Il nuovo decreto, approvato il 23 dicembre dal Cdm per fermare la risalita dei contagi da Covid-19 nel nostro Paese, introduce nuove norme e restrizioni. Una su tutte, l’obbligo di mascherina Ffp2 (quelle più performanti in termini di protezione dal Coronavirus) per chiunque — vaccinati compresi, ovviamente — nei luoghi a rischio assembramento o dove comunque è prevista un’altra concentrazione di persone.Ecco dove è obbligatorio indossare una mascherina Ffp2 dalla data di entrata in vigore del decreto (prevista il 25 dicembre, in seguito alla pubblicazione del testo in Gazzetta ufficiale del 24) fino alla fine dello stato di emergenza, che è stato prorogato al 31 marzo:
• cinema;• teatri;
• locali di intrattenimento e assimilati (come i musei);
Cade anche l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per i 53 naufraghi sbarcati a Lampedusa nonostante il divieto imposto da Salvini: «Quelle persone non erano un pericolo»
«Ha agito nell’adempimento del dovere di salvataggio previsto dal diritto nazionale e internazionale del mare»: con questa motivazione la gip di Agrigento Micaela Raimondo ha archiviato tutte le accuse a carico di Carola Rackete, la comandante della nave ong tedesca Sea Watch arrestata il 29 giugno del 2019 dopo aver forzato il divieto imposto dall’allora ministro dell’interno Salvini e facendo sbarcare a Lampedusa 53 migranti soccorsi nel Mediterraneo. Carola Rackete era già stata prosciolta lo scorso maggio dall’accusa di resistenza a pubblico ufficiale e e violenza su una nave da guerra; questo secondo verdetto riguarda invece l’essere entrata nelle acque territoriali italiane senza autorizzazione. Il reato contestato in questo caso era di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. continua a leggere
Repubblica 23 dicembre 2021 –articolo di Viola Giannoli
Bar, palestre e musei accessibili solo per chi è vaccinato. Dal 1° febbraio 2022 la durata del Green Pass si riduce a sei mesi. Nessun limite di ospiti per i pranzi delle feste a casa. Obbligo di mascherine all’aperto dovunque
Il consiglio dei ministri ha approvato il “dl festività“, ovvero il decreto legge del governo per reagire all’impennata di contagi in vista delle feste di Natale e Capodanno e arginare i nuovi casi che galoppano per colpa della variante Omicron che è arrivata a toccare, secondo il dato che l’Istituto superiore di sanità ha illustrato durante l’incontro, il 28,2 per cento dei casi.
Una conferenza stampa del ministro della Salute Roberto Speranza, del coordinatore del Cts Franco Locatelli e del portavoce del Cts Silvio Brusaferro ha illustrato i contenuti del testo. Slitta per ora l’estensione ad altre categorie di lavoratori dell’obbligo vaccinale. “Una misura che è sempre stata sullo sfondo. Non è mai stata esclusa“, aveva ribadito ieri in conferenza stampa il presidente del Consiglio Mario Draghi. Ma per ora è lì, sullo sfondo, che resterà.
Si accorcia la validità del Green Pass vaccinale. Nel nuovo decreto, il cosiddetto Dl festività varato dal governo Draghi, la durata della Certificazione verde ottenuta dopo la somministrazione della seconda dose o del booster scende, a partire dal 1° febbraio 2022, da nove a sei mesi. Si torna insomma alle origini: tanto, un semestre, valeva il Green Pass nel momento della sua introduzione. La data di scadenza era stata poi dilatata a 12 mesi, ridotta a 9 a metà dicembre e ora di nuovo accorciata perché la protezione dei vaccini tende a scemare. Per questo il ministero della Salute è al lavoro anche per anticipare i tempi della terza dose: tra la seconda iniezione anti-Covid e il booster dovranno passare almeno 4 mesi (e non più 5), poi sarà raccomandata la nuova inoculazione. Anche perché, due mesi dopo, il Pass scade. La data di partenza della nuova tempistica sarà decisa dal commissario Figliuolo in accordo con le Regioni.
Tornano le mascherine all’aperto, ovunque, in tutta Italia, anche in zona bianca. L’obbligo sarà in vigore dalla pubblicazione del decreto in Gazzetta e fino al 31 gennaio 2022. Si potranno indossare le mascherine chirurgiche, quelle di stoffa o le Ffp2. Proprio queste ultime, più filtranti, sono al centro della principale novità che riguarda i dispositivi di protezione individuale: fino alla fine dello stato di emergenza e quindi al momento fino al 31 marzo, sarà obbligatorio indossare le Ffp2 in cinema, teatri, locali per la musica dal vivo o l’intrattenimento, discoteche, stadi all’aperto e palazzetti dello sport. Inoltre in tutti questi luoghi, se al chiuso, è vietato consumare cibo e bevande. Proibiti quindi coca e pop corn durante i film. Le Ffp2 dovranno essere indossate anche a bordo dei mezzi di trasporto: dagli aerei ai treni, dai traghetti agli aliscafi, ma pure su bus, tram, pullman e metropolitane.
Feste e discoteche – Stop fino a gennaio, poi solo con 3 dosi
Sulle feste arriva la stretta di Capodanno. Richiudono le discoteche, le sale da ballo e gli altri locali assimilati dove si svolgono eventi, concerti, feste aperte al pubblico. La decisione, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza, è stata presa all’unanimità e varrà fino al 31 gennaio. Le discoteche hanno avuto insomma vita breve: erano state riaperte l’11 ottobre. A febbraio, quando le casse torneranno a battere, e fino al 31 marzo, per ballare ci vorrà la terza dose oppure la seconda dose più un tampone antigenico o molecolare fatto al massimo 48 ore prima della serata. La stessa regola è prevista, dopo il 31 gennaio, per entrare in un locale dove è stata organizzata una festa o un evento (ad esempio un ristorante che dopo cena ha previsto un dj set): “Mega Green Pass” da booster o seconda dose più test negativo.
Concerti in piazza – Niente Capodanno nelle strade
Oltre alle discoteche si spengono, da subito, anche le luci dei concerti, degli eventi, delle feste di piazza che inevitabilmente avrebbero implicato assembramenti e presenza di folla. Stop quindi al Capodanno in strada, ai fuochi d’artificio popolari e alle iniziative di massa all’aperto. Molte delle quali già annullate a livello locale, prima del decreto, dai sindaci. La norma sarà in vigore fino al 31 gennaio 2022. Al contrario dello scorso anno, invece, non sono stati previsti da decreto limiti al numero di ospiti da ricevere in casa al cenone della Vigilia, al pranzo di Natale, alla tombolata di Santo Stefano o al Veglione di Capodanno. Restano dunque solo i consigli di virologi, epidemiologi, igienisti che invitano a tavolate contenute, con invitati vaccinati, possibilmente già conviventi o scelti nella cerchia dei contatti stretti, rispettando le norme igieniche di base: finestre socchiuse, abbracci limitati, piatti e bicchieri personali.
Bar e ristoranti – Caffè al banco col Super Pass
Nei bar e nei ristoranti, nelle enoteche, nei pub e nei locali, sarà necessario esibire il Super Green Pass, ovvero quello che si ottiene con la vaccinazione o dopo la guarigione dal Covid-19, anche per consumare al banco, se questo è al chiuso. La regola era già in vigore dal 6 dicembre per pranzare, cenare o fare colazione seduti tra i tavolini al chiuso, mentre al bancone e all’aperto era possibile consumare cibi e bevande anche con il solo tampone antigenico o molecolare negativo effettuato massimo 48 o 72 ore prima del pasto. Con il nuovo decreto la regola cambia, in senso restrittivo: fino alla fine dello stato di emergenza (31 marzo 2022) i No Vax non potranno più sorseggiare un caffè al bancone, mangiare un tramezzino con una spremuta in piedi al chiuso o sedersi sugli sgabelli per birra e patatine davanti allo spillatore.
Palestre e musei – Il test negativo non basta più
Il decreto allunga pure la lista dei luoghi in cui sarà richiesto il Green Pass rafforzato rilasciato a chi è vaccinato o guarito dal Covid. Per entrare in musei e luoghi di cultura, palestre e piscine, svolgere allenamenti di sport di squadra, nei centri benessere al chiuso e nei centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), nei centri culturali, sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia), nei parchi tematici e di divertimento, in sale gioco, sale bingo e casinò non sarà più sufficiente il solo tampone. Lo stesso vale per i corsi di formazione privati, se svolti in presenza. Il decreto prevede un rafforzamento delle misure anti-contagio anche per far visita ai propri cari nelle strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e negli hospice: potranno entrare solo le persone con Super Green Pass e tampone negativo oppure vaccinati già con la terza dose. continua a leggere
L’ipocentro è stato localizzato a sei chilometri a sud-est di Motta Sant’Anastasia e una profondità di undici chilometri
23 DICEMBRE 2021
Trema la terra nel Catanese dove dalle 21,36 uno sciame sismico con piccole scosse di magnitudo tra 2.4 e 3.3 ha anticipato la forte scossa di magnitudo compresa tra 4.3 e 4.5 registrata dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle 22,33 e che ha avuto come ipocentro sei chilometri a sud-est di Motta Sant’Anastasia e una profondità di undici chilometri.
Tanta la paura tra gli abitanti che in queste ore stanno commentando sui social la forte scossa delle 22,33 avvertita in gran parte della Sicilia orientale, oltre che nel Catanese anche nel Siracusano.
“Abbiamo subito verificato con il sindaco di Motta Sant’Anastasia per capire se ci sono problematiche di vulnerabilità e la situazione sembra al momento sotto controllo. La scossa è stata di magnitudo 4.5”, dice a Repubblica Marco Romano, capo della protezione civile di Catania. continua a leggere