A tre settimane dal via del primo Slam della stagione rischia di scoppiare il caos organizzativo: proteste social vogliono rinviare il torneo. Fognini è arrivato dagli Emirati e sta facendo la quarantena
A tre settimane dal via degli Australian Open, il Covid è sbarcato a Melbourne. Rischiando un disastro organizzativo. Su due dei voli charter che hanno portato alcuni dei giocatori in Australia sono stati riscontrati dei casi di positività: gli organizzatori del torneo al via l’8 febbraio hanno comunicato che 47 giocatori (di cui 24 presenti sul volo Los Angeles-Melbourne, tra questi non c’è l’azzurro Gianluca Mager, partito dagli Usa a bordo di un altro aereo, e 23 imbarcati sul volo Abu Dhabi-Melbourne) dovranno restare per 14 giorni isolati nelle loro camere d’albergo. continua a leggere