Irritazione del club nerazzurro. La Uefa per il momento non ha aperto un’inchiesta (ma probabilmente la aprirà…) perché la vicenda è stata gestita dalle autorità portoghesi
Il giorno dopo non è svanita la rabbia dei tanti tifosi dell’Inter che, nonostante avessero acquistato tramite i canali ufficiali un biglietto, non hanno potuto entrare al Dragao e sono rimasti accalcati per 90′ su una scalinata sotto una delle tribune dell’impianto di Porto. Dopo il passaggio del turno, l’ad Marotta ha annunciato la volontà di presentare un esposto all’Uefa e a riguardo l’Inter non farà passi indietro. A confermarlo oggi pomeriggio è arrivato il comunicato del club di viale della Liberazione.
PRESA DI POSIZIONE – Ecco il testo del comunicato diffuso dall’Inter: “FC Internazionale Milano esprime la massima solidarietà nei confronti dei propri tifosi, provenienti da tutta Europa e in possesso di regolare tagliando d’accesso per la partita di ieri sera, Porto-Inter, ai quali è stato vietato l’ingresso allo stadio Do Dragão. A seguito di decisione unilaterale del Porto, moltissimi sostenitori interisti, tra i quali numerose famiglie con bambini, sono stati segregati in una zona di contenimento nei pressi del settore ospiti e lì trattenuti per tutta la durata della partita a cui non hanno potuto assistere, esponendoli così a una grave condizione di tensione e potenziale pericolo. FC Internazionale Milano chiede a Uefa di intervenire affinché si faccia luce su quanto accaduto e che situazioni di questo genere, in contrasto con i principi cardine di sportività, uguaglianza ed inclusione, non si ripetano mai più, a difesa di tutti i tifosi, indipendentemente dalla propria fede calcistica e nazionalità di provenienza“. continuaa leggere