Serie A, il giallo dello ‘spezzatino’ delle partite: approvato e poi revocato


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2021/06/07/news/dieci_partite_in_orari_diversi_approvalo_spezzatino-304634004/?ref=RHBT-VS-I286350292-P1-S4-T1

La proposta è inizialmente passata con 13 voti a favore su 19, per poi essere stoppata in seguito alle pressioni esercitate da alcuni presidenti

È successo tutto e poi tutto il suo esatto contrario. In quella che formalmente sarebbe la prima Assemblea di Lega della prossima stagione si è consumata l’ultima puntata dell’assurdo teatro della partita dei diritti tv. Sul tavolo, la controversa questione del cosiddetto “spezzatino”: le 10 partite di campionato spalmate su 10 orari differenti. Una questione profondamente divisiva, all’interno della Lega. Prima, una Serie A ridotta a 19 società per l’esclusione della Salernitana, a causa della proprietà condivisa con la Lazio (c’erano le altre neo promosse Empoli e Venezia) ha votato a favore: 13 voti (ne sarebbero serviti 14, se la Salernitana avesse potuto partecipare) ce 6 contrari – ossia Genoa, Samp, Roma, Bologna, Sassuolo e Spezia – avevano approvato la nuova distribuzione.

A quel punto, però, la situazione si è rovesciata. Il presidente della Samp Ferrero, inviperito, ha preso la parola con toni molto eccitati per denunciare quello che il ceo romanista Fienga diceva da inizio assemblea: “Così si fa un regalo a Dazn senza ottenere nulla in cambio”. Il Genoa si è accodato, visto che Preziosi è uno strenuo sostenitore di questa contestazione. Una raffica di pressioni su tutti gli altri club, provenienti da Genoa e Sampdoria.

A quel punto è partita la richiesta: vogliamo prenderci una settimana in più di tempo? E quindi, nemmeno dopo 20 minuti dall’approvazione, si è deciso per la retromarcia: “Votiamo una revoca”. Nuovo voto allora, e sì alla revoca, con voti contrari soltanto di Juventus, Napoli e Lazio. Revocare una decisione è sempre possibile, ma così alla scelta discutibile di spezzettare la Serie A su 10 turni, s’è aggiunto il grottesco di un immediato ripensamento.

La giornata si era aperta invece con il “caso” Lotito. Squalificato, multiproprietario, ma sempre protagonista. Il presidente della Lazio e della Salernitana ha provato, inizialmente, a bloccare l’apertura dei lavori dell’Assemblea per vizio di forma. Il motivo: il mancato invito alla Salernitana, a differenza delle altre neo promosse. La Federcalcio infatti, su richiesta del Presidente Paolo Dal Pino, ha scritto nei giorni scorsi – lo ha raccontato Repubblica – una lettera in cui specificava come per lo statuto federale nessuno possa essere amministratore di due club nella stessa Assemblea.  

Lotito ha preso la parola in apertura (pochi istanti prima era in corso una riunione informale tra le 20 società), annunciando l’intenzione di bloccare l’assemblea. Stando all’ordine del giorno, c’era un solo argomento di discussione a cui il presidente laziale non poteva partecipare, ma nella sua discussione ha trattato anche temi per i quali è in atto la squalifica. Il presidente di lega Paolo Dal Pino, che su questo deve fare da garante, ha risposto e rilevato questa anomalia: i toni si sono alzati, anche la Roma con il ceo Guido Fienga è intervenuta, evidenziando come non sia normale che un presidente squalificato e proprietario di due club diversi nella stessa serie, in violazione alle norme federali, possa prendere la parola e condizionare i lavori. Questione di minuti e già c’era un caso decisamente più serio con cui dover fare i conti

Serie A, in assemblea scoppia il caso Salernitana: perché il club non potrà votare – 

La Serie A in 10 orari diversi, il progetto della nuova stagione su Dazn–  

É morto Guglielmo Epifani.


É morto Guglielmo Epifani. L’ex leader Cgil aveva 71 anni

articolo: https://www.repubblica.it/economia/2021/06/07/news/e_morto_guglielmo_epifani-304671953/?ref=RHTP-BH-I304495303-P1-S1-T1

Parlamentare di Liberi e Uguali, è stato anche segretario del Partito Democratico. Una lunghissima carriera dentro il sindacato, ne ha assunto le guida nel 2002

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Ettore Guglielmo Epifani (Roma, 24 marzo 1950 – Roma, 7 giugno 2021) è stato un sindacalista e politico italiano.

ROMA – É morto Guglielmo Epifani, già segretario generale della Cgil e, per un breve periodo, segretario del Partito democratico per poi passare a Liberi e Uguali di cui era attualmente parlamentare. Era nato a Roma nel 1950. Epifani è stato il primo socialista a guidare la Cgil, fu vice di Bruno Trentin e poi di Sergio Cofferati.

Laureato in filosofia con una tesi su Anna Kuliscioff, ha svolto tutta la sua carriera nella Cgil prima di quella politica. Iniziò a lavorare nella casa editrice del sindacato, poi passò alla federazione dei poligrafici di cui ne assunse la guida. Nel 1990 entrò nella segreteria confederale e nel 2002, dopo l’addio di Cofferati, è diventato il segretario generale.

Colto, intellettuale raffinato, è stato un sindacalista dai tratti gentile, ma anche capace di decisioni radicali. Fu lui nel 2002 ad annunciare al congresso della Cgil la decisione che portò poi al milione di lavoratori in piazza contro la riforma dell’articolo 18 voluta dal governo Berlusconi.

Microsoft, il nuovo Windows ……..


Microsoft, il nuovo Windows arriva il 24 giugno

articolo: https://www.ansa.it/sito/notizie/tecnologia/software_app/2021/06/05/microsoft-il-nuovo-windows-arriva-il-24-giugno_463277ae-cf35-43e3-8049-fb586b910b16.html

Nell’ultima Conferenza degli sviluppatori pochi giorni fa il Ceo di Microsoft Satya Nadella aveva detto che per Windows ci sarà “un grande aggiornamento“. Gli utenti lo scopriranno il 24 giugno quando la società svelerà tutti i dettagli delll’evoluzione del sistema operativo.

A presentarlo sarà proprio il numero uno del gruppo di Redmond insieme a Panos Panay (Chief Product Officer), sempre più centrale nei progetti relativi a Windows 10 e alla famiglia di prodotti Surface.

L’annuncio alle 17 ora italiana dovrebbe riguardare il restyling dell’interfaccia noto internamente come Sun Valley e di cui sono già trapelati alcuni dettagli. Ma dovrebbe anche evolvere in modo da andare incontro alle esigenze degli sviluppatori, come sottolineato dal gruppo proprio in occasione della conferenza degli sviluppatori Build 2021. Potrebbe essere introdotto un nuovo store e ampliando le opportunità di monetizzazione degli sviluppatori. Il debutto dell’aggiornamento è atteso entro la seconda metà dell’anno.

Michele Merlo è morto, l’ex concorrente di Amici aveva 28 anni


articolo: https://www.corriere.it/spettacoli/21_giugno_07/michele-merlo-morto-65be6ec2-c764-11eb-9c4c-4cf000dece4f.shtml?fbclid=IwAR1x0GrLD3r3Mn6nTda3Dg3T0TR_9gLfobRuhi93heKDQUZeLm04KNVA3n0

Il cantante bassanese Michele Merlo era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Maggiore di Bologna dopo essere stato colpito, nella notte tra giovedì e venerdì, da un’emorragia celebrale scatenata da una leucemia fulminante

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È morto Michele Merlo, 28 anni, già concorrente di Amici. Era ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Maggiore di Bologna dopo essere stato colpito, nella notte tra giovedì e venerdì, da un’emorragia cerebrale scatenata da una leucemia fulminante e sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

La causa della morte: una severa forma di leucemia fulminante –  Le condizioni di Merlo, in arte Mike Bird, erano peggiorate nel corso delle ore. Il giovane è morto nella tarda serata di domenica. «Michele — ha fatto sapere la famiglia in una nota — si sentiva male da giorni e mercoledì si era recato presso il pronto soccorso di un altro ospedale del bolognese che, probabilmente, scambiando i sintomi descritti per una diversa, banale forma virale, lo aveva rispedito a casa. Anche durante l’intervento richiesto al Pronto soccorso, nella serata di giovedì, pare che lì per lì non fosse subito chiara la gravità della situazione». La famiglia Merlo ha anche voluto «smentire categoricamente quanto alcuni disinformati scrivono sui social: Michele non è stato in nessun modo vaccinato contro il Covid. Michele è stato colpito da una severa forma di leucemia fulminante con successiva emorragia cerebrale». Fan e colleghi, da Emma Marrone a Francesco Facchinetti a Ermal Meta, da Federico Rossi (del duo Benji & Fede) a Aka7even, concorrente dell’ultima edizione di Amici, allo stesso programma di Maria De Filippi, hanno invaso nelle scorse ore i social di messaggi di affetto, incoraggiamento e solidarietà.

I sintomi e l’intervento – Purtroppo il giovane Michele era gravissimo da giorni. Era tenuto in coma farmacologico, ma le speranze in una sua ripresa erano davvero ridotte al lumicino. Dopo il delicato intervento chirurgico, la sua situazione era stata data per disperata. Ma ora resta la rabbia, perché prima del ricovero d’urgenza il cantante, di 28 anni, era stato rimandato a casa dall’ospedale di Vergato, sull’appennino bolognese dove i sintomi che presentava da qualche giorno, dice la famiglia, sono stati interpretati «come una banale forma virale».

Il dolore del padre – È rabbioso e disperato il papà di Michele: «Mio figlio è stato mandato via dal pronto soccorso il giorno prima dell’operazione. Lamentava dei sintomi che un medico accorto avrebbe colto. Aveva una forte emicrania da giorni, dolori al collo e placche in gola, un segnale tipico della leucemia. Se l’avessero visitato avrebbero visto che aveva degli ematomi. Non abbiamo un referto medico ma un braccialetto col codice a barre che io ho a casa. E un audio che mio figlio ha mandato alla morosa in cui dice sono incazzato, mi hanno detto che intaso il pronto soccorso per due placche in gola. Invece lui era stanco. Michele aveva due braccia così. Faceva sport, non beveva, non ha mai usato droghe, gli piaceva la bella vita, mangiare bene, le cose belle, ha girato l’Italia in lungo e in largo». Un caso su cui l’Asl sta cercando di fare chiarezza con un’indagine interna.

Vicentino, e l’Università a Venezia – Michele Merlo , nato a Marostica il primo marzo del ‘93, in provincia di Vicenza, ha studiato all’Università Ca’ Foscari nella facoltà di Storia dell’Arte, a Venezia. Poi si era avvicinato alla musica. Grande conoscitore della musica rock, argomento su cui a lungo si è confrontato con il professore di Amici 16 Boosta, tra i cantanti a cui Mike Bird si ispira troviamo Arctic Monkeys, The neighbourhood e The 1975. Prima di iniziare il suo percorso ad Amici 16, Mike, come Shady e Riccardo Marcuzzo, ha fatto il provino per X Factor 10. Eliminato nella fase finale delle selezioni, i Bootcamp, Mike non si è perso d’animo e ha deciso di lanciarsi nella nuova avventura di Amici. Ed è entrato nei cuori di tanti fan.

Il post affranto di Emma, il tweet di Meta – E anche nel cuore dei colleghi che stanno esprimendo il loro cordoglio per la morte così prematura di una stella nascente della musica. Emma domenica sera all’Arena di Verona durante il suo concerto aveva fatto una dedica a Michele. Oggi, lunedì 7 giugno ha scritto un post affranto su Instagram: «Ciao Michele. Ieri sera ho cantato forte per te…Stamattina il mio cuore si è rotto in mille pezzi. Non ho parole amico mio. Ti bacio sulla fronte e agli angoli della bocca sempre screpolati. Fai buon viaggio Michi». Ermal Meta scrive un tweet: «Che ingiustizia morire così a 28 anni. Che dispiacere. Riposa in pace ragazzo..».

Tommaso Giulini: “Serie A al collasso, se il governo non ci aiuta fermiamo il campionato”


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/cagliari/2021/06/06/news/tommaso_giulini_serie_a_al_collasso_se_il_governo_non_ci_aiuta_fermiamo_il_campionato_-304530364/

Il presidente del Cagliari chiede certezze sulla prossima stagione: “Non ci permettono di fare calcio, non sappiamo ancora quando riapriranno gli stadi“. I club oggi voteranno la proposta di giocare il prossimo campionato senza partite in contemporanea: “Dazn ci proietta nel futuro ma questo passaggio sarà a fortissimo rischio per noi e i tifosi

«Il sistema è al collasso, non siamo stati considerati nei ristori e non abbiamo garanzie su quando riapriranno gli stadi». Tommaso Giulini, presidente del Cagliari, milanese con origini (e interessi economici) in Sardegna, lancia il suo allarme. Oggi è convocata l’assemblea di Lega che deve decidere, fra l’altro, sul campionato spezzatino ed eleggere un consigliere indipendente.

Presidente Giulini, pensate a forme clamorose di protesta? – «Dovremo avere il coraggio di non scendere in campo alla prima di campionato. Non è possibile che non ci sia permesso di fare calcio. Si rischia di far scappare imprenditori seri che ci mettono denaro, passione, non vedono un briciolo di sostegno dal governo e non hanno garanzie che da agosto si riaprano gli stadi. Non abbiamo ricevuto aiuti a fronte di perdite enormi. Abbiamo 300 mila addetti, 30 milioni di tifosi, la Serie A garantisce un gettito fiscale da un miliardo. I mancati introiti del ticketing sono più del 50% delle perdite dell’ultima stagione».

La Figc ha già ottenuto la riapertura dell’Olimpico per l’Europeo. – «La preoccupazione principale di Gravina dovrebbe essere far riaprire gli stadi di Serie A, più che quello che farà la Nazionale agli Europei. I club sono super indebitati e noi sosteniamo anche le categorie inferiori».

Intanto in Lega non c’è accordo su nulla. A partire dalla riforma dei campionati. – «Il problema sono gli interessi differenti tra grandi, medie e neo promosse. A noi come Cagliari interessa avere un campionato con più squadre possibili. I grandi hanno invece interesse ad avere meno club per giocare più partite europee: serve buon senso e sintesi tra le parti. La Francia ha votato il ritorno a 18 squadre: è il numero congruo per migliorare l’appetibilità del campionato, ma a quel punto con massimo una retrocessione, più un’altra squadra che spareggia con la seconda di B o la vincente di un play-off di B».

Cosa pensa del passaggio da Sky a Dazn? – «Non è stato facile abbandonare un partner storico come Sky. Dazn ci dà l’opportunità di proiettarci nel futuro, ma servirà un periodo di adattamento a fortissimo rischio per noi e gli appassionati di calcio. Spero riesca in questo interim a garantire un servizio di livello».

Vuol dire che voterete lo spezzatino? 10 gare in 10 slot diversi? – «Potrebbe essere una scelta prudente se fosse motivata dall’esigenza di distribuire meglio i carichi sulla Rete, ma non credo sia solo questo il motivo, pertanto bisogna capire se sia una soluzione fattibile o meno. Confido che venga salvata la contemporaneità nelle ultime tre giornate. Quest’anno abbiamo addirittura assistito allo slittamento a fine campionato di Lazio-Torino per aspettare il giudizio del Coni, contro qualsiasi basilare principio di salvaguardia della regolarità del campionato».

A proposito di Lazio: oggi Lotito non potrà votare a nome della Salernitana. – «Un proprietario con due squadre è una situazione totalmente anomala e credo non accettabile, per la Serie A».

Cosa è stato il progetto Superlega? – «Un tentativo maldestro che avrebbe ucciso i medi e piccoli club».

Non è assurda la cifra che i club spendono per gli agenti? – «Montagne di soldi che escono dal sistema: 15, 20 milioni all’anno ai procuratori, quantità ingiustificate rispetto al servizio che offrono. Ma servirebbe una riforma europea, per non rischiare di favorire chi quei compensi li paga. Il Cagliari, se capitano situazioni ricattatorie, mette gli agenti in blacklist».

Cosa propone per la Lega? – «Credo che dovremmo tutti fidarci maggiormente dei manager che abbiamo scelto in Lega, lasciarli lavorare in autonomia nell’ambito delle deleghe di cui dispongono con una maggiore presa di responsabilità. E giudicarne l’operato a fine mandato. Inoltre dovremmo completare la nostra governance con un consigliere indipendente di alto profilo che possa supportare Dal Pino e De Siervo nel definire a breve col governo il cruciale tema della riapertura in sicurezza degli stadi».

A proposito di stadi: Cagliari, Roma, Fiorentina inseguono il sogno del nuovo impianto – «Altro tema essenziale di cui deve occuparsi il governo. Va bene la nuova legge Draghi sulle infrastrutture, ma non è ancora sufficiente: in Italia per fare uno stadio devi passare per decine di commissioni, bisogna semplificare. A noi la burocrazia è già costata 3 milioni, quasi 4. E se cambiassimo iter li butteremmo via. Servirebbero contributi a fondo perduto per gli stadi. Come credo sia stato fatto a Bologna e Firenze».

La Serie A in 10 orari diversi, il progetto della nuova stagione su Dazn – 

Serie A, in assemblea scoppia il caso Salernitana: perché il club non potrà votare –