Il patron delle Rondinelle è sceso a bordo campo per dare indicazioni alla squadra, dopo il rosso all’allenatore spagnolo. Un episodio che ha ricordato le gesta di Alberto Sordi nel celebre film
Brescia, 20 febbraio 2021 – Massimo Cellino come Alberto Sordi nel leggendario film “Il presidente del Borgorosso Football Club“. Il vulcanico patron del Brescia fa parlare ancora di sé, questa volta per un singolare episodio accaduto nel corso del derby lombardo che ha visto le Rondinelle sconfitte in casa 2-1 dalla Cremonese. Nel corso del secondo tempo, a seguito dell’espulsione del tecnico Pep Clotet, il numero uno del Brescia ha deciso di scendere a bordo campo per sostituire in panchina l’allenatore spagnolo e dare indicazioni alla squadra e al vice Daniele Gastaldello.
Come Alberto Sordi in un celebre film – Un siparietto che, se mai ce ne fosse bisogno, testimonia tutta la passione per il calcio dell’ex proprietario di Cagliari e Leeds e in qualche modo ricorda le gesta di Benito Fornaciari, presidente del Borgorosso interpretato da Alberto Sordi, che nel celebre film del 1970 decide di assumere direttamente la guida tecnica della squadra, dopo aver esonerato l’allenatore italo-peruviano José Buonservizi. L’intervento di Cellino non è bastato a raddrizzare le sorti della sfida, ribaltata dalla doppietta di Ciofani dopo l’iniziale vantaggio firmato da Ayé.
Ferito l’ex calciatore e dirigente rossoblù. Traffico in tilt dopo lo scontro
Terribile incidente stradale sulla Statale 554 in territorio di Selargius.
Il conducente, rimasto gravemente ferito, è Andrea Cossu, 41 anni, ex calciatore del Cagliari e attuale dirigente della società rossoblù.
Il calciatore era alla guida della sua auto, una Porsche, distrutta dopo aver carambolato sulla carreggiata in direzione Cagliari.
Dopo i soccorsi, Cossu è stato trasportato al Brotzu in codice rosso: avrebbe riportato varie fratture e un trauma cranico e non sarebbe in pericolo di vita. Ora è ricoverato in prognosi riservata. Stando a quanto si apprende è cosciente e risponde alle sollecitazioni dei sanitari.
L’INCIDENTE – Secondo gli accertamenti della Polizia locale di Selargius, ha perso il controllo del mezzo per cause imprecisate uscendo fuori strada, percorrendo un tragitto di alcune centinaia di metri, rovesciandosi più volte, infrangendosi poi sul guard rail dopo aver perso due delle quattro ruote recuperate a distanza dalla carcassa.
L’allarme è stato lanciato da automobilisti di passaggio, immediato l’arrivo della Polizia locale di Selargius col comandante Marco Cantori per i rilievi di legge, e dei vigili del fuoco di Cagliari.
Il traffico è andato in tilt con lunghe code di auto. Una delle macchine in coda ha anche preso fuoco, sono intervenuti i vigili del fuoco. L’auto di Cossu, intanto, è stata rimossa.
Attimi di terrore: il giocatore è stato soccorso dall’ambulanza che era a bordo campo: forse all’origine una crisi epilettica. Il medico: «Gli era già capitato in allenamento»
Patryk Dziczek
Attimi di paura a pochi minuti dalla fine di Ascoli-Salernitana (terminata 2-0 per i granata). Patryc Dziczek, centrocampista polacco della Salernitana in prestito dalla Lazio, si è accasciato a terra durante un’azione di gioco al minuto 85. Il giocatore, nato nel 1998, era entrato in campo 15’ prima e all’improvviso è stramazzato a terra contorcendosi.
Tempestivo l’ingresso in campo dell’ambulanza dei sanitari della Croce Rossa presente allo stadio Del Duca, il cui personale ha prestato i primi soccorsi. Il giocatore, cosciente, è stato poi subito trasportato nel più vicino ospedale – al Mazzoni – per gli accertamenti del caso. Come confermato dal medico sociale, si è trattato di una crisi epilettica, problema che il giocatore aveva già avuto lo scorso 21 settembre durante un allenamento. «Ha avuto una crisi vagale. A settembre ha avuto lo stesso episodio», il commento di Epifano D’Arrigo. «La causa scatenante non è stata appurata. Furono fatte indagini neurologiche e cardiologiche, studio elettrofisiologico con esito negativo. Adesso saranno svolte ulteriori indagini. Non c’è stato bisogno di utilizzare il defibrillatore. Non c’è stato arresto cardiaco, la lingua era andata nel retro bocca ed è stato rianimato dal punto di vista respiratorio. Si è trattato dello stesso problema registrato in allenamento, quando fu ricoverato in ospedale».
La scossa di terremoto è stata registrata alle 15.55 dall’Ingv: epicentro a Borgo San Lorenzo nel Mugello. Al momento non si riscontrano danni, ma sono in corso verifiche
Firenze, 20 febbraio 2021 – Una scossa di terremoto si è avvertita a Firenze alle 15.55. La magnitudo, secondo i primi rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), sarebbe di 3.1 sulla scala Richter (dopo che la prima forchetta andava da 2.9 a 3.4). L’epicentro sarebbe localizzato a 5 km dal Comune di Borgo San Lorenzo, nel Mugello, ad una profondità di 8 km.
Mauro Bellugi (Buonconvento, 7 febbraio 1950 – Milano, 20 febbraio 2021) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo difensore.
Mauro Bellugi, ex calciatore dell’Inter, è morto. Lo apprende l’ANSA da fonti qualificate. Bellugi, al quale erano state amputate le gambe nel dicembre scorso, aveva 71 anni.
Mauro Bellugi è morto stamattina in un ospedale di Milano.
Dopo essere stato contagiato dal coronavirus, era stato colpito da una trombosi. Gli erano state amputate entrambe le gambe, ma aveva continuato ad avere seri problemi.
Oggi ci lascia un grande uomo, un grande calciatore, un grande Interista: ciao Mauro 🙏⚫️🔵#FCIM
"64. Gli anni di Bellugi."
Ciao Mauro. Con te se ne va una parte bellissima di Inter che io ho vissuto soltanto con… twitter.com/i/web/status/1…— (@NicolinoBerti) February 20, 2021
Morto Mauro Bellugi, a novembre gli erano state amputate le gambe per il Covid
L’ex calciatore di Inter e Bologna aveva subito la doppia amputazione a causa di complicazioni legate al coronavirus. Aveva compiuto 71 anni il 7 febbraio. Domani un minuto di silenzio nel derby di Milano
È morto Mauro Bellugi. All’ex calciatore di Inter, Bologna, Napoli e della Nazionale, 71 anni compiuti il 7 febbraio, erano stateamputate entrambe le gambenei mesi scorsi per complicazioni legate al Covid. Ne ha dato notizia la famiglia. Bellugi è morto questa mattina all’ospedale milanese di Niguarda in seguito a un’infezione.
32 volte in azzurro, una sola rete in carriera –L’ex difensore era ricoverato dal 4 novembre, dopo essere risultato positivo al coronavirus, dovendo poi subire l’amputazione di entrambe le gambe: il 13 novembre la prima, il 20 la seconda. La doppia amputazione è stata decisa dai medici in seguito al peggioramento di altre patologie che Bellugi aveva prima di contrarre il Covid-19. In carriera aveva vestito le maglie di Inter, Bologna, Napoli, Pistoiese, oltre che quella della nazionale con 32 presenze. Il suo unico gol in carriera con l’Inter fu in Coppa Campioni contro il Borussia Monchengladbach. “Il Covid mi ha tolto anche la gamba con cui feci gol al Borussia Monchengladbach”, aveva raccontato l’ex difensore che ai tedeschi realizzò l’unica rete della carriera, nella partita di Coppa dei Campioni del 3 novembre 1971, vinta 4-2 dall’Inter. Con grande forza d’animo Bellugi pensava comunque di poter riprendere a camminare grazie a delle protesi: “Prenderò quelle di Pistorius”, aveva detto con un sorriso. Domani prima del derby di Milano le due squadre osserveranno un minuto di silenzio in ricordo di Bellugi. I giocatori dell’Inter giocheranno la partita con il lutto al braccio. Non è escluso possa farlo anche il Milan
Boninsegna: “Ho perso un amico” – “Io cerco di ricordarmelo quando giocavano insieme. Era un ragazzo simpaticissimo e divertente. E c’è un aneddoto che me lo fa ricordare in particolare: siccome lui era bravo con i piedi, era un difensore anomalo. Faceva il pallonetto anche agli attaccanti e io gli dicevo: ‘Mauro se per caso scivoli e prendiamo gol, comincia a correre…’ e lui mi diceva “si , lo so ma tanto non mi avresti preso…”. È il ricordo di Roberto Boninsegna su Mauro Bellugi. “A Milano ci si frequentava, purtroppo se ne è andato un amico. Io l’ho sentito due giorni fa. Non mi ha detto che stava così male, mi aveva detto che gli dovevano fare un altro intervento”, ha concluso commosso Boninsegna.
“Bisogna essere d'esempio e, anche se è dura, non si può mollare.
Il covid mi ha tolto anche la gamba con cui feci… twitter.com/i/web/status/1…— Che Tempo Che Fa (@chetempochefa) February 20, 2021