Caldo a Milano, un’altra giornata di blackout da Brera a piazza Vetra. «Consumi elettrici da record»


articolo: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/21_giugno_15/caldo-milano-altre-3-ore-blackout-brera-zona-piazza-vetra-2933316e-ce02-11eb-8e82-196b74f846e5.shtml

Semafori impazziti, allarmi in tilt, negozi e ristoranti al buio: per il secondo giorno consecutivo nel centro di Milano è saltata la corrente elettrica. Unareti: «È stato registrato il carico massimo del 2021. Potenziate le squadre di pronto intervento»

Nuovi blackout. Per il secondo giorno di fila si sono registrati disagi, stavolta in zona Brera e verso piazza Vetra. Per più di tre ore, semafori impazziti, allarmi in tilt, negozi e ristoranti al buio, attività interrotte. «È stato registrato il carico massimo del 2021 sulla rete elettrica, con un improvviso più 25 per cento dei consumi che in due giorni si sono impennati rispetto alla scorsa settimana — si scusa Unareti —. Abbiamo potenziato le squadre di pronto intervento».

Non siamo più abituati al caldo, «maggio e la prima parte di giugno erano stati clementi, abbiamo acceso tutti insieme i condizionatori e questo è il risultato», ragiona Andrea Giuliacci di Meteo.it. Per superare definitivamente i disservizi che si verificano nei momenti di cambi di carico sulla rete, occorrono investimenti ingenti. Nel 2021 Unareti prevede di spendere 100 milioni (da 88 l’anno scorso), arriveranno a 120 a partire dal 2024. Ma per ora, quando si presenta il blackout, per tamponare il problema gli operatori «modificano l’assetto e isolano le parti dell’impianto su cui è necessario intervenire, e questo richiede tempo».

Se lunedì il blackout aveva interessato dal Salotto a viale Premuda ad alcune strade a Niguarda, martedì gli impianti di condizionamento accesi hanno sovraccaricato ancora la rete creando disagi. Le concentrazioni di ozono restano alle stelle per la compresenza di temperature molto elevate e radiazioni solari forti, man mano che ci si avvicina al solstizio d’estate. I ventilatori si sono arresi di nuovo in un martedì rosso fuoco, con temperature sopra ai 30 gradi, scenario che rischia di ripetersi anche mercoledì: secondo le previsioni meteo Milano resterà nella morsa di caldo e afa. Le concentrazioni di ozono, martedì, hanno superato per la prima volta i 180 microgrammi/metro cubo in alcune stazioni lombarde e non accennano a scendere.

Tragedia sfiorata a Milano, trivella alta 10 metri crolla sulla sede dell’Ifom: evacuati 300 ricercatori ma nessun ferito


articolo: https://milano.repubblica.it/cronaca/2021/06/15/news/trivella_crollata_sull_ifom-306148113/?ref=RHTP-VS-I270681067-P19-S8-T1

La perforatrice ha colpito il cornicione del centro di ricerca oncologica e danneggiato la facciata, penetrando nella sala riunioni della direzione scientifica e sventrando gli uffici amministrativi del piano terra: “Un boato, poi polvere dappertutto

Grande paura ma nessun ferito per una trivella alta oltre 10 metri che, attiva in cantiere vicino, si è abbattuta intorno alle 10,40 su uno degli edifici più popolati dell’Istituto di ricerca sui tumori Ifom di Milano in via Serio, in zona Ripamonti.

Il crollo è stato improvviso. La trivella, riferiscono dall’Ifom, “ha dapprima colpito violentemente il cornicione del tetto fendendo l’edificio in verticale, per poi rimbalzare più volte contro la facciata, penetrando prima nella sala riunioni della direzione scientifica dell’Istituto, per fortuna al momento vuota, per poi sventrare gli uffici amministrativi del piano terra e atterrare su due automobili parcheggiate in strada“.

Stavamo lavorando tutti tranquillamente, quando abbiamo sentito un fortissimo boato. L’edificio, la parte dove si trovano gli uffici direzionali e amministrativi, ha iniziato a tremare. Dopodiché abbiamo visto solo tantissima polvere che si alzava – racconta Rossella Blasi, direttrice operativa dell’Ifom di Milano – . Un grandissimo spavento. Il primo momento è stato di panico. Poi, però, abbiamo reagito prontamente. La procedura di evacuazione è scattata subito, tutti l’hanno seguita e sono andati fuori. La cosa più importante è che miracolosamente nessuno si è fatto male e che siamo riusciti a mettere tutti in sicurezza“. La donna era in un ufficio accanto alla direzione scientifica, “praticamente a 3 metri” dalla stanza in cui si trovava.

Ha colpito “l’edificio 4, collegato al 2 e al 3, prettamente laboratori e foresterie“, racconta all’Adnkronos Salute. “Mi hanno tirato fuori dall’ufficio, ho urlato dallo spavento. E’ stato un attimo“, lo choc iniziale. “Ho pensato inizialmente a una bomba, a un qualcosa di saltato, esploso, fuori dal nostro edificio. Poi ho reagito – ricostruisce Blasi – C’era tantissima polvere, il rumore è stato troppo forte. Abbiamo capito cosa succedeva quando siamo scesi giù e abbiamo visto la trivella, perché non ci siamo potuti affacciare subito alle finestre“.

Erano circa 300 ricercatori e dipendenti in quel momento al lavoro, in un periodo che non è ancora di ferie e che vede gran parte del personale ancora attivo tra provette e laboratori. Tutti gli addetti dell’istituto e quelli degli altri enti presenti nello stesso Campus, 600 in tutto, sono stati evacuati e le forze dell’ordine stanno provvedendo a mettere in sicurezza gli edifici.

Fondato nel 1998 da Firc-Airc, Ifom è un centro di ricerca dedicato allo studio della formazione e dello sviluppo dei tumori a livello molecolare, una delle prime realtà che si è insediata nell’ex distretto industriale dello scalo di Porta Romana, ora in corso di forte riqualificazione urbanistica. E infatti tre sono i cantieri che circondano l’Istituto sui tre lati. “Oggi – raccontano dal centro – la serenità del lavoro è stata interrotta da questo evento traumatico, che per fortuna non ha fatto vittime“. Sul posto sono arrivati ambulanza, automedica, polizia, vigili urbani e vigili del fuoco, che sono al lavoro per rimuovere la trivella, operazione che durerà parecchie ore.

Covid, l’ex Napoli Alemao ricoverato in ospedale


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/esteri/2021/06/14/news/alemao_covid_ricoverato-306070610/

Lo riporta il Jornal do Brasil. Con lui anche la moglie, all’ottavo mese di gravidanza

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Ricardo Rogério de Brito, meglio noto come Alemao, è ricoverato in un ospedale di Belo Horizonte a causa del Covid-19. Lo riporta il Jornal do Brasil. Le condizioni dell’ex centrocampista del Napoli, oggi 59enne, destano qualche preoccupazione. Anche la moglie di Alemao, incinta di otto mesi, è ricoverata perché positiva al Coronavirus.

Assalto a portavalori sulla A1: rapinatori in fuga


articolo: https://bologna.repubblica.it/cronaca/2021/06/14/news/assalto_portavalori_a1_tra_modena_e_bologna-306073226/?ref=RHTP-VS-I270681067-P18-S1-T1

I malviventi hanno messo chiodi sull’asfalto, armi in pugno hanno minacciato alcuni automobilisti e hanno dato fuoco alle vetture. Nessun ferito. Autostrada chiusa in entrambe le direzioni

14 giugno 2021 – Assalto a un furgone portavalori sulla A1 tra Modena e Bologna, con spari, esplosioni, auto incendiate. I rapinatori si sono dati alla fuga senza riuscire a mettere a segno il colpo. Ma l’Italia è stata tagliata in due dalla chiusura del tratto autostradale in entrambe le direzioni di marcia. Fortunatamente nessuno è rimasto ferito.

L’attacco è avvenuto intorno alle 20.20, all’altezza di San cesario, tra i caselli di Valsamoggia e Modena Sud. I malviventi hanno seguito uno schema già utilizzato in altre rapine:  hanno messo dei chiodi sull’asfalto, quindi, armi in pugno, hanno minacciato alcuni automobilisti, li hanno fatti scendere e hanno dato fuoco ai loro veicoli per creare un diversivo. Poi hanno costretto due camionisti a mettere i loro mezzi di traverso per bloccare completamente la circolazione. Alcuni testimoni hanno parlato di esplosioni e spari. Sull’area si è levata una colonna di fumo visibile da qualche chilometro di distanza.

L’autostrada è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia per consentire i soccorsi, la bonifica e i rilievi della polizia stradale. Si sono formate code e rallentamenti. Il traffico è stato deviato lungo la via Emilia.

I malviventi sono scappati in direzione Bologna e sono in corso le ricerche, anche sulla base delle testimonianze di chi ha assistito all’assalto. I rilievi della polizia stradale e i racconti sia dei vigilanti che erano a bordo del furgone, sia degli automobilisti e dei camionisti che sono stati minacciati dalla banda, saranno determinanti per ricostruire nel dettaglio la dinamica dell’assalto e per raccogliere elementi per individuare i colpevoli.

Usa, espolosione in uno stabilimento chimico dell’Illinois: evacuata cittadina di Rockton


articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2021/06/15/news/usa_espolosione_in_uno_stabilimento_chimico_dell_illinois-306085169/?ref=RHTP-VS-I270681069-P17-S1-T1

Il boato ha sviluppato un incendio di livello quattro, classificato come “catastrofico” dalle autorita’ statunitensi per la sua natura esplosiva

L’esplosione – Meteoweek

Uno stabilimento dell’azienda Chemtool Inc a Rockford, nell’Illinois, e’esploso sviluppando un incendio di livello quattro, classificato come “catastrofico” dalle autorita’ statunitensi per la sua natura esplosiva. Lo riferisce la stampa Usa, secondo cui le unita’ di emergenza intervenute sul sito del disastro si limiteranno a contenere le fiamme e a lasciare che l’incendio si esaurisca da solo, probabilmente tra diversi giorni.

Secondo alcuni testimoni, un primo boato e’ stato udito presso lo stabilimento, seguito da una seconda, piu’ violenta esplosione. La cittadina di Rockton e’ stata evacuata, cosi’ come i 70 dipendenti dello stabilimento, che fortunatamente non sono rimasti direttamente coinvolti.

Nelle ore successive si sono verificate ulteriori esplosioni, che hanno ferito un vigile del fuoco; la colonna di fumo causata dall’incendio e’ visibile da Chicago, ed entro un raggio di un miglio dal sito dell’incendio le autorita’ hanno sollecitato a rimanere in casa e indossare mascherine. Non e’ chiaro l’impatto ambientale dell’incidente: Chemtool Incorporated produce grasso ed altri lubrificanti sintetici, ed ha sede a Rockton dal 2009. Nel 2013 l’azienda e’ stata acquistata da Lubizol Corporation, un altro produttore di sostanze chimiche per applicazioni meccaniche come lubrificanti, fluidi e additivi per motori. Nel 2020 l’azienda ha generato un fatturato di 5,6 miliardi di dollari.