
Migliaia di persone evacuate e quattro disperse in una delle frane più devastanti nella storia del Paese. Re Harald: “È orribile“. L’area intorno ad Ask era stata considerata a rischio nel 2005 a causa del terreno argilloso. Ma anche dopo l’allarme erano state costruite diverse case
È di sette morti e tre dispersi il bilancio della frana che mercoledì scorso ha investito il villaggio norvegese di Ask, 25 chilometri a nord-est della capitale Oslo. Lo riferisce la polizia locale che afferma ci sia ancora speranza di trovare vive le quattro persone che mancano all’appello. Elicotteri e droni stanno perlustrando da giorni l’area. I soccorritori, che stanno continuando a cercare i dispersi, hanno iniziato a spostarsi nella zona su pannelli di polistirolo adagiati sul fango per raggiungere le abitazioni distrutte. Domenica sono stati recuperati altri tre corpi senza vita, dopo i quattro trovati sabato.
Nelle prime ore del mattino di mercoledì scorso, un lato di una collina che sovrastava Ask è franato, sommergendo le abitazioni con fango, terra e neve. Alcune case sono state schiacciate da montagne di detriti, altre sono state spaccate in due, altre ancora sono state ritrovate a centinaia di metri di distanza.
All’origine della tragedia c’è la conformazione di un particolare terreno argilloso scandinavo, che può collassare e addirittura liquefarsi se sottoposto a sollecitazioni eccessive. continua a leggere
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