Ai tempi del Covid-19, anche i virus informatici usano un “paziente zero”, un dipendente interno, per colpire le industrie e le banche italiane. E nei primi tre mesi del 2020 sono spuntati i cyber-attacchi che sfruttano il tema del coronavirus. A rilevarlo sono i ricercatori di Yoroi, in occasione dell’uscita del rapporto 2019 sulle minacce informatiche.
“La principale tendenza che abbiamo notato negli ultimi 7-10 giorni – spiega all’ANSA Marco Ramili, AD di Yoroi – è che il coronavirus è usato come tematizzazione per indurre gli utenti ad aprire allegati e cliccare su link malevoli. E il lavoro da remoto non aiuta perché i sistemi aziendali vengono bypassati e gli attaccanti hanno maggiore opportunità di fare breccia nel Pc di una vittima. Qualche settimana fa si attaccavano gli utenti, oggi invece si attaccano i dipendenti con l’obiettivo di colpire l’azienda di appartenenza. E gli hacker attendono silentemente che il dipendente si connetta alla rete aziendale per poi muoversi lateralmente verso cartelle condivise o portali web interni all’azienda”. continua a leggere