Calciatore in ospedale per polmonite, i medici gli amputano entrambe le gambe: «Era l’unico modo per salvarlo»


Levi Dewey era stato ricoverato lo scorso 7 dicembre. In un mese le sue condizioni sono precipitate, fino alla necessità di operarlo

articolo di Valerio Salviani: Calciatore in ospedale per polmonite, i medici gli amputano entrambe le gambe: «Era l’unico modo per salvarlo» (leggo.it)

Ricoverato in ospedale per una crisi respiratoria dovuta alla polmonite, un ragazzo di 21 anni si è aggravato velocemente e in poco meno di 2 mesi ha subìto l’amputazione delle gambe. Colpa di una sepsi, una grave infiammazione che l’ha messo in pericolo di vita.

Levi Dewey, calciatore dilettante, aveva solo il 30 percento di possibilità di sopravvivere, secondo i medici. L’operazione è stata necessaria per evitare che morisse. Ora si sta riprendendo e la famiglia ha raccolto quasi 80mila sterline, che serviranno anche a comprare le protesi che lo aiuteranno a camminare di nuovo.

Il raccontoLevi Dewey era stato ricoverato lo scorso 7 dicembre al Royal Derby Hospital. I medici hanno scoperto che soffriva di influenza B e polmonite pneumococcica. Nonostante non avesse mai avuto problemi e conducesse una vita da sportivo, ai dottori è parso subito chiaro che la situazione sarebbe precipitata in breve tempo. «Ci hanno detto quasi subito che ci sarebbe stata la possibilità dell’amputazione delle gambe per salvargli la vita», ha raccontato la mamma del giovane. 

«Ovviamente quello che è successo ci cambierà la vita, ma siamo uniti e pronti a supportarlo», le parole della donna, riportate dal The Independent. È stato in terapia intensiva per 20 giorni e in coma indotto per 14 giorni. L’11 gennaio ha ricevuto la terribile notizia: «Dovremo amputarti le gambe a causa della sepsi». L’operazione è stata fatta due giorni prima del suo 21esimo compleanno.

La raccolta fondiLevi Dewey ha perso entrambe le gambe, dal ginocchio in giù. La famiglia ha promosso una raccolta fondi su GoFundMe. «Inizialmente puntavamo a raccogliere 10mila sterline, ma siamo stati travolti da un’ondata di amore e siamo arrivati quasi a 80mila. Li useremo per fargli avere le cure migliori e delle protesi che lo rendano più indipendente possibile».

Juventus, La sentenza: Corte FIGC: «Da Agnelli a Elkann, tutti consapevoli del modus operandi»


Nel primo pomeriggio di oggi, la Corte federale della FIGC ha pubblicato le motivazione della sentenza 

la sentenza alla pagina:

https://alessandro54.com/juventus-plusvalenze-plusvalenze-artificiali-consob-ecc/

Varese, uomo tiene in ostaggio il bus. Cosa è successo in piazzale Trieste


articolo: https://www.ilgiorno.it/varese/cronaca/uomo-bus-piazzale-trieste-1.8491086

Protagonista un uomo in evidente stato di confusione fermato e identificato da una pattuglia dei carabinieri

Varese, 30 gennaio 2023

Momenti di tensione stamattina a Varese nei pressi di piazzale Trieste: un uomo in evidente stato confusionale, prima si è steso sotto un autobus di linea, poi in mezzo alla strada e infine a piedi nudi è salito sul tetto di un altro busL’episodio sconcertante ha creato problemi al traffico e ha ritardato di una decina di minuti la partenza dell’autobus diretto a Luino. L’uomo appariva tranquillo e non si è mostrato aggressivo. A dare l’allarme un autista di Autolinee Varesine che ha chiamato i carabinieri che sono arrivati sul posto con una pattuglia: lo hanno bloccato, identificato mentre sono in via di valutazioni le sue condizioni di salute. La situazione è poi rientrata nella normalità.

Caos Milan: divampano le tensioni tra Maldini e la proprietà


articolo Di Matteo Petrera: Caos Milan: divampano le tensioni tra Maldini e la proprietà (numero-diez.com)

Il Corriere dello Sport non scende a mezze misure: “Milan, così viene giù tutto” scrive il quotidiano a proposito del club rossonero. Dopo la pesantissima sconfitta per 2-5 in casa contro il Sassuolo, la squadra di Pioli è nell’occhio del ciclone. 12 gol subiti nelle ultime tre gare per una squadra che solo la scorsa stagione ha vinto il campionato basandosi su una perfetta fase difensiva.

Secondo quanto riportato da Il Corriere dello Sport, sono esplose le tensioni tra la proprietà e Paolo Maldini, con l’allenatore Stefano Pioli ora in discussione. La situazione a Milanello è quella di un “tutti contro tutti“, scrive il quotidiano, che definisce il Milan “una polveriera pronta ad esplodere“.

Il prossimo match sarà il derby contro l’Inter. Una partita cruciale, sotto ogni punto di vista.

Juventus, oggi le motivazioni della penalizzazione: pronto il ricorso


articolo Di Matteo Petrera : Juventus, oggi le motivazioni della penalizzazione: pronto il ricorso (numero-diez.com)

Nella giornata di oggi verranno rese note le motivazioni che hanno portato alla penalizzazione della Juventus di 15 punti in classifica. Secondo quanto riportato da Tuttosport, la Juve ha già deciso e comunicato la volontà di presentare ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport, il terzo grado della giustizia sportiva.

I bianconeri pensano di possedere due assi nella manica, legati al mancato rispetto delle tempistiche e dell’iter processuale da parte della Procura. In questo caso, scrive il quotidiano, si aprirebbero tre possibili scenari: la conferma dei 15 punti di penalizzazione; la richiesta da parte del Collegio di riformulare il verdetto in caso di alcuni difetti di legittimità; l’annullamento della sentenza in caso di gravi ed evidenti difetti di legittimità.

Tutto ancora è da capire. Oggi, quando saranno pubbliche le motivazioni ufficiali, avremo ulteriori informazioni. Ora non ci resta che attendere.

Notte di paura per Zaniolo: inseguito fino a casa e minacciato di morte, interviene la Polizia


articolo di Emanuele Zotti: Zaniolo, minacce di morte: interviene la Polizia – La Gazzetta dello Sport

Esattamente come era successo a Rick Karsdorp dopo le pesanti accuse di José Mourinho, anche Nicoló Zaniolo si è ritrovato a fare i conti con la rabbia di alcuni tifosi della Roma. In questo caso non si tratta di striscioni insultanti o scritte offensive, ma di un vero e proprio faccia a faccia andato in scena all’esterno dell’abitazione del numero 22 giallorosso. Nella notte tra domenica e lunedì infatti, subito dopo la sconfitta subita dalla Roma a Napoli, una quindicina di individui si sono presentati davanti all’ingresso di casa Zaniolo per “invitare” il classe ‘99 a cambiare aria il prima possibile.

I FATTI Zaniolo, che stava rientrando a casa, si è trovato a dover fare i conti con un gruppo di persone armate di intenzioni non proprio amichevoli. Il calciatore è stato inseguito e minacciato di morte. Lo spavento chiaramente è stato tale da spingere l’attaccante a richiedere l’intervento della polizia. Nel giro di pochi minuti una pattuglia si è precipitata a casa del giocatore, per monitorare la situazione e garantire sicurezza e tranquillità alla famiglia. Il messaggio però è stato chiarissimo: se Zaniolo dovesse rimanere a Roma fino a giugno, i prossimi mesi rischiano di diventare complicatissimi per lui. Un’intimidazione inaccettabile, su cui adesso indaga la polizia.

Pugni, schiaffi e spintoni, la partita degli under17 finisce in rissa. E i genitori fanno invasione di campo


articolo: https://palermo.repubblica.it/cronaca/2023/01/29/news/pugni_schiaffi_e_spintoni_la_partita_degli_under17_finisce_in_rissa_e_i_genitori_fanno_invasione_di_campo-385655666/

E’ successo a Palermo. La denuncia arriva dallo Sporting Termini, una delle squadre coinvolte, che sui social pubblica le foto dei suoi giocatori doloranti

Lividi, unghiate, volti tumefatti. Finisce con una rissa e un’invasione di campo di genitori inferociti dopo la sospensione della partita: è quanto accaduto a Palermo durante una partita di allievi regionali under 17 tra Sporting Termini e Fincantieri.
A denunciarlo, con tanto di foto dei suoi giocatori doloranti nello spogliatoio è lo Sporting, che sui social parla di comportamento “vergognoso e inspiegabile” dei calciatori della Fincantieri che, furiosi per l’espulsione di due loro giocatori, avrebbero “aggredito con pugni, calci e pestati a terra con violenza inaudita inspiegabile” i loro avversari.”Sembravano animali impazziti“, hanno scritto i dirigenti dello Sporting.

Le due squadre sono in lotta per la salvezza e la caccia ai playoff si è giocata al comunale di Campofelice di Roccella, nel capoluogo siciliano. Animi subito accesi al punto che dopo 10 minuti “il mister della Fincantieri sostituisce un proprio giocatore reo di una testata a palla ferma ad avversario“, raccontano i dirigenti dello Sporting lodando la decisione come “esemplare”.
Gli ospiti erano anche passati in vantaggio nel primo tempo ma nella ripresa la partita è degenerata in seguito all’espulsione di un giocatore ospite per una rovesciata che ha preso in piena faccia un avversario. “Spintoni e minacce di ogni tipo che portano ad un ennesimo cartellino rosso che porta a scene di ordinaria follia“, scrive lo Sporting.

Alla fine, padri e madri sugli spalti ci hanno messo del loro e il match si è concluso con “l’invasione di campo da parte dei genitori (padri e madri) che hanno inveito e strattonato l’arbitro che aveva sospeso la partita“.

Solo “l’intervento 20 minuti dopo di due pattuglie dei carabinieri ha portato alla calma e i giocatori dello Sporting hanno potuto raggiungere lo spogliatoio“, raccontano i dirigenti del club di casa che denunciano anche “atti di vandalismo e violenza nello spogliatoio ospite dove è stato sradicato un rubinetto e buttato nel gabinetto“.
Abbiamo refertato i giocatori che hanno subito danni fisici e sia come società che qualche genitore personalmente sta pensando di addire per le vie legali“, spiegano i dirigenti, “adesso aspettiamo con fiducia il referto arbitrale e le decisioni della giustizia sportiva. Il calcio giovanile ha perso di nuovo“.

Accusa un malore negli spogliatoi Morto l’ex bomber Vito Chimenti


articolo di Carlo Testa: Accusa un malore negli spogliatoi Morto l’ex bomber Vito Chimenti – CorrieredelMezzogiorno.it

Aveva 69 anni. Si è sentito male negli spogliatoi del campo sportivo di Pomarico
Divenne famoso per la «bicicletta», il dribbling con cui saltava gli avversari

Vito Chimenti@CorriereMezzogiornoWeb-Mezzogiorno

Si è spento all’età di 69 anni, Vito Chimenti, barese, ex centravanti di calcio, diventato popolare in tutta Italia per la sua «bicicletta», il dribbling con cui riusciva a saltare gli avversari che provavano a fermare la sua corsa verso la porta avversaria. L’ex bomber è morto nel pomeriggio a causa di un malore,negli spogliatoi del campo sportivo di Pomarico (Matera), prima della partita di Eccellenza lucana PomaricoReal Senise, che poi non è stata disputata. Chimenti, che era allenatore della squadra giovanile del Pomarico, è stato soccorso dagli operatori del 118, che hanno a lungo tentato di rianimarlo, ma senza successo.

La carrieraNato a Bari nel 1953, Chimenti ha giocato in Serie A, B e C con Pistoiese, Catanzaro, Palermo (29 reti in due stagioni), Taranto, Salernitana e Lecco. Diventato allenatore, ha fatto parte dello staff tecnico di Salernitana, Foggia, Messina, Matera, Lanciano, Rimini e Virtus CasaranoLa fama di Chimenti è legata alla «bicicletta», il dribbling con il quale scavalcava gli avversari facendo passare la palla sopra la testa. Una giocata che stregò gli appassionati di calcio e divenne parte della storia del calcio italiano. Chimenti, zio di Antonio Chimenti, ex portiere di Juventus e Roma, esordì in serie C con il Matera nel 1972 e sempre con la squadra lucana vinse il suo girone di serie D 1975-1976. Nel 1977 fu acquistato dal Palermo e al club rosanero è legato il suo periodo di maggior successo: mise infatti a segno 29 reti in 74 partite segnando un gol nella finale di Coppa Italia persa a Napoli per 2-1 contro la JuventusDopo l’addio al Palermo, fece il suo esordio in serie A a Catanzaro e passò successivamente alla Pistoiese e all’Avellino, per poi chiudere la carriera al Taranto dove disputò tre stagioni con 22 gol in 83 partite.

Il cordoglio del PalermoLa scomparsa di Chimenti ha suscitato grande commozione e cordoglio in tutta Italia. Il presidente del Palermo, Dario Mirri, lo ha ricordato così: «Se ne va un amico del Palermo, un amico di chi ama il Palermo, un amico mio. Un animo gentile che ha sempre rappresentato l’amore per la nostra maglia». «Non a caso – ha aggiunto Mirri – qualche anno fa lo abbiamo voluto omaggiare con un’opera d’arte interamente dedicata a lui al Palermo Museum. Resterà sempre con noi, come il ricordo della sua “bicicletta”, ormai parte della nostra storia», ha aggiunto Mirri. Chimenti, storica bandiera del club in campo e fuori, è stato anche rappresentante dei tifosi rosanero nella Consulta d’indirizzo della società in serie D e nel primo anno in serie C. L’allenatore del Palermo Eugenio Corini e l’attaccante Matteo Brunori nel post partita di Ascoli dopo la vittoria contro i padroni di casa per 2-1 hanno dedicato a lui il successo.

Il sindaco di Matera: figura esemplare – Anche il Comune di Matera ha voluto ricordare Chimenti. In una nota il sindaco, Domenico Bennardi, esprime il proprio cordoglio definendo l’ex calciatore una «figura esemplare nel mondo del calcio e dello sport in genere. Era una persona generosa, impegnata per i giovani».