Ex Ilva di Taranto, operaio 38enne ha un malore in fabbrica a e muore nello spogliatoio


articolo: https://bari.repubblica.it/cronaca/2021/02/26/news/ex_ilva_di_taranto_operaio_38enne_ha_un_malore_in_fabbrica_a_e_muore_nello_spogliatoio-289305985/?ref=RHTP-VS-I270681067-P15-S5-T1

Francesco Toma è morto prima di iniziare il suo turno di lavoro: è stato soccorso sul posto, ma ogni tentativo di rianimarlo è stato inutile

Ha timbrato l’ingresso col badge alle 6.30 nella portineria A del siderurgico ArcerlorMittal di Taranto ed è entrato nello spogliatoio per cambiarsi e prendere servizio nel reparto Trh-Afo (Trattamento acqua altoforni). Ma dopo circa 15 minuti, mentre tre colleghi lo attendevano fuori per andare assieme sugli impianti Francesco Tomai, 38enne residente nella borgata di Talsano, è stato colto da malore ed è morto. A dare l’allarme i compagni di lavoro tornati indietro nello spogliatoio dopo averlo atteso invano.

Sono stati primi a provare a salvarlo. Sul posto è intervenuto prima il personale dell’infermeria dello stabilimento poi i soccorritori del 118 ma purtroppo per l’operaio circa 40 minuti di tentativi di rianimarlo sono risultati vani. Secondo le prime ipotesi potrebbe essere stato vittima di un ictus. Tomai non ha neanche avuto il tempo di cambiarsi e indossare la tuta da lavoro. Nello stabilimento si è recato anche il pm di turno per accertare la dinamica dell’accaduto.

Forte lo sconcerto tra i colleghi e gli amici per la morte di “Ciccio”, come era chiamato confidenzialmente. Tomai era sposato. “Siamo rimasti sconcertati per la perdita improvvisa di una persona così giovane– racconta Antonio Talò, segretario Uilm Taranto – ci ha colpiti il dolore dei colleghi e della moglie, siamo vicini alla famiglia“.

Il sindacato Flm Uniti Cub Taranto ha listato a lutto le sue pagine social. “Ci stringiamo alla famiglia del giovane lavoratore in questo momento drammatico – ha sottolineato il segretario generale della Uilm nazionale, Rocco Palombella – ed esprimiamo cordoglio perché una vita che si spezza è un grande dolore per tutti“.

Adriano Galliani positivo al coronavirus: l’ad del Monza in quarantena


articolo: https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/02/26/news/adriano_galliani_positivo_coronavirus_monza-289385212/?ref=RHTP-BH-I288512892-P1-S6-T1

L’amministratore delegato del club brianzolo lo ha scoperto con i controlli di routine

L’amministratore delegato del Monza Adriano Galliani è risultato positivo al Covid. Lo ha reso noto lo stesso club brianzolo in una nota.

A.C. Monza comunica che Adriano Galliani è risultato positivo al Covid-19, a seguito dell’ultimo tampone molecolare a cui si è sottoposto“, si legge.  “L’amministratore delegato biancorosso, in ottemperanza alle normative sanitarie in vigore, è entrato in regime di quarantena a domicilio“.

Inter tamponi negativi, Conte respira


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/inter/2021/02/26/news/inter_covid_tamponi_negativi-289315431/

Allarme rientrato per i nerazzurri in vista del match con il Genoa

Tutti negativi. Alla Pinetina sono arrivati i risultati dei tamponi eseguiti ieri sull’intero gruppo squadra: giocatori e staff tecnico. Nessuno dei tesserati è risultato infetto da Covid 19. L’allenatore Antonio Conte oggi pomeriggio potrà svolgere regolarmente l’allenamento in preparazione della gara contro il Genoa di domenica a San Siro. A destare preoccupazione su possibili contagi in squadra è il fatto che l’intero vertice dirigenziale nerazzurro (da Beppe Marotta ad Alessandro Antonello) sia risultato positivo al Covid nella giornata di ieri. Per questo, come previsto dal protocollo della Figc, ai giocatori è stato indicato di rispettare l’isolamento al di fuori delle ore di atttività sportiva, con la possibilità di dormire a casa propria o alla Pinetina. Domani sarà eseguito un nuovo giro di tamponi, di modo che gli esiti possano essere noti prima della gara.

Piemonte, Marche e Lombardia in arancione, Basilicata in rosso.


articolo: https://www.repubblica.it/cronaca/2021/02/26/news/tre_regioni_in_arancione_una_in_rosso-289328808/?ref=RHTP-BH-I288512892-P1-S2-T1

Piemonte, Marche e Lombardia in arancione, Basilicata in rosso. Rezza: “Chiudere le scuole fa male ma va considerato”

In base al monitoraggio della cabina di regia, cambiano i colori di alcune Regioni. Anche il Molise chiede di andare nella zona con più restrizioni. La Liguria va verso il giallo. L’Rt nazionale è a 0,99. La Cabina di regia: “L’epidemia cresce, urgenti nuove misure”

Tre regioni diventano arancioni e una rossa da lunedì. In base al monitoraggio della Cabina di Regia la  Lombardia, il Piemonte e le Marche diventano arancioni. Non è l’Rt a farle spostare di zona, perché resta sotto 1 ma il rischio, per tutte e tre alto. Inoltre la Basilicata ha dati da rosso. Poi c’è il Molise che avrebbe chiesto di essere inserito nella zona con le massime restrizioni. La Liguria invece con due settimane consecutive di dati da giallo dovrebbe lasciare l’arancione e rientrare in quel colore. Infine la Sardegna ha tutti i dati in regola per diventare la prima regione d’Italia in zona bianca.

In Italia ci sono zone e regioni con incidenza molto elevata, come in Trentino, Molise e Abruzzo, per la presenza della variante inglese. Anche in Umbria, per la presenza delle varianti inglese e brasiliana. Dobbiamo fare un grosso sforzo per contenere i focolai”, ha detto il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, alla conferenza stampa sull’analisi dei dati del monitoraggio settimanale della Cabina di Regia: “Dobbiamo fare uno sforzo molto grande per contenere le varianti e siamo preoccupati per quelle brasiliana e sudafricana”.

Nel momento in cui si allentano gli interventi – continua Rezza – immediatamente riparte l’epidemia. Abbiamo dunque ondate successive che dipendono proprio dagli interventi. Ciò dipende dal fatto che la popolazione suscettibile all’infezione è ancora ampia. Il tasso di incidenza sta crescendo in età scolastica. Abbiamo una diminuzione dell’età media dei casi: ciò può essere un primo effetto delle vaccinazioni sugli anziani e soggetti nelle Rsa. Però cominciamo a vedere anche focolai nelle scuole e ciò potrebbe essere conseguenza delle varianti che infettano di più i bambini ma senza forme gravi. Quest’ultimo è un elemento di cui tenere conto“.

Nelle regioni – spiega Rezza – molti focolai sono dovuti alle nuove varianti, non posso che esprimere preoccupazione per l’andamento dell’epidemia. Dobbiamo tenere alta la guardia e dove c’è bisogno è necessario intervenire tempestivamente e duramente. Quando si parla di chiusure scolastiche è sempre doloroso. Ma laddove ci sono dei focolai o presenza di varianti è chiaro che tale decisione dolorosa è assolutamente da considerare. Dobbiamo essere pragmatici”.

Quanto al caso della regione Molise, “ci ha contattato e ha espresso la volontà di andare in zona rossa e in questi casi non possiamo che accogliere tale richiesta“, ha concluso il direttore della Prevenzione del ministero della Salute.

L’Rt nelle Regioni – L’Rt è 0,99, cioè la media dei due intervalli 0,93 e 1,03. Per quanto riguarda l’indice di replicazione delle varie regioni, per lo spostamento di zona si prende in considerazione l’intervallo più basso di quelli usati per calcolare il dato medio (se è sopra 1 scatta la zona arancione, se è sopra 1,25 quella rossa). Non solo, se l’Rt è inferiore a 1 ma il rischio calcolato sui 21 indicatori alto si entra comunque in arancione, come questa settimana è successo in tre regioni.

Ecco i dati: 

  • Abruzzo 1,13 (1,07 – 1,17) e rischio alto, 
  • Basilicata 1,51 (1,26-1,79) e rischio moderato, 
  • Calabria 1,01 (0,9-1,12) e rischio moderato, 
  • Campania 1,04 (0,96-1,13) e rischio moderato con alta probabilità di progressione, 
  • Emilia-Romagna 1,1 (1,07-1,13) e rischio moderato con alta probabilità di progressione, 
  • Friuli Venezia Giulia 0,83 (0,79-0,88) e rischio moderato,
  • Lazio 0,94 (0,91-0,97) e rischio basso, 
  • Liguria 0,94 (0,88-0,99) e rischio basso, 
  • Lombardia 0,82 (0,79-0,84) e rischio alto, 
  • Marche 0,98 (0,88-1,09) e rischio alto, 
  • Molise 1,11 (0,8-1,45) e rischio moderato con alta probabilità di progressione, 
  • Piemonte 1,02 (0,98-1,05) e rischio alto,
  • Provincia di Bolzano 0,92 (0,89-0,96) e rischio moderato,
  • Provincia di Trento 1,07 (1-1,14) e rischio moderato con alta probabilità di progressione,
  • Puglia 0,95 (0,92-0,98) e richio basso, 
  • Sardegna 0,68 (0,61-0,74) e rischio basso, 
  • Sicilia 0,71 (0,67-0,75) e rischio basso, 
  • Toscana 1,19 (1,15-1,25) e rischio moderato con alta probabilità di progressione, 
  • Umbria 1,07 (1,02-1,12) e rischio alto, 
  • Val d’Aosta 0,94 (0,67-1,26) e rischio basso, 
  • Veneto 0,97 (0,94-1,01) e rischio moderato.

Il commento degli esperti: “Trend in aumento, urgenti nuove misure di mitigazione”

La Cabina di regia scrive che “alla luce dell’aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell’incidenza su tutto il territorio italiano, sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari“. Sempre dal gruppo composto da tecnici del ministero, dell’Istituto superiore di sanità e delle Regioni si spiega che “è fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile“.

Europa League: italiane sfortunate: il Manchester United per il Milan, lo Shakhtar per la Roma


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2021/02/26/news/europa_league_italiane_sfortunate_il_manchester_united_per_il_milan_lo_shakhtar_per_la_roma-289330589/?ref=RHBT-VS-I286350292-P1-S4-T1

Ottavo di finale durissimo per la squadra di Pioli:  l’andata l’11 marzo in Inghilterra, mentre il ritorno è in programma il 18 a Milano. Fonseca ritrova la sua ex squadra, allenata dal 2016 al 2019 prima di approdare nella capitale.

ROMA – Evitato il derby italiano agli ottavi di finale di Europa League, ma le buone notizie dal sorteggio di Nyon per Milan e Roma finiscono qui. Perchè la squadra di Pioli pesca uno degli avversari più temibili dell’urna, il Manchester United, i giallorossi, invece, trovano lo Shakhtar Donetsk che ha eliminato l’Inter dall’Europa ed evoca dolci ricordi nella mente di Paulo Fonseca. Le gare d’andata si disputeranno l’11 marzo, mentre il ritorno si disputerà una settimana dopo, il 18. Sedi da confermare a seconda delle normative dei vari governi in merito alla Pandemia. Problema che non dovrebbe, però, riguardare le due italiane.

Lo United rievoca le notti in Champions – Decisamente in salita il cammino del Milan che non vince da quattro partite tra campionato e coppa e che in questo momento vive il periodo più difficile dall’exploit post-lockdown. La squadra di Stefano Pioli ha passato il turno a fatica contro la Stella Rossa e ora si ritrova a dover assorbire in fretta le scorie di un ultimo mese al di sotto delle aspettative per affrontare al meglio una sfida che, nei cuori dei tifosi milanisti, rievoca le notti in Champions. Dieci i precedenti:  cinque vittorie per lo United, cinque per il Milan, l’ultima delle quali risale al 2 maggio 2007 in quella che venne considerata la “gara perfetta”. Il Diavolo, dopo il ko per 3-2 all’Old Trafford, in una serata piovosa, ribaltò i Red Devils con un prepotente 3-0 targato Kakà, Seedorf e Gilardino. Il Milan vinse quella semifinale e andò in finale ad Atene dove poi conquistò la Champions contro il Liverpool. Il precedente più recente, nel 2010, sorridere agli inglesi: 2-3 a Milano e 4-0 all’Old Trafford. La squadra di Solskjaer, seconda in Premier League a 10 punti dal Manchester City, è imbattuta da otto partite tra campionato e coppe. PioIi: “Per noi sarà una gara stimolante e motivante, affrontiamo la grande favorita della competizione. Un avversario e uno stadio che ricordano momenti gloriosi della nostra storia”.

Per Fonseca e Mkhitaryan un tuffo nel passato – E’ andata leggermente meglio alla Roma, anche se l’urna di Nyon ha voluto scherzare col tecnico giallorosso Paulo Fonseca, allenatore della formazione ucraina dal 2016 al 2019 e con la quale ha vinto sette titoli prima di trasferirsi nella capitale. I giallorossi sono in ottima forma anche se a volte spengono decisamene la luce. Sono sei i precedenti contro lo Shakhtar Donetsk, tutti in Champions,  ma non sorridono ai giallorossi che hanno vinto solo in due occasioni. L’ultimo è targato Roma nella stagione  2017/2018 quando i capitolini vinsero 1-0 all’Olimpico. L’ultima sconfitta (3-0), invece, risale al 2011, in Ucraina, con la famosa gomitata di De Rossi a Srna che costò tre giornate di squalifica al giallorosso, scontate poi nel 2014. Anche Mkhitaryan, come Fonseca, ha militato nello Shakhtar, ma dal 2010 al 2013. La squadra di Luís Castro è seconda nel campionato ucraino a un solo punto dalla Dinamo Kiev.

Il sorteggio completo

  • Ajax (Ola) – Young Boys (Svi)
  • Dynamo Kiev (Ucr) – Villarreal (Spa)
  • ROMA (ITA) – Shakhtar Donetsk (Ucr)
  • Arsenal (Ing) – Olympiacos (Gre)
  • Dinamo Zagabria (Cro) – Tottenham (Ing)
  • Manchester United (Ing) – MILAN (ITA)
  • Slavia Praga (Rce) – Rangers (Sco)

Conferenza stampa del 26 febbraio sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale COVID-19….


Conferenza stampa del 26 febbraio sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale COVID-19….

Diretta della conferenza stampa del 26 febbraio sull’analisi dei dati del Monitoraggio Regionale #Covid19 della Cabina di Regia, con il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza.

 
 

Covid, Lombardia verso la zona arancione: nuovi focolai e Rt in salita


articolo: Lombardia zona arancione forse da lunedì: contagi in aumento e Rt in salita- Corriere.it

Dovranno chiudere bar e ristoranti. A Milano città l’Rt ha raggiunto quota 1,19, in continua costante crescita da diversi giorni. E l’incidenza dei casi ogni 100 mila abitanti nel Bresciano ha superato i 300.

Fa impressione il fiume di gente che in un assembramento di bicchieri scende lungo i due lati del Naviglio dal primo pomeriggio in poi. Fa impressione non tanto per il numero di ragazzi e quindi di bicchieri che da queste parti non mancano mai. Ma per il fatto che nel frattempo sta maturando quella che dovrebbe essere una lunga vigilia di un nuovo passaggio in zona arancione. Arancione chiaro, per essere attenti alle sfumature, che ora come ora fanno ancor più la differenza. Dato che per ora le zone con misure rafforzate, quindi arancione scure, restano quelle nel Bresciano e nei Comuni cuscinetto confinanti, con Bollate, Mede e Viggiù in rosso fino a mercoledì.

È un’altra di quelle giornate lì. Si parla di numeri e curve. Curve e numeri. Quelli che stamattina comporranno la nuova pagella lombarda. E si attende solo la conferma di quelle che sono sensazioni diffuse, per certi versi attese e forse auspicate.Una decisione che prenderà forma sui tavoli della cabina di regia, valutando la combinazione degli elementi di rischio con il parametro dell’Rt. Che ormai, se si considera quello dei contagi, in Lombardia ha scollinato quota 1. Quello dei ricoveri invece resta sotto l’1, e sarebbe l’unico elemento di giallo vestito e vestibile. Dopo la consueta cabina di monitoraggio tecnica, ci sarà il passaggio più politico. L’indirizzo del ministero è sempre quello di Roberto Speranza, ma il governo alle spalle è diverso. Con molte anime che ancora ieri invocavano venti di aperture. Ma per ora, come illustrato dal neo ministro per i Rapporti con le Regioni Mariastella Gelmini, il rischio legato alle varianti è lì a rimandare l’appuntamento con la vita vera: per ora non si apre, anzi si richiuderà. continua a leggere

 

 

Dal 25 febbraio ed entro 5-6 giorni verranno vaccinati i circa30mila cittadini tra i 60 e i 79 anni dei Comuni al confine tra Bergamo e Brescia (15 bergamaschi e 8 bresciani), dove il contagio dilaga anche a causa delle varianti. Mentre per gli over 80 prosegue il programma vaccinale già in corso, Bertolaso ammette che «probabilmente, per fare in modo di avere le dosi necessarie a vaccinare gli over 60 in questi Comuni, dovremo rallentare la somministrazione della fase 1 bis per quanto riguarda le attività sociali, che sono meno a rischio». Per vaccinare i 30mila 60-79 enni (con AstraZeneca e con Pfizer) sono stati individuati quattro centri vaccinali: a Chiuduno, Iseo, Antegnate e Chiari. Saranno 18 le linee vaccinali in ciascuna provincia: «Verranno fatte circa 2.500 vaccinazioni al giorno in quella bresciana e altrettante in quella bergamasca, per un totale di 4-5.000 somministrazioni al giorno: in questo modo entro 5 o 6 giorni chiuderemo questa vaccinazione lungo il confine tra le due province».

Covid in Lombardia, il report :

Covid in Lombardia, il report- Corriere.it

16 febbraio 2021 

Pozzo d’Adda, incendio in una ditta di metalli: fiamme alte e allarme fumi


articolo: Pozzo d’Adda, incendio in una ditta di metalli: fiamme alte e allarme fumi- Corriere.it

Il rogo è divampato intorno alle 20.30 di giovedì nel capannone della Ossidazione Anodica, che si occupa di lavorazione dell’alluminio. I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte. Il sindaco: «Tenete chiuse le finestre»

26 febbraio 2021 

È servita una notte di lavoro ai vigili del fuoco per domare l’incendio di vaste proporzioni scoppiato alle 20.30 circa di giovedì nel capannone della Ossidazione Anodica srl, ditta di Pozzo d’Adda, nel milanese, che si occupa di lavorazione dell’alluminio. Venerdì mattina, un mezzo dei vigili del fuoco si trova ancora sul posto, per controllare gli ultimi focolai, e scongiurare un’eventuale ripresa delle fiamme che per tutta la notte hanno illuminato il cielo con lingue di fuoco molto alte, fortunatamente senza provocare feriti.

Il fabbricato si trova in via Berlinguer, in zona industriale, a qualche centinaio di metri in linea d’aria dal primo nucleo abitato. Secondo quanto appreso l’incendio (divampato forse da un silos esterno) non ha raggiunto i fusti di acido presenti all’interno, scongiurando così il pericolo ambientale, anche se gli accertamenti, su questo fronte, non sono ancora stati completati e l’amministrazione ha invitato precauzionalmente i cittadini a tenere chiuse porte e finestre per evitare di inalare fumi. Nel giugno 2018, la stessa azienda era stata colpita da un altro incendio, anche se di proporzioni minori, e, anche in quel caso, senza feriti.

Pozzo d’Adda, incendio in una ditta di metalli: fiamme alte e allarme fumi

Incidenti stradali: camion a fuoco, A4 chiusa nel Bresciano


articolo: https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2021/02/26/incidenti-stradali-camion-a-fuoco-a4-chiusa-nel-bresciano_29d85009-3699-4875-8b86-65b16067e34b.html

(ANSA) – Brescia, 26 febbraio 2021 – Un mezzo pesante ha preso fuoco dopo un incidente avvenuto attorno alle sette lungo l’autostrada A4 nel territorio tra Ospitaletto e Castegnato nel Bresciano.
L’autostrada è stata chiusa al traffico.

Con le fiamme si sono sprigionate anche colonne di fumo nero visibili a chilometri di distanza.
Due i mezzi coinvolti: uno trasportava glicerina e l’altro pellet. Nell’incidente non risultano feriti. (ANSA).