Disperso elicottero partito da Lucca con sette persone a bordo, ricerche in Appennino


articolo di Luca Serranò: https://firenze.repubblica.it/cronaca/2022/06/09/news/disperso_elicottero_partito_da_lucca_con_sei_persone_a_bordo_ricerche_in_appennino-353195268/

Si è levato in volo in mattinata. A bordo quattro cittadini turchi, due libanesi e il pilota italiano. Ultimo segnale alle 11.53 da Pieve Pelago.

l’elicottero scomparso  – (ansa)

Sono partiti dalla provincia di Lucca con destinazione Treviso, forse inconsapevoli del maltempo che incombeva sul percorso. Di certo una volta sorvolato l’Appennino i cellulari si sono ammutoliti e si è iniziato a temere il peggio: nessun segnale dai radar, nessuna comunicazione radio. Sono continuate fino a sera le ricerche dell‘elicottero con a bordo 7 persone decollato alle 9.30 del 9 giungo dall’aeroporto di Capannori Tassignano (Lucca), e poi come svanito nel nulla. Sul velivolo secondo le prime ricostruzioni c’erano 6 imprenditori del settore della carta, quattro cittadini turchi e due libanesi, che dopo aver visitato aziende a Lucca avevano altri appuntamenti di affari in Veneto. Ad accompagnarli un pilota italiano della Avio Helicopter, società con base a Vicenza che offre tra gli altri proprio il servizio di eli-taxi. “Un tecnico della torre di controllo non li ha più sentiti e ha capito che qualcosa non andava – spiega il direttore dello scalo, Jacopo Del Carlo – abbiamo messo in moto tutti i canali, ma non c’era un piano di volo e questo ha complicato le ricerche. Preghiamo per loro, la speranza è che abbiano dovuto fare un atterraggio di emergenza in un luogo dove non c’è campo, e che stiano cercando i soccorritori“. continua a leggere

Facebook, account bloccato o sospeso: come fare ricorso o protestare. La guida


articolo di Giulia Cimpanelli: https://www.corriere.it/tecnologia/cards/facebook-account-bloccato-o-sospeso-come-fare-ricorso-o-protestare-guida/perche-facebook-blocca-account_principale.shtml

Molti utenti «denunciano» di aver subito un blocco completo del proprio profilo da parte di Facebook. Perché succede? E come cercare di ripristinarlo? La guida su come procedere

Perché Facebook blocca un account – Perché Facebook procede a sospendere temporaneamente e poi a bloccare per sempre un account? Di solito si tratta di una violazione delle condizioni d’uso del social network, riportate a questo link. «Se determiniamo che l’utente ha violato chiaramente, seriamente o reiteratamente le nostre condizioni o normative, fra cui in particolare i nostri Standard della community, potremmo sospendere o disabilitare in modo permanente l’accesso dell’utente al suo account. Potremmo inoltre sospendere o disabilitare l’account dell’utente se questi viola in modo ripetuto i diritti di proprietà intellettuale di altri utenti o nel caso in cui fossimo obbligati a farlo per motivi legali. Nel caso in cui agissimo in tal modo, informeremo l’utente e illustreremo le opzioni a sua disposizione per richiedere una revisione, a meno che ciò esponga Meta o altri a responsabilità legale, danneggi la nostra community di utenti, comprometta o interferisca con l’integrità o il funzionamento di nostri servizi, sistemi o Prodotti, siano presenti restrizioni dovute a limiti tecnici oppure ove sia vietato farlo per motivi legali», scrive l’azienda.

Perché Facebook blocca un account

Un account può essere disattivato da Facebook per uno dei seguenti motivi: pubblicazione di contenuti che non rispettano le Condizioni di Facebook, utilizzo di un nome falso, furto d’identità, azioni ripetute non ammesse su Facebook che non rispettano gli Standard della community, contatti con altre persone a scopo di molestia, pubblicità, promozione o altra condotta non consentita.

Controlla gli Standard della community

Gli (eventuali) avvertimenti – Se un utente pubblica contenuti contrari agli Standard della community di Facebook, l’azienda per prima cosa rimuove questi contenuti e può applicare un avvertimento all’account Facebook dell’utente. L’eventuale applicazione di un avvertimento dipende dalla gravità dei contenuti, dal contesto in cui sono stati condivisi e pubblicati.

Gli (eventuali) avvertimenti

In alcuni casi, una violazione può essere talmente grave, come la pubblicazione di contenuti relativi allo sfruttamento sessuale di minori, da spingere Facebook a disabilitare l’account, la Pagina o il gruppo su Facebook o l’account su Instagram dell’utente, dopo una sola occorrenza.

Come capire se l’account è stato bloccato – Se un account viene disabilitato, quando si prova ad accedere a Facebook compare un messaggio che informa della disattivazione. Una premessa è d’obbligo: recuperare un account Facebook che è stato bloccato non è semplice. Per cercare di farlo si può partire dalla compilazione del modulo presente a questo link che è disponibile proprio solamente per chi si ritrova con l’account bloccato. Oltre al modulo compilato Facebook richiede anche la scansione di un documento di identità in corso di validità in formato Jpeg.

Come capire se l’account è stato bloccato

Come fare ricorso – Se l’account non venisse ripristinato e l’utente continua a pensare che la decisione di Facebook non sia idonea, può inviare un ricorso contro la decisione al Comitato per il controllo. Dopo il processo di ricorso di Facebook, l’utente riceverà un ID di riferimento del Comitato per il controllo, che potrà usare per sottoporre il suo caso al controllo del Comitato. Non tutte le decisioni sui contenuti sono idonee al ricorso dinanzi al Comitato: se una decisione sui contenuti è idonea al controllo, Facebook manderà un ID di riferimento del Comitato per il controllo in Messaggi assistenza. Una volta inviato il ricorso, il Comitato deciderà se controllarlo o meno. «Il Comitato seleziona infatti solo un determinato numero di ricorsi idonei da controllare, quindi potrebbe non scegliere il tuo», spiega l’azienda.

Come fare ricorso

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Terremoto nelle Marche oggi, scossa in mare vicino a San Benedetto


articolo di Marco Bruna: https://www.corriere.it/cronache/22_giugno_09/scossa-terremoto-provincia-ascoli-aea23190-e7e9-11ec-9c6f-1c1396d6dedb.shtml

La scossa di terremoto, di magnitudo 4.1, è stata registrata a 12 chilometri da San Benedetto del Tronto, nelle Marche, ed è stata distintamente avvertita anche ad Ancona e a Pescara

Una scossa di terremoto è stata registrata oggi, giovedì 9 giugno, alle 13.18, di fronte alla costa marchigiana picena, in provincia di Ascoli, a 12 chilometri da San Benedetto del Tronto.

La scossa, secondo quanto riferisce l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), è stata di magnitudo 4.1 e ha avuto una profondità di 11 chilometri.

È stata avvertita anche in Abruzzo e sulla Riviera romagnola, ma soprattutto nei comuni delle Marche più vicini all’epicentro (Cupra Marittima e Grottammare). continua a leggere

Dazn, nuovi prezzi abbonamento da settembre: doppia utenza a 40 euro al mese


articolo di Paolo Ottolina: https://www.corriere.it/tecnologia/22_giugno_09/dazn-nuovi-prezzi-abbonamento-settembre-doppia-utenza-40-euro-mese-65554ab8-e7e4-11ec-9c6f-1c1396d6dedb.shtml?fbclid=IwAR3-BKW4fHiCPO-j6vOkoC66veLlUv2JkCPRcUBI7kFjFfAiccy0eC4svfE

Serie A: arriva Dazn Plus, più costosa. Altrimenti la versione «base» di Dazn (a 30 euro al mese) consentirà la doppia visione contemporanea solo se si è nella stessa casa.

Le novità erano state anticipate, in qualche modo, nei mesi scorsi. Ma ora è la stessa Dazn a comunicarle agli abbonati, con una email. E non sono buone notizie per chi spera di continuare a vedere la Serie A contenendo i costi: arriva un giro di vite contro la pratica di condividere l’abbonamento. Dazn infatti si fa in due: ci sarà una versione «standard» che costerà 29,99 euro al mese e che sostanzialmente impedirà di fare lo «sharing» delle partite con chi non vive nella stessa casa. Poi arriva una versione più costosa, Dazn Plus, che a 39,99 euro al mese sostanzialmente offre quello che dava Dazn quest’anno.

L’email arrivata agli abbonati con le nuove condizioni

Ma andiamo per ordine. Prima notizia: la promozione a 19,99 euro al mese (per chi aveva aderito all’inizio della stagione 2021/22) scadrà a inizio settembre, con un giorno variabile a seconda della data di addebito.
A quel punto si passerà a 29,99 euro al mese. Come scrive Dazn nella mail «ti sarà possibile registrare fino a due dispositivi all’app Dazn e potrai guardare i nostri contenuti in contemporanea da entrambi i dispositivi se connessi alla rete Internet della tua abitazione (cavo o wi-fi: fibra, xDSL, FWA). Potrai comunque sempre utilizzare Dazn in mobilità ma non mentre viene utilizzato l’altro dispositivo registrato. L’account Dazn è personale e non può essere condiviso. Solo chi vive con te può usare il tuo account Dazn, secondo le modalità prescritte». Insomma: due televisori nella stessa casa sono ok; oppure un tv e un tablet, un tv e uno smartphone, due tablet.
Due dispositivi sì, ma solo e soltanto se connessi alla stessa rete domestica, insomma. Altre soluzioni no: niente papà che vede la partita in salotto mentre il figlio ne guarda un’altra sullo smartphone quando è uscito con gli amici (E anche da qui arriva l’ira degli abbonati).

C’è un’altra opzione però, più costosa: «Se vorrai potrai scegliere il nuovo piano di abbonamento Dazn Plus, al costo di 39,99 euro al mese, che ti permetterà di registrare fino a sei dispositivi e guardare i nostri contenuti in contemporanea da due dispositivi tra quelli registrati anche se non connessi alla rete internet della tua abitazione. A partire da settembre 2022 (giorno variabile a seconda della data di addebito del tuo abbonamento) potrai aderire in autonomia al piano di abbonamento Dazn Plus accedendo all’area “Il Mio Account” sul sito Dazn.com».

Dazn ha modificato la policy di utilizzo e scrive esplicitamente al punto 8.3: «Dazn si riserva la facoltà, previa comunicazione all’utente, di inserire, per ciascun mese di vigenza contrattuale, un numero massimo di volte in cui l’utente può cambiare i dispositivi associati al proprio account con altri dispositivi, nel rispetto del numero massimo di dispositivi per offerta, fatti salvi eventuali casi di comprovata perdita dei dispositivi (ad esempio, tramite presentazione di relativa denuncia di smarrimento o di furto) che ne potranno consentire il cambiamento anche in caso di avvenuto raggiungimento del predetto limite mensile. Ai sensi del precedente Articolo 8.1.2, l’utente accetta che i dati di login siano unici per lo stesso e non possano essere condivisi con altri; l’Utente prende atto che l’eventuale violazione di tale previsione costituisce un’attività illecita e fraudolenta in relazione alla quale Dazn si riserva ogni azione a sua tutela, ivi incluso il risarcimento danni.».

Già nell’autunno 2021 Dazn aveva anticipato le intenzioni di dare un giro di vite contro il sistema delle utenze condivise, a quanto pare molto diffuse nel nostro Paese. L’iniziativa aveva suscitato vivaci polemiche e l’azienda aveva deciso di rinviare la decisione, che ora diventa esecutiva con il prossimo campionato, destinato a partire in agosto, prima del solito per via dei mondiali in Qatar. Ricordiamo che l’abbonamento può essere sospeso nei mesi estivi durante la pausa del calcio: qui spieghiamo come fare.

Come sospendere Dazn, Sky e Now quando il calcio è in vacanza

articolo di Lorenzo Nicolao: https://www.corriere.it/tecnologia/22_maggio_23/come-sospendere-dazn-sky-now-quando-calcio-vacanza-39f2cb3e-da6f-11ec-85d9-79001994e61c.shtml

C’è un’opzione per chi vorrà riprenderlo dopo l’estate per l’inizio del campionato. I passi da seguire per ogni piattaforma

Un’altra stagione di grande calcio è finita e molti appassionati del pallone che, pur di veder giocare la propria squadra del cuore o non perdersi in generale neanche una partita, sottoscrivono abbonamenti con le pay tv e le piattaforme di streaming, si staranno ponendo tutti la stessa domanda: come posso sospendere il mio abbonamento per non pagarlo inutilmente nel corso dell’estate e riprenderlo poi agevolmente quando ricominceranno i campionati? A questa naturale e spontanea domanda proviamo a rispondere guardando alle opzioni disponibili e alle scelte fatte dalle diverse aziende che hanno acquistato i diritti tv delle competizioni ufficiali, un’opzione che può valere non solo per il calcio, ma anche per le altre competizioni sportive.

L’opzione di Dazn – Dazn, che su tutte le altre aveva i diritti sulla Serie A asl completo, aveva già pensato a una funzione specifica. «Metti in pausa il tuo account» permette infatti di sospendere l’abbonamento alla fine del mese in corso e di riattivarlo a partire dal giorno scelto dall’utente. Durante il periodo di sospensione non si potrà certamente usufruire della visione degli altri contenuti di Dazn, ma non sarà addebitato alcun importo addizionale. Attenzione però, perché questa opzione non sarà disponibile se in passato l’utente aveva usufruito di un’offerta o di una promozione speciale per sottoscrivere l’abbonamento. Allo stesso modo non se ne potrà approfittare se la sottoscrizione non è stata pagata tramite carta di credito o paypal. Ci sarà invece questa possibilità se l’acquisto è stato effettuato con Google Pay. La voce «Sospendi Abbonamento» è disponibile all’interno del proprio account, accedendo allo spazio personale dell’utente sulla piattaforma. Andrà seguito lo stesso processo per riattivare l’account.

L’agevolazione per chi non può .- Per tutti coloro che non potranno godere della sospensione, ci saranno però dei vantaggi compensativi. Dazn ha previsto uno scontro di 10 euro per tutto il periodo di fermo del campionato di Serie A. Inoltre, tramite Agcm, la piattaforma dello streaming sportivo ha fatto sapere che incrementerà la varietà dei contenuti anche con proposte on demand legate agli interessi dei singoli utenti. «Un innalzamento anche qualitativo della programmazione, con tanti contenuti disponibili nel corso dell’estate, in modo da ridurre eventualmente l’interesse degli utenti per la funzione di pausa e fornire una valida alternativa». continua a leggere

Pugni nel vuoto sul ring: morto il pugile Buthelezi per danni cerebrali


articolo: Morto il pugile Buthelezi: fatali i danni cerebrali (Video) – La Gazzetta dello Sport

Il video era diventato presto virale: il 24enne peso leggero sudafricano dopo la corsa in ospedale e il coma indotto non ce l’ha fatta

Il peso leggero sudafricano Simiso Buthelezi è morto dopo aver subito un’emorragia cerebrale a seguito di un incontro di boxe disputato nel fine settimana a Durban. Il 24enne stava affrontando domenica il connazionale Siphesihle Mntungwa per il titolo WBF All Africa dei pesi leggeri, ma il match sulla distanza dei 10 round è stato interrotto dall’arbitro dopo che Buthelezi ha iniziato a sferrare pugni contro un avversario invisibile. Il filmato del combattimento che mostrava Mntungwa cadere sulle le corde e poi, dopo che il combattimento era ripreso, avanzare verso un angolo sferrando colpi contro il vuoto, è diventato rapidamente virale, attirando numerosi commenti e reazioni ironiche, ma del tutto fuori luogo.

articolo: https://sport.sky.it/altri-sport/2022/06/07/boxe-pugile-pugni-avversario-immaginario-sudafrica-video

IL COMA E IL DECESSO – L’arbitro ha sospeso l’incontro e Buthelezi è crollato sul ring. Trasportato d’urgenza in ospedale, è stato messo in coma indotto dopo la scoperta di un’emorragia al cervello. Secondo il suo allenatore, Bheki Mngomezulu, Buthelezi era in perfetta salute prima dell’incontro.

articolo blog: https://alessandro54.com/2022/06/07/sudafrica-pugile-va-in-confusione-pugni-contro-avversario-immaginario/

Morti di boxe: centinaia le vittime sul ring, ogni volta si riaccende la polemica. Da De Chiara, che cambiò le regole, a Buthelezi

articolo di Maria Strada: https://www.corriere.it/sport/cards/morti-boxe-centinaia-vittime-ring-ogni-volta-si-riaccende-polemica-de-chiara-che-cambio-regole-buthelezi/ultima-vittima_principale.shtml

Nel 1995 la stima era di 500 morti in un secolo. Un ricordo di alcune delle vittime, compresa Becky Zerlentes, la prima donna

L’ultima vittima – Il peso leggero sudafricano Simiso Buthelezi è morto dopo aver subito un’emorragia cerebrale a seguito di un incontro di boxe disputato nel fine settimana a Durban. Il 24enne stava affrontando domenica il connazionale Siphesihle Mntungwa per il titolo WBF All Africa dei pesi leggeri, ma il match sulla distanza dei 10 round è stato interrotto dall’arbitro dopo che Buthelezi ha iniziato a sferrare pugni contro un avversario invisibile. L’arbitro ha subito sospeso l’incontro e Buthelezi è crollato sul ring. Trasportato d’urgenza in ospedale, è stato messo in coma indotto dopo la scoperta di un’emorragia al cervello. Dopo 4 giorni il decesso. Secondo il suo allenatore, Bheki Mngomezulu, Buthelezi era in perfetta salute prima dell’incontro.

Centinaia di morti – Altro anno tragico il 2019. Nel 1995 una stima approssimativa indicava in circa 500 le vittime della disciplina nei 100 anni precedenti, ma negli ultimi anni con la facilità di diffusione delle notizie si è registrata un’apparente impennata che è in realtà la certificazione di una realtà che esisteva già prima. Quell’anno muoiono Patrick Day, il russo Maxim Dadashev, l’argentino Hugo Santillan e il bulgaro Boris Stanchov. continua a leggere

Un ricordo di alcune delle vittime

1962, Benny Paret

1963: Davey Moore

1969, Ulrich Regis

1978: Angelo Jacopucci

1980: Johnny Owen

1982: Kim Deuk-koo

1983: Francisco Bejines

1988: Baronet e Tethele

1996: Fabrizio De Chiara

1996: Stephan Johnson

2005: Becky Zerlentes e Leavander Johnson

2007: Lito Sisnorio e Choi Yo-sam

2013: Michael Norgrove e Francisco Leal

2017: i canadesi Whittom e Tim Hague

2018: Christian Daghio e Scott Westgarth

I quesiti del referendum sulla giustizia: la spiegazione e le ragioni del sì e del no


articolo & video di Paolo Decrestina / CorriereTv: https://video.corriere.it/politica/i-quesiti-referendum-giustizia-spiegazione-ragioni-si-no/5f0859f8-e671-11ec-864b-88ccbc1cac69?fbclid=IwAR2IxTZx8iP5t00KjcLoYrhIinkGjJMbkfBeidmjI9OD7LTzA3UVIHesXNE

Domenica 12 giugno, si torna alle urne per votare sui cinque referendum abrogativi: dalle misure di custodia cautelare, alle funzioni delle carriere dei magistrati. Ecco cosa si andrà a votare

Domenica si vota per cinque referendum, tutti incentrati sul tema della giustizia. Si va dalle misure di custodia cautelare alle funzioni delle carriere dei magistrati fino all’incandidabilità di persone già condannate. Si tratta di referendum abrogativi, e quindi di una consultazione popolare per capire se gli italiani vogliono mantenere alcune norme già presenti oppure le vogliono cancellare dal nostro ordinamento. Quindi, chi vuole mantenerle voterà No, chi vorrà cambiarle voterà Sì. Sia chiaro, come ogni referendum, anche questi per essere validi dovranno raggiungere il cosiddetto quorum, e cioè dovrà andare al voto almeno il 50%+1 degli elettori. In caso contrario il singolo referendum non avrà valore. Ecco l’analisi dei quesiti, punto per punto, colore per colore