La Croazia entrerà in Schengen dal 1° gennaio 2023


articolo Redazione ANSA: https://www.ansa.it/sito/notizie/mondo/2022/12/08/la-croazia-entrera-in-schengen-dal-1-gennaio-2023_d4461d72-39cb-4926-bdda-81f22d8be83e.html

Metsola: ‘Passo importante e meritato’. Romania e Bulgaria restano in attesa, bloccate dal veto dell’Austria

L’area Schengen cresce per la prima volta in 10 anni.

I ministri dell’Interno riuniti a Bruxelles hanno infatti approvato l’ingresso della Croazia a partire dal 1° gennaio del 2023.

Lo fa sapere la presidenza ceca su Twitter. Resta invece aperto il dibattito sull’adesione di Bulgaria e Romania all’area Schengen. Il veto all’adesione è stato posto dall’Austria. 

Congratulazioni alla Croazia. A Bulgaria e Romania invece dico: meritate di entrare, avete un forte sostegno da quasi tutti gli Stati membri e dalla Commissione. Esprimo disappunto e tristezza, perché quando non siamo uniti siamo più deboli. Ma sono convinta che raggiungeremo l’ingresso di Bulgaria e Romania in questa legislatura e sarà la mia priorità far sì che accada“. Lo ha detto Ylva Johansson, Commissario europeo per gli Affari interni.   

Benvenuta Croazia. Congratulazioni sincere alla Croazia, nuovo membro dell’area Schengen.Un passo importante e meritato per il popolo croato. Avete lavorato duramente per raggiungere questo obiettivo“. Così via Twitter la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola.

In questo anno in cui ci siamo posti importanti traguardi, abbiamo raggiunto gli obiettivi strategici del governo, di cui beneficeranno maggiormente i cittadini croati e la nostra economia“. Lo ha scritto su Twitter il primo ministro croato, il conservatore Andrej Plenković, dopo che la Croazia ha ricevuto il via libera unanime del Consiglio Affari Interni dell’Ue per l’ingresso dal primo gennaio nell’area Schengen. In quella stessa data il Paese balcanico, membro dell’Ue dal luglio del 2013, aderirà anche all’Eurozona. 

Calcio, arriva il no del Mef allo scudo penale e sportivo


L’insieme dei debiti congelati per le società sportive professionistiche e dilettantistiche superano gli 800 milioni, tra ritenute Irpef, contributi e Iva. Quasi tutti riguardano la Serie A. Il Mef contrario all’emendamento

articolo di Marco Bellinazzo e Marco Mobili: https://www.ilsole24ore.com/art/spunta-scudo-penale-e-sportivo-super-condono-salvare-calcio-AEYcvkMC

punti chiave

Le inefficienze del sistema calcistico italiano aggravate dalla pandemia, con oltre 3 miliardi di perdite accumulate nel triennio 2019-2022, dovrebbero spingere il Governo e le istituzioni politiche e sportive a un piano straordinario di riforme.

L’emendamento bipartisan – Al momento, il Parlamento ha prodotto un emendamento di fatto bipartisan all’articolo 13 del Dl Aiuti quater (n. 176/2022) che prevede la «rateizzazione fino a un massimo di 60 rate mensili di pari importo, con il versamento delle prime tre rate entro il 22 dicembre 2022» dei versamenti fiscali e contributivi sospesi per far fronte all’emergenza sanitaria da gennaio a novembre 2022 (e che avrebbero dovuto essere effettuati in un’unica rata originariamente il 16 dicembre).

In realtà, la legge già prevede per tutti i contribuenti la facoltà di rateizzare fino a cinque anni, ma con una sanzione del 10 per cento. Un aggravio non irrilevante visto l’ammontare delle somme dovute.

Il maxi scudo penale – Una richiesta di rateizzazione che però parte della maggioranza (Fi e FdI), con l’appoggio di Pd, M5S, Maie e Misto, ha accompagnato con un maxi scudo penale, sportivo e amministrativo. Il primo firmatario è il senatore azzurro, Dario Damiani, compagno di partito del patron della Lazio e neo senatore Claudio Lotito, che da mesi si sta battendo per ottenere la rateizzazione dei debiti fiscali e contributivi.

Il correttivo in una semplice riga stabilisce che in caso di richiesta di un pagamento dilazionato non solo non troveranno applicazione sanzioni amministrative e interessi, ma neanche «sanzioni penali e sportive». Si precisa poi che «nelle more di conversione in legge del decreto , non si applicano le sanzioni economiche, penali e sportive».

Nel Dl Aiuti spunta così lo scudo preventivo per impedire l’intervento delle Procure, non solo di quella federale, che potrebbero sollevare eccezioni rispetto a possibili violazioni normative che si dovessero materializzare. continua a leggere

La Spagna solleva Luis Enrique dall’incarico di Ct


articolo di Redazione: https://www.calcioefinanza.it/2022/12/08/luis-enrique-lascia-la-spagna/

«La direzione sportiva della RFEF (la Federcalcio spagnola, ndr) ha trasferito al presidente una relazione in cui si determina la necessità di fare partire un nuovo progetto per la Nazionale di calcio spagnola, con l’obiettivo di proseguire con la crescita raggiunta negli ultimi anni grazie al lavoro svolto da Luis Enrique e i suoi collaboratori. Sia il presidente, Luis Rubiales, sia il direttore sportivo, José Francisco Molina, hanno trasmesso la decisione all’allenatore».

Con questa nota, la Federcalcio spagnola ha annunciato di aver sollevato dall’incarico il Ct ex Barcellona e Roma, dopo l’esperienza negativa di Qatar 2022. «Il tecnico asturiano è riuscito a dare un nuovo slancio alla Nazionale sin dal suo arrivo, nel 2018, attraverso un profondo rinnovamento che ha consolidato un cambio generazionale nella squadra e nel calcio spagnolo», recita il comunicato della Federazione.

Luis Enrique si è qualificato per due Final Four della UEFA Nations League e ha raggiunto le semifinali di EURO 2020 «con la propria impronta e attraverso uno stile definito. Ha optato per giovani talenti e ha seminato speranza per il futuro della Nazionale spagnola», si legge ancora.

«La RFEF augura energicamente a Luis Enrique e al suo team buona fortuna per i loro futuri progetti professionali. Il tecnico si è guadagnato l’affetto e l’ammirazione dei suoi collaboratori in Nazionale e di tutta la Federazione, che sarà sempre la sua casa», conclude la nota.

Morte Pantani, la Commissione antimafia: “Anomalie su esclusione dal Giro”


articolo: https://www.repubblica.it/sport/ciclismo/2022/12/07/news/morte_pantani_antimafia_esclusione_giro-378003267/?ref=RHVB-BG-I314755747-P1-S1-T1

Marco Pantani repubblica.it

Secondo la relazione presentata dal presidente uscente Nicola Morra “diverse e gravi” furono le violazioni alle regole stabilite affinché i controlli eseguiti sui corridori fossero genuini e il più possibile esenti dal rischio di alterazioni

Nel giugno 1999 al Giro d’Italia a Madonna di Campiglio, “diverse e gravi” furono le violazioni alle regole stabilite affinché i controlli eseguiti sui corridori fossero genuini e il più possibile esenti dal rischio di alterazioni: lo afferma il presidente uscente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, presentando il lavoro svolto dall’Antimafia, e in particolare dal Comitato coordinato dal senatore Endrizzi, su quelle che vengono definite le “numerose anomalie” che contrassegnarono la vicenda che portò all’esclusione di Marco Pantani dal Giro d’Italia.

Nello specifico, nell’effettuare i controlli sugli atleti – spiega Morra – non venne rispettato il Protocollo siglato dall’UCI con l’ospedale incaricato di eseguirli. Dal lavoro della Commissione, è emerso che nell’apporre l’etichetta sulla provetta che conteneva il campione ematico di Marco Pantani non vennero seguite le regole imposte per garantirne l’anonimato, essendo presenti altri soggetti, diversi dall’ispettore dell’UCI che avrebbe dovuto essere l’unico a conoscere il numero che contrassegnava la provetta.
E’ stato inoltre accertato – puntualizza Morra – che il prelievo di sangue sul campione di Cesenatico venne effettuato alle ore 7.46 e non già alle ore 8.50, come invece indicato nel processo che egli dovette subire per ‘frode sportiva’: questa grossolana difformità, piuttosto singolare escluse la possibilità che in quel processo fosse valutata l’ipotesi della manipolazione mediante ‘deplasmazione’ del campione ematico“. continua a leggere