I nuovi parametri per l’accensione delle luci in Italia dovrebbero ridurre del 25% i tempi di illuminazione. In Germania sono i più virtuosi, in Francia si discutono misure estreme come l’abolizione le gare notturne
Muove miliardi, ha una diffusione capillare e spesso diventa un fenomeno sociale. La dimensione e i collegamenti del calcio in quanto business lo rendono sensibile alle oscillazioni economiche di larga scala. Per questo era inevitabile che la crisi energetica, derivante dalle sanzioni alla Russia per il conflitto in Ucraina, lo colpisse. La Lega Serie A ha recepito le problematiche e ha messo in atto una serie di misure, in linea con le indicazioni diffuse dal Governo. In occasione di tutte le partite di campionato, già a partire dalla quinta giornata, saranno ridotti i tempi di accensione delle luci degli stadi, con un tetto massimo di quattro ore di utilizzo. Inoltre, nelle gare con inizio tra le ore 12.30 e le ore 18, è stato abbassato da 90 a 60 minuti prima della partita il momento di piena accensione necessario per calibrare gli strumenti a supporto della direzione di gara (Var e Goal Line Technology); resta invece a 90 minuti prima del fischio d’inizio per gli incontri delle 20.45. In tal modo, si avrà una riduzione dei tempi di illuminazione di circa il 25%. In aggiunta la Lega, insieme al neo-consulente della Serie A per le infrastrutture Andrea Cardinaletti, si occuperà di individuare tutte le migliori soluzioni per un’ottimizzazione energetica degli stadi (come il passaggio ai led per tutti gli impianti o l’installazione di pannelli fotovoltaici), nonché per realizzare, in vista dell’inverno, l’ottimizzazione dei consumi di riscaldamento dei terreni di gioco. continua a leggere su gazzetta.it
Il tentativo di risoluzione del contratto non si è concretizzato per mancanza di tempo. E con uno stipendio da 2,5 milioni netti, il centrocampista che è fuori dai piani di Pioli è un esubero difficile da gestire. Ora si guarda a Grecia, Russia e Turchia dove il mercato è ancora aperto, ma…
Bakayoko si è svegliato troppo tardi, quasi all’ultimo, quando ormai non c’era più tempo per sistemare i dettagli burocratici della sua risoluzione. Il francese resterà a Milanello da separato in casa,……. continua a leggere su gazzetta.it
Rossoneri a proprietà statunitense, nerazzurri cinesi: la sfida del Meazza è anche quella di una città dove le superpotenze, le cui relazioni sono tornate a essere tese, hanno interessi e radici
Il nuovo logo ufficiale dell’Inter – (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP) (Photo by ALBERTO PIZZOLI/AFP via Getty Images)
L’Inter è tra gli otto club che hanno firmato un settlement agreement con l’UEFA dopo le violazioni del regolamento per il FPF negli ultimi anni. Il club nerazzurro dovrà pagare una multa da 4 milioni di euro e ha scelto inoltre un accordo quadriennale con la federcalcio continentale per quanto riguarda il Settlemente Agreement.
Quali sono le norme che il club nerazzurro si è impegnato a rispettare? Ecco tutti i dettagli.
In particolare, il settelmente agreement coprirà i cinque bilanci dal 2022 al 2026 e le cinque stagioni dal 2022/23 al 2026/27. “Lo scopo principale consiste nel garantire che il Club rispetti i requisiti di stabilità nel periodo che sarà analizzato nella stagione 2026/27 (e che coprirà i bilanci 2024, 2025 e 2026)”, spiega l’UEFA.
Nel dettaglio, l’Inter dovrà avere entro la stagione 2025/26 uno scostamento accettabile a livello di “football earnings rule” (la norma che ha sostituito quella legata al break-even) pari a massimi 60 milioni aggregati per le stagioni 2024 e 2025.
Inoltre, la società nerazzurra ha accettato una sanzione una multa pari a 4 milioni (il 15% della sanzione complessiva) che l’UEFA prenderà dai premi legati alla partecipazione alle coppe nella stagione 2022/23, mentre ulteriori 22 milioni (il restante 85% della sanzione) sono condizionati al rispetto degli obblighi nelle prossime stagioni.
Nella stagione 2022/23 e 2023/24, inoltre, l’Inter non potrà iscrivere nessun nuovo giocatore nella lista UEFA per le coppe a meno che il “Bilancio della Lista A” non sia positivo. “Il “List A Balance” è definito come la differenza tra i costi dei giocatori in uscita (“Risparmio sui costi”) e i costi dei giocatori in entrata (“Nuovi costi”)”, spiega l’UEFA. Questo obbligo sarà invece condizionato al rispetto dei target finanziari per le stagioni 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27
L’Inter inoltre ha accettato che se dovesse superare i limiti indicati dall’UEFA del – 60 milioni aggregato, la stessa federcalcio continentale potrà applicare le seguenti sanzioni sportive aggiuntive, che dipenderanno dalla cifra in eccesso:
restrizione riguardo il numero di giocatori registrabili nella lista per le competizioni UEFA;
esclusione dalle coppe per una stagione.
“Il Settlment Agreement scadrà quando la Prima Sezione CFCB confermerà che il Club ha soddisfatto lo scopo principale dell’Accordo e avrà raggiunto il rispetto della regola degli utili calcistici al più tardi al termine del Regime di Transazione. Tutte le Restrizioni Sportive, se applicabili, cesseranno di applicarsi. Eventuali Contributi Finanziari non pagati, siano essi realizzati, condizionali o incondizionati, restano dovuti”.
Qualora invece l’Inter non dovesse rispettare l’accordo, l’UEFA potrebbe applicare una delle seguenti sanzioni a seconda dell’entità della violazione:
multa;
Limitazione del numero di giocatori nella stagione 2027/28;
Divieto di tesseramento di nuovi calciatori nella stagione 2027/28;
Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club per la quale altrimenti si qualificherebbe nelle successive tre stagioni a partire dalla stagione 2027/28.
Milan, i dettagli dell’accordo con la UEFA per il FPF
La UEFA ha annunciato oggi le multe inflitte ai club che non hanno rispettato il requisito di pareggio previsto dalle norme del Fair Play Finanziario per quanto riguarda il periodo di monitoraggio chiuso con la stagione 2021/22. Tra questi anche il Milan, che ha concordato con la Federcalcio europea un settlement agreement della durata di tre anni. Contestualmente, il club rossonero ha subito una multa di 2 milioni, con ulteriori 13 milioni subordinati al rispetto degli accordi.
Il settlement agreement è stato stipulato tenendo conto dell’impatto della pandemia sulla salute finanziaria dei club per i periodi di rendicontazione terminati nel 2020, 2021 e 2022. L’accordo siglato con la UEFA copre nell’ordine:
I quattro periodi di rendicontazione che terminano nel 2022, 2023, 2024 e 2025;
Le quattro stagioni2022/23, 2023/24, 2024/25 e 2025/26.
Lo scopo principale dell’accordo consiste nel garantire che il club soddisfi la nuova regola legata ai “football earnings”nel periodo di monitoraggio che si chiuderà con la stagione 2025/26. In altre parole, per il periodo considerato il club potrà fare registrare un deficit di bilancio aggregato di massimo 60 milioni di euro in tre anni. Questo scostamento può essere ulteriormente aumentato oltre i 60 milioni di euro fino a un massimo di 10 milioni di euro per ciascun periodo di riferimento nel periodo di monitoraggio per i club che mostrano una buona salute finanziaria
Tramite questo accordo, il Milan ha accettato che venga trattenuto dalla UEFA un contributo finanziario totale fino a 15 milioni di euro, sottratto dai ricavi derivanti dalla partecipazione alle competizioni europee come di seguito:
Un contributo finanziario incondizionato equivalente al 15% del totale. Il contributo – 2 milioni di euro nel caso del Milan – è trattenuto dalla UEFA da qualsiasi premio in denaro dovuto al club. La UEFA tratterrà gli importi in questione nella stagione 2022/23;
Un contributo finanziario condizionato fino all’85% del contributo totale – ulteriori 13 milioni – che sarà trattenuto se gli obiettivi 2022, 2023 e/o 2024 non verranno raggiunti.
Inoltre, con l’accordo il Milan ha accettato che in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, potrà essere applicata una delle seguenti sanzioni sportive:
Limitazione del numero di giocatori: il club non potrà iscrivere più di 23 giocatori nella sua Lista A per le competizioni UEFA per club rispetto al massimo di 25 giocatori previsto dal regolamento delle competizioni UEFA per club. Tale restrizione non deve diminuire il numero dei posti riservati esclusivamente ai “calciatori cresciuti nel vivaio”;
Divieto di iscrizione di nuovi calciatori: Il club non potrà iscrivere nessun nuovo giocatore nella sua Lista A per le competizioni UEFA per club, a meno che il bilancio della Lista A non sia positivo. Il saldo è definito come la differenza tra i costi dei giocatori in uscita e i costi dei giocatori in entrata;
Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club a cui il Milan altrimenti si qualificherebbe nelle prossime tre stagioni. Tale provvedimento si applica con condizionale alla stagione 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27.
Laddove il Milan non adempia allo scopo principale del settlement agrement, il club rossonero potrebbe essere passibile di una delle seguenti sanzioni, a seconda dell’entità della violazione:
Multa;
Limitazione del numero di giocatori nella stagione 2026/27;
Divieto di tesseramento di nuovi calciatori nella stagione 2026/27;
Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club a cui altrimenti si qualificherebbe nelle tre stagioni successive a partire dalla stagione 2026/27.
Juve, i dettagli dell’accordo con la UEFA per il FPF
Torino 09-09-2017 Allianz Stadium Calcio campionato di calcio Serie A 2017/2018 Juventus – Chievo Verona foto Daniele Buffa/Image Sport/Insidefoto
nella foto: Logo Juventus
La UEFA ha annunciato oggi le multe inflitte ai club che non hanno rispettato il requisito di pareggio previsto dalle norme del Fair Play Finanziario per quanto riguarda il periodo di monitoraggio chiuso con la stagione 2021/22. Tra questi anche la Juventus, che ha concordato con la Federcalcio europea un settlement agreement della durata di tre anni. Contestualmente, il club bianconero ha subito una multa di 3,5 milioni, con una sanzione per ulteriori 19,5 milioni subordinata al rispetto degli accordi.
Il settlement agreement è stato stipulato tenendo conto dell’impatto della pandemia sulla salute finanziaria dei club per i periodi di rendicontazione terminati nel 2020, 2021 e 2022. L’accordo siglato con la UEFA copre nell’ordine:
I quattro periodi di rendicontazione che terminano nel 2022, 2023, 2024 e 2025;
Le quattro stagioni 2022/23, 2023/24, 2024/25 e 2025/26.
Lo scopo principale dell’accordo consiste nel garantire che il club soddisfi la nuova regola legata ai “football earnings”nel periodo di monitoraggio che si chiuderà con la stagione 2025/26. In altre parole, per il periodo considerato il club potrà fare registrare un deficit di bilancio aggregato di massimo 60 milioni di euro in tre anni. Questo scostamento può essere ulteriormente aumentato oltre i 60 milioni di euro fino a un massimo di 10 milioni di euro per ciascun periodo di riferimento nel periodo di monitoraggio per i club che mostrano una buona salute finanziaria
Tramite questo accordo, la Juventus ha accettato che venga trattenuto dalla UEFA un contributo finanziario totale fino a 23 milioni di euro, sottratto dai ricavi derivanti dalla partecipazione alle competizioni europee come di seguito:
Un contributo finanziario incondizionato equivalente al 15% del totale. Il contributo – 3,5 milioni di euro nel caso della Juve – è trattenuto dalla UEFA da qualsiasi premio in denaro dovuto al club. La UEFA tratterrà gli importi in questione nella stagione 2022/23;
Un contributo finanziario condizionato fino all’85% del contributo totale – ulteriori 19,5 milioni – che sarà trattenuto se gli obiettivi 2022, 2023 e/o 2024 non verranno raggiunti.
Inoltre, con l’accordo la Juventus ha accettato che in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi, potrà essere applicata una delle seguenti sanzioni sportive:
Limitazione del numero di giocatori: il club non potrà iscrivere più di 23 giocatori nella sua Lista A per le competizioni UEFA per club rispetto al massimo di 25 giocatori previsto dal regolamento delle competizioni UEFA per club. Tale restrizione non deve diminuire il numero dei posti riservati esclusivamente ai “calciatori cresciuti nel vivaio”;
Divieto di iscrizione di nuovi calciatori: Il club non potrà iscrivere nessun nuovo giocatore nella sua Lista A per le competizioni UEFA per club, a meno che il bilancio della Lista A non sia positivo. Il saldo in questione è definito come la differenza tra i costi dei giocatori in uscita (risparmio sui costi) e i costi dei giocatori in entrata (nuovi costi);
Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club a cui la Juventus altrimenti si qualificherebbe nelle prossime tre stagioni. Tale provvedimento si applica con condizionale alla stagione 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27.
Laddove la Juventus non adempia allo scopo principale del settlement agrement, il club bianconero potrebbe essere passibile di una delle seguenti sanzioni, a seconda dell’entità della violazione:
Multa;
Limitazione del numero di giocatori nella stagione 2026/27;
Divieto di tesseramento di nuovi calciatori nella stagione 2026/27;
Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club a cui altrimenti si qualificherebbe nelle tre stagioni successive a partire dalla stagione 2026/27;
Roma, i dettagli dell’accordo con l’UEFA per il FPF
La Roma è tra gli otto club che hanno firmato un settlement agreement con l’UEFA dopo le violazioni del regolamento per il FPF negli ultimi anni. Il club giallorosso dovrà pagare una multa da 5 milioni di euro e ha scelto inoltre un accordo quadriennale con la federcalcio continentale per quanto riguarda il Settlemente Agreement.
Quali sono le norme che il club giallorosso si è impegnato a rispettare? Ecco tutti i dettagli.
In particolare, il settelmente agreement coprirà i cinque bilanci dal 2022 al 2026 e le cinque stagioni dal 2022/23 al 2026/27. “Lo scopo principale consiste nel garantire che il Club rispetti i requisiti di stabilità nel periodo che sarà analizzato nella stagione 2026/27 (e che coprirà i bilanci 2024, 2025 e 2026)”, spiega l’UEFA.
Nel dettaglio, la Roma dovrà avere entro la stagione 2025/26 uno scostamento accettabile a livello di “football earnings rule” (la norma che ha sostituito quella legata al break-even) pari a massimi 60 milioni aggregati per le stagioni 2024 e 2025.
Inoltre, la società giallorossa ha accettato una sanzione una multa pari a 5 milioni (il 15% della sanzione complessiva) che l’UEFA prenderà dai premi legati alla partecipazione alle coppe nella stagione 2022/23, mentre ulteriori 30 milioni (il restante 85% della sanzione) sono condizionati al rispetto degli obblighi nelle prossime stagioni.
Nella stagione 2022/23 e 2023/24, inoltre, la Roma non potrà iscrivere nessun nuovo giocatore nella lista UEFA per le coppe a meno che il “Bilancio della Lista A” non sia positivo. “Il “List A Balance” è definito come la differenza tra i costi dei giocatori in uscita (“Risparmio sui costi”) e i costi dei giocatori in entrata (“Nuovi costi”)”, spiega l’UEFA. Questo obbligo sarà invece condizionato al rispetto dei target finanziari per le stagioni 2024/25, 2025/26 e/o 2026/27
La Roma inoltre ha accettato che se dovesse superare i limiti indicati dall’UEFA del – 60 milioni aggregato, la stessa federcalcio continentale potrà applicare le seguenti sanzioni sportive aggiuntive, che dipenderanno dalla cifra in eccesso:
restrizione riguardo il numero di giocatori registrabili nella lista per le competizioni UEFA;
esclusione dalle coppe per una stagione.
“Il Settlment Agreement scadrà quando la Prima Sezione CFCB confermerà che il Club ha soddisfatto lo scopo principale dell’Accordo e avrà raggiunto il rispetto della regola degli utili calcistici al più tardi al termine del Regime di Transazione. Tutte le Restrizioni Sportive, se applicabili, cesseranno di applicarsi. Eventuali Contributi Finanziari non pagati, siano essi realizzati, condizionali o incondizionati, restano dovuti”.
Qualora invece la Roma non dovesse rispettare l’accordo, l’UEFA potrebbe applicare una delle seguenti sanzioni a seconda dell’entità della violazione:
multa;
Limitazione del numero di giocatori nella stagione 2027/28;
Divieto di tesseramento di nuovi calciatori nella stagione 2027/28;
Esclusione dalla prossima competizione UEFA per club per la quale altrimenti si qualificherebbe nelle successive tre stagioni a partire dalla stagione 2027/28.
In arrivo un’intensa perturbazione atlantica che porterà piogge e temporali su tante regioni
Previsioni meteo per il weekendWeekend: in arrivo una perturbazione atlantica sulle regioni del Centro Nord
Che batosta nel weekend! Tutto confermato: il primo fine settimana di Settembre sarà all’insegna di una forte instabilità:, ma l’Italia sarà in realtà divisa in due: se da un latol’arrivo di un fronte perturbatodarà un duro colpo all’Estate su buona parte del Centro-Nord, provocando frequenti piogge e temporali non solo Sabato 3, ma anche Domenica 4 Settembre, dall’altro il Sud e le Isole maggiori saranno protetti da uno scudo anticiclonico in progressivo avanzamento, il quale garantirà sole e caldo su quasi tutte le regioni meridionali.
La causa va ricercata nella presenza di una profonda e vasta area depressionaria posizionata tra le Isole Britanniche e l’Islanda che piloterà correnti fortemente instabili fin verso il nostro Paese. Con i dati attuali a maggiore rischio saranno, già da Sabato 3 Settembre, le regioni del Centro-Nord: attenzione perché in un contesto di questo tipo potrebbero verificarsi temporali di forte intensità,anche accompagnati da grandinea causa della tanta energia in gioco (i nostri mari sono ancora molto caldi) e dunque degli intensi contrastitra masse d’aria diverse. Detto questo, le precipitazioni potrebbero naturalmente alternarsi a pause più asciutte e soleggiate; d’altronde, pur trattandosi di una perturbazione più organizzata, con caratteristiche simil-autunnali, ci troviamo comunque in un contesto prettamente estivo e dunque caratterizzato da un elevato livello di dinamicità. Anche la giornata di Domenica 4 sarà insidiosa: rischieranno soprattutto il Centro(attenzione alle aree costiere del Lazio)ed in maniera più localizzata le zone interne del Sud dove avremo ancora la possibilità di frequenti rovesci, prima di un generale miglioramento atteso peraltro non prima del pomeriggio. L’altra notizia rilevante riguarda le temperature, destinate a mantenersi nel corso del weekend ben sotto la media climatica (Sabato), in particolare al Nord, con valori che difficilmente supereranno i 23/24°C, anche di giorno.
Discorso quasi opposto, invece, per ilSude le due Isole maggiori, dove tra Sabato 3 e Domenica 4 avremo non solo un dominio del sole, ma pure valori termici quanto meno intorno ai 33/34°C, ma con picchi anche più elevati, grazie sia ai venti caldi dai quadranti meridionali, sia ad una rimonta dell’anticiclone africano.
Nel mirino le società energetiche. Tra le ipotesi, un tentativo russo di influenzare le elezioni del 25 settembre. Possibile una riunione del Cisr, il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica
Roma, 31 agosto 2022
Anche l’Eni nel mirino degli hacker, dopo l’attacco che nella notte tra domenica e lunedì scorsi ha colpito il Gestore dei servizi energetici (Gse). I sistemi di protezione interni della società hanno rilevato nei giorni scorsi – “nell’ambito delle attività di monitoraggio delle infrastrutture informatiche, rafforzate a seguito dell’inizio del conflitto in Ucraina” – “accessi non autorizzati alla rete aziendale” e sta lavorando “per valutare le conseguenze del tentativo d’attacco, che risultano attualmente di lieve entità“.
Due episodi che fanno scattare la massima allerta di intelligence e Agenzia per la cybersicurezza nazionale, considerando l’attivismo russo sul fronte della minaccia cyber a 25 giorni dalle elezioni politiche in Italia. Valutata anche l’ipotesi che sia in corso una campagna offensiva. Domani potrebbe svolgersi a Palazzo Chigi, prima del Consiglio dei ministri, una riunione del Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica (Cisr). Sui casi specifici indagano gli specialisti della Polizia postale. continua a leggere surepubblica.it