Inter, promozione per il Bologna: secondo biglietto al 50%


articolo di Redazione – 3 Novembre 2022: https://www.calcioefinanza.it/2022/11/03/inter-biglietti-bologna-sconto/

Inter-Bologna sarà l’ultima partita del 2022 a San Siro per i nerazzurri di Simone Inzaghi e per l’occasione la società di Corso Vittorio Emanuele II ha pensato a un’offerta unica: uno sconto del 50% sul prezzo del biglietto.

Per usufruire dell’offerta, i tifosi nerazzurri acquistando due biglietti avranno diritto ad altrettanti tagliandi a metà prezzo. Possibilità anche per gli abbonati che, grazie alla propria Tessera SiamoNoi, avranno la possibilità di acquistare fino a 4 biglietti al 50%.

I prezzi per assistere a Inter-Bologna partono da 10 euro per il tagliando intero e, di conseguenza, con lo sconto del 50% saranno disponibili biglietti a soli 5 euro.

L’Inter, poi terminerà il 2022 con la difficile trasferta a Bergamo con l’Atalanta per poi riprendere il campionato il 4 gennaio a San Siro con la capolista Napoli. Attualmente i nerazzurri si trovano al sesto posto in classifica, con gli stessi punti (24) della Lazio, che occupa invece la quinta posizione.

Inter, spunta il piano B: rifinanziare con Oaktree


articolo di Redazione – 4 Novembre 2022: https://www.calcioefinanza.it/2022/11/04/inter-rifinanziamento-debito-oaktree/

Steven Zhang, presidente dell’Inter – (foto ufficio stampa Inter)

L’Inter è al lavoro per il rifinanziamento del debito. Secondo quanto riportato d Il Sole 24 Ore, il presidente nerazzurro Steven Zhang, starebbe provando a concretizzare un piano B, in alternativa alla cessione della società, tema di cui si è parlato molto in queste settimane. Il nuovo piano sarebbe quello di un rifinanziamento del debito con il fondo californiano Oaktree, che scadrà nel maggio del 2024.

Il gruppo finanziario statunitense ha prestato nel maggio 2021 circa 275 milioni di euro alla lussemburghese Grand Tower Sarl, una delle holding tramite cui la famiglia Zhang controlla l’Inter. Un prestito Pik, in cui gli interessi verranno pagati per intero alla fine, andando negli anni a cumularsi sul capitale: alla scadenza così la cifra da restituire a Oaktree si avvicinerebbe a circa 350 milioni di euro.

Se ciò non dovesse accadere il fondo californiano potrebbe diventare il proprietario del club nerazzurro, sulla falsariga di quanto successo con il fondo Elliott ai tempi della proprietà di Yonghong Li al Milan. Certezze ancora non ce ne sono, anche perché alla scadenza del prestito mancano 19 mesi circa: così sono cominciate le grandi manovre attorno all’Inter.

Zhang non vorrebbe – da un lato – separarsi dall’Inter, per questo sarebbero iniziati alcuni sondaggi per valutare la possibilità di rifinanziare il debito concesso da Oaktree. Si tratta di un’impresa non semplice: il finanziamento del fondo californiano ha già un interesse del 12% e le condizioni critiche del mercato del debito hanno fatto crescere i tassi.

Twitter, al via oggi il licenziamento di massa voluto da Musk: a casa 3.700 persone


articolo di Franco Sarcina: https://www.ilsole24ore.com/art/la-scure-musk-twitter-venerdi-meta-dipendenti-verra-licenziato-AE5csoDC

Elon Muskfoto da www.open.online

Il Nyt ha visionato la lettera inviata ai dipendenti. Circa la metà della forza lavoro del social, che impiega 7.500 persone, perderà il lavoro. Abolito lo smart working. Inserzionisti in allarme

Parte la scure di Musk su Twitter. Il discusso imprenditore prevede infatti di eliminare 3.700 posti di lavoro, circa la metà della forza lavoro della società di social media, in tutto 7.500 dipendenti, nel tentativo di ridurre i costi.

Musk, che ha recentemente acquisito la piattaforma per 44 miliardi di dollari, intende anche invertire la politica esistente dell’azienda sul lavoro in remoto, chiedendo ai dipendenti rimanenti di presentarsi negli uffici, anche se potrebbero essere fatte alcune eccezioni.

La lettera ai dipendenti: Il New York Times ha visionato la copia di una mail inviata nei giorni scorsi ad alcuni dipendenti. Il messaggio ordinava loro di andare a casa giovedì e di non tornare in ufficio questa mattina, venerdì, giorno in cui diventano operativi i primi tagli al personale.

Le modalità sarebbero state decise da Musk insieme a un team di consulenti. Secondo le fonti anonime, i termini della riduzione dell’organico potrebbero però ancora cambiare. Nello scenario considerato, ai lavoratori licenziati verranno offerti 60 giorni di indennità di fine rapporto, hanno affermato due delle fonti.

In precedenza, lo stesso Musk, in un tweet, aveva smentito un articolo del New York Times in cui si affermava che intendeva licenziare i dipendenti di Twitter prima del 1° novembre per evitare le sovvenzioni in azioni dovute quel giorno. continua a leggere

I punti chiave

Addio a Marino Rebeschini, il batterista e cofondatore de Le Orme è morto a 75 anni


articolo: https://www.notizie.it/addio-a-marino-rebeschini-il-batterista-e-cofondatore-de-le-orme-e-morto-a-75-anni/

Marino Rebeschini, 75 anni, ex batterista delle Orme

Il batterista e cofondatore de Le Orme, Marino Rebeschini, è morto all’età di 75 anni dopo aver lottato a lungo contro un tumore.

Il mondo della musica è in lutto dopo aver appreso dell’improvvisa scomparsa di Marino Rebeschini, ex batterista e cofondatore della band Le Orme. Il musicista aveva 75 anni.

Addio a Marino Rebeschini, il batterista e cofondatore de Le Orme è morto a 75 anni – Si è spento nella giornata di mercoledì 2 novembre l’ex batterista e cofondatore della band Le Orme Marino Rebeschini. Alla luce delle informazioni sinora diffuse, il musicista era malato di cancro e aveva lottato a lungo contro la malattia prima di morire all’età di 75 anni.

Rebeshini, nato a Marghera nel 1947, aveva debuttato nel mondo della musica appena ventenne quando ha registrato il suo primo singolo Fiori e Colori, distribuito nel 1967, insieme al gruppo di matrice veneta.

Origine e fondazione della band veneta – Le Orme è stato fondato a Marghera, periferia industriale di Venezia, sulla spinta del chitarrista veneziano Nino Smeraldie del muranese Aldo Tagliapietra, reduce dalla vittoria di un concorso per giovani cantautori e stanco della cover band di stampo anni ’60 con la quale si esibiva. Insieme ai due artisti, c’era anche il bassista Claudio Galieti e il batterista Marino Rebeschini.

In un primo momento, la band aveva deciso di chiamarsi Le Ombre per omaggiare gli inglesi Shadows ma poi avevano ripiegato per Le Orme dato che, in Veneto, era già presente una band con il medesimo nome.