Tutta Italia verso la zona rossa il 3, 4 e 5 aprile. Le regioni gialle dovrebbero passare in arancione. Brusaferro: «L’Rt in Italia è 1,16». È quanto emerge dalla riunione in corso tra governatori delle regioni e governo
Il decreto che sarà approvato oggi dal consiglio dei ministri sostituisce il Dpcm e sarà in vigore dal 15 marzo al 6 aprile. E introdurrà misure più restrittive: sia riguardo al colore delle regioni, con numerosi passaggi alla zona rossa e a quella arancione, sia riguardo alle chiusure previste durante le vacanze di Pasqua. È questa l’indicazione che filtra dalla riunione in corso in queste ore tra governatori e governo per illustrare le misure che saranno inserite nel decreto.
Pasqua in Lockdown – L’intenzione del governo sarebbe quella di blindare le vacanze di Pasqua: tutto il Paese dovrebbe passare in zona rossa il 3,4 e 5 aprile.
Le regioni gialle che diventano arancioni – Il ministro della Salute Speranza avrebbe inoltre dichiarato che tutte le regioni gialle dovrebbero passare alla fascia di rischio arancione.Sardegna, unica zona bianca – La Sardegna dovrebbe restare bianca.
Le regioni verso la zona rossa – Rischiano di passare alla zona rossa la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, le Marche, il Trentino Alto Adige, l’Emilia-Romagna e il Friuli-Venezia Giulia. Ma non solo. Anche il Lazio (dove ieri l’Rt è arrivato a 1,3) potrebbe passare alla fascia più rigorosa direttamente da quella gialla e lo stesso potrebbe accadere alla Calabria. Ancora rosse dalla scorsa settimana sono invece Campania, Basilicata e Molise. La Toscana, arancione, è in bilico.
I nuovi divieti dopo l’aumento del numero di casi – L’Rt nazionale è a 1,16 e stiamo sfiorando 250 casi per 100mila abitanti. Lo ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ai governatori. La riunione tra i rappresentanti delle regioni e il governo arriva dopo giorni di dati preoccupanti, con la curva epidemiologica in rapida salita. Atteso per oggi un decreto per modificare il Dpcm in senso restrittivo, introducendo serrate per i bar e i ristoranti, chiudendo le scuole e limitando le aperture di negozi, parrucchieri e centri estetici.