



















































Il Giudice sportivo Mastrandrea dà ragione al Torino, riconosce la fattispecie della causa di «forza maggiore così come descritta dalle norme federali» e di fatto invita la Lega a trovare una nuova data per Lazio-Torino. Dunque, niente 3-0 a tavolino e nessun punto di penalizzazione per il club granata che, bloccato dalla Asl locale, lo scorso 2 marzo non si presentò allo stadio Olimpico di Roma. Probabile, però, che ora che il presidente della Lazio, Claudio Lotito, si «affidi» alla Corte sportiva d’appello federale.
Lazio-Torino si doveva giocare appunto martedì 2 marzo. I granata erano alle prese con un focolaio Covid (positivi otto giocatori, un medico e un collaboratore della società) che aveva già portato al rinvio della gara interna con il Sassuolo: situazione considerata particolarmente insidiosa per le incertezze generali legate alla variante inglese. Lunedì 1 marzo la Asl di Torino aveva ribadito (con tanto di mail ufficiale alla Lega) il divieto alla squadra di Cairo di ogni tipo di spostamento se non casa-Filadelfia e viceversa, fino alla mezzanotte di martedì. Il giorno della gara Gabriele Gravina sembrò poi servire un assist alla Lega: «La disposizione della Asl di Torino non è dell’ultima ora, ma di qualche giorno fa e se non fosse stata rispettata si sarebbero rischiate sanzioni civili e penali», disse il numero uno Figc, ritenendo quindi impossibile «ipotizzare il regolare svolgimento della partita».
Ma i club negarono comunque il rinvio al Torino. All’Olimpico di Roma si presentarono allora solo Lazio e arbitro. Palla al giudice sportivo, e Mastrandrea non prese subito decisioni, in attesa di studiare tutte le carte: supplemento d’indagine, gara sub iudice. Fino ad oggi.
Un vasto incendio si è sviluppato venerdì mattina a bordo della nave da crociera Msc «Lirica» mentre si trovava nel porto di Corfù, in Grecia. L’imbarcazione non è in servizio da mesi, a causa del blocco dei viaggi dovuto alla pandemia. Secondo l’agenzia AFP a bordo ci sarebbero stati solo i 51 membri dell’equipaggio, che sono stati comunque tratti subito tutti al sicuro.
L’incendio – Ignote al momento le cause del rogo, che si sarebbe diffuso da una scialuppa di salvataggio vuota sul ponte 6, secondo quanto rende noto la compagnia. Per la Polizia portuale, che ha aperto un’indagine, l’incendio sarebbe scoppiato in una cabina. Le squadre di emergenza sono intervenute per contenere le fiamme in un primo momento e successivamente hanno affiancato i vigili del fuoco.
La nave – Costruita nel 2002, la Msc «Lirica» è una delle più anziane delle flotta Msc e sei anni fa era stata sottoposto a un’intensa operazione di riammodernamento alla Fincantieri di Palermo. La Lirica può ospitare 1.984 passeggeri e 721 membri dell’equipaggio. Lunga 275 metri e larga 32, si eleva su 13 ponti, 9 dei quali riservati ai passeggeri.
“Sulla base dell’evidenza scientifica, il governo ha adottato misure restrittive che abbiamo giudicato adeguate e proporzionate. Lo abbiamo fatto con un decreto legge, che vedrà il Parlamento pienamente coinvolto nella discussione“. Così, il premier Mario Draghi, parlando nella sua visita all’hub vaccinale di Fiumicino, dopo il cdm con le nuove regole per contenere l’epidemia di Covid-19. “Sono consapevole che le misure di oggi avranno conseguenze sull’istruzione dei figli, sull’economia e sullo stato anche psicologico di noi tutti. Sono necessarie per evitare un peggioramento che renderebbe inevitabili provvedimenti ancora più stringenti“, ha proseguito il premier. “Per venire incontro alle esigenze delle famiglie, abbiamo deciso, già nel decreto legge di oggi, di garantire il diritto al lavoro agile per chi ha figli in didattica a distanza o in quarantena. Per chi svolge attività che non consentono lo smart working, sarà riconosciuto l’accesso ai congedi parentali straordinari o al contributo baby-sitting“, ha aggiunto. .A cura di Camilla Romana Bruno.
Spostamenti, attività commerciali, scuola e sport. Le regole della zona rossa, previste dal Dpcm del 2 marzo 2021, potrebbero estendersi a nuove regioni dal prossimo lunedì. L’ipotesi è che vengano applicate anche alle altre regioni e quindi in tutto il paese durante le festività pasquali, con eventuali deroghe nei giorni di Pasqua e pasquetta.
Nuove restrizioni in arrivo. Quando scattano anche gli asili nido dovranno chiudere. Il governatore: «Ce lo dicono i dati, pur contenuti dalle scelte prese la settimana scorsa che sono servite a rallentare il virus»
È ufficiale: da lunedì la Lombardia cambia colore (per la 16esima volta in 5 mesi) tornando rossa. La decisione, maturata negli ultimi giorni con la progressione dei numeri, è diventata ufficiale dopo il monitoraggio di venerdì mattina. Con il ministro della Salute Roberto Speranza che ha confermato che firmerà l’ordinanza con il cambio di fascia. Rammaricato il presidente della Regione, Attilio Fontana: «La Lombardia purtroppo si prepara a diventare zona rossa. Ce lo dicono i dati, pur contenuti dalle scelte prese la settimana scorsa che sono servite a rallentare il virus. Mi auguro che sia l’ultimo sacrificio chiesto ai nostri cittadini perché poi spero che arrivino i vaccini necessari per iniziare la vaccinazione di massa, in modo che non debbano più esserci limitazioni alla nostra vita».
Il cambio comporterà anche la chiusura degli asili nido, oltre che delle altre scuole, già passate in didattica a distanza durante la settimana in arancione rinforzato. La zona rossa scatterà da lunedì e non nel weekend. Su questo tema si era ventilata una divisione, con la linea del nuovo governo che aveva promesso di evitare comunicazioni last minute per creare ulteriori disagi alla gente, ma soprattutto ai commercianti. Ma dall’altra le pressioni per stringere le opportunità di contatti sociali in un fine settimana dal meteo favorevole.
«Ad un anno dall’inizio della pandemia, non credo che abbiamo commesso degli errori nella gestione dell’emergenza, ma che il virus è più complicato di quello che gli stessi scienziati potessero immaginare – ha dichiarato Fontana -. A più di un anno di distanza non abbiamo ancora trovato una cura specifica. Grazie al cielo abbiamo fatto quasi un miracolo a trovare i vaccini, che sono l’unica nostra ancora di salvezza». Queste varianti attaccano molto anche i giovanissimi ha aggiunto il governatore -. Una delle categorie più contagiate è quella che va dai 9 ai 18 anni, il virus sta cambiando i soggetti su cui si installa. Bisogna prestare molto attenzione. È una sofferenza che mi auguro che nell’arco di qualche mese si concluderà».
E proprio il tema delle varianti diventerà centrale anche nella gestione delle fasce di colore per le Regioni nelle prossime settimane. Il Cts da tempo chiede automatismi per far scattare le misure in tempo reale. Così tornerà ad essere vincolante l’indice Rt, qualora si superi la soglia dell’1,25. E l’incidenza delle varianti nella percentuale dei nuovi contagiati.
Per quanto riguarda la situazione sanitaria, «a livello di occupazione dei posti negli ospedali siamo intorno al 40%», ha riferito Fontana: «Una situazione di pressione, ma non di angoscia. Le terapie intensive sono anch’esse in una situazione di pressione, ma di controllo della situazione». Sui vaccini, «ci sono stati degli intoppi sulla convocazione e la predisposizione delle liste», ha ammesso Fontana. A proposito del caso di giovedì a Niguarda, dove sono stati convocati 900 over 80 a fronte della disponibilità di 600 vaccini, ha parlato di un caso «che non avrebbe dovuto verificarsi», «sicuramente un errore», e ha ringraziato gli operatori sanitari che hanno vaccinato comunque tutti. «A ieri sera – ha concluso Fontana – le persone vaccinate in Lombardi erano 930mila», ma per completare le vaccinazioni degli over 80 «ci vorranno ancora parecchie settimane» perché mancano le dosi del vaccino Pfizer.
Il decreto che sarà approvato oggi dal consiglio dei ministri sostituisce il Dpcm e sarà in vigore dal 15 marzo al 6 aprile. E introdurrà misure più restrittive: sia riguardo al colore delle regioni, con numerosi passaggi alla zona rossa e a quella arancione, sia riguardo alle chiusure previste durante le vacanze di Pasqua. È questa l’indicazione che filtra dalla riunione in corso in queste ore tra governatori e governo per illustrare le misure che saranno inserite nel decreto.
Pasqua in Lockdown – L’intenzione del governo sarebbe quella di blindare le vacanze di Pasqua: tutto il Paese dovrebbe passare in zona rossa il 3,4 e 5 aprile.
Le regioni gialle che diventano arancioni – Il ministro della Salute Speranza avrebbe inoltre dichiarato che tutte le regioni gialle dovrebbero passare alla fascia di rischio arancione.Sardegna, unica zona bianca – La Sardegna dovrebbe restare bianca.
Le regioni verso la zona rossa – Rischiano di passare alla zona rossa la Lombardia, il Piemonte, il Veneto, le Marche, il Trentino Alto Adige, l’Emilia-Romagna e il Friuli-Venezia Giulia. Ma non solo. Anche il Lazio (dove ieri l’Rt è arrivato a 1,3) potrebbe passare alla fascia più rigorosa direttamente da quella gialla e lo stesso potrebbe accadere alla Calabria. Ancora rosse dalla scorsa settimana sono invece Campania, Basilicata e Molise. La Toscana, arancione, è in bilico.
I nuovi divieti dopo l’aumento del numero di casi – L’Rt nazionale è a 1,16 e stiamo sfiorando 250 casi per 100mila abitanti. Lo ha spiegato il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro ai governatori. La riunione tra i rappresentanti delle regioni e il governo arriva dopo giorni di dati preoccupanti, con la curva epidemiologica in rapida salita. Atteso per oggi un decreto per modificare il Dpcm in senso restrittivo, introducendo serrate per i bar e i ristoranti, chiudendo le scuole e limitando le aperture di negozi, parrucchieri e centri estetici.
Un principio di incendio si è sviluppato stamattina nell’archivio del teatro alla Scala che si trova all’interno del deposito in via Gottlieb Wilhelm Daimler, alla periferia di Milano, causando tanto fumo ma nessun danno. Secondo quanto riferito dei vigili del fuoco, il principio di incendio è stato causato da alcune scintille provocate dai lavori nell’edificio cadute sul materiale custodito. Più precisamente, nei lavori di coibentazione eseguiti da una ditta esterna si sono create queste scintille cadute su materiale all’interno di una intercapedine del muro. Questo ha provocato la colonna di fumo che ha fatto scattare l’allarme. I vigili del fuoco hanno spento il principio d’incendio.
Adriano Galiani – Beppe Marotta
L’amministratore delegato del club brianzolo sarebbe in buone condizioni e avrebbe optato per il ricovero in ospedale soltanto per un monitoraggio costante della situazione. L’ad nerazzurro all’Humanitas
Sempre il Covid è la causa del ricovero in ospedale di Beppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter. Marotta, positivo dallo scorso 25 febbraio, si trova all’Humanitas di Rozzano: il dirigente nerazzurro è sotto osservazione ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni.
Elettra Lamborghini deve rimanere in isolamento causa Covid e non sarà presente nel corso delle prime puntate de L’Isola dei Famosi. Ecco chi la sostituirà
Elettra Lamborghini è risultata positiva al Covid 19: a comunicarlo la stessa cantante in alcune Instagram Stories nelle quali annuncia di aver cominciato la cura con l’eparina per combattere il virus. La notizia arriva a pochi, pochissimi, giorni dall’inizio de «L’isola dei Famosi» che l’avrebbe vista come opinionista insieme con Iva Zanicchi. Elettra dunque dovrà per forza saltare le prime puntate del reality e tra i fan del programma è scattato il toto nome di chi potrà sostituirla: in pole position c’é Tommaso Zorzi, neo vincitore del Grande Fratello Vip, che non ha mai nascosto l’interesse per il mondo televisivo pur essendosi dichiarato scettico in una prima versione. continua a leggere
«C’è solo un nesso temporale e non causale» fra la morte del militare di Catania e la vaccinazione con AstraZeneca, ricevuta poche ore prima. «In attesa di raccogliere maggiori elementi anche attraverso la risposta dell’autopsia», Aifa sospende (mantenendo la fiducia in una soluzione positiva) il giudizio sul caso che minaccia di compromettere il normale corso della campagna di immunizzazione col preparato dell’azienda anglo-svedese.
Il direttore dell’Agenzia del farmaco Nicola Magrini tende ad essere rassicurante: «Dobbiamo continuare a credere nel valore di questi vaccini, il rapporto fra il beneficio e il rischio resta favorevole. Bisogna considerare questi eventi con molta tranquillità e credere nella validità della campagna di profilassi. Il preparato di AstraZeneca è capace di prevenire la malattia e gli effetti gravi». Aifa ha dunque optato per una temporanea sospensione del lotto «fino a quando avremo elementi certi per escludere o confermare il nesso causale con gli episodi verificatisi in Italia». È la stessa prudenza raccomandata dall’ente regolatorio europeo Ema. Il fatto che gli eventi avversi, in Italia e all’estero, si siano concentrati in un ristretto lasso di tempo ha fatto alzare il livello di guardia.
Il caso del lotto italiano ABV2856 – Il lotto italiano cui appartengono le dosi sospettate di reazioni avverse gravi (identificato col numero ABV2856) è stato «bloccato in via precauzionale» e non ci sono elementi per ritenere al momento che l’inoculazione possa aver provocato un effetto «che non è mai stato segnalato nonostante nel mondo siano state inoculate diversi milioni di dosi, più di 10 solo nel Regno Unito». Finora, ha detto Magrini, i 40 decessi avvenuti nel corso della campagna portata avanti oltre che con dosi Astrazeneca, soprattutto con Pfizer e Moderna, «sono stati attentamente esaminati. Non erano correlati alle inoculazioni». continua a leggere
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MODULISTICA PER VACCINAZIONE OVER80
Grazie all’azione dell’amico sindaco di Bollate, Francesco Vassallo, posso mettere a vostra disposizione la modulistica che in questi giorni gli anziani devono compilare prima di farsi vaccinare con il vaccino Pfizer.
Potrete così, qualora dobbiate vaccinarsi o accompagnare una persona anziana, non perdere tempo con la compilazione ed aiutare a snellire procedure e tempi.
Incidente durante il giardinaggio per Gianni Morandi che è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Bologna con ustioni alle mani e alle gambe. Il cantante di Monghidoro, 76 anni, «stava bruciando delle sterpaglie quando è scivolato, si è aggrappato e si è procurato delle ustioni. Si è molto spaventato e lo hanno portato subito a Bologna dopo l’intervento del 118» riferiscono dal suo entourage.
Poche ore prima Morandi aveva postato sui suoi profili social un selfie proprio mentre era intento a potare e tagliare piante nella sua campagna mostrando un paio di nuovi guanti da lavoro.
Dopo aver ricevuto il primo soccorso dai medici di Bologna, Morandi è stato trasferito al Centro Grandi Ustionati di Cesena, dove si trova adesso. Morandi sta bene ma dovrà curare le ustioni che ha riportato alle mani e alle gambe.
un pò di tutto e di più.......
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Costruiamo insieme il futuro della nostra città!
Massimo S. Volonté - Photography