
di GIULIA BONEZZI
Milano si chiude in zona rossa con tutta la Lombardia, dove ieri il Covid ha aggiunto al conto altri 61 morti, altri 39 ingressi in terapia intensiva (dove i letti occupati erano 714 oltre a 6.077 nei reparti), e altri 4.334 contagiati, dei quali 1.231 abitano nella provincia di Milano. Quella che entra oggi in zona rossa è una metropoli accerchiata dalla terza ondata, che preme a Nord, a Est e soprattutto a Sud-Ovest, con un’incursione che arriva al cuore della città: è la fotografia scattata dall’ultimo monitoraggio sul sito dell’Ats Metropolitana, nella mappa che colora in viola scuro i comuni e i quartieri con incidenza settimanale sopra il livello di guardia di 250 nuovi positivi ogni centomila abitanti.
È la fotografia di una settimana fa, perché quelli dell’Ats sono dati consolidati, spurgati dalle oscillazioni dei test caricati quotidianamente nel sistema di sorveglianza riportando i numeri dei contagiati alla data in cui hanno fatto il tampone. L’Rt all’8 marzo segna 1.16 come media settimanale considerando tutta la provincia e anche quella di Lodi, 1.17 nel solo comune di Milano. L’incidenza è calcolata sulla settimana 1°-7 marzo e spacchetta l’aumento dei contagi per codice di avviamento postale, seguendo l’andamento del virus nei quartieri della metropoli, più popolosi di molti comuni italiani e di qualche città. La settimana precedente, l’ultima di febbraio, a sforare i 250 contagiati per centomila residenti erano tre Cap (20126 di Greco-Bicocca, 20132 cioè via Palmanova dal Casoretto a Cascina Gobba, 20136 Ticinese-Bocconi).
Tutti rientrati sotto il limite nella prima settimana di marzo, mentre il viola si allinea in una striscia che corre dal centro a Sud-Ovest: il Cap 20123, dalle Colonne al Sempione, fa 294 nuovi positivi per centomila; il 20154 (Sarpi) 264 per centomila; i Cap 20145 (Pagano/Citylife), 20146 (Giambellino-Lorenteggio) e 20147 (Primaticcio, Inganni, primo tratto di Forze Armate) rispettivamente 278, 266 e 298 contagiati ogni centomila anime. Allargando la fotografia, la morsa viola punteggia l’hinterland su tre lati e mezzo.
Le tabelle dicono che i comuni con incidenza sopra 250, rispetto all’ultima settimana di febbraio, sono rimasti due nel distretto Nord: 321 nuovi casi per centomila a Cologno (oltre 47mila abitanti di cui dall’anno scorso 4.003 sono stati contagiati, l’8,4%), 360 per centomila a Cinisello, che coi suoi 6.472 contagiati totali in pandemia, l’8,56% degli oltre 75mila residenti, è al secondo posto in provincia per numeri assoluti (dietro Milano, che a ieri aveva avuto 91.280 infettati) e al terzo in rapporto alla popolazione. Ma la morsa s’addensa a Est della metropoli: nel distretto Melegnano-Martesana i comuni con incidenza settimanale sopra soglia passano dai 21 di fine febbraio a 30, e Vimodrone (17mila abitanti di cui 1.369, cioè l’8,05%, in poco più di un anno son risultati positivi al virus), che è sopra da un mese, tocca i 541 nuovi casi per centomila.
E s’addensa a Occidente: dalla settimana precedente i comuni con incidenza oltre 250 passano da tre a dieci nel distretto Rhodense, con 368 nuovi casi per centomila a Trezzano sul Naviglio, 325 a Cesate che era sopra da una settimana, 301 a Bollate che lo è ininterrottamente da cinque; e sono 317 per centomila ad Assago, 268 a Corsico e a Cusago, 255 a Buccinasco, è tutto viola il confine Sud-Ovest di Milano. Nel distretto Ovest Milanese sforano la soglia 19 comuni (erano 13 la settimana precedente), e in alcuni molto poco popolosi il picco sballa il contatore, come i 1.845 nuovi casi per centomila di Morimondo, che di abitanti ne ha un migliaio. Ma in tredici mesi 172 hanno avuto il virus, il 15,87%, il che ne fa il primo comune del Milanese per incidenza sulla popolazione. Lì, alla porta Sud-Ovest della città.

