Evenepoel positivo al Covid, si ritira dal Giro d’Italia 2023


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Remco Evenepoel, 23 anni, positivo al Covid

Il dominatore del Giro, vincitore della crono di Cesena, si aggiunge alla lista dei corridori positivi: non aveva l’obbligo di lasciare, è una sua scelta

Cesena, 14 maggio 2023

Proprio ieri, per la prima volta in questo Giro di cui fin qui aveva vinto due tappe (le crono) e che gli dei del ciclismo gli avevano chiesto di dominare, si era presentato in conferenza stampa senza mascherina. Che strano, avevamo pensato. Lui, Remco Evenepoel, 23 anni, sempre attentissimo a non ammalarsi, tenuto sotto la campana di vetro dalla Soudal. E proprio ieri, al termine della gara contro il tempo che si era annesso con 9 centesimi di vantaggio (arrotondati a 1” per la classifica) su Thomas e 2” su Geoghegan Hart, aveva scherzato: «Ho il naso un po’ bloccato, spero non si tratti di quel virus famoso…».

Proprio così, invece. Il virus famoso che già aveva messo fuori corsa Filippo Ganna alla partenza di Terni rapisce dal Giro anche Remco Evenepoel, il predestinato a grandi cose che era venuto in Italia per costruire un altro pezzettino della leggenda che già lo vuole erede di Eddy Merckx. Una botta durissima per la corsa, che perde un atteso protagonista e il (potenziale) vincitore più nobile: «È con il cuore pesante che annuncio di dovermi ritirare — il comunicato piovuto come un macigno sul Giro a tarda sera —. Sono risultato positivo a un test di routine. La mia avventura fin qui era stata speciale, non vedevo l’ora di tuffarmi nelle due prossime settimane. Non ringrazierò mai abbastanza la squadra e i compagni che si sono sacrificati in preparazione a questa corsa. Sono orgoglioso di chiudere con due vittorie di tappa e quattro giorni in rosa. Grazie mille, Remco».

L’allarme per la pandemia è finito, ma il Covid colpisce ancora, dunque. Quello di Evenepoel è il sesto forfait dalla grande partenza sulla ciclovia dei trabocchi (con Uran, anch’egli ritirato ieri, Ganna, Conci, Aleotti e Russo), senza contare i quattro corridori sostituiti alla viglia del Giro. I controlli sono affidati alle squadre, che li svolgono internamente. Nei giorni scorsi si era sparsa la voce di una positività anche di Roglic, lo sloveno che senza Remco diventa secondo in classifica a 2” da Thomas, il capitano della Ineos che ora guida la classifica generale e domani da Scandiano ripartirà nuova maglia rosa. Roglic aveva riso sopra il pettegolezzo, ma l’allarme Covid al Giro resta altissimo, chiunque ha un raffreddore viene visto con sospetto, la paura di tutti è che il virus giri incontrollato nel gruppo, decimando ulteriormente la corsa.

Evenepoel, rilevata la positività, non aveva l’obbligo di lasciare il Giro. La scelta è del corridore insieme alla squadra, l’organizzazione della corsa rosa si domanda il perché di tanta fretta nell’abbandonare, quando forse si poteva approfittare del giorno di riposo, oggi, per fare test più approfonditi e valutare la situazione. Con il naso chiuso si può correre, Remco parla di controllo di routine e non di sintomi pesanti. C’è un po’ di mistero, che non fa bene a nessuno.