni per il mese clou dell’Estate
Stiamo già vivendo la più calda estate della storia climatica italiana e le ultime previsioni stagionali del Centro Europeo confermano che pure ad Agostoci attendono valori fuori dal normale. Le vacanze estive sono a rischio?
Per poter rispondere a questa domanda dobbiamo affidarci alle cosiddette proiezioni climatiche sul lungo periodo (Agosto): un tempo decisamente poco affidabili e mero oggetto di studio e di interesse per curiosi e appassionati, le proiezioni stagionali sono oggi diventate un valido strumento di prognosi scientifica, con decisivi contributi nella valutazione climatica a più lunga scadenza. In Europa leader del settore è il Centro Europeo per la Previsione Meteorologica a Medio termine,ECMWF, di Reading (Regno Unito).
Ebbene, pare che il caldo estremo che stiamo già vivendo possa proseguire quanto meno fino all’inizio di Agosto (salvo per veloci break temporaleschi su alcune regioni, specie settentrionali), quando andrà ulteriormente rafforzandosi ilvasto campo di alta pressione di origine africana, destinato a imporsi in maniera sempre più significativa sul bacino del Mediterraneo. L’ultima proiezione del Centro Europeo conferma una tendenza votata al gran caldo nel periodo tradizionalmente clou delle vacanze italiane: come possiamo vedere dalla mappa sottostante si notano delle aree colorate di rosso, ebbene quella colorazione come riporta la legenda indica temperature ben oltre la media fino a +5/6°C; a maggiore rischio appaiono stando ai dati attuali le regioni del Nord, seguite da quelle del Centro (soprattutto il versante tirrenico). Il dato più preoccupante è che questa anomalia termica riguarda quasi tutto il Vecchio Continente, dalla Penisola iberica fino alla Russia, a conferma dell’eccezionalità di questa estate che rischia di rientrare tra le più calde mai registrate in Europa.
Per questo motivo è assolutamente lecito parlare di “rischio“: in concreto, infatti, si tratta di ripetute ondate di caldo in arrivo dal cuore dell’Africa (Deserto del Sahara), con punte massime pronte a schizzare diffusamente oltre i 35°C, soprattutto in Val Padana, sulle zone interne delle due Isole maggiori e su parte delCentro-Sud peninsulare. Usare la parola “rischio” è assolutamente opportuno perché queste fasi anomale e roventi vanno trattate alla stessa stregua delle “ondate di maltempo” in quanto possono provocare seri danni: siccità prolungate, problemi alla salute e non ultimo il pericolo, indiretto, di eventi meteo estremi. Infatti, tutto questo calore in eccesso aumenta anche l’energia potenziale in gioco, con la conseguenza di avere grandinate e nubifragi ogni qual volta degli spifferi di aria fresca riescono a “bucare” lo scudo anticiclonico. Giusto quindi parlare di vacanze a rischio, anche se non per piogge e temporali, ma per un motivo diverso.
L’estate dovrebbe dunque proseguire su questo trend climatico, con continue vampate di aria calda dall’Africa, come annunciato dalle ultime proiezioni stagionali dall’autorevolissimoCentro Europeo.
Aggiornamenti meteo per la fine di Luglio: possibile break temporalesco
Quando finirà questo caldo opprimente? Una nuova fiammata africana sta attanagliando l’Italia a causa della presenza di un robusto promontorio anticiclonico sub-sahariano, da noi denominato Apocalisse4800. Il 4800 sta ad indicare l’inusuale quota che ha raggiunto negli ultimi giorni lo zero termico, ovvero la quota alla quale si registrano temperature di 0°C nella libera atmosfera, mai così alta. Ciò significa che pure sulle vette più alte d’Europa, come ad esempio su quella del Monte Bianco (alta 4809 metri) il ghiaccio si fonde; trattandosi della cima più elevata dell’arco alpino dunque, va da sé che tutte le Alpi sono a rischio di fusione dei ghiacci.
Condizioni meteo fuori dal normale si stanno susseguendo in verità ormai da tante settimane con temperature ben oltre le medie climatiche e zero piogge: insomma, il clima sta proprio esagerando e siete in molti a chiedere: ma finirà?
Qualcosa potrebbe muoversi in questo senso entro la fine del mese. E’ questa la notizia più importanteche emerge dagli ultimissimi aggiornamenti: la causa sarebbe un’incursione fresca proveniente dal Nord Europa e in grado di provocare un break temporalesco su parte del nostro Paese.
Se analizziamo il quadro sinottico generale sul Vecchio Continente possiamo notare come alle alte latitudini, grossomodo tra Groenlandia e Islanda, siano presentivaste aree di bassa pressione (cicloni) ricolme di aria fredda e instabile di origine Polare: l’ipotesi è che parte di queste fresche correnti possano scendere di latitudine, costringendo di fatto l’anticiclone ad arretrare, quanto meno temporaneamente, verso le proprie terre d’origine. E’ possibile che sullo scacchiere europeo si vengano a creare zone di convergenza dove interagiscono queste importanti figure meteorologiche e dal cui contrasto possono scaturire eventi meteo estremi (grandinate, alluvioni lampo, tornado), come purtroppo anche la cronaca recente ci ricorda.
Secondo gli ultimi aggiornamenti le date da segnare col circoletto rosso sono quelle del 26 e del 27 Luglio. Proprio durante gli ultimi giorni del mese, infatti, non escludiamo la possibilità di forti temporali, in particolare sulle regioni del Nord. Attenzione perché a causa delle tanta energia in gioco (umidità e calore nei bassi strati dell’atmosfera trasportati in precedenza dall’anticiclone) e dei forti contrasti tra masse d’aria completamente diverse, si verranno a creare le condizioni ideali per lo sviluppo di imponenti celle temporalesche in grado di scatenare localmente forti colpi di vento e grandinate e, più raramente,tornado.
Ovviamente, vista la distanza temporale e le incertezze legate alla traiettoria delle correnti perturbate, questa prima tendenzava presa con le pinze e, lo diciamo già da ora. Inoltre, se anche dovesse verificarsi, essa non pare in grado di dare un colpo troppo duro al caldo opprimente, sicuramente non un colpo definitivo. Si tratterebbe infatti solamente di un break temporalesco, tra l’altro limitato ad alcune regioni. Vi aggiorneremo.
Umberto Cairo – (Photo by Gabriele Maltinti/Getty Images)
L’operazione Bremer è conclusa: il difensore brasiliano è pronto a diventare un giocatore della Juventus, dopo che il club bianconero ha superato l’Inter trovando l’accordo con il Torino. Al centro non ci sarebbe, tuttavia, solo l’offerta più alta presentata dal club bianconero.
Come riportato da Libero, infatti, le indiscrezioni in ambienti finanziari parlano di una operazione legata in qualche modo al Lodo Blackstone, lo scontro tra la Rcs guidata da Cairo e il fondo statunitense sul tema della vendita della storica sede di via Solferino a Milano. Uno scontro risolto nei giorni scorsi dopo anni di battaglia, con Cairo che ha accettato di riacquistare il palazzo di via Solferino versando 70 milioni complessivi a Blackstone. Operazione in cui, spiega il quotidiano, Exor (la holding degli Agnelli-Elkann azionista di maggioranza, tra le altre, di Juventus, Stellantis e Ferrari)avrebbe dato una mano a Cairo nel sostenere le spese.
Una indiscrezione che potrebbe avere un fondamento, considerando che la cessione della sede di via Solferino avvenne prima dell’era Cairo in Rcs: nel 2013 infatti il principale azionista del gruppo editoriale alla guida tra gli altri di Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport era Exor, tramite FCA, guidando Rcs all’interno di un “patto di sindacato” con gli altri soci Pirelli, Della Valle, Pesenti, Conti, Mediobanca e Unipolsai. A fine 2013, i soci decisero di vendere a Kryalos, società partecipata da Blackstone, gli immobili di via Solferino per 120 milioni di euro (con un canone di affitto da 10,3 milioni annui per mantenere le redazioni di Corriere della Sera e Gazzetta nel palazzo).
Nel 2016, poi, FCA uscì da Rcs, con la scalata alla maggioranza da parte di Urbano Cairo. Nel novembre 2018, alla luce delle voci su una possibile nuova cessione del palazzo da Blackstone ad Allianz per 250 milioni, Rcs decise di ricorrere a un arbitrato a Milano per chiedere l’annullamento della vendita, alla luce del fatto che sia avvenuta in un periodo di grosse difficoltà finanziarie per il gruppo e per questo debba essere considerata nulla alla luce della normativa italiana sull’usura. Da qui è nato un lungo tira e molla, con anche una causa intentata da Blackstone a New York per un risarcimento da 600 milioni da parte di Rcs e Cairo. Le richieste di Cairo tuttavia sono state rigettate a Milano, sia dalla Camera Arbitrale che dai successivi ricorsi: da qui la decisione nei giorni scorsi di chiudere lo scontro riacquistando gli immobili di via Solferino per 70 milioni.
Sul possibile aiuto da parte di Exor nella vicenda, va d’altro canto sottolineato che John Elkann ed Exor in una parte non certo maggioritaria dei propri impegni industriali sono anche rivali di Cairo nel settore dell’editoria: la holding degli Agnelli-Elkann è infatti azionista di maggioranza di Gedi, che pubblica tra gli altri i quotidiani La RepubblicaeLa Stampa.
L’impianto Fincantieri ancora chiuso. Riapre parzialmente la A4
Sono ripresi stamattina all’alba i sorvoli dei mezzi aerei per cercare di arginare il devastante incendio divampato ormai 48 ore fasul Carso, tra Monfalcone e Trieste. La flotta è composta da ben 11 velivoli: nove elicotteri di vigili del fuoco e Protezione civile e due Canadair. In Versilia è di 560 ettari la stima della superficie bruciata a causa del rogo scoppiato lunedì a Massarosa. Venti nuovi incendi si sono sviluppati ieri in Toscana – dove sono andati in fumo oltre 850 ettari di verde – una dozzina in Campania. Oltre alle fiamme che stanno devastando il Carso altri due roghi sono divampati ieri mattina in Friuli Venezia Giulia.continua a leggere
Incendi in Italia, prosegue rogo in Versilia: colpite le frazioni di Massarosa