Si tratta della massima crescita da metà luglio e si spiega con la totale mancanza di restrizioni: nel Paese non c’è più nemmeno obbligo di mascherine al chiuso. Ora occhi puntati sull’inverno
Londra, 14 ottobre 2021
Rimossi l’obbligo di mascherine al chiuso e di ogni tipo di distanziamento, i contagi da coronavirus nel Regno Unito sono tornati a salire sensibilmente: oggi 45mila nuovi casi, per un totale di 277.875 negli ultimi sette giorni (su 1.045.000 tamponi), per un aumento di 32.060 (+13%) rispetto alla settimana precedente. Si tratta del massimo aumento da metà luglio. Quanto è pericolosa una situazione del genere? Nessuno, nemmeno al governo, lo sa.
Le ragioni dell’impennata – L’aumento di casi è dovuto alla ormai totale mancanza di restrizioni anti Covid: da circa 3 mesi non c’è oramai alcun divieto, come limiti di capienza, né obblighi di distanziamento, e tantomeno di mascherine, nemmeno al chiuso. Solo sui mezzi pubblici sono richieste, ma il governo ufficialmente non le considera più obbligatorie e quindi le autorità dei trasporti non riescono a far rispettare le loro stesse norme. Stessa cosa per i “green pass”, come vengono chiamati in Italia: nonostante ci siano tutti gli strumenti per implementarli, il governo di Boris Johnson ha fatto marcia indietro nelle ultime settimane per la pressione dell’ala più tradizionalista del suo partito conservatore. I privati possono richiederli, ma con forti limiti perché appunto non sono imposti dalla legge, nonostante i test antigenici in Inghilterra siano gratis e persino spediti a casa dal governo stesso quando richiesti. continua a leggere