articolo: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/21_marzo_01/covid-lombardia-arancione-rinforzato-esteso-molte-altre-zone-regione-861c1580-7aba-11eb-bfba-4b97c2207ce7.shtml?fbclid=IwAR3vX8yp59kvzTsyzkwjKaJrQK4se-PaMmejwuC7oldbeyq3HFnE6NnfNvg
Il presidente Fontana ha firmato tre ordinanze che entreranno in vigore da mercoledì 3 marzo. Misure più restrittive in dieci Comuni della provincia di Milano, tutta la provincia di Como e buona parte di quelle di Mantova, Pavia e Cremona
Le varianti che avanzano e la necessità di bloccare il contagio là dove sta esplodendo tornano a cambiare colore alla Regione che più di ogni altra ha pagato e continua a pagare il prezzo di un anno di pandemia. La Lombardia, entrata da un giorno in zona arancione, proroga la sua sfumatura più scura e la amplia. Il risultato è una Regione che passa quasi tutta nella nuova tonalità «arancione rafforzato», con scuole chiuse (asili nido esclusi) e didattica a distanza al 100%. Misure che impattano sulla fascia più giovane della popolazione: d’altronde i focolai di varianti sono partiti proprio in classe, col virus «modificato» che corre veloce tra i ragazzi.
I Comuni che erano già in questa fascia (tutta la provincia di Brescia, otto Comuni della Bergamasca e Soncino, in provincia di Cremona) vi rimangono ancora una settimana e inglobano altri 49 Comuni più un’intera provincia, quella comasca. Altri due, quindi, i capoluoghi di provincia dove le misure di contenimento del contagio saranno «rafforzate» rispetto al resto della Regione, oltre a Brescia: Como e Cremona.
Oggi il presidente Attilio Fontana ha firmato tre nuove ordinanze che entreranno in vigore da mercoledì e dureranno una settimana, con l’obiettivo di rafforzare le misure di prevenzione e contrasto al Covid su diverse aree del territorio. La decisione è stata presa, informa Palazzo Lombardia, «sulla base delle raccomandazioni della Commissione indicatori Covid 19 di Regione Lombardia e sentito il ministero della Salute». Nell’ordinanza che allarga la fascia si fa riferimento alle «evidenze risultanti dal contesto epidemiologico» e «alla peculiarità del contesto sociale ed economico dei medesimi territori».
Nel dettaglio, entrano in fascia arancione rafforzato anche 18 Comuni della provincia di Mantova:
- Viadana,
- Pomponesco,
- Gazzuolo,
- Commessaggio,
- Dosolo,
- Suzzara,
- Gonzaga,
- Pegognaga,
- Moglia,
- Quistello,
- San Giacomo delle Segnate,
- San Benedetto Po,
- Asola,
- Castelgoffredo,
- Casaloldo,
- Medole,
- Casalmoro,
- Castiglione delle Stiviere,
12 del pavese:
- Casorate Primo,
- Trovo,
- Trivolzio,
- Rognano,
- Giussago,
- Zeccone,
- Siziano,
- Battuda,
- Bereguardo,
- Borgarello,
- Zerbolò,
- Vidigulfo
dieci nel milanese:
- Motta Visconti,
- Besate,
- Binasco,
- Truccazzano,
- Melzo,
- Liscate,
- Pozzuolo Martesana,
- Vignate,
- Rodano,
- Casarile,
nove in provincia di Cremona:
- oltre al capoluogo,
- Spinadesco,
- Castelverde,
- Pozzaglio ed Uniti,
- Corte dei Frati,
- Corte de’ Cortesi con Cignone,
- Spineda,
- Bordolano
- Olmeneta
- l’intera provincia di Como.
Passano in arancione scuro anche i Comuni finora rimasti in fascia rossa
i tre sono stati declassati da rosso ad arancione rafforzato in considerazione del miglioramento della situazione epidemiologica. Qui le misure avranno effetto da giovedì 4 e fino all’11 marzo compreso.
All’allargamento della fascia in arancione scuro segue, però, una modifica delle restrizioni imposte. La Regione riapre il servizio per i più piccoli, finora chiuso in questa fascia: tutte le scuole all’interno di quest’area saranno chiuse, eccezione fatta per gli asili nido.
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