Calcio, il governo evita il default: 5 anni per pagare i 500 milioni al fisco
articolo di Matteo Pinci: https://www.repubblica.it/sport/calcio/2022/11/06/news/calcio_aiuti_governo_rateizzazione_versamenti_fiscali_500_milioni-373122802/?ref=RHLF-BG-I373093575-P14-S1-T1
I club rischiavano il collasso a dicembre, quando scadono i termini per i versamenti posticipati. Ma un emendamento favorirà la rateizzazione quinquennale. L’intervento di Lotito e la “questione morale”: chi rispetta le regole è penalizzato
ROMA 06 novembre 2022
Il calcio italiano può sorridere. Anzi, respirare. Il nuovo governo ha deciso di tendere una mano alle squadre con l’acqua alla gola: questione di giorni, poi sarà pronto un emendamento al Decreto Aiuti Ter che dovrebbe togliere dalle spalle dei club una zavorra pesantissima. Un macigno da quasi 500 milioni di euro. Ma che lascia più di un dubbio dal punto di vista etico. Anche tra le società italiane.
Calcio, 480 milioni da versare a dicembre – Il 15 dicembre scadono i termini per versare i 480 milioni di oneri fiscali che erano stati posticipati nell’ultimo anno alle squadre italiane. Si tratta di uno tsunami: oggi, tantissimi non sarebbero in grado di onorare le cifre dovute o comunque avrebbero serissimi problemi di liquidità, al punto da dover sottoscrivere nuovo debito o aumenti di capitale. I più “esposti“, almeno in Serie A, sarebbero per motivi diversi le squadre con una proprietà incerta o con un azionista in difficoltà. Ognuno avrà pensato alla squadra che più ritiene corrispondere all’identikit. In ogni caso, il movimento da mesi sta facendo un pressing istituzionale feroce, per ottenere una soluzione che possa evitare di dover versare il dovuto tutto e subito, entro il prossimo mese.
Verso la rateizzazione in 5 anni – L’emendamento allo studio – da qualcuno già dato per fatto, anche se fino a venerdì non erano state trovate le coperture – porterà un differimento di questi 480 milioni: si tratterà nei fatti di una rateizzazione su cinque anni. In pratica, il calcio italiano aumenterà il proprio indebitamento, ma almeno eviterà il collasso. Anche se qualcuno era contrario: nella Serie A, almeno un club – la Fiorentina – ha mosso la questione morale: perché chi rispetta le regole e ha pagato mese per mese o ha accantonato in vista di questa scadenza, deve essere penalizzato da un cambio delle regole in corsa? Discorso più che condivisibile, ma è anche vero che il calcio è forse il settore che ha ricevuto meno aiuti dalla pandemia in poi. E quindi, un beneficio – che non vuol dire non pagare, ma solo differire i tempi – è ben visto trasversalmente da tutto il movimento.
Il ruolo di Lotito con il governo – In questo senso si è mosso il senatore Lotito. Il suo rapporto col ministro Abodi è ai minimi storici: in fondo, meno di un anno fa gli ha bucato le gomme quando Abodi correva per diventare presidente della Lega Serie A, imponendo il suo uomo, Lorenzo Casini, figura di grande cultura ma con un peccato originale che non lo aiuta in questo scenario politico: una vicinanza esplicita al centro sinistra e alla figura di Salvo Nastasi. Lotito, eletto con Forza Italia, è invece forte abbastanza per essere ascoltato. E ora vuole intestarsi un risultato atteso da tutto il sistema: perché i 480 milioni di oneri da versare non riguardano solo la Serie A ma anche B e C. Tutti ora aspettano la definizione del testo. L’unico auspicio è che, chi chiede interventi pubblici per beneficiare di un differimento degli oneri fiscali, poi non usi quei soldi per fare mercato a gennaio.