Frana sfonda galleria nel Lecchese, strada e ferrovia interrotte


articolo: https://www.ansa.it/lombardia/notizie/2023/05/19/frana-sfonda-galleria-nel-lecchese-strada-e-ferrovia-interrotte_63144b6d-720a-4988-b9b8-69e5a87f77f2.html

In azione anche le squadre Saf dei vigili del fuoco

(ANSA) – Lecco, 19 maggio 2023

Frana sfonda galleria nel Lecchese, strada e ferrovia interrotte – ansa

I vigili del fuoco del comando di Lecco stanno intervenendo per una grossa frana che ha sfondato la volta della galleria stradale e ferroviaria Fiumelatte a Varenna Il traffico ferroviario e veicolare è interrotto.

Sul posto le squadre Saf (speleo alpino fluviale) per le verifiche.

Sta operando anche il reparto volo sempre dei vigili del fuoco. La frana, stimata in almeno 500 metri cubi di roccia, ha sfondato la copertura della galleria, senza provocare danni a persone. In quel momento non stavano passando veicoli. La causa del crollo sarebbe dovuta alle forti piogge di questi giorni. E’ stata  Interrotta la circolazione sulla provinciale 72 e il traffico da e per Varenna è stato dirottato sulla statale 36. Interrotta anche linea ferroviaria tra Varenna e Fiumelatte

Follia nel finale di AZ-West Ham: gli ultras olandesi attaccano le famiglie dei giocatori


articolo: Follia nel finale di AZ-West Ham: gli ultras olandesi attaccano le famiglie dei giocatori (numero-diez.com)

Follia in Olanda, tifosi olandesi cercano di aggredire le famiglie dei giocatori avversari – ©Getty

Nel mondo del calcio non si è nuovi ad alcuni episodi poco piacevoli, che accadono al di fuori del campo. È successo nuovamente ieri, nel post partita di AZ Alkmaar-West Ham, terminata 0-1 in favore degli Hammers, che conquistano la finale di Conference League contro la Fiorentina. Alcuni ultras olandesi, riusciti ad evadere dal proprio settore, hanno assaltato le famiglie e gli amici di alcuni giocatori del West Ham, tra cui Declan Rice, Lucas Paquetà, e Said Benrahma.

Rapidi gli steward e la polizia ad intervenire, memori di quanto successo all’andata. Ci fu un incidente simile al London Stadium, dove alcuni tifosi del West Ham hanno aggredito quelli dell’AZ, tra cui la famiglia del tecnico Pascal Jansen. Dei brutti episodi che, si spera, non ricapitino più, per lasciare spazio al campo, che è quello che conta veramente. Ora ci saranno dei provvedimenti, per cercare di evitare che questi spiacevoli eventi riaccadano.

Agg. Emilia-Romagna del 19 maggio 2023 – ancora allagamenti


Forlì, la rabbia dei cittadini: «La macchina degli aiuti non si è vista»AGTW
Lugo, alluvione di portata storica: Il livello dell’acqua si alza ancora Local Team
Ancora allagamenti nel ravennate, barriera in costruzione alle porte di RavennaLocal Team
Lugo, la situazione resta molto grave: gommoni navigano lungo le stradeLocal Team

Continua ad essere inondata una vasta porzione del centro abitato di Lugo. In azione i gommoni per soccorrere le persone isolate. Giungono rinforzi dei vigili del fuoco da molte zone d’Italia. Nelle immagini impegnato il Saf dei vigili del fuoco dell’Aquila.

Ravenna, ancora allagamenti: qui siamo nella zona commerciale dove passa il canale MagniLocal Team
Alluvione Emilia Romagna, le storie di chi ha perso tutto – Porta a porta 18/05/2023Rai
Emilia-Romagna, le zone dell’alluvione viste dall’elicottero – Oggi è un altro giorno 18/05/2023Rai

Maltempo in Emilia-Romagna, i danni dell’alluvione in diretta: continua l’allerta. Salgono a 14 le vittime, fascicolo in procura


articolo: https://corrieredibologna.corriere.it/notizie/cronaca/23_maggio_19/maltempo-in-emilia-romagna-i-danni-dell-alluvione-in-diretta-continua-l-allerta-tutti-gli-aggiornamenti-d372ef56-28d7-4c6a-a662-9a8f2909cxlk.shtml

L’alluvione a Lugo, in provincia di Ravenna (foto Ansa/Valeri)

Nuove evacuazioni nel Ravennate, riaperta l’A14. Allerta rossa per piene dei fiumi nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini

  • Non si ferma l’emergenza maltempo in Emilia-Romagna: anche per la giornata di oggi, fino alla mezzanotte, l’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell´Emilia-Romagna (Arpae) ha emesso un bollettino di allarme per diverse zone della regione. Allerta rossa per piene dei fiumi nelle province di Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini.
  • Sempre più drammatico il bilancio delle persone coinvolte: sono 14 i morti, un disperso e migliaia gli sfollati. La prefettura di Ravenna ieri ha comunicato cinque vittime, la sesta trovata stamattina: si aggiungono quelle del 17 maggio. Dal conto complessivo le autorità hanno sottratto una persona che in un primo momento era ritenuta morta nella sua auto. In realtà l’automobilista era riuscito a mettersi in salvo. 
  • Sono 24 i Comuni allagati, tutti i fiumi della regione hanno tracimato. In 36 ore le precipitazioni di 6 mesi. È finita sott’acqua Faenza, una parte di Cesena e di Forlì e molti altri grandi centri abitati. In alcune zone, in pochi minuti l’acqua è salita, raggiungendo anche i primi piani delle case. Sommersi alcuni quartieri di Bologna. Stato d’emergenza anche a Rimini

Ore 11.20: la sindaca di Russi «esonda il Cer andate ai piani alti» – «In sede di comitato centro soccorsi il Consorzio ci ha avvertito che il Canale emiliano-romagnolo sta esondando e verosimilmente le acque potrebbero riversarsi verso Godo e Russi. Abbiamo disposto che vi rechiate obbligatoriamente ai primi piani. Solo chi non ha il primo piano dovrà necessariamente evacuare la propria casa». Così in una diretta Facebook la sindaca di Russi, Valentina Palli. «Chi non ha il primo piano chieda ospitalità ad amici e parenti, non mettetevi in macchina. Solo per chi non ha disponibilità il punto di accoglienza è l’Itis di Ravenna», prosegue.

Ore 11.15: martedì 23 maggio Consiglio dei ministri sull’alluvione – Il Consiglio dei ministri, convocato per le ore 11 di martedì 23 maggio, sarà dedicato in larga parte ai primi urgenti provvedimenti relativi alla grave alluvione che ha colpito le popolazioni dellEmilia-Romagna, e di alcune zone delle Marche e della Toscana. Oltre alla rimodulazione dell’ordinanza di Protezione civile, che aveva già dichiarato nei giorni scorsi lo stato di emergenza, con l’estensione del perimetro della relativa area, riferisce Palazzo Chigi, all’ordine del giorno ci sarà un decreto-legge con i primi stanziamenti e con la sospensione o proroga dei termini fiscali, contributivi, giudiziari e di altro tipo. Al termine del Cdm il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, con i ministri aventi a vario titolo competenza per l’emergenza, incontrerà il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che sarà accompagnato da rappresenti delle parti sociali del territorio.

Ore 11: Santanchè «coste danneggiate meno delle aree interne» – «Ho parlato con il presidente della Regione Stefano Bonaccini e posso dire che l’unica nota positiva, se di positivo si può parlare in questa tragedia, è che le strutture alberghiere e le coste sono state danneggiate in misura minore rispetto ai paesi interni». Lo ha detto la ministra del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo a Investopia Europe, l’evento satellite della piattaforma di investimento nata negli Emirati Arabi Davos del Medio Oriente a Milano.

Ore 10.40: il numero verde della Regione Emilia-Romagna800 024662 è il numero verde che la Regione EmiliaRomagna ha attivato per richieste di informazione o problematiche legata all’emergenza alluvione Risponde 7 giorni su 7 dalle 8 alle 20 👉https://www.regione.emilia-romagna.it/notizie/2023/maggio/emergenza-alluvione-attivo-dal-19-maggio-il-numero-verde-800024662

Ore 10:06: Morti nel Ravennate per l’alluvione, fascicoli in Procura – Per i morti nel territorio ravennate, causati dalle alluvioni, sono stati aperti fascicoli in Procura. Sono sei le vittime accertate finora nel bilancio dell’emergenza di quella zona. continua a leggere

L’arbitro Rapuano e il messaggio sulle scommesse sulle ammonizioni prima di Inter-Empoli


articolo: https://www.corriere.it/sport/calcio/serie-a/23_maggio_18/arbitro-rapuano-messaggio-scommesse-ammonizioni-prima-inter-empoli-72a4fe02-f5a3-11ed-aaca-ae87232f956c.shtml

Si alludeva alle scommesse: «Sai, con un mio amico ogni tanto faccio la bolletta scommettendo sulle ammonizioni. Sentiamoci su Telegram». L’arbitro denuncia: squalificato Defina responsabile dei fisioterapisti dell’associazione dei fischietti

Un messaggio inviato ad Antonio Rapuano, arbitro di serie A, a pochi minuti dalla partita Inter-Empoli, è costato caro a Claudio Defina, responsabile dei fisioterapisti dell’Aia, l’associazione nazionale dei fischietti: è stato squalificato per un anno. «Sai, con un mio amico ogni tanto faccio la bolletta scommettendo sulle ammonizioni degli arbitri. Sentiamoci su Telegram»: questo l’ambiguo testo che ha portato lo stesso Rapuano a denunciare subito il fatto al designatore arbitrale Gianluca Rocchi, che ha sua volta ha denunciato l’accaduto alla Procura federale facendo scattare prima il deferimento e poi la squalifica.

Il Tribunale Federale Nazionale ha emesso il suo verdetto su Dafina, con la ricostruzione dell’accaduto: Delfina è stato deferito il 9 marzo 2023 «per aver, nel pomeriggio del giorno 23 gennaio 2023 alla vigilia della gara Inter vs Empoli in programma alle ore 20.45 della stessa giornata e per la direzione arbitrale della quale era stato designato l’AE sig. Antonio Rapuano, contattato quest’ultimo associato AIA sulla propria utenza telefonica mobile, anche attraverso le piattaforme di messaggistica istantanea WhatsApp e Telegram, rappresentando allo stesso di fare ogni tanto con un amico (ovvero di scommettere di tanto in tanto sul numero complessivo di ammonizioni comminate durante una determinata gara), dando in tal modo a far intendere al proprio interlocutore di voler conoscere anticipatamente il numero di ammonizioni che lo stesso avrebbe comminato durante lo svolgimento della gara che in serata avrebbe dovuto dirigere (pensando evidentemente di riuscire in tal modo ad assumere informazioni utili al fine di poter giocare una “bolletta” vincente sull’evento sportivo che di lì a qualche ora si sarebbe svolto». Per Dafina è arrivata la squalifica di un anno.

La reazione di Rapuano al messaggio è stata immediata: «Non appena udite le parole del Defina provvedeva immediatamente a rispondere a questi con tono stizzito ‘che c…. stai dicendo‘ interrompendo la conversazione, bloccando in entrata il numero di telefono del Defina stesso e avvisando da subito dell’occorso, tanto, il Responsabile CAN AB G. Rocchi, quanto, l’AE D. Orsato quale Rappresentante degli Arbitri in attività».

Defina ha chiesto di essere ascoltato in Procura e ha provato a chiarire la sua posizione: «La mia idea era di valutare la possibilità di realizzare una app per creare probabilità nelle scommesse per il mondo degli arbitri, in particolare per quanto riguarda le ammonizioni. Quindi contattavo Rapuano e gli comunicavo via whatsapp di poterci sentire su Telegram solo perché sapendo che si parlava di scommesse per evitare fraintendimenti ritenevo che fosse meglio per lui sentirsi su una chat più sicura ma il fine era esclusivamente di chiedere se esisteva un sito affidabile per poter acquisire numeri e statistiche relative alle ammonizioni degli arbitri, purtroppo non sono riuscito a spiegare questo concetto».

La Procura Federale non ha ritenuto idonee le giustificazioni di Defina, e lo ha deferito: «La tesi giustificativa offerta dal sig. Defina — si legge nel comunicato — non ha alcuna credibilità alla luce della circostanza che il medesimo aveva chiesto, via whatsapp, all’AE sig. Rapuano di utilizzare Telegram».

Calciatore salvato col defibrillatore in campo in Germania: «Era morto»


articolo: https://www.corriere.it/sport/calcio/23_maggio_19/calciatore-salvato-col-defibrillatore-campo-germania-era-morto-2161bd98-f592-11ed-aaca-ae87232f956c.shtml

Nella partita di quarta divisione tedesca tra VfR Aalen e Hoffenheim II Steffen Kienle è crollato all’improvviso sul prato, ha perso i sensi per un malore. L’arbitro ha effettuato la manovra e ha evitato il soffocamento

Il centrocampista Steffen Kienle – corriere.it

Tragedia sfiorata nel campionato di quarta divisione tedescail cuore del centrocampista Steffen Kienle ha smesso di battere all’improvviso. Soltanto l’intervento tempestivo dei medici gli ha salvato la vita. «Era morto. O meglio non era più in questo mondo», sono le parole di Tobias Cramer, tecnico del VfR Aalen, club che milita nella Fußball-Regionalliga, la quarta serie del campionato tedesco. La vicenda è avvenuta al 67’ durante il match contro l’Hoffenheim II.

Il giocatore è crollato all’improvviso sul prato, perdendo i sensi a causa di un malore, dopo che poco prima era andato a sbattere contro un palo. L’arbitro, Niclas Zemke, ha subito intuito la gravità della situazione ed è stato il primo ad avvicinarsi al giocatoreeffettuando la manovra per evitare il soffocamento: ha posizionato la lingua in maniera tale che le vie respiratorie non fossero ostruite. Accanto al direttore di gara c’era anche un membro dello staff medico. Il suo è stato un intervento provvidenziale: gli ha praticato il massaggio cardio-polmonare, poi grazie a un defibrillatore è riuscito a salvargli la vita.

Una scena che ha ricordato quanto avvenuto a Eriksen l’11 giugno 2021, durante gli Europei, nella sfida tra Danimarca e Finlandia. «Era morto. O per dirla in un altro modo — ha spiegato l’allenatore — non era più in questo mondo. L’urto contro il palo deve aver provocato una fibrillazione cardiaca e il cuore si è fermato. I miei ragazzi si sono seduti sul prato e hanno pianto. Anche i giovani dell’Hoffenheim sono rimasti scioccati perché non si erano mai trovati in una situazione del genere». Kienle ha ripreso conoscenza ed è stato trasportato in ospedale: ora è ancora sotto osservazione, ma il peggio è passato. «Mi dicono che i valori sono buoni e lui è molto lucido. I medici faranno ancora controlli ma da quel che so il suo cuore non sembra aver subito lesioni. Steffen ha solo un forte mal di testa e per questo gli è stata fatta anche una risonanza magnetica alla testa», ha concluso il tecnico.

Dimarco, striscione minaccioso sotto casa del difensore interista: «La lingua te la facciamo ingoiare»


articolo: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/23_maggio_19/dimarco-striscione-minaccioso-sotto-casa-del-difensore-interista-la-lingua-te-la-facciamo-ingoiare-822d1268-a2c6-4099-9892-009e18b5dxlk.shtml

Lo striscione sotto casa di Dimarco. Nel riquadro, il campione dell’Inter a San Siro dopo il derby

Dopo la vittoria nel derby di Champions, il calciatore si è lasciato andare ad alcuni sfottò contro la Curva Sud. Lui posta su Instagram: «Volevo chiedere scusa a tutti i tifosi del Milan»

Uno striscione di minacce e le scuse del giocatore. Il derby di Champions tra Inter e Milan il suo verdetto lo ha emesso tre giorni fa ma non è ancora finito. «Dimarco pensa a giocare… o la lingua te la facciamo ingoiare». Questa la scritta che è stata fatta trovare sotto casa di Federico Dimarco, difensore dell’Inter che, dopo la vittoria nel derby di Champions che ha mandato la squadra di Inzaghi in finale, si è lasciato andare – con il mano il microfono dell’impianto audio di San Siro – ad alcuni cori contro i tifosi del MilanNon solo il classico «chi non salta rossonero è», ma anche uno sfottò in rima destinato alla Curva sud. 

Preoccupante la replica con le minacce contenute nello striscione. Nella notte lo stesso Dimarco ha preso posizione su Instagram, cercando di chiudere la vicenda con le scuse per il suo comportamento post-derby. «Martedì sera dopo la partita mi sono lasciato andare a un momento di leggerezza. Volevo chiedere scusa a tutti i tifosi del Milan che si sono sentiti offesi», ha scritto il giocatore.

Irruzione in Vaticano, colpi di pistola per bloccare una vettura. Arrestato quarantenne


articolo: Irruzione in Vaticano, colpi di pistola per bloccare una vettura. Arrestato quarantenne – la Repubblica

Nel tentativo di fermare l’autovettura, l’ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo

Ha forzato in auto i varchi di controllo con una rincorsa, non si è fermato neppure dopo che un gendarme ha sparato al parafango, ha percorso a velocità sostenuta un intrico di piazze e cortili dentro il Vaticano. La sua corsa è terminata nel cortile di San Damaso, laddove ogni mattina papa Francesco si reca per le udienze al Palazzo apostolico. Un uomo di quartant’anni, con problemi psichici, ha seminato lo scompiglio questa sera nel cuore dello Stato pontificio, tanto che la prima misura dei servizi di sicurezza è stata bloccare ogni accesso alla residenza del Papa, Casa Santa Marta, dall’altro lato del piccolo Stato vaticano. Immediatamente arrestato, trascorrerà la notte in una cella della gendarmeria.

Lo sparo sul parafango – La sala stampa della Santa Sede ha reso noto in serata che “poco dopo le 20:00 un automobile ha raggiunto l’ingresso di Sant’Anna al Vaticano. Noncurante delle indicazioni fornitegli dal Corpo della Guardia Svizzera Pontificia, che gli impedivano l’accesso nello Stato senza le relative autorizzazioni, è uscito temporaneamente dall’Ingresso e, dopo aver fatto manovra, è rientrato a forte velocità, forzando i due varchi di controllo, della Guardia Svizzera e del Corpo della Gendarmeria dello Stato della Città del Vaticano“.

Nel tentativo di fermare l’autovettura, l’ispettore della Gendarmeria, di guardia al varco, ha esploso un colpo di pistola in direzione delle gomme anteriori del veicolo. Pur avendo colpito il mezzo sul parafango anteriore sinistro, l’auto ha proseguito la propria corsa“.

Il dedalo di cortili – “Essendo stato rapidamente diramato via radio il codice di allarme, il corpo di guardia ha chiuso il Portone della Zecca, che permette l’accesso alla parte posteriore della Basilica di San Pietro, ai giardini vaticani e a Piazza Santa Marta“, dove risiede papa Francesco.

L’autovettura nel frattempo ha raggiunto il Cortile di San Damaso, dove si affaccia il Palazzo apostolico, “e il conducente è sceso autonomamente ed è stato bloccato e posto in stato di arresto dal Corpo della Gendarmeria“. Per raggiungere il Cortile San Damaso da porta Sant’Anna l’uomo ha dovuto raggiungere il grande Cortile del Belvedere, alla fine di un rettilineo, e poi infilare una salita stretta e incunearsi in un dedalo di cortili (cortile del Pappagalli, cortile Borgia, cortile della Sentinella), mostrando una notevole abilità o una certa dimestichezza con i luoghi.

“Grave stato di alterazione psicofisica” – “L’uomo, di circa 40 anni“, riferisce la sala stampa, “è stato sottoposto immediatamente a una visita dei medici della Direzione di Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano, che riscontravano un grave stato di alterazione psicofisica. Attualmente la persona si trova in una cella detentiva presso i nuovi locali della Caserma della Gendarmeria, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria“.