Ci sono i numeri in Parlamento per un governo guidato da Mario Draghi? Il nuovo premier incaricato ha infatti affermato, nel suo breve discorso dopo il colloquio con Mattarella, di essere fiducioso sulla possibilità di trovare un sostegno parlamentare. Ma le prime dichiarazioni provenienti dai partiti non sembrano poter garantire con certezza che ci sarà una maggioranza per Draghi.
Questi gli scenari elaborati da YouTrend e Cattaneo Zanetto & Co. Diamo per scontato che Partito Democratico, Forza Italia, Italia Viva, LeU e altri gruppi minori (autonomie, europeisti, misto) votino a favore, e allo stesso modo che Fratelli d’Italia voti contro
I dubbi riguardano il Movimento 5 Stelle e la Lega, cioè proprio i due partiti con il maggior numero di parlamentari, sia alla Camera che al Senato.
Camera
Youtrend, Camera: i possibili numeri della fiducia a Mario Draghi
Senato
Youtrend, Senato: i possibili numeri della fiducia a Mario Draghi
I dati elaborati in base alle informazioni arrivate dai singoli Paesi
BRUXELLES – Il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie ha diffuso le nuove mappe ufficiali sul Covid, in cui è stato introdotto il ‘rosso scuro’ per segnalare le zone a più alto rischio. Nelle cartine la provincia autonoma di Bolzano e il Friuli Venezia Giulia sono in rosso scuro, uniche aree in Italia sopra la soglia dei 500 casi ogni 100mila abitanti, in base ai dati arrivati dai Paesi entro martedì scorso. Stessa colorazione per quasi tutta la penisola iberica (Spagna e Portogallo), il Sud della Francia, della Svezia, Repubblica ceca, Lettonia, Estonia e Slovenia. Le mappe seguono le raccomandazioni del Consiglio Ue.
Atteso il via libera dell’Aifa per il nuovo vaccino. Sperimentato a Napoli, Roma e Monza, completerà la fase due in estate. “Arrivare fin qui non è stato semplice. Abbiamo anche fatto ricorso al crowdfunding e stiamo correndo rischi economici grandi” spiega il fondatore Luigi Aurisicchio. Takis, ReiThera e Irbm, tutte e tre al lavoro contro la pandemia, sono figlie dello scienziato visionario Riccardo Cortese, scomparso nel 2017
Un secondo vaccino italiano è pronto per la sperimentazione sull’uomo. Lo ha messo a punto l’azienda Takis di Castel Romano (Roma), che lavora al suo sviluppo insieme alla Rottapharm Biotech di Monza. L’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, ha affidato la richiesta al proprio comitato etico, che darà presto il via libera. Le vaccinazioni di prova potranno partire nel corso del mese e dare risultati in primavera per quanto riguarda la fase uno e in estate per la fase due. I primi 80 volontari sono già stati arruolati in tre ospedali del nord (il san Gerardo di Monza), del centro (lo Spallanzani di Roma) e del sud (l’istituto Pascale di Napoli). “Vogliamo essere un vaccino di tutta l’Italia” sorride Luigi Aurisicchio, amministratore delegato e direttore scientifico di Takis.
Per arrivare a questo punto, alla biotech non sono mancate le difficoltà. “Abbiamo iniziato a lavorare il 27 gennaio. Ma noi siamo una realtà piccola. Ci siamo affidati anche al crowdfunding. Su 2 milioni necessari per partire con la fase uno abbiamo raccolto 53mila euro” racconta Aurisicchio, 50 anni, biologo laureato all’università di Napoli. Takis è l’azienda che lui ha contribuito a fondare dieci anni fa e che ha la sede proprio accanto a ReiThera, l’altra biotech che sta sviluppando un vaccino contro il Covid nel campus di Castel Romano, venti chilometri a sud di Roma. Prima della pandemia Takis lavorava ai vaccini contro il cancro. Appena pubblicata la sequenza genetica del nuovo virus di Wuhan – era l’11 gennaio – anche loro si sono gettati a lavorare sulla pandemia. “Certo che abbiamo chiesto aiuto alle istituzioni, ma non abbiamo ricevuto risposte” allarga le braccia Aurisicchio. “Anche adesso, nel portare avanti la ricerca sul vaccino, ci stiamo prendendo rischi molto alti”. continua a leggere
Se tutti gli altri vaccini si inoculano con la siringa, quello di Takis ha bisogno di uno strumento che assomiglia a una pistola: una sorta di arma puntata alla tempia del coronavirus. “Si appoggia sul braccio, il medico la spinge. Contemporaneamente un piccolo ago inietta il vaccino e quattro elettrodi producono l’elettroporazione. Ripeto, non c’è alcun fastidio particolare” spiega Aurisicchio
(ANSA) – Brescia, 03 febbraio 2021 – Il 10% della popolazione di Corzano, paese di 1400 persone in provincia di Brescia, risulta positivo al covid. “Abbiamo 140 positivi e il 60% è rappresentato da studenti della scuola elementare e della materna che a loro volta hanno contagiato i familiari“, ha spiegato all’ANSA il sindaco del paese Giovanni Benzoni, pure lui positivo.
“Abbiamo il covid in tre su quattro in casa” ha detto. Stando alle analisi di Ats Brescia la popolazione risulta contagiata dalla variante inglese del Covid. Il sindaco ha chiuso le scuole fino all’8 febbraio. “Ma l’ordinanza sarà prorogata – ha precisato – perché da oggi iniziano i tamponi di richiamo e quindi dovremo aspettare gli esiti“. Le autorità starebbero valutando la possibilità di chiudere il paese in entrata e in uscita. “Non ho saputo nulla, ma posso dire che nelle ultime ore abbiamo avuto un solo caso in più. Tutte le famiglie sono in isolamento e ci aspettiamo che la curva torni a scendere“, ha commentato il primo cittadino.
Coronavirus, focolaio a Chiusi partito dall’asilo. Salta il tracciamento: “Tamponi per tutti i cittadini”
Il sindaco: “Bambini piccoli, molti sono asintomatici e per la loro età non indossano la mascherina”. La primavera scorsa, la città in provincia di Siena era stata in assoluto quella toscana più colpita dal virus, ora situazione di nuovo critica
Un importante focolaio Covid si è sviluppato a Chiusi, in provincia di Siena. Il cluster è partito lo scorso fine settimana da una scuola dell’infanzia paritaria, la Sacro Cuore, coinvolgendo i bambini, le loro famiglie e il personale scolastico: al momento i casi positivi registrati sono 37 fra diretti e indiretti, su una 60tina di quelli presenti all’interno del Comune.
“Trattandosi di bambini molto piccoli – spiega il sindaco Juri Bettolini – è molto difficile tenere sotto controllo l’andamento dei contagi: molti sono asintomatici e inoltre alla loro età non indossano la mascherina. Questo significa che il virus si è diffuso a macchia d’olio sfuggendo al percorso ordinario dei tracciamenti, e per interi settori della cittadinanza la situazione è fuori controllo“.continua a leggere
Non è un periodo fortunato per Dries Mertens, ancora fermo per l’infortunio alla caviglia che lo tormenta ormai da dicembre. L’attaccante del Napoli ha rimediato un grande spavento, fortunatamente senza conseguenze fisiche, sabato sera all’aeroporto di Anversa, dove si è recato per sottoporsi a nuovi controlli fisici.
Il Cessna 5252, noleggiato per il volo, ha avuto un problema in fase di atterraggio (effettuato alle 20.57) finendo fuori pista. Il personale dell’aeroporto è immediatamente intervenuto. Per Mertens soltanto una grande paura.
Mertens al ritorno in Belgio: il suo aereo finisce fuori pista durante l’atterraggio ad Anversa
Le restrizioni di viaggio adottate dai governi per evitare il diffondersi della pandemia mettono in forse l’andata degli ottavi in programma il 16 febbraio, come Borussia Mönchengladbach-Man City (24 febbraio). In forse anche Benfica-Arsenal di Europa League (18 febbraio). La Uefa studia ipotesi di gara unica in campo neutro
NYON (Svizzera) – Il Covid torna a minacciare in maniera preoccupante il calcio continentale. Sono infatti a rischio alcune gare degli ottavi di finale di Champions e dei sedicesimi di Europa League dopo le restrizioni di viaggio adottate dai governi per evitare il diffondersi della pandemia, con particolare attenzione alla variante inglese del virus. E l’ipotesi allo studio in seno alla Uefa è che le sfide ad eliminazione diretta interessate da tali restrizioni causate dall’impatto del Covid-19 potrebbero essere giocate come gara unica in campo neutro.
A rischio Lipsia-Liverpool in Champions – In particolare potrebbe saltare il match di andata degli ottavi di Champions che vede impegnato il Liverpool a Lipsia, gara fissata per il 16 febbraio, visto che tutti i voli in Germania provenienti dal Regno Unito – come pure da Irlanda, Brasile, Portogallo e Sudafrica – sono vietati almeno fino a un giorno dopo la gara e il governo tedesco insiste che non ci saranno esenzioni per gli sport d’élite. “Attualmente non esiste un accordo speciale per gli atleti professionisti“, ha ribadito il ministero degli interni tedesco. La Uefa richiede ai club di “cooperare con la loro federazione nazionale al fine di ottenere dalle autorità competenti esenzioni dalle restrizioni di viaggio esistenti, come la chiusura delle frontiere e i requisiti di quarantena” continua a leggere
Europa League: in forse pure Benfica-Arsenal – Se le restrizioni di viaggio tedesche dovessero poi essere estese, anche la trasferta di andata del Manchester City contro il Borussia Mönchengladbach in calendario il 24 febbraio è un’altra partita che potrebbe essere influenzata. L’Europa League, nel frattempo, riprenderà il 18 febbraio dalla fase dei sedicesimi di finale e la Uefa ha fissato la scadenza del 5 marzo per completare il turno. Anche questo pone problemi a causa dei divieti di viaggio in vari paesi. continua a leggere
Dopo Delneri e Lopez è il terzo esonero da parte del presidente Cellino. Sabato in panchina, per la gara contro il Cittadella, dovrebbe andare Gastaldello
BRESCIA – Altro ribaltone a Brescia: Davide Dionigi non è più l’allenatore della società lombarda. “Il Brescia Calcio comunica di aver sollevato dall’incarico di allenatore della Prima Squadra Davide Dionigi“, è l’annuncio sul sito del club.
Sabato in panchina dovrebbe andare Gastaldello – Dionigi era arrivato a Brescia il 10 dicembre scorso, ed aveva iniziato con due vittorie e due pareggi nelle prime quattro gare della sua gestione. Poi però sono arrivate quattro sconfitte consecutive, cinque nelle ultime sei gare, che sono gli sono state fatali. La squadra è attualmente 13a con 21 punti, con solo 2 punti di margine rispetto alla zona play-out. Dopo quelli di Delneri e Lopez, si tratta del terzo esonero stagionale da parte del presidente Massimo Cellino. Sabato, per la gara casalinga con il Cittadella, in panchina dovrebbe sedere il collaboratore tecnico Davide Gastaldello.
Daniele Gastaldello, nuovo tecnico del Brescia????
Serie B, Brescia: esonerato il tecnico Davide Dionigi
Il film di Edoardo Ponti corre tra i film stranieri, c’è anche ‘Due’ di Filippo Meneghetti. La premiazione, la prima grande cerimonia cinematografica dopo la pandemia, si svolgerà il 28 febbraio. Conducono Tina Fey e Amy Poehler, la prima da New York e la seconda da Los Angeles
L’Italia c’è ai Golden Globe, i premi assegnati dalla stampa estera di Hollywood, storicamente considerati precursori degli Oscar e che quest’anno, causa pandemia, sono stati spostati al 28 febbraio. Il nostro Paese è presente grazie al film con Sophia Loren La vita davanti a sé firmato dal figlio Edoardo Ponti, una produzione Netflix andata direttamente sulla piattaforma per via delle sale chiuse e che ha segnato il ritorno davanti alla macchina da presa della diva ottantaseienne, che però non risulta tra le attrici. È italiano anche il regista che firma il film che batte bandiera francese, Due, diretto da Filippo Meneghetti. C’è anche la voce italiana di Laura Pausini che interpreta il brano Io sì (Seen) di Diane Warren, colonna sonora del film Netflix con Sophia Loren.
Golden Globe, l’Italia c’è con il film di Sophia Loren
La vita davanti a sé’, amore e accoglienza – Il film di Edoardo Ponti, figlio dell’attrice e del produttore Carlo Ponti, è tratto dal romanzo di Romain Gary, ed è un nuovo adattamento rispetto a quello del regista israeliano Moshé Mizrahi, che nel 1978 aveva vinto l’Oscar come miglior film straniero. Protagonista assoluta è Madame Rosa, Loren naturalmente, un’anziana ex prostituta ebrea che ancora porta sulle braccia i segni del campo di concentramento di Auschwitz. In una Bari contemporanea ma un po’ fuori dal tempo, si occupa dei figli delle prostitute del quartiere, il suo destino incrocia quello del piccolo Momo, un inquieto ragazzino senegalese che il suo dottore di fiducia, interpretato da Renato Carpentieri, gli chiede di ospitare. Un legame conflittuale, ma profondo che si trasformerà in qualcosa di più grande che un’amicizia.
In una casa di riposo ad Adelfia, nel barese, le prime vittime. La festa ha favorito la diffusione del contagio. Nella struttura sono arrivati i carabinieri del Nas per le verifiche
Dopo la festa per l’arrivo dei vaccini e il conseguente aumento dei contagi, nella Rsa «Santa Caterina» di Adelfia, ci sono le prime vittime. Si tratta di due anziani: il primo era ricoverato da alcuni giorni in ospedale dopo l’aggravamento dei sintomi, la seconda è una donna deceduta nella struttura. Nella Rsa intanto sono arrivati i carabinieri del Nas. Le indagini di iniziativa (ma non è escluso che in caso di criticità accertate la Procura possa aprire un’inchiesta) sono state avviate dopo la notizia del focolaio scoppiato in seguito alla festa: il 22 gennaio scorso, ad una settimana dalla somministrazione dei vaccini anti Covid, gli anziani e gli operatori della struttura avevano festeggiato con canti e balli. Dopo qualche giorno l’impennata dei contagi: da 28 si era passati a 75 (27 anziani e 18 operatori). La prima attività del Nas è finalizzata ad accertare se gli ospiti nella struttura abbiano ricevuto l’assistenza adeguata e se siano state adottate le misure necessarie per limitare la diffusione del virus, come per esempio la separazione fatta in modo corretto tra positivi e negativi: intanto i primi documenti sull’organizzazione, le autorizzazioni del personale e l’assistenza sono stati acquisiti dal Nas. Il sospetto è che il virus fosse già presente nella Rsa e che la festa ne abbia favorito una diffusione maggiore.
Gli utenti stanno segnalando malfunzionamenti in particolare a Milano e Napoli. Ma anche Bologna, Roma e Torino
«Non è possibile chiamare nessuno, cade la linea». «Impossibile telefonare». Gli utenti WindTre, dalle 16 circa del pomeriggio di oggi, 3 febbraio, stanno riscontrando diversi problemi sulla linea telefonica. Le segnalazioni, raccolte dal sito DownDetector, arrivano in particolare dalle principali città italiane. Milano e Napoli, ma anche Bologna, Roma e Torino. Alcuni segnalano anche malfunzionamenti sulla Rete internet.
A fine febbraio attivo un portale della Regione per le prenotazioni, si parte con gli over 80 e poi tutti gli altri. Obiettivo 10 milioni di vaccinati entro l’estate
Un portale lombardo dove registrarsi.Partirà da qui, tra due settimane, la campagna regionale che dovrà portare a vaccinare contro il Covid dieci milioni di lombardi. Le prime iniezioni sono attese da fine febbraio per gli anziani con più di 80 anni. Dopo il personale ospedaliero e delle case di riposo per anziani, si deve passare alla fase 2, quella di massa e dunque decisamente più complessa. La Regione Lombardia ha iniziato a fornire i primi dettagli sulla procedura con cui i cittadini saranno messi in lista. Una procedura che consiste essenzialmente in tre passaggi. E che a breve sarà oggetto di una forte campagna di comunicazione sia sui canali ufficiali della Regione che con lettere a casa.
Vaccinazioni in Lombardia, la registrazione sul portale della Regione – Primo passaggio: alle persone sarà chiesto di “registrarsi” sul nuovo portale lombardo, fornendo il proprio codice fiscale, indirizzo e telefono. Potranno farlo i cittadini ma anche, in caso di difficoltà o impedimento, parenti o medici di famiglia. Dovranno farlo gli ultraottantenni ma da subito potranno farlo anche tutti gli altri cittadini a prescindere dall’età. Attenzione: l’iscrizione in nessun modo costituirà l’ordine di precedenza, è inutile la corsa alla registrazione del primo minuto perché questo passaggio serve solo alla Regione per avere l’anagrafica precisa di tutte le persone che vogliono vaccinarsi.
Vaccinazioni in Lombardia, si parte con gli over 80 – Secondo passaggio: da quelle liste toccherà alla Regione con i propri tecnici definire le priorità in base alle regole nazionali. E per cominciare sarà deciso un ordine tra gli anziani con più di 80 anni, dividendo anche gli interventi poi in tre canali tra chi ha necessità del vaccino domiciliare, chi può essere trasportato nel centro vaccinale e chi invece può andarci senza assistenza.
Vaccinazioni in Lombardia, un messaggio per laconferma della prenotazione –Terzo passaggio: una volta che i tecnici avranno definito l’ordine e lo avranno incrociato con le disponibilità dei centri vaccinali, ai cittadini sarà comunicato con un messaggio dove e quando presentarsi. Solo a quel punto la prenotazione dell’agognato vaccino diventerà realtà.