Veneto, Liguria, Marche e Trentino in zona gialla da lunedì. Lombardia aumenta i posti letto e resta (per ora) bianca


articolo di Andrea Gagliardi: https://www.ilsole24ore.com/art/anche-veneto-liguria-e-trentino-zona-gialla-lombardia-aumenta-posti-letto-e-resta-per-ora-bianca-AEbQcx2

Le nuove quattro regioni e province autonome in fascia gialla si aggiungono a Calabria, Friuli Venezia Giulia e provincia di Bolzano.

 I punti chiave

Da lunedì 20 dicembre si allungherà la lista delle regioni in zona gialla. Liguria, Veneto, Marche e provincia autonoma di Trento si affiancheranno a Calabria, Friuli Venezia Giulia e provincia autonoma di Bolzano. In pratica gli abitanti di sei regioni (circa 12 milioni di persone) trascorreranno il Natale in fascia gialla. È questo il quadro che emerso dal monitoraggio settimanale dell’Iss in base al quale la cabina di regia ha deciso i cambi di colore delle regioni. Cambi cromatici senza impatto concreto nella vita dei cittadini (dal momento che le regole sono le stesse per la zona bianca e gialla, a parte l’obbligo di mascherina anche all’aperto) ma che preoccupano in quanto rivelatori di un aumento di pazienti Covid ospedalizzati.

Veneto, Liguria, Marche e Trentino in zona gialla da lunedì – Provincia autonoma di Trento, Liguria, Veneto e Marche hanno tutte numeri da zona gialla. Nel primo caso i ricoveri in terapia intensiva sono al 21% (una percentuale addirittura già da zona arancione) e sono a quota 17,6% nei reparti ordinari. Il Veneto del resto ha anticipato la zona gialla, con un’ordinanza di “principi e raccomandazioni” illustrata oggi dal presidente Luca Zaia. L’ordinanza entra in vigore dalla mezzanotte di oggi fino al 16 gennaio. Al di fuori delle abitazioni la mascherina va usata subito, sempre all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e i soggetti con patologie e disabilità. Per gli operatori sanitari e socio-sanitari, viene aumentata a 4 giorni la frequenza dei test per lo screening – finora era ogni 10 giorni – indipendentemente dallo stato di vaccinazione; lo stesso avviene al momento del ricovero e ogni 4 giorni per i degenti.

Nel caso della Liguria le terapie intensive sono al 13,7% e il tasso di ospedalizzazione in area non critica è al 18 per cento. Ma anche il Veneto (la regione a più alta incidenza in Italia con 499 casi settimanali ogni 100mila abitanti), ha superato la soglia del 10% di terapie intensive occupate da pazienti Covid (siamo al 15%) nonché quella del 15% nei reparti ordinari (siamo al 16 per cento) che segna il “downgrade” in zona gialla. Nelle Marche, infine, i ricoveri in terapia intensiva sono al 16,7 per cento (dato cabina di regia). E sono saliti oltre il limite (15,6%) quelli in area non critica. Sarà la cabina di regia venerdì 17 dicembre a certificare il cambio di colore per queste quattro regioni a partire da lunedì.

Lombardia resta bianca grazie all’aumento dei posti letto – A rischio anche la Lombardia (261 casi settimanali ogni 100mila abitanti). Ma nella giornata di mercoledì la Regione ha comunicato un nuovo incremento di posti letto nei reparti ordinari, passati da 7.945 a 8.485 (+540). E così, malgrado i ricoveri siano stabili a quota 1.185, in base ai dati Agenas il tasso di ospedalizzazione è calato dal 15 al 14%  in area medica. Mentre in terapia intensiva il dato è stabile al 9,5 per cento. Il giallo è per ora rinviato.

Lazio ed Emilia Romagna sotto osservazione – Sta messo solo un po’ meglio il Lazio (236 casi settimanali ogni 100mila abitanti) con i ricoveri in area medica al 12,5 per cento e le rianimazioni al 9,4 per cento (dato cabina di regia). In crescita i ricoveri in Emilia Romagna (291 contai settimanali ogni 100mila abitanti). I ricoveri in terapia intensiva sono oltre il limite, al 12 per cento. Mentre quelli in area non critica sono all’11 per cento.

Friuli Venezia Giulia, Alto Adige e Calabria restano gialle – In Friuli Venezia Giulia, prima regione a finire in zona gialla, i numeri restano molto alti, con le rianimazioni al 18,3% e gli altri reparti al 22,6%. In Alto Adige le terapie intensive sono al 18% e i ricoveri nei reparti ordinari al 16 per cento. Mentre in Calabria, da lunedì scorso in fascia gialla, i ricoveri di pazienti Covid nelle terapie intensive sono calate al 11.8% e nei reparti ordinari al 20,8%. La regione è al terzultimo posto per vaccinati: il 80,3% della popolazione over 12 è immunizzata contro una media nazionale dell’85,2%.

Lega Calcio, tensione alle stelle tra Inter e Fiorentina: lite tra Marotta e Barone


articolo SPORTMEDIASET CALCIO: https://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/lega-calcio-tensione-alle-stelle-tra-inter-e-fiorentina-lite-tra-marotta-e-barone_43236504-202102k.shtml

L’ad nerazzurro ha minacciato un esposto alla Procura Federale per le dichiarazioni del collega viola sulla questione stipendi

Chi c’era assicura che i toni sono stati decisamente alti e che Beppe Marotta si sia scaldato non poco. Ieri nell’Assemblea della Lega di Serie A in cui si doveva discutere della possibile esclusione della Salernitana è invece andato in scena un pesante scontro verbale tra l’amministratore delegato dell’Inter e il collega della Fiorentina Joe Barone. Quando si è affrontata l’altra questione all’ordine del giorno (tema che verrà discusso martedì prosismo in Figc), vale a dire il possibile rinvio del termine delle verifiche federali sul corretto pagamento di stipendi, imposte e contributi fissato al 16 febbraio (con i club, tutti, che non ritengono necessario spostare la scadenza) è scoppiata la scintilla.

Perché? Perché il dirigente dell’Inter ha detto di non tollerare più le dichiarazioni (pregresse) e le illazioni (ribadite nella stessa riunione in Lega) di Barone (e del patron viola Commisso) sul tema della dilazione degli stipendi della passata stagione (l’Inter ha pagato regolarmente tutte le mensilità, usufruendo di un posticipo dei pagamenti concesso a tutti i club). Accuse che Marotta ha definito intollerabili, lasciando intendere di aver pronto un esposto alla Procura Federale per tutelare il club nerazzurro.

Totò Di Natale, che paura: rapinato nella sua villa a Empoli


L’allenatore della Carrarese bloccato da almeno 5 malviventi fuori dalla propria abitazione

articolo: https://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/toto-di-natale-che-paura-rapinato-nella-sua-villa-a-empoli_43247662-202102k.shtml

17 dicembre 2021

Antonio (Totò) Di Natale – ansa

Attimi di terrore per Antonio Di Natale, rapinato giovedì sera presso la sua abitazione di Empoli. Secondo quanto si apprende dalla polizia, contro l’attuale allenatore della Carrarese avrebbe agito un gruppetto di almeno cinque persone, che lo avrebbe aspettato e bloccato fuori dalla sua villa. Uno dei malviventi gli avrebbe puntato contro una pistola facendosi consegnare un orologio che aveva al polso del valore stimato di circa 30mila euro.

La rapina è avvenuta, verso l’ora di cena, davanti alla famiglia dell’ex attaccante: moglie, figli e suocero.. Al momento comunque non risultano persone rimaste ferite nella circostanza. Indagini in pieno corso della polizia per definire la vicenda in tutti i suoi aspetti.

Eriksen i saluti a San Siro


Inter, firmata la risoluzione con Eriksen: il danese a San Siro nel 2022 per salutare i tifosi

articolo SPORTMEDIASET CALCIO: https://www.sportmediaset.mediaset.it/calcio/inter-firmata-la-risoluzione-con-eriksen-il-danese-a-san-siro-nel-2022-per-salutare-i-tifosi_43227154-202102k.shtml?wtk=facebooknp.ap.sportmediaset…eriksen&fbclid=IwAR0eQlmrDP9UlhTl83vtyW2t-puYSYxPFM4avTY1bwK-Nw9PU44kbyc3itg

Il danese ora potrà tornare a giocare in Olanda o in Premier

17 dicembre 2021

Christian Eriksen saluta l’Inter e il calcio italiano, tornerà a giocare (possibile un suo ritorno all’Odense dove tutto iniziò, ma ci sono pure voci circa un interessamento dell’Ajax, dove invece si fece da tutti conoscere prima della consacrazione al Tottenham, e non mancano i rumors sulla Premier) ma non più in Serie A. Quel drammatico 12 giugno glielo impedisce, il defibrillatore cardiaco installato dopo la crisi accusata durante Danimarca-Finlandia non gli consente di ottenere l’idoneità all’attività agonistica secondo la normativa vigente nel nostro Paese. Dopo il parere negativo comunicato dal Coni al giocatore e al club nei giorni scorsi, ieri le parti si sono incontrate per la risoluzione del contratto: un incontro privato nella sede dell’Inter tra Eriksen stesso, l’agente Martin Schoots, l’amministratore delegato nerazzurro Marotta e il legale del club Angelo Capellini. Si chiude così un’esperienza iniziata nel gennaio 2020, che sarebbe dovuta durare almeno fino al 2024 e che invece si chiuderà per forza di cose oggi, con una comunicazione ufficiale attesa breve.

Christian, d’accordo con il club e con la spinta di una tifoseria che lo ha amato all’inverosimile nonostante una permanenza limitata nel tempo (e contrassegnata di un periodo di ambientazione non semplice), dovrebbe tornare a Milano con l’anno nuovo per salutare a San Siro tutto il mondo interista. Sessanta partite, otto gol (tra questi l’indimenticabile punizione in Coppa Italia contro il Milan e i due siluri dalla distanza contro Napoli e Crotone nella cavalcata scudetto con Conte), svariati assist e la sensazione di una classe cristallina un po’ troppo imbrigliata nella rigidità degli schemi nerazzurri delle stagioni scorse. Un ottimo giocatore, ma soprattutto una grande persona a cui tutti hanno voluto e vogliono un bene infinito. Definite ora tutte le pratiche necessarie con l’Ufficio del Lavoro, il club proverà a recuperare lo stipendio versato in questi mesi di forzata inattività attraverso l’indennità Uefa. A questo si aggiunge anche una assicurazione privata che copre l’attuale valore del cartellino, circa 11 milioni.

PER SEMPRE NERAZZURRO: IN BOCCA AL LUPO, CHRIS!

comunicato ufficiale: https://www.inter.it/it/news/2021/12/17/messaggio-inter-saluto-christian-eriksen.htm

Per sempre nerazzurro: in bocca al lupo, Chris! - inter it 2021 11 16 14 45 56 368563

L’Inter saluta Christian Eriksen nel giorno della risoluzione consensuale del contratto

17/12/2021

La sentiamo ancora, quell’eccitazione mista all’aspettativa. Quando attendi qualcosa di bello, che sai già che sarà così bello, quasi vuoi aspettare ancora un po’, per godertelo ancora di più.

28 gennaio 2020: su il sipario, alla Scala. Lì, dove le “prime” sono sempre speciali. Dove la classe incontra l’eleganza. Christian Eriksen e l’Inter, non poteva essere altrimenti. Il maestro, con la sua magia, in mezzo al nostro centrocampo. 

Il rumore della palla sulla traversa misto all’ohh di stupore e meraviglia, nel primo derby, con una punizione calciata da lontanissimo: in quel momento tutti gli interisti si sono sentiti in pace, sapendo che Christian vestiva i colori nerazzurri, bastava quello. Il resto, il calcio, sarebbe sgorgato naturale, come una musica scritta da un compositore. 

Lampi di classe e battaglie, gol improvvisi – come quello direttamente da calcio d’angolo a Napoli – e anche le delusioni, in quell’estate 2020 lunghissima, dopo una bella cavalcata tutti insieme, prima dell’amarezza. Un punto da cui ripartire, assieme.

Trovando sempre nella classe, nella qualità, nella magia, le risposte: la punizione all’incrocio nel derby di Coppa Italia, un momento iconico della storia recente nerazzurra. Un gol tanto bello quanto importante, non solo per il passaggio del turno, ma anche per ridare vigore a una storia, quella di Christian e dell’Inter, che si è rinsaldata man mano, partita dopo partita. 

Centrale, in quella corsa bellissima verso lo Scudetto. Da quel momento Christian e l’Inter si prendono per mano a vicenda e vanno avanti insieme, partita dopo partita, nella costruzione del capolavoro tricolore. Un lavoro di squadra, nel quale Eriksen contribuisce con geometrie, intuizioni, giocate che facilitano la manovra, assist. E gol, pesanti: a Napoli, ancora. E a Crotone, in quello che di fatto sarà il gol Scudetto, celebrato poi a San Siro con un’altra perla su punizione.

Resta quella, e resterà come un ricordo dolce e malinconico, ma bello, l’ultima immagine di Christian Eriksen su un campo da gioco con la maglia dell’Inter. Perché poi la vita riserva momenti impensabili, ti fa prendere strade che non ti aspettavi. Nel silenzio e nella speranza, i pensieri di tutti i tifosi dell’Inter e di tutti gli appassionati di sport sono sempre stati per Christian. Rivederlo ad Appiano Gentile nell’abbraccio con i compagni campioni d’Italia è stata la ventata di gioia che ci teniamo stretta nel cassetto delle cose belle e preziose, da non sciupare.

E anche se oggi le strade dell’Inter e di Christian si separano, sappiamo che il nostro legame sarà forte e indissolubile, sempre. I momenti più belli, i gol e le vittorie, l’abbraccio dei tifosi fuori da San Siro nel celebrare lo Scudetto: tutto resterà sempre fissato nella storia nerazzurra.

In bocca al lupo, Chris!


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THANK YOU, CHRISTIAN 👏⚫🔵🇩🇰 – Inter