PRIMO MAGGIO 2023 –


Il quarto stato è un dipinto a olio su tela del pittore italiano Giuseppe Pellizza da Volpedo, realizzato tra il 1898 e il 1901

articolo: https://www.primomaggio.net

1° MAGGIO 2023: 75 ANNI DI COSTITUZIONE 1948-2023. L’ITALIA E’ UNA REPUBBLICA DEMOCRATICA FONDATA SUL LAVORO

Presenta: Ambra Angiolini

Con: Biggio

Info

articolo: https://www.primomaggio.net/info

Il Concerto del Primo Maggio è il più grande evento gratuito di musica dal vivo in Europa. Nato nel 1990, l’evento è promosso da CGIL, CISL e UIL e viene organizzato annualmente a Roma richiamando centinaia di migliaia di spettatori. Il Concerto viene anche trasmesso integralmente in diretta da RAI 3 e RAI Radio 2.

Una maratona musicale, un programma televisivo e un evento di piazza allo stesso tempo, con la pretesa di accontentare tutti pur mantenendo alta la qualità e con uno sfondo di contenuti sociali sempre presente e vivido.

Trasversalità, coraggio e follia: Primo Maggio Roma

La particolarità del binomio Tv / Piazza è in assoluto l’aspetto più affascinante di un evento che, forte di ben tre decenni di storia a tratti leggendaria, abbraccia ancora oggi un target di pubblico incredibilmente vasto e variegato.

La trasversalità artistica si traduce quindi in una varietà di pubblico che non ha eguali negli eventi musicali italiani, un format che riesce nell’impresa di coinvolgere tanto l’adolescente che balla sotto il palco, quanto lo spettatore più adulto comodamente seduto davanti alla televisione di casa.

È questa la vera forza e l’assoluta peculiarità del Concerto del Primo Maggio di Roma.

DA SAPERE
il concerto è a ingresso gratuito
– inizio evento ore 15:00
– l’accesso in piazza è libero e consentito fino ad esaurimento posti
– per accedere al Concerto del Primo Maggio 2023 non è richiesta prenotazione

Organizzazione e Produzione

L’evento è organizzato e prodotto da iCompany.

iCompany srl
viale Giuseppe Mazzini, 123
00195 Roma
info@icompany.it
www.icompany.it

Per informazioni: info@primomaggio.net

Per informazioni su 1M NEXT: 1mnext@primomaggio.net

La mappa dello stato dei diritti dei lavoratori nel mondo


articolo: La mappa dello stato dei diritti dei lavoratori nel mondo — idealista/news

La mappa di Statista mostra una panoramica dello stato dei diritti dei lavoratori nel mondo, utilizzando i dati compilato dalla Confederazione internazionale dei sindacati (ITUC).

Secondo la loro analisi, il Bangladesh è stato classificato nella categoria più bassa per i diritti dei lavoratori dalla Confederazione internazionale dei sindacati (ad eccezione dei luoghi in cui è stata identificata una rottura generale dello stato di diritto). L’organizzazione ha anche affermato che altri Paesi come Bielorussia, Brasile, Colombia, Egitto, Swaziland, Filippine, Guatemala, Myanmar e Turchia non hanno un adeguato livello di diritti dei lavoratori.

L’ITUC ha classificato 148 nazioni in base al diritto alla libertà di associazione, al diritto alla contrattazione collettiva e al diritto di sciopero, assegnando a ciascuna nazione un punteggio da 1 a 5+, dove 1 sta per sporadiche violazioni dei diritti e 5+ sta per nessuna garanzia di diritti dovuti al crollo dello stato di diritto.

Come mostra questa infografica, solo pochi Paesi selezionati hanno ricevuto il marchio verde di approvazionetutti in Europa. Il resto del mondo mostra un quadro meno promettente, con l’87% dei Paesi che ha violato il diritto di sciopero dei propri lavoratori nel 2022, rispetto al 63% del 2014. Secondo il rapporto, lo scorso anno i sindacalisti sono stati assassinati in 13 Nazioni, con la Colombia maglia nera.

Lo scorso anno, il Medio Oriente e il Nord Africa hanno ricevuto il peggior punteggio delle regioni nel Global Rights Index con una media di 4,53. Seguono l’Asia-Pacifico con 4,22, l’Africa con 3,76, le Americhe con 3,52 e l’Europa con 2,49. La regione Asia-Pacifico ha visto il suo rating medio peggiorare leggermente nel 2021 da 4,17 a 4,22 l’anno successivo.

Secondo il rapporto, i lavoratori hanno subito violenze nel 43% dei Paesi della regione Asia-Pacifico, rispetto al 35% nel 2021. In Bangladesh, gli scioperi dei lavoratori sono stati accolti con brutalità dalle autorità, con almeno cinque morti, mentre i tentativi di formare i sindacati sono stati chiusi.

Anche l’India e il Pakistan hanno assistito alla brutalità della polizia contro i lavoratori, mentre le autorità di Hong Kong hanno represso i sindacati e le organizzazioni a favore della democrazia e le violazioni dei diritti umani sono continuate in Myanmar. In Cina, le minoranze perseguitate sono state arrestate dalle autorità e costrette ai lavori forzati per alimentare l’industria dell’abbigliamento.

L’ITUC invia questionari ai sindacati nazionali di tutto il mondo per denunciare le violazioni dei diritti dei lavoratori. Questi vengono registrati ogni anno da aprile a marzo e verificati. Ogni nazione viene quindi analizzata rispetto a 97 indicatori basati sulle convenzioni e sulla giurisprudenza dell’ILO per creare un indice che rifletta le violazioni dei diritti dei lavoratori nella legge e nella prassi.

Milan, Ibrahimovic: stagione finita. Tanti dubbi sul futuro – La Gazzetta dello Sport


articolo: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Milan/29-04-2023/milan-ibrahimovic-lesione-polpaccio-destro-stagione-finita-4601349448749.shtml

Zlatan Ibrahimovic nel prepartita con il Lecce. Getty

L’attaccante del Milan si era fatto male durante il riscaldamento della partita col Lecce. Ora è arrivato l’esito degli esami: lesione del gemello mediale del polpaccio destro

Lesione del gemello mediale del polpaccio destro: è questo il responso degli esami di controllo a cui è stato sottoposto Zlatan Ibrahimovic. La stagione dello svedese può dirsi, molto probabilmente, conclusa. L’attaccante si era fatto male durante il riscaldamento della partita col Lecce di sei giorni fa: ennesimo calvario di un’annata tribolata, in cui Zlatan ha collezionato solo 143 minuti di gioco e un gol, quello da record contro l’Udinese (il calciatore più vecchio a segnare in Serie A, superato Costacurta). continua a leggere

Sky lancia l’App Live Formula 1: si parte dal GP d’Azerbaijan


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/04/28/sky-app-live-formula-1/

L’emittente satellitare inaugura un nuovo modo di assistere alle gare automobilistiche che darà accesso a nuove funzionalità innovative

Dalla giornata di oggi, per tutti gli appassionati di Formula 1, che la seguono su Sky, c’è una grande novità che gli permetterà di seguire tutti i Gran Premi in un modo ancora più realistico e immersivo grazie alla nuova App Live interattiva dedicata. Questa permette allo spettatore un’esperienza di visione unica per vivere come mai prima d’ora lo spettacolo della F1.

L’App presenta funzionalità innovative, disponibili attraverso il tasto verde del telecomando Sky Q, solo per gli abbonati via satellite, o il tasto interattività di Sky Glass. Ecco quali funzionalità si troveranno:

  • Race Control, per guardare ogni giro dal punto di vista del pilota preferito. Si avrà così la possibilità di opzionare una delle 20 On Board camera e ascoltare il sound della pista, con l’impressione di essere realmente sull’asfalto del circuito.
  • Battle Channel, per seguire da vicino la battaglia per la leadership del Gran Premio. Sarà come essere sulla monoposto, grazie alla possibilità di vivere la corsa dalla visuale dei primi tre piloti in bagarre, senza perdere di vista le immagini della gara in diretta.
  • Highlights in tempo reale, per non perdere neanche un’emozione del weekend di gara. Ci sarà la possibilità di rivedere live sorpassi e momenti salienti, suddivisi in singole clip sempre disponibili.

Oltre a questo, il telespettatore avrà la possibilità di accedere in ogni momento all’On board Sky, la funzionalità che mostra la visuale del pilota scelto dalla regia Sky con telecronaca live. In più la Race Split, 4 schermate in una per seguire la gara (le immagini in diretta, l’On Board Sky, i tempi e il Race Tracker), ai risultati e alle classifiche.

La nuova App Live sarà disponibile a partire dal Gran Premio d’Azerbaijan, con la gara in esclusiva live domenica 30 aprile dalle 13 su Sky Sport F1, Sky Sport Uno, Sky Sport 4K e in streaming su NOW.

Football Affairs, la Juve e il pericolo stangata dalla UEFA


La situazione del club bianconero tra la giustizia sportiva italiana e i rischi da Nyon. Torna domani la rubrica a cura del direttore Luciano Mondellini.

articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/04/28/football-affairs-la-juve-e-il-pericolo-stangata-dalla-uefa/

Continua a tenere banco in casa Juventus la questione giudiziaria, in attesa dei nuovi provvedimenti della FIGC e soprattutto aspettando novità sul fronte UEFA. In settimana sono tornate ad emergere voci sulla possibile esclusione del club bianconero dalle coppe per i casi legati a plusvalenze, manovre stipendi e rapporti con gli agenti: ipotesi che hanno spinto verso il basso il titolo in Borsa della società torinese, che ha chiuso la settimana con un crollo del 20% del suo valore.

«Sono solo indiscrezioni», ha spiegato nei giorni scorsi il chief football officer del club Francesco Calvo. La situazione è infatti in divenire, con l’UEFA che prosegue la sua indagine ma ad oggi non ci sono novità su una eventuale iniziativa disciplinare da parte della federcalcio continentale. continua a leggere

Sospetto riciclaggio, perquisizioni nella sede del Bayern Monaco


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/04/29/sospetto-riciclaggio-perquisizioni-nella-sede-del-bayern/

L’operazione della polizia riguarda il miliardario russo Alisher Usmanov e i suoi legami con il presidente onorario del Bayern Uli Hoeness.

Gli agenti della polizia criminale federale hanno perquisito la sede Bayern Monaco. Lo scrive il tabloid BILD, spiegando che la motivazione di questa operazione risiede nel sospetto di riciclaggio di denaro da parte dell’oligarca russo Alisher Usmanov. Il presidente onorario del club bavarese è Uli Hoeness, che con Usmanov vanta forti legami.

Le azioni degli investigatori non erano dirette contro club tedesco, ma riguardavano un caso di riciclaggio di denaro da parte di Usmanov. L’azione della polizia è stata il risultato della cooperazione tra gli investigatori dell’ufficio criminale federale e di quello bavarese. Martedì è avvenuto il raid nella sede del club a Monaco e presso l’Allianz Arena.

Il miliardario Usmanov è un noto sostenitore di Vladimir Putin. Dopo l’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, l’oligarca è stato inserito nell’elenco delle sanzioni dell’Unione europea e i suoi beni sono stati congelati. «L’amico di Putin è sospettato di aver nascosto denaro da crimini come l’evasione fiscale nel 2017-2022. Si tratta di una cifra multimilionaria», sottolinea la BILD.

Gli investigatori stavano cercando prove del riciclaggio di denaro da parte di Usmanov, e così il Bayern Monaco è diventato oggetto del loro interesse. La polizia non ha fornito dettagli, ma uno dei punti di contatto tra l’oligarca e il Bayern è il suo presidente onorario Uli Hoeness.

Usmanov e Hoeness si conoscono perché possiedono ville sul lago Tegernsee, dove l’oligarca russo ha vissuto fino alla sua fuga nel marzo 2022. Inoltre, Hoeness ha fornito a Usmanov diversi biglietti per il settore VIP in occasione delle partite più importanti del Bayern Monaco in Champions League. A seguito delle perquisizioni, non è ancora chiaro se e quali prove siano state sequestrate. Gli investigatori hanno confermato che l’indagine sul riciclaggio di denaro contro Usmanov non è stata ancora completata.

Il logo del Bayern Monaco (Foto: Sebastian Widmann/Getty Images)

L’Inter segue la Roma: Digitalbits via dalle maglie


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/04/29/inter-digitalbits-via-dalla-maglia/

I nerazzurri hanno optato per lo stop alla visibilità del marchio, come la Roma. Nel 2022/23 Digitalbits ha saltato tutti i pagamenti al club.

Nella giornata di ieri, come anticipato da Calcio e Finanza, la Roma ha svelato l’intenzione di scendere in campo contro il Milan senza lo sponsor Digitalbits sulla maglia da gioco. Una scelta legata a un mancato pagamento dello scorso 31 marzo, che ha portato il club giallorosso a sospendere la partnership con il brand crypto.

Poche ore dopo, l’Inter ha deciso di seguire la stessa strada e contro la Lazio (sfida in programma domani, alle ore 12.30) si mostrerà definitivamente priva del main sponsor. Interpellato da Calcio e Finanza, l’amministratore delegato dell’Inter Alessandro Antonello ha confermato la decisione, dopo che Digitalbits ha saltato l’intero pagamento per la stagione 2022/23.

Secondo quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, sulla maglia dei nerazzurri – dopo il match senza sponsor con la Lazio – dovrebbe tornare una scritta sul petto, anche se potrebbe essere un “marchio” della casa: si pensa di inserire per le ultime prestigiose gare la dicitura Inter Campus”, progetto sociale del club dal 1997.

L’idea sarà valutata a fondo, ma intanto finisce l’era Digitalbits. Una volta appurato che il loro partner principale ha le tasche vuote, i giallorossi hanno deciso di oscurarlo subito: stasera col Milan sulle maglie sarà presente la scritta SPQR, il legame con la città prima di tutto. In casa Inter proseguono intanto i contatti per lo sponsor che verrà al posto di quello attuale. Ci sono avanzati colloqui con aziende arabe, soprattutto compagnie aeree del Golfo: da Emirates a Qatar Airways e Turkish Airlines, il tavolo è aperto.

Juve, settimana in rosso in Borsa: titolo -20%


articolo: Juve, settimana in rosso in Borsa: titolo -20% – Calcio e Finanza

Una settimana da dimenticare per il titolo bianconero in Piazza Affari: il valore delle azioni è crollato a 0,2894 euro dopo la sentenza del Collegio di Garanzia del Coni.

La settimana della Juventus in Borsa si chiude in forte rosso, nonostante nella giornata di oggi ilil titolo bianconero abbia guadagnato l’1,26% con il valore di una azione che si attesta così 0,2894. Rimane infatti una settimana negativa per la Juve che ha visto le numerose incertezze riguardanti una possibile esclusione della formazione di Massimiliano Allegri dalle competizione europee in vista della prossima stagione.

Dalla sentenza del Collegio di Garanzia del Coni, arrivata giovedì 20 aprile, il titolo della Juventus ha perso circa il 20% del proprio valore con la capitalizzazione di borsa che è arrivata a toccare 733 milioni di euro, mentre ieri si attestava sui 720 milioni, contro i 915 milioni di una settimana fa. Da ricordare, come il Coni abbia di fatto restituito, al momento, i 15 punti di penalizzazione in classifica alla Juve con la Corte d’Appello della FIGC che è ora chiamata a emanare una nuova sentenza con una penalizzazione rivista. continua a leggere

Roma, lo sponsor Digitalbits non paga, il club lo toglie dalla maglia e chiede di giocare con la scritta SPQR


articolo: Roma, via DigitalBits dalle maglie: lo sponsor non paga. Ecco perché – La Gazzetta dello Sport

Contro il Milan con la scritta SPQR. L’inadempienza del marchio di criptovalute era già emersa all’inizio della stagione in casa Inter. Ma il club giallorosso ha un contratto differente

Com’era prevedibile, anche la Roma, dopo l’Inter, ha scoperto che il main sponsor aveva le tasche vuote. Stesso marchio, annunciato a poche settimane di distanza dai nerazzurri nell’estate 2021, nel pieno innamoramento tra sport e criptovalute: DigitalBits, piattaforma di digital banking di proprietà di Zytara. La società giallorossa ha risposto all’inadempienza oscurando il nome nella prossima gara di campionato, domani sera all’Olimpico: sul davanti delle maglie ci sarà la scritta SPQR, a simboleggiare il legame con la città. Una prima mossa, molto forte, dopo il mancato pagamento della rata che scadeva a fine marzo. Una sorta di congelamento della partnership, almeno per quanto riguarda lo spazio più visibile, nella speranza che il main sponsor assolva ai suoi obblighi. Se ciò non avverrà, la Roma spegnerà tutti gli altri slot previsti dal contratto.

La newsletter Sport&Business del 25 febbraio in cui abbiamo anticipato la notizia

IL RETROSCENA – La domanda, a questo punto, è la seguente: come mai l’inadempienza della Roma è emersa solo ora, a differenza dei nerazzurri? DigitalBits, infatti, dopo gli impegni adempiuti nel corso della prima stagione (2021-22) aveva smesso di pagare perché travolta dalla crisi. E l’Inter se n’era subito accorta, visto che la prima rata 2022-23 imponeva un pagamento a luglio, dandone prontamente comunicazione perché quel contratto rientra nelle garanzie fornite agli investitori a copertura del bond. L’inadempienza si è manifestata più recentemente a casa Roma per la particolare tipologia del contratto sottoscritto dai giallorossi. Come avevamo anticipato nella newsletter Sport&Business di fine febbraio, era solo una questione di tempo. L’accordo, infatti, prevedeva che DigitalBits (o meglio la proprietaria Zytara) pagasse una prima rata da 500mila euro soltanto a marzo e il saldo a fine stagione. Quanto? 9,5 milioni, considerato che la partnership triennale contemplava importi a salire: 5 milioni nel 2021-22, 10 in questa stagione e 21 nel 2023-24. I manager giallorossi non sono rimasti spiazzati. Conoscevano benissimo la situazione, visto che l’Inter aveva fatto da “cavia”, e si erano già messi al lavoro a fari spenti per trovare un partner alternativo. Considerando gli importi attesi quest’anno e il prossimo, c’è un ammanco potenziale di 31 milioni da coprire.

Semifinale di Champions del 10 maggio su Tv8: Milan-Inter in chiaro


articolo: https://www.corriere.it/sport/calcio/champions-league/23_aprile_28/milan-inter-chiaro-tv-sfida-champions-10-maggio-45244dac-e5cc-11ed-b98e-227d9ceb5d4e.shtml

Il canale in chiaro di Sky ha vinto l’asta indetta da Amazon Prime Video. La partita di ritorno del 16 maggio tra Inter e Milan invece sarà trasmessa in chiaro da Mediaset su Canale 5 oltre che da Sky

Giovedì l’Agcom con una nota aveva ufficializzato la necessità di trasmettere anche in chiaro la semifinale d’andata di Champions League fra Milan e Inter. Oggi Prime Video, la tv in streaming che detiene in esclusiva i diritti di trasmettere la gara del 10 maggio ha comunicato che renderà disponibile la messa in onda in diretta della partita anche su Tv8, il canale in chiaro di Sky.

Il pre partita di Prime Video sarà disponibile oltre che sulla tv di Amazon anche sul canale in chiaro di Tv8 in diretta da San Siro. Nello studio a bordocampo ci saranno Giulia Mizzoni, Clarence Seedorf, Alessandro Nesta, Julio Cesar e Diego Milito. Anche la telecronaca e il post partita verranno mandati in onda su Tv 8. La telecronaca è affidata a Sandro Piccinini e Massimo Ambrosini. Nella Var room ci sarà Giampaolo Calvarese mentre gli inviati a bordo campo saranno Alessia Tarquinio, Alessandro Alciato e Fernando Siani. Dopo il post partita in esclusiva dalle 23.30 su Prime ci saranno Marco Cattaneo , Luca Toni e Gianfranco Zola per approfondire i temi di San Siro e commentare l’altra semifinale fra Real Madrid e Manchester City. Sky ha perciò vinto la concorrenza di Rai e Mediaset che avevano presentato offerte per ottenere la sub cessione dei diritti della semifinale di Champions.

La partita di ritorno, in programma il 16 maggio alle ore 21, verrà trasmessa da Sky e da Mediaset su Canale 5. Del resto giovedì l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni aveva chiarito: «Sulla base dell’articolo 33 del Testo unico dei servizi di media audiovisivi, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha adottato, con delibera n. 131/12/CONS (Delibera Lista eventi), una lista di eventi, nazionali e non, considerati di particolare rilevanza per la società, dei quali i fornitori dei servizi di media assicurano la diffusione su palinsesti in chiaro, in diretta o in differita, in forma integrale oppure parziale. La Delibera Lista eventi comprende, fra gli eventi di cui è assicurata la trasmissione in chiaro, anche la finale e le semifinali della Champions League e della Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane». Perciò, nel comunicato si specificava che «tale evento, ai sensi del vigente quadro normativo e regolamentare, non può essere trasmesso in esclusiva e solo in forma codificata, al fine di assicurare ad almeno l’80% della popolazione italiana la possibilità di seguirlo gratuitamente senza costi supplementari». Quindi, «poiché i diritti di trasmissione della gara di andata sono detenuti in via esclusiva da Amazon Prime Video, la stessa è tenuta ad attivare la procedura che la Delibera Lista eventi prevede in tali casi, formulando una proposta di cessione, a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie, dei diritti che permettono la trasmissione di tale evento alle condizioni previste al comma 1 e 4. Qualora nessun’emittente qualificata formuli alcuna offerta o non la formuli a condizioni di mercato eque, ragionevoli e non discriminatorie, l’emittente titolare dei diritti ha facoltà di esercitarli in deroga alle condizioni di cui al comma 1».

Atletica, addio a Sergio Ottolina: fu primatista europeo nei 200, aveva 80 anni


articolo: Atletica, Sergio Ottolina morto a 80 anni: fu primatista europeo nei 200 | Sky Sport

Mondo dell’atletica in lutto per la scomparsa dell’ex velocista, che partecipò ai Giochi di Tokyo ’64 e Città del Messico ’68. Classe 1942, era stato detentore del record europeo nei 200 metri

È morto a 80 anni Sergio Ottolina, ex velocista italiano finalista ai Giochi Olimpici di Tokyo del 1964 ed ex detentore del record europeo dei 200 metri. Era nato nel 1942 a Lentate sul Seveso, in Brianza, e aveva festeggiato gli 80 anni lo scorso novembre. Campione italiano per due volte dei 100 metri (nel ’63 e nel ’64), vincitore di un bronzo agli Europei del ’62 nei 200, in campo internazionale stabilì con il tempo di 20.4 il record europeo nei 200 nel ’64 a Saarbrucken, migliorando il primato che era valso la medaglia d’oro ai Giochi di Roma a Livio Berruti. Suo rivale e compagno di staffetta, anche alle Olimpiadi. I suoi risultati ai Giochi furono un ottavo posto nei 200 e un settimo nella staffetta 4×100 a Tokyo nel ’64. Quattro anni dopo, ai Giochi di Città del Messico, ottenne due settimi posti nella 4×100 e nella 4×400, fermandosi invece alle batteria nei 400 metri. Celebre per i suoi scherzi, è stato uno sprinter eclettico, competitivo dai 100 ai 400, che tentò di partecipare ai Giochi persino con il bob a 4.

A Milano arriverà (ancora) tanta pioggia


articolo: https://www.milanotoday.it/meteo/pioggia-inizio-maggio-2023.html

Le previsioni di 3Bmeteo indicano che ci saranno precipitazioni abbondanti sia nella giornata di domenica che lunedì 1° maggio

Ancora due giornate di sole, poi pioggia. Tanta pioggia. Acqua che sarà una vera manna dal cielo per la pianura padana che da quasi due anni sta facendo i conti con una siccità devastante (le ultime precipitazioni hanno alleviato la situazione, ma il deficit idrico è lontano dall’essersi risolto). È quello che succederà tra domenica 30 aprile e lunedì 1° maggio secondo gli esperti di 3Bmeteo.

La prevalente stabilità atmosferica che caratterizzerà i prossimi giorni non sarà duratura e proprio in corrispondenza del lungo weekend del 1° maggio l’anticiclone comincerà a cedere – ha puntualizzato Lorenzo Bardellino, meteorologo di 3Bmeteo -. Le prime avvisaglie si avranno sabato nel pomeriggio-sera, dopo una giornata in gran parte soleggiata e calda”.

Le precipitazioni saranno significative. Nella giornata di domenica sono attesi 16mm di pioggia, circa 13 il 1° maggio. Il maltempo dovrebbe fare marcia indietro nella giornata di martedì 2 lasciando spazio a sole e temperature primaverili. Le precipitazioni, tuttavia, potrebbero accompagnare gran parte del mese di maggio. “L’ultimo aggiornamento del modello di calcolo europeo (Ecmwf) conferma un cambio di scenario per la seconda settimana di maggio verso condizioni di Nao negativa – ha puntualizzato Davide Sironi di 3Bmeteo -. La Nao in fase negativa si caratterizza per valori di geopotenziale e pressione atmosferica inferiori alla norma del periodo sul medio Atlantico – ha precisato l’esperto -. L’anticiclone delle Azzorre si ritrae nella sua area di origine permettendo l’inserimento di perturbazioni atlantiche verso l’Europa centrale e l’Italia“. In breve: potrebbero arrivare (ancora) piogge sull’Italia e in particolare sul nord-ovest. E questa è una bella notizia.

Rissa in Real Madrid-Partizan Belgrado di Eurolega. “Yabusele da prigione”


articolo: Rissa in Real Madrid-Partizan Belgrado di Eurolega. “Yabusele da prigione” (quotidiano.net)

Volano colpi proibiti nel finale di gara 2 dei quarti di finale di Eurolega fra gli spagnoli e i serbi. A farne le spese è soprattutto Exum

Una rissa in stile Royal Rumble di wrestling. Peccato che in questo caso si trattasse di una partita di basket. Il match fra Real Madrid e Partizan Belgrado è finito nel peggior modo possibile, ossia con un tutti contro tutti a suon di colpi proibiti. A scatenare il caos è stato un fallaccio dello spagnolo Sergio Llull ai danni di Dante Exum quando la sfida, valevole per gara 2 dei quarti di finale dei playoffs di Eurolega, era ormai chiusa, in quanto i serbi conducevano per 80-95 a un minuto e 40 secondi dalla sirena conclusiva. L’intervento evidentemente antisportivo, nonostante l’immediato fischio degli arbitri, ha provocato la reazione dell’ex Utah Jazz e da quel momento è nato un parapiglia, con anche le due panchine in campo. Da segnalare soprattutto il comportamento del francese Guerschon Yabusele, che da dietro ha scaraventato a terra Exum, che nella caduta ha rimediato la rottura del tendine del secondo dito del piede. “Si tratta di un infortunio grave. Yabusele l’ha gettato a terra con una mossa da judo, da prigione, da sospensione a vita. Avrebbe potuto rompersi la schiena, o subire un grave trauma alla testa, o un altro tipo di infortunio grave che avrebbe potuto porre fine alla sua carriera”, le parole del medico del Partizan.

Provvedimenti in arrivo – Dopo quanto accaduto, il match è stato sospeso e successivamente è stata assegnata la vittoria a tavolino alla formazione allenata da Zeljko Obradovic, che adesso conduce la serie per 2-0. “Gara-2 della serie di playoff tra Real Madrid e Partizan Mozzart Bet Belgrade è stata interrotta giovedì a 1 minuto e 40 secondi dalla fine quando si è verificato un alterco in campo e la maggior parte delle panchine si è svuotata. Quando sono state applicate le squalifiche per quei giocatori che hanno partecipato all’alterco e quelli automaticamente espulsi per aver lasciato l’area della panchina, nessuna delle due squadre aveva il minimo richiesto di due giocatori ciascuno per finire la partita, quindi la partita è considerata ufficialmente conclusa con il punteggio in quel momento è stato fermato, 80-95 a favore del Partizan, che quindi ora conduce la serie 2-0 – si legge nel comunicato diffuso da Eurolega – Euroleague Basketball ha deferito i fatti denunciati al Giudice Disciplinare Indipendente di Euroleague Basketball, che emetterà una decisione sugli incidenti in campo in conformità con il procedimento stabilito, entro le successive 24 ore. Euroleague Basketball condanna fermamente gli eventi accaduti al termine della partita. Tali eventi non rappresentano i valori di rispetto che la lega e i suoi club promuovono e che lo sport del basket incarna“. Si attendono quindi i provvedimenti disciplinari che colpiranno i vari giocatori. 

Verso gara 3 – Il pericolo però è che qualcosa possa succedere anche a Belgrado, dove la serie si trasferisce per il terzo e l’eventuale quarto atto. L’accoglienza per i giocatori del Real Madrid rischia di essere infernale: sui social le minacce dei tifosi serbi soprattutto nei confronti di Yabusele si stanno sprecando in queste concitate ore. “Da questo momento in poi cercherò di calmare tutta la gente di Belgrado – sottolinea coach ObradovicVoglio che la gente parli di basket e non di questo. Ho amici qui e grande rispetto per tutti. Non permetterò che venga fatto loro qualcosa“. Gara 3 della serie tra Partizan e Real è in programma martedì 2 maggio alle 20.30.

Rissa fra REAL MADRID e PARTIZAN – G2 Playoff Eurolega 2023Prima Fila

Furia Allegri negli spogliatoi contro l’Inter: “Siete delle m… Tanto arrivate sesti”


articolo: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/27-04-2023/inter-juve-allegri-litiga-baccin-marotta-siete-m-4601321594052.shtml

La rabbia del tecnico della Juventus nel sottopassaggio di San Siro. Poi ai suoi giocatori: “Dobbiamo arrivare davanti a loro in campionato, non dobbiamo mandarli in Champions”

La quiete prima della tempesta. Massimiliano Allegri è arrivato in conferenza stampa spento e anche un po’ abbacchiato, forse perché il meglio lo aveva dato a caldo, subito dopo il fischio finale. In fondo non c’è Inter-Juve senza polemiche, urla e litigi e anche stavolta qualcosa è successo, sebbene a differenza dell’ultima volta non in campo, ma lontano dalle telecamere e dagli occhi degli spettatori. E il più scatenato pare sia stato l’allenatore bianconero, che a quanto pare non vive un momento di particolare serenità, visto che già domenica sera dopo la partita contro il Napoli era stato beccato in un video in cui diceva “Ammazza, avete vinto uno scudetto”, in maniera ironica. In più c’era stato il brutto episodio del vice Landuccisqualificato per aver detto a Spalletti “pelato di m…” e “ti mangio il cuore”.

LO SFOGO DI MAX  – Tutto è successo, come spesso capita, nel sottopassaggio. Non si sa che cosa abbia scatenato la furia del tecnico, che evidentemente era molto più nervoso di quanto ha fatto vedere in tv e in conferenza stampa. Rientrando negli spogliatoi se l’è presa prima con il dirigente dell’Inter Dario Baccin, con cui c’erano stati degli screzi anche all’andata. Baccin era stato multato perché era sceso in campo a fine partita, nei momenti concitati della doppia espulsione di Handanovic e Lukaku. Sono volate parole grosse, chi era nei paraggi ha raccontato che Allegri ha inveito un po’ contro tutti, se l’è presa perfino con Beppe Marotta, con cui ha lavorato alla Juventus e con cui ha sempre avuto un rapporto splendido (il dirigente provò a portarlo all’Inter prima che Max firmasse di nuovo con la Juventus), fino ad arrivare alla squadra, con offese anche piuttosto pesanti.

NON MANDIAMOLI IN CHAMPIONS  – “Siete delle m…, ma tanto arrivate sesti. Così si sarebbe sfogato il tecnico, che poi entrando nel suo spogliatoio avrebbe continuato con i suoi. Prima rimproverandoli con parole molto dure per la brutta prestazione e per la sconfitta, poi tornando all’Inter:Dobbiamo arrivare davanti a loro in campionato, non dobbiamo mandarli in Champions”. Chissà se qualcuno degli ispettori federali ha sentito e se qualcosa di tutto questo finirà sul referto arbitrale. Lo scopriremo solo tra qualche giorno. Di sicuro non c’è Inter-Juve che si rispetti senza liti e polemiche. E anche stavolta qualcosa è successo, sebbene lontano dalle tv.

Juventus, Allegri si sfoga contro l’Inter: “Siete delle m…., tanto arrivate sesti”

articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/juventus/2023/04/27/news/allegri_nervosismo_inter-397819867/?ref=RHLF-BG-I397553244-P10-S1-T1

I problemi in attacco sono solo la punta dell’iceberg delle difficoltà bianconere. Crisi di gioco e di risultati, ma anche nervi a fior di pelle per Allegri. Un fattore emerso già negli scorsi match, dalla semifinale di andata con l’Inter fino allo scontro con il Napoli di domenica scorsa. Se con i partenopei era stato sarcastico (“ammazza, avete vinto uno scudetto“, aveva sibilato), ma non offensivo come il suo vice Landucci (“pelato di m…, ti mangio il cuore, disse rivolto a Spalletti), ieri sera nella pancia di  San Siro l’allenatore ha perso nuovamente la calma.

Dopo aver discusso animatamente con Baccin (“ci sono i livelli anche tra i dirigenti” disse nella conferenza stampa successiva alla semifinale d’andata rivolto al dirigente nerazzurro), secondo le ricostruzioni di chi era presente nel tunnel che porta agli spogliatoi ha attaccato i nerazzurri: “Siete delle m…, ma tanto arrivate sesti”. Chiedendo poi alla squadra di arrivare davanti all’Inter in campionato per non farli andare in Champions. La serenità è ormai un lontano ricordo.

Agcom: ”Milan-Inter in chiaro”, Amazon costretta a cedere l’esclusiva: dove sarà trasmesso il derby d’andata


articolo: Agcom: ”Milan-Inter in chiaro”, Amazon costretta a cedere l’esclusiva: dove sarà trasmesso il derby d’andata – la Repubblica

Agcom: ”Milan-Inter in chiaro”

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha decretato che il primo incontro della semifinale di Champions, in programma mercoledì 10 maggio, debba essere visibile gratuitamente essendo un evento di ”particolare rilevanza per la società”. Ipotesi Canale 5 o Tv8

È ufficiale, il derby d’andata Milan-Inter di Champions League, in programma mercoledì 10 marzo alle ore 21, sarà trasmesso in chiaro. È quanto ha deciso l’Agcom (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) che ha di fatto “tolto” l’esclusiva ad Amazon Prime Video essendo l’evento ”di particolare rilevanza per la società” e quindi visibile in maniera gratuita per tutti gli italiani.

Perché Milan-Inter va trasmessa in chiaro – La decisione era comunque nell’aria. L’Agcom ha infatti citato l’articolo numero 33 del Testo Unico dei servizi di media televisivi secondo cui ”una lista di eventi, nazionali e non, considerati di particolare rilevanza per la società, dei quali i fornitori dei servizi di media assicurano la diffusione su palinsesti in chiaro, in diretta o in differita, in forma integrale oppure parziale, non può essere trasmesso in esclusiva e solo in forma codificata, al fine di assicurare ad almeno l’80% della popolazione italiana la possibilità di seguirlo gratuitamente senza costi supplementari“. E tra questi eventi sono citate appunto ”la finale e le semifinali della Champions League e della Europa League qualora vi siano coinvolte squadre italiane”.

Dove vedere il derby in tv – A questo punto Amazon Prime Video, che da inizio stagione ha trasmesso in esclusiva una partita di una squadra italiana nella giornata di mercoledì, sarà costretta a vendere l’attesissimo evento. E lo farà al miglior acquirente: sia Mediaset che Sky hanno bussato alla porta per iniziare la negoziazione, considerando l’altissimo numero di telespettatori (e sponsor) previsti. Se la spuntasse Mediaset, Milan-Inter sarà visibile in chiaro su Canale 5 e in streaming tramite l’app o il sito Infinity. Viceversa, Sky trasmetterebbe l’evento su TV8 (dove già manda in onda in chiaro una partita di Europa League) e in streaming attraverso le piattaforme NowTvSkyGo e il sito tv8.it. Ma hanno presentato offerte anche la Rai, La7 e il canale Nove di Discovery. Il termine per manifestare l’interesse scadeva mercoledì 26 aprile alle 15 e i broadcaster dovevano anche scegliere fra due modalità di trasmissione: trasmettere solo la partita con collegamento da 10 minuti prima del via fino a 10 minuti dopo il fischio finale oppure ospitare il segnale Amazon con il marchio Prime Video e quindi avere anche il commento e la parte editoriale curata dalla piattaforma. La decisione è attesa entro venerdì 28 aprile.

  • Partita: Milan-Inter
  • Data: mercoledì 10 maggio 2023
  • Dove: Stadio Giuseppe Meazza (Milano)
  • Orario: 21:00 
  • Canale TV: Amazon Prime Video (per abbonati), Canale 5 o Tv8 o Rai o LA7 o Nove (in chiaro, da definire)
  • Competizione: Semifinale d’andata Champions League

La FIGC si fa la sua tv: un canale con app per le Nazionali


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/04/27/figc-canale-tv-nazionali/

Il logo della FIGC (Photo credit should read TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Il braccio di ferro per l’Under 21 e il calcio femminile tra Rai e Federcalcio – di cui Calcio e Finanza aveva parlato qualche settimana fa – è destinato a rimanere un ricordo. Il futuro delle Nazionali è l’autonomia, anche dal punto di vista televisivo. Come riporta La Repubblica, anche la FIGC è pronta a lanciare la propria rivoluzione in streaming: un canale OTT dedicato alle Nazionali del calcio.

Insomma, un canale della Nazionale da affiancare a quelli più noti. Oppure un’app per lo smartphone, con cui rivedere contenuti on-demand di vecchie partite, vittorie storiche o prodotti confezionati in studio. Ma anche guardare in tempo reale un match di qualificazione agli Europei U21 o l’amichevole di preparazione della Nazionale femminile ai prossimi Mondiali in Australia.

Il nuovo canale partirà dalla stagione 2023/24 e ha tutta l’aria di essere un progetto “pilota” anche per la Serie A, che da anni lavora all’idea di un canale di Lega (il tema fu già inserito nel bando per il ciclo 2021-2024). L’idea della Federcalcio è di sfruttare la tecnologia per coinvolgere maggiormente i propri tifosi, visto che il canale garantirebbe un sistema di interazioni, magari premiante, del tipo: commentare in diretta darebbe la possibilità di vincere una maglia azzurra oppure i biglietti per una partita. Basta registrarsi.

Inoltre – spiega ancora il quotidiano – avere utenti profilati vuol dire poter offrire agli sponsor la possibilità di vendere i propri prodotti direttamente a loro, conoscendone i gusti e le abitudini sui social. Il canale, per il momento, non potrà trasmettere le sfide della Nazionale maggiore di Roberto Mancini, dato che i diritti per i prossimi anni sono tutti gestiti da FIFA UEFA, e che l’Italia non ha amichevoli in programma.

Quindi la FIGC punterà sui più giovani e sul femminile, e lo farà in autonomia, proprio come conseguenza dello strappo con la Rai. Il contratto tra la Federcalcio e la tv di Stato non è stato rinnovato, con quest’ultima che non si è spinta oltre un’unica offerta, al ribasso di circa il 50% sul quadriennio rispetto agli accordi siglati in precedenza. Una mossa che ha raffreddato le trattative e spinto la Federazione verso una direzione diversa.

E i risultati per ora la stanno premiando. Basti pensare che tra il 15 marzo e l’11 aprile – in attesa del canale vero e proprio – la FIGC ha trasmesso sulle sue piattaforme (Facebook, Instagram, TikTok, Twitter, YouTube, sito FIGC.it) ben 18 incontri e 3 live show, con un totale di 41 ore di diretta. Le visualizzazioni hanno superato complessivamente 1,5 milioni, con quasi 1,2 milioni di utenti unici (il 50% tra i 13 e i 34 anni).

Oltre alla produzione delle partite delle varie selezioni nazionali, trasmesse in streaming sul sito e sulle proprie piattaforme digital, FIGC ha creato e realizzato format live: entertainment show (Casa Azzurri Live, Azzurri Live) e pre-partita sul campo (Vivo Azzurro Live). Questo percorso, iniziato nell’autunno 2021, ha permesso di accrescere il know-how interno sulla realizzazione di tali contenuti, fino ad arrivare nel marzo/aprile 2023 alla produzione di due partite complete di studio pre-gara, intervallo e post-gara (Italia-Ucraina U21, Italia-Colombia Femminile). Un arricchimento dell’offerta propedeutico alla creazione della nuova piattaforma OTT.

Digitalbits cambia vertici: si cerca soluzione con l’Inter


articolo: https://www.calcioefinanza.it/2023/04/27/digitalbits-soluzione-inter-nuovi-vertici/

Nuova guida, nuovi progetti e nuovo corso per DigitalBits, la blockchain opensource dedicata ai brand che punta alla diffusione dei pagamenti digitali attraverso crypto asset. Il marchio è ben noto in Italia – soprattutto con riferimento al mondo del calcio – per le sponsorizzazioni di Inter Roma.

Secondo quanto riportato da MF-Milano Finanza, rispetto a quegli accordi è cambiato tutto. In sostanza, l’amministratore delegato di Zytara, Al Burgio, era anche il fondatore di DigitalBits e gli accordi con le società di calcio italiane erano stati siglati proprio da Zytara per promuovere il brand “amico” delle crypto.

Quelle sponsorizzazioni non hanno funzionato, ma i contenziosi riguardano proprio Zytara e non DigitalBits, che nel frattempo ha cambiato pelle e non dipende più da Al Burgio, che ha fatto un passo indietro. Ricordiamo che – secondo quanto emerso dal bilancio di Inter Media and Communication consultato da Calcio e Finanza – Digitalbits non ha pagato nessuna delle tre rate previste per la sponsorizzazione nella stagione 2022/23.

Oggi le redini della blockchain sono nelle mani della Fondazione DigitalBits, il cui managing director è Daniele Mensi, che è diventato anche CEO di DigitalBits. In discontinuità con la gestione precedente, si cercherà di ricomporre le situazioni di contenzioso in essere. Questo perché anche se le responsabilità economiche sono in capo a Zytara, il danno di immagine ricade ancora sulla nuova DigitalBits e per questo è ipotizzabile che nelle prossime settimane si cercheranno soluzioni concilianti con l’Inter.

Stesso discorso per la Roma, che aveva legato la sponsorizzazione di Digitalbits a progetti digitali che non avevano ancora visto la luce. Invece da pochi giorni il club giallorosso è diventato il primo al mondo a lanciare la possibilità di utilizzare il wallet in cripto di Digitalbits per pagare il merchandising con in più un cashback del 10%.

Il futuro della società guidata da Mensi farà leva su due linee di business. La prima sarà l’incremento dei merchant che permettono il pagamento attraverso Digitalbits. La seconda saranno invece gli accordi con brand, come appunto quello con la Roma. Oggi la possibilità di pagamento è limitata agli store fisici, ma è evidente che l’obiettivo sarà ampliare queste potenzialità anche ai siti di-ecommerce o al ticketing.

Caso Lukaku, la curva della Juve riaperta per un errore della Procura


articolo: https://www.gazzetta.it/Calcio/Serie-A/Juventus/26-04-2023/caso-lukaku-curva-juve-riaperta-un-errore-procura-4601305348238.shtml

Nelle motivazioni della sentenza della Corte sportiva d’Appello si legge che a determinare l’accoglimento del ricorso bianconero sia stato un ritardo di 12 minuti del rapporto della Procura Figc

La decisione della Corte sportiva d’Appello Figc di riaprire la curva della Juventus per la gara contro il Napoli, che aveva mandato su tutte le furie l’Inter, ha motivazioni molto diverse da quelle che si immaginavano. Alla base della sentenza non ci sono infatti argomentazioni di merito, ma un errore da parte della Procura nella consegna della documentazione.

RITARDO  – Nelle motivazioni della sentenza sul ricorso che il club bianconero aveva presentato dopo la chiusura della Tribuna sud primo anello decisa dal Giudice Sportivo in seguito agli insulti razzisti a Lukaku, si legge infatti che la Juve: “chiede l’annullamento della decisione del Giudice Sportivo per inutilizzabilità della relazione della Procura federaleessendo pervenuta dopo il termine posto dall’art. 62, comma 1, CGS, da considerarsi perentorio dato il preciso disposto dell’art. 44, ultimo comma, CGS – sulla cui sola base (non avendo il Direttore di gara refertato alcunché) si è fondata la decisione del Giudice Sportivo impugnata“. Ed è stato proprio questo il punto accolto dalla Corte che scrive che “la trasmissione del rapporto della Procura federale è avvenuta alle ore 14.12 del giorno feriale successivo alla gara Juventus-Internazionale e quindi oltre il termine (perentorio) delle ore 14 di cui all’art. 62, comma 1, CGS”.

12 MINUTI  – Dodici minuti di ritardo per la Corte decisivi, anche perché ritiene che “i motivi della tardiva trasmissione, rappresentati dalla Procura federale in sede di discussione, non costituiscano un impedimento oggettivo ed assoluto tale da giustificare il mancato rispetto del termine perentorio fissato dal Codice“. La Procura ha anche fatto avere alla Corte una “Verifica informatica sulla mancata consegna di una mail“, che però non è stata ritenuta “idonea a dimostrare l’oggettività e l’assolutezza di tali asseriti impedimenti“. Va detto al fino ad oggi il termine delle 14 non era mai stato considerato “perentorio” e in passato già alcune volte si era andati oltre, tanto che per arrivare a questa distinzione la prima sezione della Corte d’Appello Figc nella prima udienza aveva rimesso l’interpretazione proprio sulla scadenza in questione alle Sezioni Unite.

LUKAKU E LA GRAZIA – Sempre rispetto ai fatti della sfida di Coppa Italia tra Juve e Napoli, era stato invece respinto dalla Corte il ricorso dell’Inter sulla squalifica di Lukaku, poi graziato dal presidente Gravina “in via eccezionale e straordinaria” per ribadire l’impegno della Figc nella lotta al razzismo.

Terremoto a Napoli oggi, sciame sismico nei Campi Flegrei


articolo: Terremoto a Napoli oggi, sciame sismico nei Campi Flegrei (adnkronos.com)

Magnitudo massima 2.7, non si segnalano danni a persone o cose

Uno sciame sismico si è verificato nell’area dei Campi Flegrei a partire dalle 4.37. L’Osservatorio vesuviano, sede napoletana dell’Ingv, ha ​​rilevato 4 terremoti: l’evento più significativo, di magnitudo 2.7, è stato registrato alle 5.03 con epicentro in via Antiniana, nel comune di Pozzuoli (Napoli), a una profondità di 1,8 km. La scossa è stata avvertita dalla popolazione nei comuni flegrei e nei quartieri dell’area occidentale di Napoli, in particolare Bagnoli e Fuorigrotta. Al momento non si segnalano danni a persone o cose.

Ospedali Multimedica e San Giuseppe a Milano, nuovo blocco informatico nel giro di 4 giorni: visite sospese, pronto soccorso in tilt


articolo: https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/23_aprile_25/ospedali-multimedica-e-san-giuseppe-secondo-attacco-hacker-nel-giro-di-4-giorni-visite-sospese-pronto-soccorso-in-tilt-be4c8908-5c83-4157-8408-a36ef6c63xlk.shtml

Si tratta di una conseguenza dell’aggressione dei pirati informatici al gruppo di sanità privata. Stop alle ambulanze e all’attività ambulatoriale

Gli ospedali di Multimedica sono vittima di un secondo blocco informatico, conseguenza di quello partito solo cinque giorni fa. Di fatto, l’attività ordinaria delle strutture sanitarie private accreditate, come il San Giuseppe di Milano e l‘Irccs Multimedica di Sesto San Giovanni, è fortemente rallentata. Stop all’invio delle ambulanze ai pronto soccorso, dove continuano però a essere curati i pazienti che si sono presentati spontaneamente nelle ore precedenti. Sospese le visite di mercoledì 26 aprile: sono stati disdetti telefonicamente gli appuntamenti già fissati. Alcuni medici sono stati messi in ferie, vista l’interruzione del lavoro in ambulatorio. Impossibile fare radiografie e consegnare referti. Inaccessibili le cartelle cliniche online, così come il sito di Multimedica.

L’attacco di venerdì – I pirati informatici hanno aggredito il sistema nella notte tra venerdì e sabato. Tra le conseguenze, i forti rallentamenti al pronto soccorso. Minore l’impatto sugli ambulatori vista la coincidenza dell’inizio dei problemi con il weekend. Il gruppo lunedì aveva cominciato a ripristinare alcuni servizi: «La struttura aveva prontamente istituito una task force, costituita da professionisti interni ed esterni, ed era al lavoro per dare continuità alle attività clinico-assistenziali», si spiega in una nota. Erano tornati di nuovi disponibili la posta elettronica e l’applicazione per registrare le dimissioni. Ma probabilmente non tutte le falle create dall’attacco sono state adeguatamente riparate. Martedì, il secondo stop che ha paralizzato gli ospedali, definito dal gruppo «seconda aggressione». 

I servizi garantiti – Restano garantite solo le attività di ostetricia, dialisi, riabilitazione, chemioterapia, medicina nucleare, l’assistenza domiciliare integrata e i ricoveri. «L’azienda, che sta collaborando con la Polizia Postale, non è in grado di stabilire quando tutta l’operatività potrà tornare alla normalità», conclude la nota.

Gli altri ospedali colpiti – Quello a Multimedica non è il primo assalto ai danni della sanità lombarda, come sottolinea il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati. «Ricordo il Fatebenefratelli Sacco e l’Ats di Varese l’anno scorso. Furono prese di mira strutture pubbliche mentre oggi tocca a enti privati convenzionati. Ma in un sistema integrato tra pubblico e privato, la crisi di un pronto soccorso o di un ospedale ha ripercussioni su tutti gli altri che devono fronteggiare un surplus di richieste di intervento». Cita poi il problema della privacy dei dati dei pazienti. «Chiederemo all’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso se sono stati fatti passi avanti sulla difesa degli ospedali pubblici, magari centralizzando i sistemi come chiedevamo, e se non sia il caso di chiedere anche alle strutture private di rispondere a standard più elevati di sicurezza»

Musica in lutto, morto Harry Belafonte


articolo: Musica in lutto, Harry Belafonte morto a 96 anni (mediaset.it)

Con il suo album “Calypso”, fu il primo artista a vendere più di un milione di copie

Harry Belafonte

Il mondo della musica piange Harry Belafonte, artista che negli anni 50 aveva sfondato le classifiche pop ma anche le barriere della razza, diventando una forza nel movimento per i diritti civili.

Belafonte è morto nella sua casa dell’Upper West Side di Manhattan. Aveva 96 anni. Nato a Harlem da genitori giamaicani, portò alla ribalta la musica caraibica con canzoni come Day-O (The Banana Boat Song) e Jamaica Farewell. Con il suo album Calypso, che le conteneva entrambe, fu il primo artista a vendere più di un milione di copie. Il suo portavoce Ken Sunshine ha detto al New York Times che la causa della morte è stata insufficienza cardiaca.

In un momento in cui la segregazione razziale negli Usa era ancora diffusa e i volti scuri ancora una rarità su schermi grandi e piccoli, l’ascesa di Belafonte ai vertici dello show business fu storica. Non fu il primo intrattenitore nero a varcare i confini razziali Louis Armstrong, Ella Fitzgerald e altri avevano raggiunto la celebrità prima di lui. Ma nessuno aveva fatto tanto successo e per alcuni anni nessuno nella musica, bianco o nero, fu più grande.

Paura sul volo American Airlines: motore in fiamme dopo l’impatto con un uccello


articolo: https://video.repubblica.it/mondo/spagna-inseguimento-in-mare-la-barca-della-polizia-cerca-di-fermare-il-motoscafo-dei-narcotrafficanti/443178/444140?ref=vd-auto&cnt=1

Un volo dell’American Airlines appena decollato da Columbus, in Ohio, ha vissuto momenti di paura a causa di un motore in fiamme, probabilmente colpito da un uccello.
Un video che documenta l’incidente è stato diffuso sui social media. I piloti del volo hanno prontamente deciso di fare dietrofront e tornare all’aeroporto di partenza.
Fortunatamente, nessun passeggero è rimasto ferito e l’aereo è atterrato in sicurezza presso l’aeroporto internazionale di John Glenn Columbus. La Federal Aviation Administration sta investigando l’accaduto per fare luce sulle cause dell’incidente.

Motore di un aereo in fiamme durante il decollo: atterraggio d’emergenza negli Stati Uniti – upday

Tottenham, Stellini esonerato dopo la sconfitta col Newcastle


articolo: Tottenham, Stellini esonerato dopo la sconfitta col Newcastle- Corriere.it

Il Tottenham ha deciso di esonerare Cristian Stellini dopo la sconfitta per 6-1 col Newcastle in Premier League

Cristian Stellini

Fatale la sconfitta contro il Newcastle: «Prestazione devastante», dichiara il club. Al suo posto, il vice Mason, che ha solo 31 anni. Avrebbe dovuto avere a disposizione una decina di partite per salvare la stagione dopo la risoluzione con Conte, invece anche per Cristian Stellini, alla fine, le strade con il Tottenham si separeranno. A comunicarlo è il club di Levy, con una nota molto dura apparsa sul sito ufficiale dopo il clamoroso 6-1 subito domenica contro il Newcastle

In panchina va il giovanissimo Ryan Mason – «La prestazione è stata totalmente inaccettabile», si legge nel comunicato. «Devastante da vedere. Possiamo cercare tutte le ragioni, ma alla fine la responsabilità è mia», scrive Levy: «Cristian lascerà il suo ruolo, insieme con lo staff, è arrivato in un momento difficile e voglio ringraziarlo. Gli auguriamo il meglio».

Da un vice a un altro. Chi prenderà il posto di Stellini? Il vice, Ryan Mason. Giovanissimo: deve ancora compiere 32 anni. Ma «conosce il club e i giocatori molto bene», ha confermato Levy. Ex centrocampista proprio del Tottenham, dopo aver smesso di giocare nel 2018 a causa di un gravissimo infortunio (un trauma cranico), ha cominciato subito ad allenare nel settore giovanile. E ora avrà la possibilità di mettersi in mostra, con la società pronta a supportarlo: «Vogliamo chiudere nel miglior modo possibile la stagione», ha concluso sempre Levy. Che è sempre più complicata, con la squadra però al quinto posto e con la speranza, debole, di poter ancora qualificarsi in Champions League.

Cassano d’Adda, tensione alla partita: “Mister aggredisce calciatore 14enne”. La famiglia: lo denunciamo


articolo: Cassano d’Adda, tensione alla partita: “Mister aggredisce calciatore 14enne”. La famiglia: lo denunciamo (ilgiorno.it)

Un gol poi annullato ha scaldato gli animi negli ultimi minuti. L’allenatore del Sovico, già espulso, ha poi chiesto scusa al giocatore della Ghezzi

Cassano d’Adda (Milano)

Brutta pagina sportiva quella consumata nella giornata di ieri sul campo della Pierino Ghezzi all’oratorio Don Bosco durante l’incontro di calcio tra “Pierino Ghezzi“ e Accademia Sovico Calcio del campionato giovanissimi B.

Tutto accade a pochi minuti dalla fine, quando l’allenatore della squadra ospite Accademia Sovico Calcioespulso dal terreno di gioco, rientra nel recinto di gara per aggredire violentementesecondo il racconto di testimoni, un giocatore classe 2009 della Pierino Ghezzi.

Le testimonianze raccontano che dal terreno di gioco era partita qualche parola di troppo da parte del giovane calciatore della Pierino Ghezzi rivolta al mister, 51 anni, espulso della squadra avversaria, che per tutta risposta è rientrato prepotentemente sul terreno di gioco avventandosi sul ragazzo e prendendolo a pugni. Ne è scaturita una rissa furibonda in cui non è mancato qualche pugno di troppo anche tra chi si adoperava per allontanare il mister e condurlo nello spogliatoio per calmarsi. Nessuna grave conseguenza fisica, fortunatamente, per il ragazzo dopo il pestaggio subito.

L’aggressione era nata dopo che un calcio di rigore, nessuna protesta in merito, era stato concesso alla P.Ghezzi sul risultato di tre a tre. Battuto il penality, il pallone finisce sul palo e di rimando, lo stesso giocatore che aveva calciato il rigore mette la palla in rete. Quindi un gol da non convalidare come da regolamento. Il giovane arbitro tentenna qualche secondo prima di prendere la decisione di annullare la rete mentre i giocatori della Ghezzi, pensando fosse un gol valido, hanno subito esultato anche perché si trattava, eventualmente, del quarto gol che avrebbe consentito di passare in vantaggio.

A quel punto è nato un battibecco tra l’allenatore, che sottolineava la non validità del gol, e il ragazzo che ha risposto male. L’aggressione ha lasciato tutti sgomenti, la famiglia del giocatore aggredito annuncia denuncia nei confronti del mister aggressore, l’uomo dopo essersi calmato ha compreso di aver commesso un’azione inqualificabile e ha quindi chiesto scusa alla società Ghezzi e la famiglia del ragazzo.

La società è parte lesa – dichiara l’addetto stampa della Ghezzi Gianluca Pirovanoattendiamo le decisioni del giudice sportivo che prenderà dopo aver letto il referto dell’arbitro”.

Usa, gli hacker stranieri attaccano le scuole: 401 falsi allarmi di bombe e sparatorie


articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2023/04/22/news/usa_scuole_attacchi_hacker_falsi_allarmi_bomba-397159066/?ref=RHVS-BG-I270681069-P7-S8-T1

Non bastavano le stragi reali. Ora le minacce, inventate, arrivano anche da chiamate generate da computer. E hanno un forte impatto psicologico su studenti, insegnati e genitori

NEW YORK – Gli hacker stranieri hanno individuato un nuovo obiettivo: adesso puntano alla scuola, a milioni di studenti americani, per costringerli a vivere nel terrore. E quando sei spaventato, non puoi studiare. Dall’inizio dell’anno scolastico i pirati informatici hanno preso di mira le scuole, puntando sul loro lato debole: la paura dei “mass shooting, delle sparatorie nei campus. Da settembre ci sono stati 401 falsi allarmi generati in gran parte da computer e da hacker che operano fuori dagli Stati Uniti. Pirati informatici che hanno lanciato false richieste di aiuto, parlando di sparatorie e di allarmi bomba che hanno spinto polizia, Fbi e squadre speciali a mettere centinaia di scuole in lockdown, a caccia di killer o attentatori inesistenti. Quelli reali non bastavano.

Le Swatting calls – Le sparatorie avvengono ogni giorno negli Stati Uniti, nel 2023 sono state 168, con 473 vittime tra bambini e ragazzini con meno di 17 anni, e dall’inizio dell’anno scolastico ci sono stati centinaia di episodi che hanno coinvolto più di duemila studenti, ma il tema di questa storia sono i falsi allarmi, che si aggiungono alla paura reale. Vengono chiamati “Swatting calls”, cioè richieste di intervento delle Swat, le squadre di agenti di pronto intervento, e si stanno diffondendo in tutti gli Stati Uniti. Anche se non ci sono feriti, l’impatto psicologico sugli studenti è enorme. “Swatting” è l’atto di fare una richiesta d’aiuto al numero delle emergenze, il 911, che è spesso collegato agli Swat Teams. L’Fbi ha ammesso che il fenomeno è reale e diffuso. “Prendiamo questo problema molto seriamente – ha spiegato l’agenzia federale ad Axios queste minacce mettono persone innocenti a rischio e provocano grande paura nella comunità”.

Educator’s School Safety Network, una non profit che monitora il fenomeno nelle scuole, ha registrato 401 false segnalazioni in questo anno scolastico, telefonate pirata che si sono aggiunte a trenta segnalazioni reali di “mass shooting”, 45 che indicavano il ritrovamento di armi, 23 riguardanti violenze all’esterno, 13 legate alla presenza di persone sospette, 9 di oggetti sospetti. Mentre tutti gli Stati hanno avuto almeno un reale episodio di violenza nelle scuole, quasi nessuno Stato è immune dal fenomeno delle false telefonate. Secondo la National Association of School Resource Officers, che raccoglie dati sulle “Swatting calls“, in 42 Stati, oltre alla capitale Washington, c’è stato almeno un episodio da settembre. continua a leggere

Diritti tv, si cambia: tra Sky e Dazn esclusiva a metà. E Amazon vuole un big match


articolo: https://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/2023/04/22/news/diritti_tv_sky_dazn_mediaset_amazon-397181720/?ref=RHLF-BG-P4-S1-T1

A maggio sarà pronto il bando per la trasmissione delle partite dal 2024. Si potrebbe arrivare a una co-esclusiva delle due emittenti di riferimento per 9 gare. Per la decima, ipotesi esclusiva da 100 milioni

ROMA — 22 aprile 2022

L’obiettivo è raccogliere un miliardo di euro a stagione. Meno semplice è capire come riuscirci. Ma la Serie A un piano ce l’ha, per vendere i diritti tv del campionato a partire dal 2024 a un prezzo più alto dell’ultimo triennio. Lo chiamano il “bando matrioska“, perché ogni pacchetto contiene varie proposte che possono, in vario modo, attrarre più interlocutori possibili. E un’idea suggestiva inizia a prendere piede: far vedere le partite sia su Sky che su Dazn. A cui aggiungere un terzo incomodo.

Diritti tv Serie A: torta divisa tra Dazn e Sky (in co-esclusiva)  – “Il bando più difficile di sempre“. Così, a Repubblicalo definì l’ad della Serie A Luigi De Siervo. Perché le cifre a cui eravamo abituati – 927 milioni all’anno, nell’ultimo triennio – nessuno è più disposto a riconoscerle, nonostante l’exploit delle italiane nelle coppe. La Lega del calcio renderà noto il bando a maggio – per la prima volta dovrebbe essere per 5 anni e non solo 3 – e conterrà almeno 5 pacchetti, ognuno con definizioni molto diverse. Una però è più affascinante delle altre: dividere la torta tra Dazn e Sky, facendo in modo che entrambe abbiano quasi tutte le partite. Di fatto, il campionato si potrebbe vedere sia su una che sull’altra. Stesse partite, da trasmettere in co-esclusiva. Spieghiamo cosa significa. In questi anni, Dazn ha sostenuto investimenti importanti, e ora rispetto al 2021 non avrà più alle spalle Tim, che aveva coperto una cifra significativa dell’offerta condivisa. Sky ha da poco lanciato la sua nuova tv e il calcio resta uno dei prodotti di punta. Nessuno però può pensare di fare offerte per avere il campionato italiano in esclusiva. L’idea della Lega Calcio allora è splittare le partite tra i due operatori. Dare le stesse gare a entrambi in co-esclusiva, visto che ormai ognuno dei due ha iniziato a fidelizzare i propri clienti: 9 incontri, sui 10 di ogni turno, andrebbero a entrambe (attualmente sono 3). Poi, sarebbe il cliente a scegliere a quale piattaforma abbonarsi.

Diritti tv, assist per Dazn e Sky – Una soluzione sostanzialmente tagliata sulle esigenze delle due televisioni, ossia avere più partite possibili, senza svenarsi. Poi ci sarebbe da mettersi d’accordo sul valore, perché il prezzo a cui pensa la Lega è sicuramente superiore alla valutazione che ne farà chi vorrà acquistarlo: una forbice di quasi un centinaio di milioni, a dividerle. Così, però, resterebbe ancora una partita da vendere. Verosimilmente, la seconda scelta, ossia non la partita più ambita di ogni turno, ma la seconda. Per capirci, nel giorno di Juve-Napoli, potrebbe essere una partita dell’Inter o del Milan. E così via. Una partita che a quel punto finirebbe su una terza piattaforma.

Diritti tv Serie A: una partita in esclusiva da 100 milioni  – Inevitabile chiedersi: quale? L’impressione è che si possa aprire un’asta. A oggi, gli interlocutori che sembrano poter mostrare interesse sono due: Amazon e Mediaset. Per Amazon Prime Video, l’esordio sul mercato del pallone europeo, con i diritti di una partita della Champions League per ogni turno, è andato positivamente. E potrebbe replicare un sistema simile anche per il campionato, prendendo in esclusiva il match del sabato o della domenica, ovviamente in prima serata, alle 20.45. Discorso quasi identico per Mediaset, soddisfatto di come è riuscito a sviluppare il prodotto calcio (e dalla Lega Serie A ha già comprato la Coppa Italia). Valore di quella decima partita, che non potresti vedere da nessun’altra parte? Più o meno 100 milioni l’anno. Tanti, in proporzione alle altre 9 che andrebbero su Sky e Dazn, ma adeguato al valore di uno dei match più visti del weekend.

Attacco hacker dei filorussi al sito web di Atm


articolo: Attacco hacker dei filorussi al sito web di Atm (ilgiorno.it)

I lavoratori dei trasporti italiani tengono uno sciopero nazionale contro le azioni delle autorità del Paese per sponsorizzare il regime criminale di Zelensky“. È la motivazione, almeno stando a quanto scritto sul loro profilo Telegram, che gli hacker russi del gruppo NoName057(16) hanno usato ieri per rivendicare l’attacco informatico al sito web di Atm. I cyber pirati hanno fatto coincidere il raid con l’agitazione proclamata dal sindacato di base Cub: “Il governo italiano – si legge ancora nel comunicato – sta spendendo miliardi per alimentare un conflitto devastante in Ucraina, prelevando risorse dai nostri stipendi, tagliando la spesa sanitaria pubblica, impoverendo di fatto i lavoratori, i pensionati e le fasce più deboli della società“. Da Foro Buonaparte hanno confermato il tentativo di hackeraggio, ma, ha aggiunto, “i sistemi di protezione informatica hanno reagito e il sito dell’azienda di trasporti ha subìto solo un rallentamento di funzionalità per qualche minuto“.

Nel pomeriggio, il sito risultava raggiungibile tramite smartphone ma non accessibile da pc. Di NoName057(16) si sa che si tratta di un gruppo di attivisti che, stando a quanto ricostruito da alcuni portali specializzati, “gestiscono un’infrastruttura utilizzata per l’esecuzione degli attacchi DDoS mediante diversi strumenti“. Le loro incursioni sono iniziate in concomitanza con l’invasione dell’Ucraina.

Attacco hacker dei filorussi al sito web di Atm

Calcio: Zaccheroni è uscito dall’ospedale


articolo: Calcio: Zaccheroni è uscito dall’ospedale – Calcio – ANSA

Era ricoverato dal 10 febbraio dopo una caduta in casa

(ANSA) – Roma, 21 aprile 2023

Alberto Zaccheroni ha lasciato l’ospedale Marconi di Cesenatico.

L’allenatore, 70 anni, era caduto in casa lo scorso 10 febbraio, riportando una grave trauma cranico.

In un primo momento era stato ricoverato nel reparto di terapia intensiva del Bufalini di Cesena, quindi ha sostenuto un mese di riabilitazione.
Secondo quanto ha spiegato lo stesso Zaccheroni, è caduto tenendo la cagnolina in braccio. Ha fatto sapere di stare “benino” ed ha ringraziato i medici della terapia intensiva dell’ospedale di Cesenatico. (ANSA).

UFFICIALE, ROMELU LUKAKU GRAZIATO DALLA FIGC: NIENTE SQUALIFICA PER INTER-JUVENTUS


Da EUROSPORT: AGGIORNATO 22/04/2023 ALLE 18:09articolo: Ufficiale, Romelu Lukaku graziato dalla FIGC: niente squalifica per Inter-Juventus – Eurosport

COPPA ITALIA – La decisione della Corte Sportiva d’Appello – che aveva respinto il ricorso dell’Inter – viene superata dal presidente Gabriele Gravina: “Il principio della lotta ad ogni forma di razzismo – è la spiegazione del provvedimento della Federcalcio – è elemento fondante dell’ordinamento sportivo”.

Romelu Lukaku è stato “graziato“! La decisione della Corte Sportiva d’Appello di confermare la squalifica di una giornata nei confronti del centravanti belga aveva infatti suscitato molto malumore e non solo tra i tifosi dell’Inter: l’esultanza controversa del belga (bersaglio di cori razzista) – punita con il secondo giallo in occasione della gara d’andata (1-1) – avrebbe dovuto fargli saltare la semifinale di ritorno di Coppa Italia fra Inter e Juventus. Ma non sarà così: il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina riporta l’ANSAha appena graziato “in via eccezionale e straordinaria“.

“Il principio della lotta ad ogni forma di razzismo – è la spiegazione del provvedimento della Federcalcio – è elemento fondante dell’ordinamento sportivo”. Lukaku dunque torna disponibile per la gara di ritorno tra Inter e Juventus in programma mercoledì.

COSA RECITA L’ARTICOLO 43 – Ecco cosa recita l’articolo 43 del codice di giustizia sportiva“Il Presidente federale, anche su proposta del Consiglio federale, può concedere la grazia se è stata scontata almeno la metà della pena. In caso di preclusione, la grazia non può essere concessa se non sono trascorsi almeno cinque anni dalla adozione della sanzione definitiva.”

DVB-T2, quando avverrà lo switch-off? Cosa succede nel 2023


articolo: DVB-T2, quando avverrà lo switch-off? Cosa succede nel 2023 (msn.com)

La situazione che circonda lo switch-off del DVB-T2 è più confusa che mai. Per tutto il 2022, dalla televisione alle notizie sul Web, sono stati condivisi innumerevoli promemoria per invitare i cittadini ad acquistare un decoder compatibile con il nuovo standard del digitale terrestre o, in alternativa, un televisore di ultima generazione con decoder incorporato. La corsa ai ripari è iniziata presto, tra bonus rottamazione, bonus ISEE e promozioni speciali presso i maggiori rivenditori nazionali. Tuttavia, i vecchi dispositivi possono essere ancora utilizzati senza problemi, segno che il passaggio dal DVB-T al DVB-T2 non è ancora avvenuto.

Cosa sta succedendo e perché il cambio di standard non viene ancora effettuato?

Il primo step dell’MPEG-4 – L’arrivo del nuovo digitale terrestre è effettivamente cominciato lo scorso dicembre 2022, quando le emittenti televisive hanno avviato la fase di dismissione della vecchia codifica MPEG-2. In termini concreti, si tratta dello spegnimento dei canali non in alta definizione – almeno per le emittenti principali – a favore del passaggio allo standard MPEG-4 almeno in HD, se non in Full HD, ovvero 1920×1080 pixel.

Questo primo step ha comportato la liberazione delle frequenze a 700 Mhz per renderle disponibili alla rete mobile di quinta generazione, il 5G. Tale fase di transizione non è però giunta al suo termine: come evidenziato anche da Nuova TV Digitale, il Codec MPEG-4 deve essere ancora adottato dalle trasmissioni regionali di RAI 3, le quali concluderanno ufficialmente l’adozione della tecnologia il prossimo 3 maggio.

Lo spegnimento della codifica MPEG-2, tuttavia, non coincide con l’intero switch-off del digitale terrestre DVB-T. Pertanto, quando vedremo definitivamente l’approdo del DVB-T2? L’acquisto di nuovi decoder è stato inutile?

Un processo da rivalutare – Più recentemente è stata l’associazione delle TV locali Aeranti-Corallo a invitare il Governo ad agire affinché le trasmissioni DVB-T2/HEVC vengano avviate al più presto, tagliando i legami con DVB-T/MPEG-4. La necessità di una maggiore qualità per le emittenti nazionali, comprese quelle più piccole, è evidente, come ha affermato l’avvocato Marco Rossignoli:

“Riteniamo che debba essere fissata al più presto e, comunque entro il corrente anno 2023, la data per il passaggio dell’intero sistema televisivo nazionale (tv nazionali e tv locali) alla tecnologia DVB-T2/HEVC. Solo in questo modo sarà una accelerazione della vendita dei televisori e dei decoder idonei alla ricezione della nuova tecnologia.”

Il salto di qualità nella produzione e diffusione dei contenuti audiovisivi deve essere effettuato il prima possibile, eventualmente dando un’ultima spinta all’adozione di televisori e decoder compatibili. Difatti, il ritardo nella adozione del DVB-T2 sembra essere correlato al “timore” di alcuni operatori nazionali che parte rilevante dei cittadini non abbia ancora TV e/o decoder idonei alla ricezione delle trasmissioni più avanzate. Lo stesso Rossignoli, dunque, aggiunge che questa situazione sta causando gravi danni al settore, sia in termini occupazionali che di pluralismo informativo.

Al contempo, il Governo stesso ha stanziato 2,5 milioni di euro per l’adeguamento degli impianti di trasmissione al nuovo standard trasmissivo nei comuni italiani dotati di strutture inadeguate. Questo problema poteva essere risolto più tempestivamente, anche alla luce del numero di località che non dispongono delle infrastrutture necessarie: da Belluno e dalla provincia di Bolzano fino a Nuoro e Messina, infatti, sembrerebbero esserci gravi problemi nel coordinamento con il resto del Paese.

Quando arriverà il DVB-T2? – Mentre alcuni parlano di centinaia di migliaia di TV ancora da cambiare, se non milioni, Aeranti-Corallo e il Governo sembrano quindi spingere per la stessa strada: fissare la data di chiusura della transizione e non guardare a chi è rimasto indietro, costringendo coloro che non hanno sfruttato i bonus a adeguarsi all’improvviso spegnimento delle vecchie trasmissioni.

Si tratta di una soluzione drastica che potrebbe portare alla perdita di spettatori, ergo di incassi pubblicitari, ma strettamente necessaria affinché non venga ostacolato più lo sviluppo delle tecnologie di telecomunicazione, che si tratti della televisione o della rete mobile di quinta generazione. Per Aeranti-Corallo il limite deve essere fissato al 31 dicembre 2023, se non prima: oltre tale periodo, dunque, tutte le emittenti dovranno garantire il corretto funzionamento delle loro trasmissioni sui televisori che supportano il DVB-T2.

In assenza di una data definitiva, l’unica certezza rimane la necessità di acquistare un nuovo televisore o decoder compatibile con la nuova tecnologia DVB-T2/HEVC nel caso in cui non sia già stato compiuto questo salto. Del resto, lo switch-off rappresenta una svolta tecnologica importante che garantirà nuove opportunità alle emittenti locali e un’adeguata informazione agli utenti finali, ergo ai cittadini.

Con questo balzo in avanti, il Governo potrà infine spingere per la ricerca e sviluppo di tecnologie innovative in più settori e, chissà, magari anche le emittenti nazionali – piccole o grandi – troveranno stimoli inattesi per proporre format più moderni, meno datati e da sorpassare al fine di dare nuova linfa vitale alla televisione, che sta perdendo visibilmente la gara contro lo streaming online, tra Netflix, Prime Video e persino YouTube. Il salto tecnico corrisponderà a un salto qualitativo? La speranza è l’ultima a morire.

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