
Pandolfi aveva 95 anni. Diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma, debuttò a Venezia nel 1948 come mimo-ballerino in «Les malheurs d’Orphée» di Milhaud. Lavorò molto per la tv e come doppiatore
È morto nella notte tra domenica e lunedì nella sua casa romana l’attore Elio Pandolfi. Aveva 95 anni. Lo si apprende da fonti della famiglia. Terzo dei quattro figli di Saturno Pandolfi, custode dell’Istituto Tecnico Commerciale «Vincenzo Gioberti», e di Maria Queroli, Elio Pandolfi si era diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica di Roma. L’esordio sul palco a Venezia nel 1948 come mimo-ballerino in «Les malheurs d’Orphée di Milhaud»; nello stesso anno entrò con Orazio Costa al Piccolo Teatro di Roma.
Alla radio approdò nel 1949, scritturato da Nino Meloni per la Compagnia del teatro comico musicale di Roma. Dalla fine degli Anni 40 partecipò a trasmissioni di rivista come «La Bisarca» di Garinei e Giovannini (1949-51), «Briscola» di Puntoni e Verde (1949-51), «Giringiro» (1951), «Caccia al tesoro» (1952-54) di Garinei e Giovannini, «La canasta» di Fiorentini, «Rosso e nero» con Corrado (1951-57) e «Campo de’ Fiori», diretto da Giovanni Gigliozzi (1955). Luchino Visconti lo scelse per interpretare il ruolo del cantante castrato nello spettacolo «L’impresario delle Smirne», insieme a Rina Morelli. continua a leggere