Un terremoto di grado superiore a 5 ha colpito la Grecia: l’epicentro a sud del Monte Athos
Terremoto in Grecia vicino al Monte Athos
Un violento terremoto di grado 5,4 ha colpito la Grecia domenica, poco prima delle 14, ora locale.
L’epicentro, situato a una profondità di 7 chilometri secondo le prime stime riportate dall’Osservatorio nazionale di Atene, si trova a sud del Monte Athos. continua a leggere
L’azzurra era al comando della discesa a Zauchensee
Da Raiplay.it / CorriereTv
L’azzurra Sofia Goggia è caduta, senza subire danni, ma arrabbiatissima, mentre era al comando della discesa della Coppa del mondo a Zauchensee (Austria) e così ha lasciato strada libera al trentaquattresimo successo in carriera della svizzera Lara Gut-Behrami che ha vinto in 1’45″78. Dietro di lei, sul podio, la tedesca Kira Weidle (1’45″88) e l’austriaca Ramona Siebenhofer (1’46″22). Per l’Italia ottimo quarto posto della gardenese Nadia Delago, in 1’46″30, suo miglior risultato in carriera su una pista dove in Coppa Europa aveva vinto per ben due volte.
Dopo il via libera dal Cts al nuovo protocollo sugli sport di squadra (ma manca la circolare che spiega su quale base calcolare il 35%) continua a salire il numero di positivi: nella squadra sarda Aresti, Bellanova, Lovato e Grassi si aggiungono ad Oliva e a 5 Primavera, 4 tesserati nel club lagunare, 3 nuovi casi nei campani e uno tra i granata
Il Covid, in particolare la variante Omicron con la sua alta contagiosità, non concede tregua alla serie A. Il giorno dopo il via libera da parte del Comitato Tecnico Scientifico al nuovo protocollo sugli sport di squadra (con la soglia del 35% come limite per far scattare il blocco degli incontri) sale ancora infatti il numero di positivi nei club di serie A. In particolare, stando alle informazioni diffuse dalle società, a registrare i maggiori problemi sono Cagliari, Venezia, Salernitana e Torino. continua a leggere
Confermata la tesi del governo: il tennista rappresenta un “rischio sanitario”, dando fiato alle tesi No Vax. La replica del difensore: “Non ha mai dato sostegno al movimento”
Novak Djokovic – Credit Foto Getty Images
16 gennaio 2022
Novak Djokovic non giocherà gli Australian Open. Finisce così la saga tra il campione serbo di tennis e il governo australiano. L’appello ha dato ragione al governo australiano che lo ritiene un pericolo pubblico, un rischio per la collettività. Questa la sentenza dei tre giudici che, all’unanimità, hanno deciso contro il campione serbo e a favore della decisione del minsitro Hawke che gli aveva di nuovo revocato il visto. Ora il numero uno del mondo dovrà lasciare il paese quanto prima, non potrà rientrarvi per i prossimi tre anni se non per motivi impellenti e dovrà anche pagare tutte le spese legali.
Djokovic era rappresentato dal consulente legale di Hall & Wilcox,tra cui Paul Holdenson, QC, Nick Wood, SC e Nik Dragojlovic. Stephen Lloyd, SC, appare con Christopher Tran, Naomi Wootten e JuliaNicolic per il Ministro dell’Immigrazione.
“Vorrei fare una breve dichiarazione per commentare gli esiti dell’udienza di oggi in tribunale“. Queste le prime parole del serbo. “Ora mi prenderò del tempo per riposarmi e riprendermi, prima di fare ulteriori commenti oltre questo. Sono estremamente deluso dalla sentenza. Non posso restare in australia e partecipare agli Australian Open: rispetto la sentenza della corte e collaborerò con le autorità competenti in relazione alla mia partenza dal paese. Mi dispiace che l’attenzione delle ultime settimane sia stata su di me e spero che ora possiamo concentrarci tutti sul gioco e sul torneo che amo. Vorrei augurare ai giocatori, ai funzionari del torneo, allo staff, ai volontari e ai fan tutto il meglio per questa edizione. Infine, vorrei ringraziare la mia famiglia, i miei amici, la mia squadra, i tifosi, i tifosi e i miei compagni serbi per il vostro continuo supporto. Siete stati tutti una grande fonte di forza per me“. continua a leggere
Una sbarra, probabilmente di plastica, ha centrato il centrocampista della squadra di Lopetegui. L’arbitro ha deciso di sospendere l’incontro, mentre le forze dell’ordine sono intervenute per individuare il responsabile
Una sbarra, probabilmente di plastica, lanciata dagli spalti all’indirizzo di Joan Jordan, centrocampista del Siviglia. Questo il brutto episodio che ha spinto il direttore di gara, De Burgos Bengoetxea, a sospendere il derby tra Betis e Siviglia, valido per gli ottavi di finale di Coppa del Re. Al 40′ del primo tempo, a seguito del gol di Fekir che ha permesso ai padroni di casa di raggiungere sull’1-1 gli ospiti, rispondendo al vantaggio del Papu Gomez, Jordan si è accasciato a terra dopo essere stato colpito dall’oggetto contundente. Per fortuna il giocatore del Siviglia, subito soccorso sul terreno di gioco, non sembra aver riportato danni seri. La gara è stata sospesa e le forze dell’ordine sono intervenute sugli spalti, nel settore dal quale è stata lanciata la sbarra, per cercare di individuare il responsabile.