L’offerta di Dazn è la più alta: 840 milioni per il pacchetto da 7 partite per ogni week-end. A Sky resterebbero solo tre incontri a settimana. Ma servono 14 voti su 20 per il sì dell’assemblea. Le perplessità sulla rivoluzione e il ruolo del Canale Lega
L’assemblea potrebbe slittare di qualche ora. Serve tempo per far sì che oggi si possa chiudere davvero l’asta per i diritti televisivi del triennio 2021/24. Un triennio su cui Dazn ha messo in campo un vero e proprio all-in. L’offerta è probabilmente la migliore arrivata ai 20 presidenti della Serie A: 840 milioni a stagione. Con la possibilità di arrivare a guadagnarne fino a 910, ossia poco meno di quanto non sia garantito oggi, ammortizzando quindi gli effetti del Covid.
Dazn vuole 7 partite – C’è chi pensa che la cosa migliore sarebbe provare a prendere più tempo. Il problema è che il 16 febbraio, ossia tra una settimana appena, scade il termine per pagare gli stipendi (al netto di accordi diversi depositati) e molte società di Serie A sono con l’acqua alla gola, con la fine della stagione lontanissima e una liquidità ridotta all’osso. Per questo il partito di chi spinge per chiudere è forte: se l’offerta da 840 milioni fosse accettata, Dazn potrebbe trasmettere in esclusiva 7 partite a settimane, più le altre 3 in coabitazione. Quelle per cui Sky offre 70 milioni, portando appunto il totale a 910. Dazn, secondo voci molto ricorrenti, avrebbe alle spalle un accordo saldissimo con Tim: da qui anche la grande disponibilità liquida. Che porta oggi la proposta di Sky in secondo piano, almeno agli occhi di una buona fetta di presidenti.
La domanda è: riuscirà Dazn a convincere 14 società su 20 a votare per la sua offerta? continua a leggere