articolo: https://www.corriere.it/cronache/21_febbraio_26/nuovo-dpcm-draghi-bozza-cosa-si-puo-fare-spostamenti-seconde-case-negozi-ristoranti-ea9ed978-7837-11eb-a31c-83439f3265f9.shtml
Inviata alle Regioni la bozza del nuovo decreto che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile
L’impianto cambia di poco, la linea resta quella del rigore.
La bozza del primo Dpcm del governo Draghi conferma le principali regole del decreto dell’ex presidente Conte, in vigore fino al 5 marzo.
Ecco le principali novità.
- Il 27 marzo potranno riaprire cinema, teatri e sale da concerto, a precise condizioni; in zona rossa saranno chiusi i barbieri e i parrucchieri, che il precedente governo lasciava aperti.
Il nuovo testo deve ora passare al vaglio delle Regioni per il via libera e, una volta approvato e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, sarà valido dal 6 marzo al 6 aprile.
Pasqua blindata dunque, perché il balzo in avanti del Covid e la corsa delle varianti, sempre più insidiose, non consentono allentamenti e riaperture.
Cambierà anche il metodo di lavoro. Eventuali cambi di fascia partiranno dal lunedì. E poiché le Regioni chiedono di modificare i parametri che fanno scattare le restrizioni, il governo ha istituito un tavolo di lavoro ad hoc.
- Mascherine: Rimangono obbligatorie all’aperto e al chiuso, tranne che nelle situazioni in cui l’isolamento è garantito. In casa l’uso non è obbligatorio, ma fortemente raccomandato in presenza di persone non conviventi. Chi può togliere la mascherina? I bambini sotto i 6 anni, le persone disabili che abbiano incompatibilità con l’uso dei dispositivi di protezione individuale e chi sta svolgendo attività sportiva.
- Divieto di assembramento: Resta in vigore, anche nei parchi, nelle ville e nei giardini pubblici. Ancora chiusi i parchi di divertimento.
- Cinema e teatri: La riapertura di cinema, teatri e sale da concerto scatterà il 27 marzo, nella giornata mondiale del Teatro. Gli spettacoli, anche all’aperto, si svolgeranno «con posti a sedere preassegnati e distanziati e a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro». Le attività potranno svolgersi «a condizione che siano approvati nuovi protocolli o linee guida» approvati dal ministero dei Beni culturali e validati dal Cts.
- Amici e parenti: Chi abita in zona gialla può andare a trovare amici e parenti una sola volta al giorno dentro la regione, portando con sé figli minori di 14 anni e persone disabili o non autosufficienti conviventi. La stessa deroga vale per chi abita in zona arancione, ma nel solo territorio comunale. La deroga non è più prevista per chi vive in zona rossa.
- Seconde case: È possibile raggiungere le seconde case, purché non si trovino in zona rossa. Ci si può trasferire solo con il nucleo familiare convivente e se la casa è disabitata. Non si possono invitare amici e parenti. E bisogna poter dimostrare di essere proprietari oppure affittuari, con contratto precedente al 14 gennaio 2021. Chi vive in fascia gialla o arancione può andare in una seconda casa anche fuori regione, purché non si trovi (la casa) in fascia rossa o arancione scuro. Chi invece abita in zona rossa non può uscire dal comune di residenza se non per comprovate esigenze, quindi andare nelle seconde case è vietato.
- Bar e ristoranti: La riapertura serale può attendere. Nelle zone gialle bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie possono lavorare dalle 5 alle 18. Si può stare al tavolo in 4 persone al massimo, a meno che non si tratti di conviventi. Dopo le 18 è vietato consumare cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico. Fino alle 22 (per i soli locali con cucina) è consentito l’asporto, con divieto di consumare sul posto o nelle adiacenze. I ristoranti degli hotel sono aperti per i clienti che vi alloggiano.
- I centri commerciali: I centri commerciali, le gallerie e i parchi commerciali restano chiusi nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione di alcuni negozi presenti all’interno: edicole, farmacie, parafarmacie, alimentari, librerie, prodotti agricoli e florovivaistici.
- Mezzi pubblici: La capienza dei bus e delle metropolitane resta fissata al 50 per cento.
- Attività motoria e sportiva: Si può svolgere attività sportiva all’aperto (solo nelle zone gialle e arancioni) mantenendo la distanza di sicurezza di due metri e attività motoria, sempre all’aperto, a un metro dalle altre persone.
È permesso svolgere attività sportiva di base e attività motoria presso centri e circoli sportivi pubblici e privati, senza assembramenti e rispettando le distanze. Vietato usare gli spogliatoi. Nelle zone rosse i circoli sportivi sono chiusi.
- Parrucchieri chiusi in zona rossa: La novità rispetto al Dpcm di Giuseppe Conte è che in zona rossa dal 6 marzo saranno chiusi i barbieri e i parrucchieri.
- Impianti da sci: Restano chiusi gli impianti nei comprensori sciistici, che possono essere utilizzati solo «da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal Coni, dal Cip e/o dalle rispettive federazioni».
- Feste e sale da gioco: Resta sospesa l’attività di sale giochi, scommesse, bingo e casinò. Chiuse sale da ballo e discoteche. Le feste sono vietate, al chiuso e all’aperto, anche quelle di matrimonio, battesimo, comunione eccetera. Rimane anche nel nuovo Dpcm la forte raccomandazione di non ricevere in casa «persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza».
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Musei: Sono aperti dal lunedì al venerdì, con ingressi contingentati.
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Scuola: Si attende il parere del Cts, richiesto dalle Regioni, sull’impatto tra i banchi di una terza ondata, sempre più possibile.
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