Diritti, discriminazioni e proteste per i Mondiali in Qatar: cosa fanno i calciatori? Neuer fascia arcobaleno


articolo di Paolo Tomaselli, inviato a Doha: https://www.corriere.it/sport/calcio/mondiali/22_novembre_19/mondiali-qatar-2022-discriminazioni-proteste-calciatori-b60c92a0-67ea-11ed-9673-fd0e7851897a.shtml

Galles e Inghilterra useranno la fascia «One Love» contro le discriminazioni mentre la Fifa rilancia con fasce con messaggi dedicati. La Germania si espone anche a costo di una multa. Cosa faranno Messi, Neymar e Ronaldo?

Quale sarà la prima squadra europea a indossare la fascia da capitano «One Love» per sensibilizzare il mondo sui diritti Lgbt che in Qatar non sono rispettati?

Gli inglesi si inginocchieranno contro l’Iran per testimoniare la loro partecipazione alla rivolta del popolo iraniano?

E gli iraniani, a loro volta, manifesteranno il loro lutto come fecero due mesi fa indossando un giubbotto nero all’ingresso in campo o si limiteranno a non cantare il loro inno nazionale per protesta?

Cosa faranno Ronaldo, Messi e Neymar?

Il calcio e i diritti, il calcio e la politica sollevano tanti interrogativi prima del match inaugurale della Coppa (domenica ore 17 italiane con Qatar-Ecuador). Mentre il presidente della Fifa Gianni Infantino contrattacca le tante critiche verso questo Mondiale da 200 miliardi di euro, costato la vita almeno a 6500 lavoratori migranti.

«Oggi mi sento qatarino, arabo, africano, gay, disabile» dice il dirigente svizzero che chiede di non mettere pressione sul Qatar e sui calciatori («Lasciate che la gente si goda questa festa»), alcuni giocatori si interrogano sul da farsi, spinti dalla opinione pubblica del loro Paese o dalle proprie convinzioni personali.

Galles e Inghilterra hanno annunciato che useranno la fascia di capitano «one love» contro le discriminazioni. E la Fifa ha rilanciato con le fasce con messaggi dedicati (e generici) per ogni turno del torneo: si parte con «Football unites the world», poi con «Save the planet» e così via. Al di là dei simboli, comunque importanti, sono i campioni tedeschi gli unici ad aver già preso una posizione chiara: Manuel Neuer, Leon Goretzka, Joshua Kimmich si sono esposti sui simboli da mostrare e sui concetti da trasmettere. continua a leggere

Maltempo in Cilento, frane e allagamenti: danni ad Agropoli e Santa Maria di Castellabate


articolo di Redazione online: https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/22_novembre_19/cilento-frane-allagamenti-il-maltempo-danni-ad-agropoli-santa-maria-castellabate-b2aea388-67fd-11ed-a34b-e9a9d2b0d716.shtml

Danni ingenti in diverse zone costiere e interne del Cilento. Fiumi di fango nelle strade nel paese di «Benvenuti al Sud». Il sindaco di Agropoli: «Non uscite da casa»

Allagamenti e frane in Cilento, Agropoli e Castellabate in ginocchio: Corriere della Sera

Una bomba d’acqua sul Cilento ha provocato, da questa mattina, frane, danni e allagamenti. Una situazione preoccupante, sia nelle zone costiere che nelle aree interne, che ha visto soprattutto Agropoli e Santa Maria di Castellabate subire i principali problemiL’allerta meteo, di colore arancione diramata dalla Protezione Civile, proseguirà per tutto il week end. Disagi anche nel basso Cilento, dove il maltempo ha colpito in tarda mattinata. Numerose le segnalazioni ai vigili del fuoco che stanno lavorando già dall’alba in diversi comuni. Ad Agropoli e Castellabate sono operativi anche 80 volontari della Protezione civile della regione Campania, con gommoni, idrovore e escavatori. Le squadre di soccorritori sono in particolare impegnate a liberare dall’acqua gli scantinati allagati.

I video sui social – Strade come fiumi con le auto coperte per metà dal fango e studenti in ostaggio all’interno delle scuole in attesa che il livello dell’acqua scenda. Questo lo scenario stamattina ad Agropoli, in provincia di Salerno. Su Facebook immagini choc della cittadina completamente invasa dal fango.

Ad AgropoliDalle 9 del mattino, un violento nubifragio si è abbattuto sulla cittadina di AgropoliTutte le principali arterie viarie sono state allagate, le fognature non hanno retto e i tombini sono completamente saltati: c’è un metro d’acqua in strada. Un allagamento anche in una scuola della frazione Moio, che era rimasta chiusa oggi proprio per l’allerta meteo. Alcune persone, in una zona periferica della città, sono rimaste bloccate nelle proprie abitazioni. Anche un balck out elettrico ha interessato per tutta la mattinata la cittadina cilentana. L’amministrazione comunale, con una nota, ha chiesto ai propri cittadini di restare a casa: «Le intense precipitazioni stanno comportando una serie di problematiche di allagamenti in diverse aree del nostro territorio. Invitiamo quindi a rimanere in casa e ad uscire solo in caso di estrema necessità». continua a leggere

Agropoli, i cittadini puliscono le strade dal fango dopo il nubifragio [DIRETTA]AGTW

Addio al cantante di ‘Legata a un granello di sabbia’


Nico Fidenco, pseudonimo di Domenico Colarossi (Roma, 24 gennaio1933 – Roma, 19 novembre2022), è stato un cantautore e compositore italiano, che conobbe una grande popolarità a partire dal 1960, anno di incisione di What a Sky (in italiano Su nel cielo), tratto dal film di Francesco Maselli I delfini.

https://it.wikipedia.org/wiki/Nico_Fidenco

Dopo What a sky Fidenco incise altri brani in inglese e in italiano tratti da colonne sonore di grandi film di successo come: Just that same old line dal film La ragazza con la valigia con Claudia Cardinale, Il mondo di Suzie Wong dal film omonimo con William Holden che raggiunge la prima posizione in classifica per cinque settimane nel 1961, Exodus, dal film omonimo con Paul Newman, Moon River dal film Colazione da Tiffany con Audrey Hepburn, L’uomo che non sapeva amare dal film omonimo con George Peppard e Una donna nel mondo dal film La donna nel mondo.

In quel periodo oltre alle colonne sonore, incise alcuni grandi successi: Con te sulla spiaggia (seconda classificata a Un disco per l’estate 1964), Se mi perderaiCome nasce un amore, A casa di IreneLa voglia di ballare (finalista a Un disco per l’estate 1965), Goccia di MareNon è veroTutta la gente, ma soprattutto Legata a un granello di sabbia (1961), considerata il primo esempio di tormentone estivo italiano della storia, in quanto rimase prima in classifica per 14 settimane e fu il primo 45 giri a superare in Italia il milione di copie vendute (ne raggiunse addirittura il milione e mezzo), tutti incisi per l’etichetta RCA Italiana.

Nico Fidenco è morto. Addio al cantante di ‘Legata a un granello di sabbia’

articolo della redazione Spettacoli: https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2022/11/19/news/nico_fidenco_morto-375198884/

Aveva 89 anni. Ha portato al successo negli anni Sessanta tante canzoni d’amore e poi una seconda vita con le sigle dei cartoni animati

È morto questa notte a Roma, all’età di 89 anni, il cantautore e compositore Nico Fidenco. La notizia è stata confermata all’Adnkronos dalla moglie Annamaria e dalla figlia Guendalina.

Negli anni Sessanta è diventato celebre con canzoni d’amore come Legata a un granello di sabbia Con te sulla spiaggiacontinua a leggere

Mohammed bin Salman, gli Stati Uniti sostengono l’immunità nel processo per l’omicidio Khashoggi


articolo di Viviana Mazza: https://www.corriere.it/esteri/22_novembre_18/immunita-mohammed-bin-salman-processo-khashoggi-ac2a1ce2-6756-11ed-b05a-06c1012dfe21.shtml

L’opinione è arrivata dal dipartimento di giustizia su richiesta del dipartimento di Stato . La fidanzata di Khashoggi: «Biden ha tradito Jamal»

New York – Il dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha raccomandato l’immunità per il principe saudita Mohammad bin Salman, per l’omicidio del giornalista Jamal Khashoggi avvenuto nel consolato saudita di Istanbul nel 2018. Il caso è sotto esame di un tribunale americano, in seguito alla denuncia della fidanzata di Khashoggi, Hatice Cengiz. Un rapporto della Cia desecretato proprio dal presidente Joe Biden indica che il leader de facto dell’Arabia saudita sarebbe il mandante di quell’omicidio. Ora il dipartimento di Giustizia, senza scendere nel merito delle colpe del principe, scrive che la legge internazionale non permette di processare i capi di stato di altri paesi: a settembre Mohammed bin Salman (spesso identificato attraverso le sue iniziali, Mbs) è diventato infatti formalmente primo ministro (anche se era di fatto al potere dal 2017). La decisione ultima spetterà al giudice, ma un tribunale degli Stati Uniti non rovescerebbe mai una raccomandazione simile da parte del dipartimento di Giustizia, dicono gli esperti.

Era da considerarsi improbabile che gli Stati Uniti, partner commerciale e alleato dell’Arabia saudita, facilitassero l’arresto di Mbs. Ma garantirgli l’immunità in questo modo ha provocato le proteste dei gruppi per i diritti umani. La fidanzata di Khashoggi che richiede un risarcimento di danni da parte del Regno saudita, ha accusato Biden di aver tradito il giornalista: «Oggi Jamal è morto di nuovo». continua a leggere

Perché si protesta per i Mondiali in Qatar


articolo di Arianna Ravelli: https://www.corriere.it/sport/calcio/mondiali/22_novembre_19/perche-si-protesta-mondiali-qatar-838ce61e-66c7-11ed-a222-843a540a9cec.shtml

A parte i sospetti di corruzione per l’assegnazione, il Qatar è un Paese che non rispetta i diritti delle persone Lgbt e delle donne. E si stima che siano morti 6500 operai nei cantieri per costruire stadi e infrastrutture in condizioni disumane

I Mondiali di calcio in Qatar sono al centro delle proteste praticamente dalla loro assegnazione, dodici anni fa, a scapito degli Stati Uniti. I forti sospetti di corruzione sono diventati una valanga che ha travolto tutta la Fifa di allora, a partire dall’ex presidente Sepp Blatter (che oggi dice: «Scegliere il Qatar è stato un errore»), e la giustizia francese sta indagando sulle pressioni che l’ex presidente Sarkozy — attraverso Michel Platini — avrebbe esercitato in favore dell’Emiro del Qatar (che possiede anche il Psg). È quello che si chiama «sport washing», l’uso dello sport per migliorare l’immagine di un Paese. Le polemiche sono poi proseguite per la necessità di giocare (a causa dell’eccessivo caldo in estate) per la prima volta in autunno, con la conseguenza di dover stravolgere tutti i calendari.

L’assegnazione del Mondiale al Qatar ha destato subito critiche e perplessità intanto per la totale assenza di diritti a tutela dei lavoratori — tutti immigrati provenienti da India, Pakistan, Nepal, Bangladesh e Sri Lanka — che hanno edificato gli stadi e le infrastrutture del Mondiale in condizioni estreme e senza che la Fifa riuscisse a far inserire nei loro contratti alcuna tutela.

Dati certi non ce ne sono (le fonti ufficiali del Qatar parlano ufficialmente di tre morti per infortuni, a cui se ne aggiungono 34 per morte naturale ma la cifra sarebbe relativa a progetti che rappresentano l’1% delle costruzioni in Qatar), ma Amnesty e altre organizzazioni internazionali parlano di 6.500 operai morti tra il 2010 e il 2021 . Secondo Human Rights Watch, le autorità del Qatar non sono riuscite a indagare sulle cause della morte di migliaia di lavoratori migranti, né le leggi del Qatar prevedono risarcimenti per le famiglie. Il ministro del lavoro, Ali bin Samikh al-Marri, ha detto che non esistono criteri per stabilire una cifra. Il governo del Nepal, però, ha calcolato 2100 morti dal 2010 solo tra i cittadini nepalesi emigrati in Qatar tra arresti cardiaci, malori dovuti al caldo e altre cause. continua a leggere

Il calendario dei Mondiali di calcio e dove vedere le partite in tv